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I sentimenti di Elena, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

In questo breve testo descrittivo, Elena (Iliade) racconta in prima persona quello che prova prima del duello finale tra suo marito Menelao e il suo amante Paride.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2022/2023
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Caricato il 20/11/2022

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3.3

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Anteprima parziale del testo

Scarica I sentimenti di Elena e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! Si stavano compiendo i preparativi per il duello tra Paride e Menelao, quello che avrebbe deciso le sorti della guerra e la sorte della mia vita da traditrice. Mi recai nella sala e qui, con grande sorpresa, incontrai Laodice, moglie di Elicàone e la più bella tra le figlie di Priamo. Tesseva una grande tela come era il suo solito fare, sopra la quale sembrava esserci ricamata un’ immagine. Mi avvicinai e lei iniziò a parlarmi: mi raccontava che la guerra tra Achei e Troiani era ferma perché si doveva tenere lo scontro finale tra i due eroi più potenti e io sarei stata sposa del vincitore. A quelle parole provai molta rabbia contro me stessa: da una parte avevo nostalgia del mio primo marito Menelao, della mia casa, dei miei genitori che avevo abbandonato come una traditrice. Ma dall’altra il sentimento d’amore verso Paride era incontrollabile. Uscii dalla stanza in lacrime seguita dalle ancelle Etra e Climene e ci recammo alle porte di Troia, dove erano seduti tutti i compagni di Priamo che avevano smesso di combattere a causa della vecchiaia. Proprio Priamo mi chiamò ad alta voce e prendendosi gioco di me mi disse: “Vieni a vedere il tuo primo marito e i suoi compagni. Io non ti reputo colpevole di quello che è successo. Ma ora dimmi il nome di quel potente guerriero Acheo”. Così mi sentii intimorita da mio suocero perché qualsiasi cosa avessi detto poteva essere sbagliata e peggiorare maggiormente la mia situazione. Avrei preferito morire per essere scappata con Paride tradendo Menelao, che aver fatto scoppiare una grande guerra tra due popoli. Ero in soggezione e avevo paura ma non avevo altra scelta così dissi a Priamo che il guerriero che stava indicando era mio cognato, l’atride Agamennone, un sovrano dal grande valore e un guerriero potente.