Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

ITALIANO NASCITA DELLA LETTERATURA ITALIANA, NASCITA DELLA LETTERATURA FRANCESE, SCUOLA SICILIANA, SICULO-OSCANA, Temi di Italiano

LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA, NASCITA DELLA LETTERATURA IN FRANCIA, LINGUA DOIL E DOC, SORDELLO DA GOITO, CICLO CAROLINGIO, CICLO BRETONE, BRUNETTO LATINI, MARCO POLO. POESIA SICILIANA, FEDERICO II DI SVEVIA, MAGNA CURIA, I RIMATORI, JACOPO DA LENTINI, PIER DELLA VIGNA, GUIDO DELLE COLONNE, IL TEMA AMOROSO. POESIA SICULO-TOSCANA, DIFFERENZE CON LA LIRICA SICILIANA, I POETI TOSCO-EMILIANI, GUITTONE, GUIDO GUINIZZELLI, BUONAGIUNTA.

Tipologia: Temi

2020/2021

Caricato il 19/03/2021

jolanda-mariniello
jolanda-mariniello 🇮🇹

4.3

(8)

10 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica ITALIANO NASCITA DELLA LETTERATURA ITALIANA, NASCITA DELLA LETTERATURA FRANCESE, SCUOLA SICILIANA, SICULO-OSCANA e più Temi in PDF di Italiano solo su Docsity! LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA Nel 1200 (XIII secolo), in Italia vi erano dei centri di alta cultura che erano gli studi equivalenti alle attuali Università di Bologna, Padova, Napoli, quest’ultima fondata nel 1224 da Federico 2 di Svevia. In Italia vi era una vistosa diffusione della cultura e della letteratura francese, soprattutto nelle corti, ma anche in alcune città vi era la diffusione della poesia francese provenzale. Infatti in questo secolo molti dotti conoscevano bene la lingua francese, la lingua provenzale, e quindi erano diffusi i testi in lingua DOILE (parlata nella Francia del nord) E DOK (parlata nella Francia del sud). Grazie al passaggio di trovatori e giullari che le diffondevano La nascita della letteratura in lingua italiana nel 200 fu il fatto più importante per la storia della nostra civiltà letteraria. Quasi contemporaneament e in molte regioni fiorirono molti scrittori in lingua volgare, non più ispirati solo da finalità pratiche quotidiane, ma anche da nuove intenzioni letterarie. E quindi decisero di adottare una nuova lingua. Allo stesso tempo una nuova civiltà sente il bisogno di avere un nuovo strumento di espressione, e quindi ciò che accadde in Francia, accadde poi in Italia. Il latino continuava ad essere la lingua dei dotti, della chiesa, e della cultura, per cui ci fu una vasta produzion e letteraria in lingua latina. Si trattava di scritti filosofici, politici, morali, giuridici. LA NASCITA DELLA LETTERATURA IN FRANCIA. nel quadro della larga egemonia culturale, Che la Francia esercitò nei secoli XI E XIII secolo. •Su tutta l’Europa in lingua DOIL (cioè la lingua che si parlava nella Francia settentrionale) e • “la lirica”, cioè la poesia in lingua DOC (cioè la lingua che si parlava nella Francia meridionale in Provenza), ebbero grande fortuna in Italia ed esercitarono una profonda influenza sulla cultura letteraria. innanzitutto la diffusione in Italia della lirica lingua DOC o lirica trobadorica, fu favorita dalla circolazione dei testi provenzali E promosse la fioritura di poeti italiani che composero rime, poesie in lingua provenzale imitando motivi e forme della lirica lingua DOC. forse il poeta più importante in questo senso fu “Sordello da Goito” che Dante rappresentò in uno dei celebri episodi del “purgatorio”. •Sordello ebbe una vita molto avventurosa e movimentata, girò come giullare per varie corti italiane poi passò in Provenza dove fu ospitato presso varie corti, finché si stabilì alla corte di Raimondo Berengario IV, conte appunto di Provenza, grazie a questo lungo soggiorno in Provenza sviluppò questa cultura trobadorica, Per cui scrisse dei componimenti, secondo I modi della lirica trobadorica. •come avevo detto fu molto profonda e larga anche la diffusione in Italia della letteratura francese in lingua DOIL, E grande fortuna ebbero non solo in ambienti dotti ma anche nelle classi popolari. esempio: (le canzoni di gesta che costituivano il cosiddetto CICLO CAROLINGIO), cioè le avventure di Carlo Magno e dei paladini di Francia, ma anche il CICLO BRETONE (cioè quello