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Geraci- Marcone STORIA ROMANA, Schemi e mappe concettuali di Storia Romana

storia romana dalle origini all'Impero

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 14/11/2022

NottoladiMinerva95
NottoladiMinerva95 🇮🇹

4.5

(77)

496 documenti

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Scarica Geraci- Marcone STORIA ROMANA e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Romana solo su Docsity! Geraci- Marcone STORIA ROMANA Periodo storico considerato: VIII secolo a.c – V secolo d.c La caratteristica principale di Roma è quella di essere una realtà uniforme che nasconde una varietà di situazioni e realtà. La fondazione convenzionale di Roma risale al 753 a.c, ma i primi insediamenti nell'area sono presenti già dal 11 secolo a.c. La caduta dell'Impero romano invece è avvenuta nel corso di secoli, il cambiamento non è stato una cesura improvvisa → “ caduta senza rumore”. L'impero raggiunge la massima estensione sotto Traiano, che conquista la Romania, terra che i romani conservano per pochi anni. E' un Impero in continua trasformazione ed evoluzione. 753 a.c 509 a.c 31 ac.-14 d.c 284 d.c 395 dc 476 d.c fondazione da Monarchia Battaglia di Azio Salita al potere divisione caduta Imp. di Roma a Repubblica di Diocleziano Impero Occidente – Ottaviano voleva restaurare la Repubblica antica, andata in crisi con le guerre civili e l'età di Cesare. Il sistema virtuoso delle origini si era completamente cancellato. C'erano giochi di potere. La pax augustea è di fatto una modifica della struttura repubblicana in una sorta di monarchia → è lui l'ago della bilancia. Lascia le istituzioni ma le svuota di potere, lui le converna come Princeps, uomo di poteri superiori. – Dopo August si instaura un'impero che dura fino alla fine. – Età di Diocleziano → problema del cristianesimo, istituzione chiesa che interviene. Definizione del sistema burocratico. Stabilisce di dividere il potere in 4 persone: smembra la struttura imperiale. – Divisione dell'impero romano (Oriente-Occidente), spostamento del potere a Oriente ORIGINI DI ROMA La data è stata ripensata in tempi recenti. Problema: fonti che parlano delle origini sono di età Augustea, quindi considerate inattendibili per parlare delle origini. Gli altri documenti di quel periodo erano leggende o miti. Negli ultimi anni hanno sfruttato le scienze sociali e l'archeologia => la lettura delle fonti è cambiata. La fondazione della città da parte di Romolo è stata dimostrata → sono stati scoperti resti delle mura di Roma risalenti alla metà dell'8 secolo. Non si sa se è il muro di Romolo, ma è un muro che era comunque della città delle origini, risale al 750-730. La presenza di mura rende Roma diversa dagli altri villaggi, Roma si conferisce lo statuto di città, o comunque di insediamento organizzato. LE FONTI Per la storia delle origini sono quasi assenti. C'è archeologia per zona del Lazio antico. I ritrovamenti sono del 11-10 secolo ac, sono resti di villaggi semplici e collocati in cima ai colli romani. La zona pianeggiante era paludosa, i fiumi non avevano un regime controllato (in età imperiale verranno istuiti organi per la manutenzione del Tevere). Gli scavi sono stati effettuati nella zona del Foro. Dai corredi funerari si ricava che sono società semplici → non ci sono divisioni nelle sepolture, non ci sono ancora divisioni gerarchiche. Erano realtà molto semplici. Le fonti letterarie sono dell'Età Augustea → Livio. Scriveva in età di Augusto => doveva adattarsi a una versione della storia che stesse bene ad Augusto. Non sono fonti neutre. Le fonti neutre non esistono. Le fonti letterarie e gli scritti antichi erano destinate a circoli ristretti, non al pubblico. Il problema delle origini è quello di riuscire a trovare un collegamento tra molte versioni parziali. – Quali fonti aveva Livio? Sono fonti per noi non verificabili. Non sappiamo nemmeno il modo in cui si è approcciato alle sue fonti. Le avrà rielaborate con il suo metodo e tenendo conto dei suoi scopi. Il lavoro di studio e di analisi delle fonti si chiama “esegesi” → serve a interrogarsi sull'imparzialità