Scarica Il gesto e il segno. Tecnica dell'incisione Libro di Guido Strazza e più Sintesi del corso in PDF di Design solo su Docsity! domande calcografia CHI HA SCRITTO IL GESTO IL SEGNO PERCHÉ LA SCRITTO COSA È IL GESTO IL SEGNO essendo il libro aperto alla Comprensione di tutti parte inevitabilmente I concetti base da apprendere La definizione del gesto e del segno Il segno è una conseguenza del gesto ovvero l'azione con cui io realizzo il segno azione determinata da un pensiero meditato o spontaneo che per tale motivo può subire variazioni in base al nostro essere di forma , di velocità, di addensamento di rarefazione , propagazione nello spazio Esistono diversi tipi di segni ad esempio il punto è la rottura cromatica della continuità del foglio poiché l’attenzione visiva è colta dal punto poi il segno che è una conseguenza Del gesto in cui la china si posiziona in alto e poi tramite il gesto dell’uomo si traccia il segno il contorno che è un segno spontaneo. L’addensamento di segni che è dato dalla condensazione di segni dati da un numero ripetuto di gesti Divisione tra colore è colore di cui caratteristica sta nella divisione tonale del foglio Il segno in rarefazione il segno non lo vediamo allo stesso modo rispetto all’inizio, infatti si potrebbe anche definire come la dissolvenza del segno che ha un movimento è una direzione --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 3. Che tipi di tensione esistono equilibrio e dinamica --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 5. Parla dell'importanza della contraddizione (lo schema del quadrato) La cognizione di concordanza o contraddizione ha conseguenze Profonde sul significato percepito di una o più figure si dice che una figura è in concordanza o contraddizione rispetto al foglio in base al rapporto geometrico che la figura ha con le due costanti di riferimento ovvero la direttrice verticale e orizzontale --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 6. Quali sono le costanti di riferimento la direttrice verticale ha un equilibrio dinamico Essendo che la direttrice verticale segue il moto dei gravi ha un'azione che va dall'alto verso il basso e orizzontale mentre la direttrice verticale A un equilibrio indifferente o di riposo poiché la forza di gravità non la influenza strazza articola Il suo studio del segno a partire dalle costanti di riferimento poiché in base a queste direttrici posso realizzare una miriade di segni e addensamenti Cambiando posizione e dimensione , direzione che mi aiutano a realizzare sul foglio bidimensionale un oggetto che presenti una terza dimensione tramite l'accostamento di segni è un'illusione dell'occhio che percepisce una prospettiva La verticale in sequenza Invece può generare delle dissolvenze o un frequenza la frequenza è la ripetizione ritmata e del segno un numero determinato di volte intervallando il segno con uno spazio bianco detto intervallo Che determina tendenza del segno rarefarsi o addensarsi se la frequenza è sottoposta a variazione di forma e dimensione genera una terza dimensione 7. Parla del segno indotto Il segni indotto è dato dalla interruzione di interferenze Di contatto o dal distacco di più trame si dice infatti che egli si autogeneri e che corrisponde una sospensione di una vibrazione natura vibratorio che viene contraddetta se realizziamo un contorno I segni indotti insieme realizzano una trama indotta che è definita dall'interferenza tra il bianco del foglio e il segno nero Le trame indotte come segni indotti possono essere coerenti e contraddittorie con le trame complementari 11. Chi è l'artista delle due figure (arena di Verona e Carceri) Piranesi fu un incisore è un architetto molto importante Che studiamo per il suo utilizzo della tecnica dell’acqua forte (Che è una tecnica indiretta della calcografia) 16. Parla del bulino L'unico attrezzo intercambiabile è il bulino Essendo intercambiabili è possibile godere di diverse punte in acciaio che possono essere multiple o singola conforme triangolari per un segno più sottile e più profondo o a losanga per segni più grossi o avere più punte per creare più segni contemporaneamente che si differenzia dalla punta secca poiché la punta secca esso esporta il metallo Mentre la punta secca lo scalfisce Inoltre il bulino Fa il suo ingresso sul piano d'incisione in maniera sottile dopodiché ne ricava un ricciolo scavando in fondo facendo un segno più ampio più scuro Alla sua fuoriuscita ritorna sottile poiché viene meno la pressione della mano ha bisogno di una grande forza viene quindi utilizzato in piedi , mentre la lastra viene bloccata con un cuscinetto di cuoio riempito di sabbia Spesso viene utilizzato per la realizzazione della calligrafia storia del bulino nasce in germania nel quattrocento La tecnica veniva già ampiamente utilizzata nel medioevo dagli orafi che realizzavano con il bulino degli incavi nel metallo che poi venivano colmati da una mistura nera chiamata linello STORIA DEL BULINO (DI BRUSCAGLIA) Nasce nel 400 Ha il suo culmine nel 600 Fino al 700 successivamente viene soppiantato dalle tendenze romantiche dell 800 Poiché gli artisti di questo periodo hanno a loro disposizione le tecniche nate rispettivamente nel 500 L Acqua