Scarica Erodoto e Tucidide : la storiografia greca e più Appunti in PDF di Greco solo su Docsity! LA VITA • Erodoto nasce ad Alicarnasso (città sulle coste dell’Asia Minore) attorno al 484 a.C . In quell’epoca Alicarnasso era sotto il dominio di Artemisia = regina che governava come fedele vassalla del re di Persia —-> lo stesso Erodoto la rappresenta combattente sul ponte della sua nave durante la battaglia di Salamina • Erodoto compie numerosi viaggi che gli forniscono la materia per la sua storiografia (Egitto , Fenicia , Mesopotamia , Mar Nero) e gli permisero di divulgare le sue conoscenze • Legame stretto con Atene anche se lui è nativo delle coste della Ionia —> È amico di Pericle e di Sofocle e partecipa nel 444 a.c alla fondazione della colonia Ateniese Turi = lui stesso si definisce cittadino di questa colonia dove morì e venne sepolto • La data della morte è ignota , ma si pensa all’incirca dopo il 430 a.C “STORIE” • Compone solo un’opera = LE “STORIE” che gli attribuirono l’appellativo di essere il padre della storiografia moderna da grande affabulatore • Le storie sono un’unione di segmenti che non sono solo storiografia , ci sono pervenuti 9 libri ciascuno intitolato con il nome di una Musa (suddivisione data dai filologi Alessandrini) • Erodoto viene identificato come l’ultimo dei logografi perché teneva discorsi in pubblico e li componeva lui stesso = anche le Storie erano destinate alla divulgazione in pubblico . Probabilmente l’autore non l’ha mai pubblicato integralmente , ma passo dopo passo • Alla base della trattazione di Euripide ci sono i λόγοι = sezione omogenee del racconto in cui vi è la trattazione di un personaggio importante o alla descrizione di un popolo straniero (excursus geo- etnografici) ERODOTO • LE NOVELLE= proprio per il suo gusto per l’affabulazione aggiunge inserti narrativi che possono ad un primo impatto sembrare semplici digressioni su personaggi che riprendono la cultura popolare ( vengono presentate come testimonianze dirette o indirette , ma è solo un espediente narrativo) . In realtà hanno una funzione narrativa ben precisa : creano momenti di suspence , tengono desta l’attenzione dell’uditorio con episodi dilettevoli (perché venivano declamate a voce) o moraleggianti = SVOLGONO UNA FUNZIONE MITICA perché diventano contenitori e custodi di memorie , di riflessioni e di idee e quindi costruiscono lo sfondo etico della narrazione mostrando i vari stadi della condizione umana (felicità εὐδαιμονία, dismisura ubris , accecamento mentale Ἄτη) . Le novelle costituiscono l’elemento favoloso insieme ad oracoli , sogni , prodigi che appartengono al sistema delle credenze tradizionali dell’uomo greco del V secolo a.C come anche nella poesia eroica —-> INTRECCIO TRA STORIA E SOPRANNATURALE che si vede anche nella figura dell’oracolo di Delfi con i suoi ambigui e misteriosi messaggi = non c’è una storiografia oggettiva e scientifica come quella che sarà rappresentata da Tucidide . Le novelle sono dei segmenti avulsi dalla narrazione che hanno lo scopo di divulgare una morale , un insegnamento • LO STILE = scrive nel dialetto ionico letterario = esempio di prosa ionica con contaminazioni di derivazione poetica come quella omerica e forme attiche ——> vi è un molteplice registro stilistico che rende la sua opera il piu antico esempio di prosa d’arte , una prosa curata formalmente (Kunstprosa) e per questo sembra quasi un rapsodo in prosa (compositore di genere poetico , epico) . Lingua duttile con vocabolario ricco e capace di ogni sfumatura, predilige la paratassi, periodi fluidi e ben ditesi tipici delle esposizioni orali con composizione ad anello (Ringkompsition) TUCIDIDE • Nativo di Atene nel 460 a.C = dal 431 al 404 a.C guerre del Peloponneso • Morto probabilmente dopo il 403 a.C = ha seguito tutta la guerra del Peloponneso , ha dato il suo contributo alle campagne militari , alla politica dell’Atene del V secolo • Si dice che la sua famiglia possedeva miniere in Tracia = famiglia benestante • Studiò alle scuole dei sofisti e fu allievo dell’oratore