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Manuale di cultura e letteratura inglese Elam-Crisafulli, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

riassunti del Manuale di cultura e letteratura inglese Elam-Crisafulli

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020
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Scarica Manuale di cultura e letteratura inglese Elam-Crisafulli e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! IL ROMANTICISMO. Introduzione: Nel 1825 William Hazlitt pubblicò un volume di saggi dal titolo The Spirit of the Age in cui , tramite una galleria di ritratti di figure rappresentative, ricerca i tratti essenziali del periodo che la sua nazione stava attraversando. I suoi saggi rivelano che gli scrittori del momento compreso tra la perdita delle colonie americane e l'ascesa della regina Victoria (1783-1837) sono consapevoli di appartenere a un'epoca di intensi cambiamenti e rivoluzioni. In Gran Bretagna non vi furono infatti manifesti letterari tesi a dichiarare l'esistenza di una poetica romantica, in contrasto con quanto succedeva nel resto d'Europa. Nel 1821 Lord Byron descrive con distacco e ironia il dibattico che infuria il continente osservando che: Schlegel and Madame de Stael 'have reduced poetry to two systems: classical and romantic'. Il Romanticismo letterario della Gran Bretagna fu quindi un momento di intersezone tra diversi modi di scrittura. Storicamente il periodo è percorso da cambiamenti radicali: la Rivoluzione industriale che scaturì dalle scoperte tecnologiche; la Rivoluzione Francese, in stretta relazione con la guerra civile inglese, con la Glorious Revolution; la guerra con la Francia culminata con la sconfitta di Napoleone a Waterloo, la vittoria di Horatio Nelson contro la flotta franco-spagnola. Tutti eventi che sancirono il primato della Gran Bretagna fra le potenze europee e inaugura l'800 come il secolo del suo predominio. A questi eventi si collega l'espansione territoriale e il rafforzamento di possedimenti. A livello letterario e culturale: I poeti neoclassicisti sono invocati come modelli di un poetare corretto ( Pope fondamentale per Byron); ma altrettanto imprescendibili sono i protagonisti di metà secolo come Richardson, Johnsons e Cowper i quali influirono sulla Austen. L'eclettismo (tendenza ad ispirarsi e a fondere fonti diverse) costituisce la marca distintiva del Romanticismo in Gran Bretagna, dove alla continuità con il passato si aggiungono anche delle innovazioni. Emerge una nuova concezione dell'identità individuale e nazionale; inizia a diffondersi la separazione fra sfera femminile e maschile.Il periodo romantico registra importanti conquiste come l'abolizione del commercio di schiavi, l'emancipazione dei cattolici, la riforma del sistema elettorale e l'abolizone della schiavitù. Nell'ambito della produzione culturale si ha l'ampliamento del mercato dei libri e del pubblico di lettori; acquista importanza la figura del letterato di professione, le riviste di recensioni letterarie.. Elementi chiavi della nuova estetica sono un ritrovato sperimentalismo poetico- ballata letteraria di Wordsworth e Coleridge, ottava rima byroniana- la creazione di nuovi generi e la ripresa di generi già esistenti come il poema lungo, il verse romance narrativo, il rinnovato interesse per il sonetto, il frammento, il romanzo gotico e quello di maniere, o il dramma storico. A livello tematico si diffondono la descrizione e l'analisi dei sentimenti, interesse per l'esperienza individuale, idea della natura come organismo vivente e sensibile, rappresentazione dei lati oscuri dell'essere, potere dell'immaginazione. La letteratura del periodo romantico è un articolato intreccio di elementi della tradizione e nuove manifestazioni. ROMANTIC-ROMANTICISM: l'aggettivo romantic risale al 17° secolo, quando inizia ad essere usato mel senso di meraviglioso e avventuroso, ma anche eccessivamente fantasioso in senso spregiativo. Sia Romantic che Romanticism sono termini di derivazione tedesca che vengono usati solo dalla fine dell'800. La poesia del Romanticismo: 1.Romanticismo e abolizionismo. Tradizionalmente si fa risalire l'inizio del Romanticismo inglese al 1798, data della prima pubblicazione della Lyrical Ballads, a firma di Wordsworth e Coleridge. La Preface alle Lyrical Ballads, inserita da Wordsworth nelle successive edizioni, è da sempre considerata il manifesto del movimento romantico inglese. Oggi, tuttavia i critici tendono a collocare il romanticismo britannico in un arco di tempo più ampio, anticipandolo di circa un ventennio. In sostegno di tale ipotesi vi sono alcuni elementi di continuità sia di carattere storico che testuale. Per ciò che riguarda l'aspetto storico si può ricorrere a una citazione di Dorothy Marshall secondo la quale la Rivoluzione Americana fu "the watershed that divided eighteenth from nineteenth century England". Con la Rivoluzione Americana si accesero i dibattiti pubblici sui giornali e in Parlamento, si crearono opinioni pubbliche capaci di opporsi alla politica governativa. In questo periodo, il movimento abolizionista prese forma e si ufficializzò negli anni 80 del 700 con William Wilberforce e Thomas Clarkson, che dedicarono la loro esistenza alla lotta contro la tratta degli schiavi. Grazie a loro nel 1807 venne sospesa la tratta degli schiavi da parte della Gran Bretagna e nel 1833 venne proibita la condizione di schiavitù. Fra i contributi poetici al movimento abolizionista: On Slavery di William Cowper, che documenta lo smarrimento del poeta di fronte a tale situazione; il saggio di Clarkson "Essay on the slavery and Commerce of the Human Species" dove raccolse prove e testimonianze delle torture a cui erano soggetti gli shiavi; Tra i contributi poetici al movimento abolizionista ricordiamo Blake. La sua poesia si erge contro ogni forma di schiavitù: mentale politica o religiosa. Lo si vede in particolare nel poemetto "The Little Black Boy", tratto dalla raccolta "Songs of Innocence", in cui l’autore esprime il desiderio di parità tra tutti i bambini di fronte a Dio e fraternità con il bimbo bianco. In Worsworth si registrano vari interventi di denuncia contro la violenza esercitata nei confronti del popolo africano dagli schiavisti bianchi; alcuni esempi: poesia intitolata Humanity e pubblicata nel 1829, dove il poeta sottolinea l'incoerenza del popolo britannico che vieta la schiavitù sul proprio suolo in nome della libertà ma è complice del commercio degli schiavi in altri territori. Le poetesse giocarono un ruolo fondamentale facendo udire la loro contrarietà. confusone della festa a cui si sovrappongono musica, spettacoli e folla determina una ubriacatura dei sensi che la voce poetica registra meticolosamente.Vi è una lunga descrizione dei suoni e immagini che colpiscono vista e udito formata da un susseguirsi di enjambement e da un sovrapporsi di onomatopee. Ogni differenze e identità personale viene annullata da una perpetua girandola. L'umanità è qui schiava e prigioniera della città. Altre poesie dedicate alla città sono: London 1802 dove l'io poetico rivolge un'invocazione a Milton perchè torni a vivere per salvare l'Inghilterra, regno di stagnant waters e selfish men; Composed upon Westminster Bridge qui la città è incantata e ciò è dovuto al suo stato dormiente: Londra descritta alle prime ore del giorno, lontana e addormentata. Una delle poetesse che parlò di Londra fu Mary Robinson in London Summer Morning, dove affronta la realtà urbana sottolineandone la vitalità e l'energia con vivido impressionismo e permettendo al lettore un'autentica partecipazione; ella fu sensibile ai temi dell'epoca come dimostrano alcune delle liriche raccolte nei Lyrical Tales quali The Deserted Cottage e The Lascar. Nella prima lamenta il terribile vuoto lasciato dalla guerra;la seconda punta il dito contro le discriminazioni razziali. Nel 1833 venne firmato il Factory Act, dove venne decretata l'illegalità del lavoro in fabbrica dei bambini sotto in nove anni; quelli fra i 9 e i 13 anni potevano svolgere 8 ore di lavoro; chi tra i 13 e 18 anni potevano lavorare 12 ore al giorno. Su questa linea la Bowles lancia la sua protesta in Tales of the factories; Caroline Norton in A Voice from the factories e Laetitia elizabeth Landon nella poesia The Factory dove tratteggia un quadro delle pesanti condizioni dei fanciulli. La sua poesia presenta lunghe file di bambini che si avviano al lavoro della fabbrica nel mattino fuligginoso come fossero corpicini morti. Il destino che segna la vita di questi piccoli lavoratori che si avviano al lavoro quando è ancora buio è rappresentato da quel cielo nero che grava sulla città come un oscuro sudario. Nostalgia, gusto antiquario e medievalismo. In questo periodo inizia ad affacciarsi un inevitabile nostalgia per il passato. La Rivoluzione francese generò sul suolo inglese un clima politico oppressivo che ne limitò le libertà. Nel 1794 George III sospese la librtà di stampa e introdusse i reati di opinione. Charlotte Smith pubblicò il poema in blank verses( versi non rimati in pentametri gambici), The Emigrants nel quale promosse la fratellanza fra francesi e inglesi. Una fratellanza che era divenuta impossibile immaginare e considerata atto di tradimento dalle due nazioni. Ella era una pensatrice radicale, poetessa della sensibility, giornalista e autrice di sentimental novels. Essa venne criticata da Anna Seward, che la accusò di offrire un modello negativo di donna e dalla Wollstonecraft che disapprovava la vena troppo sentimentale dei suo romanzi. Tuttavia vi furono ben otto edizioni dei suoi Elegiac Sonnets, apprezzati fortemente da Worsworth. Ella sfida coraggiosamente il canone maschile. Nei sonetti elegiaci si presenta come archetipo della condizione femminile e rifiuta il potere consolatorio dell'arte, atteggiamento esplicito nel sonetto Written in the Churchyard at Middleton in Sussex. I suoi sonetti mettono a nudo solitudine, frustrazione e volontà di denuncia. Questa prospettiva poetica la ritroviamo nel poema The Emigrants, dove l'io poetico osserva e si identifica con gli esuli fuggiaschi dalla Francia che giungono in Inghilterra. A ciò la natura