e sulla validità dell'autore. Livio si è servito di pochi documenti → molti erano già stati persi. I romani tendevano da sempre a documentare i fatti di Roma → Annales scritti dai Pontefici. Pontefici= ruolo religioso in età arcaica + raccogliere • I romani acquisiscono dagli etruschi il concetto di imperium. • Tecnologia urbana raffinata → bonificano parte bassa dei colli L'area dei colli è stata scelta perchè il Palatino è su un'ansa del Tevere. L'acqua dunque rallenta il corso, inoltre l'isola tiberina favorisce passaggio da un'area all'altra del fiume. I colli ravvicinati consentivano maggiore salubrità nei mesi di esondazione del fiume. Il mar Tirreno, grazie al Tevere, era messo in contatto con gli appennini → via Salaria. Antica via percorsa da pastori e allevatori e altri mercanti che trasportavano il sale nell'interno. Il sale era vitale per gli allevatori e i contadini: • serviva ad integrare l'alimentazione degli animali • conservare i cibi • procedimenti artigianali come acconciatura delle pelli VERSIONE LEGGENDARIA Secondo la leggenda il solco primigenio era stato tracciato da Romolo, discendente di Enea → Problema → la mitologia italica ha la sua mitologia, non esiste solo quella greca. La leggenda di Romolo e Remo è una delle tante leggende. La scelta di Enea è funzionale alla ricostruzione del passato augusteo. La versione di Enea consentiva di collegare la storia di Roma a Troia, che rappresenta la storia per eccellenza. Ma prima dell'età Augustea questo fatto non era così definito. Augusto cancella tutte le altre versioni. Il Mito scandisce delle tappe e dei processifondamentali per la storia di Roma. Enea, secondo la leggenda, è partito da Troia, sposta tra Mediterraneo, Africa (→ Didone è la ragione mitologica delle guerre puniche), Italia. Romolo e Remo vengono abbandonati perchè Rea Silvia era una vestale. Allevati da una lupa (= lupa in latino vuoldire prostituta), quando scoprono la lora identità, prendono il potere. - Decidono di fondare una nuova città → pratica normale per i popoli italici. Era la cerimonia del Ver Sacrum, era normale. Serviva ad alleggerire peso demografico. -Affudano agli dei la scelta del fondatore → analisi del volo degli uccelli. Romolo vede più uccelli di Remo, lite con Remo, Romolo ha la meglio. -Solco Primigenio → Pomerium. Procedura di fondazione in stile etrusco (falso → etruschi non avevano ancora insediementi in quella zona. Ma la leggenda è Augestea) -Violenza salvifica delle origini → Remo varca il Pomerium e viene ucciso. Tesi di Fraschetti: il passaggio del Pomerium indica la rimozione della componente selvaggia dall'uomo. La cultura romana è una civiltà cittadina. L'espansione romana è di fondazione e di espansione. Nella città deve esserci la civilitas, fuori non c'è la civilitas. Attraversare il Pomerio con le armi è portare l'inciviltà a Roma. Silla e Cesare superano il recinto sacro → sono sacrileghi. Il Pomerio è un confine sacro, la proprietà acquisce un carattere sacro, era delimitata da ceppi terminali su cui erano scritte maledizioni per chi li avesse spostati. -Fondazioni delle istituzioni → Senato = 100 rappresentanti che si rifanno a istituzione comune. E' l'istituzione più antica e resistente di Roma. Leggenda greca: Enea, arrivo nel Lazio, discendenza di Romolo e Remo Leggenda indigena: gemelli abbandonati, lotta per il potere Oltre a queste due c'erano anche delle leggende italiche, della tradizione sabina, equa, etrusca. Sono andate a confluire in quelle due principali. L'ITALIA AI TEMPI DELLA FONDAZIONE DI ROMA Situzione diversificata: 1. Pianura Padana → popoli celtici. Popoli che venivano da aree transalpine. Erano allevatori, mercenari, e semi nomadi, si spostavano alla ricerca di siti migliori. Si spostavano verso Sud e verso il mare. Una delle più forti migrazioni avviene nell'8 secolo → si fondano con le popolazioni indigene della pianura padana. Diventa difficile individuare substrato indigeno. Erano considerati buoni soldati, uomini abituati alle fatiche. Vivevano sulle montagne, svolgevano azioni di controllo sui passi alpini => i romani erano costretti a pagare dazi di