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Interazioni Intermolecolari: Legami Chimici Secondari, Dispense di Chimica

Chimica FisicaElettrochimicaTermodinamicaFisica Atomica

I legami chimici secondari, in particolare le interazioni intermolecolari e le forze elettrostatiche. Si tratta di forze attrattive tra molecole elettricamente neutre o tra ioni e molecole polari. Vengono discusse le interazioni ion-dipolo, le forze di london e il legame a idrogeno, oltre alle forze di induzione. Una spiegazione dettagliata di ciascuna interazione, inclusa la loro importanza nella determinazione delle proprietà fisiche di sostanze in stato liquido o solido.

Cosa imparerai

  • Come si stabiliscono le interazioni ion-dipolo?
  • Come funzionano le forze di London?
  • Quali tipi di interazioni si considerano legami chimici secondari?

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 03/09/2022

Rebecca360140
Rebecca360140 🇮🇹

4.7

(17)

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Scarica Interazioni Intermolecolari: Legami Chimici Secondari e più Dispense in PDF di Chimica solo su Docsity! LEGAMI SECONDARI: I legami chimici secondari sono legami elettrostatici che si manifestano attraverso forze attrattive tra molecole elettricamente neutre (interazioni intermolecolari) o tra gli ioni e molecole polari (interazione ione-dipolo). Questi legami sono detti anche interazioni deboli poiché hanno energia di legame minore rispetto a quella dei legami chimici primari, sono però importanti nel determinare le proprietà fisiche di sostanze allo stato liquido o solido. Le interazioni intermolecolari sono il legame a idrogeno, le interazioni di van der Waals e le forze di induzione.  legame ione-dipolo : si stabilisce tra uno ione e una molecola polare (acqua). Le molecole di un solvente polare H2O attaccano gli ioni positivi e negativi di un composto ionico, rivolgendo loro il polo di segno opposto alla carica dello ione.  le forze di van der Waals si distinguono in forze di London e il legame dipolo- dipolo: le forze di London, dette anche di dispersione, sono dei legami deboli che si stabiliscono fra molecole idrofobiche, quindi molecole apolari. Tali interazioni sono possibili a causa del continuo cambiamento di posizione degli elettroni in una molecola che può dare luogo in un dato momento a una densità elettronica asimmetrica, ovvero ad un dipolo istantaneo. Quest’ultimo può creare per induzione in una molecola adiacente una temporanea polarizzazione (dipolo indotto) permettendo così lo stabilirsi di forze attrattive. Le forze dipolari o interazioni dipolo-dipolo sono deboli forze attrattive che si esercitano tra molecole polari inorganiche allo stato liquido o solido. Le molecole polari sono dipoli elettrici che presentano una parziale carica positiva ad un’estremità ed una parziale carica negativa all’altra estremità. Quando molecole di questo tipo sono molto vicine, si orientano in modo tale da stabilire forze attrattive (forze dipolari) tra le parziali cariche di segno opposto. Aumentando il momento dipolare, aumenta di conseguenza la forza attrattiva tra i dipoli e le forze dipolari diventano più intense. ! ! ! Quindi, concettualmente, le forze di London e le forze dipolo-dipolo sono la stessa cosa, cioè sono interazioni tra poli di carica opposta e di molecole diverse, però quelle dipolo-dipolo si stabiliscono in molecole polari, quindi sono dei poli permanenti della molecola (molecole che hanno sempre un polo negativo e uno positivo), le forze di London, invece, riguardano dipoli istantanei perché si parla di molecole apolari, quindi non ha di per sé una loro polarità, ma il moto caotico delle molecole può dare una temporanea polarità alla molecola e far stabilire queste interazione che però saranno sicuramente più deboli rispetto a quelle dipolo-dipolo.  legame a idrogeno: è un’interazione debole, poiché rispetto ai legami principali quelli secondari sono sempre più deboli, ma tra i legami secondari è uno dei più forti e frequenti perché si stabilisce sempre fra un atomo di idrogeno (N,O,F) molto elettronegativo e una coppia elettronica solitaria di un atomo molto elettronegativo (N,O,F) di un’altra molecola. Si forma perché questi tre elementi, fluoro, ossigeno e azoto, essendo molto elettronegativi e avendo poi una coppia solitaria di elettroni, possono facilmente far interagire questo polo negativo con l’ossigeno che tendenzialmente, come fa anche nell'acqua, forma invece un polo positivo.  forze di induzione: sono deboli forze attrattive che si esercitano tra molecole polari e molecole apolari. La molecola apolare induce una separazione di cariche elettriche nella molecola apolare permettendo lo stabilirsi di interazioni elettrostatiche dette interazioni dipolo-dipolo indotto. Le forze di induzione