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L'arte contemporanea, da Cezanne alle ultime tendenze, Sintesi del corso di Storia Dell'arte

Riassunto estremamente dettagliato del manuale di Renato Barilli per l'esame di Fenomenologia dell'arte contemporanea presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna arte, contemporanea, fenomenologia, renato, barilli

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 14/06/2018

alessandra.nunno1
alessandra.nunno1 🇮🇹

4.4

(22)

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Scarica L'arte contemporanea, da Cezanne alle ultime tendenze e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! L’arte contemporanea Da Cézanne alle ultime tendenze 1. Cezanne e l’età contemporenaea 1.1.Modernità e contemporeneità McLuhan caratterizza nell’opera Gunterberg Galaxy l’età moderna come l’età della stampa, che ebbe • conseguenze sociologiche: ci siamo abituati a privilegiare, come strumento di comunicazione, la pagina, la superficie piana, vincolandoci a un pto di vista a distanza che consiste nell’inviare sll oggetto un fascio piramidale di raggi ottici. La pagina impone il carattere di un formato geometrico, rispettato anche dalla gabbia tipografica in cui sono inseriti i caratteri • conseguenze socio-economiche: il libro è comodo, non ha un grande ingombro materiale e può essere riprodotto in gran numero: è il primo prodotto industriale in serie. Tutti lo possono avere, quindi la lettura diventa privata Con la rivoluzione elettrica si aprirà una nuova fase, la “galassia elettronica”, la quale ha ugualmente plasmato i nx canoni estetici: essa è istantanea, coinvolgente, gestaltica perché relazionale, raggiunge ogni punto e si traduce nella formba simoblica del circolo, che è una schematizzazione, riduzione. Questa periodizzazione si traduce nelle arti visive con il terminus a quo della modernità nella prospettiva rinascimentale, e quello ad quiem nell’impressionismo, l’evento ultimo della modernità piuttosto che inizio della contemporaneità. Infatti, esso è un perfezionamento dei criteri prospettici rinascimentali, vittoria della modernità. Esso • elimina dalla rappresentazione della realtà gli elementi letterari per una rappresentazione nuda e spoglia, proprio come voleva conseguire la macchina fotografica in quegli anni • fa saltare le nozioni chiuse delle singole cose per un continuum in cui si compenetrano cose umane e vegetali, un complesso singerico di forme, colore e luce, mentre nella pittura precedente questi 3 fattori intervenivano separatamente. Qst ardimento gli è consentito dalla prospettiva, con la quale esercitano un controllo estremo Il + sicuro terminus a quo della contemporenaietà è Cezanne, che vìola i cardini della prospettiva rinascimentale, ma della modernità continua ad accettare l’istituto della superifcie piana, del quadro. 1.2.Il periodo “romantico” È il decennio 1860-70: sono lavori romantici da un pov tematico, infatti non si dedica ai motivi di natura ma preferisce composizioni a sfondo letterario-mitologico. Ma l’animus con cui li affronta non è tipicamente romantico; studia Tintoretto, Rubens, Delacroix non secondo il loro spirito esuberante e contorto, ma come maestri della “resa” della realtà. Da qst momento segue l’imperativo della sua vita, studiare la logica del visibile, che è diversa da quella codificata nella prospettiva rinascimentale, a cui sostituisce lo sferoide, i cui elementi portanti sono curvilinei. I suoi primi dipinti (Bambino con pappagallo, Due bambini): mostrano una contrazione delle figure lungo un asse verticale, cm schiacciate tra due pesi: è il primo annuncio d’eversione rispetto alla prospettiva, perché secondo la sua visione sferica le figure subiscono una contrazione. I temi mitologici, come dicevanmo, si annunciano ad ex nel Giudizio di Paride: le deformazioni dei corpi sono qui puramente plastiche, mai letterarie, iconologiche. • Colazione sull’erba è il risultato + pieno del periodo sferoidale. Il tema si avvicina all’impressionismo, ma il trattamento è + fantasioso circa i problemi spaziali, mai psicologici. La sfera qui ha il suo centro nei 2 frutti luminosi sulla tovaglia: attorno a quel nucleo ruotano le figure umane. Le traiettorie dei due tronchi d’albero spingono in fuori, eliminano ogni ipotesi centripeta: il suo è uno spazio aperto, illimitato. Il quadro offre materiale per parlare dell’assetto cromatico di questo C: è concepito così da assecondare i caratteri spaziali già visti, colore quindi steso a vaste campiture là dove si producono momenti di dilatazione e tenuto su tinte notturne, plubmee non per un notturno interiore ma xkè non c’è un lume solare, ma una fosforescenza endogenza che appoggia la modellazione plastica. E dunque da qui l’estrema luminosità degli oggetti al centro (i 2 pomi) che poi si riverbera. Su ogni altro luogo. 2. Dallo sferoide al poliedro Tra il 1871 e il 1872 Cézanne si accorge degli Impresionisti e del fatto che con il plein air si fa un passo avanti verso la resa del vero. Fedele al taglio di Pisarro, sua ispirazione del periodo, è