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Esiodo, Teogonia e Opere: Analisi e Interpretazione della Mitologia Greca - Prof. Pontani, Appunti di Letteratura Classica

Un'analisi approfondita delle opere di Esiodo, la Teogonia e Le Opere e i Giorni. Esiodo è considerato uno dei fondatori della teogonia greca, offrendo una narrazione dettagliata della nascita degli dei e della loro successione al potere. Le Opere e i Giorni affrontano temi legati al lavoro, alla giustizia divina e al declino dell'umanità. Vengono inoltre evidenziate le analogie tra la mitologia greca e quella di altre culture antiche, sottolineando l'influenza reciproca e la circolazione di temi comuni nell'antichità. Infine, il documento analizza il ruolo della giustizia divina, dell'invidia e della discordia nell'opera di Esiodo, fornendo una visione complessiva della sua importanza nella codificazione della religione greca.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 20/05/2024

alicetta04
alicetta04 🇮🇹

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Scarica Esiodo, Teogonia e Opere: Analisi e Interpretazione della Mitologia Greca - Prof. Pontani e più Appunti in PDF di Letteratura Classica solo su Docsity! Esiodo, Teogonia e Opere 1 Esiodo, Teogonia e Opere Teogonia Il proemio ‘celebrazione della nascita degli dei’ - theos + gonè le Muse insegnarono un bel canto a me, Esiodo, quando pascolavo le pecore sotto il divino Elicona, loro cominciarono a dirmi queste parole, le divine Olimpie, figlie di Zeus Egioco: "Pastori campagnoli, brutta razza, solo-pancia, noi sappiamo raccontare cose false che sembrano vere, e se vogliamo sappiamo anche cantare la verità"; così dissero le figlie del grande Zeus, lingue sciolte, mi diedero uno scettro d'alloro verdeggiante, un mirabile ramo che colsero, e mi ispirarono una poesia divina, perché cantassi le lodi delle cose future e delle passate; mi spinsero a cantare la generazione dei sempre beati, e a celebrare loro, le Muse, al principio, alla fine, sempre. → aspetti comuni: invocazione alle muse → novità: menzione del nome racconta la scena della PROPRIA investitura poetica - livello personale principio di veridicità: le muse dicono di saper cantare cose false simili al vero e cose vere, quindi il poeta si incarica di cantare un canto veritiero. → sistemazione/codificazione della religione greca (no misterica come la nostra): pantheon (12 dei), cerca di non dare solo una posizione agli dei, ma anche di fornire un racconto plausibile sulla loro nascita collocata alle origini del mondo → quindi si può parlare di cosmogonia: si parte dal Caos, e si arriva pian piano ai Esiodo, Teogonia e Opere 2 particolari (nei culti misterici: questi passaggi non sono chiari, qui si). Esiodo vuole che questo racconto sia preso come unico veritiero, tra altri che gli competono. CIT. Erodoto: ‘Omero ed Esiodo sono per i greci coloro che hanno fondato la Teogonia’ → CATALOGO DELLE DONNE: fine della Teogonia: racconto dei rapporti che intrattengono le dee con uomini mortali (es. Afrodite e Anchise). L’opera successiva, che sembra collegarsi per gli ultimi due versi della Teogonia, è perduta e ci rimangono pochi versi (non esiodea prob); si tratta del Catalogo delle donne, in cui si raccontano i rapporti tra gli dei e le donne mortali e le conseguenze di questi Di che si tratta? Esiodo ci fornisce una sistematizzazione del mito antico che è la stessa della Biblioteca di Apollodoro → progetto ambizioso con grandissimo impatto! La Teogonia è molto più breve dei poemi omerici, ma è vicino a questi dal punto di vista dell’andamento formulare e dalla scansione esametrica, anche se sono presenti forme più semplici e diffuse appartenenti alla comunicazione folclorica. Si pensa sia stato scritto tra la fine del VIII e l’inizio del VII a.C. , circa il periodo di probabile cristallizzazione dei poemi omerici (dopo i secoli bui). 1. prime realtà primordiali: CHAOS (Voragine spalancata), GAIA (o Gea, la terra) e EROS (amore, principio fisico di aggregazione e disgregazione) (TARTARO) 2. Per partenogenesi da Gaia nasce URANO (il cielo) 3. Urano si distende su Gaia e genera figli in continuazione, ma che non possono nascere (U ha paura che uno possa detronizzarlo) 4. Vengono generati i Titani 5. Viene generato KRONOS, che evira il padre (i genitali cadono in mare e dalla spuma nasce Afrodite) 6. Kronos e la sorella REA hanno figli, che Kronos non fa crescere, mangiandoli. 7. Rea decide di nascondere uno dei figli sull’isola di Creta (ZEUS) e da al marito una pietra. 8. Kronos vomita tutti i figli e Zeus prende il controllo del cielo → i Titani, nati per primi, pretendono il posto di Zeus, con il quale combattono una guerra (TITANOMACHIA) Esiodo, Teogonia e Opere 5 2. età dell’argento: certa qualità ma maggiore litigiosità reciproca e minore dedizione al culto e alla religione; questa stirpe vive di meno, e anche più velocemente rimossa da Zeus, li mette nei Campi Elisi, ma in una posizione meno beata degli uomini d’oro 3. età del bronzo: stirpe dura, aspra, pessima; estremamente bellicosa, poco rispetto nei confronti degli dei. Zeus li rimuove e li lascia senza ricordo, senza nessuna onoreficenza 4. stirpe degli eroi: periodo che richiama la stirpe di coloro che hanno combattuto a Troia. Persone valorose, leali e pie, che tuttavia vengono rovinate dalle guerre intestine (si sa che la guerra di Troia fu voluta da Zeus medesimo, per alleggerire la terra → detto all’inizio di tutto il ciclo troiano). Zeus dopo la morte li pone nei confine estremo del mondo, quindi esperienza beata, nell’isola dei beati (dove Ulisse quando scende nell’ade trova le varie ombre). 