Scarica Metodologie didattiche: sintesi e schemi e più Dispense in PDF di Pedagogia solo su Docsity! pa mlé Approcci Metodologici,
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Lavoro di Gruppo
È una modalità di lavoro che prevede la creazione di un insieme di due o più
studenti al fine di giungere a un obiettivo comune, promuovendo le
potenzialità individuali. Tale metodologia risulta particolarmente efficace per
la socializzazione degli alunni e il senso di comunità.
| gruppi di lavoro possono essere stabiliti dall'insegnante oppure gli studenti
possono essere lasciati liberi di unirsi. L'apprendimento è facilitato dal
costante confronto con gli altri che la situazione di gruppo consente. Questo
favorisce la consapevolezza dei risultati raggiunti dall'individuo al di fuori
del tradizionale schema valutativo da parte dell'insegnante. Lo studente,
infatti, misura il livello del suo apprendimento, non attraverso il giudizio
dell'insegnante, ma nel confronto positivo e costruttivo con i compagni.
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Apprendimento Cooperativo
È una modalità di lavoro in piccolo gruppo che si basa sulla cooperazione fra
gli studenti per raggiungere obiettivi comuni. L'insegnante assume il ruolo di
facilitatore, permette ai partecipanti di mettere a disposizione competenze e
saperi e favorisce la creazione di un ambiente relazionale positivo.
L'apprendimento cooperativo, proprio perché organizzato in gruppo, mette
gli studenti nella situazione di lavorare per il successo collettivo e non solo
personale. Attribuisce ad ognuno la responsabilità di portare il proprio
contributo per portare a termine il lavoro assegnato, consentendo così di
sperimentare un forte senso di comunità e di favorire lo spirito di squadra.
Nel contesto classe, gli studenti sono impegnati nei vari ruoli richiesti
dall'organizzazione in gruppo e accrescono così le abilità e le competenze
sociali; per questo tale metodologia risulta importante non solo da un punto
di vista cognitivo, ma anche socio-relazionale. L'apprendimento cooperativo
motiva gli studenti e li rende protagonisti del processo formativo portandoli
a raggiungere risultati migliori.
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Circle Time
È un metodo che prevede la disposizione “a cerchio” dei partecipanti sotto la
guida di un conduttore, solitamente l'insegnante, che regola la
comunicazione in modo da promuovere l'ascolto e la partecipazione di tutti.
Il circle time risulta utile in aula in quanto permette di intervenire sulle
problematiche di gestione della classe più diffuse quali, per esempio,
difficoltà di ascolto, difficoltà nel rispettare il turno di parola e presenza di
alunni poco partecipativi; esso, infatti, favorisce l'ascolto, la condivisione,
l’espressione di idee e la partecipazione. In classe risulta utile perché
consente di esprimersi e di conoscersi meglio, facilitando così l'inclusione e
valorizzando le differenze; inoltre può risultare utile anche per gli insegnanti
stessi in quanto consente loro di conoscere meglio gli alunni.
Il circle time può essere utilizzato con lo scopo di ridurre e gestire la
conflittualità, permettendo agli alunni di discutere su un determinato
argomento. Offre la possibilità di mettere in evidenza i propri bisogni e le
proprie emozioni, focalizzando la discussione sugli atteggiamenti adeguati e
di eliminare quelli inadeguati.
La disposizione a cerchio favorisce inoltre la condivisione di uno spazio
creando un senso di appartenenza e di cooperazione muovendo gli alunni
nella direzione del “saper essere", competenza essenziale assieme al
“sapere” e al “saper fare”.
L'insegnante può utilizzare il circle time se desidera avere un parere da parte
di tutti gli alunni su tematiche specifiche ma anche per risolvere
problematiche interne alla classe che necessitano del confronto per prevenire
0 gestire situazioni di scontro e di conflitto.
