Scarica Giovan Battista Marino - Adone e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovan Battista Marino Il principale esponente della poesia barocca è Giovan Battista Marino. La sua opera principale è “Adone” composta da 40.000 versi. Attorno a Marino si forma un vero e proprio gruppo di seguaci chiamati “Marinisti”, che si oppongono ai Petrarchisti con l'intento di rappresentare la totalità della realtà poiché lo scopo del barocco letterario è quello di stupire. Infatti, alcune poesie di questo periodo descrivono elementi mai descritti finora. Il protagonista diventa il brutto e lo strano. L’effetto era sempre quello di suscitare la meraviglia del lettore. La poesia del Barocco è molto vivace e meravigliosa dal punto di vista estetico, però, dal punto di vista del contenuto è molto povera. Questo perché in Italia, nel ‘600, la dominazione spagnola è la fine della libertà di pensiero fecero sì che i letterati si rifugiassero all'interno di componimenti belli solo dal punto di vista estetico. Marino è una personalità eccentrica, sregolata, che asseconda la moda del decorativismo e che riprende il citazionismo, infatti, inserisce all'interno delle sue poesie lunghe citazioni, immagini ed espressioni classiche che vengono, però, rielaborate e mescolate tra loro con la tecnica combinatoria cosa che addirittura li procurò l'accusa di plagio. Era anche una personalità che procedeva costantemente al rifiuto delle regole poiché il fine della poesia era appunto quello di creare degli effetti stupefacenti e una poesia originale che comprendesse tutti gli aspetti del reale. Opera: Adone L'opera principale di Marino è l’Adone, un lungo poema composto da 20 canti dove viene narrata la storia d'amore tra Venere e il pastore Adone che fu ucciso da un cinghiale mandato da Marte (marito di Venere) a causa della sua gelosia. Anche Ovidio (poeta latino) aveva raccontato questa storia all'interno della sua opera in soli 73 versi, invece, Marino ne scrive ben 40.000. Questo perché nonostante la storia sia molto breve la trama sia molto semplice, lui insiste in richiami mitologici e complica gli eventi per dare questo effetto di stupore e meraviglia. Lo strumento principale di Marino è l'uso estremo delle metafore che consentono al poeta di creare un altro mondo, trasfigura la realtà in un qualcosa di nuovo, quindi crea stupore riesce a realizzare l'intento della meraviglia. Quest'opera era destinata ad un pubblico stanco dalle guerre che insanguinavano l'Europa e proprio per questo viene definito un poema di pace, proprio perché finalmente consentiva al lettore di distrarsi per un attimo dalle brutture delle guerre. Dai suoi contemporanei fu giudicata come un'opera grandiosa, invece, i posteri la giudicano sicuramente come una letteratura raffinata nella forma ma vuota nello spirito.