Scarica lettere a lucilio schema e riassunto e più Appunti in PDF di Latino solo su Docsity! Lettere a Lucilio (Seneca) La raccolta delle epistole di Seneca è costituita da 124 lettere, organizzate in 20 libri: non si tratta tuttavia di tutta la produzione dell’autore, poiché abbiamo notizia di un libro XXII e di epistole inviate ad altri corrispondenti. Evidentemente Seneca operò una selezione in vista dell’eventuale pubblicazione, raccogliendo in particolare le lettere inviate all’amico Lucilio che egli dichiara di voler rendere immortale al pari di Idomeneo , reso celebre dalle lettere di Epicuro e di Attico. L’epistola 1, che funge da introduzione all’intera raccolta, affronta subito un tema caro all’autore, già affrontato nel dialogo De brevitate vitae, quello della fugacità del tempo e dell’uso attento che se ne deve fare. In questa lettera il Filosofo si concentra più sulla dimensione qualitativa che quantitativa del tempo, sottolineando quello che aveva già affermato nel De brevitate vitae “ longa est vita si plena “, “la vita non è mai troppo breve se vissuta intensamente”. Martin Luther King sostiene il pensiero senecano, sintetizzando in una sua massima ciò che il pensatore voleva insegnare: “Ciò che conta non è quanto si vive ma come si vive”. Si nota quindi come il leader dei pensieri civili si trovi in accordo con Seneca, in quanto anch’egli non da importanza alla vera e propria “quantità” della vita ma solo alla “qualità”. Lettera 1 IL VALORE E L'USO DEL TEMPO Fa così, o mio Lucilio, rivendica la piena signoria di te stesso, e serba per te il tempo che fin'ora ti era portato via, o andava perduto, Persuaditi che è veramente, come io ti scrivo: le nostre ore ci vengono sottratte qualche volta colla forza e qualche volta coll'astuzia e altra volta poi ci scorrono via senza che quasi ce ne avvediamo. Ma la perdita di tempo che più ci fa vergogna è quella che avviene per nostra negligenza. Se ben rifletti, dobbiamo convenire che la maggior parte della vita ci sfugge nel fare il male, gran parte nel non fare nulla e tutta quanta nel fare altro da quello che dovremmo fare. Puoi tu indicarmi qualcuno che sappia attribuire al tempo tutto il suo valore, che apprezzi giustamente la sua giornata e capisca che anche lui come ogni essere umano va morendo giorno per giorno Questo è un nostro comune errore, che guardiamo la morte come un avvenimento che sta avanti a noi nell'avvenire: invece per gran parte essa sta ormai dietro di noi e tiene in suo potere il passato della nostra vita. Fa dunque, Lucilio, ciò che tu mi scrivi, e dà un'occupazione a tutte le tue ore. Tu dipenderai meno dal domani se avrai saputo bene usare dell'oggi. Pensa che mentre noi differiamo i nostri compiti, intanto la vita trascorre. Tutto è esteriore a noi, o Lucilio, solo il tempo è veramente nostro. La natura ci ha dato il possesso di questa sola cosa fuggente e instabile: ma ognuno che voglia ce la può togliere. E tanta è la stoltezza dei mortali che volentieri accettano che venga messo loro in conto l'acquisto di cose anche piccole senza alcun valore e sempre compensabili, e viceversa nessuno si sente in debito se ha preso ad altri il tempo, cioè quel valore che anche chi Senta tutta la riconoscenza non è in grado di restituire. Forse sorge in te la domanda come mi comporti io che dò a te questi precetti. Ebbene ti confesso con perfetta sincerità: avviene a me come ad un uomo amante della lussuosa larghezza che però non perde in questo amore un suo senso dei giusti valori e perciò si rende ragione delle spese fatte: non posso dire di non perder nulla, ma posso sempre dire che cosa, perché e come perda, mi rendo conto insomma delle cause della mia povertà. Accade a me come alla maggior parte di coloro che sono caduti in miseria senza loro colpa: tutti sono pronti a compatirli, nessuno a soccorrerli. Che diremo dunque per concludere Diremo questo: che