passaggio (questo è avvenuto fino a 43 ac) 2. Toscana → etruschi. Estesi in Toscana e in alcune aree della Campania. Avevano una civiltà molto sviluppata, non erano nobili ma cittadini, c'era una vera e propria rete di città legate tra loro. Avevano una lingua non indoeuropea, che ancora oggi non è del tutto comprensibile, usavano però l'alfabeto greco. Si crede che siano indigeni e abbiano ricevuto una forte influenza orientale (greca). Avevano il monopolio delle risorse minerarie in Italia: Toscana e Isola d'Elba 3. Lazio → popoli latini. Sabini =civiltà evoluta che è riuscita a integrarsi nella monarchia di Roma. Romolo= latino/ ma Tito Tazio=sabino. Convivono sul trono agli inizi della monarchia (alcuni credono abbiano governato insieme, altri alternati). La monarchia romana riflette la composizione sociale delle diverse tribù. Regna chi in quel periodo ha una maggiore influenza. 4. Oschi-Sanniti → poli della Campania, interna e appenninica. I sanniti erano criticati dai romani per le loro azioni di guerriglia, i romani erano abituati ad una guerra su stile greco, fatta in campo aperto. I sanniti erano una confederazione di popoli (si riunivano periodicamente e decidevano azioni comuni → problema: no sbocco sul mare, la costa era greca => necessità di estendersi sul mare.) Si trovano schiacciati da greci e romani. 5. Sud → greci e le loro colonie Solo con il passaggio alla repubblica verrà consolidata un'assimilazione delle varie tradizioni italiche. Perpetuano il modello della polis greca. Loro vogliono essere unici, ma usano un modello già esistente. 7 RE Impossibili da ricostruire, i loro nomi sono andati perduti nell'incendio. Sono ricostruiti e a ogni re viene affidata una parte di istituzioni. I re rappresentano le varie etnie presenti nell'epoca: romani (→ gens Giulia), sabini (→ gens Claudia), etruschi. In seguito le differenze tra romani e sabini si sono appianate, i popoli si sono integrati e mescolati, i romani hanno acquisito alcuni dei loro riti e usi. • Senato ristretto= 100 persone. Aiuta il re nelle grandi decisioni + custodiva la tradizione = mos maiorum. Sedevano tutti in senato. In età successiva, non tutti colore che appartenevano all'ordo senatorio sedevano in senato. In senato c'erano i rappresentanti. Spesso l'appartenere all'ordo senatorio era solo una questione di censo. • il re ha potere politico e militare/ potere religioso. L'imperium romano deve raccogliere queste due cariche. Il potere civile deriva in qualche modo da un potere religioso. Era il re che aveva la possibilità di leggere e conoscere la volontà degli dei. Ha potere di vita e di morte sul suo popolo, ha lui il potere giudiziario. Anche nella repubblica ci saranno magistrature cum imperio= senatori, pretori. Il compito del re è di garantire la pax deorum, anche se questa si può ottenere con le guerre.I patrizi non vogliono condividere questo potere con i plebei. I pater familias detenevano il potere su tutti i membri, e amministravano la giustizia tra i loro famigliari. • Popolo → tutto il resto. La differenza sociale con il senato nasce quando alcune famiglie riescono a distinguersi per le loro ricchezze. Il legame tra patrizi e plebei è quello della clientela. C'erano 3 tribù gentilizie, la cui funzione e origine non sono chiare(divisione della società romana o tripartizione interna alle società indoeuropee): ▪ Tizies= componente sabini, da Tito Tazio/ funzioni agricole ▪ Ramnes = romani, discendenti di Romolo/primato politico ▪ Luces = Etruschi/ guerrieri Gli uomini maschi erano divisi in 10 curie, per un totale di 30 unità= maschi, romani, liberi e residenti. Funzioni militari, ogni gruppo doveva fornire un'esercito = comizi curiati → più antica assemblea romana. Il popolo doveva essere strutturato. Ogni curia esprimeva un voto. A questi si aggiungeranno comizi centuriati e comizi tributi. Affiancavano il re nelle decisioni dello Stato. Nell'8 secolo Roma era una città aperta: multietnica+ tendenza ad espansione. Una delle antiche funzioni di Roma era quella di Asilum → luogo per accogliere fuoriusciti delle altre città del Mediterraneo. Concedono facilmente la cittadinanza → strumento politico di integrazione. Sarà l'elemento vincente nell'Impero romano. Già l'imperatore Claudio sosteneva questo nei suoi discorsi al senato → lui rivendicava le sue origini sabine. Impronta etrusca a Roma: • canalizzare le acque => agricoltura diventa settore di base dell'economia. Cauusa fine al nomadismo dei popoli del Lazio. • Monumentalizzazione di Roma → strade, aree pubbliche, aree religiose, tempio di vesta, di Giove Capitolino • giochi come momento di aggregazione pubblica • leggere il volere degli dei tramite uccelli e con la ruspicina= viscere degli animali. • Idea del trionfo • abbigliamento di porpora destinato solo al capo dell'impero, possono metterlo imperatori e consoli. • banchetto I Romani erano fortemente tradizionalisti, tutto ciò che è nato nel passato è buono. Le novità sono considerate pericolose. Ogni cosa nuova veniva spacciata come qualcosa che aveva le sue origini nel passato. Ogni magistrato quando prendeva il potere doveva infatti raticare nuovamente le azioni di chi lo aveva preceduto. Le decisioni non venivano ratificate in caso di Damnatio Memoriae → si cercava di azzerare il passato e ricominciare da capo. LA CACCIATA DEI TARQUINI I latini vogliono eliminare monopolio degli etruschi a Roma => Tarquinio il Superbo viene costruito come un tiranno. Aveva sposato la figlia di Servo Tullio (→ monarchia ereditaria). Con Tarquinio: • aumento del controllo militare in Lazio • miglioramento dei rapporti diplomatici con italici e stranieri→ alleanza con Cuma, contatti con Cartagine • 509 = trattato di alleanza Cartaginesi-Romani. • Completamento dei processi di urbanizzazione, termina opere architettoniche dei predecessori Versione tramandata: seduzione di Lucrezia da parte del figlio di Tarquinio (Lucrezia poi si uccide). La storia di Lucrezia serve a ribadire un valore sociale → onore dato dalla castità. Versione storica: la tradizione letteraria ha oscurato la tradizione storica. Probabilmte la rivolta doveva venire dall'aristocrazia latina. I ceti bassi invece erano stati favoriti dagli etruschi. LA NASCITA DELLA REPUBBLICA Fondamento: decisione comune di non avere più un re. Bisogna superare la monarchia. L'istituzione al potere non deve mai lasciare uno al potere, deve esserci una colleggialità alle spalle. Il controllo deve essere reciproco e costante. Le cariche devono essere elettive, non c'è più la base gentilizia, si devono scegliere i migliori. L'elezione è affidata al popolo organizzato nei comizi centuriati. L'organizzazione sociale di Servio Tullio è applicata al voto. Le cariche devono essere annuali → era impossibile accumulare tanto potere in un solo anno. Questo tipo di repubblica è il risultato di una sperimentazione istituzionale. Si cerca di dividersi i poteri con il principio di dosare poteri della plebe e dell'aristocrazia. Rimangono: capaci di abbandonare il senato o i campi per combattere. In età successiva avverrà una specializzazione e una divisione tra le parti. Uomo romano delle origini= uomo politico+contadino+generale+padre La società delle origine è paritaria, tutti devono rientrare nel proprio Ordo. Non devono esserci personalità di spicco. Finita una guerra si torna alla vita normale. Dopo Veio Roma si ingrandisce e aumenta il suo ager publicus = territorio confiscato ai nemici e di possesso dello stato. Viene sfruttato dai contadini, oppure viene assegnato a coloni romani. Altre volte restituiscono le terre ai nemici ma solo in cambio di un'affitto. Altre volte erano lasciate alla pubblica gestione (soprattutto per boschi o paludi). Molti terreni erano i punti di partenza per costruire nuove città. Problema successivo: ager publicus viene occupato da alcune famiglie e tramandato come parte dell'eredità. LE LOTTE TRA PATRIZI E PLEBEI, DALLE ALLE ORIGINI ALL'ETA' MEDIO- REPUBBLICANA I proletari erano organizzati in classi: ogni classe doveva fornire esercito e aveva diritto a una ricompensa dopo le vittorie. Gli aristocratici concedono il consolato ai plebei, ma i patrizi iniziano a chiudersi e a estromettere i plebei dalle cariche pubbliche. Dai Fasti consolari (= frammenti di iscrizioni. Sono