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Gestione della Maxi-Emergenza, Appunti di Infermieristica

Questo PDF di Scienze Infermieristiche in Area Critica parla di maxi-emergenza e delle fasi per gestirla, specificando metodi, luoghi, responsabili sul posto e rispettive mansioni e procedure operative.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 19/03/2023

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Scarica Gestione della Maxi-Emergenza e più Appunti in PDF di Infermieristica solo su Docsity! O5. Maxi-emergenza 1 🟢 O5. Maxi-emergenza Maxi-Emergenza: Quando un numero di richieste di soccorso è superiore alla quantità di risorse che sono normalmente previste per l’emergenza, e si rende necessario attivare risorse e mezzi eccezionali, normalmente non attivi, oppure provenienti da altre zone in cui in quel momento non sono indispensabili. Catastrofe: Evento dannoso per la collettività che lo subisce con sconvolgimento dell’ordine delle cose, verificandosi un’inadeguatezza tra i bisogni delle persone coinvolte e i mezzi di soccorso immediatamente disponibili. La catastrofe può essere ad effetto limitato o catastrofe vera e propria. Questa viene divisa in: Naturali: Fenomeni geologici: Terremoti, eruzioni vulcaniche. Eventi meteorologici: Piogge estese, trombe d’aria, neve. Fenomeni idrogeologici: Alluvioni, esondazioni, frane, valanghe. Varie: Epidemie animali. Tecnologiche: Incidenti rilevanti in attività industriali: Incendio, esplosione, radioattività, rilascio di sostanze inquinanti o tossiche. Incidenti nei trasporti: Aerei, ferroviari, stradali, di navigazione. Collasso dei sistemi tecnologici: Black-out elettrico, black-out informatico, interruzione del rifornimento idrico. Incendi: Boschivi e urbani. Varie: Crollo di immobili. Conflittuali e Sociologiche: Atti terroristici; Sommosse: Conflitti armati internazionali; Uso di armi chimiche, biologiche e naturali; Epidemie Carestie; Migrazioni forzate di popolazioni (Campi profughi); Incidenti durante spettacoli, feste e manifestazioni sportive. O5. Maxi-emergenza 2 Classificazione della catastrofe Limitata -100 Vittime Media 100-1000 Vittime Maggiore +1000 Vittime Semplice Durata dei soccorsi - 6 ore Complessa Durata dei soccorsi + 6 ore Strumenti della Medicina delle Catastrofi Strategia: Elaborazione dei piani di soccorso; Logistica: Insieme di materiali e tecnologie che sostengono i piani; Tattica: Applicazione dei piani con svolgimento della catena dei soccorsi, personale formato, mezzi, ecc. L’obiettivo è salvare più vite possibili. Infatti, talvolta si impongono scelte dolorose ma necessarie. Abbandonare pazienti gravissimi, sicuramente destinati a morire in brevissimo tempo ed utilizzare, mezzi e persone, verso coloro che, soccorsi prontamente, hanno maggiore probabilità di sopravvivenza. Fase della catena di soccorso 1. Fase di allarme Deve essere garantita dall’esistenza di una struttura che svolga le funzioni di ricezione e verifica dell’allarme. Ruolo degli operatori di centrale in questa fase è pertanto quello di ricevere, verificare e gestire l’allarme. L’impiego immediato delle risorse disponibili dovrà essere razionale: Nel caso di viabilità compromessa o in presenza di rischio evolutivo maggiore sarà indispensabile l’invio preliminare o contemporaneo di supporti tecnici. 2. Fase d’intervento In cui è riconoscibile un inevitabile periodo di improvvisazione, con scarse possibilità di coordinamento, che inizia subito dopo l’evento e crea reazioni inadeguate, e una fase successiva di ricognizione a carico dei primi mezzi che arrivano sul posto 3. Fase di medicalizzazione Inizia con la valutazione delle vittime, a cominciare dal triage primario (Sweeping Triage) effettuato sul posto dagli equipaggi, l’istituzione dell’Area di Raccolta destinata al concentramento delle vittime e l’allestimento del P.M.A. (Posto Medico Avanzato) dove verranno trasferiti i feriti dall’area di raccolta (Piccola noria) per la selezione ed il trattamento (Triage SORT). 4. Fase di coordinamento Inizia con l’arrivo del medico che assumerà la funzione di Direttore dei Soccorsi Sanitari (D.S.S.) e la successiva costituzione del Posto di Comando Avanzato (P.C.A.). 5. Fase di ricovero delle vittime O5. Maxi-emergenza 5 Responsabili presenti sul Posto DSS (Direttore Soccorsi Sanitari) Medico della COEU 118, Responsabile DEA o Medico delegato dalla COEU 118. Pettorina Rossa CIM (Coordinatore di Incidente Maggiore) Personale Tecnico/sanitario COEU 118 Funzioni: Responsabile della gestione tecnico sanitaria dell’evento, coordinamento con il DSS del personale operativo nella catena dei soccorsi Pettorina Rossa e Gialla Direttore del Triage Infermiere Funzioni: Coordinare le funzioni di TRIAGE, settorializzare il luogo dell’evento, comunicazioni con il DSS, recupero e trasporto pazienti al PMA e supervisione delle operazioni di recupero complesso. O5. Maxi-emergenza 6 Pettorina Gialla Direttore al Trasporto Tecnico e/o soccorritore e/o Infermiere Funzioni: Registrazione dati paziente, comunicazione con la COEU e DSS, movimentazione dei mezzi di trasporto sanitario, censire i mezzi disponibili e assicurare presenza autisti sui mezzi e in ascolto radio. Pettorina Blu Direttore del PMA Medici e infermieri e soccorritori Funzioni: Accettazione dei feriti, valutazione clinica e TRIAGE più approfondito, stabilizzazione delle vittime per il trasporto ed evacuazione sanitaria (Via terra o aria). O5. Maxi-emergenza 7 Pettorina Bianca Funzioni dell’Unità di Crisi nella Fase Preparativa del Piano a. Identificazione delle capacità di ricezione dell’ospedale: Disponibilità numerica del personale medico, infermieristico, tecnico e amministrativo; Disponibilità di tecnologie e presidi per l’assistenza; Disponibilità posti letto. b. Individuazione di area atterraggio elicotteri e vie di accesso preferenziale per le ambulanze (Le ambulanze devono avere una via d’entrata diversa dalla via d’uscita per evitare gli ingorghi). c. Definizione di liste del personale Medico, Infermieristico, Tecnico da allertare con il sistema di pronta disponibilità. d. Predisposizione di scorte di farmaci e materiale (Barelle, letti, kit sterili). e. Addestramento del personale: Si prevedono oltre all’addestramento base, anche esercitazioni periodiche in “bianco” o reali, per eventualmente correggere le procedure organizzative. f. Predisposizione di un ufficio informazioni lontano dalle aree operative per i parenti e i giornalisti.