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Brainstorming
È una tecnica che privilegia la creatività e che consiste nel partire da un
problema iniziale per far emergere idee volte alla risoluzione di tale
problema. Partendo da un problema iniziale, ogni partecipante può
liberamente esprimere soluzioni che verranno successivamente analizzate al
fine di giungere alla sua risoluzione. Questa metodologia favorisce la
creatività e le potenzialità di gruppo; le idee di ogni partecipante risultano
preziose per la risoluzione del problema e offrono un prezioso contributo per
individuare soluzioni nuove, originali e divergenti.
Il brainstorming mette gli studenti nella condizione di concentrarsi, stimola
l’ascolto attivo e il rispetto per le idee degli altri; inoltre consente, anche a
chi ha maggiori difficoltà ad esprimere le proprie idee davanti agli altri, di
offrire il proprio contributo in un clima di collaborazione e di stima.
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Slip Writing
Lo slip writing è una tecnica di brainstorming che garantisce la stessa
importanza alle idee di ogni studente. A ogni alunno viene dato un pezzo di
carta sul quale indicare la propria idea in merito a una tematica particolare e
successivamente tali idee vengono raccolte ed analizzate. | foglietti raccolti
possono facilmente essere utilizzati per organizzare un grafico sulla lavagna
e permettere così di unire le idee raccolte attribuendo loro una relazione. Gli
alunni possono posizionare i foglietti nel modo più corretto, e ognuno può
intervenire modificando la struttura del grafico.
Tale tecnica può essere utilizzata per la risoluzione di problemi, ma anche
per organizzare le conoscenze pregresse relative a un particolare argomento
e stabilire in che direzione concentrare i futuri approfondimenti.
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Role Playing
È una tecnica simulativa o gioco di ruolo in cui ai partecipanti viene chiesto
di immedesimarsi in ruoli diversi per scoprire e sperimentare come le
persone possono comportarsi e reagire in varie situazioni. Il gioco di ruolo
favorisce la creatività in quanto fondato sulla spontaneità,
sull'improvvisazione e sulla capacità di cambiare punti di vista. Tale tecnica
consente di comprendere in profondità i ruoli sociali in precise situazione,
porta al coinvolgimento personale di chi riveste il ruolo di attore, ma anche il
coinvolgimento collettivo. Questa tecnica può essere utilizzata in didattica
anche nell'animazione pedagogica, racconto di fiabe o presentazione di
eventi storici; sfruttando il clima positivo e giocoso, consente infatti di
raggiungere gli obiettivi didattici prefissati sfruttando l'importanza “del fare”
per acquisire in modo più efficace.
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Approccio Ludico
È un approccio che considera il gioco non solo come una naturale
predisposizione del bambino, ma anche come un evento cognitivo e di
apprendimento, che risulti così anche un'occasione per vivere la realtà in
modo partecipe e per imparare. Le attività ludiche coinvolgono lo studente
nella sua totalità. Da un punto di vista cognitivo ed emotivo, lo studente si fa
protagonista delle sue scoperte all’interno di un ambiente rilassante,
motivante, piacevole e ricco di stimoli. Mentre da un punto di vista affettivo e
relazionale, egli si trova in situazioni di collaborazione positiva con gli altri.
In classe, l'insegnante sceglie i giochi e i materiali ludici da offrire agli allievi
dando loro la possibilità di utilizzarli in gruppo o individualmente per
consolidare le conoscenze precedentemente trasmesse o per affrontare nuovi
argomenti.
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Insegnamento Diretto/Frontale
Si caratterizza per la trasmissione, prevalentemente verbale, di concetti e
informazioni all’interno del contesto classe. È caratterizzato dalla verticalità
della comunicazione, da un emittente (l'insegnante) a più destinatari (il
gruppo classe). È adatto alla trasmissione e alla trattazione di conoscenze
base della disciplina, gestite dal docente.
