Scarica le tecniche costruttive dei romani powerpoint e più Slide in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Le tecniche costruttive dei Romani Importanti innovazioni I Romani seppero assimilare dai numerosi popoli con i quali vennero in contatto una notevole varietà di tecniche costruttive, che classificarono, imitarono e talora migliorarono. Seppero introdurre anche due fondamentali innovazioni: • L'uso sistematico dell'arco e delle coperture a volta • Il calcestruzzo I principali paramentri dell'opera cementizia
PRINCIPALI PARAMENTI DELL'OPERA CEMENTIZIA
OPERA INCERTA OPERA RETICOLATA OPERA TESTACEA OPERA MISTA
(opus incertum) (opus reticolatum) (opus testaceum) (opus mixtum)
L'opera incerta (opus incertum) • Questo è il paramentro più antico, è costituito da tufelli di forma piramidale, con il vertice immerso nel nucleo cementizio del muro e la base di forma irregolare lasciata in vista. • Un esempio è quello di Porticus Aemilia. L'opera reticolata (opus reticulatum) • Nell'opus reticulatum i tufelli alla base sono sempre più quadrati e i giunti tra i tufelli tendono a collegarsi in una linea continua a formare, appunto, una rete. • Un esempio è quello della zona sul Palatino, degli appartamenti riservati alla terza moglie di Augusto: Livia Drusilla. Gli archi romani • L'arco romano è costituito da conci o mattoni, i cui giunti sono disposti in maniera radiale verso un centro immaginario, per cui i conci vengono detti cunei. • Se invece si tratta di mattoni, hanno bisogno di essere riempiti da malta, L'antico arco a conci tuttavia non ne aveva bisogno, stando perfettamente in piedi anche a secco. A cosa servivano gli archi ? • Si dice che l'arco sia stato inventato dai romani per rimpiazzare una comune colonna o piedistallo per statue onorarie, tuttavia col tempo l'arco divenne più importante di ciò che supportava. L'arco a tutto sesto • Gli inventori di questo tipo di arco furono gli Etruschi, ma venne adoperato in un modo nuovo dall'architettura romana per essere posto come elemento decorativo agli incroci delle strade. • È caratterizzato da una volta a semicerchio di 180° Le volte romane • Queste strutture, derivate dall'arco, hanno avuto grande importanza nell'architettura romana poiché consentivano la copertura di ambienti. • La loro realizzazione era basata sulla tecnica costruttiva delle murature in calcestruzzo • Le tipologie classiche sono distinte in volte semplici e volte composte. Le volte semplici Le volte semplici comprendono: • Volte a botte- è una struttura semicilindrica poggiante su due muri di spalla, quando i muri seguono un andamento circolare viene detta volta anulare. • Volte a vela- è una struttura semisferica sezionata da piani verticali, passanti per muri o pilastri di sostegno. Esempi di volte semplici Basilica di San Pietro a Roma Volta a botte Basilica di San Lorenzo a Firenze Volta a vela Le volte composte • Volta a botte con lunette- originate dall'innesto di lunette in volte a padiglione o a botte di diametro maggiore; le lunette consentono l'apertura di porte o finestre nella volta principale. • Volta a ombrello- È una struttura simile ad una cupola formata dalle lunette della volta a botte. Esempi di volte composte Liechtenstein Museum, Vienna (Volta a padiglione) Biblioteca comunale di Terlizzi (Volta a botte con testate a padiglione) Esempi di volte composte Sala del tesoro a Loreto (Volta a schifo) Basilica di Saint- Denis (Volta a crociera) La struttura delle cupole Romane • Le cupole sono caratterizzate da una simmetria centrale o dalla rotazione di un profilo intorno a un asse verticale, sono però definite come cupole anche volte a base poligonale. Il tamburo delle cupole • Spesso le cupole poggiano su un tamburo di forma prismatica o cilindrica • il tamburo, oltre a dare maggiore visibilità a una cupola più alta, serve anche all’apertura di finestre che illuminano l’ambiente sottostante. La cupola senza tamburo • Questa chiesa, chiamata "Santa Maria in traspontina" situata a Roma, presenta una strana cupola. • Infatti la cupola non ha il tamburo poiché nel 1500 vicino a questa chiesa sorgeva il castello di S. Angelo, talmente vicino da permettere il tiro libero delle artiglierie del castello, così la chiesa fu abbattuta.