elenchi di coppie di consoli che avevano avuto quel ruolo dal 509) sappiamo che il conflitto era scoppiato nel 494: • anni in cui Roma è coinvolta nelle guerre latine • Plebei: erano i non patrizi. I patrizi erano i discendenti dalle famiglie dei patres fondatori, credevano di essere gli unici a poter trarre glia auspicia. Ma anche altre famiglie non patrizie erano riuscite ad avere un certo benessere, ma erano ancora estromesse nella gestione del potere. I plebei ricchi non accettano più +vogliono bottini di guerra più alti+ non c'erano matrimoni tra patrizi e plebei → non vogliono diluire i privilegi. C'era anche il problema della schiavitù per debiti → se non si pagano i debiti di diventa schiavi, i patrizi ne avevano molti. • I GUERRA PATRIZIO-PLEBEA → Vogliono: ammissione alla magistrature equa distribuzione dei bottini abolizione/attenuazione della schiavitù per debiti Fanno Secessione sull'Aventino: i plebei si rifiutano di partecipare alla vita religosa e ai riti collettivi. Interrompono la partecipazione nell'esercito. Ma: – romani hanno bisogno sempre di soldati – se non lavorano crolla l'economia – è simbolo di perdita del favore degli dei → non c'è concordia ordinum. Non c'è coesione tra le parti sociali. L'Aventino era il colle di Remo. I patrizi cedono subito alle richieste perchè Roma è in guerra. Ha bisogno di soldati. Possono creare un Concilium Plebis= assemblea dei plebei, le cui decisioni sono tenute in considerazione del senato. Poi diventeranno leggi. Le deliberazioni sono vincolanti per i Plebe, ma i patrizi ne devono tenere conto. Nasce la figura del tribuno della plebe. Le decisioni dei tribuni sono vincolanti → hanno diritto di veto sulle decisioni prese all'interno del Senato. Non possono creare delle leggi ma possono bloccare quelle del Senato. Il tribuno ha la prerogativa della “sacrosantitas” = inviolabilità nel corso dell'anno di carica. I tribuni della Plebe possono essere solo plebei. ( i Gracchi erano patrizi ma si erano fatti adottare da una famiglia plebea). – chiedono di mettere per iscritto le leggi 451-450 → LE DODICI TAVOLE → sono le prime leggi scritte di Roma. I patrizi erano contrari. In quell'anno vengono azzerate le magistrature. Si nomina una commissione di 10 patrizi che devono pubblicare entro l'anno le nuove leggi. I dieci uomini si sostituiscono ai consoli di quell'anno. A capo di questa commissione c'era Appio Claudio. Dopo il primo anno abbiamo 10 tavole, poi ne sono aggiunte 2 → causa: non si parlava dei matrimoni misti. Si crede che Appio Claudio abbia tentato di diventare tiranno → fu fatta una nuova secessione. Vengono nomianti 2 nuovi consoli che varano le leggi finali. Erano leggi arcaiche, che per certi aspetti si facevano a norme di diritto privato. Dicevano: • Vietato matrimonio tra patrizi e plebei • il patrono se froda cliente deve essere sacrificato alla divinità • nessun morto può essere cremato o sepolto in città • se si mutila una persona e non si giunge un'accordo si applichi la legge del taglione • il padre che vende 3 volte il figlio perde podestà su di lui 445 → ritorno della plebe dalla secessione → Lex Canuleia = matrimoni misti => auspicium anche per i plebei. I tribuni della plebe possono favorire discussione di leggi che vengono sottratte al senato e passate ai comizi. In Senato si dibattevano le leggi, venivano sottoposte a votazione dei comizi. Lex Liciniae Sextiae → dei due consoli almeno uno deve essere plebeo => società patrizio-plebea. Si stabilisce anche più equa distribuzione dei bottini+ nessuno può possedere più di una certa quantità di ager publicus+ riduzione delle rate dei debiti+ accesso a cariche religiose. Lex Peteia (313) → abolizione della schiavitù per debiti Lex Ortensia (287) → le deliberazioni dei concili della plebe diventano leggi Trasformazione profonda della società romana → le leggi creano una nobilitas patrizio-plebea. I plebei hanno stessi diritti e doveri dei patrizi. L'organizzazione delle magistrature si è consolidata attraverso: senato, assemblee e magistrati. I magistrati erano proposti dal senato e votati dalle assemblee. Creazione del Cursus Honorum: