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Domande esempio psicologia dello sviluppo, Esame professor Paolacci, Unipg, Prove d'esame di Psicologia Generale

Domande esempio con risposte psicologia dello sviluppo (sia aperte che chiuse), Esame professor Paolacci, Unipg

Tipologia: Prove d'esame

2020/2021

In vendita dal 22/07/2021

Baebee
Baebee 🇮🇹

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Scarica Domande esempio psicologia dello sviluppo, Esame professor Paolacci, Unipg e più Prove d'esame in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! DOMANDE ESAME PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO DOMANDE CHIUSE 1. Inambito psicologico si considerano O Gruppi primari e gruppi obbligati O Gruppi primari e gruppi secondari O Gruppi spontanei, gruppi obbligati, folla 2. La sindrome genetica chiamata Sindrome di Williams suggerisce questioni relative all'associazione tra linguaggio _. O Genitorialità D Pragmatica D Esperienza [I] sordina 3. Stadio operatorio concreto di Piaget: O Il bambino acquisisce il concetto della permanenza dell'oggetto O È caratterizzato dalla presenza del principio di finalismo e artificialismo O È caratterizzato dall'egocentrismo e dall'animismo 4. |fattori proiettivi che contribuiscono a sviluppare la resilienza sono: D Ottimismo e autostima O Robustezza psicologica O Emozioni positive e supporto sociale 5. Quali dei seguenti non è un insieme di regole associate con il linguaggio? D Morfologia D Sintassi Traduzione D Pragmatica 6. Lo stadio delle operazioni formali della teoria di Piaget compare tra O Dalla nascita ai 2 anni di età circa D 17e gli 11 anni di età CHI; Sannidictà O 12ei7 anni dietà 7. Quali dei seguenti aspetti non caratterizza il pensiero preoperatorio Fransitività O Trasduzione O Egocentrismo D Conservazione 8. La fase genitale di sviluppo rappresenta ‘stime . ; treudi DO La fase che segue il periodo anale O La fase in cui si manifesta il complesso di Elettra O La quarta fase della teoria dello sviluppo freudiana 9. Il gruppo di pari O Rappresenta un microcosmo in grado di accogliere aspetti in apparente contraddizione tra loro O Supporta l'adolescente nella creazione della sua identità O Rappresenta la palestra di rapporti privilegiati D Nella fase orale 20. La fiaba personale è: O Quella tendenza tipica dell'egocentrismo adolescenziale ad assumere comportamenti per richiedere attenzioni O L'aumentata coscienza di sé degli adolescenti, che si riflette sulla loro convinzione che gli altri siano interessati a loro e al loro senso di unicità ed invincibilità tanto quanto lo sono loro stessi Tuttetetispostesonoesatte O Quella parte dell'egocentrismo adolescenziale che comprende la sensazione di unicità e di invincibilità dell'adolescente 21. Per Vygotskij il linguaggio interiore è: O Segno di egocentrismo O Forma interna del linguaggio esterno D Prova di immaturità 5 ; ; 22. Secondo la teoria di Izard O Le emozioni rappresentano la consapevolezza dei propri stati emotivi DO Le emozioni non insorgono all'improvviso, ma per differenziazione da sistemi precursori; il neonato con le sue espressioni facciali non esprime emozioni vere e proprie ma un precursore delle emozioni. L ioni battiinnati ci 6 ; Sa di P 7 S P faeeial interi ficialeziai . diciinti intertiisiolegiei Ar-HRa-espi iene-faeeiate-distintiva OO Le emozioni sono rappresentate dalla comprensione della differenziazione tra stato emotivo interno ed espressione esterna 23. La Strange Situation fasi e durata: D 8 fasi 35 minuti O 8 fasi 40 minuti D 8 fasi 60 minuti 24.1 moduli mentali elencati da Gardner riguardano le abilità O Verbali, pratiche, spaziali, musicali, corporeo-cinestetiche, naturalistiche, interpersonali, intrapersonali O Verbali, matematiche, spaziali, musicali, corporeo-cinestetiche, creative, intrapersonali O Verbali, matematiche, spaziali, analitiche, corporeo-cinestetiche, naturalistiche, intrapersonali 25. La definizione di Scaffolding è D Mediatore simbolico O Nessuna delle risposte proposte O Area di sviluppo potenziale o prossimo 26. Definizione di attaccamento Strettotegame-emetive-che-indieatHegame-particolareche-uni bambine-atearegiver O Legame di dipendenza del bambino dalla madre o dal caregiver O l'attaccamento al caregiver dipende esclusivamente dalla soddisfazione dei bisogni primari DO Stretto legame che fa sì che i neonati si attacchino alle persone o all'oggetto che fornisce loro soddisfazione orale 27. Quando un bambino è toccato al lato della guancia vicino alla bocca si gira dalla parte in cui è stato toccato, è un esempio di riflesso di Moro Prensione Suzione 28. Il sottostadio del pensiero intuitivo si situa, cronologicamente O Dopo gli 11 anni di età O O a DO0An00dS O0qnO0 O O O 0. 1. Nel primo anno di vita Tra i7 e gli 11 anni dietà . Definizione di condizionamento classico di Pavlov Il comportamento è fortemente influenzato dalla biologia e dall'evoluzione ed è caratterizzato da periodi critici o sensibili Ss; timel trovi iato-ad timele-ch d ; timte-stimetenetttrenviene-a: fateadtuno-stimote-che-prodtice-timareazion #9 bi JL i. à + ki le-dall bi J, he-i- el, autermatiea-guellateazione-sarà-eatisataanehe-sole-dalle-stimele-cheinprecedenza eranetttro Nessuna delle risposte indicate Le conseguenze di un comportamente producono cambiamenti nella probabilità che questo comportamento si ripeta Ogni gruppo si struttura per la presenza dei seguenti aspetti fondamentali Esclusione di norme periferiche Esclusione di norme implicite Esclusione di norme centrali Secondo Diana Baumrind quale tra gli stili genitoriali da lei indicati è il più funzionale Permissivo frei Negligente Autoritario . Nella prima fase di sviluppo, secondo la teoria freudiana, la zona erogena prevalente del bambino è Zona anale Tutte le risposte sono corrette Zenareraleetabiate Regione genitale 43. Il sottostadio della funzione simbolica è caratterizzato da O Egocentrismo infantile, animismo, permanenza d'oggetto e artificialismo O Egocentrismo adolescenziale, animismo, finalisrmo, permanenza d'oggetto DE . infantie-animismo-finalismo-attificiati O Egocentrismo infantile, animismo, finalismo, permanenza d'oggetto 44. Rabbia, paura, ansia e tristezza sono esempi di: Emozioniedaffetti n D Affetti positivi D Emozioni D Affetti negativi 45. Il linguaggio telegrafico e iau . D E' tutte e 3 le cose O Consiste in enunciati di sole due parole 46. Per tossicodipendenza si intende O Undisturbo che dà luogo ad una dipendenza psichica senza provocare dipendenza fisica O Undisturbo che si manifesta in tutti i soggetti che vengono a contatto con una sostanza psicotropa o oggetti d'abuso O Nessuna delle risposte indicate . Tipi di attaccamento . ini sita inci Lita inci di io leuroiasieureeritanteiasieuretesistenteinsieure-diserganizzati Sicuro, insicuro evitante, insicuro resistente, insicuro organizzato Sicuro, insicuro evitante, insicuro resistente O0O0qS Nessuna delle risposte 10 48. Le fasi di sviluppo considerate da Freud nella sua teoria sono dini D In numero di 4 O In numero di 6 O In numero di 3 49.1 gruppi di cui un soggetto può avere esperienza nella vita sono O Relazione con la madre, gruppo della famiglia d'origine, gruppo di pari E] Rel A 4 S, ITS dellaf ig «4 ig TITIPR detp: +4 PP i famigli O Nessuna delle risposte indicate O Gruppo della famiglia, gruppo dei pari, gruppo di lavoro, gruppo della nuova famiglia 50. La fase anale si manifesta cronologicamente O Fra0e 18 mesi Fra48e-36mesi D Dopoi6 anni O Frai3ei6 anni . Per Sroufe le emozioni Nessuna delle risposte indicate Insorgono all'improvviso Tutte le risposte indicate OO0occda L pes: iosicni do cictami : lasergene-perdifferenziazioni—da-sistemipreetrsori . Secondo la teoria di Piaget l'egocentrismo adolescenziale 52 O Compare nello stadio pre-operatorio rendendo il soggetto incapace di distinguere la propria prospettiva da quella altrui Gensistenellaumentata fenza-di-sé, i 4 4e-dei izione-da-parte-dei O Compare nello stadio senso-motorio O E'caratteristico dello stadio operatorio concreto 53. In che modo la famiglia può essere considerata come un sistema? 11 O E'un sistema in cui gli adulti seguono una traiettoria mentre i bambini e gli adolescenti ne seguono altri O E'un insieme complesso fatto di parti che interagiscono e sono collegate tra loro in cui le relazioni sono unidirezionali O E'un sistema rappresentato esclusivamente dal comportamento dei genitori che sostengono gli sforzi dei bambini 54.1 Modelli Operativi Interni sono operativi perché _ Sono definiti in termini operazionali Derivano dalle operazioni mentali Cambiano nel tempo QO000 . Lo stadio sensomotorio viene suddiviso da Piaget in 7 sottostadi 5 sottostadi &-settestadi Non esistono sottostadi ONmNOOSG . Nello stadio orale di Freud la relazione oggettuale che il bambino stabilisce è Con tutte le persone familiari J & i st jalef todi ti