Apprendimento Attivo
Si basa sul presupposto che lo studente riveste un ruolo attivo e
consapevole nel processo di apprendimento. Viene favorito l'ascolto attivo,
la partecipazione, il dibattito e le discussioni libere e aperte, garantendo così
non solo di apportare contributi positivi nella costruzione del sapere, ma
anche di lavorare su aspetti emotivi e relazionali. Questo approccio favorisce
la dinamicità e la creatività degli studenti, aiutandoli a sviluppare
competenze necessarie a livello personale e sociale, rendendoli consapevoli,
impegnati e partecipativi.
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Metodo Euristico
È un metodo di ricerca della conoscenza che in didattica viene anche definito
metodo della scoperta. Esso consiste nel rendere lo studente partecipe nel
percorso di apprendimento, tanto da farlo scoprire, gradualmente, da solo. È
un metodo adatto a conoscere la realtà a partire dal concreto senza il
bisogno di essere a conoscenza di aspetti astratti. Questo metodo facilita la
personalizzazione del processo di apprendimento in quanto si basa
sull'esperienza e sull’autonomia dello studente.
L'utilizzo di un metodo euristico, puntando sulla motivazione e sull'interesse,
permette il raggiungimento anche di quelle conoscenze che risulterebbero
difficili.
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Metodo Sperimentale
È un metodo che si basa sui punti fondamentali tipici della scienza:
l'osservazione e descrizione accurata dell'evento
la formulazione di una ipotesi
la verifica di tale ipotesi attraverso l'uso dell'osservazione e degli
esperimenti
la conclusione, che confermi o confuti l'ipotesi iniziale.
Nel contesto classe può essere utilizzato per costruire in modo attivo la
conoscenza di fenomeni complessi; l'osservazione e l'esperimento, come
metodi di conoscenza, offrono l'opportunità di partire dal concreto per
giungere a conoscenze più astratte, che risulterebbero maggiormente
complesse.
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Ricerca-Azione
È un metodo che ha come obiettivo quello di analizzare la pratica educativa
con lo scopo di apportare cambiamenti. In ambito educativo la ricerca-azione
si caratterizza per il fatto che necessita che tutti coloro che sono implicati nel
processo di apprendimento, docenti e studenti, siano coinvolti nel processo
di ricerca; in questo modo anche gli studenti sono attori del processo
formativo. La caratteristica principale di questo metodo è che la ricerca si
genera attraverso l'azione, e l’azione scaturisce dalla ricerca. Nel contesto
classe ogni membro è coinvolto al fine di creare un contesto formativo
dinamico e aperto al cambiamento.
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basa DOMAN[f 00 SCUOLA 2016 Strategie e Strumenti
Adattamento/Semplificazione
Indica la strategia adattare e semplificare il materiale e il percorso di
apprendimento a particolari esigenze.
In riferimento ai materiali didattici e di studio degli alunni (es. il libro di
testo) sono spesso necessarie delle operazioni per rendere l'apprendimento
significativo ed efficiente e per soddisfare i diversi bisogni di apprendimento
dei vari alunni. L'adattamento della didattica può avvenire grazie a strumenti
compensativi che consentono di:
- evidenziare le informazioni salienti. può essere necessario intervenire sul
testo per rendere maggiormente salienti da un punto di vista percettivo le
parole chiave o le parti di testo più significative. L'evidenziazione del testo
può diventare successivamente una strategia di studio da usare in
autonomia;
- schematizzare e ristrutturare: sì riferisce alla rielaborazione dei contenuti
attraverso un linguaggio più semplice e all'utilizzo di vocaboli di uso
maggiormente comune;
- ridurre la quantità di lavoro in termini di “carico cognitivo" e di
informazioni fornite, può essere necessario eliminare quelle informazioni
che non sono fondamentali per la comprensione del testo;
- Completare e integrare l'argomento facendo collegamenti con conoscenze
pregresse e anticipando collegamenti futuri per favorire la comprensione
di insieme.
