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Dolomiti di Antonia Pozzi analisi, Esercizi di Italiano

Soluzioni esercizi pag 95-96 di Il più bello dei Mari volume A

Tipologia: Esercizi

2022/2023
In offerta
30 Punti
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Offerta a tempo limitato


Caricato il 15/01/2023

_.Sophie._
_.Sophie._ 🇮🇹

4.3

(3)

12 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Dolomiti di Antonia Pozzi analisi e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! 1. La poetessa nella poesia, descrive l’avventura di uno scalatore, ma usa il plurale come per raccontare un’azione collettiva in cui spesso ci si ritrova. I protagonisti sono la montagna e lo scalatore/i. Lo scalatore nonostante la fatica continua comunque ad andare avanti, lasciando indietro pezzi di montagna cadere. Intorno a sé lo scalatore vede farfalle azzurre da ogni dove che ingannano il paesaggio triste che si sgretola. 2. Queste punte bianche non sono solo monti ma anime, intorpidite dal freddo con la voglia di arrivare in cima 3. La seconda parte della poesia comincia con la parola “MA” 4. Non monti, anime di monti sono queste pallide guglie, irrigidite in volontà d’ascesa. E noi strisciamo sull’ignota fermezza: a palmo a palmo, con l’arcuata tensione delle dita, con la piatta aderenza delle membra, guadagnamo la roccia; con la fame dei predatori, issiamo sulla pietra il nostro corpo molle; ebbri d’immenso, inalberiamo sopra l’irta vetta la nostra fragilezza ardente. In basso, la roccia dura piange. Dalle nere, profonde crepe, cola un freddo pianto di gocce chiare: e subito sparisce sotto i massi franati. Ma, lì intorno, un azzurro fiorire di miosotidi tradisce l’umidore ed un remoto lamento s’ode, ch’è come il singhiozzo rattenuto, incessante, della terra. Questa ripetizione di suoni aspri della poesia si collegano alla durezza e alla consistenza delle montagne e alla freddezza del luogo. Si tratta dell’allitterazione.