ntamadre-pereepitacome-eggetto-parziale-ttammente-diaggett Con la madre come oggetto intero e separato da sè DOO0q0c0s Con la coppia genitoriale 57. Il sottostadio della funzione simbolica appartiene allo D Stadio sensomotorio O Stadio delle operazioni formali O Stadio operatorio concreto E) Stadio-preoperatorio 58. Bronfenbrenner è esponente della teoria 12 a 8. Per “livello di responsabilità aggiuntiva che il bambino riesce ad assumere attraverso l'assistenza di un istruttore esperto” nel concetto di ZDP si intende il: limite inferiore limite intermedio DOO00n nessuna tra le risposte indicate . La fase di latenza è caratterizzata dal fatto che: L Joi j li bli t9 tiri j P g P L'energia libidica è concentrata nella zona genitale compare il complesso di Edipo OO00O0Nn$S Nessuna delle risposte indicate N ° . La controversia nature-nurture descrive bene la questione — relativa allo sviluppo prime e successive esperienze maturazione-esperienza O00Ea biologico-cognitivo-sociale «Un approccio si definisce eclettico quando: tiene conto delle teorie più recenti seglie da ogni teoria le ipotesi che sono state confermate sceglie da ogni teoria gli aspetti migliori per spiegare lo sviluppo OO0dc0ci sceglie ora un approccio ora un altro a seconda dell'età dei partecipanti alla ricerca 72.______èallaculturacome ____èalla natura O razza; etnia O razza; razza O etnia; etnia 73. Per Sroufre le emozioni 15 O Nessuna delle risposte indicate O insorgono all'improvviso O tutte le risposte indicate . i i | E) insergone-perdifferenziazionide-sistemi-precursori DOMANDE APERTE 1. Descrivere un paragrafo di un paragrafo del libro di testo (Santrock) a piacere 2. Tipi di attaccamento L’attaccamento è uno stretto legame emotivo tra due persone; nel caso del bambino non si tratta di dipendenza dalla madre, quanto di un legame intimo, costante e duraturo; vi sono differenti teorie a riguardo. Mary Ainsworth utilizzò la tecnica della strange situation per misurare l'attaccamento del bambino nei confronti del caregiver sottoponendolo ad una situazione di stress moderato ma crescente nel tempo. L'esperimento si svolge in una situazione estranea al bambino (strange per l'appunto) in presenza di un adulto sconosciuto e in alcuni momenti del caregiver. Si hanno 8 episodi di distaccamento-ricongiungimento con il caregiver temporalmente determinati (all'incirca 21 minuti). La strange situation fornisce informazioni sul grado di attaccamento al caregiver e sul grado di sicurezza fornito da esso; l'età in cui si fa va dai 12 ai 24 mesi. Grazie all'esperimento della Ainsworth possiamo parlare di 4 tipologie di attaccamento: -. attaccamento sicuro > caregiver come base sicura per l'esplorazione dell'ambiente, deboli proteste nelle fasi di distaccamento, situazioni di gioco anche in presenza dell'estraneo. - attaccamento insicuro-evitante + mostrano insicurezza evitando il caregiver, non si riavvicinano dopo il distacco, nessuno stress nel momento in cui il caregiver si allontana. - attaccamento insicuro-resistente + all'interno della strange situation si aggrappano al caregiver, piangono forte quando si allontana, lo respingono quando rientra e li consola; per questo detti anche “bambini ambivalenti”. - attaccamento insicuro-disorganizzato + disorientati e confusi nella Strange Situation, per essere definiti tali devono mostrare forti modelli di evitamento nel mostrare comportamenti specifici (es. estrema timidezza verso il caregiver). 16 3. Pensiero e linguaggio di Vygotskij Vygotskij viene considerato il fondatore della teoria cognitiva socio-culturale. Anche Vygotskij, come Piaget, sostiene che i bambini costruiscano attivamente le loro conoscenze, ma nella sua teoria socio-culturale sottolinea come la cultura e le interazioni sociali aiutino lo sviluppo cognitivo. Infatti descrive lo sviluppo come inseparabile dalle attività sociali e culturali. Per Vygotskij, lo sviluppo della memoria, del ragionamento e dell'attenzione richiedano al bambino di imparare ad utilizzare gli strumenti e le convinzioni fornite nella società in cui vive. Vygotskij considera fondamentale l'interazione sociale dei bambini con gli adulti, o comunque un loro pari più competente, per lo sviluppo cognitivo, imparando ad utilizzare gli strumenti necessari ad adattarsi e ad avere successo in quella determinata cultura. La teoria di Vygotskij suscitò particolare interesse, soprattutto il modo in cui considera la conoscenza, ossia situata e