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Storia della musica italiana, il cantautorato italiano
Tipologia: Sintesi del corso
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Il cantautorato italiano Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’90 l’Italia cambia due volte:
Simbolica CHE SARA Potrebbe sembrare una derisione raccontare la contestazione e le controspinte sociali ad essa in chiave di “canzonette” ma non c’’e nessun luogo come quelli apparentemente meno seri in cui si rendevano evidenti fenomeni che altrove sono negati o nascosti. Tornando a “La rivoluzione”, considerata indirettamente responsabile al suicidio di Tenco, fu eseguita da Gianni Pettenati e Gene Pitney. Aveva una musica orecchiabile, una struttura compositiva elementare e il testo era stato scritto da Mogol. La poetica di Mogol era meccanica e commerciale ma nel suo immaginario rivoluzionario non aveva nulla a che vedere con la politica. Si tratta infatti di un vago sentimento in salsa hippy, che evoca l’inevitabilita del cambiamento, riconosce il protagonismo dei giovani e auspica che la trasformazione avvenga in modo pacifico. La costruzione del personaggio “cantante” era molto simile a quella che puo essere osservata in qualunque talent show. Non a caso, sul finire degli anni ’70, la trasmissione di Pippo Baudo “Settevoci” costitui un esempio di questo genere televisivo. I grandi circuiti discografici erano quattro:
A. mostrano una forte letteralita, sia nella composizione dei versi che nel lessico utilizzato.