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Anatomia della Mandibola: Struttura e Movimenti - Prof. Guerra, Appunti di Anatomia

La struttura della mandibola, una delle ossa della mascella, e i suoi movimenti. Vengono illustrate le diverse parti della mandibola, come il corpo, il ramo e il processo coronoideo, e le loro caratteristiche. Inoltre, vengono spiegati i movimenti della mandibola, come la chiusura, la proiezione in avanti e la proiezione indietro. Il documento illustra anche la capsula articolare e il disco articolare, che permettono al condilo mandibolare di muoversi nella fossa mandibolare.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 13/03/2024

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eva-tesoniero-1 🇮🇹

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Scarica Anatomia della Mandibola: Struttura e Movimenti - Prof. Guerra e più Appunti in PDF di Anatomia solo su Docsity! OSSO TEMPORALE X ATM L’osso temporale è un osso pari e simmetrico che partecipa alla costituzione della base cranica. È situato posteriormente rispetto alla grande ala dello sfenoide,anteriormente all’occipitale e inferiormente rispetto al parietale. Origina da 4 abbozzi embrionali che si fondono per formare l’osso definito in cui è possibile distinguere una porzione squamosa,una petrosa o piramide del temporale ed una mastoidea. PORZIONE SQUAMOSA: Rappresenta una sottile lamina ossea dal contorno semicircolare. Disposta sagittalmente a livello della faccia laterale della volta cranica. Si articola anteriormente con la grande ala dello sfenoide mediante il margine sfenoidale,superiormente e posteriormente con l’osso parietale mediante il margine parietale che rappresenta il contorno restante della squama. Il margine parietale risulta essere tagliato a sbieco a discapito del tavolato interno,per l’articolazione con il parietale in alto e indietro. La faccia esterna o temporale della squamosa è leggermente convessa e liscia nella porzione più alta. Contribuisce a formare la fossa temporale e oltre ad avere impronte per l’inserzione del muscolo temporale,è solcata verticalmente,superiormente al meato acustico interno,dall’arteria temporale media che decorre nel solco temporale. A livello della porzione inferiore della squama,si staglia orizzontalmente un lungo e robusto processo simile ad un ponte osseo diretto posteriormente,detto PROCESSO ZIGOMATICO che prolungandosi anteriormente si articola con il PROCESSO TEMPORALE DELL’OSSO ZIGOMATICO per formare l’ARCATA ZIGOMATICA. Posteriormente invece, la base di impianto del processo zigomatico si compone di due radici: UNA RADICE TRASVERSA ED UNA RADICE ORIZZONTALE. LA RADICE TRASVERSA è detta anche TUBERCOLO O EMINENZA ARTICOLARE,si dirige medialmente per andare a delimitare anteriormente la fossa mandibolare o cavità glenoidea. LA RADICE ORIZZONTALE si dirige posteriormente continuandosi nella linea temporale inferiore dell’osso parietale. Da questa radice si stacca LA CRESTA O TUBERCOLO POSTARTICOLARE(RETROARTICOLARE) Che delimita posteriormente la fossa mandibolare. Tale superficie articolare,destinata ad accogliere il condilo mandibolare, è quindi delimitata ANTERIORMENTE dal TUBERCOLO ARTICOLARE e POSTERIORMENTE dal TUBERCOLO RETROARTICOLARE e sempre posteriormente da una esile fessura detta PETROTIMPANICA DI GLASER, visibile nel fondo della fossa,che delimita la porzione anteriore della fossa mandibolare,vera superficie articolare rivestita da fibrocartilagine,dalla porzione lposteriore non articolare che presenta unicamente un ispessimento periostale. 
