Scarica DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO e più Tesine universitarie in PDF di Pedagogia solo su Docsity! DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Con l’acronimo DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) si intende una categoria diagnostica, relativa ai Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento che appartengono ai disturbi del neurosviluppo (DSM 5, 2014), che riguarda i disturbi delle abilità scolastiche, ossia Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia. Sono problematiche che colpiscono le abilità strumentali della lettura, scrittura ortografica e grafica, calcolo. Per abilità strumentali si intendono gli apprendimenti di tipo procedurale o implicito, quelli che dopo un periodo ragionevole d’esposizione all’esercizio, sono automatizzati e non si dimenticano più per tutta la vita. Gli apprendimenti procedurali per essere attivati necessitano dell’esposizione all’esperienza e così incrementano via via la loro efficienza. Tale incremento dipende dal fatto che il soggetto agisce in maniera diretta, senza necessità di un processo consapevole e volontario (in altre parole nessuno legge, scrive o conta perché pensa a come sta leggendo, scrivendo o contando). Diversi sono gli apprendimenti dichiarativi o espliciti, come capire quello che si legge, comprendere un problema matematico; tali apprendimenti necessitano di uno sforzo volontario e di consapevolezza, nonché di un elevato livello di attenzione e costante esercizio perché si dimentica con facilità. Le caratteristiche dei disturbi dell’apprendimento ci permettono di capirli meglio: Sono specifici perché riguardano esclusivamente alcuni processi di apprendimento, cioè automatismi che non si sviluppano durante il percorso scolastico (come la lettura precisa e fluente, la capacità di scrivere senza errori). Hanno una matrice evolutiva: il disturbo dell’apprendimento si manifesta in età evolutiva, quando emerge la difficoltà del bambino a sviluppare una capacità che per gli altri invece diventa progressivamente un automatismo, ed è modificabile con interventi specifici. Hanno origine neurobiologica: quando parliamo di DSA, parliamo di sviluppo atipico o neurodiversità, di caratteristiche individuali e non di patologia. Una persona con DSA ha intelligenza e capacità cognitive adeguate alla sua età: può però apprendere con difficoltà e a ritmo più lento rispetto ai suoi coetanei. Sulla base del deficit funzionale vengono per cui distinte le seguenti condizioni cliniche: 1)Dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo): riguarda la decodifica, ed include, oltre alle difficoltà nell’accuratezza della lettura delle parole, anche la velocità o fluenza della lettura e le difficoltà nella comprensione del testo. Il termine dislessia deriva dal greco ed è formato da “Dys” che significa “mancante” o “inadeguato” e “lexis” che significa “parola” o “linguaggio”, quindi sarà tradotto come linguaggio mancante o inadeguato. Infatti, la dislessia è proprio l’incapacità di riprodurre il linguaggio con la rapidità e le abilità normali che un soggetto dovrebbe possedere in relazione all’età e conformi al rendimento mostrato 1 in altre attività. La diagnosi di dislessia avviene quando il soggetto mostra capacità di lettura e scrittura sostanzialmente inferiori per età anagrafica, quoziente intellettivo e adeguata scolarità. 2)Disortografia, cioè disturbo nella scrittura, che riguarda lo scarso controllo ortografico (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica): comprende, oltre alle difficoltà ortografiche chiamate «difficoltà nell’accuratezza dello spelling», anche accuratezza della grammatica e della punteggiatura e chiarezza/ organizzazione dell’espressione scritta. La diagnosi si effettua alla fine del secondo anno della scuola primaria. La diagnosi di disortografia viene fatta per quei bambini che presentano una scrittura lenta o eccessivamente scorretta, che però non è imputabile a una scarsa velocità del gesto motorio, sempre tenendo presente che l’errore non va considerato in merito a fattori esterni, ambientali o psicologici, che, se presenti, possono essere un fattore accentuante. 3)Disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria): si manifesta all’incirca a partire dalla terza elementare, quando il bambino inizia ad aver automatizzato i gesti di scrittura, che viene personalizzata. I bambini affetti da disgrafia hanno spesso un’impugnatura scorretta della penna e faticano a organizzare lo spazio sul foglio, lasciando spazi irregolari tra i simboli grafici, le parole, scrivendo in salita o in discesa e non riuscendo a regolare la pressione della mano sul foglio e frequentemente, invertendo la direzione del gesto. 4)Discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri): include, oltre alle difficoltà nel concetto di numero, memorizzazione di fatti aritmetici, calcolo accurato o fluente, anche le difficoltà nel ragionamento matematico corretto. I bambini lavorano duramente per apprendere e memorizzare i processi di base della matematica, sapendo esattamente applicare le procedure senza capire, però, per quale motivo lo stanno facendo. In altre parole, manca la logica che sottende i processi matematici appresi al punto da non consentirne la replicazione. Il bambino ha difficoltà nel contare e nell’attribuire numeri a oggetti, non riesce a riconoscere i simboli numerici, quindi non collega, a esempio, il 6 alla parola sei. Inoltre, fatica a legare un numero a una situazione di vita reale, mostra difficoltà nel ricordare i numeri, soprattutto nel giusto ordine, stenta a ordinare gli elementi per dimensione, forma o colore ed evita giochi in cui è richiesto l’uso dei numeri, il conteggio e altri concetti matematici. Tali disturbi sono la causa principale di difficoltà scolastiche e di abbandono della scuola. Fondamentale risulta quindi la precocità dell’invio a centri specialistici per la diagnosi, certificazione e l’intervento riabilitativo, che dev’essere fatta almeno entro la fine della classe seconda della scuola primaria. Tra le cause della disabilità specifica d’apprendimento troviamo: 2