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Giovan Battista Marino, Appunti di Letteratura

Uno degli autori più importanti della letteratura italiana.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 17/06/2023

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giusy-masucci-1 🇮🇹

5

(1)

2 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Giovan Battista Marino e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! MARINO Un amico di Marino, un monaco benedettino Angelo Grillo (amico anche di Tasso) fa una testimonianza positivo:la lettera di Grillo è interessante perché fornisce alcune parole chiavi utili dalla decodifica della poetica di Marino e inn generale quella barocca:gli viene chiesto cosa ne pensa di Marino e lui risponde che è poeta di grande spirito, altissime speranze ed è possibile vedere la bellezza de concetti all'interno dei suoi versi. Viene messa in evidenza la capacità di saper collocare bene i temi. È evidente che passando dalla fine del 500 ai primi anni del 600, il passaggio verso un nuovo tipo di fare letteratura di cui il 600, è pienamente espressione è il poeta più rapprensativo sarà Marino (mentre negli anni successivi ci sarà l'esigenza di un cambiamento di letteratura e poetica significativo, il bisogno di qualcosa di moderno è l'esponente sarà Galilei). Dei primi anni di vita di Marino non si sa molto, inizia con gli studi giuridici per poi dedicarsi alla sua vocazione letteraria. Si forma a Napoli nel circolo di intellettuali napoletani di Matteo di Capua che tra l'altro è in contatto con Gion Battista di Manzo altro autore importante di questi anni che anche il primo biografo di Tasso, poiché scrisse la prima biografia di Tasso che arriva dopo la sua morte scritta da Giovan Battista Manzo, autore napoletano e appartenente allo stesso circolo letterario di Marino. Questo circolo è importante perché intorno ad esso prende vita e realizza una grande attività culturale l'Accademi degli Svegliati, in cui Marino sperimenta i suoi primi versi come quelli sui baci in cui si dedica al tema amoroso (i baci che passano da una bocca all'altra attraverso l'amore le anime, le 2 bocche si uniscono diventando una fisicamente e confondono più di un'anima, ovvero quella degli amanti) e indica la prima stagione mariniana nei primi anni del 600. La sua permanenza a Roma è fondamentale sia per il contesto culturale e artistico sia per guadagnarsi la protezione di clero e famiglie importanti, qui accade un incontro con gli artisti del tempo in particolar modo con Caravaggio che ha un ruolo. Importante nella costruzione dell'immaginario di Marino perché quest'ultimo sarà sempre legato all'arte pittorica e visiva che userà anche nella sua poetica. Inoltre sa affermarsi, entrare in contatto con i circoli importanti e costruire la propria propaganda e fortuna. Stampe a Venezia le sue prime Rime (fu più facile che pubblicarle a Roma a causa della censura anticonformista, mentre Venezia era un ambiente più libero). Attraverso le rime si mostra capace di attingere a tutti i temi, soprattutto quelli dell'amore e ance a repertorio mitologico. Un aspetto interessante delle Rime è che abbiamo la conferma del superamento del Canzoniere di tipo tematico (mentre Tasso le chiude col modello unitario petrarchesco e stampa le sue prime per temi) e ci si muove verso un modello di Canzoniere che abbia una lie a che sia di tipo tematico. Dà anche l'annuncio di un poema "Gerusalemme distrutta" che dà l'idea al lettore che Marino vuole scrivere un poema ed è antagonista all'opera di Tasso, ma non ha mai visto la luce. Perciò annuncia un progetto di cui non aveva interesse, ma sappiamo che era interessato a cimentarsi nella scrittura di un poema (compiuto, strutturato in ottave e 20 canti in grandi di collegarsi alla tradizione ma allo stesso tempo da distaccarsene). Un'altra testimonianza importante all'altezza di questa data è la volontà di scrivere un poemetto sulla stage degli innocenti, nonostante sia anche esso incompleto. Ad un certo punto Marino si trasferisce a Ravenna lasciando Roma e non apprezza molto l'ambiente culturale che non è particolarmente vivace, ma più modesto tant'è che Marino viaggia molto e si confronta con reale molte più emancipate come i circoli di Genova e soprattutto di Bologna. Ad un certo punto riesce a trovare un'occasione importante:scrive Rime per fedelizzarsi Carlo Emanuele di Savoia proprio perché dedica le rime alle sue figlie che vanno in nozze con due principi e riesce così ad avere da parte di Carlo Emanuele I un appoggio