collaborativa, teorizzando che la conoscenza non fosse generata all'interno dell'individuo, ma costruita grazie alle interazioni con gli altri individui ed oggetti facenti parte della cultura, suggerendo che la conoscenza possa essere migliorata grazie alle interazioni con gli altri in attività cooperative. Secondo Vygotskij, come per Piaget, i bambini costruiscono attivamente la loro visione del mondo, ma le funzioni mentali hanno anche connessioni sociali. Lo sviluppo cognitivo degli individui dipende quindi anche dagli strumenti messi a disposizione dalla società, la loro mente prende forma dal contesto culturale in cui vivono. L'evoluzione della mente avverrebbe secondo l'acquisizione di strutture psichiche a complessità crescente. 1 Funzioni inferiori > lo sviluppo biologico accresce sulla base delle funzioni psichiche inferiori (percezione, motricità, memoria non volontaria...); solo dopo l'acquisizione del linguaggio si sviluppano quelle superiori. Il linguaggio ha quindi un ruolo cruciale nella teoria di Vygotskij, è uno strumento che guida il pensiero, permette di organizzare le azioni e quindi è uno strumento che permette il passaggio. 2. Funzioni superiori + grazie al linguaggio le funzioni inferiori preesistenti vengono interiorizzate ed il bambino è in grado di allontanarsi dalla situazione esclusivamente concreta; delle funzioni superiori fanno parte: ragionamento, memoria logica, pensiero e calcolo. All'inizio linguaggio e pensiero sono indipendenti: - A 2 anni il bambino comprende che le cosa hanno un nome; le parole sono utilizzate come forme simboliche del pensiero; - A 3 anni comincia la creazione di un linguaggio privato utile alla guida del pensiero; - Tra i 6 e gli 8 anni comincia l'utilizzo del linguaggio interiore, il linguaggio è utilizzato per pianificare e guidare il comportamento. Nel momento in cui il linguaggio viene interiorizzato diventa pensiero che accresce di complessità con l'età del bambino. Nel momento in cui si unisce al linguaggio la relazione sociale con l’altro, quindi ad un dialogo si ha lo sviluppo > linguaggio + interazione sociale = sviluppo, lo sviluppo è mediato anche da mediatori simbolici, sistemi di segni che il bambino apprende dalla propria cultura. Per Vygotskij il vero sviluppo si ha solo quando il bambino si relaziona con un esperto; l'esperto può essere sia un adulto che un pari con competenze maggiori di quelle del bambino. 17 5. Diana Baumrind e stili genitoriali: definizione e descrizione Il parenting è l'insieme di processi che determinano lo stile genitoriale; ne esistono 4 tipologie secondo la classificazione di Baumrind, ognuna caratterizzata da 2 aspetti principali, ovvero il controllo e la dimensione affettiva: stile autoritario caratterizzato dall'alto controllo verso le regole e bassa dimensione affettiva; il genitore autoritario pone limiti molto severi e può incorrere in punizioni corporali; i bambini di conseguenza possono sviluppare: rabbia, insicurezza ansia e infelicità; vi è poi lo stile autorevole (migliore tipologia di parenting) in cui si ha alto controllo delle regole ed alta affettività; si tratta di uno stile che incoraggia i bambini ad essere indipendenti, ma al contempo pone dei limiti; sistema caratterizzato da ricchi scambi verbali e calorosità; altro stile di parenting è quello indulgente in cui si ha basso controllo delle regole ed alta affettività; i genitori sono molto coinvolti nel rapporto con il figlio, ma non pongono dei limiti e non aiutano il controllo comportamentale; infine vi è lo stile negligente caratterizzato dal basso controllo delle regole e bassa affettività; il genitore è in tutti gli aspetti poco coinvolto nella vita del bambino. 6. Differenze tra sindrome di Williams e Down La sindrome di Down è un disturbo cromosomico dovuto alla presenza di un cromosoma 21 supplementare che causa deficit intellettivo e anomalie fisiche. La sindrome di Down è causata da una copia in eccesso del cromosoma 2; la sindrome di Williams invece è una patologia genetica caratterizzata da aspetto fenotipico peculiare del volto, cardiopatia congenita, ritardo di sviluppo e atteggiamento comportamentale caratteristico. L'incidenza della condizione è pari a circa 1/10.000 nati vivi. Tale patologia è causata dalla perdita di un piccolo frammento (microdelezione) del braccio lungo del cromosoma 7, che comprende 28 geni. Basta che la perdita riguardi una sola delle due copie del cromosoma 