stessa è indifferente, battuta da una perenne tempesta. Nostalgia e malinconia sono accentuate dalla voglia di un ritorno al passato, dal gusto antiquario che attraversa due generazioni di poeti romantici. Vi fu il ricorso alla ballata, che influenzò autori del calibro di Robert Burns, Walter Scott ecc. Le ballate di Burns ripropongono il gusto della semplicità e sono spesso canzoni d'amore e liriche sentimentali che, attraverso un linguaggio semplice, si appellano direttamente alle emozioni del lettore. ( Poems, Chiefly in the Scottish Dialect). Walter Scott,fautore dello Scottish revival, assemblò un repertorio di antiche e popolari ballate che pubblicò con il titolo Minstresly of the Scottish Border. Il successo di questa raccolta lo convinse a scrivere delle proprie ballate che pubblicò con il titolo The Lay of the Last Minstrel cui seguì il long poem dal titolo Marmion. Altro poeta fu Robert Southey, il terzo fra i poeti dei laghi (con Wordsworth e Coleridge). Con quest'ultimo pianificò l'idea della Pantisocracy, una sorta di comune formata da giovani coppie di uomini e donne che dovevano stabilirsi in Pennsylvania. L'idea naufragò e in età matura si fece portavoce delle istanze conservatrici del governo inglese tanto da essere nominato Poeta Laureato. Fra i suoi testi: Thalaba the destroyer, The Curse of Kehama, Roderik the last of the Goths. Molto importante fu la sua ricerca rivolta al passato gallese e celtico, visibile nel suo primo romanzo Madoc, dedicato a un principe gallese del XII secolo. Raccolsero il testimone interessandosi all'epica nazionale gallese Felicia Hemans e Letitia Elizabeth Landon. Caso particolare è rappresentato da Joanna Baillie, ammirata da Scott, si nutrì del gusto celtico e popolare del suo tempo per distillarne una poetica del tutto personale. Amò profondamente la sua terra alla quale restò legata anche dopo averla lasciata, in seguito alla morte del padre , tresferendosi a Londra. Ella divenne una delle principali autrici teatrali del Romanticismo grazie alla raccolta 'Plays on the Passion'(tre volumi tra il 1798 e il 1812), il cui Introductory Discourse divenne un celebre manifesto della drammaturgia romantica. Nell'introduzione ai Plays on the Passion, Joanna sottolinea la necessità per il poeta di usare un linguaggio semplice e cantare passioni naturali, poichè il falso e l'innaturale sono nemici della poesia e non raggiungono il cuore del lettore. La sua prima raccolta di poesie Poems venne pubblicata anonimamente ma non riscosse molto successo; qui l'interesse della poetessa per la tradizione scozzese e bardica emerge nelle poesie: Story of Other Times e Storm-beat Maid. Quest'ultima narra la storia di una giovane impazzita per l'abbandono del suo innamorato che sta per sposare un'altra.La giovane attraversa a piedi villaggi e campagne, incurante di venti e tempeste per raggiungere il luogo in cui l'uomo sta per sposarsi.Arrivata la giovane sparge amare lacrime finchè l'amato rivedendola si pente di averla abbandonata.I Poems presentano al lettore un mondo scandito dai ritmi dei cicli naturali. Qui vengono esplorati e rappresentati le passioni e i sentimenti dei personaggi. La poesia della Baillie è capace di suscitare emozioni e di rendere spirituale il naturale. Emblematiche di questa poetica che testimonia la simbiosi tra elementi e stagioni sono A Winter Day e A Summer day, dove nonostante il poeta si riferisca al paesaggio scozzese, gli elementi conservano un valore universale. Nella prima le immagini sono dominate dal rito violento dell'uccisione del galllo e dei racconti dell'anziano soldato; nella seconda il tono è gioioso e i ritmi giornalieri sono scanditi dalle varie fasi del sole. I personaggi favoriti dalla B. sono fanciulli, gente semplice e figure che vivono ai margini della società. In questi casi la narrazione si sofferma a descriverne il comportamento senza giudizi e condanne.Più tardi pubblicò Metrical Legends of Exalted Characters nelle quali il gusto antiquario prevale. Ella curò un antologia che includeva poesie di autori come Wordsworth, Hemans, Scott ecc. 4. Lyrical Ballads e Dorothy Wordsworth: il linguaggio della natura. Nella Preface alle Lyrical Ballads, Wordsworth illustra la sua poetica e il tentativo di portare il lettore verso la riscoperta di un più semplice modo di vivere, dando rilievo a un linguaggio semplice e popolare, veicolo delle passioni e dei sentimenti della gente comune.Per Wordsworth il poeta è "a man speaking to men", ma dotato di maggiore sensibilità.Alcuni critici ritennero che le Lyrical Ballads fossero state in qualche modo dettate dalla reazione di W. agli eventi politici dell'epoca. Nella raccolta di poesie Cloderidge incluse The Rime of the Ancient Mariner, Foster-Mother'sTale, The Dungeon, The Nightingale; quelle di Worsworth registrano le inquietudini del tempo attraverso i tratti delicati del sentimento. La ricerca di W. approda al mondo degli umili e della natura; quella di C. conduce alla dimensione spirituale del marinaio errante di The Rime of the Ancient Mariner. Il marinaio è costretto a narrare la sua storia di sangue e di morte, come dirà all'invitato a un bachetto di nozze in cui irrompe, dall'obbligo morale di ripetere ritualisticamente il suo banchetto di espiazione. Egli è colpevole di aver ucciso senza motivo l'albatro, un uccello salvifico simbolo dello spirito divino. Per questo il vecchio marinaio perde i propri compagni di viaggio e persino il diritto a morire. Il suo pellegrinaggio è purgatoriale e la sua vita è riscattata dall'amore che il marinaio manifesta per tutte le creature viventi. Il marinaio narra per cancellare la sua colpa, affinchè la parola che esprime la colpa venga essa stessa purgata e una volta rigenerata riacquisti lo statuto originario di manifestazione di un ordine divino. Coleridge infatti nelle sue Philosophiocal Lectures, stabilisce lo stretto rapporto fra parola e cosa, e L'eros è il motore della poetica keatsiana, ed esso non investe solo gli umani ma anche la natura, uniche realtà tangibili; il fantastico e il soprannaturale restano categorie sospese e irreali. Per Keats il poeta doveva dimostrare di possedere una negative capabality. Il mistero, la nostalgia, le incertezze che attraversano la poesia keatsiana sono propri della stessa natura umana, come sono del tutto umani il senso di perdita e le rinunce dei suoi personaggi. Interessante è la differenza che propose fra Shekespeare e Wordworth, nei quali individuava caratteristiche opposte: in Sheak. vede il campione del poeta camaleonte, nel quale egli stesso si identificava, in grado di nascondere la propria identità e di dar vita a creature autonome e distinte; In Words. vede il poeta filosofo, ciò che definisce egoistical sublime, un sublime prodotto da un io poetico totalizzante che filtra e si appropria del mondo circostante, elevandosi a sensibiltà universale. Nella sua ode più celebre, Ode on a Grecian Urn, Keats canta le scene di vita quotidiane illustrate su un'urna greca. La verosomiglianza dei bassorilievi contrasta con l' immutabilità dei loro gesti, congelati per l'eternità dell'arte che li raffigura. In The Fall of Hyperion il poeta sale con fatica e mano a mano con ebbrezza i gradini di un tempio che appare desolato ma che si rileva essere l'altare dell'arte. Ai piedi del tempio Apollo piange circondato dagli altri dei. In cima vi è Saturno vecchio ed esangue. Alle domande ansiose che il poeta gli pone, Saturno non risponde ma poi grida esternando il suo stato d'animo. Nei giorni del commercio e del materialismo l'arte rischia il tramonto e sta al poeta celebrarla e custodirla. In keats etica ed estetica si sovrappongono. 6. Patria e patrie nella seconda generazione romantica. Edmund Burke, tramite la Reflections of the Revolution in France promosse una sorta di nazionalismo con l'effetto di moderare gli entusiasmi rivoluzionari. Il testo di Burke divenne la bandiera del patriottismo britannico contro il repubblicanesimo dei francesi. Fra alcuni poeti della seconda generazione romantica i termini patria e patriota continuarono ad avere un valore tradizionale: è il caso di Thomas Campbell che ne fece i suoi temi più caratteristici. Per gli altri poeti della seconda generazione romantica patriottismo si coniugò con internazionalismo. A cominciare da Lady Morgan che unì all'atteggiamento cosmopolita un forte patriottismo. Ella coniò un linguaggio patriottico dove l'amore per la propria terra si combinava con l'attenzione per i destini di altri paesi che versavano in condizioni di difficoltà politica e sociale. Lady Morgan, sostenitrice della libertà delle nazioni e dei popoli oppressi riprende la tradizione romantica delle ballate di tipo medievale per dedicarsi al revival gaelico fino ad impersonare lei stessa la maschera di Glorvina, patriota iralndese protagonista del suo romanzo The Irish Girl. Con la costituzione della Royal Irish Academy, Lady Morgan compose versi dedicati alla tradizione folklorica e bardica irlandese; A lei si ispirò Thomas More per la stesura delle sue celebri Irish Melodies. In Byron e Shelley patria e patriota furono il lessico della speranza con la quale ripartire dopo la sfiducia che aveva segnato la prima generazione romantica. Byron, pessimista e scettico e Shelley, idealista e utopista, cercarono di promuovere il progresso dei popoli e la libertà delle nazioni. Nei drammi storici, in molti canti delle epiche liriche e nelle odi a Napoleone, Byron restò sempre fedele al suo internazionalismo, al suo ruolo di cittadino del mondo. Byron si divise fra le preoccupazioni delle sorti dell'Inghilterra e l'interesse verso i popoli oppressi ai quali offrì sostegno morale,finanziario. Sebbene Byron vestisse i panni del dandy si interessò anche di politica. Egli fece il suo Grand Tour tra 1809-1811 e al suo ritorno scrisse i primi due canti di Childe Harold'd Pilgrimage che lo trasformarono in un icona dell'esotismo e nel rappresentante di una nuova forma di Romanticismo. Harold si offriva quale viaggiatore solitario dall'anima inquieta ,alla ricerca di qualche forma di redenzione. Dopo il Grand Tour Byron riprese il suo posto nella Camera Alta, nonostante il partito a cui era