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Apprendimento Interattivo
È un approccio alla didattica che prevede l'utilizzo di tecnologie applicate alla
formazione, quali lavagne multimediali, banchi interattivi, utilizzo di wiki,
blog e chat, che garantiscono il coinvelgimento e promuovono la
partecipazione attiva.
Una didattica che prevede l'utilizzo di questo approccio favorisce la
cooperazione, incoraggia l’analisi dei contenuti e il dibattito.
L'apprendimento interattivo consente allo studente di avere un ruolo attivo
nel processo di costruzione del sapere, inoltre garantisce il rispetto dei ritmi
e dei tempi di apprendimento di ognuno.
L'apprendimento interattivo richiede che l'aula sia arricchita con strumenti
facilmente e liberamente utilizzabili dagli alunni; è necessario inoltre
predisporre piattaforme online che consentano lo scambio di informazioni tra
utenti in modo dinamico e veloce. L'insegnante può così caricare materiale
anche da casa, tenersi in contatto con gli studenti e comunicare con loro
anche fuori dal contesto “fisico” della classe.
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Didattica Metacognitiva
Con metacognizione si intende la capacità di ragionare sul pensiero, pertanto
una didattica focalizzata sulla metacognizione privilegia non tanto
all’elaborazione di materiali o metodi nuovi per insegnare come fare le cose,
ma la consapevolezza del funzionamento del proprio processo cognitivo.
L'insegnante che lavora in modo metacognitivo opera su quattro diversi
livelli:
1. Fornisce allo studente le informazioni necessarie rispetto al funzionamento
dei processi cognitivi, sui meccanismi e sui limiti di tali funzioni.
2.Aiuta lo studente nel costruire un'autoconsapevolezza del proprio
funzionamento cognitivo e comportamentale, in modo da renderlo
direttamente partecipe nell'analisi dei propri punti di forza e di debolezza.
3.Lo studente controlla e autoregola il proprio processo cognitivo attraverso
l'uso di strategie.
4.Viene posta attenzione alle variabili psicologiche di mediazione quali
locus of control, senso di autoefficacia, autostima, motivazione e fattori
>
emotivi.
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Approccio Cognitivo-Comportamentale
È un approccio che include varie tecniche educative e didattiche. Fonda i
suoi interventi sul comportamento osservabile e manifesto del soggetto,
riconoscendo anche i processi cognitivi che hanno un ruolo determinante
sullo stesso. Il ruolo dell'insegnante è attivo ed è diretto a far acquisire
comportamenti più adattivi e rinforzare e generalizzare i comportamenti
appresi.
Le principali tecniche che caratterizzano questo approccio sono:
e task analysis (analisi del compito), scomposizione in sotto-obiettivi di
un compito inizialmente descritto;
e uso degli aiuti, tecniche di “prompting” e “fading”, utilizzo di aiuti di
vario genere per facilitarne l'acquisizione;
e apprendimento “senza errori”, facilita l'apprendimento senza far
incorrere il soggetto in errori. Richiede programmazione e
manipolazione del materiale di stimolo che viene presentato al
soggetto.
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“modeling”, apprendimento osservativo che avviene quando il
soggetto osserva un'altra persona che esegue il comportamento, che
risulta così un modello;
e rinforzo positivo sistemico, si basa sul presupposto che il
comportamento si rafforza se seguito da un rinforzatore,
e Modellaggio e concatenamento. Il modellaggio è una tecnica per lo
sviluppo di comportamenti complessi attraverso l’uso dell'aiuto e del
rinforzo sistematico di approssimazioni sempre più vicine al
comportamento finale. Il concatenamento è una tecnica che prevede la
descrizione del comportamento finale in micro-comportamenti.
e strategie di generalizzazione e mantenimento, consentono il
trasferimento di abilità da un contesto all'altro e la loro durata nel
tempo.