7 per dare origine alla sindrome. Quali sono i sintomi di quest'ultima sindrome? Abilità espressive, verbali narrative molto ampie, quasi uniche, unite però ad un Q.1. molto basso, quoziente intellettivo che non le permette di poter fare gesti che riguardano la propria autosufficienza, capacità di prendersi cura di sè, viso che ricorda un folletto in alcuni tratti, potrebbero esserci delle complicazioni cardiache etc. Questa sindrome può indicarci che il linguaggio sembra essere, all'interno del nostro sistema nervoso centrale, sotto il controllo di moduli neuronali, aree cerebrali diverse autosufficienti rispetto ad altre aree deputate a sviluppare informazioni di altro tipo, esistono quindi per il linguaggio aree autonome. Il linguaggio ci distingue dalle altre specie viventi, dipende da una conformazione di corde vocali diverse dai primati più vicini all'uomo come gli scimpanzé che possono emettere suoni ma non parlare (perché hanno una conformazione anatomica diversa). Con la sindrome di williams si notano incredibili capacità di linguaggio nonostante la presenza di un Q.I. molto basso (malattia determinata da una deformazione genetica). 20 n n Le capacità verbali deg] apanza tra le abilità verbali la sindrome di Williams son + affetto dalla sindrome di quelle presentate asianeli Ire di Down (Ibernon, Touchet condo alcuni test di valutazione del vocabolario, gli Williams mostrano una predilezione per rermini inusuali. sto loro di elencare quanti più nomi di animali possi questi bambini menzionano animali quali l’ibis, il chihuah a sciabola, la mustelide, la gru e il tritone, mentre i bam di Down danno esempi più semplici, come cani bini affetti da sindrome di Williams ra ‘animano di dramma ed emozione, ace che richiamo fortemente l’attenz [ drome di Down raccontano storie Oltre a essere un disordine ge ci offre dei suggerimenti anche pi pensiero e linguaggio (Rossi e Gi oratorie sono considerate segno d di Williams però ci suggerisco) siano poi così collegati. Questa s sembra proteggere le capacità e: altre capacità cognitive (Rossi Verougstraete insinuano quali l'intelligenza come capacità verl relazione tra pensiero e lingua fondamentali e separate coinvi 7. Agenti teratogeni - caffeina - sigarette - alcol - farmaci a scopo dimagrante e alcuni antidolorifici - cocaina - eroina - marijuana - disturbi alimentari (anoressia, obesità, bulimia) 8. Teoria ecologica di Bronfenbrenner Secondo questa teoria, lo sviluppo non avviene in un vuoto sociale, ma in relazione a influenze socio-storiche-culturali. La teoria ecologica di Bronfenbrenner sottolinea l'importanza dell'ambiente nella determinazione dell'individuo. Secondo la teoria ecologica possiamo comprendere il comportamento degli individui soltanto prestando attenzione alla totalità degli ambienti di cui fanno parte. Per questo Bronfenbrenner organizza lo sviluppo intorno a 5 sistemi ambientali: 1. Microsistema > ovvero l'ambiente in cui vive l'individuo (famiglia, pari,lavoro..). 21 2. Mesosistema > sistema che considera le interazioni tra i vari microsistemi (ad esempio come interagisce il sistema famiglia con il sistema pari). 3. Esosistema > sistema che comprende l'influenza esercitata sull’individuo da parte dei sistemi che non entrano in modo diretto a contatto con lui (ad esempio il contesto lavorativo dei genitori può influenzare lo stile di parenting nei confronti del soggetto figlio/a). 4. Macrosistema > la cultura di riferimento. 5. Cronosistema > le circostanze storico-culturali. 9. Teoria di Piaget Jean Piaget disse che "La conoscenza è un processo di costruzione continua", sostenendo che ogni bambino costruisce attivamente la propria visione del mondo, crescendo grazie alle esperienze attraversando quattro fasi dello sviluppo cognitivo. Lo sviluppo viene considerato un processo attivo. Alla base vengono posti due processi che permettono l'attraversamento, ossia il processo di organizzazione e il processo di adattamento. Il processo di organizzazione permette di dare un senso al mondo in cui siamo inseriti, organizzando le proprie esperienze. Ciò è possibile attraverso la separazione delle idee importanti a quelle periferiche, in modo che ci sia un ordine in modo da distinguere le idee tra loro e collegandole tra loro. Il processo di adattamento permette di adattare il pensiero in modo che ci sia la possibilità di includere nuove idee. Il bambino costruisce attivamente la propria conoscenza. Piaget