affiliato , era stato posto in minoranza (Wighs). Infatti i Tories, restarono al potere durante il regno di George III e la reggenza di George IV. L'emarginazione dei Whigs durò fino alla riforma elettorale, Il Great Reform Act. Byron chiese, senza ottenerlo, che la pena di morte che il governo sanciva per i ludditi, (operai che protestavano danneggiando i macchinari delle fabbriche per denunciare le cattive condizioni di lavoro)venisse trasformata in ammenda o periodi di carcere; egli chiese anche la sospensione delle limitazioni dei diritti civili per i cattolici e il diritto a manifestare in favore della riforma elettorale. Nel 1816 partì per il suo secondo Grand Tour al termine del quale decise di stabilirsi in Italia; decisione indotta anche dall'accusa lanciatagli dalla moglie di aver avuto un incesto con la sorellastra Augusta. Prima di stabilirsi in Italia Byron trascorse qualche mese in Svizzera, dove frequentò gli Shelley, consolidando un'amizia destinata a durare. Le serate trascorse a raccontare storie gotiche e avventure oniriche offrirono a Mary(moglie di Shelley) lo spunto per concepire Frankenstein. Da una gita in barca con Shelley trasse ispirazione per Prisoner of Chillon, mentre la lettura di Goethe e Wordsworth lo portarono a concludere Childe Harold. Scrisse poi il poema drammatico Manfred, il cui landascape rinvia ai paesaggi alpini svizzeri, laddove l'eroe solitario Manfred, tormentato da una misteriosa colpa, ricorda il Byron reduce dallo scandalo londinese. La figura di Manfred divenne la maschera che Byron indossò da quel momento in poi. L'Italia è per Byron una seconda patria: Essa è celebrata nel romance burlesco Beppo, nell'ultima parte del terzo canto di Childe Harold's Pilgrimage e nel 4 canto del poema. The Prophecy of Dante è il poema che meglio rappresenta il legame di Byron con l'Italia e costituisce un manifesto di quella passione internazionalista che caratterizzò la seconda generazione romantica. Il poemetto chiede che si restituisca agli italiani la dignità di popolo in nome di ciò che ancora li tiene uniti: lingua e letteratura. Qui Byron prende le sembianze di Dante e da voce all'orgoglio ferito del cittadino che deve rinunciare ai suoi diritti civili e abbandonare la patria . Byron incita al risveglio delle coscienze, scagliandosi contro l'intellettuale asservito dal potere. L'internazionalismo fu l'unico grande valore che Byron non abbandonò mai.; Byron divenne una figura centrale nella poesia e nelle opere di Percy Bysshe Shelley: Prometheus Unbound, A Defence of Poetry e A Philosophical View of Reform. Shelley, il più utopista dei poeti inglesi, intese con la sua opera risollevare gli animi dei suoi contemporanei dal pessimismo post revoluzionario che aveva pesato sulla prima generazione romantica. Era opinione del poeta che fosse necessaria una rivoluzione politica, morale e spirituale per eliminare l'odio ed evitare ulteriori spargimenti di sangue. è questo il vero centro della ricerca intellettuale shelleyana mentre il Prometheus Unbound ne è la trasposizione simbolica e si presenta come un grande esperimento poetico e drammatico. Nel dramma shelleyano tutte le arti sembrano fondersi in un canto di armonia universale, per cui musica danza scultura e pittura si muovono all'unisono per far provare il miracolo della rinascita. Vi è poi il trionfo della natura, presente nella Ode to the West Wind, To a Skylark, The Cloud dove l'elemento naturale viene a rappresentare l'assoluta serenità e totale libertà, lontano dal decadimento fisico e dallo sfiguramento morale ai quali gli uomini sono soggetti. Tuttavia cogliere e descrivere una simile condizione di benessere e di gioia è difficile per la sua indefinitezza, pertanto nelle grandi iriche shelleyane è frequente il ricorso alle figure retoriche della similitudine e della sinestesia e a quegli interrogativi retorici propri del'ironia romantica. Ma non vi è solo gioia nel canto shelleyano; i versi talvolta hanno accenti tristi e parlano di caducità. La forza dell'utopia si fa strada anche in poesie ove l'intento è di critica severa e parodica, come nella ballata allegorica The Mask of Anarchy, composta per protestare contro l'uccisione di lavoratori che manifestavano pacificamente a Manchester per chiedere la riforma elettorale. Nella ballata Shelley addita i colpevoli che avevano ordinato la repressione chiamando in causa i membri del governo e la stessa monarchia. Sin dalla gioventù Shelley si era dedicato alla stesura di poesie e pamphlets a carattere etico-politico a partire da quello che gli causò l'espulsione da Oxford, The Necessity of Atheism. Fu tuttavia con il suo arrivo in Italia che la prosa e la poesia di Shelley raggiunsero la piena ricchezza espressiva. Al popolo italiano, oppresso dallo straniero e verso il quale provava fraterna amicizia dedicò Ode to Naples. Patriottismo e cosmopolitismo appartennero anche a Felicia Hemans. Nata nel 1793, nipote del console inglese nel Granducato di Toscana, seguiva le vicende belliche e si preoccupava delle guerre di liberazione di Grecia e Italia. La sua prima raccolta di poesie, Poems venne pubblicata nel 1808 e nello stesso anno pubblicò un long poem di 300 versi dove esponeva le vicende dell'Europa in guerra , invocando gli ideali cavallereschi d'Inghilterra e Spagna. Nel 1812 pubblica la raccolta The Domestic Affections and Other Poems, destinata a caratterizzare la poetessa presso il pubblico inglese come la musa dei legami famigliari, caratterizzazione che ella alimentò con il ricorso nella sua poesia a contrasto con il credo della ruling class basato sul perseguimento dell'interesse individuale. La colpa di questi romanzi, come di quelli gotici,è quella di fare appello all'istinto, all'emozione, all'irrazionale, al sesso e di non essere quindi controllabili attraverso un approccio filosofico-razionale. Il romanzo gotico fiorisce negli ultimi decenni del 700 con una ricca gamma di varietà e di sfumature: gotico del terrore, dell'orrore, gotico sentimentale, storico ed esotico. 4.Il romanzo giacobino. Con questa espressione coniata da critico Gary Kelly ci si riferisce ad un gruppo di opere, scritte tra il 1790 e il 1805, accusate dai contemporanei di promuovere gli ideali della Rivoluzione Francese. L'aggettivo giacobino, che bolla come nemici della patria tutti coloro che sono critici del governo, è tratto dall'anti-jacobin, una pubblicazione che rappresenta la voce più conservatrice e reazionaria nel dibattito innescato dalle Reflections on the revolution in France di Edmund Burke, seguita dalla risposta di Thomas Paine con il radicale The rights of man. I romanzi giacobini risalgono dall'illuminismo francese e da quello scozzese. Lo scopo comune di questi romanzi è produrre a general review of the modes of domestic and unrecorded despotism, by which man becomes the destroyer of man come scrive Godwin nella prefazione a Caleb Williams; Per Godwin, come per Holcroft e per la Hays, il romanzo è un veicolo per insegnare una lezione e per mettere in moto la mente intorno a temi quali la struttura gerarchica della società, il rapporto tra oppressori e oppressi, i sessi ecc e per proporre modelli sociali e morali nuovi rispetto a quelli tradizionali. I personaggi acquistano un'importanza centrale tendendo a diventare complessi e androgini: donne che sono virili e uomini dotati di sensibilità femminile. Il primo vero romanzo rivoluzionario è considerato Anna St Ives di Holcroft, dove il metodo epistolare viene rivitalizzato; In Emma Courtney della hays la scrittura epistolare accoppiata al diario costruisce la forma adatta ad esprimere l'isolamento della condizione femminile, che anche Mary Wollstonecraft rappresenterà come prigione: ossia una narrazione in prima persona che avvolge il lettore in un infinito groviglio di ripetizioni, costringendolo a condividere il senso di solitudine e tormento interiore dell'eroina. Il realismo psicologico di Richardson appare profondamente metabolizzato e raffinato nei romanzi della Inchbald, la scrittrice migliore anche per la sua sensibilità drammatica. Anche se la fama della Wollstonecraft è legata soprattutto al suo saggio A Vindication of the Rights of Human in cui rivendica la necessità di una rivoluzione nell'educazione femminile e la parità di sessi, i suoi romanzi sono significativi sia per i temi che per i tentativi tecnici nell'ambito della scrittura autobiografica. The Wrongs of Woman, la storia di una donna abbandonata dal marito e dall'amante, imprigionata in un manicomio, fornisce un'allegoria dei soprusi subiti dagli oppressi, un contributo indispensabile all'interpretazione del contemporaneo romanzo gotico,e non solo femminile. 