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Insegnamento Capovolto (Flipped Learning)
È una metodologia didattica che si caratterizza per l'inversione della
tradizionale modalità di insegnamento che intende il docente come unico
detentore del sapere e che vede la didattica come trasmissione univoca
dall'insegnante all'allievo. Nell’insegnamento capovolto, in cui lo studente
crea il proprio percorso di apprendimento, l’uso delle tecnologie gioca un
ruolo importante proprio per fornire agli allievi le risorse e i materiali
didattici utili per apprendere in modo autonomo, individualizzato e
personalizzato.
La metodologia dell'insegnamento capovolto prevede l'utilizzo di quiz per
avere un feedback relativo al processo di apprendimento e pone lo studente
nella situazione di imparare dai propri errori, rendendolo attore della propria
conoscenza.
L'insegnamento capovolto può far leva sulla cooperazione tra gli alunni e
sulla creazione di gruppi di lavoro necessari al raggiungimento degli
obiettivi prefissati.
L'insegnante che adotta questa metodologia ricopre un ruolo di supporto,
indirizzato a selezionare i materiali utili alla costruzione del sapere e a
guidare gli studenti in modo da ridurre il rischio di dispersione in cui
possono incorrere gli alunni poco abituati a lavorare in autonomia.
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Integrated Learning
È un approccio che integra gli insegnamenti di un curricolo. Esso risulta
utile per offrire agli studenti differenti esperienze di insegnamento e per
aiutarli a creare collegamenti anche in ottica cross-curricolare.
Tale approccio prevede la cooperazione tra gli insegnanti nella
programmazione degli apprendimenti al fine di collegare tra loro conoscenze
e abilità derivanti da diverse esperienze, ma anche favorire l'accordo tra gli
insegnamenti teorici con quelli pratici. Tale approccio consente un
raggiungimento globale del sapere consentendo di mettere assieme concetti,
metodi e linguaggi di diverse discipline, e di produrre una conoscenza
interdisciplinare dei fenomeni.
Il vantaggio di tale modalità di insegnamento è primariamente quello di
garantire un approccio olistico, adatto a ogni individuo, in quanto si avvale
dell'utilizzo di differenti strategie educative consentendo di soddisfare i
bisogni e le esigenze di ognuno.
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Apprendistato Cognitivo
Con apprendistato cognitivo si intende un'evoluzione della tradizionale forma
di apprendistato usualmente intesa come momento in cui l'alunno osserva il
lavoro fatto da un esperto (modello competente) e successivamente lo imita.
Nell'apprendistato tradizionale l'esperto esegue inizialmente un compito
mentre l'alunno assiste alle azioni messe in atto, successivamente sarà poi
l'apprendista a svolgere il compito mentre l'esperto ne osserva e ne agevola
il lavoro, fornendo sostegno (scaffolding). Il supporto fornito verrà sempre
più diminuito fino a quando l'alunno sarà in grado di svolgere il lavoro in
autonomia.
Nell’apprendistato cognitivo, a differenza di quello tradizionale, alla
procedura tradizionale si aggiunge una particolare attenzione per i processi
cognitivi e la dimensione metacognitiva. All'apprendista viene chiesto
esplicitare i processi di pensiero, le azioni e le conoscenze attraverso la
verbalizzazione delle procedure messe in atto e delle esperienze, la
riflessione e il confronto con gli altri compagni e con il docente e
l'esplorazione per favorire l'utilizzo di diversi possibili percorsi.
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Outdoor Learning
Con outdoor learning si intende un approccio che valorizza l’ambiente
esterno e le esperienze che ne derivano, attribuendo un senso educativo
all'opportunità di “stare all'aperto”. L'alunno ha la possibilità di muoversi in
uno spazio ampio, di partecipare ad attività ludiche e di svolgere attività
formative, sotto il controllo dell'adulto.
