Scarica Giacomo Lubrano, L'Occhialino e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! istallina lente, Con quale magia d’una lente di cristallo un piccolo strumento, ingrandimento della vista, fa sì che dei granellini di sabbia appaiano come cumuli d’oro, e che una minima particella di un essere appaia magnifica come fosse grande? Con qual magia di Tanto piacevol più, quanto più mente: Tanto più piacevole, quanto più inganna: minaccia in pi fa temere che in poche gocce d’acqua ci sia un mare che da ui trabocchi; e giuri mezzo tutto un mezzo niente. che un filo sia il guizzo di un fulmine che saetti; giureresti che sia quasi un tutto ciò che in realtà è quasi niente. Così se stesso adula il fasto umano, Così l’ostentazione umana compiace se stessa, e per il proprio piacere amplifica gli aspetti ingannevoli della realtà, credendo che sia un mondo ogni atomo di vanità. Oh, questa illusione ottica è pericolosa per noi! Oh ottica fatale a’ nostri danni! La vita è un istante, e i nostri sensi fallaci U è el senso insano ci fanno sognare e credere di vedere eternità negli anni. Sogna e travede ete ne gli “L’Occhialino” è un sonetto tratto da Scintille poetiche (raccolta di componimenti scritti nel corso di più decenni e raccolti in volume la prima volta solo nel 1674 e nel 1690 con lo pseudonimo di Paolo Brinacio), dove l’autore, Giacomo Lubrano, è meravigliato da come lo strumento (l’occhialino è inteso come il microscopio, l’occhiale era il telescopio) amplifichi le cose reali e capisce che è tutto un'illusione che rende le cose magnifiche, ingannandolo. Il testo segue lo schema rimico: ABBA ABBA CDC DCD Tutto il componimento è strutturato sull’uso dell’iperbole. Nella prima quartina il poeta esprime la sua meraviglia riguardo a l’occhialino, chiedendosi con quale magia un piccolo strumento sia capace di aumentare le capacità visive, come l’iperbole fa con i concetti. L'iperbole è una delle figure retoriche preferite dal Barocco, ma qui l’occhialino è l’iperbole degli occhi in direzione dell'inganno e della menzogna. Inoltre troviamo una contrapposizione di parole, l’antitesi, con le parole “piccolo ordigno” e “iperbole de gli occhi” per accentuare maggiormente il lavoro del microscopio. Esso fa sì che i granelli di sabbia appaiano come cumuli d’oro (il Perù era celebre per le sue ricchezze) e che “un schizzo d’ente”, ovvero qualcosa di infinitamente piccolo, appaia magnifico come se fosse grande.