5. età del ferro: uomini che soffrono, sempre angosciati, afflitti sempre dagli dei (quella in cui vive Esiodo) → fortemente negativa. Non si dice che fine finiranno perché si sta ancora svolgendo quest’epoca, ma si sa cosa accadrà dopo, perché gli uomini della generazione successiva sono in termini apocalittici. Esempi: i genitori non riconoscono i figli (prima somiglianza fisica - vedi Telemaco, riconosciuto dalle mani e dai piedi! -); mancanza amore genitoriale; rottura di alcuni vincoli della società, come quello dell’ospitalità, no giustizia; Invidia + Eris abbandonano la terra → aidòs (vergogna) e nemesis (giustizia distributiva, ritorno dei peccati) → continenza e timore ( xenìa: di solito si crea tra due persone nel momento in cui uno ospita l’altro, dando dei doni → si crea un vincolo tra le due famiglie: VI libro dell’Iliade: scontro tra Laoconte e Bellerofonte (quando si presentano, si rendono conto che sono legati da un vincolo di xenia → decidono di non combattere) → vincolo dell’ospitalità più forte dall’appartenenza ad una civiltà) → visione di decadenza del mondo messa davanti agli occhi del fratello; per fargli capire il suo ruolo e che non si deve macchiare di colpe (es ubris = l’uomo perde la consapevolezza del suo posto e pensa di poter faro cose che non sono alla sua portata → Prometeo. Ubris come negazione della dike.) Esiodo, Teogonia e Opere 6 Poesia didascalica con analogie con letterature di altre culture. Raccolte di istruzione e raccomandazioni per es di Surrupak (mito sumerico). ideologia unitaria: rispetto volere di Zeus. → GILGAMESH (varie analogie) poema narrativo che racconta la storia di un eroe, nato da un mortale e da una dea → come Achille!! - rapporto con un rivale, Enkidu, poi diventano amici. Parte fondamentale della vita di Gilgamesh: morte di Enkidu ( → come Patroclo) → come accade nell’Iliade, dopo la morte dei due, appaiono dei sogni ai due amici (funzione o di previdenza o di prescrizione): Patroclo appare in sogno ad Achille dicendo che è tempo che si calmi. canto XII momento critico per i Greci, che vedono porsi difficoltà da parte di Zeus (che proteggeva i troiani), preoccupata Era (che proteggeva i greci), decide che Zeus deve avere delle distrazioni e va da Afrodite, Afrodite manda da Zeus Kestòs e si distrae, lasciando Era aiutare i Greci. Questo kestos è legato alla sfera della magia, è un oggetto imbevuto di un potere magico, quindi un oggetto che nasce dalle coste dell’oriente. libro V: Afrodite decide di scendere in battaglia e Diomede la ferisce, e subito torna da Zaus, suo padre nella versione omerica, a lamentarsi, che Diomede venga punito. Z dice che lei a torto: le donne non devono occuparsi della guerra. nel Gilgamesh succede una cosa analoga: Ishtar, dea della fecondità e amore, si innamora di gilgamesh: ma G rifiuta la donna cosciente del rischio che porterebbe l’unione. Dopo Ishtar va dal padre Anu, dicendo che G l’ha oltreggiata: Anu le risponde malissimo: loda G per essersi omesso dalla relazione II parte viaggio di Gilgamesh (ricordo del viaggio di Ulisse): IV libro Odissea: a Itaca, Penelope non si era accorta della partenza di Telemaco (a Tiro e a Sparta), e quando scopre si mette a piangere (timore anche dei proci che lo attenderebbero al ritorno). Penelope compie un sacrificio: parte più alta della casa e brucia dei chicchi di orzo. Questo rito non ha confronti nel rituale greco (niente a che fare con i sacrifici greci) VI libro Iliade (Glauco e Bellerofonte). B racconta di essere stato una volta ospite del re … la cui moglie si è invaghita di lui. ma la rifiuta e decide di dire al marito che l’ha molestata. Allora decide di dare a B una tavoletta piegata con dei segni. era l’ordine di uccidere B stesso, che lui stesso avrebbe dovuto dare all’ospite dopo. Esiodo, Teogonia e Opere 7 Segni: scrittura? → può essere che sia una sorta di novella (simile a Giuseppe e la moglie Putifarre) ereditata da una cultura che aveva già a che fare con la scrittura Analogie anche nelle iconografie: leoni (vedi porta dei Leoni), animali fantastici (rilievi ittiti), brocche con forme ricorrenti, ierogamia a Samo uguale a una ittita; rappresentati anche degli aedi, musicanti, iconografia al museo di Olimpia→ lotta di Eracle con leone molto simile a un rilievo manneo. vaso miceneo con guerrieri, rilievo ittita Quando e come concretamente si sono verificati questi scambi tra la civiltà greca e quelle orientali? 2 ipotesi 1. ancora nel II millennio (civiltà micenea), ma scambio senza supporto della scrittura, quindi sostanzialmente orale (ma non siamo sicuri) 2. in un momento in cui sappiamo per certo che ci sia stato un rapporto tra le civiltà, tra il X e il IX secolo (vicinanza anche con la scrittura), zona Palestina, sotto l’Anatolia (punto strategico di scambi) - Aleppo - Karatepe (uno studioso ha ritenuto di mettere Omero come scriba di quella zona) -, zona che ha visto anche molte culture fronteggiarsi. I fenici, in quella zona, portano la civiltà greca ad avere una scrittura (indebolisce l’idea che la civiltà greca sia stata sempre autonoma, che si sia fatta da sé)