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La New Woman riassunto Manuale di letteratura e cultura inglese, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

riassunto del capitolo La New Woman del libro Manuale di letteratura e cultura inglese per l'esame di letteratura inglese

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 21/05/2021

mati171
mati171 🇮🇹

4.5

(23)

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Scarica La New Woman riassunto Manuale di letteratura e cultura inglese e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! La New Woman 1. ‘La nuova donna’ tra affermazione e derisione L’ultimo decennio del XIX secolo segnò in Gran Bretagna la fin dell’epoca vittoriana e della sua presunta solidità di ideali, e vide l’inizio di una fase di transizione e incertezza. Insieme a dandies ed esteti decadenti le New Women, nuove figure di donne che incarnavano un tipo di femminilità più moderna e consapevole, sfidarono gli austeri dettami della morale sociale vigente. Mentre la New Woman veniva percepita come una minaccia diretta alle classiche definizioni di femminilità, il dandy veniva similmente accusato di mettere in discussione l’ideale vittoriano della virilità. L’immagine della New Woman che appariva più frequentemente sui giornali dell’epoca la dipingeva come una donna spregiudicata che, abbandonati i rigidi corpetti, fumava in pubblico... 2. Le origini Lyndall, eroina ribelle e femminista del romanzo “The Story of an African Farm” (1883) della scrittrice sudafricana Olive Schreiner, è considerata la prima New Woman della lettura di lingua inglese e quasi un prototipo dell’intellettuale moderna. Questo movimento protofemminista di fine secolo riprese una serie di tematiche già presenti in opere come The Vindication of the Rights of Woman del 1792 di Mary Woolstonecraft. Le New Women si battevano per la perfetta uguaglianza di uomini e donne di fronte alla legge, nella vita professionale e familiare, e osteggiavano la promulgazione di leggi quali i Contagious Desease Acts (1864-1886). Tali leggi, non solo legittimavano il pregiudizio che le donne dovessero essere sessualmente più inesperte e innocenti degli uomini, ma stabilivano che coloro che fossero risultate affette da malattie veneree avrebbero dovuto essere forzatamente internate in ospedali specifici, i lock hospitals, mentre i loro ‘contaminatori’ potevano rimanere impuniti e liberi di trasmettere la malattia. In The Heavenly Twins, del 1893, Sarah Grand cerca di dimostrare come le uniche possibili vie d’uscita da questo infernale circolo vizioso di soggezione, ignoranza e contagio siano l’educazione e la consapevolezza della donna che renderanno possibile un nuovo e più maturo rapporto fra i sessi all’interno della società e della famiglia. 3. La scrittura delle New Women La ribellione delle New Women ebbe modo di esprimersi in larga parte attraverso la scrittura letteraria, e si profilò fin dagli esordi come una sfida lanciata alle convenzioni sociali e morali per conquistare una libertà sessuale, artistica e intellettuale. I loro romanzi e saggi rivelano in realtà una serie di contraddizioni e ambiguità, che però svelano alcuni dati comuni: un autonomo desiderio di auto- definizione, la determinazione a voler cambiare il futuro, la necessità di riforme politiche e sociali volte a migliorare la condizione femminile nella società del tempo. Attaccata dalla stampa ufficiale negli ultimi anni del XIX secolo perché percepita come una minaccia a causa delle sue idee riformiste, la New Woman era accusata di essere una cattiva madre in grado solo di allevare una razza degenere, ma, e questa è una grande incoerenza di questo movimento femminista, molte delle autrici furono forti sostenitrici della politica imperiale britannica e della sua ideologia di superiorità razziale. 4. La New Woman e la poetica narrativa Se da un lato le scrittrici del movimento della New Woman erano figlie di un’epoca di cui non seppero superare i limiti culturali, è anche vero che furono protagoniste del lento e graduale percorso che avrebbe portato all’abbattimento delle rigide barriere imposte dai gender codes vittoriani, e possono essere considerate delle innovatrici sia per le loro campagne di emancipazione sociale e sessuale, ma anche perché furono anticipatrici dello spirito di rottura del Modernismo. Nei romanzi di queste scrittrici si percepisce un chiaro distacco delle convenzioni letterarie del passato, come l’uso privilegiato della short story, percepito come genere più “femminile”, veloce e diretto, o anche nel cambiamento radicale del ruolo del matrimonio nella narrazione. Nel romanzo vittoriano, le nozze rappresentavano il punto di chiusura del plot, e la soluzione dei problemi dei protagonisti. All’opposto, le esponenti di questo movimento vedranno nel matrimonio il punto di partenza e l’origine di difficoltà che non sempre potranno essere risolte, e quasi mai porteranno ad un happy ending. Mona Caird, è tra le autrici che hanno affrontato più apertamente tematiche audaci come l’adulterio, il rifiuto del legame matrimoniale come “professione” prettamente femminile, e l’aspirazione ad un femminismo più radicale che enfatizzasse il valore della libertà sessuale. Dal punto di vista delle tecniche narrative, la letteratura della New Woman investiga campi nuovi come l’analisi intimistica e introspettiva dei personaggi, l’uso privilegiato del monologo interiore o di molteplici voci e punti di vista che si intrecciano e si sovrappongono, e lo studio dei meccanismi della psiche femminile.