parla di schemi, cioè il cervello del bambino ha degli schemi, che sono modelli di pensiero o di azione che il bambino utilizza per organizzare, rappresentare e comprendere la realtà che lo circonda e sé stesso. Egli distingue due tipi di schemi: schemi di azione e schemi simbolici. | primi sono presenti nella prima infanzia, i secondi appartengono nella seconda infanzia. c . è d'azione? Si manifestano con azioni che il bambino esegue con oggetti (es. la suzione, la prensione...); questi schemi sono indispensabili per conoscere il mondo circostante. Cosa sono gli schemi simbolici? Intende delle strategie che il bambino comincia ad utilizzare per risolvere dei problemi (es. intorno ai 4\5 anni il bambino già comincia ad usare uno schema simbolico per classificare dei giocattoli sulla base della grandezza o della forma o del colore...); quindi sono già caratterizzati da strategie. Questi schemi sono i processi su cui si basa lo sviluppo cognitivo-psicologico del bambino, crescita e sviluppo che Piaget distingue in 4 stadi dello sviluppo: 1) senso-motorio : il bambino coordina esperienze sensoriali con azioni fisiche- ha 6 sottostadi : 1°mese Riflessi innati (suzione);1/4 m Prime abitudini e reazioni circolari primarie: azioni stereotipate si ripetono creando un nuovo comportamento; 4/8 m Reazioni circolari secondarie : il bambino si apre all'esterno, ma senza finalità nelle azioni; 8/12 m Coordinazione delle reazioni circolari secondarie: consolidano l'apertura all'esterno; 12/18 m Reazioni circolari terziarie, novità e curiosità: sono conquistati dall'esterno, provano curiosità e interesse; 18/24 Interiorizzazione degli schemi: inizio della capacità di simbolizzare . La conquista più importante di questo stadio è la comprensione che gli oggetti continuano ad esistere anche quando non possono essere percepiti sensorialmente: oggetto permanente); Preoperatorio (funzione simbolica e pensiero intuitivo per comprendere il mondo) 2/7 anni; Operatorio concreto ( inizio del ragionamento logico) 7/11 a; Operazioni formali ( pensiero astratto, 22 - Forma positiva: si sviluppa con l'amore verso la madre e dimostrazione di odio o aggressività nei confronti del padre. -. Forma negativa o inversa: può capitare che l'aspetto positivo venga manifestato amore nei confronti del padre, mentre nei confronti del padre una profonda dimostrazione di ostilità gelosa. Il complesso di edipo è l'organizzatore centrale nella strutturazione della personalità, è l'asse di riferimento centrale della psicogenetica umana per tutti gli psicoanalisti freudiani, perché le zone erogene segnano il primato della genitalità e la sessualità inizia ad entrare nella sessualità(fonti pulsionali). Mentre il rapporto d'oggetto, l'esperienza diventa più completa e matura, diventanto una relazione triadica, arricchendosi dell'altra figura genitoriale, e non più dialica. Il complesso di edipo rappresenta il nodo di tutti i rapporti umani e di orientare il desiderio. La risoluzione comporta la scelta dell'oggetto d'amore definitivo, il quale sarà al di fuori della famiglia e porterà ad un accesso di una generalità piena e sarà una costituzione del super io. Il superamento dell'edipo avviene nel maschio c'è una rinuncia nel desiderio della madre e dell'ostilità verso il padre per la paura della castrazione. Nella bambina c'è la paura della perdita dell'amore della madre e c'è un cambio d'oggetto, ossia verso il padre, ma ritorna al primo oggetto e la bambina considera la madre come modello. L super io è quella noema interna che placa le pulsioni e gli istinti e prende come paragone i genitori 4. Fase di latenza (dai 6 anni alla pubertà quindi 11-12 anni) si tratta di una fase di riposo delle pulsioni sessuali che vengono sublimate attraverso altre attività (scuola, giochi, relazioni affettive..); in questa fase il bambino si identifica nei genitori. È una fase di riposo delle pulsioni sessuali, ma le energie della sessualità vengono indirizzate in altre direzioni, infatti vi è una sublimazione delle pulsioni verso tutte le esperienze che accadranno durante questo periodo, in cui vi è una maggiore socializzazione con gli altri, e nascerà l'interesse per l'apprendimento, e ci sarà un identificazione con i genitori. 