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Il Visconte Dimezzato, Sintesi del corso di Lingue e letterature classiche

Analisi dell'opera "Il visconte dimezzato" di Italo Calvino

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 28/01/2020

nena-knoodlz
nena-knoodlz 🇮🇹

2 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il Visconte Dimezzato e più Sintesi del corso in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! Italo Calvino è stato un moderno autore italiano. Rappresenta un’icona per la letteratura mondiale. Il suo stile unico ha dato vita ad opere senza tempo. Riusciva a fondere neorealismo, ironia e cinismo nei suoi racconti, questi elementi narrativi arrivano al lettore come qualcosa che riesce a toccarlo, facendolo ridere e pensare in un punto profondo dell’animo, allo stesso momento. Le situazione surreali e talvolta goffe e stravaganti alleggeriscono il peso del senso di quello che Calvino voleva esprimere. Nella sua carriera da scrittore Calvino si è dato modo di sperimentare diversi stili di scrittura, dai primi romanzi più rivolti verso il reale e la storia italiana, a poi un'inclinazione più favolistica e simbolica fino ad arrivare al saggio. IL VISCONTE DIMEZZATO (fase favolistica) È possibile capirci guardando l’insieme? O forse dovremmo farci a pezzi prima di scoprire ogni lato di noi? La scissione di un qualcosa di intero può portare si, alla disgregazione di una interezza, ma l’analisi profonda di ciò che ci costituisce permette di avere una consapevolezza maggiore. Partendo da un'analisi di ogni nostro “lembo” o “parte” arriveremo ad avere una visione molto più completa e funzionale del nostro vero io interiore; questo lo credo fermamente. Potremo poi, davvero sorprenderci di quante cose non sappiamo di noi, l’interezza può essere allora solo un illusione, frivola e superficiale. Questo concetto mi porta a pensare: il senso di incompletezza che sentiamo può essere il motore che ci spinge verso una ricerca. Vorrei scoprirmi allora senza mai farlo completamente, verso una mia porzione e non verso la me completa, mi capisco a piccole dosi per poter davvero mettere insieme i pezzi. E grazie allora, a tutto quello che ci spezza in due o più parti. Che così abbiamo modo di ricomporci con un senso al quale arriviamo noi, e senza il quale non avremmo veramente un senso.