5.Il romanzo gotico e Ann Radcliffe. Il romanzo gotico ha a lungo occupato una posizione di secondo piano, come letteratura popolare e d'evasione ed è stato genericamente definito con l'etichetta di romanzo nero. Nel 1970 Todrov lo propose all'attenzione della critica accademica come uno dei principali generi della letteratura fantastica, e da lì numerosi studi ne hanno messo in rilievo l'importanza. Il romanzo gotico riflette le ansie e le paure che accompagnano l'uomo borghese nel suo viaggio di autoaffermazione individuale, il senso di colpa e di peccato nei confronti dell'ordine divino e naturale. Se è ormai acquisito che il gotico è un genere inglese perchè fu in inghilterra che il peccato contro l'ordine naturale fu commesso con l'uccisione del re Charles I, è anche vero che la storia della letteratura inglese di questo periodo non ha mai tenuto conto dell'enorme peso legato al commercio degli schiavi, che grava sulla coscienza collettiva e che non sfugge a personaggi come la Austen. Il romanzo gotico ha una funzione psicanalitica. Ciò che esso ci mostra è una coscienza e quindi una visione confusa e divisa. Proprio in quanto specchio che denuda ed espone la coscienza borghese, il romanzo gotico è stato marginalizzato con il pretesto del suo infimo valore letterario.I personaggi sono piatti, senza profondità psicologica, non individualizzati in modo che il lettore possa identificarsi e partecipare all'avventura. Allo stesso fine concorre la dislocazione dell'ambientazione spaziale e temporale. Ciò che importa è l'atmosfera, da cui dipende la profondità della catarsi del lettore e dell'autore. The Castle of Otranto di Horace Walpole è considerato il prototipo del genere, con la sua combinazione di ambientazione medievale ed esotica ed elementi di soprannaturale e sensazionale. L'aggettivo gotico va inteso nel senso di medievale. Il tema centrale è quello dell'usurpazione: Manfred principe di Otranto in carica, ha tradito il suo dovere verso gli Aragona impadronendosi del principato che era stato affidato alla sua protezione, insieme con la legittima erede, Isabella, che egli vorrebbe far sposare al proprio figlio, dando così inizio a una nuova dinastia. Il soprannaturale, che sotto forma di un elmo gigantesco schiaccia il figlio di Manfred cancellando il suo disegno, è l'equivalente onirico della condanna del grande peccato contro l'ordine gerarchico naturale. è l'inarrestabile cieca ambizione di Manfred, homo novus, a metter in moto l'intreccio, ossia la serie di orribili avventure, morti, incubi che si concluderanno con il ristabilimento dell'ordine. The Castle of Otranto ha uno sfondo architettonico cupo e labirintico, atto a produrre un 'atmosfera di suspense e di paura e una cornice che serve da tramite tra realtà e mondo fantastico. Clara Reeve si propone di raccontare una storia simile, combinando meraviglioso e sentimentale per colpire il cuore del lettore. La Reeve apre così la strada al gotico femminile, a romanzi come quelli di Sophia Lee, che anticipa il romanzo storico ed ebbe una grande influenza su Ann Radcliffe, con le sue eroine dalla forte personalità e con le sue atmosfere oniriche di opprimente reclusione. Ann Radcliffe fu un personaggio letterario femminile molto importante; i suoi contemporanei la celebrarono come lo Shakespeare del romance, la più grande degli scrittori pittoreschi, la prima poetessa della narrativa romantica. Ella aveva una visione radicale derivata dall'ambiente familiare, destinata con l'avvicinarsi al periodo vittoriano a diventare sempre più evidente, determinando il suo progressivo oscuramento critico. Ella raggiunse il successo con The Mysteries of Udolpho. In questo grande poema melodrammatico si fondevano le tendenze romantiche del tempo. La Radcliffe fu subito riconosciuta come inventrice di un nuovo genere narrativo, il romance di suspense, e tutta una folta schiera di imitatori denominata Radcliffe school, si gettò sui suoi temi e motivi, ricalcandoli e ampliandoli pesantemente. Le sue spiegazioni razionali del soprannaturale , spesso criticate, sono dovute al suo concetto di natura, vista come specchio della Divinità e quindi sede del soprannaturale. Di fronte ad essa, l'atteggiamento della Radcliffe è di una neoclassica riverenza che sfuma in panteismo. L'intreccio è un pretesto per celebrarne i misteri, dando vita ai luoghi che sono i veri protagonisti del romance: la sua grande innovazione consiste nel fatto che il paesaggio acquista una personalità e suggerisce l'intreccio e le figure umane servono a dar voce allo spirito del luogo. é dal viaggio di Emily in the Mysteries of Udolpho che nasce la visione dell'Italia come terra del mito che affascinerà gli autori romantici. L'importanza della Radcliffe sta nella sua invenzione del linguaggio per descrivere il paesaggio, nella sua pittura con le parole ottenuta trasferendo in letteratura i principi e le regole del pittoresco. Il confronto con il romanzo successivo, The Italian, appare un romanzo senz'anima in quanto privo di poesie sparse e con descrizioni paesaggiastiche ridotte forse per influenza del romanzo The Monk. The Monk fu scritto da M.G.Lewis, classico esempio di gotico maschile, capostipite del filone dell'orrore o roman noir. La storia di Ambrosio che, per salvarsi dai suoi peccati, vende l'anima al diavolo finendo dannato. Per Lewis tutto è teatro, anche l'arte. Al filone del gotico maschile appartengono anche Charles Maturin e James Hogg, due importanti scrittori che anticipano quel processo di interiorizzazione del gotico vittoriano che troverà la sua emblematica espressione in Dr Jekyll and Mr Hyde di Stevenson. Maturin, ecclesiastico protestante, ha una visione più profonda, chiara e organizzata del male nel mondo. Melmoth, the Wanderer è un testo, in cui la malvagità diviene la sua stessa giustificazione. Melmoth è solo una delle tante incarnazioni del male. Il romanzo ruota intorno ai tentativi del protagonista di sfuggire alle conseguenze di un patto con il diavolo, trovando qualcuno che prenda il suo posto. L'intreccio con una serie di narrazioni dentro la narrazione principale riproduce un senso labirintico di isolamento e disperazione. The Private Memoirs and Confessions of a Justified Sinner di Hogg fu pubblicato anonimo come si trattasse dell'autentica confessione di un peccatore pentito. Nel romanzo l'eletto, avendo ricevuto la grazia esemplificare un'educazione sbagliata, sarà libera di esprimersi a tutto tondo e di attaccare il patriarca; Mary attacca anche la corruzione delle alte sfere della marina, lo scandaloso mercato delle rendite ecclesiastiche. Alla fine Mary sarà punita per il suo wit irridente e la sua trasgressiva e immorale generosità. A molti Mary è apparsa come la vera eroina di Mansfield Park. In Mansfield Park, dove la prudente Fanny è l'eroina della narratrice, e l'incauta Mary è quella dell'autrice, la conclusione non può che vedere il trionfo di Fanny. Al suo personaggio la Austen aggiunge tutto il pathos e la sofferenza dell'innaturale processo educativo attraverso cui la povera piccola è diventata un mostro di ipocrisia e orgoglio in grado di sopravvivere al mondo di Mansfield. Il titolo e lo stile dell'opera sono ambigui: a parte il significato letterale, campo dell'uomo, che rimanda alla società patriarcale, Mansfield richiama il nome di un giudice noto perchè autore di controverse sentenze sulla schiavitù in Inghilterra. Il tema della schiavitù femminile sarà ripreso in Emma, dove l'autrice appare pienamente concentrata sulla propria arte: usa l'eroina come occhio narrativo principale senza mai identificarsi totalmente con esso. La narratrice onniscente è qui ridotta a funzione di coro, aprendo e chiudendo un capitolo. Il racconto si svolge attraverso la coscienza della protagonista, che diventa spettatrice di se stessa, anticipando le cosiddette tecniche del punto di vista circoscritto introdotte da Henry james. La Austen guarda alla vita con l'occhio del viaggiatore pittoresco, consapevole che la realtà cambia con il variare del punto di vista e che il punto di vista da cui ci si ritrova a guardare è di fondamentale importanza nel determinare le nostre funzioni. Mr Knightley appare l'eroe dotato di tutte le virtù perchè è visto attraverso gli occhi di Emma, la quale, educata da lui, ne condivide il mondo di vedere, anche se Mr. Knightley rappresenta quei principi morali diventati valori sociali indiscussi. Per Emma si tratta di valori sociali che condizionano la sua realizzazione personale: primo fra tutti, obbligo del matrimonio. Che Emma si sposi per mantenere la sua posizione di first lady di Highbury non inficia le sue prospettive di felicità futura: l'importante è che lei sia convinta di essere innamorata. Ultimo romanzo è Persuasion, pubblicato postumo nel 1818, dove l'autrice concentra tutto il proprio interesse sulla personalità dell'eroina, Ann Elliot, giovane donna ventisettenne avviata a restare zitella. Il romanzo, per molti aspetti autobiografico, appare intriso di nostalgia e rimpianto nella consapevolezza che la tanto raccomandata prudenza e i consigli dei moralisti sono inutili e dannosi, perchè la felicità dipende dall'imprevedibile evoluzione degli eventi. Persuasion testimonia l'acuta sensibiltà della Austen nella percezione dei mutamenti sociali: le crescenti difficoltà economiche della gentry e il crescente benessere dei professionisti della marina. 7.Walter Scott e il romanzo storico. Walter Scott è, accanto a Jane Austen, la figura di maggior rilievo del periodo: poeta, narratore, saggista, esordisce come romanziere nel 1814 con Waverley, racconto d'ambientazione giacobita che fu subito un successo. Seguirono in rapida successione altri romanzi, tutti ambientati in Scozia. Con Ivanhoe, ambientato nell'Inghilterra dei Plantageneti, esce dai confini scozzesi, per poi ritornarvi con The Monastery e The Abot. Alla base della sua enorme produzione, oltre ad una prodigiosa ispirazione, ci furono anche motivazioni economiche. Scott si considera iniziatore del romanzo storico, ma seppe anche mettere a frutto il romanzo gotico, il national tale e la novel of manners. Il romanzo storico coniuga vicende forti e drammatiche e personaggi dalla psicologia realistica con un'ambientazione storica precisa e rispettosa delle tradizioni. Questo genere però, che fonde storia e romance risale molto più indietro, come testimoniano le Letters on Chivarly and Romance di Hurd. Tra i motivi del successo del romanzo storico d Scott, si è a lungo considerato il fatto che esso rappresentasse il superamento della trasgressiva conflittualità del gotico, che veniva così composta in una visione di pace, prosperità e progresso per il Regno Unito e l'impero britannico. Egli contribuì potentemente allo sviluppo del nuovo atteggiamento verso il passato e del senso della comunità nazionale. Seconda parte: La critica romantica. 