5. Fase genitale (dalla pubertà a tutta la vita) in questa fase la fonte del piacere è per la maggior parte nell'area genitale. In questo stadio c'è una maturità sessuale e fisica, e ci sarà una ribellione nei confronti del mondo degli adulti e in particolare verso i genitori. In questo stadio comincia la pratica della masturbazione attraverso i genitali, portando ad un senso di colpevolizzazione a livello genitale (per il ragazzo verso il pene, per la ragazza sul clitoride o su bocca o sui capelli). In questa fase, le zone erogene sono quelle genitali, ma comunque le zone erogene delle fasi precedenti si riuniscono sotto il predominio della genitorialità che servono al piacere dei preliminari della sessualità adulta. Per quanto riguarda la relazione d'oggetto, in questo stadio si avrà il rigetto delle figure genitoriali, e ci saranno attaccamenti compulsivi, perché i rapporti non saranno abbastanza maturi, ma saranno dei rapporti transitori. Avverrà la formazione di gruppi, in cui saranno prevalentemente caratterizzati da un unico genere, e andando avanti con l'età, i due generi inizieranno a frequentarsi reciprocamente. Freud interpreta queste cinque fasi come quelle più importanti per lo sviluppo del bambino, pone maggiore importanza in queste prime fasi dello sviluppo rispetto che a tutto il resto della vita differenziandosi da Erickson per il quale tutto quanto l'arco della vita ha la stessa importanza e che considera fasi e sviluppo a partire dalla nascita fino alla vecchiaia, Freud le considera fino alla pubertà. In ognuna di queste fasi, secondo Freud, il bambino fa due esperienze: 25 . La relazione d'oggetto, cioè in ognuna di queste fasi il bambino fa esperienza del rapporto con l'altro a il primo altro con cui il bambino ha rapporto è la mamma, o meglio il seno della mamma o il sostituto del seno che è il biberon. La prima relazione che il bambino ha sarà con un oggetto parziale, ovvero il seno. Varia a seconda delle fasi. . Rapporto con le fonti pulsionali a il rapporto con quelle zone attraverso cui prova piacere, che sono zone diverse per ogni stadio dello sviluppo. 11. Teoria Erickson Un altro autore che diede importanza alla teoria psicanalitica, fu Erik Erikson. Erikson fu allievo di Freud e riporterò ed ampliò la teoria dello sviluppo. Nacque nel 1902 in Austria e morì nel 1994 negli Stati Uniti. Durante la sua vita, emigrò negli Stati Uniti, e grazie alle sue esperienze insieme a Freud, ebbe l'opportunità di portare le teorie psicanalitiche e lavorare sulle diverse visioni oltreoceano, che comunque Freud non accettò. Erikson ampliò la sua teoria e venne chiamata teoria psico-sociale, sostenendo che l'individuo si sviluppasse seconco stimoli psicosociali, e si riflette nel desiderio della socializzazione, ossia nel rapporto con l'altro. Si parla di 8 fasi dello sviluppo, affermando che esso prosegua per tutto l'arco della vita, quindi le prime esperienze sono importanti, tanto quanto le esperienze successive. Ogni fase pone l'individuo davanti ad una crisi che ha bisogno di essere risolta e più l'individuo è in grado di risolvere la crisi in modo positivo, più sano sarà il suo sviluppo. Ogni crisi è caratterizzata da una potenzialità, che gli permette di andare avanti alla fase successiva dello sviluppo. La prima fase è rappresentata da un binomio che mette l'individuo di fronte ad una crisi, in questo caso, viene rappresentata da una fiducia-sfiducia di base. Essa avviene durante il primo anno di vita del bambino, in cui deve sperimentare la fiducia, altrimenti si avverrà una sfiducia, e dipenderà dal rapporto con la figura materna, la quale non dovrà deludere la fiducia del bambino. Se ciò non accade ci sarà una sfiducia di base. La fiducia di base, si manifesterà grazie al benessere del bambino e dei rapporti futuri, passando in maniera positiva alla seconda fase. La seconda fase è caratterizzata dal binomio autonomia-vergogna o dubbio, ed avviene tra gli 1 e i 3 anni di età. In questa fase, il bambino comincia a sperimentare l'autonomia, in cui svilupperà un indipendenza e in questa fase avrà anche la capacità volere e sfruttarla a suo piacimento. Il ruolo degli educatori è fondamentale, dato che non dovranno limitare questa volontà di sperimentazione, perché se il bambino viene limitato eccessivamente, potrebbe sviluppare un senso di vergogna, passando questa fase negativamente e portarlo con sé per il resto della vita. La terza fase, che va dai 3 anni fino ai 6 anni, il binomio che la caratterizza è iniziativa-senso di colpa. In questi anni i bambini si trovano davanti ad un mondo sociale sempre più ampio, rispetto ai primi