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ELOGIO DELLA ROSA (ADONE) - MARINO, Dispense di Italiano

BRANO DELL'ADONE DI MARINO: testo, note, analisi retorica.

Tipologia: Dispense

2023/2024

Caricato il 01/11/2024

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3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica ELOGIO DELLA ROSA (ADONE) - MARINO e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! Elogio della rosa 4 Il sentimento della natura come trionfo di colori e di luci 4 La celebrazione dei sensi che colgono la bellezza della natura 156 Ottave di endecasillabi: schema delle rime: ABABABCC. |. Rosa, riso: con questa allittera- zione incomincia l'elogio della rosa che prosegue nelle ottave seguenti. Riportiamo le prime cinque ottave del famoso elogio della rosa, che Marino fa pronunciare a Venere, la quale, puntasi con una spina della pianta su cui sboccia il bel fiore, si reca ad una fonte per lavare la ferita. Proprio in quel luogo scorge il bellissimo giovane di cui si innamora perdutamente. È questo l'esile pretesto narrativo dell'elogio. 2. del Ciel fattura: creazione del Cielo, perché figlia del Sole. Rosa, riso' d’Amor, del Ciel fattura?, rosa del sangue mio fatta vermiglia, pregio del mondo e fregio di Natura’, de la Terra e del Sol vergine* figlia, d'ogni Ninfa e Pastor delizia e cura, onor de l’odorifera famiglia', della natura. tu tien d'ogni beltà le palme prime, sovra il vulgo de' fiori Donna* sublime. 157 Quasi in bel trono Imperatrice altera siedi colà su la nativa sponda”. Turba d'aure vezzosa e lusinghiera ti corteggia d’intorno e ti seconda" e di guardie pungenti armata schiera” ti difende per tutto, e ti circonda. E tu fastosa del tuo regio manto porti d'or la corona e d'ostro il manto'?. 158 Porpora de’ giardin, pompa de' prati, gemma di primavera, occhio d'Aprile, di te le Grazie e gli Amoretti alati fan ghirlanda a la chioma, al sen moniîle!'. Tu qualor torna a gli alimenti usati ape leggiadra o zeffiro gentile, dài lor da bere in tazza di rubini rugiadosi licori e cristallini!?. 159 di trionfar fra le minori stelle, che ancor iu fra i ligustri e le viole scopri le pompe tue superbe e belle'*. Tu sei con tue bellezze uniche e sole splendor di queste piagge, egli di quelle!*. Egli nel cerchio suo, tu nel tuo stelo, tu Sole in terra, egli rosa in cielo! Non superbisca ambizioso il Sole E ben saran tra voi conformi voglie'*: di te fia il Sole, e tu del Sole amante! ', ei de l'insegne tue, de le tue spoglie l'aurora vestirà nel suo levante!*. Tu spiegherai ne' crini e ne le foglie la sua livrea dorata e fiammeggiante, e per ritrarlo ed imitarlo appieno poriterai sempre un picciol Sole in seno”. 6. le palme prime... sublime: il primato («le palme prime»), sopra il popolo dei fiori, signora («Donna») magnifica («sublime»). 7. nativa sponda: lo stelo («spor dan) dove sei spuntata. 8. Turba... ti seconda: una schie- ra («Turba») di dolci e lusinghieri venticelli spirano lievi intorno a te e ti fan da seguito («ti seconda»), 9. ei quardie... schiera: perifra- sì per indicare le spine. 10. E tu... il manto: il poeta descrive le altre parti della rosa: e tu, orgogliosa («fastosa») del tuo regale primato («regio manto»), porti una corona d'oro (gli stami) e un manto rosso come la porpora (i petali). WI. di te le Grazie... monìle: le Grazie e gli Amorini alati fanno di te corona ai propri capelli e collane («monile») da portare al collo. 12. dài lor da bere... e cristalli- mi: offri loro da bere, nella corolla formata dai rossi petali («tazza di rubini»), i succhi (alicori») irrorati di rugiada e limpidi come cristalli. 13. Non superbisca... superbe e belle: non si insuperbisca il Sole di dominare tra le stelle, perché («che») la rosa trionfa con la sua superba bellezza («pompe») sugli arboscell fioriti (eligustri) e i fiori 5. onor de l'odorifera famiglia: 4. vergine: la rosa era intatta prima onore, vanto della famiglia dei 3. fregio di Natura: omamento | cheil sangue di Venere la macchiasse. _ fiori profumati (sodorifera»). da Adone, Milano, Mondadori, 1976 («viole»); il poeta ora paragona la tosa addirittura al Sole. 14. Tu sei.. di quelle: tu sei, con le tue straordinarie e molte bellez- ze, il fiore più splendido di questa terra («piagge»), mentre il Sole è l'astro più lucente del cielo. 15. tu Sole... in cielo: il ritmo sempre crescente delle lodi alla tosa culmina qui con questa ardita immagine, in cui Sole e rosa quasi si fondono. Nota l'antitesi a rove- scio, una delle più consuete ricer: catezze del marinismo: «tu Sole» è riferito alla rosa; «egli rosa» al Sole. 16. E ben... conformi voglie: e certo avrete desideri simili. 17. di te... amante: il Sole amerà te, e tu amerai lui. 18. ei de l'insegne... nel suo levante: il Sole, nel momento in cui sì leverà, tingerà l'aurora del rosso dei tuoi petali («de l'insegne tue, de le tue spoglie»), 19. Tuspiegherai... Sole in seno: tu ornerai i tuoi petali («ne' crini e ne le foglie») del colore dorato dei suoi raggi (sla sua livrea dorata e fiammeggiate») e porterai nel tuo cuore, nel centro, «un picciol Sole», cioè un bottone dorato, l'antèra, per imitarlo pienamente. Questo per dire che anche la rosa porta in sé i colorì del Sole. VERSO L'ESAME —©u»@» SIINO COMPRENSIONE DEL TESTO Il riassunto 1. Riassumi il testo letto in un massimo di quindici righe. Il pretesto dell'elogio 2. Quale personaggio del poema elogia la rosa? Per quale spunto narrativo costituisce l'occasione questo elogio? ANALISI DEL TESTO Il lessico 3. Sottolinea nel testo aggettivi e sostantivi riferiti alla rosa e indica a quale sfera sensoriale si ricollegano. 4. Perché per queste cinque ottave del poema di Marino si può parlare di «poesia delle sensazioni»? La tecnica delle variazioni 5. Il poeta, celebrando la rosa, passa di immagine in im- magine, di metafora in metafora, variando continua- Analisi di un testo poetico 1° prova, tip. A mente. Elenca, nell'ordine in cui le trovi, le metafore con le quali viene indicata la rosa. Il commento 6. Le cinque ottave che hai letto costituiscono una poe- sia più «narrativa» o più ulirica»? Rispondi in un breve commento al testo fornendo motivazioni e citazioni opportune. iaia ee TASSA E APPROFONDIMENTI Letteratura e arte 7. Il gusto barocco si riflette in opere che fanno dell'arti- ficio, dell'esteriorità e della spettacolarizzazione il loro scopo principale. La stessa tecnica descrittiva, adopera- ta da Marino nell’Adone, risponde a questa esigenza, che trova espressione in molti campi dell'arte: architet- tura, pittura, musica. Metti a confronto il testo di Marino con un'opera ba- rocca a tua scelta, provando a evidenziare analogie e differenze in un breve testo scritto.