Scarica Dispensa completa Politica economica, professore Raul Caruso, programma anno 2022/2023 e più Dispense in PDF di Politica Economica solo su Docsity! 1 POLITICA ECONOMICA SCHEMI 1° PARZIALE professore: Raul Caruso a.s.: 2022/2023 schemi a cura di: Alice Ferla schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 2 L’EFFICIENZA DI MERCATO Un criterio per misurare l’efficienza di un’allocazione è la regola di Pareto . Pareto efficienza = non esiste nessun’altra allocazione in cui nessuno ha uno svantaggio e almeno uno ha un vantaggio. >> in Pareto: almeno qualcuno guadagna, MA nessuno perde! comunque : l’efficienza allocativa non implica necessariamente l’equità (legata ad un tema etico-sociale). >> in Pareto: non esiste spreco , si usa al pieno le risorse. abbiamo analizzato un esempio di mercato tradizionale-semplificato, con alcune ipotesi: ● nessun ruolo dello stato ● l’economia è rappresentata da: preferenze, tecnologia, dotazione iniziale ● mercati completi: non ci sono esternalità, non ci sono asimmetrie informative. ● scambi solo su base volontaria (le tasse non modificano i comportamenti) ● istituzione: diritto di proprietà ● esistono solo beni privati puri, non beni pubblici ● soggetti anonimi e numerosi (no potere di mercato) ● produzione: rendimenti decrescenti rispetto al singolo fattore (significa che se ad esempio aumento del 20% un fattore, la produzione aumenta di una quantità inferiore al 20%. Se aumento tutti i fattori della stessa %, anche l'output aumenta proporzionalmente). ; rendimenti costanti a livello aggregato ● i prezzi indicano la scarsità delle risorse L’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE - EEG è una teoria sulla formazione dei prezzi e delle quantità, come individui e imprese formulano decisioni su quantità domandate e offerte in base a segnali di prezzo, considerano come esogeno il comportamento degli altri. se le ipotesi sopra riportate sono valide, si deduce che è possibile arrivare ad un equilibrio economico generale di mercato , in cui: ● il meccanismo dei prezzi coordina e indirizza gli interessi individuali verso l’interesse sociale ● il sistema dei prezzi svolge un’efficiente funzione allocativa ● la funzione allocativa implica anche una funzione distributiva (il mercato remunera i fattori produttivi sulla base della loro produttività marginale) ● la funzione di domanda e di offerta sono continue >> ESISTE UN EQUILIBRIO (un vettore di prezzi e di quantità) se esiste, l’equilibrio è anche UNICO e STABILE . CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA NEL BREVE PERIODO ● dotazione iniziale delle risorse: nel breve periodo è dato (pensiamo sia allo stock di capitale, sia alle competenze delle risorse umane) ● preferenze dei consumatori ● tecnologia ● aspettative ● grado di concorrenza ● efficacia delle istituzioni (certezza del diritto, costi occulti del sistema amministrativo e giudiziario) ● trasparenza delle informazioni ● gestione del rischio di incertezza schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 5 FALLIMENTI DEL MERCATO: i due esempi di fallimento del mercato sono: 1. beni pubblici puri 2. esternalità >> sono situazioni in cui il mercato fallisce per via della mancata o non corretta formazione dei prezzi, che impedisce il coordinamento delle decisioni e quindi l’efficienza economica. BENI PUBBLICI Per i beni pubblici, lo Stato copre i costi di produzione attraverso l ’imposizione fiscale e stima la domanda di ogni consumatore sulla base della dotazione di reddito (non potendo conoscere la disponibilità a pagare di ciascuno). una soluzione è data dall’ EQUILIBRIO DI LINDAHL : >> si immagina una situazione in cui la quantità efficiente di beni pubblici è prodotta sulla base della disponibilità a pagare di ogni individuo. In Walras i soggetti scelgono quantità diverse di ogni bene privato in corrispondenza di un unico prezzo di mercato, invece con Lindahl i soggetti scelgono prezzi diversi in base ad una quantità già definita (e uguale per tutti) di bene pubblico . Così è prodotta la quantità ideale di beni pubblici (senza sprechi) e il costo è equamente gravante sugli individui (è condiviso). problema di questa teoria: il free rider >> i prezzi possono essere manipolati dagli individui. ESTERNALITA’ ESTERNALITA’ PECUNIARIE è la perdita di benessere per la società, a seguito di aumento dei prezzi nell’economia. Se c’è potere di mercato e informazione simmetrica, l’esternalità pecuniaria è esternalità informativa : se si modifica il prezzo di un prodotto, ne si modifica anche l’informazione che contiene. Se c’è potere di mercato e incompletezza dei mercati, l’esternalità pecuniaria diventa esternalità dimensionale : se si modifica il prezzo di un bene, ne si modifica anche la dimensione dello spazio di scelta dei consumatori. L’esternalità pecuniaria comporta che l’intervento pubblico apporti un beneficio per l’economia >> la tassazione (come intervento pubblico ) comporta una perdita di benessere pubblico, una perdita che sarebbe minore della perdita che invece si avrebbe con l’esternalità pecuniaria. ESTERNALITA’ TECNICHE Relazione economica tra individui non mediata da un prezzo di mercato. si distingue tra: ● esternalità di consumo ● esternalità di produzione ● esternalità positive ● esternalità negative >> ciò causa disuguaglianza tra prezzi privati e prezzi sociali >> quindi tra costi privati e costi sociali ( mancata coincidenza di costi privati e costi sociali ) esempio: inquinamento. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 6 quindi: LA PRESENZA DI ESTERNALITA’ COMPORTA PERDITA DI EFFICIENZA E DI BENESSERE SOCIALE NEL MERCATO >> l’intervento da parte dei responsabili di politica economica è mirato a ridurre/eliminare la perdita di efficienza o comunque a cercare di portare il mercato in condizioni di efficienza (con prezzi sociali = prezzi privati). come ristabilire l’uguaglianza tra prezzi privati e prezzi sociali? ● internalizzazione delle esternalità: integrazione tra aziende (fusione o acquisizione di imprese) ● creazione di nuovi mercati ● imposizione fiscale: tasse, oppure sussidi, il cui prezzo sostituisce l’esternalità TEOREMA DI COASE premessa: se il mercato è concorrenziale, NON esistono asimmetrie informative e quindi per risolvere le esternalità è sufficiente la ridefinizione dei diritti di proprietà. quindi: lo Stato dovrebbe limitarsi a definire i diritti di proprietà , così che siano poi i soggetti a contrattare tra loro il prezzo delle esternalità, perciò non deve né imporre tasse né sussidi né un determinato prezzo. limitazioni al teorema di Coase : ● non è detto che in questo modo si arrivi all’eguaglianza tra prezzi sociali e prezzi privati ● i costi di transazione spesso non sono nulli ● il tutto considera l’equilibrio tra due imprese MA non a livello di equilibrio economico generale. ● divieto di immissioni e rispetto della normale tollerabilità (codice civile) SE i costi di transazione infatti sono positivi, è il caso di considerare la possibilità di un intervento da parte dello Stato come la tassa pigouviana o una forma di regolamentazione per giungere ad una situazione di efficienza sociale. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 7 INFLAZIONE L 'inflazione , in particolare la stabilità dei prezzi , è uno degli obiettivi principali di politica economica . inflazione = variazione del livello generale dei prezzi cosa serve per calcolare l’inflazione? - PIL - PANIERE DI BENI : un insieme sintetico, rappresentativo dei consumi medi delle famiglie di un paese ( rappresentativo : significa avere un paniere aggiornato nel momento in cui i gusti e le preferenze dei consumatori cambiano). Esistono delle SPECIFICITA’ TERRITORIALI di cui bisogna tener conto nel calcolo dell’inflazione. Per misurare l’inflazione utilizzando il medesimo paniere, occorre una certa omogeneità tra i panieri . definizioni di inflazione: tasso di inflazione nel periodo considera il rapporto tra due periodi adiacenti es .: ottobre e novembre 2019 tasso tendenziale di inflazione considera il rapporto tra il medesimo mese di due anni consecutivi es .: novembre 2010 rispetto a novembre 2009 tasso medio di inflazione confronto tra le medie dell’indice es .: 2018 e 2019 PROBLEMI DI MISURAZIONE DELL’INFLAZIONE effetto di sostituzione dei beni diventati più costosi effetto di sostituzione causato da modifiche nel sistema di distribuzione commerciale miglioramento nelle caratteristiche/performance del bene introduzione di nuovi beni POSSIBILI CAUSE DELL'INFLAZIONE ● eccesso di domanda: le famiglie domandano più beni di quanto l’economia è stata in grado di produrre, quindi i prezzi aumentano. ● shock negativi dal lato dell’offerta ● aumento dei costi di produzione (un esempio ne è l’“ inflazione importata ”) * inflazione importata : c’è uno shock esogeno che tende a far aumentare i prezzi all’interno di un sistema. infatti è un caso particolare di inflazione da costi: si verifica quando si ha un aumento del costo delle materie prime che un paese importa dall’estero. CONSEGUENZE DELL'INFLAZIONE ● avvantaggia i debitori (ripagano il debito al valore nominale) ● Fiscal Drag : se il valore nominale dei redditi aumenta e non sono riviste le aliquote (i ndica la situazione in cui si verifica un aumento della pressione fiscale sul reddito a causa di una inflazione in forte crescita ) ● tassa da inflazione, per