forte E quella della puntasecca nata subito dopo quella del bulino Non abbiamo una vera e propria paternità di questa tecnica In questo periodo le lastre che circolavano Erano solo a scopo divulgativo non si sentiva la necessità di far sapere chi le realizzasse Ma abbiamo una testimonianza dell uso di questa tecnica In Italia con Peregrino di acesena E Alfredo. Durer È importante perché utilizza anche la tecnica del punzone ma è anche uno dei primi che inzia ad incrociare il segno Poiché inizialmente non c era questa usanza Opere: "La malinconia" "Il porta bandiera" Che era molto importante perché ritroviamo il primo prototipo di monogramma Altri artisti Andrea mategna IL pollaiolo Che è importante perché il primo ad inclinare il bulino 17. Parla del punzone esempi di alcune tecniche fondamentali : IL PUNTINATO la prima tecnica che utilizza strazza nei suoi disegni è ovviamente il puntinato il PUNTO è LA ROTTURA CROMATICA DEL FOGLIO Per la tecnica del puntinato su foglio si utilizza il pennino poi l effetto puntinato può essere riportato su lastra ad esempio: un alieva di strazza Giulia Napoleone realizza puntinato su una lastra di rame (per cui di una lega un po più forte rispetto allo zinco)e ne fa una stampa in che modo? con lo strumento del punzone garantiscono un uniformita del segno posso utilizare anche un punzone multiplo la diversa natura e dimensione del puntino che dipende dal tempo e dalla pressione che io impiego per tenere il pennino sul foglio stesso meccanismo vale per quando si utilizza il punzone il punzone MULTIPLO non si utilizza singolarmente come il punzone singolo ma viene utilizzato con una Mazzola la mazzola è una sorta di martello ma di gomma un po più grande delle dimensioni standard che serve alla battitura del punzone IL PUNZONE INFATTI FA PARTE DELLE TECNICHE DIRETTE perchè noi con la nostra stessa forza interveniamo sulla superfice del metallo con il passagio del punzone sulla superfice si creano delle escrescenza chiamate barbe che vanno a sdoppiare la superfice nel caso della punta secca con la punta al centro e le due barbe laterali BESO sembra avere una lama liscia invece è zigrinata ondulando sulla zuperfice rendo la superfice nera e poi creo i bianchi col traschietto..o brulitoio 18. Tecniche indirette quindi acquaforte e acquatinta si stendono strato uniforme di vernice acida resistente 19. Cosa vuol dire morsura e quanti tipi abbiamo studiato metodo utilizzato nelle tecniche indirette della calcografia e che prevede l'azione di acidiAl fine di praticare un'incisione sulla lastra Passata la possibilità di Agire sulla lastra senza toccarla era considerata lavoro di un alchimista 20. acquatinta Quanti tipi di acquatinta conosciamo, quali sono, che differenza hanno queste texture È una tecnica indiretta Che si distingue per la sua capacità di creare campiture (quindi la utilizzarò se voglio creare degli sfondi o delle texture e di arricchire di toni chiaroscurali utilizzando delle granitura Per questo Spesso è utilizzata insieme all’acqua forte Che è detta proprio Tecnica del tratto Proprio perché con essa il posso delineare i contorni del disegno Ci sono tre tecniche per realizzare questo effetto Per facilitare il lavoro della spartiture dalla polvere si usa la Tecnica a cassetta Ovvero si prende una cassetta all’interno del quale vi è una griglia dove poggiare la lastra E dove sono presenti i granuli di resina , poi Con L’uso di un soffietto o con l’uso del soffio dell’incisore stesso si andrà a sfruttare la pressione dell’aria che spargerà la polvere in tutta la cassetta in maniera uniforme , anche questa andrà poi fissata col calore Si mette la lastra prima se si vuole una granatura un po’ più fitta Mentre verrà messa dopo se si vuole una granatura più fine Tecnica a sacchetto Che si effettua prendendo una lastra e poi sopra si metterà sopra con un sacchetto costruito con tessuto una grana molto larga in modo da far passare i granuli di resina che si distribuiscono sulla superficie in maniera poco uniforme ( per questo nacque poi il metodo a cassetto) successivamente la resina viene riscaldata e si fissa sulla lastra Tecnica a spruzzo È un metodo semplice e veloce ma non abbastanza preciso Si prende uno spruzzino con all’interno la vernice con cui La lastra viene resinata Quindi coperta per proteggerla E tramite questo spruzzino si può decidere di creare diverse sfumature oppure addensare il nero grazie delle mascherine con L inclinazione del polso 9. Come si eseguono delle correzioni in fase di stampa su una puntasecca Avvengono mediante il raschietto e bruciatore a punta triangolare in modo tale che laddove abbiamo le escrescenze lasciate dalla punta secca le andiamo a rimuovere 10. Quali sono le correzioni che posso eseguire su una tecnica dell'acquaforte --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 11. Mostra delle opere di Rembrandt Lo associamo alla tecnica della puntasecca La tecnica della puntasecca si sviluppa nei Paesi Bassi e In Germania nel 16/17 secolo Inizialmente la tecnica si applica su una lastra di stagno Infatti questi artisti anonimi vengono chiamati ...preturidiani Egli utilizza questo metodo in maniera esemplare , usando due tecniche insieme Nel suo