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La deriva dei continenti, Schemi e mappe concettuali di Scienze Della Terra

mappa concettuale e presentazione utile per scienze della terra per ogni grado di scuola

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

In vendita dal 31/07/2020

filippospa
filippospa 🇮🇹

4

(3)

32 documenti

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Scarica La deriva dei continenti e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Scienze Della Terra solo su Docsity!  La deriva dei continenti è una teoria geologica secondo la quale i continenti si muoverebbero l'uno rispetto all'altro. Fu introdotta nella sua versione moderna nel 1920 da Alfred Lothar Wegener. Alfred Lothar Wegener arc.iki.rssi.ru L’ ultima foto di Alfred Wegener e Rasmus Villumsen,1 Dicembre 1930 mentre stavano lasciando la stazione “Eismitte”  Lo scienziato tedesco Alfred Wegener ha potuto dimostrare la deriva dei continenti attraverso prove paleontologiche, geologiche e climatiche. Wegener cominciò ad interessarsi alla deriva dei continenti quasi per caso. Gli capitò di leggere un trattato che elencava le numerose analogie fra i fossili dell'America meridionale e quelli dell'Africa occidentale. Una prima testimonianza gli venne dal ritrovamento di fossili uguali in regioni oggi lontanissime come per esempio il Mesosaurus, un piccolo rettile vissuto circa 270 milioni di anni fa in Africa e Brasile. Questo fa pensare che all'epoca del Mesosaurus, Africa e America fossero unite. Conclusioni analoghe si ottengono studiando la distribuzione dei fossili di piante come le felci del genere Glossopteris, distribuite in tutto il Gondwana nel tardo Paleozoico. La deriva dei continenti viene avvalorata anche da prove paleoclimatiche,in quanto nelle ere passate la distribuzione delle fasce climatiche era diversa da quella attuale. In questo senso sono stati significativi gli studi compiuti sulle tilliti, trovate in Africa, India e Australia. La storia di queste rocce testimonia che queste regioni un tempo erano ricoperte dai ghiacci,erano posti in fasce climatiche fredde, molto diverse da quelle attuali. Infine è interessante soffermarsi sulle corrispondenze geologiche. Infatti, riaccostando l'Africa e il Sudamerica, si può osservare che i ripiegamenti e le faglie proseguono da un continente all'altro e che analogamente le pieghe dell'Africa nord-occidentale continuano negli Appalachi canadesi. www.linguaggioglobale.com Faune continentali del Triassico Triassico superiore Faune marine del Giurassico Faune continentali del Giurassico Cretacico Superiore Ambienti del Cretacico usr-lazio.artov.rm.cnr.it/.../slide0151.htm Eocene inferiore Eocene superiore Oligocene Miocene inferiore Pliocene Pleistocene usr-lazio.artov.rm.cnr.it/.../slide0151.htm PERMIANO TRIASSICO 225 milioni di anni 200 milioni di anni CRETACICO PRESENTE 65 milioni di anni La somiglianza tra i profili delle coste di certi continenti, ha suggerito per prima l'idea che i continenti siano stati inizialmente uniti e, poi, si sono separati tra di loro IL GRANDE PUZZLE Un cratone è una parte antica e stabile della crosta continentale che non ha subito modificazioni e che è sopravvissuta alla fusione e separazione dei continenti per almeno 500 milioni di anni. I cratoni si trovano generalmente all'interno dei continenti e sono composti da una crosta di rocce ignee felsiche come il granito, collegata ad una sezione del mantello superiore. Un cratone può estendersi fino a profondità di 200 km. I cratoni sono suddivisi geograficamente in province, ognuna delle quale è definita come Arcona(Archeano), Protona(Proterozoico), Tectona(fine del Proterozoico) in relazione all'età geologica.I Cratoni più antichi rivestono grande interesse per le compagnie minerarie, in quanto vi si possono trovare preziosi depositi di minerali e diamanti. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Osservando le coste di Sud America Orientale ed Africa Occidentale e mettendole vicine tra loro si può ben vedere come combacino quasi perfettamente.Infa tti sono separate “soltanto” da circa 120 milioni di anni. Una prova ulteriore allo spostamento delle placche continentali è data dal ritrovamento nelle rocce ordoviciane di circa 450 milioni di anni fa nei continenti dell’ antico Gondwana(India, Africa,Madagascar,Sud america,Australia) di evidenti tracce di glaciazioni. GLACIAZIONI Diverse teorie sulla Pangea Wikimedia? is a registered trademark of the Wikimedia Foundation La Teoria della tettonica delle PHILIPPINE PLATE PI ANTARCTIC EURASIAN PLATE ARABIAN PLATE SOUTH AMERICAN 2 PLATE AUSTRALIAN “ PLATE Noi oggi sappiamo che l'attività dei vulcani, i terremoti, e gli altri fenomeni che riguardano la crosta terrestre, sono collegate tra loro: le conoscenze attuali dell'uomo su questi fenomeni sono organizzate in quella che viene definita teoria della tettonica a zolle: la teoria che studia i movimenti e le deformazioni della crosta terrestre (la tettonica). La crosta terrestre è infatti divisa in tante porzioni chiamate zolle o placche in continuo e lento movimento. Questo movimento trasporta lentamente i continenti. Le zolle o placche che costituiscono la crosta terrestre si spostano di appena pochi centimetri ogni anno. Tuttavia, nei milioni di anni d'età del nostro pianeta, hanno percorso migliaia di chilometri, originando nuovi continenti, montagne, oceani. Negli anni Venti, lo studio dei fondi oceanici registrò un notevole progresso quando il sonar, il dispositivo di ecoscandaglio, fu modificato in modo da poter misurare le profondità oceaniche e rilevare la topografia sottomarina.La datazione dei basalti di fondo oceanico dimostrò che le rocce più vicine all'asse della dorsale erano effettivamente le più giovani. Inoltre, in corrispondenza della cresta della dorsale non si riscontrava alcun sedimento marino: i sedimenti appaiono ai lati e diventano più spessi a mano a mano che ci si allontana dalla dorsale.La dorsale è il luogo di generazione di nuova crosta oceanica: essa viene trasportata come magma dalle correnti convettive interne, e non appena fuoriesce sul fondo oceanico si raffredda rapidamente, solidificando in roccia. Per fare spazio a questa continua aggiunta di nuova crosta, le zolle ai due lati della dorsale devono costantemente allontanarsi l'una dall'altra. Nell'Atlantico settentrionale, la velocità di movimento è dell'ordine di 1 cm all'anno, mentre nel Pacifico si raggiungono i 4 cm. Questi movimenti così lenti, provocati dalle correnti di convezione che hanno origine nel mantello, hanno generato – nel corso di milioni di anni – il fenomeno della deriva dei continenti. Sotto la crosta terrestre, il magma è fuso e le correnti convettive lo rimescolano in continuazione. Attraverso i vulcani il magma fuoriesce sulla crosta e spinge in direzioni opposte le zolle continentali Lo studio dei terremoti sulle coste del Pacifico americano ha portato alla scoperta del fenomeno di "subduzione": la crosta oceanica viene costantemente trascinata nel mantello, dove subisce fusione; dato questo continuo riciclo, nessuna parte dell'attuale crosta oceanica supera l'età di 200 milioni di anni. Un effetto importante della fusione di crosta oceanica subdotta è la produzione di nuovo magma. Quando la crosta oceanica fonde, il magma che si forma risale dal piano di subduzione fino alla superficie terrestre. L'eruzione di magmi prodotti dalla subduzione ha creato lunghe catene ad arco di isole vulcaniche, come il Giappone, le Filippine e le Aleutine. Laddove una zolla tettonica oceanica va in subduzione al di sotto della crosta continentale, il magma prodotto dalla fusione della crosta oceanica risale attraverso vulcani situati tra lunghe catene montuose a sviluppo lineare, come la cordigliera delle Ande, fino a 100 km procedendo nell'entroterra a partire dalla zona di subduzione. Oltre a creare e alimentare i vulcani, la fusione di crosta oceanica subdotta è responsabile della formazione di giacimenti di minerali metallici. Zona di subduzione (margine continentale attivo) Zona di subduzione (arco insulare) www.ov.ingv.it/ La Rift Valley è un sistema di fosse tettoniche che si prolunga per circa 6400 Km, dal Mozambico alla Siria, dividendosi in due rami. Le fratture, lungo le quali si ebbero gli sprofondamenti che diedero origine alle fosse, furono originate da forze tettoniche, che agirono dalla fine del secondario alla fine del terziario. Lungo le fratture si verificarono fenomeni vulcanici con risalita di masse magmatiche che formarono edifici vulcanici, tra i quali si trovano i maggiori rilievi del continente Africano. Essi comprendono infatti i massicci del Kilimangiaro e del Kenya. earth.imagico.de upload.wikimedia.org www.vialattea.net La catena himalayana è il prodotto della violenta collisione tra continente asiatico e subcontinente indiano. Il magma, espressione concreta del dinamismo del sistema Terra. Il Gran Canyon - Colorado Monument Valley National Park - Arizona