 MANDIBOLA X ATM La mandibola è un osso impari e mediano che forma la porzione inferiore dello scheletro della faccia(viscerocranio) e risulta essere l’unico osso mobile della testa. Si costituisce dall’unione di due abbozzi primitivi dell’osso,pari e simmetrici, a livello di una linea di fusione in corrispondenza della linea mediana che prende il nome di sinfisi mentoniera,dove tracce residue sono presenti in corrispondenza della faccia anteriore del corpo,sempre lungo la linea mediana. Risulta formata da un corpo disposto orizzontalmente a forma di ferro di cavallo con convessità anteriore e concavità posteriore e due larghi processi detti rami che risalgono posteriormente verso l’alto,staccandosi dalle due estremità del corpo. Il corpo presenta due facce di cui una anterolaterale ed una posteromediale,un margine inferiore detto base che si estende posterolateralmente per continuarsi con il margine inferiore del ramo dietro il terzo dente molare, ed un margine superiore che accoglie i processi alveolari per i denti dell’arcata inferiore. -CORPO: Faccia anterolaterale: A livello della faccia anterolaterale della mandibola,lungo la linea mediana, è possibile osservare una cresta poco prominente che rappresenta un residuo di sinfisi mentoniera. La sinfisi mentoniera rappresenta,quindi,la linea di fusione dei due abbozzi ossei primitivi ,pari e simmetrici, da cui origina la mandibola. Inferiormente,questa cresta si sdoppia per andare ad avvolgere un rilievo di forma triangolare detto PROTUBERANZA MENTONIERA la cui base risulta essere infossata al centro mentre si solleva su ciascun lato a formare un PICCOLO TUBERCOLO MENTONIERO. Nell’insieme la protuberanza mentoniera e i piccoli tubercoli vanno a costituire il mento. Sempre a livello della faccia anterolaterale,lateralmente rispetto alla sinfisi pubica,a metà distanza tra il margine superiore ed inferiore,in corrispondenza del II dente premolare,si trova il FORO MENTONIERO con il quale si apre verso l’esterno il CANALE MANDIBOLARE che ha inizio a livello della faccia mediale del ramo della mandibola e da cui emerge il FASCIO VASCOLONERVOSO MENTALE. Da ciascun TUBERCOLO MENTONIERO origina una linea obliqua esterna,inizialmente poco marcata,che risale posteriormente passando al di sotto del foro mentoniero per continuarsi con la base del processo coronoideo. La linea è sicuramente visibile solo in corrispondenza degli ultimi due denti molari. Tra la linea obliqua e gli ultimi due mollari(margine alveolare) si forma un solco per il muscolo buccinatore detto solco buccinatorio. Faccia posteromediale: Ai lati della sinfisi sono presenti 4 piccole sporgenze,due superiori e due inferiori, dette APOFISI GENI SUPERIORI ED INFERIORI che danno inserzione rispettivamente al muscolo GENIOGLOSSO e GENIOIOIDEO. talvolta possono fondersi nella SPINA MENTALE. Sotto le apofisi è presente la FOSSETTA DIGASTRICA per l’inserzione del ventre anteriore del muscolo digastrico. Al lato delle apofisi geni è presente la FOSSETTA SUBLINGUALE che accoglie la ghiandola SOTTOLINGUALE. Base o margine inferiore del corpo: Spesso e arrotondato,in alcuni casi presenta,a livello dell’estremità posteriore,un solco per l’arteria facciale detto solco facciale. Processo alveolare: Il corpo si continua superiormente,a livello del margine superiore,nel processo alveolare che risulta essere abbozzato prima della comparsa dei denti da latte mentre si sviluppa prima con i denti da latte e poi con i denti permanenti,per atrofizzarsi nella vecchiaia con la perdita di questi ultimi. Nell’adulto il processo alveolare si compone di 16 fossette coniche dette ALVEOLI DENTALI che si aprono a livello del margine libero del processo alveolare. Gli alveoli accolgono le radici dei denti inferiori e sono separati da setti interalveolari. Gli alveoli per i denti anteriori contengono radici singole,mentre quelli per i denti posteriori presentano setti interradicolari in funzione del numero di radici dei denti,sottili lamine ossee all’interno dell’ alveoli dentale che vanno a delimitare le radici dei denti pluridaricolati. Gli alveoli corrispondono come ampiezza e divisioni secondarie alle radici dei denti che vi si impiantano. -ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLARE L’articolazione temporomandibolare