autoritratto infatti possiamo notare in maniera evidente come lui Inizialmente la tecnica dell’acqua forte, e successivamente la tecnica della puntasecca giocando sulle ombre e sulle luci LO SCHIAVONE Andrea Meldolla, è un altro incisore che utilizza la tecnica della punta secca E messo a confronto Con Rembrand Analizzando i due aspetti diversi del modo in cui trattano il segno Anche egli fa parte del gruppo di artisti che utilizzava lastre di stagno (preturidiani) ma si torna netta differenza con Rembrandt Poiché Rembrandt va a lavorare sulle ombre e sulle luci Mentre lo Schiavone va a lavorare sugli sfumati che si vanno a creare all interno dell”opera 12. Nel 900 che tipo di tecnica è stata ripresa Ci troviamo nel periodo dell fine ottocento inizio 900 proprio per questo possiamo notare Utilizzo della tecnica sia della puntasecca e dell’acquaforte. In concordanza con tutti gli altri artisti del 900 che riprendono la puntasecca La quale si diffonde nel 400 ma che nel seicento viene accantonata in favore dell’acquaforte Viene ripresa sia dagli espressionisti sia da altri personaggi come lo stesso Picasso O appunto lo stesso Giorgio Morandi... Attratti dal fatto che la tecnica della puntasecca permettesse di riprodurre le loro opere con estrema facilità a partire da una matrice Inoltre le varie avanguardie sono a fascinate dal fatto di riportare il passato nel contemporaneo Aggiungendo anche delle particolarità alle tecniche... la punta secca non viene più realizzata sul lastrine come rame ottone o zinco ma anche con il piombo con il plexiglas con la celluloide Parlando un po’ di questi artisti citiamo l’italiano Giorgio Morandi Lui si occupa quasi sempre di paesaggi e di natura morta per esempio “bicchieri con brocca” --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 13. Parla della xilografia La XILOGRAIFA fA parte dei grandi gruppi di incisione Sono messi in ordine di nascita La xilografia nasce nell 800 in Cina per poi spostarsi principalmente In Corea a poi in Giappone Nasce principalmente per la divulgazione della religione dei monaci buddisti Molto importante Xilografia significa scrittura su legno Quindi fa parte delle tecniche a rilievo Poiché sarà la zona in rilievo che verrà coinvolta nella stampa su foglio A differenza della parte scavata che ci darà la possibilità di lasciare il foglio bianco Abbiamo due tipi di taglio Di testa Viene fatta orizzontalmente che contiene più nodi Di filo che viene fatta secondo la caduta dei gravi quindi verticalmente dall alto verso il fasso Prima di incidere su queste matrici esse devono essere trattate e soprattutto Bisogna assicurarsi anche della qualità della matrice Poiché questa matrice tende a modificarsi nel tempo e percepire maggiormenti gli effetti da cambiamenti atmosferici Soprattutto se il legno è un legno che proviene dagli strati superficiali dell albero Cosa che non succede con un legno ricavato dall interno dell albero Preparazione Essiccare Passare l olio di lino per chiudere i pori della corteccia Come utensili Possiamo utilizzare Il bulino (l unico utensile preso in prestito dalla calcografia) E le sgorbie Può dare intorno a 100 o 200 copie --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 15. Chi sono gli espressionisti astratti e gli espressionisti che hanno usato la puntasecca nel 900 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 16. Parla di Goia (opere fatte e tecniche principali Opera: il sonno della ragione genera mostri Quale è l'unica opera che Goia realizzò per provare una tecnica e invece lui era importante per altre tecniche --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 18. Acqua forte Parla delle vernici usate per l'acquaforte La tecnica nasce nel 1500 Viene inventata dagli artigiani armaioli data la necessità di incidere nelle proprie armi Con l’utilizzo di diversi acidi facile realizzare dei contorni utilizzando questa tecnica Basta solo scalfire la vernice secondo la tecnica ad incavo e poi L acido corroderà Molto utilizzata per la realizzazione di chiari scuri ombre e luci Visellatura Lucidata Grassata Viene verniciata poi annerita col nerofumi per rendere più visibile i segni e resistente all azione degli acidi Viene usato L acido nitrico diluito per corrodere i disegni fatti a incavo Piana: tutti i segni hanno tutti la stessa forza Per coperture : si ha una prima morsura , si coprono con una vernice protettiva i segni che dovranno risulterà più rottili e leggeri , si immerge , si ricoprono altre zone Ci sarà un fondo è netto data la profondità diversa di texsture Per aggiunta: Per ottenere una sfumatura di segni migliori, abbiamo una aggiunta di texture dopo ogni morsura , si acidano per primi i segni che si vogliono più forti, si creano quelli che si vogliono più leggeri , e così via --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 19. Gli acidi vengono utilizzati per diversi metalli, quale per lo zinco, quale per il ferro e quale per l'ottone Per lo zinco L acido nitrico --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 22. Chi è il Mazzola 23. Come viene chiamato il Mazzola --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------- 24. Chi è il Barocci, quando ha operato e con quale tecniche