1. La critica romantica fra categorie estetiche e disputa ideologica. L'ambito della critica del periodo 1790-1830 è territorio complesso di produzione culturale, perchè coniugano istanze illuministe e romantiche ma anche perchè al suo interno si osservano fenomeni quali la messa in crisi della repubblica delle lettere e la ridefinizione profonda del suo significato. Vi furono una serie di dispute ideologiche che segnalavno la necessità di una redifinizione del rapporto della critica con il pubblico. Esemplificazione del dibattito di metà 700 fu la controversia su categorie estetiche quali il sublime, e le polemiche sulla qualità oggettiva o soggettiva del gusto, di cui furono protagonisti Edmund Burke , David Hume e Thomas Paine . In tale comunità di intellettuali non veniva offerta alcuna possibilità alle scrittrici, come denunciarono di fatto Mary Wallstonecraft e Mary Hays. 2. Il poeta come critico, il critico come educatore. L'ambiente letterario che S.T.Coleridge trovò in Germania risentiva di personaggi come Kant e Fichte. Fu il gruppo dell'Athenaeum dei fratelli Schlegel e Friedrich, che inaugurò una comunità ideale di scrittori e lettori critici . All'idea che la funzione della critica era educare il proprio lettore, Schlegel sostituì l'idea della critica che crea il proprio lettore. Coleridge aveva per un verso assimilato il dettato kantiano, che si proponeva di riformare la scrittura critica stabilendo the principles e allo stesso tempo condivideva con Schlegel la coincidenza fra letteratura e teoria. Egli la realizzò assumendo il duplice ruolo di poeta e di critico. Nel ricordare l'occasione da cui le Lyrical Ballads si originarono, Coleridge ridefinisce i punti cardine del programma dei due poeti: il potere di produrre simpatia nel lettore tramite una fedele aderenza alla realtà naturale; il potere dell'immaginazione. Da qui la divisione dei compiti: quello di Coleridge sarebbe stato diretto a persone e personaggi soprannaturali, per cui egli chiedeva la sospensione della incredulidità, mentre Wordworth avrebbe dato il carattere di novità quotidiano. Ciò accadde solo in parte, perchè i due poeti riusciranno solo a cantare se stessi e la propria vocazione poetica. Coleridge si muove su due motivi rilevanti: l'uno, una definizione di poesie che non può non tenere conto del poetic character of the poet, vale a dire che ogni poetica trova dei legami che superano la rigidità del testo per immettersi negli interstizi della vita; l'altro, che identifica la poetry con la composizione lirica e vede la necessità della brevità. Alla riflessione di Coleridge si deve inoltre la distinzione tra fancy e imagination, essendo la prima una modalità della memoria di riorganizzare i materiali ricevuti per associazione, la seconda corrispondendo invece al potere crativo e vitale, proprio del poeta romantico. Il dibattito sulla natura della poesia si anima per la pubblicazione del pamphlet di Thomas Love Peacock, The 4 ages of Poetry. Peacock distingue quattro età: del ferro (poesia medievale), dell'oro ( età di Shakespeare), dell'argento ( età di Dryden e Pope) e relega alla contemporaneità l'età del bronzo. Il pamphlet provocò la reazione di P.B.Shelley il quake realizzò la difesa della poesia . La matrice platonica della Defence of Poetry di Shelley fa si che essa si elevi dalla occasione di risposta al pamphlet di Peacock per proporre una concezione di poesia come spirito del mondo. è un saggio che possiede una solida struttura argomentativa che si fonda sulla distinzione iniziale fra two classes of mental actions, which are called reason and imagination e sulla considerazione della poesia come espressione dell'imagination. Dal confronto con le altre arti, il linguaggio della poesia si rivela nella sua capacità di produrre il piacere estetico più puro. La lingua originaria viene definita come the chaos of a cyclic poem. 3. I generi letterari nella critica romantica. Tra i generi canonici il Romanticismo sembra aver privilegiato la lirica, più consona alla rinnovata attenzione del periodo verso la soggettività. In realtà è il lyric spirit che predomina, tanto che anche generi oggettivi come l'epica e il dramma ne saranno influenzati e daranno vita a forme di epic of the self (Prelude) e theatre of the mind teorizzato da Byron e individuabile nel suo Manfred. La straordinaria complessità sociale e politica del teatro romantico trovava le sue radici in eventi connessi con la rivoluzione francese, nell'affermarsi del dramma, nelle istituzioni teatrali e nella lotta ideologica. Da qui la distinzione fra legitimate e illegitimate theatre, per indicare quella trasformazione culturale profonda che si veriifcò alla fine del 700, allorchè fu vietata la rappresentazione perfezionato da Charles Edward Mudie. La maggior parte degli abbonati proveniva dalla borghesia e Mudie svolgeva il ruolo di censore , rifiutandosi di ospitare nella sua biblioteca qualunque libro potesse essere considerato immorale. Oltre alla pubblicazione in tre volumi vi erano altre tipologie di divulgazione del romanzo: venivano serializzate settimanamlmente, al costo di un penny; ben noto il caso di Charles Dickens che scelse una pubblicazione mensile per rendere i suoi romanzi accessibili a un numero sempre più ampio di persone. George Eliot, Thackeray , Trollope e altri seguirono il percorso inaugurato da Dickens, privilegiando la pubblicazione a episodi dei propri romanzi presso vari periodici o giornali. 2. Verso un pubblico di massa. Gli sviluppi dell'editoria erano conseguenza di un pubblico sempre più vasto. La lettura dei romanzi, inizialmente, prerogativa di chi vantava origini aristocratiche, diviene gradualmente passione di persone più umili. Si diffonde la sensazione che la lettura dei romanzi diventi sempre più un'esigenza condivisa, in quanto modalità di fuga e rifugio da una realtà spesso opprimente. Hardy, come la maggioranza dei suoi colleghi e colleghe, scriveva romanzi per guadagnarsi da vivere, vendendo un prodotto in un mercato ormai bene regolato dalla legge del supply and demand; e quando il compratore richiedeva un prodotto impacchettato in una certa maniera, lo scrittore non poteva che privilegiare il denaro rispetto alla coerenza estetica. Accontentava il lettore per guadagnare di più, pur non essenso coerente nella narrazione. 3. Aspetti del romanzo realista. Il romanzo borghese nasce, almeno in Inghilterra, all'inizio del 700, ma è in particolare nell'epoca vittoriana che ebbe la sua massima divulgazione. Il concetto di realismo costituisce il punto di partenza per la prosa narrativa del periodo. La storia seguiva la falsariga del Bildungsroman con un/a protagonista giovane ingenuo che, attraverso varie peripezie, raggiungeva la maturità e spesso anche un lieto fine. La differenza tra questi personaggi e quelli del secolo dei Lumi è che la società in cui essi si trovano a fare le proprie esperienze di vita è di gran lunga più complessa. Il Romanticismo aveva sviluppato ed enfatizzato il concetto di individuo e di soggettività: il realismo classico del Vittorianesimo esamina la natura dell'individualismo prodotto dalla società capitalista e borghese dell'800. Il modo di narrazione in questo periodo è dettato dal narratore onnisicente, che istruisce e guida il lettore, aiutandolo a raggiungere le stesse conclusioni dell'eroe illuminato e del narratore medesimo. Tutti i grandi scrittori, da Emily Bronte e le sue sorelle Charlotte e Anne, fino a Eliot, Dickens, Hardy ecc sono concordi nel criitcare la società di cui fanno parte e le sofferenze da essa prodotte. Si pensi al conflitto in Wuthering Heights tra l'individualismo romantico, la trasgressività di Heathcliff e la difficoltà di raggiungere un compromesso fra tale individualismo e la socializzazione; o alla frattura in Daniel Deronda della Eliot tra due mondi: quello di Daniel e dell'intreccio ebreo e quello di Gwendolen e dell'intreccio borghese; Thomas Hardy presenterà con Tess of the D'Urbervilles un'eroina tragica appartenente alla classe dei lavoratori agricoli e denuncerà le convenzioni sessuali della sua epoca attraverso una storia di stupro, assassinio e condanna a morte per impiccagione. Le conlcusioni di intrecci inevitabilmente tragici spesso vengono manipolate allo scopo di fornire una cornice rassicurante e consolatoria alle storie narrate: è il caso del finale di Jane Eyre di C.Bronte, laddove l'ordine ristabilito viene significato dal perentorio "Reader, I married him" della narratrice. Il famoso lieto fine del romanzo ottocentesco spesso non è che il momento del romanzo realista dove la finzione finalmente si palesa e lo scrittore sembra tradire la propria strategia. George Eliot, per esempio, passava mesi di ricerche prima di iniziare un romanzo. Poi manifestava invece momenti di discontinuità e rompeva la cornice con commenti del narratore sulla natura inaspettata degli esiti degli avvenimenti. 4. Al di là del reale: il racconto fantastico. L'800 vede il fiorire del genere noir, che deriva dal romanzo gotico romantico e che raggiunge uno splendore unico in questo periodo, scindendosi in diversi sottogeneri che daranno spunto ai vari romanzi di genere, tra cui il giallo, la science fiction, il romanzo del paranormale e soprannaturale, e il genere fantastico. A tal proposito viene in mente A Christmas Carol di Dickens, con il celebre protagonista Ebezener Scrooge e gli spiriti dei suoi Natali e il fantasma Jacob Marley, il suo vecchio socio, nonchè visione del proprio doppio. Altra autrice fu Elizabeth Gaskell, la quasi si permise di esprimere una profonda insoddisfazione verso gli ideali di progresso storico e sociale, tanto cari all'establishment patriarcale britannico di metà secolo. Nei racconti di fantasmi e di terrore che pubblica in Household Words la Gaskell fa trapelare straniamento, isolamento, paura, alienazione, vittimizzazione sessuale, suicidio e assassinio come in "The Grey woman". La produzione di Joseph Sheridan Le Fanu si inscrive quasi tutta nella tradizione fantastica. Le sue storie sono particolarmente interessanti perchè tendono a rifiutare gli effetti soprannaturali, preefrendo lasciare al lettore la possibiltà di una spiegazione naturale. Particolarmente significativa risulta la novella gotica Carmilla, che racconta la vicenda del rapporto vampiresco tra la protagonista e un lemure donna; a parte il racconto di un amore lesbico per così dire anti litteram, Carmilla è anche da considerarsi come fonte del Dracula di Bram Stoker. Nel processo di sviluppo della narrazione fantastica, si intensifica il concetto di frattura, divisione, sdoppiamento nella personalità del personaggio, nel vano tentativo di ritrovare l'identità perduta, in un secolo irto di censure e contraddizioni. Nel 1886 Robert Louis Stevenson scrive The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde seguito nel 1891 da The picture of Dorian Gray di Oscar Wilde. Da una collocazione esterna all'essere umano, attraverso agenti soprannaturali, il diabolico s'insedia nella psiche