è una condiloartrosi doppia che si instaura tra la fossa mandibolare (o fossa glenoidea)della squamosa del temporale e il processo condiloideo del ramo della mandibola di forma ellissoidale a maggior asse trasversale diretto obliquamente indietro e medialmente. (Condiloartrosi: le superfici sono un ellissoide pieno convesso e un ellissoide cavo. L’ellisse è assimilabile ad una sfera con un raggio di curvatura maggiore e minore per cui il movimento è favorito in direzione del raggio maggiore,in questo caso trasversale). Tra le due superfici articolari discordanti e non congruenti tra loro,si interpone un disco fibrocartilagineo detto,appunto,mezzo di armonizzazione poichè ha la funzione di rendere concordanti le superfici articolari. È detta condiloartrosi doppia poichè la presenza del disco articolare divide la cavità articolare in due compartimenti : la camera articolare superiore e la camera articolare inferiore. Quindi ci troviamo difronte un articolazione complessa perchè sono presenti due capi articolari,una sola capsula e due cavità articolari non comunicanti tra loro,dove ognuna è rivestita dalla propria membrana sinoviale. Le superfici articolari,quindi,sono rappresentate dal processo condiloideo della mandibola e dalla fossa mandibolare con il tubercolo articolare che la delimita anteriormente. Quindi nel complesso la superficie articolare della squamosa del temporale presenta una forma concavo-convessa,concavo in corrispondenza della fossa e convessa in corrispondenza del tubercolo articolare. La superficie superiore del disco si presenta convessa in corrispondenza della fossa e concava in corrispondenza del tubercolo articolare. La superficie articolare della squamosa del temporale che prende il nome di fossa mandibolare o fossa glenoidea è delimitata anteriormente dal tubercolo articolare e posteriormente dal tubercolo postarticolare(o retroarticolare) e da una esile fessura detta fessura petrotimpanica di Glaser,visibile nel fondo della fossa mandibolare che,appunto,delimita la porzione anteriore (vera superficie articolare che accoglie il condilo mandibolare) dalla porzione posteriore non articolare. Solo la porzione anteriore della fossa mandibolare e il tubercolo articolare sono rivestiti di fibrocartilagine,mentre la porzione posteriore presenta un rivestimento costituito unicamente da periostio ispessito. Questa differenza circa il rivestimento fibrocartilagineo e periostale a livello della fossa mandibolare,si riflette anche a livello della superficie superiore del condilo. Conseguentemente,come abbiamo accennato,anche la superficie condilare non è tutta rivestita da fibrocartilagine. Il condilo,infatti,presenta due versanti separati da una esile cresta,dove il versante anteriore partecipa all’articolazione con la fossa mandibolare ed è rivestita da fibrocartilagine,mentre il posteriore presenta solo un rivestimento dato da periostio ispessito. (Fibrocartilagine poichè è meno soggetta a degenerazione) Come mezzi di unione abbiamo sia una capsula articolare che legamenti di rinforzo, a distanza ed estrinseci. La capsula articolare è un manicotto che si compone di tessuto connettivo denso(detto anche compatto o fibroso) irregolare con collagene di tipo I e circonda l’articolazione nella sua interezza,andandosi ad inserire a livello dei margini dell’articolazione stessa. In alto si inserisce anteriormente sul margine anteriore del tubercolo (eminenza) articolare e posteriormente sul labbro anteriore della fessura squamotimpanica, sui margini mediale e laterale della fossa mandibolare,mentre inferiormente sul margine inferiore del collo del condilo della mandibola. Quindi il condilo sporge tutto all’interno della cavità articolare. La capsula poi aderisce a tutto il contorno del disco suddividendo la cavità articolare in due compartimenti distinti e non comunicanti tra di loro, ossia la camera articolare superiore che è detta anche articolazione temporo-discale ( si instaura tra la superficie superiore del disco articolare e la fossa mandibolare) e la camera camera articolare inferiore detta articolazione condilo-discale o disco-mandibolare( si instaura tra la superficie inferiore del disco e il condilo mandibolare). La capsula a livello della camera articolare inferiore è più tesa,a livello della