la ricchezza detenuta in forma liquida COME SI MISURA L’INFLAZIONE? schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 10 ? problema ? misurazione della produttività riferendosi ai SERVIZI I paesi più sviluppati sono paesi con un settore manifatturiero molto sviluppato (industriali). Questi paesi sono in grado di misurare molto facilmente il prodotto , così come si misura l'input. Invece paesi con larga estensione del settore agricolo, si misura molto meno l'input, cioè la forza lavoro impiegata in agricoltura. Ma con l'estensione del servizio, abbiamo economie poco manifatturiere ma molto legate ai servizi ed è difficile misurare la produttività del settore dei servizi! esempio : nel retail, vendita al dettaglio. I paesi più sviluppati in generale sono quelli a vocazione manifatturiera. Dopo la crisi del 2008 c’è stato un retreat, infatti in alcuni paesi che non avevamo raggiunto un livello compiuto di industrializzazione, hanno visto diminuire il settore manifatturieri. Ovvero, i paesi che erano sulla strada dello sviluppo, a causa della grande crisi dei bilanci pubblici, dovuta alla competitività… a causa della crisi sistemica 2008-2011, ha diminuito la propria capacità di industrializzarsi. Quindi prima ancora di posizionarsi in un percorso di sviluppo con un settore manifatturiero adeguatamente sviluppato è tornato indietro (come alcuni paesi del Medio Oriente, Africa, America del Sud…) Questo potrebbe accadere anche in questo periodo a causa del Covid! C'è stata una contrazione dell'economia, determinati investimenti manifatturieri sono stati riorganizzati perché le imprese multinazionali hanno compreso che l'estensione globale delle catene del valore poteva essere un rischio e che forse catene di valore più brevi potevano essere più sicure e più funzionali (es.: investire in Romania, Serbia, invece che fino a Singapore). >> se allora questi paesi crescono ma con un settore manifatturiero ridotto rispetto ad altri settori (come quello legato ai servizi) , per questi paesi avremo sempre una misurazione imperfetta della produttività ! Perché quelle stesse economie cresceranno con un'economia legata più ai servizi rispetto che alla base industriale. Esempio : Grecia, Albania sono paesi che hanno forte settore agricolo, forte settore dei servizi ma ridotto settore industriale; il calcolo che avremo della loro produttività sarà sempre approssimativo, sarà meno preciso di quello che possiamo trovare per paesi come Italia, Germania… schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 11 PRODUTTIVITA’ E INFLAZIONE le ragioni che legano la produttività all’inflazione sono: ● POLITICA MONETARIA la Banca Centrale, nell’attuazione della politica monetaria di stabilità dei prezzi, tiene conto della crescita del prodotto potenziale . politica monetaria = intervenire sui valori monetari per ottenere degli obiettivi la crescita del prodotto potenziale è data dalla crescita della produttività e della crescita dell’occupazione potenziale . >> osservando il tassi di crescita reale del prodotto (attuale) e quello potenziale, c’è uno scostamento: se quello reale è maggiore di quello potenziale, significa che è già cresciuto di quanto si era previsto >> situazione di ECCESSO DI DOMANDA >> eccesso di domanda rispetto all’offerta, pressione inflazionistica! se invece il prodotto attuale (reale) che osservo non eccede il prodotto potenziale, il sistema non genera inflazione. ● POLITICA DI DETERMINAZIONE DEI PREZZI da parte delle imprese: le imprese determinano il prezzo sulla base del mark-up >> il prezzo è determinato sulla base dell’applicazione di una percentuale di ricarico sul costo variabile per unità di prodotto CVUP . il prezzo del bene è dato dal costo variabile per unità di prodotto + un margine di profitto . ma CVUP è dato dalla somma tra costo del lavoro per unità di prodotto CLUP e costo degli input esterni per unità di prodotto CIUP : dove CLUP è detto anche ULC unit labor cost >> il CLUP è l’elemento rilevante per il costo di impresa CLUP = costo totale del lavoro / quantità prodotta ma N / Q = Z allora CLUP = W / Z CLUP = costo del lavoro / produttività in termini di tassi di variazione : clup = w - z se supponiamo che il mark-up (1+k, margine di ricarico) sia determinato sulla base del CLUP e sia costante, allora p = clup e allora p = w - z Se il tasso di crescita dei salari è pari al tasso di crescita della produttività non si ha alcun effetto sul tasso di variazione dei prezzi. Esempio : se aumentano i salari del 10% ma la produttività aumenta del 5%, il CLUP aumenta del 5% il che significa che l'inflazione aumenta del 5%. Esempio : i salari aumentano del 5%, ma la produttività aumenta del 7%, posso aumentare i salari senza avere un processo inflattivo perché la produttività è aumentata più dei salari. l’inflazione può dipendere dal costo del lavoro (salari W) se la produttività è abbastanza elevata (se la produttività è abbastanza elevata, allora i salari possono aumentare) es .:IT-GE schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 12 consideriamo clup = w - z e p = clup clup = 0 il tasso di crescita dei salari è pari a quello della produttività e il clup è pari all’inflazione clup > 0 il tasso di crescita dei salari è superiore al tasso di crescita della produttività clup < 0 il tasso di crescita della produttività è maggiore del tasso di crescita dei salari le quote distributive tra salari e profitti restano invariate (p = clup) le imprese aumentano i prezzi, così che p = clup oppure le imprese non aumentano i prezzi e resta p < clup allora aumenta la quota dei salari rispetto alla diminuzione di quella dei profitti le imprese non variano il mark up e p = clup riducono i prezzi, il che va a vantaggio dei consumatori e le quote distributive restano invariate. oppure le imprese non riducono i prezzi e resta p > clup aumenta la quota dei profitti, in relazione ad un aumento del tasso di produttività in misura superiore al tasso di crescita dei salari e diminuisce la quota dei salari. la dinamica della produttività influenza - la distribuzione del reddito fra imprese e lavoratori - la distribuzione del reddito tra i vari settori dell’economia Il tasso di crescita della produttività del lavoro è maggiore nel settore agricolo e industriale rispetto al settore dei servizi. CONSIDERANDO ANCHE L’IMPATTO DEI TASSI DI CAMBIO : >> un apprezzamento del tasso di cambio della moneta di A rispetto a B, penalizza la competitività di A rispetto a B. (se il tasso di cambio si apprezza, significa che le merci all’estero costano di più) Il CLUP è una misura per prevedere l’inflazione, MA anche la competitività (che è legata al prezzo che siamo in grado di fissare). schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 15 consideriamo però i TASSI DI CAMBIO tasso di cambio = è il prezzo di una moneta in termini di un’altra moneta esempio : Il tasso di cambio dell’Euro rispetto al Dollaro è il numero di dollari richiesti per acquistare un euro, vale a dire il prezzo dell’Euro in termini del dollaro. se ipotizziamo che il vino sia commercializzato nella moneta del paese B; A ha un vantaggio comparato nella produzione di vino solo se: Se riscrivo la tabella considerando il tasso di cambio, possono cambiare la specializzazione. "vantaggio assoluto": in alcuni casi i paesi tendevano a manipolare i tassi di cambio per acquisire un vantaggio comparato. Esempio : L'Italia è stato uno dei Paesi che ha fatto della "svalutazione competitiva" una delle armi di crescita economica (svalutava la lira per rimanere tra i principali paesi esportatori). Se nel breve periodo il Paese non può lavorare né sui salari né sulla produttività, quello che si può fare è lavorare sul tasso di cambio . NB : oggi i tassi di cambio dipendono a livello mondiale dai tassi di interesse. I Tassi di interesse si decidono alla BCE; un Paese come l'Italia non ha modo di provare ad essere più competitivo rispetto al mondo! Si può solo agire sulla produttività perché i salari sono legati alla contrattazione collettiva, i tassi di cambio non si possono modificare, allora si può solo agire sulla produttività . quindi: considerando il tasso di cambio della moneta di A rispetto alla moneta di B (E AB ): - un apprezzamento di E AB penalizza la competitività di A rispetto a B - un deprezzamento di E AB favorisce la competitività di A rispetto a B VARIAZIONE DEL CLUP schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 16 LA LEGGE DEL PREZZO UNICO in mercati competitivi, in assenza di costi di trasporto e di altre barriere commerciali, beni identici venduti in paesi diversi devono avere lo stesso prezzo espresso in un’unica valuta . il prezzo di un identico bene (un CD) espresso in dollari è uguale al prezzo in euro moltiplicato per il cambio euro/dollaro >> se ci fosse proprio questa situazione (con costi di trasporto nulli e no limitazioni al commercio), tutti vorrebbero acquistare i CD in USA >> allora la domanda di CD in USA crescerebbe, in UE diminuirebbe (arbitraggio) allora il prezzo in USA aumenterebbe e in UE diminuirebbe: i prezzi dovrebbero convergere fino a un unico prezzo . e generalizzando il ragionamento a TUTTI I BENI, allora vale la relazione: la PARITA’ DEI POTERI DI ACQUISTO in termini assoluti (PPP) “ in termini assoluti” perché usiamo tassi di cambio e livelli di prezzi. NB : la legge del prezzo unico vale per singoli beni la