Scarica Mario Lodi riassunto e più Slide in PDF di Pedagogia solo su Docsity! MARIO LODI Nasce nel 1922, durante la guerra e vive esperienze contro il regime e viene carcerato, entra nella scuola con modalità concorsuali, e capisce che il suo, è un posto politico che gli deriva dalla Costituzione repubblicana. Ancora oggi, ha lasciato tracce nella scuola italiana, della sua opera educativa, con modelli pedagogici innovativi di un’esperienza didattica ricca e complessa. Incontra il pensiero della pedagogia popolare francese e quella statunitense democratica e si accorge che vi è una chiave di volta per rigenerare una tradizione e per rafforzare il significato della costituzione in campo educativo, seguendo un indirizzo che lo fa diventare esponente del Movimento di cooperazione educativa. Attraverso il contatto quotidiano con i bambini e con la loro osservazione partecipe, Lodi, ha ridisegnato il valore educativo della scuola, cambiandone aspetti e metodologie. L’insegnante, ha un compito civile ed è quello di creare cittadini della repubblica, e non può esimersi dall’essere riferimento di comunità. La vita di Mario Lodi è quella di un insegnante impegnato ad animare la sua comunità, impegnato sul tema della dignità, dell’ambiente e delle ingiustizie, e a favore di una maggiore equità sociale. Non si tratta solo di fare scuola bene tecnicamente, ma di rigenerare lo spirito civile dei docenti fuori della scuola e in un paese dove ci sono troppe ingiustizie. Il suo impegno politico e civile, è quello di fare cose concrete x insegnare ai bambini, sopratutto in contesti difficili. Lodi, instaurava il dialogo con docenti molto giovani, ha una competenza d’ascolto enorme, si mette alla pari, perché secondo lui, è il fondamento principale ed essenziale del dialogo e della Democrazia. Ci ha insegnato che l’azione educativa è sempre un rischio, come ogni relazione umana, ed è solo dall’incontro che avviene l’apprendimento. L’educatore o l’insegnante, devono stare al lato ma essere attenti ai bisogni dei bambini, devono costruire e istruire il contesto, dove i ragazzi sono protagonisti e possono fare le cose insieme, per insegnare bene, devono accompagnare e rispettare i loro diritti affinché avvenga la relazione educativa, bisogna insegnare a sapersi relazionarsi con gli altri e gestire i conflitti. Prima della Convenzione di New York, scrive un libro, nel 1983, sui diritti dei bambini, dove i descrive come i bambini entrano nella vita in quanto bambini e i loro diritti sono indipendenti da noi. Il tema sono i diritti del bambino, il suo diritto ad essere già cittadino, fin dall’infanzia, esso nasce cittadino e deve saperlo fin da piccolissimo. A scuola davanti a lui, c’era il bambino portatore di diritti e non lo studente. La scuola democratica di quegli anni era questo: il luogo privilegiato dove avveniva la crescita del cittadino.