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Esercizi e Analisi sui testi principali dell' Iliade, l'Odissea., Esercizi di Italiano

Analisi e risposte agli esercizi del libro "Che va dicendo l'Anima" volume di Epica sui seguenti testi dei poemi omerici: Proemi, Scontro tra Achille e Agamennone, Ettore e Andromaca, La morte di Patroclo, Il duello fra Ettore e Achille, La ninfa Calipso, L'incontro con Nausicaa, Polifemo, La maga Circe, Odisseo agli Inferi, Le sirene. Vi è anche un confronto tra Calipso e Circe, e le due opere Iliade ed Odissea. Inoltre all'inizio del documento si trova un approfondimento sulla questione omerica.

Tipologia: Esercizi

2019/2020

In vendita dal 26/04/2023

dalilavalentini
dalilavalentini 🇮🇹

5

(2)

17 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Esercizi e Analisi sui testi principali dell' Iliade, l'Odissea. e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! OMERO: Iliade e Odissea La questione omerica: - Ad OMERO è stata attribuita la stesura dei testi dell’Iliade e dell’Odissea, però nessuno sa nessun dato effettivo sulla sua biografia. Nessuno metteva in dubbio la sua esistenza, ma nessuno sapeva veramente qualcosa su di lui, probabilmente era un aedo, un mendicante, o forse figlio di una ninfa…?? Date le tematiche diverse e il modo in cui sono stati scritti i due poemi gli alessandrini pensano che siano due autori diversi, da lì a oggi è aperta la questione omerica - la nascita della questione omerica: Durante il III secolo in Alessandria d’Egitto dai grammatici alessandrini viene messa in dubbio l’ipotesi che l’Iliade e l’Odissea siano state scritte dallo stesso autore. Nel settecento si pensa che i due testi siano stati scritti dall’unione di più autori. Qui nascono due tesi diverse: 1. tesi analitica: i due poemi sono stati scritti da più autori i quali in epoche diverse avevano “cucito insieme” più parti dei testi 2. tesi unitaria: viene scritta prima l’Iliade successivamente l’Odissea sempre dallo stesso autore, ma in anni diversi, che spiegherebbe la differenza di stile - parry: Nel novecente nasce una nuova tesi influenzata da quella di Parry. Lo studioso ha notato che i poemi hanno spesso parole che vengono ripetute più volte, questo potrebbe spiegare come prima di essere stati scritti, l’Iliade e l’Odissea, venivano tramandati oralmente. Parry si dirige in Iugoslavia dove sono presenti aedi moderni, ascoltandone uno conclude la sua tesi dicendo che: lo stile formulare usato nei due poemi si è formato nel tempo grazie ad una lunga tradizione orale poi rielaborata e scritta da un poeta, Omero? I proemi: Gli aedi prima di cominciare a raccontare si rivolgeva ad un dio, questo è il proemio ILIADE ODISSEA invocazione alla musa la musa canta (ex. cantaMI, canta) calliope: musa della poesia la musa narra (ex. narraMi, dimmi, raccontaMi) doppia invocazione, perché è una tematica più complessa allora servono più “aiuti” primo tema ira di Achille uomo intelligente e astuto -> Ulisse l’Odissea parla di un uomo ed è più difficile da narrare di una guerra personaggi Achille, è un eroe e semidivinità, non ha i principi di un uomo. La gloria è l’unica cosa che per lui conta veramente -> codice eroico Ulisse è un personaggio curioso, astuto, che ha sofferto molto, capace di sopportare avversità nella vita, è un uomo (POLYTROPOS) intervento divino gli dei intervengono per aiutare, ogni cosa che loro decidono dovrà avverarsi. Se gli uomini prendono una decisione essa era già stata scelta da un dio la dea ispira a scrivere Omero e lui racconta gli dei intervengono per aiutare, ogni cosa che loro decidono dovrà avverarsi. Se gli uomini prendono una decisione essa era già stata scelta da un dio la dea ispira a scrivere Omero e lui racconta metrica (Pindemonte) endecasillabe sciolto, accento sulla 10 espressioni formulari riferite quasi solamente all’ira di Achille e agli dei riferite a Calipso e la curiosità e astuzia di Ulisse - omero inventa il proemio (davanti alla poesia),l’invocazione alla musa e l’esposizione dell’argomento -> protasi -> modello che verrà usato anche nelle opere più moderne -> ex. divina commedia - nostoli: ritorni degli achei in patria Iliade: (la vicenda di ilio) - struttura: è scritto in esametri, quasi 16000 versi, 24 libri che sono stati organizzati dagli alessandrini. Ogni libro è indicato con lettere maiuscole dell’alfabeto greco L’Iliade non racconta né l’inizio né la fine della guerra di Troia, racconta solo 51 giorni. - antefatti: - La scelta di Paride: Paride, pastore che viveva su un monte non sapeva di essere figlio del re di Troia, Priamo. Sua madre Ecuba durante la gravidanza aveva sognato di partorire una fiamma che avrebbe incendiato tutta la città. Su consiglio di un oracolo il piccolo doveva essere allontanato dalla città. Quando le dee Atena, Era e Afrodite si trovarono di fronte a Paride gli chiesero chi fosse la più bella. Arriva la dea della discordia che da una mela d’oro a Paride, lui deve decidere a chi delle tre dee far mangiare la mela in cambio di doni*. Paride sceglie di dare la mela ad Afrodite. Nel frattempo Priamo riconosce Paride come figlio e decide di condurlo alla reggia di Troia. Afrodite mantenne la promessa, e mentre Paride si trovava a Sparta fece in modo che Elena si innamorasse di Paride. I due decidono di fuggire insieme. [ATENA ED ERA ODIO PER I TROIANI] *Atena dono della saggezza, Era la potenza e Afrodite l’amore della donna più bella del mondo, Elena sposa di Menelao. - La vendetta degli achei: Menelao, marito di Elena chiede aiuto al fratello Agamennone, Ulisse, Achille e altri re greci per vendicarsi di Priamo e l’intera città di Troia. Agamennone decide di consultare l'indovino Calcante, e lui gli disse che per placare i re micenei avrebbe dovuto sacrificare sua figlia Ifigenia. Agamennone decide di accettare, secondo il mito più diffuso però il re non sacrificò sua figlia. Lo scontro fra Achille e Agamennone: 1 libro - scenario: É da nove giorni che nel campo acheo è presente una forte pestilenza, e Achille chiede di poter consultare un oracolo per conoscere il motivo per cui gli dei avessero mandato questa punizione. Calcante, l’indovino addossa la colpa ad Agamennone per non aver restituito Criseide al padre Crise. Agamennone decide di dare indietro Criseide, a patto di prendere Briseide, la schiava di Achille. Achille per vendetta decide di ritirarsi dal combattimento. - codice eroico: bottino di guerra, fonte di ricchezza e guadagno, segno di onore e valore. Perdere il bottino significa perdere questo onore. - analisi del testo: ・ Achille consiglia di consegnare Criseide tanto avrebbero saccheggiato Troia e trovato un bottino molto più grande per Agamennone. ・ Agamennone minaccia di prendere Briseide o la schiava di Ulisse. ・ Agamennone maledice calcante e racconta di quanto Criseide sia importante per lui. ・ Achille non sa se uccidere Agamennone o se tornare a casa, quindi decide di consultare Atena, mandata da Era. Qui INTERVENTO DIVINO. Atena consiglia ad Achille di insultarlo, ma di non ucciderlo perché se non lo uccide otterrà dei doni. - intervento divino: gli dei si manifestano invisibili a tutte le persone, tranne alla persona a cui devono parlare. Hanno sembianze e carattere umano. - insulti: (faccia da cane, approfittatore, cuore di cervo, sfrontato) dice Achille ad Agamennone. Il cane è simbolo di rabbia, il cervo è simbolo di paura. - domande di comprensione: 1-6: Achille rinfaccia ad Agamennone di essere andato in battaglia non per i combattere i guerrieri troiani, ma solo per aiutare lui e il fratello Menelao che volevano ricevere gli onori di Troia. Soprattutto gli rinfaccia che è lui ad avere il compito piú duro e difficile in battaglia, mentre è Agamennone che prende il premio migliore. Il re greco viene definito dal pelide re divoratore del popolo perché si appropria di tutto senza considerare la sua gente. Prima che la lite degeneri interviene la dea Atena mandata da Era, per evitare che Achille possa uccidere Agamennone per il fatto che Agamennone minaccia di appropriarsi di Briseide, schiava di Achille con il sostegno di Zeus. Il Pelide in risposta minaccia di ritirarsi dalla battaglia lasciando morire il popolo acheo per mano dell’eroe troiano Ettore. 8: Il lessico usato dal traduttore non è complesso, i versi sono di facile comprensione anche senza l’uso delle note. Ettore e Andromaca: 6 libro - scenario: Ettore dopo aver organizzato una grande linea di difesa chiede aiuto alla madre e donne troiane di offrire sacrifici ad Atena per poter placare la sua ira. Ettore si reca a casa per salutare la moglie Andromaca, ma gli viene detto da un’ancella che la moglie e il figlio Astianatte lo stavano aspettando sulle porte scee. Questo sarà l’ultimo incontro fra i due giovani sposi. - analisi del testo: ・ Andromaca ha perso i suoi sette fratelli e il padre per colpa di Achille ・ vv. 433-435 Andromaca da dei consigli militari al marito, gli suggerisce di aspettare i greci prima di scendere in battaglia ・ È presente ancora una volta il codice eroico quando Andromaca prega Ettore di non scendere in campo, ma lui vv. 442-443 risponde “mi vergognerei se come un vile mi tenessi lontano dalla battaglia” ・ Ettore prima di andarsene prega per il figlio e gli augura di diventare meglio di lui - civiltà della vergogna: la famiglia è inferiore alla considerazione sociale - domande di comprensione: 8: vv. 447-465. Ettore spiega alla moglie quanto per lui è importante andare in battaglia per sfidarsi con Achille. In questi versi l’eroe troiano si rende conto che non riuscirà a sopravvivere davanti all’eroe greco, ma conforta la moglie dicendole che almeno tutti le riconoscerrano l’essere la moglie di Ettore che primeggiava in battaglia fra i troiani abili nel domare i cavalli quando combattevano attorno ad Ilio. 8: Gli dei forniscono a Nausicaa il coraggio di parlare ed avvicinarsi ad Ulisse, a contrario delle ancelle che vedendo l’uomo nudo scapparono urlando. Hanno un ruolo fondamentale perché se non ci fossero stati Ulisse non sarebbe mai potuto arrivare alla corte dei feaci e raccontare ciò che gli accadde nel suo ritorno in patria. Polifemo: 9 libro - scenario: Ulisse è arrivato nella reggia del re Alcinoo, durante un banchetto ascolta un aedo che racconta della guerra di Troia. L’eroe si commuove e Alcinoo chiede lui di rivelargli la sua identità, ed è così che Ulisse stato costretto a dire di essere Ulisse, re di Itaca. Ha così inizio il flashback. La prima tappa è stata la Travia, poi la terra dei Lotofagi e infine la terra dei Ciclopi. Non capita lì per volere degli dei ma solo per la sua curiosità - analisi del testo: ・ Polifemo abita in una grotta e alleva capre, appena Ulisse e i suoi compagni entrano nella grotta lui chiude l’entrata con un masso in modo da bloccargli l’uscita ・ vv. 252-4, emerge l’aggressività di Polifemo, questo personaggio non rispetta neanche il rito di ospitalità e gli dei ・ v.281, può raccontare questa situazione solo perché è un flashback, quindi l’ha già vissuta ・ v. 294 si rendono conto che non sarebbero sopravvissuti se non con l’inganno. v. 299 Ulisse inizia a pensare a come ingannarlo ・ Ulisse decide di prendere un tronco per poterlo infilare nell’occhio di Polifemo, al v. 355 il piano va in atto ・ vv. 364-367 doppio inganno ・ per uscire dalla grotta si aggrappano alle pecore La maga Circe: 10 libro - scenario: Dopo essere scappati dal Ciclope, Ulisse e i compagni approdano sull’isola di Eolo. Il re dei venti da loro un otre che contiene i venti che potrebbero ostacolare il ritorno a Itaca. I compagni di Ulisse dalla curiosità decidono di aprirlo e scatenano una tempesta che li porta presso i Lestrigoni, giganti cannibali dove vengono attaccati. Dopo essere fuggiti arrivano all'isola Eea, dove abita la maga Circe. Ulisse decide di inviare una spedizione, con a capo Euriloco - analisi del testo: ・ v.213 i lupi e i leoni erano stati trasformati da Circe ・ Circe stava tessendo la tela dell’immortalità, i compagni di Ulisse gridarono per attirare l’attenzione della maga. Circe fa bere un miscuglio ai marinai e loro si trasformano in porcelli ・ Euriloco riferisce ad Ulisse l’accaduto. Ermes regala ad Odisseo un’ erba magica per evitare che la pozione di Circe agisca. Arrivato anche lui dalla maga beve la pozione ma non gli succede niente. Allora Circe si ricorda che Ermes l’aveva avvertita dell’arrivo di Ulisse - fiaba e fantasy: ・ elementi che conducono alla fiaba: presenza di un protagonista (Ulisse), antagonista (Circe) e aiutante (Ermes). La vicenda è ambientata in un palazzo in un bosco, molto comune nelle fiabe ・ elementi che conducono al fantasy: solo il protagonista sa come si scompone un incantesimo, e il racconto ha elementi magici come bacchette, incantesimi, pozioni ecc. Odisseo agli inferi: 11 libro - scenario: Dopo essere stato da Circe per un anno, Ulisse ha nostalgia per la patria e quindi la maga lo lascia partire. Circe gli darà alcuni consigli per il ritorno, rivelandogli che dovrà recarsi nel paese dei Cimmerii dove si trova l’ingresso dell’oltretomba per interrogare l’indovino Tiresia. L’eroe giunto sull’isola dopo aver fatto un rito di sacrificio vede le ombre che si avvicinano per voler parlare con lui. Dopo aver parlato con l’indovino altre ombre gli si avvicinano tra cui quella della madre morta per il dolore della lontananza del figlio, Agamennone e altri eroi dell’Iliade. - agamennone agli inferi: Agamennone si trova agli inferi perché aveva sacrificato la figlia Ifigenia e quindi la moglie al suo ritorno dalla guerra insieme al cognato l’hanno ucciso in onore di Ifigenia. - il triplice abbraccio : è presente in molti testi dell’epica, come ad esempio l’Eneide, il 2 canto del purgatorio. Rappresenta un uomo vivo che incontra un'anima defunta e cerca di abbracciarla tre volte senza successo, proprio come Ulisse e Agamennone - analisi del testo: ・ la prima persona con cui parla Ulisse è la madre Anticlea ・ dopo aver parlato con la madre parla con Agamennone, che triste viene riconosciuto dall’eroe. Come prima cosa gli chiede perché si trova agli Inferi, e lui gli racconta la vicenda con la moglie - l’ira funesta: l’ira di Clitemnestra, moglie di Agamennone viene definita con lo stesso aggettivo con cui viene definita l’ira di Achille nell’Iliade. Questa similitudine sottolinea il modo cruento con la quale la moglie ha ucciso il marito. - penelope e clitemnestra: ci sono tantissime differenze tra il modello di donna rappresentato con Penelope, e il modello di donna rappresentato con Clitemnestra. Penelope è vista come una donna virtuosa, fedele al marito e devota alla famiglia, invece Clitemnestra è la donna malvagia e infedele Le sirene: 12 libro - scenario: Dopo la sosta nel paese dei Cimmerii, Ulisse torna dalla maga Circe la quale lo mette in guardia dei pericoli che dovrà affrontare e come affrontarli. Le sirene erano esseri mostruosi con il viso da donna e il corpo da uccello, il loro canto spinge i marinai a finire in mare ed essere mangiati da loro. Ulisse trova un rimedio per i compagni, ovvero prende della cera e tappa le orecchie a tutti, ma lui spinto dalla sua curiosità si fa legare all’albero della nave per evitare di essere indotto a tuffarsi. - analisi del testo: ・ Omero non da una vera descrizione fisica delle sirene ・ vv. 184-191 “discorso delle sirene” ・ il punto centrale della vicenda è la curiosità di Ulisse, che rischia la vita pur di ascoltare questo bellissimo canto Calipso e Circe a confronto CALIPSO CIRCE SIMILITUDINI ● prova un’attrazione verso Ulisse ed è una seduttrice ● ha dei poteri magici superiori a quelli umani ● vive su un’isola ● mette in primo piano il proprio interesse ● lascia andare a malincuore Ulisse ● prova un'attrazione verso Ulisse ed è una seduttrice ● ha dei poteri magici superiori a quelli umani ● vive su un’isola ● mette in primo piano il proprio interesse ● lascia andare a malincuore Ulisse DIFFERENZE ● trascorre con Ulisse 7 anni ● è una ninfa, figura più docile e aggraziata ● abita nell’isola di Ogigia, isola sempreverde e di eterna primavera ● grande abilità di parola, prova a convincere ulisse a restare parlandogli ● è stata costretta dagli dei a lasciare andare l’eroe, tramite Ermes, messaggero di Zeus ● questo incontro dal punto di vista cronologico avviene dopo quello di Circe, anche se nei libri è prima ● trascorre con Ulisse 1 anno ● è una maga, figura più buia e misteriosa ● abita in un bosco dell’isola Eea in un palazzo circondato da animali feroci ● prova a convincere Ulisse di stare con lei solo con la MAGIA ● da antagonista diventa aiutante e darà anche molti consigli su come affrontare altri regni ● questo incontro dal punto di vista cronologico avviene prima di quello di Circe, nonostante nei libri è dopo Iliade e Odissea a confronto ILIADE ODISSEA titolo poema della città di Ilio sottolinea la centralità del protagonista origini si basa su un fatto storico, la guerra combattuta tra Troiani e Micenei per ragioni economiche si basa sul racconto del ritorno a casa di un eroe alla fine della guerra -> Ulisse società società guerriera e aristocratica società più dinamica, basata sui commerci, viaggi ed espansione coloniale tempi di stesura scritto prima dell’Odissea scritto dopo l’Iliade tempo si raccontano solo le fasi finali della guerra, gli ultimi 51 giorni si racconta l’ultima parte del viaggio di Ulisse. 6 settimane, 40 giorni. Attraverso un flashback si narrano le vicende degli anni precedenti spazio città di Troia e la pianura circostante molti luoghi bagnati dal Mediterraneo (mare - casa) narratore narratore esterno, oggettivo e onnisciente, narra i narratore esterno, oggettivo, onnisciente + nel fatti senza commentarli in terza persona flashback narratore interno che racconta i fatti in prima persona fabula e intreccio coincidono non coincidono temi e valori principali gloria, valore in guerra, ira e amicizia ritorno a casa, nostalgia, magico viaggio, curiosità figure femminili poco presenti e se presenti sotto forma di schiave o trofei di guerra hanno una centralità importante da cui dipende la storia caratteristiche comuni lingua: greco narrano di vicende legate a dei ed eroi composti da 24 libri racconti orali ricchi di espressioni formulari e figure retoriche incipit: in medias res il contesto storico della guerra di Troia è attestato -> 1250 a.C. le divinità intervengono nelle vicende umane e ne determinano l’esito. Gli dei sono caratterizzati da sentimenti umani lingua: greco narrano di vicende legate a dei ed eroi composti da 24 libri racconti orali ricchi di espressioni formulari e figure retoriche incipit: in medias res il contesto storico della guerra di Troia è attestato -> 1250 a.C. le divinità intervengono nelle vicende umane e ne determinano l’esito. Gli dei sono caratterizzati da sentimenti umani