Antifonte • Probabilmente fu assassinato da una mano ignota , ma non sappiamo le motivazioni —> questa morte improvvisa spiega il fatto che le “Storie” (narranti la guerra del Peloponneso) è un opera incompleta che si arresta bruscamente alla narrazione dei fatti del 411 a.C . Oppure vista la tarda età le sofferenze fisiche o l’attività commerciale non gli hanno permesso di completare l’opera . • Quando ci fu la peste di Atene che ha ucciso Pericle nel 429 a.C anche Tucidide si è ammalato , ma è riuscito a guarire • Non si rivolge ad un vasto pubblico ricercando l’applauso dell’uditorio , ma compone in modo scientifico e originale la sua opera basandosi sull’idea comune nella Grecia del V secolo che la ragione umana potesse dare un ordire all’apparente caos dei fenomeni naturali e degli eventi per cercarne una legge • Possiamo definire Tucidide il vero padre della storiografia moderna perché seppure Erodoto abbia dato il via a questo genere , il vero iniziatore è Tucidie perché analizza in modo scientifico i momenti , le cause , gli sviluppi di eventi politici e militari eliminando etnologia , novelle , tradizioni folkloristiche che risultano entrare alla concezione storiografica tuticidea e poi futura . Pero c’è una parte che vive dell’eco di Erodoto ovvero nel libro I in cui , cosi come Erodoto , fa una lunga digressione riguardo la Pentecontetia e quindi sulla figura di Pericle e sulle figure di Pausania e Temistocle . Se per Erodoto la storia è ιστοριη ovvero ricerca di imprese grandi e meravigliose dell’uomo che non si limitano solo ed esclusivamente alla politica e alle azioni militari , ma che comprendono anche gli aspetti folkloristici di un popolo ———> per lucide la storia è ricerca scientifica dei meccanismi alla base degli eventi per comprenderne le cause e gli effetti = un’anamnesi del passato in vista della diagnosi . La storia diventa un possesso per l’eternità κτῆμα ἐς αἰεί = opera che può portare l’uomo a riflettere anche in futuro ‘Historia Magistra Vitae’ , l’uomo deve comprendere che alcune azioni sono deleteri per l’umanità , sono momenti di disumanizzazione , non c’è progresso , ma regressione . LE “STORIE” O “GUERRA DEL PELOPONNESO” Un uomo greco decide di parlare di qualcosa che è a lui contemporaneo = LA GUERRA DEL PELOPONNESO di cui lui prese anche parte( spedizione fallimentare in soccorso della Tracia con suo conseguente esilio e ritiro dalla vita politica) ———> NON C’È OBIETTIVITÀ STORICA perché è testimone oculare di tutto ciò che è accaduto , ma cerca comunque di essere oggettivo Abbiamo 8 libri , forse ha preso appunti e poi ha rimaneggiato l’intera opera , non si sa se ha composto in ordine cronologico i fatti . La narrazione inizia con un’ampia retrospettiva sulle cause profonde e remote nel tempo del conflitto tra Sparte e Atene e si interrompe nel 411 a.C A differenza di Erodoto che aveva il gusto antropologico , della narrazione , grande affabulatore , utilizza uno stile lineare e la paratassi perché componeva per delle letture quindi doveva essere coinciso e comprensibile nell’immediato ———> Tucidide è razionale , lucido , il suo stile è complesso, talvolta artificioso , predilige l’ipotassi perché compone per iscritto quindi può formulare periodi più complessi , utilizza l’attrazione modale diretta o inversa , pensiero approfondito . L’opera era destinata alla letture per uomini colti , aristocratici (kalokagathòi) moderati esperti di politica , un pubblico specializzato di uomini colti e illuminati È analitico , utilizza un linguaggio omerico e ha imparato da Ippocrate un linguaggio medico con cui descriverà anche i sintomi della peste di Atene e con cui procede nella trattazione della storia Molti si ispireranno al modello Tucidideo : Polibio , greco trapiantato a Roma, che analizza le cause dell’egemonia romana privilegiando gli eventi politici e bellici , Sallustio che come Tucidide compone monografie riguardanti avvenimenti a lui contemporanei (congiura di Catilina ecc) e utilizza il discorso ‘fittizio’ per esporre personaggi o dinamiche storiche