dell'uomo, sfidandone la naturalità e la sua manifestazione viene rappresentata da uno sdoppiarsi dell'identità dei vari protagonisti. Nel celebre racconto di Stevenson abbiamo un esempio perfetto della psicologia pre-freudiana. L'intransigente Dr Jekyll scoprirà come lo scopo delle sue ricerche, ovvero la separazione dei principi del bene e del male che si trovano a convivere in un solo corpo sia irrealizzabile, e capirà come sia il Male ad avere il sopravvento. Il Male è correlato alla crudeltà fisica, all'assassinio ma anche alla trasgressione erotica. Altrettanto difficile per il lettore è trovare una chiave interpretativa al racconto The Picture of Dorian Gray: quando Dorian, alla fine dell'opera, vuole distruggere il ritratto e così facendo uccide se stesso, il messaggio globale del racconto viene lasciato nell'ambiguità. Il viso di Dorian, rimasto incontaminato dall'età e della depravazione fino al momento della morte, si riprende i segni fisici e il ritratto torna ad essere quello di un bellissimo giovane. Allora non è chiaro se è la morale ad aver sconfitto l'arte o viceversa. Dracula costituisce il culmine della grande produzione ottocentesca di orrori gotici. A livello tematico discende da The Vampyre di John Polidori e dalla Carmilla di Le Fanu sviluppando il sottogenere del vampire tale. Non è solo la figura imponente del conte Dracula a conferire al romanzo un fascino particolare, ma anche la narrazione multipla, lo sdoppiarsi dei personaggi e il fatto che il mito del vampiro sia la rappresentazione simbolica dell'erotismo. La presenza di tabù, desiderio, repressione permette una lettura marxista freudiana attraverso la quale emerge la lotta combattuta dai valori vittoriani basati sulla chiesa, l'impero e la borghesia patriarcale, che alla fine hanno la meglio sul diabolico. Stoker con Dracula rafforza i pregiudizi dell'Inghilterra fin de siecle, siano essi sociali, razziali o sessuali. Facendo finta di combattere l'inumano destituisce le forze che contestano l'ideologia borghese. Tre le opere più affascinanti della produzione britannica dell'800 è da ricordare: Alice in the Wonderland di Lewis Caroll. 5. Gender e realismo. Alcune delle scrittrici già menzionate come le sorelle Bronte(Currer,Ellis e Acton Bell), Marian Evans ( George Eliot) e anche Mary Chavelita Dunn ( George Egerton) preferirono all'inizio della loro carriera pubblicare con pseudonimi maschili: il desiderio di essere giudicate alla pari, la voglia di potersi esprimere francamente su questioni come l'amore e il comportamento maschile e la paura di recare scandalo alle proprie famiglie furono alcune delle motivazioni della loro scelta. La Elio si dimostrò conscia del dilemma cruciale che mina la base del realismo letterario, ossia: come tradurre in parole una visione autentica ma necessariamente soggettiva; George Eliot si rende conto che il realismo individua come proprio compito il dire la verità sulla vita quotidiana. Negli ultimi decenni del XIX secolo emerge con forza il rifiuto del materialismo e dell'opprimente morale vittoriana; le voci che si levano nei vari campi dell'arte, espressione dell'insoddisfazione nei confronti del credo utilitarista, confluiscono a dar vita al movimento dell'Estetismo. Gli artisti di fine secolo rivendicano la libertà da ogni vincolo morale e da ogni finalità didascalica, sostenendo che l'unica funzione dell'arte è creare bellezza, secondo la formula "arte per l'arte"-> Art for art's sake di Gautier. Il culto della bellezza e la posizione centrale dell'arte assunensero una posizione totalizzante e favorirono la spinta verso una visione edonistica dell'esistenza. Già Swinburne aveva rifiutato ogni funzione etica dell'arte ribadendone l'assoluta priorità e autonomia, mentre Rossetti rappresentava un esempio di artista interamente assorbito nella propria arte, ma il vero teorico del movimento è considerato Walter Pater. * edonismo: il piacere è il bene sommo e il suo conseguimento è il fine esclusivo della vita. 2.PATER. Walter Horatio Pater, studioso e professore dell'università di Oxford, condusse una vita appartata ma contribuì in modo determinante a liberare l'arte da ogni vincolo con la sua famosa conclusione a Studies in the History of Renaissance in cui l'autore esclude la possibilità di principi oggettivi e assoluti. Pater sostiene infatti che è impossibile trarre certezze dall'esperienza poichè essa stessa consiste in un incessante flusso di impressioni, tutte soggettive. Dunque lo scopo dell'uomo deve essere soltanto quello di colmare ogni istante di un'appassionata ricerca del bello per capire un momento di squisita bellezza. E' un pensiero che rielabora le teorie formulate dalla scuola Cirenaica e che si fonda sulla pienezza della vita. L'opera ebbe un grande successo ma suscitò anche scalpore, tanto che nell'edizione successiva Pater omise la conclusione temendo che potesse indirizzare i giovani verso un nichilismo morale. Pater scrisse numerosi saggi, es: Imaginary Portraits, Appreciations, Plato and Platonism e The Child in the house. Pater è inoltre autore di due romanzi: Marius the Epicurean e Gaston de la Tour, entrambi proiezioni della vita di Pater. Nel primo, il protagonista, Mario è l'incarnazione dell'esteta pateriano, nella sua ricerca solitaria di un'intensa vita intellettuale e spirituale: sperimenta varie dottrine letterarie e filosofiche fino ad approdare al Cristianesimo e a sacrificare la propria vita per un amico. 3.WILDE. Famoso seguace di Pater fu Oscar Wilde. Egli nacque a Dublino nel 1856 e studiò al Trinity College. Successivamente frequetò Oxford e il Magdalen College dove conobbe Walter Pater che ebbe una grande influenza su di lui, soprattutto mediante il suo libro: The Renaissance. Nei suoi scritit egli sostiene la necessità di svincolare l'arte da ogni istanza morale e di fare della vita stessa un'opera d'arte, in n incessante ricerca del piacere. Wilde aveva atteggiamenti anticonformisti e abbigliameni stravaganti, creando un'immagine pubblica di successo. La sua ricerca di modalità espressive diverse si esprime nei saggi, nei racconti, nelle poesie ma soprattuto nel famoso romanzo The Picture of Dorian Gray. I saggi di estetia The Decay of Lying e The Critic as Artist danno voce a una concezione dell'arte vista come momento supremo dell'esperienza umana, la nuova religione è incarnata dall'artista dandy, antiborghese, che sostiene la superiorità dell'artificio sulla natura. Nel 1881 parte per gli USA ed escono i Poems che rivelano l'influenza di Rossetti e Swinburne, ma il suo miglio risultato in campo poetico è The Ballad of Reading Goal, scritta nel periodo del carcere, può considerarsi uno dei primi scritti contro la pena di morte, e anche in questa occasione l'indignazione dell'autore è espressa e sostenuta dal paradosso. Nel 1888 pubblicò la prima raccolta di fiabe, The Happy Prince and Other Tales, a cui seguì The House of Pomegranates. Queste sono fiabe colte, percorse da una simbologia più comprensibile da parte di un pubblico adulto che da uno infantile. Un'altra raccolta, lord Arthur Savile's Crime and Other Stories, contine racconti in cui l'intento satirico colpisce a vari livelli. As esempio, nel racconto che da il titolo alla raccolta "A Study of Duty", la satira è rivolta contemporaneamente all'ipocrita società vittoriana, dove il senso del dovere era in apparenza fortissimo e prioritario, e alle mode del tempo a cui si dedicavano le classi più elevate; a livello letterario lo scopo è quello di prendersi gioco della detective story, capovolgendone le modalità: qui infatti non è il detetective che insegue l'assassino, ma l'assassino che cerca di trovare una possibile vittima per poter compiere il proprio dovere. Nel 1891 pubblicò The Picture of Dorian Gray, che narra la storia di un giovane bellissimo che viene traviato e avviato sulla via del vizio da sir Henry Wotton e che stipula un patto per mantenere intatta la propria bellezza e giovinezza. Geniale è l'espediente del ritratto, simbolo della coscienza di Dorian, che invecchia al posto suo, finchè il giovane, non sopportando più di vedere raffigurata nel quadro la sua vecchiaia e la bruttezza della sua anima, lo pugnala e muore all'istante, riassumendo le orribili sembianze del ritratto, mentre questo torna a raffiguarare di nuovo Dorian in tutto il suo splendore giovanile. (tema del doppio). Il romanzo scandalizzò il pubblico vittoriano in quanto venne considerato come un esaltazione del piacere e della vita trasformata in un'opera d'arte, ma in realtà può essere anche considerato come una complessa riflessione sull'ambiguità dell'arte, capace di cogliere la verità dell'uomo e di rivelarne l'intima natura. Dorian Gray ci offre una prefazione che è una sorta di manifesto dell'Estetismo composta da un elenco di aforismi,es. : The artist is the creator of beautiful things", "All art is quite useless". Il successo più grande Wilde lo riscosse con le sue commedie, portando una ventata di ventalità nel teatro ottocentesco. Lady Windermere's Fan, A Womann of no Importance, An Ideal Husband e The Importance of being Ernest: opere costituite su un linguaggio raffinato ricco di umorismo e di divertenti aforismi e paradossi, che danno voce alle idee anticonformiste di Wilde e gli consentono di prendersi gioco della sofisticata alta borghesia e della nobiltà inglese. La tragedia Salomè (1891) fu rappresentata a Parigi soltanto quando l'autore si trovava in carcere. Salomè è uno straordinario esempio di dramma simbolista dove la figura e la vicenda della biblica danzatrice viene riproposta tramite un linguaggio diverso e strano che crea atmosfere sinistre, mentre la continua iterazione di immagini e parole compone una sorta di musica incantatoria. Il maggior biografo di Wilde, Richard Ellmann, sostiene che lo scrittore appartiene decisamente pià al nuovo secolo che all'800 vittoriano: il rifiuto di qualsiasi stabile identità, l'esaltazione della cultura della superficie e il decentramento dell'io avvicinano l'estetica trasgressiva di Wilde ai contenuti più attuali. LA NEW WOMAN. 