anni di vita. In questa terza fase, il bambino entra in un contesto sociale che diventato più ampi, accrescono anche i conflitti. Si trova davanti ad una sfida più grande, in questo periodo gli adulti cominciano a fare delle richieste maggiori rispetto alle altre fasi, in cui si chiede una primordiale responsabilità al bambino nei confronti dell'ambiente e di chi lo vive, che può aiutare ad aumentare l'iniziativa nei bambini, ma potrebbe anche provocare dei sensi di colpa se non riesce a soddisfare le richieste e anche una certa ansia per colpa dei rimproveri. Pertanto, viene chiesto agli 26 adulti di spendere il proprio tempo ed energie per il bambino per aiutare a far crescere il bambino in maniera sana, innestando anche l'aspetto cooperativo e di dialogo tra la famiglia e l'educatore, stabilendo il rapporto per permettere uno sviluppo sano nella crescita del bambino. La quarta fase è caratterizzata dalla diade industriosità- senso di inferiorità, che avviene tra i 6 e gli 11-12 anni, durante il periodo della scuola primaria, in cui c'è anche il passaggio tra la scuola primaria e la scuola media. È importante per una crescita sana, il rapporto che il bambino sperimenta con gli educatori, persone nuove per lui, e momento in cui il bambino è entusiasta nei confronti dell'apprendimento, in cui impiega le sue energie. Il rischio è che il bambino instauri un senso di inferiorità nella capacità di apprendere, ma può essere evitato grazie agli educatori e alle loro capacità di aiutare il bambino, grazie ad una coordinazione tra gli adulti, ricercando strumenti per ottimizzare l'apprendimento generale e lo sviluppo, puntando sempre al meglio, grazie alla ricerca di strumenti adatti per aiutare la collettività. La quinta fase identità-diffusione di identità questa fase riguarda il periodo dell'adolescenza(12- 20 anni). In questo periodo c'è una ricerca della propria identità, e di ciò che vuole fare nella vita. In questa fase l'adolescente riuscirà a superare la fase in maniera positiva grazie agli adulti, perché altrimenti sarà confuso e subirà una diffusione di identità nel caso in cui gli adulti lo forzino ad assumere certe posizioni invece che guidarlo. Questo percorso c'è una necessità di scoprire la propria identità e il proprio ruolo nella società. È fondamentale la guida e l'aiuto da parte degli insegnanti per esplorare la propria posizione in una maniera di sviluppo sana. La sesta fase caratterizzata dal binomio intimità-isolamento, situata nei primi anni della vita adulta tra i 20 ai 28 anni. In questa fase accade che si trovino ad affrontare delle relazioni intime tra di loro, c'è un cambiamento dei modi di rapportarsi e di stabilire un'intimità delle relazioni. L'intimità della relazione è l'atto di trovarsi e di perdersi l'uno nell'altro, conoscendo se stesso e trovarsi e consolidare ciò che si è trovato nella fase precedente, e nella capacità di donarsi all'altro, entrando in una relazione profonda con l'altro. Questo traguardo dell'acquisizione potrà essere raggiunto se questo individuo sarà in grado di avere rapporti sani, in particolare con un altro individuo, se ciò non avviene ci sarà una difficoltà profonda del vivere le relazioni e nel vivere una profonda difficoltà di stabilire dei rapporti sani, provocando l'isolamento. In questa sesta fase è necessario l'aiuto dell'adulto e della famiglia. La settima fase è rappresentata dal binomio generatività-stagnazione, e riguarda la seconda fase dell'età adulta dai 28 anni ai 40 anni. In questa fase la persona costruisce la propria carriera, e le proprie relazioni, momento in cui la persona può costituire una famiglia, momento in cui si è chiamati ad aiutare la generazione successiva e ad aiutarli ad avere uno sviluppo sano. È una fase in cui è importante aiutare e prenderci cura delle generazioni successive anche dal punto di vista ecologico, un aspetto che difetta e che siamo chiamati a considerare. L'ultima fase, l'ottava, è costituita dal binomio integrità-disperazione, in cui accade negli ultimi anni della vita, in cui c'è la persona anziana si ritrova a riflettere sul passato e sulle esperienze vissute, e ricavarne un immagine, rimuginando sulle sue azioni e ciò che ha ottenuto da ciò. Se la riflessione porta ad un'immagine positiva, si avrà un'immagine positiva. AI contrario, se la riflessione porta alla visione della vita in cui il tempo è stato speso male, si otterrà un'immagine negativa. 27