delle avventure di “re Arturo” e “Dei cavalieri della tavola rotonda”), Per cui gli italiani non si limitarono a copiare e leggere i testi francesi, ma li elaborarono quindi li adottarono alle loro esigenze. •la lingua francese fu nel XIII secolo sempre più conosciuta perché appariva accanto al latino una lingua nuova, per la sua dolcezza. •E forse l’esponente più importante di quest’altro filone fu “Brunetto latini”, rimasto in Francia per un bel po’ e qui nacquero le sue opere ovvero la vasta ENCICLOPEDIA in lingua francese, accanto la traduzione “il tesoretto”, si tratta di tre libri: il primo tratta della creazione del mondo, il secondo libro tratta dei problemi morali, E il terzo della retorica o arte del dire. oltre a Brunetto latini si espresse un veneziano, MARCO POLO, Che scrisse uno dei libri più importanti del secolo “IL MILIONE”. Marco Polo era figlio di un mercante veneziano insieme ai due fratelli compirono un viaggio decisero di inoltrarsi fino in oriente, furono alla corte del gran Khan e rimasero in oriente per oltre 20 anni. Raccontò i suoi viaggi in quell’opera. Probabile che dettasse in volgare italiano mentre l’amico, Rustichello da Pisa, che conosceva bene il francese scrisse traducendo. ma comunque rimane il fatto che il milione ebbe una straordinaria fortuna e fu tradotto, in italiano, latino e in dialetto veneto. Certi trovatori si rifugiano nelle corti dell’Italia settentrionale, E continuarono a perpetuare le loro traduzioni e la lingua trobadorica per un certo periodo, creando così un flusso diretto. questa diversa collocazione sociale dei poeti comporta, accanto alla tradizionale trattazione del tema dell’amore anche una ripresa dei temi politici. I POETI TOSCO-EMILIANI I poeti più importanti sono Guittone d’Arezzo, Buonagiunta Orbicciani da Lucca, E Guido Guinizelli. in alcuni libri di letteratura era già inserito nei canoni dei poeti stilnovisti a differenza di questo in cui è considerato percussore dello Stilnovo. •I primi due poeti sono toscani sono rimatori di quella che viene chiamata scuola siculo toscana. In realtà non è una scuola vera e propria perché non è così bene organizzata come la scuola siciliana di Federico II. •Guittone d’Arezzo è l’esponente del TROBAR CLUS •Bonagiunta del TROBAR LEU •Guittone d’Arezzo compone delle poesie un po’ più difficili da comprendere, da decifrare, elaborate e complesse. Queste poesie sono divise in due parti: -nella prima parte l’autore viene chiamato Guittone d’Arezzo, -nella seconda parte fra Guittone, c’è stato un cambiamento, Per cui lui ha scritto le prime poesie di carattere profano e le seconde di carattere religioso. Per cui può essere definito l’iniziatore del genere della LAUDA RELIGIOSA, ricca di figure retoriche, la sua poesia è aspra e Dante lamenta questo, dice che la poesia del dolce Stil novo si caratterizza anche per questo superamento dello stile GUITTONIANO. •invece Bonagiunta compone delle poesie più chiare semplici nella loro strutturazione. •la poesia dello Stil novo e dolce musicale ed armoniosa, poiché ha subito un cambiamento. •Bonagiunta Scrive delle poesie più lievi, leggeri di carattere amoroso, mentre Guittone aveva scritto poesie di altri argomenti. La poesia di Bonagiunta è una poesia in cui lui è abbastanza orgoglioso del suo modo di poetare, del suo modo lieve leggero contrapponendosi alla poesia degli stilnovisti, soprattutto alla poesia di Guinizelli poesia troppo filosofica, e rivendica la semplicità della sua poesia più vicina alla poesia siciliana, poiché sono temi amorosi e dal punto di vista stilistico scrive canzoni, sonetti e non ci sono forme metriche particolari. Diciamo infatti che ci sono poesie molto innovative e di una generazione prima di Dante infatti il più vecchio e Guinizelli. Guittone è un grande innovatore e lo capiamo da due poesie: “AL COR GENTIL REMPAIRA SEMPRE AMORE”, in questa poesia troviamo due tematiche innovative, la prima e che l’oggetto gentile non ha più significato di aristocratico dalla nascita, ma il cuore gentile può essere anche quello di un borghese.