1. LA NUOVA DONNA TRA AFFERMAZIONE E DERISIONE. L'ultimo decennio del XIX secolo, periodo ambiguo e contraddittorio definito fin de siècle, segnò in Gran Bretagna la fine dell'epoca vittoriana e vide l'inizioe di una fase di transizione e incertezza. Insieme a dandies ed esteti decadenti, la new woman(nuovefigure di donne che incarnavano un tipo di femminilità più moderna e consapevole)nsfidarono i dettami della morale sociale vigente. Mentra la New Woman veniva percepita come una minaccia diretta alle classiche definizioni di femminilità, il dandy veniva accusato di mettere in discussione l'ideale vittoriano della virilità. La New Woman era una donna spregiudicata che fumava in pubblico e pedalava liberamente sulla sua bicicletta; determinata e colta, avendo avuto accesso a un livello di istruzione che le precedeti generazioni non potevano raggiungere, sembravano incapaci di adattarsi al proprio tradizionale ruolo sociale di moglie e di madre. Essa è una creatura sfuggente, dalle molteplici identità, soggetto e oggetto della scrittura letteraria. George Gissing la definisce nel suo romanzo The Odd Women. 2. LE ORIGINI. Lyndall, eroina ribelle e femminista del romanzo The Story of an African Farm (1883) della scrittrice sudafricana Olive Schreiner è considerata la prima New Woman della letteratura di lingua inglese. Anche nella produzione precedente però si può ricontrare un immagine del genere, basti pensare a Dorothea Brooke di Middlemarch o a Gwendolen Harleth di Daniel Deronda, romanzi di George Eliot. Questo movimento protofemminista riprese infatti una serie di tematiche già presenti in opere come The Vedication of the Rights of Women di Mary Wollstonecraft o The Subjection of Women di John Stuart Mill. Le New Woman si battevano per la perfetta uguaglianza di uomini e donne di fronte alla legge e osteggiavano la promulgazione di leggi quali i Contagious 2. I GRANDI VITTORIANI. Alfred Tennyson è considerato il poeta più rappresentativo del periodo vittoriano. Studiò al Trinity College di Cambridge, dove strinse amicizia con Arthur Hallam; fu in occasione della morte prematura dell'amico che egli compose il suo capolavoro: In Memoriam (1850) una raccolta di oltre 130 liriche incentrate sul tema della morte e dell'immortalità e sul tentativo di pervenire alla fede. Quest'opera lo portò alla fama e gli valse la nomina prestigiosa di Poet Laureate, titolo precedentemente conferito a Wordsworth. Sin dagli esordi i suoi Poems Chiefly Lirical (1830) e i successivi Poems rivelano un eccezionale talento poetico, ma fu la raccolta Poems in two volumes a essere oggi ritenuta la sua prova più alta; essa contiene The Lady of Shalott, Morte d'Arthur, The Lotos-Eaters dove il tono dominante è quello elegiaco e prevale un'atmosfera di dolce malinconia. Ulysses, il monologo drammatico ispirato al personaggio omerico e dantesco, dove le parole del vecchio Ulisse interpretano quella vitalità e quella volontà di agire e di lottare che rappresentano gli aspetti più positivi dell'animo vittoriano. Il poema The Princess (1847) testimonia l'attenzione del poeta nei riguardi del dibattito sull'istruzione e sui diritti delle donne, mentre il monodramma Maud è composto da una serie di monologhi drammatici in cui la voce narrante descrive la storia di un amore che conduce alla pazzia. Come altri del suo tempo, Tennyson era un uomo inquieto. Lo turbavano la scienza moderna e i suoi riflessi sulla fede, il significato della vita e il pensiero della morte. La scomparsa dell'amico Hallam intensificò le angosce e i turbamenti della sua mente già particolarmente sensibile. Egli va ricordato come uno dei più abili versificatori inglesi e come un poeta capace di raffinate variazioni musicali del linguaggio, un maestro della rappresentazione lirica degli stati d'animo. Fra i poeti con cui Tannyson dovette misurarsi ricordiamo Robert Browning. La sua scrittura poetica, segnata agli esordi dall'influenza di Shelley, trovò gradualmente una propria espressione. Egli va alla ricerca di una poesia all'insegna della sperimentazione e della massima oggettività attraverso la forma del monologo drammatico in cui un personaggio parla a un presunto ascoltatore che non interviene mai. Tuttavia la presenza dell'interlocutore muto è essenziale. Anche Tennyson aveva utilizzato il monologo drammatico in Ulysses e in altri componimenti, spesso espressione di stati d'animo trasti e malinconici; i monologhi drammatici di Browning invece si propongono di rappresentare con toni che rasentano il grottesco, una personalità e un momento storico, che si definisce attraverso la scoperta di sè del personaggio. Ciò che fa di Browning il poeta del monologo drammatico per eccellenza è il fatto che si tratta di lunghe battute di dialogo, alle quali manca la precedente battuta dell'interlocutore muto. Fra i migliori di questi monologhi: My last Duchess, Andrea del sarto, A Toccata of galoppi. La sua opera più famosa è pero il lungo poema The Ring and The Book. L'idea venne al poeta quando egli trovò su una bancarella , l'Old Yellow Book, che riportava agli atti processuali relativi a due omicidi perpetrati a Roma. I personaggi erano: il conte Guido Franceschini (assassino), Francesca Pompilia (vittima) assieme al padre punitivo e il canonico Giuseppe Caponsacchi accusato dal Franceschini di essere l'amante della moglie. Tale vicenda suggerì a Browning un esperimento, cioè raccontare la storia attraverso dodici monologhi drammatici, ciascuno dei quali doveva dare l'interpretazione dei fatti secondo i vari protagonisti. In questa opera la tecnica dell'occultamento dell'io poetico raggiunge la sua espressione più compiuta. Tale opera anticipa le più moderne teorie relativiste sull'impossibilità di oggettive certezze e di letture univoche della realtà. La poesia di Browning aprì alla poesia inglese prospettive nuove, facendo piazza pulita dei sentimentalismi vittoriani e utilizzando un linguaggio poetico oscuro e sintatticamente spezzato. In contrapposizone la moglie Elizabeth Barrett Browning la cui poesia si caratterizza per una forte emotività. Ricordiamo l'appoggio sentimentale della poetessa a cause umanitarie come in The Cry of the Childern, dove si denunciano i patimenti subiti dai bambini nella società industriale; o patriottiche come in Casa guidi Windows in cui si esalta con fervore la causa della libertà italiana. Fra tutta la sua vasta produzione, preccocchè demolita dalla critica, si salvano i Sonnets drom the Portoguese, dove la testimonianza intensamente emotiva della storia d'amore dei due poeti è contenuta nella concisione formale del sonetto. 3.I POETI DEL DUBBIO. Matthew Arnold fu poeta critico ed educatore. Nei suoi versi parla la voce dell'intellettuale vittoriano assorto nei propri dubbi e in riflessioni sulla perdita della fede e sul significato dell'esistenza umana. Le sue opere in prosa esprimono il desiderio e la speranza di un'umanità rinnovata mentre il tema dominante della sua poesia è la desolazione di fronte al vuoto della vita moderna e la ricerca di quella pace interiore che è l'unico segreto per poter affrontare la vita. Gli aspetti più salienti della poesia di Arnold possono essere così riassunti: un ellenismo nostalgico, una romantica attrazione per i racconti e le leggende popolari e un'inclinazione per le meditazioni solitarie. Quest'ultimo aspetto compare già nella prima raccolta di versi: The Strayed Reveller and Other Poems, storia di un re saggio e virtuoso, allorchè viene a sapere di dover morire entro sei anni, si da a una vita dissipata. Il poemetto Mycerinus, inserito nella raccolta, si conclude con una di quelle malinconiche descrizioni di paesaggio e con l'immagine della calma notturna che ritorneranno con insistenza ossessiva nella sua opera come nell'inizio di Dover Beach, dove ricorre la più famosa fra le descrizioni di quiete notturna che fa da sfondo emotivo e dimbolico alle meditazioni elegiache del poeta. La prima raccolta di poesie fu pubblicata anonima e subito ritirata dalla circolazione; la seconda, il poema drammatico Empedocles on Etna venne incluso nei New Poems dietro le insistenze di Browning. La conclusione di Empedocles ci riconduce a quella atmosfera malinconica e meditativa che nasce dalla contemplazione della calma notturna e che grava su gran parte della poesia di Arnold, ad esempio in Tristan and Iseult, un lungo componimento ispirato alla mitologia nordica, e anche in The Forkasen Merman . Nel complesso l'opera di Arnold rappresenta una delle più interessanti testimonianze poetiche vittoriane poichè egli seppe dare intensa espressione al senso di solitudine e alla precarietà del vivere. Tale stato d'animo è espresso nei versi finali di Dover Beach dove ciò che resta sono soltanto gli affetti privati, la piccola società dell'amore e dell'amicizia. Anche Arthur Hugh Clough rappresenta il tipo dell'intellettuale vittoriano teso alla vana ricerca di certezze morali. La sua opera più originale è The Bothie of Tober-na-Vuolich, un vivace poema narrativo ambientato in Scozia che contiene numerosi riferimenti alla vita universitaria dell'autore ed è ricca di scherzose allusioni di tono goliardico. Lo scetticismo di Arnold e di Clough si trasforma in disperazione nichilista nell'opera di James Thomson, la cui poesia nasce dalle esperienze personali di una vita infelice, segnata dal vizio e dalla povertà. Nella sua opera più fomosa, The City of Dreadful Night egli trasforma i propri incubi in poesia, una poesia cupa e allucinata che ci guida attraverso la città della notte, ossia Londra. Domina su ogni cosa la grande statua della Malinconia, emblema della disperazione. La tristezza di fronte alla fugacità della vita percorre il poema Rùbaiyàt di Omar Khayyam , tradotto da Edward Fitzgerald. L'opera attrasse l'attenzione di Rossettii e del suo circolo per la dolorosa percezione della bellezza e del desiderio di vivere ogni attimo intensamente prima che fugga per sempre; un'istanza appassionata che Walter Pater elaborerà nella Conclusion to the Renaissance facendone uno dei concetti guida dell'Estetismo. 