PPP vale per panieri di beni in un’economia perciò: potrebbe valere la LPU e non essere rispettata la PPP (o viceversa) PPP in termini relativi : variazioni dei prezzi e variazioni dei tassi di cambio: I prezzi e i tassi di cambio variano in modo tale da mantenere costante il rapporto tra i poteri d’acquisto della moneta di un paese all’interno e all’estero. possiamo scrivere : la variazione del tasso di cambio è uguale al differenziale dei tassi di inflazione tra USA e UE la PPP in termini relativi potrebbe valere anche se non valesse la PPP in termini assoluti (tutto ciò usando il tasso di cambio nominale : prezzo relativo di due monete ) il tasso di cambio reale >> misura più precisa perché si basa sul prezzo relativo di due panieri prodotti in due paesi diversi un aumento del tasso di cambio reale dollaro/euro (deprezzamento reale del dollaro nei confronti dell’euro) rende i beni e i servizi americani più convenienti rispetto a quelli europei. I prodotti europei sono meno competitivi. (la relazione di prima prevedeva un tasso di cambio reale costante e pari a 1) il tasso di cambio reale fornisce una misura di quanto la PPP non è rispettata . schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 17 perchè la PPP non è rispettata? ESISTENZA DI BARRIERE AL COMMERCIO di diversi tipi ESISTENZA DI BENI NON COMMERCIALI Non tutti i beni/servizi che sono prodotti possono essere esportati e commerciati all’estero. esempio: un taglio di capelli, la birra alla spina (quella in bottiglia sì), una cena al ristorante in una città italiana non è esportabile negli Stati Uniti. beni non commerciali = beni che non si possono scambiare a livello internazionale in tutte le economie esiste un insieme di attività che non sono esportabili che hanno prezzi sensibilmente diversi . COMPORTAMENTO DEL PRICING TO MARKET DIFFERENZE NEI MODELLI DI CONSUMO schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 20 IL MODELLO DI SOLOW Uno degli interessi principali è se i paesi a un certo punto del percorso economico tendano a convergere , quindi i paesi più ricchi e i paesi più poveri tendano ad assomigliarsi nel reddito ad un certo punto. Se i paesi convergono a livello mondiale , il mercato per i consumatori o di sbocco per le imprese tende ad essere più ampio . Un mondo sezionato, diviso, non porta benefici, è molto più importante per la crescita collettiva avere società ugualmente dinamiche dal punto di vista economico . È rilevante anche la dinamica della crescita della popolazione. I modelli formali di crescita economica permettono di considerare particolari aspetti: ● Lo stato stazionario ● Dinamica della transizione verso esso ● Fattori crescita il MS permette di considerare il processo di crescita nell’ambito di un mercato di perfetta concorrenza : funzione di produzione aggregata e funzione che rappresenta il processo di accumulazione del capitale . >> “accumulazione di capitale” (fisico), accrescimento del capitale: risparmio presente in una società (perché le banche che funzionano bene dovrebbero raccogliere risparmio da privati e tramutarlo in investimenti, in nuovo capitale per le imprese). CAPITALE FISICO (K) : è uno degli input della funzione di produzione aggregata, caratteristiche: - è produttivo (accresce il livello di output) - è prodotto (frutto di investimento) - è rivale (l’utilizzo da parte di un individuo ne ostacola l’uso per un altro) - genera un rendimento - si deteriora (perde di valore, ammortamento) funzione di produzione: Y = F (K, L) - ha rendimenti di scala costanti Se moltiplichiamo le quantità di ciascun input per un certo valore z (costante e positivo) , la quantità dell’output aumenterà dello stesso fattore. se consideriamo l’ output per addetto ( y ), dipende solo dal capitale per addetto ( k ) - produttività marginale decrescente l’incremento di output ottenuto grazie all’aumento di una unità di un fattore produttivo (tenendo fissi gli altri fattori produttivi) è decrescente funzione di produzione: Funzione Cobb-Douglas A = produttività totale dei fattori ∝ = esprime in che modo capitale e lavoro sono combinati per ottenere l’output ( di solito empiricamente si approssima ∝ = ⅓ ) in termini di output per addetto: schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 21 Il modello di Solow spiega le differenze di reddito tra i paesi in termini di capitale fisico per lavoratore. se consideriamo L (quantità di lavoro) e A (produttività) costanti nel tempo, allora il livello dell'output è funzione solo dell ’accumulazione di capitale , che deriva da due forze: ● creazione di nuovo capitale ● deterioramento del capitale disponibile la variazione dello stock di capitale è data dalla differenza tra investimento (nell'acquisto di capitale) e l’ammortamento del capitale esistente. considerando le grandezze in unità per addetto: Δk = i - d l’ evoluzione del capitale per addetto è espressa come: e dato che il livello di produzione per addetto è una funzione del capitale per addetto: >> l’evoluzione del capitale per addetto descrive la variazione del capitale nel corso del tempo STATO STAZIONARIO : è il punto in cui la variazione di capitale è nulla ( i = d ) >> punto in cui le variabili crescono ad un tasso costante sostituendo ciò nella funzione di produzione: ● aumento del tasso di investimento (N): aumento dell’output per addetto ● aumento del tasso di deprezzamento (D): riduzione dell’output per addetto SE CONSIDERIAMO DUE PAES I i e j CHE DIFFERISCONO TRA LORO SOLO PER IL TASSO DI INVESTIMENTO ɣ e dividendo per yi e yj si ottiene il rapporto tra il reddito per addetto nel paese i e nel paese j : schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 22 Ma se usiamo uno scatter plot, notiamo che il modello di Solow NON spiega perfettamente i dati osservati : ci sono degli scostamenti al ribasso del modello rispetto alla realtà, perché il modello ha dei limiti : ● il MS assume che il capitale presente nel sistema è determinato solo dal tasso di investimento di un paese ● il MS assume che tutti i paesi arrivino ad una situazione di stato stazionario e che da cui crescano in maniera costante, ma non è detto che sia sempre così MS: teoria dei tassi di crescita relativi >> spiega perché alcuni paesi crescono più velocemente di altri SE due paesi hanno lo stesso tasso di investimento MA diversi livelli di reddito, il paese con il reddito minore presenterà tassi di crescita maggiori . MAGGIORE è LA DISTANZA DAL PUNTO DI STATO STAZIONARIO, MAGGIORE SARA’ IL TASSO DI CRESCITA . SE invece, due paesi hanno lo stesso livello di reddito MA diversi tassi di investimento, allora il paese con un maggiore tasso di investimento avrà una maggiore crescita economica . I TASSI DI INVESTIMENTO sono legati ai TASSI DI RISPARMIO la creazione di nuovo capitale richiede l'impiego di risorse che avrebbero potuto essere dedicate ad altri impieghi >> le differenze nei livelli di investimento sono legate a differenze nei tassi di risparmio : ● differenze tra paesi nei tassi di risparmio ● flussi internazionali di capitali: il livello di investimento nel paese A non corrisponde necessariamente al livello di risparmio del paese A. ESISTE UNA FORTE RELAZIONE TRA TASSO DI RISPARMIO E REDDITO PRO CAPITE - i tassi di investimento sono correlati ai tassi di risparmio - secondo MS maggiori tassi di investimento sono correlati a maggiori livelli di reddito nei paesi più ricchi, la quota di reddito destinata al risparmio tende ad essere più alta; se vale l’identità investimenti = risparmio, allora anche gli investimenti tendono ad essere più alti nei paesi più ricchi. MA se gli investimenti determinano il tasso di accumulazione del capitale (MS), allora nei paesi più ricchi si accumula più capitale. RISPARMIO: variabile endogena : i livelli di risparmio sono influenzati dal reddito ● i paesi più poveri (che vivono ai margini della sussistenza) non possono permettersi di ridurre i propri livelli di consumo risparmiando! ● il risparmio è una decisione tra consumo presente e consumo futuro LA POVERTA’ RIDUCE IL RISPARMIO schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 25 LA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA la crescita naturale è misurata dal SALDO NATURALE: differenza tra nati e morti tasso di natalità: dipende da decisioni e scelte di un individuo tasso di mortalità: dipende (di regola) da eventi esterni che l’individuo non può controllare TRANSIZIONE DEMOGRAFICA: è il passaggio da un regime di alti tassi di natalità e mortalità, ad un regime di bassa natalità e mortalità, attraverso un processo in cui la diminuzione della mortalità precede la diminuzione della natalità. osserviamo che: ● il tasso di crescita naturale (tasso di natalità - tasso di mortalità) è uguale sia all’inizio e alla fine della transizione. La transizione demografica dice che esistono delle fasi di crescita della popolazione di un paese: ● Fase in cui i tassi di crescita della popolazione e i tassi di mortalità sono alti ● Fase in cui cresce il reddito, allora diminuisce la mortalità, ma nel contempo aumenta la natalità >> fase di maggiore espansione della popolazione di un paese. ● Fase in cui si stabilizza la crescita, tasso di natalità che diminuisce (dimostrato dagli studi: superato un certo livello di reddito, la fertilità delle donne tende a diminuire), ma i tassi di mortalità rimangono bassi (dato che abbiamo raggiunto un certo livello di reddito) >> questo è il caso dei paesi europei Infatti: se aumenta molto la natalità e diminuisce la mortalità mi trovo in pochi anni una diluizione del capitale che è molto pronunciata. Una crescita della popolazione, in virtù del fatto che diluisce il capitale, può andare a decremento della crescita economica. La crescita della popolazione si trasforma in maggiore domanda aggregata, quindi si potrebbe dire che esiste un altro tipo di relazione tra popolazione e crescita. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 26 Paese povero: - alti tassi di natalità (donne fertili), - alti tassi di mortalità; >> fino a un certo punto in cui lo sviluppo è arrivato a un livello tale che la mortalità decresce (si fanno ospedali, si conoscono le cure ormai); La diluizione del capitale si ha nella fase intermedia di sviluppo. alta natalità abbiamo i paesi low income; poi aumenta il reddito, diminuisce la natalità (perché la fertilità delle donne è inversamente proporzionale alla ricchezza), la mortalità è ancora elevata: questa è la fase in cui la popolazione inizia la sua transizione. >> >> alla fine della transizione, si ha questo punto con bassa natalità e bassa mortalità (lo sviluppo è abbastanza elevato). Poi il paese è più ricco e ha raggiunto un accettabile livello di sanità, diminuisce la mortalità e la fertilità è arrivata al livello più basso. Ci troviamo in una fase in cui si mantiene un livello di bassa fertilità e bassa mortalità, situazione che si associa ai paesi maturi (es.: Paesi europei). Ovviamente le migrazioni possono cambiare questa situazione; Esiste un tipo di relazione non lineare tra i livelli di emigrazione e il livello di sviluppo; perché i livelli di migrazione sono bassi a livelli bassi di reddito, tendono ad aumentare quando i paesi sono nella fase intermedia di sviluppo. Quando poi i paesi hanno raggiunto il punto massimo di sviluppo, le migrazioni tendono a diminuire da quei paesi. I grossi flussi di emigrazione provengono da paesi che stanno crescendo (stessa fase in cui i tassi di mortalità e natalità cominciano a diminuire). Le migrazioni quindi possono leggermente modificare la transizione demografica. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 27 DISTINZIONE TRA RISCHIO E INCERTEZZA C'è evidenza empirica che quando nel sistema economico c'è più incertezza, gli investimenti diminuiscono. Incertezza = non sapere cosa esattamente avverrà in futuro Rischio = evento che deve avvenire in futuro rispetto al quale siamo in grado di applicare il calcolo della probabilità Tutte le scelte in ambito economico si basano su questi calcoli. Ma in molti casi uso gli avvenimenti passati! Si utilizzano le serie storiche, si decide sulla base del passato. In tutto ciò si considera anche l'avversione al rischio! Siamo in grado di applicare il calcolo delle probabilità ad eventi che non si sono ancora verificati. Tutte le scelte rischiose che facciamo sono misurabili con un calcolo della probabilità. RISCHIO : è un evento futuro a cui si può applicare il calcolo della probabilità INCERTEZZA : non siamo in grado di misurare la probabilità che qualcosa di specifico stia per accadere ( non possiamo quindi applicare il calcolo della probabilità) In situazione di incertezza, una delle cose che più frequentemente si fa è non scegliere; è per questo che gli investimenti calano: gli investitori non hanno gli strumenti per calcolare se l'investimento avrà successo. Esempio : Brexit e Guerra attuale, quale genera più incertezza? Brexit, perché abbiamo tanti esempi storici per la guerra. Nel caso della Brexit la volatilità è stata maggiore di quella osservata con la guerra Russia - Ucraina. Esempio : Covid e Crisi 2008 Con la crisi del 2008 gli scambi mondiali diminuirono del 30% in un trimestre (ad ottobre 2008) Con il Covid però è stato anche peggio! Tutto si è proprio fermato. Questi sono i quattro esempi più recenti di incertezza . VIX : indicatore per la volatilità degli investimenti in borsa. Ma ci sono anche altre misure di incertezza. Esiste un indicatore sviluppato da Federal Reserve Bank (come ne esiste uno generato a Bruxelles da Eurostat). Recentemente i casi di incertezza sono stati molto più ripetuti e frequenti. Distinzione tra: ● Realizzazione, ovvero avere i risultati che si realizzano ● Meccanismi che generano i risultati Esempio : osservo che crolla la borsa, ma magari non conosco le ragioni che vi stanno dietro al crollo! "La vera in certezza è quando si ha ignoranza rispetto ai meccanismi che generano quel risultato" - Il cigno nero, Taleb . schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 30 Attualità : Alla fine del 2021 il debito pubblico globale era arrivato al 95,7% del Pil globale. L’Italia, come è noto è un paese con un debito pubblico decisamente al di sopra della media mondiale: nel 2008 il debito pubblico era pari al 106,2% del Pil e nel 2021 questo dato è arrivato al 150,8%. I dati per il 2022 non sono ancora disponibili ma è evidente che essi non potranno che peggiorare. DISAVANZO o “ indebitamento netto ”: è una grandezza di flusso è la differenza tra SPESE (uscite) ed ENTRATE pubbliche DEBITO PUBBLICO è una grandezza di stock è la somma dei disavanzi passati però i conti pubblici sono influenzati anche dagli interessi sul debito pubblico >> DISAVANZO PRIMARIO : è l’indebitamento netto calcolato al netto degli interessi passivi sul debito pubblico. (interessi che lo Stato deve pagare sul debito) quindi il disavanzo nominale diventerà: (è il disavanzo nominale perchè è calcolato utilizzando il tasso di interesse nominale i) MA se vogliamo calcolare il disavanzo corretto per l’inflazione, sostituiamo l’interesse nominale i con l’ interesse reale r : MONETIZZAZIONE DEL DEBITO la BC potrebbe finanziare il disavanzo pubblico corrente acquistando i titoli di Stato emettendo moneta: ovvero, “monetizzazione del debito pubblico”. >> stampare moneta, così che aumenti l’inflazione e il debito perda di valore! stampare più moneta aumenta il processo inflattivo, che permette allo stato debitore di pagare il debito al valore nominale . >> per questo si è arrivati all’indipendenza delle BC dai governi, per evitare questo TRATTATO DI MAASTRICHT ● ha stabilito il divieto (per le BC e la BCE di acquistare titoli di stato per la monetizzazione del debito ● Patto di Crescita e Stabilità: ha posto dei limiti per il rapporto deficit/PIL (3%) e limite al debito/PIL (60%) (paesi emergenti: preoccupazione per la % di debito detenuta da stranieri, esempio Giapp) schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 31 DEBITO PUBBLICO E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO la dinamica del debito pubblico può influenzare diverse grandezze in un’economia: - distribuzione del reddito - risparmio - crescita DISTRIBUZIONE DEL REDDITO le famiglie che detengono i titoli di debito pubblico sono le famiglie che hanno risparmiato, che hanno reddito tale da poter continuare a risparmiare e quindi possono acquistare titoli del debito pubblico. >> queste famiglie NON costituiscono la totalità delle famiglie di un paese! esiste quindi un sottoinsieme della popolazione che detiene titoli del debito pubblico (di solito è un sottoinsieme di famiglie più abbienti). però TUTTA la popolazione viene tassata per pagare quel debito. Se a detenere i titoli del debito pubblico sono le famiglie ricche e a essere tassati sono sia ricchi che poveri, allora si ha un fenomeno tale per cui si redistribuisce dal povero al ricco. maggiore è il debito pubblico, maggiore è la redistribuzione regressiva del reddito (dalle famiglie meno abbienti alle più abbienti). un elevato stock di debito aumenta la diseguaglianza nella popolazione e la diseguaglianza a sua volta penalizza la crescita economica . si ha che: LE FAMIGLIE CON MINORE RICCHEZZA E REDDITO FINANZIANO (attraverso il pagamento delle imposte), indirettamente, LE FAMIGLIE CON MAGGIORE RICCHEZZA E REDDITO. EQUIVALENZA RICARDIANA: se il governo finanzia la spesa pubblica con il debito, il risparmio privato aumenta quando si riduce il risparmio pubblico. >> dato un certo ammontare di spesa pubblica G, un aumento della tassazione ha lo stesso effetto economico di un uguale aumento del debito pubblico senza alcun effetto su risparmio e su crescita . secondo la teoria di Ricardo, c’è la neutralità del debito pubblico, ossia è irrilevante il modo in cui il governo finanzia la spesa pubblica. invece c’è evidenza empirica che la politica finanziaria NON è irrilevante. IMPOSTAZIONE KEYNESIANA DI BREVE PERIODO: la riduzione delle imposte in disavanzo >> aumenta il livello del reddito disponibile, quindi aumenta il consumo aggregato e quindi aumenta la produzione aggregata. motivo di questa manovra di PE: stimolare un’economia che sta operando ad un livello inferiore al livello di piena occupazione. Secondo alcuni, in questa impostazione, il debito può far aumentare la crescita: attraverso la spesa pubblica attivo un moltiplicatore keynesiano che fa aumentare il pil. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 32 se: ● il risparmio pubblico diminuisce (a causa del disavanzo primario) per mantenere invariato il volume degli Investimenti: ● è necessario un medesimo aumento del risparmio privato o del risparmio estero ma nessuno dei due meccanismi è in grado di compensare completamente la riduzione del risparmio pubblico! >> si ha l’ effetto di spiazzamento che il debito pubblico fa sugli investimenti privati: quando il debito pubblico è elevato e i tassi sono elevati, le famiglie acquistano titoli del debito; automaticamente ciò va a spiazzare gli investimenti privati, perché non partecipano al capitale di rischio delle imprese. Se il livello dei prezzi (inflazione) e i tassi di interesse sono alti dal punto di vista nominale, il tasso di interesse reale tende ad abbassarsi. Ma se ho elevati tassi di interesse e un livello dei prezzi bassi, il tasso di interesse reale rimane elevato. Quindi la convenienza del debito pubblico tende ad essere più elevata (la corsa al debito pubblico può essere più probabile con questi presupposti), quindi c'è un effetto spiazzamento . >> perché si riducono gli investimenti SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO PUBBLICO consideriamo il finanziamento del disavanzo corretto per l’inflazione >> per valutare completamente la dinamica e la propensione a detenere titoli del debito pubblico non basta guardare al tasso di interesse ma anche al livello di inflazione. Perché quel rapporto rimanga entro un livello di sostenibilità, perché non esploda, il numeratore deve crescere più del denominatore. Quindi il tasso di crescita reale dev'essere superiore al tasso di interesse. La relazione di sostenibilità dipende dal tasso di interesse reale (numeratore) e dal tasso di crescita del pil (denominatore); l'unico modo per la sostenibilità è che il tasso di crescita sia superiore al tasso di interesse. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 1 POLITICA ECONOMICA SCHEMI COMPLETAMENTO professore: Raul Caruso a.s.: 2022/2023 schemi a cura di: Alice Ferla schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 2 EQUITA’ E SCELTE SOCIALI teoria della giustizia sociale : molte scelte economiche avvantaggiano alcuni e svantaggiano altri; le scelte politiche rispecchiano giudizi di valore. >> bisogna individuare dei principi fondativi di scelta sociale che ispirino la condotta delle istituzioni soprattutto quando ci sono scelte che hanno un problema di trade-off tra efficienza ed equità . PRINCIPI FONDATIVI >> ci sono 2 regole che ispirano le scelte di politica economica in condizioni di incertezza : 1. CONTRATTUALISMO gli individui acconsentono ad un contratto sociale che obbliga tutti Rawls : l’efficienza nelle moderne economie richiede elevata cooperazione. ogni individuo sceglie la regola sociale (x lui migliore) dietro un velo di ignoranza >> tutti decidono in condizioni di incertezza, in insiemi di informazioni non perfette (il soggetto non conosce la sua posizione sociale). quindi è necessario selezionare un criterio di scelta: CRITERIO DEL MAXIMIN scelta migliore = quella che garantisce il massimo risultato nelle condizioni peggiori che potrebbero verificarsi ( massimo dei minimi ) >> dedotto dal velo di ignoranza, come criterio di scelta razionale in condizioni di incertezza . ogni individuo sceglie seguendo 2 principi di giustizia : 1. garantisce ampia libertà compatibilmente con quella degli altri 2. ammette la disuguaglianza economica e sociale solo se a favore dei gruppi di individui più svantaggiati i due principi di giustizia seguono un ordinamento lessicografico: il 2° principio non può essere soddisfatto se non lo è stato il 1°. LA COMBINAZIONE DEL CRITERIO DEL MAXIMIN CON L’ORDINAMENTO LESSICOGRAFICO PRODUCE IL CRITERIO DEL LEXIMIN : SI MASSIMIZZA A PARTIRE DALL'ULTIMO INDIVIDUO SVANTAGGIATO . 2. UTILITARISMO si caratterizza sulla base di diversi principi CONSEQUENZIALISMO si sceglie l’azione con la conseguenza migliore WELFARISMO una situazione sociale viene valutata relativamente all’utilità ADDITIVITA’ si misura la bontà dello Stato attraverso la somma delle utilità degli individui Rawls comunque ipotizza che il velo di ignoranza impedisce la formulazione di giudizi di probabilità e adotta il criterio del maximin. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 3 CRITERI DI SCELTA SOCIALE presupposto : all’interno della società esistono soggetti/gruppi con preferenze differenti >> è il punto di partenza della democrazia! esistono diverse regole di decisione che garantiscono una razionalità collettiva: 1. CRITERIO DELL’UNANIMITA’ >> regola decisionale più elementare una decisione viene adottata se tutti sono d’accordo coincide con la regola di Pareto : nessuno risulterà svantaggiato e almeno qualcuno riceverà un vantaggio . ! NON può applicarsi a gruppi molto numerosi ! 2. MAGGIORANZA SEMPLICE richiede la metà più uno dei votanti MA questo criterio può causare contraddizioni se la scelta riguarda più alternative; - il risultato dipende dall’ordine delle votazioni - le preferenze possono diventare cicliche contraddizioni del criterio di maggioranza semplice: IL PARADOSSO DI CONDORCET: ipotesi per le operazioni di voto: 1: democrazia diretta (si vota in maniera diretta, sistema di voto maggioritario) 2: voto sincero : tutti votano sinceramente e non in modo strategico 3 : open agenda : si vota su coppie di alternative, chi vince il 1° round passa al 2° e così fino ad esaurire le alternative possibili. >> si ottengono PREFERENZE IRRAZIONALI E CICLICHE (c f b f a f c) in questo caso il numero di votanti è dispari e tutte le preferenze sono a picco singolo >> esiste un vincitore di Condorcet (non si verifica il paradosso delle preferenze cicliche) se i soggetti non sono tutti razionali con preferenza a picco unico, collettivamente ottengo un risultato ciclico e irrazionale >> è impossibile avere decisione collettiva che sia effettivamente razionale. SE invece abbiamo votazioni dispari ma abbiamo delle preferenze a picco singolo (unico) avremo un vincitore di Condorcet. l’esistenza di preferenze a picco unico è una condizione sufficiente ma non necessaria perché non si verifichi il paradosso di Condorcet. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 6 L’ELETTORE MEDIANO criterio di scelta sociale costituito da maggioranza semplice : evidenzia che l'esistenza di un votante pivot può far pendere la bilancia da una o dall’altra parte (perché è la metà + 1) il votante pivot può coincidere con l’ elettore mediano , che è colui che in base alla sua posizione in una graduatoria divide a metà la popolazione . >> secondo questo modello esistono 2 coalizioni che devono elaborare idee da proporre all’elezione dei cittadini; l’elettore mediano è colui che divide a metà la popolazione. I processi decisionali in ambiente democratico (a cui partecipa una pluralità di individui) possono adottare sistemi di voto all’unanimità o a maggioranza. Nel caso di questi ultimi, in presenza di preferenze unimodali, ogni individuo ha un’alternativa preferita. Dato che le alternative possono essere ordinate secondo un criterio oggettivo, è possibile utilizzare tale criterio per ordinare anche gli individui: la posizione di ciascun individuo coinciderà con quella della sua alternativa preferita. Ordinati gli individui, si può dimostrare che, se il loro numero è dispari, l’alternativa prescelta sarà quella preferita da colui che si trova nella posizione mediana di tale ordinamento. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 7 KENNETH BOULDING Kenneth Boulding - teoria: esistono delle forme di interazioni sociali che hanno conseguenze economiche e impiegano risorse MA che non appartengono alla sfera del mercato. sul mercato, le interazioni sono mediate dai prezzi, ma nella realtà non è sempre così! 1. NON TUTTE LE INTERAZIONI SONO MEDIATE DAI PREZZI esempio: il ruolo dello Stato; nelle relazioni tra cittadini e Stato ci sono interazioni in cui non è detto che vi siano dei prezzi di mercato (così come nella produzione di beni pubblici). 2. LE INTERAZIONI IN ALCUNI CASI NON SONO COMPLETAMENTE LIBERE a volte sono sotto soggezione o minaccia rispetto ad altri 3. MOLTE INTERAZIONI NON SONO ANONIME il mercato è un mercato anonimo (io non conosco chi produce un prodotto e chi l'ha prodotto non conosce me) MA esistono un gran numero di relazioni che non sono anonime! >> nelle fasi iniziali dello sviluppo il mercato è molto più anonimo, in una società matura con reddito più alto ci sono più tentativi di rendere il mercato più umano. 4. ESISTONO FUNZIONI DI UTILITA’ CHE SONO INTERDIPENDENTI CON LE FUNZIONI DI UTILITA’ DI ALTRI Es.: il benessere di un genitore è interdipendente con il benessere dei figli. quindi: rispetto ad una tradizionale interpretazione del mercato (in cui la regola di comportamento è una regola di scambio), ci sono queste 4 eccezioni, ossia: ● molte relazioni non sono mediate da prezzi* ● molte relazioni non sono completamente libere ● molte relazioni non sono anonime ● molte relazioni non sono indipendenti l’una dall’altra * i prezzi hanno un ruolo informativo molto importante: nei prezzi ci sono le informazioni riferite a quel bene (spesso incorporano la storia del bene e la storia del mercato). Nelle relazioni non mediate da un prezzo, l'asimmetria di valutazione spesso è insanabile ( es.: i regali di Natale, “il costo secco del Natale”, >> situazione inefficiente per definizione, non essendo stata mediata da un prezzo e usando metri di valutazione diversi ). ESISTONO DETERMINATE RELAZIONI ECONOMICHE CHE HANNO ASIMMETRIE INFORMATIVE INSANABILI RISPETTO AL VALORE DI QUELLA RELAZIONE . Kenneth Boulding elabora una teoria che dice: tutta la realtà è spiegabile secondo tre dimensioni; noi siamo abituati alla dimensione dello scambio , ma ne esistono altre 2: la dimensione della MINACCIA scelta vincolata da parte di un soggetto da parte di un altro soggetto, il minacciante la dimensione dell’ INTEGRAZIONE relazione in cui non esiste una relazione biunivoca denaro contro tempo, ma una dazione unilaterale Tutte le interazioni umane sono interpretabili secondo queste tre dimensioni e in particolare le relazioni sono tutte ibride (non esiste una pura relazione di scambio), tutte hanno al loro interno una % di tutte e tre (seppur minima) MA può esistere un carattere dominante. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 8 esempi : RELAZIONE DI LAVORO : io dò tempo e competenze in cambio di retribuzione. nel rapporto di lavoro, esistendo spesso dei differenti ruoli nelle aziende, il lavoratore potrebbe anche trovarsi in soggezione (intesa in senso tecnico, la mia scelta è soggetta alla scelta di un altro), potrei anche trovarmi sotto minaccia (il datore di lavoro potrebbe minacciarmi di licenziarmi). Ma esistono anche delle forme di integrazione o di gratuità per cui il lavoratore rimane più tempo al lavoro senza lo straordinario > la persona "regala" del tempo. Tutto ciò in una normale relazione di lavoro, che ha carattere dominante di mercato, MA gli altri elementi non sono nulli! SCHIAVITU’ : relazione di lavoro con carattere dominante di minaccia; i soggetti vivono sotto soggezione MA seppur minima esiste una % di integrazione. VOLONTARIATO : un soggetto regala tempo ad un'organizzazione perché ne condivide gli obiettivi; economicamente si hanno problemi nel dare un valore di mercato al contributo dei volontari. MA anche in queste organizzazioni ci sono gerarchie, esistono soggezioni, qualcuno che "tiene sotto minaccia" altri soggetti. Come esistono anche relazioni di scambio (io sono volontario ma magari ottengo una minima retribuzione simbolica). esempio di Boulding : il tempo che la madre dona ai figli. Il bambino non ha strumenti per valutare il valore del tempo che la madre gli ha donato, è una asimmetria informativa insanabile. Tutte le interazioni sociali tra individui sono caratterizzate da scambio, minaccia o interazione ; possiamo valutare situazioni apparentemente simili sulla base di queste 3 dimensioni. L'allocazione di risorse che ne deriva in termini sociali, deriva dalla dominanza di queste 3 dimensioni. in particolare: le attività produttive sono quelle che derivano principalmente dalle attività di scambio . Le altre dimensioni contribuiscono a determinare l'intensità e il livello delle attività improduttive . L'idea della violenza, Douglas North, "il primo problema della società è sempre quello di governare la violenza"; da ciò fa partire il suo ragionamento sullo sviluppo. Anche North ammette che il primo momento di sviluppo economico è il governo della violenza, perché ciò ha una chiara declinazione economica. >> Quando abbiamo violenza, i meccanismi che tendono a dominare la società non sono i sistemi di scambio ma sono i sistemi di minaccia. >> tutte le relazioni mediate da una minaccia violenta potenziale o fattuale, determinano allocazione di risorse verso attività improduttive . es .: La dittatura è un regime politico fondato sulla minaccia; la democrazia politica deriva dal mercato. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 11 MECCANISMI D’ASTA esistono meccanismi automatici che inducono gli individui ad adottare come strategia dominante quella di svelare le proprie preferenze (dire sempre la verità)? Molto spesso, il meccanismo più efficiente perché gli individui rivelino le loro preferenze rispetto al prezzo è l’ASTA . il meccanismo che sottende a qualsiasi asta è lo stesso: il banditore delle aste deve trovare il meccanismo che: ● massimizzi i ritorni di chi vende il bene ● il numero più elevato di soggetti che partecipano all’asta dichiarino la loro più sincera disponibilità a pagare le aste risolvono il problema delle asimmetrie informative : inducono gli individui a dichiarare la propria disponibilità a pagare, imponendo al soggetto la scelta di una strategia . ASTA INGLESE asta al rialzo ● asta pubblica ● parte da un prezzo minimo di riserva del banditore ● i partecipanti sottopongono prezzi di offerta al rialzo >> l’asta è vinta da chi offre il prezzo più alto (a cui viene aggiudicato il bene) strategia : dichiarare la propria massima disponibilità a pagare L’asta inglese è di fatto più un vantaggio per chi deve vincere l’asta, piuttosto che per l’organizzatore dell’asta (se il prezzo base da cui si parte è il prezzo di mercato, allora l’organizzatore può avere un bonus come margine). esempio : riesco a comprare il quadro per 600 mila, anche se ero disposto a pagarlo 1 milione; l’organizzatore dell’asta ha un profitto inferiore, rispetto a quello potenziale, di 400 mila. esempio : strategia vincente, e-bay; il tempo è ridotto quindi se anche conosco le offerte degli altri ma manca poco tempo alla chiusura, la migliore strategia è offrire la mia max disponibilità. ASTA OLANDESE asta al ribasso ● asta pubblica ● parte da un prezzo massimo (che si fissa ad un prezzo superiore rispetto a quella che si ritiene essere la massima disponibilità a pagare) ● il banditore propone prezzi di offerta al ribasso strategia : l’asta è vinta da chi, per primo, dichiara la sua massima disponibilità a pagare pregio: è meno costosa dell’asta inglese (anche considerando il tempo come risorsa, conviene dire subito subito la massima disponibilità) esempio : se si parte da 100 e io sono disposto a pagare 95, allora mi conviene dichiararlo subito; ci potrebbe uno disposto a pagare 97 e se lo assicura subito e l’asta si chiude. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 12 ASTA AL PRIMO MIGLIOR PREZZO ● asta segreta ● i partecipanti sottopongono offerte scritte >> è vinta da chi ha fatto l’offerta più elevata (più bassa, nel caso di una gara d’appalto) strategia : NON esiste una strategia dominante che porta i partecipanti a svelare il prezzo di riserva; ciò può portare a dichiarare prezzi diversi dal proprio prezzo di riserva e assumere comportamenti collusivi. >> può essere inefficiente sia dal lato di chi deve aggiudicarsi un bene, sia dal lato di chi organizza l’asta. un correttivo a questa asta al 1° miglior prezzo, è quella al 2° miglior prezzo: ASTA AL SECONDO MIGLIOR PREZZO ● asta segreta ● offerte segrete >> è vinta da chi fa l’offerta più elevata MA paga il 2° prezzo d’asta è l’ ASTA DI VICKREY è efficiente perché dichiaro la mia massima disponibilità a pagare, sapendo che se la mia è la più elevata, comunque io pagherò qualcosa in meno (che mi restituisce una sorta di bonus). esempio : ci sono 3 buste: 1: 100, 2: 80, 3: 90. vince chi ha offerto 100 MA paga 90. strategia : dichiarare la max disponibilità (sapendo che in caso di vittoria, pagherà meno) è molto più efficiente! Il meccanismo di Vickrey è teoricamente migliore degli altri meccanismi d’asta perché non richiede ipotesi sulle caratteristiche e le strategie degli altri partecipanti: il dire la verità è una strategia dominante schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 13 DISUGUAGLIANZA E STATO SOCIALE disuguaglianza : misura della diversità all’interno di una popolazione la misura più utilizzata è l’i ndice di Gini (cattura la diversità nella popolazione) diversità: statisticamente dipende da due elementi: ● numero delle specie/gruppi nella popolazione ● numerosità di queste specie/gruppi LA DISUGUAGLIANZA è una MISURA DI DIVERSITA’ e STATISTICAMENTE DIPENDE DAL NUMERO DI SPECIE/GRUPPO E LA NUMEROSITA’ DI ESSI si distingue tra disuguaglianza in termini di ricchezza e in termini di redditi >> la disuguaglianza in termini di ricchezza è più pronunciata e più grave rispetto alla disuguaglianza dei redditi la distribuzione della ricchezza è più diseguale rispetto alla distribuzione dei redditi (la concentrazione della ricchezza è aumentata nelle mani dei “super ricchi”, mentre è diminuita nelle mani della classe medio-bassa). UNA DISUGUAGLIANZA NEI REDDITI si traduce in una DISUGUAGLIANZA NEI RISPARMI >> famiglie più povere >> per definizione il risparmio è più basso (perché una quota maggiore del reddito va nel consumo >> + consumi - risparmi). in termini aggregati: MENO RISPARMI >> MENO INVESTIMENTI di per sé, la disuguaglianza non è né negativa né positiva! dipende dalla soglia che raggiunge è difficile eliminare la disuguaglianza: le politiche attuate per “sanare” la disuguaglianza non hanno effetti permanenti ; la vera fonte delle disuguaglianze di lungo periodo è il differenziale dei livelli di istruzione esempio : in un paese come gli USA in cui i redditi percepiti dipendono strettamente al grado di istruzione, la differenza in termini di istruzione fa la differenze. esempio citato: istruzione negata/di difficile accesso alle donne in alcuni paesi del mondo (ciò vuol dire redditi futuri in assoluto più bassi degli uomini) problema di investire nell’istruzione: l’ INCOERENZA TEMPORALE >>i risultati di questi investimenti in istruzione arrivano molto lontani nel tempo! le disuguaglianze nei redditi sono ascrivibili a scelte passate rispetto all'istruzione/educazione . attenzione : ci sono momenti in cui la disuguaglianza può essere desiderabile, non temuta; a volte essa è associata alla crescita di alcuni settori. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 16 LO STATO SOCIALE (Welfare State) Stato Sociale = complesso di programmi di assistenza e sicurezza sociale >> è un’architettura che gli Stati creano e che contribuire a ridurre la disuguaglianza. nasce perché i governi avevano la consapevolezza che esistono delle situazioni rischiose non assicurabili da parte del singolo individuo! situazioni future che il mercato privato non è in grado di coprire (e deve intervenire lo Stato). In Europa si sono evolute 4 forme di Stato sociale : scandinava, anglosassone, modelli dell’Europa centrale e dell’Europa meridionale. si differenziano per: ● grado di copertura : selettivo o universale ● accesso : verifica o meno delle condizioni di bisogno ● prestazioni : trasferimenti monetari o in natura ● canali di finanziamento : contributi specifici o meno LE FUNZIONI DELLO STATO SOCIALE : ● FUNZIONI DI PREVIDENZA : legate all’attività lavorativa (operano con una distribuzione del reddito da pensioni sulla base della disuguaglianza dei redditi da lavoro presenti sul mercato) ● FUNZIONI DI ASSISTENZA : legate a motivazioni di solidarietà sociale, riducono le disuguaglianze nella distribuzione del reddito >> le funzioni hanno effetti distributivi diversi nel corso degli anni ‘80 e ‘90 il finanziamento dello Stato sociale ha incontrato crescenti difficoltà a causa dell’ invecchiamento della popolazione (problema di trasferimento intergenerazionale di risorse verso la sanità e le pensioni ) >> una popolazione che invecchia tenderà ad avere (nell’ambito dell’elettore mediano) un profilo di preferenze molto più vicino alla popolazione anziana. per il SISTEMA PENSIONISTICO ci sono due possibili meccanismi redistributivi: ● sistema a ripartizione ( pay as you go ) ● sistema a capitalizzazione ( fully funded ) >> questi 2 sistemi hanno impatti sulla crescita e sull’equilibrio economico (diversi) IL SISTEMA A RIPARTIZIONE si basa su un contratto sociale : i giovani (G2) che lavorano finanziano direttamente le pensioni della generazione anziana (G1), nell’aspettativa che i giovani della generazione successiva (G3) riconoscano lo stesso diritto ai vecchi della generazione G2. >> questo funziona se - il numero di giovani eccede di gran lunga il numero di anziani - se la fertilità è molto alta i benefici degli anziani al tempo t sono dati da: i benefici della popolazione anziana al tempo t, dipendono dai contributi della popolazione giovane, accresciuti dal tasso di crescita della popolazione. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 17 EQUILIBRIO INTERTEMPORALE DEI CONSUMATORI consumo e risparmio al tempo t = ricchezza totale tempo t consumo periodo t+1 = investimento del risparmio al tasso r condizione di equilibrio tra risparmi e investimenti : il capitale nel tempo t+1 = risparmio dei giovani al tempo t allora nel caso del sistema a ripartizione, i vincoli di bilancio risultano: IL SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE i giovani versano i contributi in un fondo (pubblico o privato) ricevendo da vecchi il capitale più il rendimento accumulato nel corso degli anni. il fondo pensione è una forma di risparmio: automaticamente i risparmi vengono trasformati in nuovi investimenti, inseriti nel mercato dei capitali. i giovani accumulano i propri contributi! i benefici al tempo t per gli anziani dipendono dai contributi dei giovani al tempo t-1 arricchiti da un rendimento. i consumatori diminuiscono il risparmio privato in misura uguale al risparmio di sicurezza sociale dt e NON si ha nessun effetto sul risparmio aggregato e sull’accumulazione di capitale. IL LIVELLO DI EQUILIBRIO TRA RISPARMI E INVESTIMENTI, nel sistema a ripartizione si realizza ad un livello inferiore rispetto al sistema a capitalizzazione: un sistema pensionistico a ripartizione favorisce meno la crescita rispetto ad un sistema pensionistico a capitalizzazione. come sappiamo: trade off tra crescita ed equità quindi se il SR impattava sulla disuguaglianza dei redditi, il SC no. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 18 INVESTIRE NEI NOSTRI GIOVANI LEZIONI DALL’ECONOMIA E DALLA PSICOLOGIA James J. Heckman - Lectio Magistralis Psicologia ed economia possono arricchirsi a vicenda. “Il campo emergente dell’economia comportamentale (behavioral economics), ad esempio, ha attinto in maniera significativa dalla psicologia delle preferenze.” in ognuno di noi coesistono competenze cognitive e non cognitive. ● programma GED in USA e Canada: programma ‘seconda chance’ realizzato a favore di studenti che abbiano abbandonato la scuola secondaria (per far ottenere un diploma). gli studenti GED sono sottoposti ad un test di capacità cognitive >> dimostrano di avere le stesse abilità degli studenti regolarmente diplomati MA difettano di competenze non-cognitive . Capacità cognitive e non-cognitive possono essere misurate in maniera precisa e sono entrambi importanti determinanti causali di molti risultati economici e sociali. >> queste capacità non sono esclusivamente determinate da fattori genetici, e possono essere rafforzate per mezzo di investimenti effettuati dalle famiglie e dalla società. periodi sensibili per il loro sviluppo: - capacità cognitive: primi anni di vita - capacità non-cognitive: anni successivi capacità cognitive: divise in 2 categorie: 1. intelligenza cristallizzata 2. intelligenza fluida capacità non-cognitive: perseveranza, motivazione, preferenze temporali, avversione al rischio… LE CAPACITÀ COGNITIVE E NON-COGNITIVE HANNO UN EFFETTO CAUSALE DIRETTO SU MOLTI ASPETTI DELLA VITA ECONOMICA E SOCIALE (sui salari, sul livello di istruzione, sulla salute, sul crimine…) esistono periodi critici e sensibili nello sviluppo di molte capacità, ad esempio con riferimento all’acquisizione del linguaggio, impatto di deficienze nutrizionali e di vitamine. I PRIMI ANNI DI VITA DI UN BAMBINO SONO I PERIODI CRUCIALI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE COGNITIVE GLI ANNI DELL’ADOLESCENZA SONO PERIODI CRITICI PER LA FORMAZIONE DI COMPETENZE NON COGNITIVE programma prescolastico Perry : ha arricchito le vite dei bambini afroamericani a basso reddito che presentavano all’età di 3 anni un QI inferiore a 85. i partecipanti poi sono stati seguiti per 40 anni. A dispetto del fatto che il QI non sia aumentato in virtù del programma Perry, i punteggi dei partecipanti negli esami scolastici finali sono aumentati. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 21 SE l’obiettivo è raggiunto: la disoccupazione è al suo livello naturale e la produzione sarebbe alla piena occupazione. mantenere l’inflazione stabile è un buon modo per mantenere la produzione al suo livello naturale. MA la curva di Phillips non vale esattamente: potrebbe essere che l’inflazione aumenti quando la disoccupazione è al suo livello naturale >> trade-off tra i due obiettivi per questo: alcune BC hanno un singolo obiettivo: ● BCE: conseguire inflazione bassa e stabile ● FED : duplice mandato di stabilizzare inflazione e produzione > TUTTE le BC hanno adottato un inflation targeting flessibile : non cercano di centrare immediatamente l’obiettivo di inflazione, MA aggiustano il tasso di interesse per arrivare all’obiettivo gradualmente. REGOLE SUL TASSO DI INTERESSE quindi: la BC controlla l’inflazione mediante il tasso di interesse MA come scegliere il tasso di policy? REGOLA DI TAYLOR a, b > 0 (coefficienti scelti dalla BC) >> così aumenta la disoccupazione e diminuisce l’inflazione >> più alto è a, più la BC aumenterà it Taylor suggerisce a > 1, così che la BC aumenti il tasso di interesse più che proporzionalmente rispetto all’inflazione a = riflette il differenziale di inflazione b = riflette la preoccupazione della BC rispetto all'obiettivo di disoccupazione la crisi del 2008 ha sollevato dubbi su come agire quando si è prossimi allo Zero Lower Bound schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 22 LA STRATEGIA DI POLITICA MONETARIA DELLA BCE consiste di due parti: ● definizione obiettivi ● strumenti per raggiungere gli obiettivi OBIETTIVI : la stabilità dei prezzi è definita come incremento annuale dell’indice ammortizzato dei prezzi al consumo (HICP) per l’area Euro inferiore al 2% target 0%-2%: ma si è detto che l’inflazione deve rimanere in un intorno del 2% >> da intendere come tasso di medio periodo (tasso di medio termine, non tasso corrente) 2021 : l’obiettivo di inflazione del 2% nel medio termine è simmetrico (niente scostamenti né positivi né negativi) LA STRATEGIA DEI DUE PILASTRI PRIMO PILASTRO : ANNUNCIO DI UN VALORE DI RIFERIMENTO PER LA CRESCITA DELLA MONETA , definita dall’ AGGREGATO M3 (coerente con obiettivo stabilità dei prezzi). valore di riferimento per la crescita di M3: è un parametro quantitativo di medio-lungo periodo per la valutazione degli andamenti monetari. >> valore che deriva da relazione tra crescita della moneta (m), inflazione (p), crescita del PIL in termini reali (y) e velocità di circolazione (v) espresse in variazioni % m = y + p - v i calcoli indicano un intervallo del 4,5% - 5% per il tasso di crescita dell'aggregato M3 ( scostamenti : potrebbero indicare rischio per la stabilità dei prezzi nel medio periodo) SECONDO PILASTRO: TUTTI GLI INDICATORI DI PRESSIONE SUI PREZZI è un’ANALISI DI INDICATORI ECONOMICI CHE INCLUDE MOLTE VARIABILI CON PROPRIETÀ ANTICIPATORIE RISPETTO ALL’ANDAMENTO FUTURO DEI PREZZI ● salari ● prezzi dei titoli ● tassi di cambio ● indici dei prezzi e dei costi ● curva dei rendimenti strategia dei due pilastri = “compromesso” tra monetary targeting e inflation targeting 1. il valore di riferimento per la crescita di M3 non rappresenta un obiettivo vincolante e di conseguenza un suo superamento non implica un automatico intervento da parte della banca centrale, come nel caso del monetary targeting; 2. l'inflation targeting prevede di solito un obiettivo di inazione puntuale di breve periodo mentre nel caso della BCE l'obiettivo è indicato come una fascia valida per il medio periodo. l’obiettivo di inflazione è troppo basso? esempio : se applichiamo una politica monetaria restrittiva, potremmo avere più effetti negativi rispetto a quelli che genera la stessa inflazione! quindi non esiste un tasso di inflazione ottimale per tutti i paesi! in linea teorica dobbiamo ammettere quindi che un po’ di inflazione non fa male e che quel tasso del 2% fissato è eccessivo. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 23 LA POLITICA MONETARIA DURANTE LA CRISI ● CONVENZIONALE ● NON CONVENZIONALE POLITICA MONETARIA CONVENZIONALE principale strumento della BCE = tasso refi tasso refi = valore indicizzato che le banche pagano quando prendono in prestito del denaro dalla BCE MA nelle condizioni di mercato, la PC è insufficiente (mancanza di fiducia nel mercato interbancario) ALLORA la BCE è intervenuta con strumenti non convenzionali POLITICA MONETARIA NON CONVENZIONALE quando le BC diventano attori protagonisti del mercato, ampliano le attività e quindi ampliano il bilancio SECURITY MARKET PROGRAM programma di acquisto di titoli di stato (14 maggio 2010) problema: l imitatezza di risorse e temporale quando questo programma venne approvato era considerato come un piano straordinario : venivano assegnate risorse limitate per un tempo limitato . LONG TERM REFINANCING OPERATION (LTRO) asta di liquidità, in cui la BCE concede un prestito alle banche richiedenti della durata di 3 anni con un tasso di interesse pari alla media del tasso delle operazioni di rifinanziamento principale calcolata nel periodo dell’operazione stessa >> sono le banche private (gli attori del SB) che si fanno finanziare dalla BC in maniera agevolata, dando come garanzia dei titoli di stato. il SB aveva bisogno di liquidità, rifinanziamento: era possibile aiutare le banche direttamente attraverso la BC; la BCE chiedeva in cambio garanzie alle banche, che erano titoli di stato. l’LTRO è servito per acquistare titoli di stato dei paesi in difficoltà (avvenuto nel dicembre 2011 e nel febbraio 2012, in due tranche) OUTRIGHT MONETARY TRANSACTIONS (OMT) piano OMT (transazioni monetarie dirette): programma anti-spread annunciato nel settembre 2012 dal governatore della BCE >> piano che la BCE attuerebbe per i paesi richiedenti: >> acquisto di titoli di stato , per ridurre le pressioni derivate dallo spread e placare i timori sui mercati finanziari questo programma, a differenza del Security Market Program, non ha di per sé limiti! ● acquisto illimitato di titoli di stato ● i titoli di stato sono quelli a scadenza tra 1 e 3 anni ● transazioni: avvengono sul mercato secondario ● la liquidità creata dal piano OMT sarà completamente sterilizzata (per evitare di immettere liquidità) PER RICEVERE GLI AIUTI DAL PROGRAMMA OMT è necessario sottoscrivere al PROGRAMMA DI CONDIZIONALITÀ ESM ( European Stability Mechanism ) schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 26 4. AUMENTO DELLA CORRUZIONE Studi dimostrano che spese militari e corruzione sono collegate. Il problema della corruzione è che l'effetto di essa tende ad amplificare i costi per lo Stato, ma ciò a volte significa aumentare le spese militari >> aumenta la domanda di dispositivi d'arma. 5. RITARDO NELL’INNOVAZIONE In un paese produttore, quando il capitale umano non è usato nell'economia civile, automaticamente abbiamo un ritardo dell'innovazione . se una persona è reclutata per sviluppare nuove armi, a meno che si abbia un mercato mondiale delle armi, uno dei meccanismi è quello della segretezza ! La R&S vengono sviluppate perché tutti vogliono sviluppare un'arma segreta. A differenza dei mercati normali, queste imprese ritardano l'innovazione, per via di considerazioni strategiche! Frenano l'innovazione. es.: in USA l’Innovation Secrecy Act blocca la brevettazione se un’invenzione è ritenuta rilevante per la sicurezza nazionale 6. DIPENDENZA DA EVENTI ESTERNI COME LE GUERRE Ampliando le spese militari, si ha un settore (in genere problematico perché è molto legato allo Stato) che oggettivamente non è sostenibile. >> l’industria militare è un settore di cui non possiamo prevedere la domanda negli anni!! 7. AUMENTO DELLA PROBABILITA’ DI AZIONI DI GUERRA Uno dei motivi per cui i Paesi entrano in guerra è la capacità militare acquisita. Un vantaggio dal punto di vista militare aumenta la probabilità di conflitto armato. >> le spese militari costituiscono un “segnale” agli altri governi chi ritiene di avere un vantaggio tecnologico militare tende ad essere più incline alla guerra e al conflitto armato. Maggiore spesa militare, maggiore probabilità che i conflitti armati possano esplodere. NB : la spesa militare di un paese è correlata alla spesa militare dei paesi che appartengono ai "paesi ambiente strategico di riferimento" ("io mi armo se gli altri si armano"), anche se sono paesi alleati. 8. INSTABILITÀ DELLA DETERRENZA deterrenza nucleare: espressione che fa riferimento alle strategie d'attacco e contrattacco nucleare messe in atto, nel corso della Guerra fredda, per scoraggiare ogni aggressione. la deterrenza è considerabile come un Equilibrio di Nash in un dilemma del prigioniero (l’EN è stabile per definizione). rispetto alla guerra fredda però ci sono molte più asimmetrie informative e cis ono più attori (non solo 2). >> la deterrenza , immaginata come un concetto applicabile ad un gioco 2x2 che raggiungeva un equilibrio stabile, non è applicabile! schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 27 che fare? ● ripensare al DISARMO a livello internazionale ● rilanciare le attività produttive con una nuova politica economica RIPENSARE AL DISARMO il mercato delle armi è molto frammentato e la sovrapposizione tra alleanze militari e forniture di armamenti ha cominciato a perdere significato. ciò è successo perché ● le alleanze politiche si modificano ● c’è stata una differenziazione delle armi esempio : negli ultimi anni la Russia ha ceduto armi anche a paesi come Arabia Saudita, Grecia, Turchia… che sono clienti anche di USA e Europa. (Vendere armi a basso costo ha consentito alla Russia di acquisire una serie di paesi clienti che prima non aveva) È il momento di rilanciare politiche e accordi globali sul commercio di armi . - ripartire da una più stretta regolamentazione del mercato delle armi (sul quale infatti non ci sono vincoli effettivi) - politiche di disarmo 1. mancata revisione del trattato di non proliferazione nucleare (NPT) entrato in vigore nel 1970 2. convenzione ONU sulle armi convenzionali, la cui sesta revisione si è conclusa a dicembre 2022 senza nessun passo avanti (il cui oggetto erano i dispositivi d’arma autonomi, per limitarli se non proibirne l’uso). 3. THE GOOD NEWS: la Cina ha ratificato il trattato ATT sul commercio di armi convenzionali >> democrazie occidentali : dovrebbero farsi promotrici di una nuova politica per la limitazione degli armamenti e da qui ripartire per instaurare nuovi meccanismi di mantenimento della sicurezza . buyback globale delle armi : politica non convenzionale (che potrebbe portare benefici): riacquisto globale delle armi convenzionali e leggere . si dovrebbe costruire un fondo per acquistare armi dai governi (soprattutto dai paesi a basso reddito) per poi distruggerle!!! >> tutto ciò mira anche ad intervenire sul tema dell’assenza della liquidità (tema grave nei paesi in via di sviluppo, paesi con incapacità strutturale di attirare capitale). EDUMILEX (nuova variabile di politica economica) interpretabile come: rapporto tra produttività futura e spreco corrente NB: le spese militari costituiscono uno spreco secco! (è un modo di tradurre la teoria di Baumol in una politica economica) >> analizzando dei dati, empiricamente vediamo che i paesi coinvolti sistematicamente in conflitti armati hanno un rapporto vicino all'unità. Quindi non esiste l'eccesso di investimento produttivo rispetto allo spreco corrente che vorrebbe Baumol. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla 28 esiste una relazione lineare: se nel passato avevamo aumentato la variabile edumilex (quindi avevamo allocato più risorse per l’istruzione), maggiore era lo sbilanciamento sull’aspetto produttivo (quindi tassi di crescita del pil pro capite e della produttività maggiori) UNA MISURA per la PACE abbiamo costruito un indice di pace sociale come media geometrica di: 1. life expectancy index 2. economic performance 3. quality of institutions il tutto è ancora in corso di studio!! esiste una non linearità tra l'indicatore di pace e la variabile chiamata Edumilex; ciò ha senso perché: 1) la non linearità della spesa improduttiva può essere desiderabile 2) anche il capitale umano può generare disuguaglianza MA a livelli elevati di Edumilex, la curva va verso l’alto : se aumentiamo Edumilex stiamo aumentando l’istruzione e diminuendo lo spreco corrente. schemi POLITICA ECONOMICA, Alice Ferla