Scarica i disturbi specifici dell'apprendimento e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! 25-I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Includono una serie di quadri clinici in cui l’elemento caratterizzante è rappresentato da un deficit che riguarda una o più abilità scolastiche. I deficit possono riguardare la Lettura, scrittura, abilità di calcolo. I DSA sono frequenti, il disturbo e molto più frequente nei maschi rispetto alle femmine. I disturbi NON specifici dell'apprendimento si riferiscono alla difficoltà di acquisire nuove conoscenze non solo in uno, o più, settori specifici delle competenze scolastiche, ma in più ambiti. Possibili cause di questo tipo di disturbi includono alcune condizioni come: disabilità intellettiva livello cognitivo borderline epilessia ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) autismo ad alto funzionamento disturbi d'ansia Disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) Nel linguaggio comune, quando si parla di disturbi dell'apprendimento ci si riferisce specificatamente alla categoria dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Essi differiscono dagli altri, più gravi e non specifici, associati a disabilità intellettiva o ad altri disturbi, anche di origine genetica. LE CAUSE Non sono conosciute, ma si ipotizza che esistano una serie di disfunzioni neuropsicologiche di fondo che si traducono nella mancata acquisizione delle abilità scolastiche Alcuni dati epidemiologici sembrano suggerire l’importanza di una componente “genetica” alla base del disturbo Altri dati epidemiologici sembrano orientare per una responsabilità di fattori organici di natura acquisita: *anamnesi positiva per fattori cerebrolesivi (prematurità, complicazioni della gravidanza, asfissia neonatale, ittero) *frequente riscontro di disturbi neurologici “minori” ( assimetrie dei riflessi profondi, anomalie del tono muscolare, deficit dei nervi cranici) È possibile riconoscere nell’apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo, e della partecipazione di una serie di fattori rappresentati da: *processi percettivi uditivi (discriminazione fonetica, segmentazione fonetica) *processi percettivi visivi (discriminazione de simboli grafici) *memoria uditiva a breve termine (lettere, sillabe, parole e numeri) *operazioni di calcolo *competenze linguistiche, numeriche *funzionalità dei sistemi di controllo preposti all’integrazione funzionale delle varie operazioni Il quadro clinico si rende evidente con l’inizio della scuola primaria e progressivamente assume le sue connotazioni specifiche. Il deficit può interessare la lettura, scrittura, calcolo. In alcuni casi si ha la compromissione contemporanea di più aree ( disturbo dell’apprendimento di tipo misto) La differenziazione fra le 3 diverse dimensioni, diventa essenziale quando dalla diagnosi si rende poi necessario formulare il progetto terapeutico. DSA DELLA COMPROMISSIONE DELLA SCRITTURA Anche per l’apprendimento della scrittura le difficolta iniziano con la scuola primaria e si manifestano con maggiore evidenzia, determinando un grado di compromissione funzionale che dipende dalla severità del disturbo e della componente interessata. Nel percorso dell’acquisizione della scrittura Deve inizialmente padroneggiare le operazioni di traduzione del suono. Il bambino passa a padroneggiare gli aspetti ortografici della scrittura con le sue regole. Infine, il sogg. Organizza la produzione grafica in maniera tale da trasmettere Un pensiero, una informazione o dei concetti tenendo conto anche dei destinatari a cui è rivolto lo scritto. Un bambino può scrivere male, per problemi che riguardano la grafia, l’ortografia o la composizione del testo. LA DISGRAFIA È un deficit che riguarda l’acquisizione dei “programmi motori” che permettono di tradurre sullo spazio grafico (il foglio) quanto elaborato mentalmente. Il deficit, riguarda la componente di realizzazione della scrittura e della fluidità e del controllo del tratto grafico. Il disturbo si manifesta, con i seguenti segni, ovvero: *eccessiva velocita nello scrivere *scarsa velocità nello scrivere *alterazioni del ritmo della scrittura, della fluidità *scarsa pressione della penna sul foglio *impugnatura scorretta LA DISORTOGRAFIA Vengono indicate le difficoltà riconducibili a deficit dei processi di fonema-grafema e di padroneggiamento delle regole che appartengono al sistema grafemico della lingua. Il sogg. Presenta: *inversioni: spostamento dei grafemi all’interno delle parole. *emissioni: mancata scrittura di un grafema all’interno delle parole *errori che riguardano la punteggiatura, accenti LA COMPOSIZIONE DEL TESTO Si tratta di una difficoltà che viene riconosciuta a partire dagli 8-9 anni Le difficoltà si traducono in * limitatezza del testo *povertà del vocabolario *inadeguata strutturazione della frase *errori grammaticali e di punteggiatura. Nel corso del tempo le difficoltà appaiono definite, nel senso che con l’automatizzazioni delle operazioni connesse alla codifica ortografica e alla integrazione ortografica- motoria si rendono