superiore è più lassa. Per quanto riguarda i legamenti abbiamo il temporo-mandibolare che è un legamento di rinforzo poichè va a rinforzare lateralmente la capsula articolare. Origina dall’estremità laterale del tubercolo articolare del temporale e si compone di due fasci di fibre che sono orizzontali e oblique,dove le fibre orizzontali costituiscono la porzione più piccola di forma triangolare con inserzione a livello del margine posteriore del collo del condilo e permette di limitare dislocamenti posteriori e laterali (laterotrusione e retrusione). Le fibre oblique hanno una forma simile a quella di un ventaglio e si inseriscono sempre a livello del margine posteriore del collo con origine dalla porzione laterale del tubercolo articolare. Queste fibre limitano l’apertura della bocca. Poi abbiamo un altro legamento di rinforzo che prende il nome di legamento collaterale che rinforza la capsula internamente ed è costituito da due fasci di fibre simmetrici che originano dalla banda intermedia del disco articolare e si inseriscono a livello dei poli mediale e laterale del condilo mandibolare. I due fasci rappresentano un ispessimento mediale e laterale della capsula dall’interno. Il fascio mediale decorre dalla superficie mediale del disco a quello mediale del condilo,il fascio laterale decorre dalla superficie laterale del disco alla superficie laterale del condilo. I due fasci ancorano il disco al condilo e consentono la contemporaneità dei movimenti condilo-discali nei movimenti simmetrici della mandibola. Il legamento sfenomandibolare è un legamento a distanza,dove per legamento a distanza si intende un legamento biomeccanicamente inattivo che non ha alcun rapporto con la capsula articolare. Ha una forma ad Y rovesciata,origina dalla spina dello sfenoide e si compone di un fascio diretto superiore che dalla spina si inserisce a livello del collo del condilo e un altro fascio più lungo che scorre lungo la faccia mediale del ramo della mandibola per inserirsi a livello della spina dello Spyx. È mediale rispetto alla capsula. Il legamento stilomandibolare è un legamento a distanza,ha una forma stretta e allungata ed origina dal processo stiloideo del temporale fino all’angolo e al margine posteriore del ramo della mandibola. Serve a limitare una eccessiva protrusione della mandibola ed è infatti rilassato nei movimenti di apertura e di chiusura della bocca. L’unico vero legamento estrinseco è rappresentato dal tendine del muscolo pterigoideo laterale che prende il nome di legamento pterigomandibolare. -DISCO ARTICOLARE Il disco articolare dell’articolazione temporomandibolare si interpone tra le due superfici articolari del condilo mandibolare e della fossa mandibolare che sono estremamente incongrue tra di loro. Rappresenta,quindi,un mezzo di armonizzazione. Il disco fibrocartilagineo,come abbiamo detto,divide la cavità articolare in due compartimenti è separa il movimento di scivolamento dal movimento di rotazione, dove quello di rotazione avviene nel compartimento articolare inferiore,quello di scivolamento nel superiore. In questo modo riduce la forza di attrito sul condilo e sulla fossa mandibolare e permette di distribuire il carico complessivo dell’articolazione. Il margine esterno si presenta più spesso e forma un anello periferico,mentre sulla superficie inferiore è presente una depressione centrale che accoglie la superficie articolare del condilo della mandibola. Il disco è mantenuto a contatto con il condilo in diversi modi: innanzitutto il disco è strettamente fuso,con i proprio margini, alla porzione di capsula che circonda il compartimento articolare inferiore e si inserisce attorno al collo del condilo; poi il legamento collaterale fissa il disco ai poli mediale e laterale del condilo e infine uno spesso anello impedisce che il disco scivoli via dal condilo quando entrambi si trovano alloggiati nella fossa mandibolare. In sezione sagittale il disco presenta una forma ovalare biconcava che ricorda quella di una clessidra. Quindi le due facce del disco sono scavate diversamente poichè devono adattarsi ai due capi articolari. Quella inferiore si modella sulla cresta e sul versante anteriore del condilo,mentre quella superiore sul tubercolo articolare e sulla parte anteriore della fossa mandibolare.