importante e significativo. In questo periodo mentre scruge queste rime encomiastiche, attacca con testi ironici, sonetti burleschi un autore di corte, Murtula, in modo da non avere concorrenza. Murtula tenta di difendersi, risponde ma senza successo. Marino si rivolge direttamente a lui in questi testi molto parodici. Murtula gli tende un agguato per strada, ma Marino riesce a salvarsi e Murtula viene condannato e Marino ne esce trionfante. Un altro aspetto interessante è che il dato nell'essere un poeta irregolare scrive versi poco referenti nei confronti di Carlo Emanuele, denigrando qualche suo difetto fisico che aveva un accenno di gobba e vengono raccolti sotto il nome di 'Gobei". Carlo Emanuele lo mette in prigione e lui per un anno continua a scrivere lettere che hanno un taglio burlesco e parodico. Scrive la" Ira" quando esce dalla prigione, una raccolta di Rime divise per temi. Scrive anche dei testi che hanno una vocazione sacre "Dicerie Sacre" innovative per l'epoca perché sperimenta la prosa sacra che da lui non ci si aspettava. Si confronta attraverso la scrittura e la prosa sacro con tutt gli autori predicatori del tempo. Anche però in questo caso a Marino interessa lo scopo di stupire il mondo, suo obiettivo principale e le Dicerie Sacre sono dedicati a 3 temi (per cui sono 3 libri) importanti:pittura, musica e cielo. Rimanda alla Sacra Sindone con metafore di Cristo come pittore che ha dipinto la sua stessa immagine sulla sindone ed è espressione della letteratura e arte barocca. Ad un certo punto vengono messi in crisi di volta in volta o per alcuni atteggiamenti di Marino o contenuti poco riverenti presenti nell'opera, i rapporti che Marino ha con la politica del tempo e il clero(anche col Papa Paolo V borghese) tanto da diventare instabili. Perché le Dicerie Sacre non sono in liena con l'ortodossia e Marino si rende conto che in Italia non può più operare in libertà, non può più stabilire rapporti funzionali con uomini importanti e decise di lasciare l'Italia e va in Francia alla corte della regina italiana Maria De Medici che lo accoglie bene, viene accolto anche dagli italiani c'è si erano allontanati dal clima troppo oscuro e censorio in Francia che era decisamente più libera. Ci sono lettere che sono testimonianza di questa nuova collocazione positiva. Riesce a stabilire un buon rapporto con Luigi XIII, scrive dei testi che ancora una volta sono testi encomiastici (per le nozze) e diventa poeta di corte, dedicandosi alla celebrazione del re, della corte francese. Scrive la "Galleria" una raccolta di 624 testi poetici, soprattutto sonetti e madrigal e il madrigale anche nelle rime di Tasso è una forma metrica molto usata per sperimentare, cioè diventa uno spazio di grande sperimentazione non solo di temi, ma anche con le forme metriche in cui recupera anche la forma magridale e ciò ci permette di capire qual è il legame con la tradizione, molto recente che ha alle sue spalle, e l'innovazione. È interessante perché già dal titolo presenta una passione per le arti visive, divisa in 2 parti:in pittura e scultura e ci offre tutta la passione che ha per le opere del tempo descritte in versi. Un esempio Di sonetto viene celebrato il ritratto di Marino fatto da Caravaggio e dice che quando lo guarda, gli sembra di guardarsi allo specchio tant'è che è perfetto. È un'opera nuova, Idi trance sperimentazione e di interesse per l'epoca. Poi c'è l'Adone pubblicato nel 1623, in cui però non ci sono molte testimonianze, ma già sappiamo che era interessato a scrivere un poema, testimonianze che risalgono a Napoli e probabilmente qua scrive i primi canti. È in una lettera dice all'amico Castello:l'Adone è diviso in 3 libri, ma poi sarà diviso in 20 libri:il primo contiene l'origine dell'innamoramento della Dea (tempo dell'innamoramento), il secondo gli amori e i godimenti (tempo dell'amore) e nell'ultimo la caccia dell'infelice giovane (tempo della morte). Riprende la semplicità del mito che riprende dalle Metamorfosi di Ovidio. Quando però prima di trasferirsi in Francia comincia a lavorare sulla materia di Ovidio, ad un certo punto riesce di ampliare il poema cioè avere maggiore libertà di scrittura che in Italia non aveva avuto perciò la pubblica in Francia. L'ottava proemiale, prima ottava del primo libro è un ottava che offre un'invocazione a Venere (ancora una volta di matrice lucreziana, cioè riprende la tradizione e il De Rerum Natura di Lucrezio)che è definita la dea che regola tutto, la più begnina e mansueta, regola il mondo, i sentimenti, è la madre