4.I POETI PRERAFFAELLITI FRA ROMANTICISMO E DECADENZA. La poesia dell'angoscia e dell'inquietudine fu recuperata da Dante Gabriele Rossetti (1828-1882) e dai poeti preraffaelliti, dando vita a un movimento artistico ha avuto un'enorme influenza sulla poesia e più in generale sull' arte vittoriana ponendosi come cerniera tra il periodo postromantico o predecadente del Vittorianesimo e quello successivo dominato dall'Estetismo della seconda parte dell'800. Il movimento preraffaellita professava la sua fede nella semplicità e nell'accuratezza dei particolari, qualità che vedeva realizzate nell arte medievale da cui traeva isprazione. Le reciproche influenze fra pittura e poesia sono evidenti fin dalle prime composizoni poetiche di Rossetti che pubblicò nel 1861 con il titolo The Early Italian Poets, ristampati sotto il titolo di Dante and his Circle. Il primo volume di componimenti poetici scritti da Rossetti, Poems, fu pubblicato nel 1870, cui seguì la Ballads and Sonnets. La drammatica vicenda del suo matrimonio con la modella Elizabeth Siddal e la morte di lei, forse per suicidio, soltanto due anni dopo le nozze, si concluse con la decisione da parte di RossettiI, di seppellire nella bara assieme alla moglie un manoscritto di poesie contenente la raccolta di sonetti The House of Life e la ballata "Sister Helen". La poesia appartenente alla prima intrattengono a vicenda narrando antiche storie. L'odio per la civiltà moderna che percorre per intero la visione del romanzo utopico News from Nowhere (1890), è già preannunciato con chiarezza nei primi versi del Prologo, nel pressante invito del narratore a dimenticare le brutture della realtà dell'Inghilterra vittoriana e a ritornare al passato, a inoltrarsi nei territori del sogno e del mito. L'indole ribelle e l'esasperata sensibilità di Algernon Charles Swinburne (1837-1900 si rivelò già durante i suoi studi a Eton e a Oxford, che egli lasciò senza conseguire la laurea. A Oxford incontrò Dante Gabriel Rossetti e William Morris che lo introdussero nell' ambiente preraffaellita di cui sarà l'ultima voce, sia pur marginale. Il suo incontro con i preraffaelliti fu fondamentale per la sua formazione, assieme ad altre esperienze culturali di quegli anni che si rivelarono decisive per la sua futura carriera di poeta. Fu il suo saggio su Baudelaire a far conoscere il "poeta maledetto" in Inghilterra. Il suo carattere nervoso e irrequieto lo spingeva a stringere legami con personaggi che si ponevano fuori dalle rigide norme vittoriane, ribellandosi a quel conformismo che opprimeva la vita sociale e culturale del tempo; mentre le sue letture preferite lo conducvano verso il Medioevo sognato dei preraffaelliti, ma anche verso i violenti scenari del teatro elisabettiano. Era altresì attratto dal mondo visionario di William Blake, dalle appassionate ribellioni shelleiane, e soprattutto dai poeti francesi contemporanei, nei quali ritrovava la stessa sua propensione a respingere ogni principio etico, che lo portava a rifiutare ogni finalità morale e didascalica per l'arte, anticipando l'Estetismo e il Decadentismo riassumibili nella formula "l'arte per l'arte". Nel 1866 pubblicò la raccolta Poems and Ballads che contiene le sue poesie migliori: "Dolores", "Laus Veneris", "Faustine", "Hymn to Proserpine", ritratti di mitiche figura femminili, dove la celebrazione della bellezza conduce a uno sfrenato erotismo: la femme fatale preraffaellita diventa una divinità misteriosa e terribile a cui l'uomo deve soccombere, una seduttrice che conduce alla perdizione; l'opposto del modello vittoriano della donna angelicata. Egli si proclamò sostenitore dell'Indipendenza Italiana e abbracciò le idee di Mazzini, che egli ebbe modo di conoscere personalmente e per celebrare il risorgimento italiano scrisse A Song for Italy e Songs Before Sunrise. Al di là degli eccessi e degli atteggiamenti esaltati, il valore della sua poesia consiste nell'inesauribile inventiva metrica e linguistica e la musicalità quasi ipnotica. Il linguaggio di Swinburne è espressione di un universo completo in se stesso e autosufficiente e , a detta di Eliot, ha un valore assoluto. Esempio di un linguaggio siffatto è il coro iniziale di Atalanta in Calydon, il più famoso dei drammi in versi composti da Swinburne. Altro personaggio è Coventry Patmore che collaborò a The Germ e si avvicinò al Movimento di Oxford convertendosi infine al cattolicesimo romano. La sua opera più nota è The Angel in The House, una raccolta di liriche che descrivono le varie fasi del corteggiamento e del matrimonio secondo le norme della società vittoriana; altra opera importante è il volume The Unknown Eros and other tales dove Patmore rivela la sua propensione per i simboli e per gli esperimenti verbali e metrici. 5. IL MOVIMENTO DI OXFORD E I POETI DELLA CRISI RELIGIOSA. Il Movimento di Oxford potrebbe definirsi come il parallelo teologico del Movimento Preraffaellita. Dal punto di vista letterario, i migliori sultati ottenuti dai principali fautori del Movimento sono contenuti nel volume di versi sacri Lyra Apostolica, cui collaborarono Keble, Newman e altri, ma fra i simpatizzanti vi furono anche poeti come Clough, Patmore e Hopkins, riconosciuto come precursore della poesia del 900. La sua poesia è segnata dal conflitto fra aspirazioni estetiche e rigorosa fede religiosa. A parere della critica, le innovazioni metriche di Hopkins sarebbero in realtà un recupero di antiche prosodie: il famoso sprung rhutms (ritmo a sbalzi). I risultati a cui il poeta perviene sono suggestivi grazie al sapiente uso di allitterazione, enjambements e metafore, come testimonia il suo componimento poetico The Wreck of the Deutschland, composto in occasione della morte di alcune suore in un naufragio 6.GLI ULTIMI VITTORIANI. George Meredith (1828-1909) è più conosciuto come romanziere che come poeta. Affine alla poesia di Browning nella predilezione per i toni satirici e per gli esperimenti metrici, la produzione poetica di Meredith iniziò con la pubblicazione dei Poems, che conteneva la prima versione di "Love in the Valley". Seguì Modern Love and Poems of the English Roadside, che contiene fra l'altro Ode to the Spirit of Earth in Autumn, la prima delle poesie sulla natura scritte dal poeta sotto l'influenza delle teorie evoluzionistiche. Un discorso a parte merita Modern Love, raccolta di 50 composizioni che raccontano la storia di un adulterio e del progressivo straniarsi di una moglie dal proprio marito. Il tema è tristemente autobiografico in quanto la moglie lasciò lo scrittore dopo otto anni di matrimonio. Il tema viene trattato con distacco e crudo realismo comunicando al lettore la disperazione e il senso di perdita patiti dall'uomo. Altro personaggio è Robert Bridges , la cui poesia è a volte elegiaca e meditativa ed altre volte percorsa dalla gioia di vivere. Attratto dalla mitologia greca, Bridges rielaborò il mito di Prometeo in Prometheus the Firegiver, Eros and Psyche e compose il dramma poetico The Return of Ulysses. La sua opera più famosa rimane The Testament of Beauty, dove il poeta esplora nuovi ritmi e forme metriche. Infine vi è Thomas Hardy, dove un cupo pessimismo pervade sia la sua proca che la sua poesia. Le raccolte Wessex Poems and Other Verses, Poems of the past and present e Collected Poems esprimono la sua visione tragica della condizione umana in versi scabri e possenti, che eserciteranno un forte influsso sui poeti novecenteschi. Scrisse anche un poema drammatico su Napoleone che raggiunge in alcuni momenti la grandezza solenne della tragedia greca. IL TEATRO VITTORIANO. 1.TEATRO POPOLARE, TEATRO DI REPERTORIO. Il XIX secolo rappresenta, nella storia del teatro inglese, un momento in cui si assiste a un aumento del numero degli spettatori e alla diffusione di un gran numero di generi spettacolari che trasformano lo spettacolo teatrale in un vero e proprio fenomeno di cultura di massa. A ciò si aggiunse l'espansione demografica delle città britanniche, in particolar modo di Londra, e il miglioramento dei mezzi di trasporto che consentì a un numero sempre maggiore di cittadini di spostarsi per andare ad assistere a uno spettacolo. Ulteriore momento di svolta fu poi rappresentato dalla promulgazione del Theatre Licensing Act con cui si dava maggiore autonomia alle autorità locali che erano così libere di concedere licenze, spezzando il monopolio detenuto fin ad allora dai teatri patentati( Covent Garedn e il Theatre Royal Drury Lane). Ad incarnare tale imponente fenomeno era la stessa regina Victoria che grazie alla sua passione per il teatro s'impegnò a sostenerlo per tutto il periodo del suo lungo regno recandosi regolarmente a vedere spettacoli. 2. MELODRAMA E PANTOMIMA. Uno dei generi più rappresentativi dell'800 inglese che ebbe il merito di mettere d'accordo il raffinato pubblico borghese e quello operaio, fu il melodramma. Esso usava gli stereotipi dell'eroe, dell'eroina e del villain e contrapponeva in maniera schematica il vizio e la virtù, premiando il bene contro il male; esso aveva il merito di riuscire a divertire lo spettatore borghese e di fornire all'esponente della working class una rappresentazione moralistica e idealizzata della realtà. Il melodramma, sempre accompagnato dalla musica, era alquanto realistico nella descrizione della Londra del periodo o dei villaggi rurali della provincia, come nella rappresentazione dei problemi sociali e familiari. Uno dei drammaturghi vittoriani più noti fu Dion Boucicault che cavalcò la moda del nautical drama ( variante del melodramma costruita intorno a episodi di vita marinara) col suo Black-Ey'd Susan. Altro esperto uomo di teatro fu James Robinson Planchè ricordato soprattutto per The Sleeping Beauty in the Wood. Appartengono a questa tradizione anche le operette nate dalla collaborazione del librettista Gilbert e del compositore Arthur Sullivan che produssero 14 lavori, tra cui le 672 performances di The Mikado che costituisce l'eredità più significativa lasciata dall'epoca vittoriana al teatro musicale del XX secolo. Fra i tanti generi popolari ricordiamo anche il burlesque, sorta di comic play che si predeva gioco delle opere e dei drammi amati dalle classi abbienti; o le pantomimes che trovarono in Blanchard uno degli autori più rappresentativi. Accanto ai teatri veri e propri, proliferarono in maniera esponenziale i music halls, nati come mescite per soli uomini, per lo più operai, in cui si