maggiormente evidenti i deficit connessi alla pianificazione, alla trascrizione e alla riformulazione della composizione ne deriva, una composizione inadeguata sul piano qualitativo DSA CON COMPROMISSIONE SUL CALCOLO È interessato l’apprendimento dei numeri e del calcolo. Le difficoltà iniziano con la scuola primaria e si definiscono con sempre maggiore chiarezza nel corso degli anni successivi al primo. Il disturbo risulta essere caratterizzato da una serie di difficoltà che hanno a che fare con la comprensione e la manipolazione degli elementi basali dell’abilità numerica e con l’acquisizione delle procedure e degli algoritmi del calcolo. Il sogg. Può presentare delle difficoltà: *nel riconoscimento immediato di piccole quantità *nelle strategie di composizione e composizione di quantità *nella suddivisione *nel comprendere i concetti relativi alle operazioni aritmetiche *nell’apprendere in modo soddisfacimento le tabelle della moltiplicazione. DIAGNOSI Nei confronti di un bambino segnalato per i disturbi dell’apprendimento è necessario in atto un percorso diagnostico articolato in diverse fasi Che partono dall’accertamento di una reale difficoltà di apprendimento per arrivare alla diagnosi differenziale e alla definizione dei disturbi associati ACCERTAMENTO DELL’ESISTENZA DI UNA REALE DIFFICOLTA’ La prima fase del processo diagnostico È finalizzata a verificare il livello prestazionale raggiunto nelle aree della lettura, scrittura e del calcolo. Ciò si effettua attraverso prove specifiche: *il numero di errori commessi *la velocità di lettura *la comprensione del testo letto. Il riferimento a tali elementi permette di acquisire dei risultati che vengono rapportati in parametri. L’esame della scrittura viene effettuato il dettato e la composizione libera. Il dettato di lettere, parole, intere frasi o brani permettere di valutare L’orientamento generale nel nostro Paese è quello di affidare la “cura” dei disturbi specifici dell’apprendimento alla scuola. Lo scopo è quello di potenziare le competenze scolastiche dell’alunno e nel contempo prevenire il disagio psicologico connesso alle difficoltà di apprendimento. Nella formulazione del Progetto, ad integrazione dei provvedimenti pedagogici, possono essere presi in considerazione i seguenti interventi: -riabilitativi -psico-educativi -psicoterapeutici INTERVENTI RIABILITATIVI Il LAVORO RIABILITATIVO Comprende sia stimolazioni specifiche, sia stimolazioni generali STIMOLAZIONI SPECIFICHE Consistono in una serie di attività che hanno per oggetto la prestazione deficitaria. Il presupposto è che la Ripetizione-facilitata, guidata e rinforzata Consente l’apprendimento e l’automatizzazione dei processi coinvolti ( analisi e sintesi fonetica, consapevolezza fonologica) Tali stimolazioni comprendono: *esercizi di lettura, per promuovere la comprensione del testo e guidare l’intonazione espressiva *esercizi di dettato, che attraverso un’accurata scansione, favoriscono la scomposizione della parola in sillabe e la percezione della posizione dei suoni e dei segni facenti parte della parola Le stimolazioni indicate, sia quelle specifiche che quelle generali Devono prevedere esercizi adatti a ciascun bambino ed al tipo di difficoltà che egli presenta. Il trattamento dei DSA, segue i criteri generali a cui si ispira ogni programma abilitativo: *presentazione degli esercizi in maniera sistematica *allungamento progressivo dei tempi di attenzione e di impegno *rispetto del ritmo di apprendimento di ciascun soggetto INTERVENTI PSICO-EDUCATIVI Riconoscono come interlocutori privilegiati i genitori e gli insegnanti. Bisogna considerare che le difficoltà di apprendimento mobilitano una serie di dinamiche emotive che investono sia gli insegnanti che i genitori: *gli insegnanti rilevano le difficoltà del bimbo e non sempre riescono a spiegarne la natura. Ciò, li mette in una situazione in cui spesso non sanno come regolarsi. *i genitori, allertati dagli insegnanti, elaborano fantasie di diversità del proprio figlio, che spesso sconfinano in altre aree del suo funzionamento generale. INTERVENTI PSICOTERAPEUTICI Possono assumere gradi di approfondimento crescenti in rapporto alle esigenze del singolo caso. In tutti i casi è necessario un counseling psicologico con interventi di rassicurazione e di sostegno rivolti al soggetto affinchè egli possa superare i sentimenti di inadeguatezza e di frustrazione ed acquisire maggiore fiducia in se stesso. Nelle situazioni in cui le dinamiche emotive assumono una rilevanza tale da interferire sul funzionamento generale del sogg. È necessario prevedere un intervento psicoterapeutico maggiormente strutturato. PROGNOSI I DSA presentano un’evoluzione migliorativa. Ci sono tuttavia dei casi in cui i disturbi persistono, limitando anche in età adulta le competenze di lettura, di scrittura e di calcolo. Come tali essi creano disagio al sogg. E ne condizionano le scelte lavorative. La differente evoluzione può essere attribuita a diversi fattori: *la natura del disturbo *l’entità del disturbo *la presenza, la natura e l’intensità dei disturbi associati