L'esperienza derivante da questo approccio aumenta l'autostima e potenzia
l'intensità e la valenza dell'apprendimento, grazie dalle sensazioni esperite
attraverso i cinque sensi.
L'outdoor learning stimola la creatività, la sicurezza e l'indipendenza,
favorisce la socializzazione e consente l'apprendimento spontaneo e naturale,
rispettando bisogni ed esigenze dello studente.
Tale approccio può essere adottato aprendosi alle risorse offerte dal territorio
(es. parchi, boschi, laghi).
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Apprendimento per Autoregolazione
Con autoregolazione si intende il processo consapevole e razionale di
controllo che una persona rivolge verso se stessa e verso il proprio
comportamento. Quando viene applicata in un contesto educativo e didattico
l'alunno mette in atto una serie di attività, meccanismi e strategie grazie alle
quali dirige l'attenzione verso gli aspetti cognitivi, emotivi e motivazionali del
proprio processo di apprendimento, con lo scopo di migliorarlo.
Tale modalità di apprendimento fa riferimento alla competenza “imparare a
imparare” ed è finalizzata al mantenimento di comportamenti favorevoli
orientati al successo.
Per fare in modo che il processo di autoregolazione avvenga in modo
positivo è necessario che siano stati inizialmente fissati gli obiettivi di
funzionalità che si desidera raggiungere; successivamente ci si danno
istruzioni e suggerimenti volti al raggiungimento di tali obiettivi. L'alunno
dovrà continuamente auto osservarsi, auto dirigersi e auto valutarsi, fino a
quando l'obiettivo raggiunto non sarà conforme alle sue aspettative.
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Istruzione Programmata
Con istruzione programmata si intende una modalità di insegnamento
caratterizzata dall'organizzazione sequenziale e strutturata dei percorsi di
formazione. Ogni percorso didattico viene suddiviso in unità, ciascuna delle
quali è volta al raggiungimento di obiettivi prefissati.
Questa modalità di istruzione prevede l'utilizzo della valutazione per ottenere
dei feedback dai quali dipende poi la continuazione del percorso oppure la
sua sospensione per acquisire le conoscenze necessarie.
L'istruzione programmata risulta utile nei casi di autoistruzione e nei contesti
in cui sia necessario possedere determinati prerequisiti e specifici livelli di
performance per poter poi proseguire nel processo di formazione.
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Think-Pair-Share
Il think-pair-share è una strategia collaborativa grazie alla quale gli studenti
lavorano assieme per risolvere un problema o per rispondere a un quesito.
Agli studenti viene innanzitutto richiesto di pensare individualmente
all'argomento o alla risposta e poi di condividere le sue idee con i compagni.
Al termine della loro discussione in coppia, a uno degli studenti verrà
chiesto di condividere con tutta la classe la risposta elaborata.
Questa metodologia si rivela utile nell'incentivare la partecipazione e nello
sviluppo dell'ascolto attivo.
Il think-pair-share risulta importante anche per l'insegnante che ha la
possibilità di girare tra | banchi e ascoltare le idee che nascono dalla
condivisione e dal dialogo tra allievi.
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Project Work
Il project work è una metodologia che consiste nel produrre, a seguito di un
periodo di apprendimento, un progetto attuabile in un contesto reale che
permetta di utilizzare concretamente gli obiettivi finali raggiunti e le abilità
acquisite.
Il project work può essere svolto individualmente o in gruppo; consente agli
alunni di sperimentare problematiche organizzative, pratiche, operative e
relazionali similmente a quanto accade in un contesto lavorativo e formativo
reale. Il momento di creazione del progetto diviene così un'occasione per
imparare a concretizzare il proprio sapere e per svolgere un lavoro in un
contesto più controllato, quale quello scolastico.
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Il project work si struttura in quattro fasi:
e fase preliminare, nella quale si individua l'argomento in base a
esigenze formative e aspetti motivazionali;
e fase di progettazione, nella quale il progetto viene impostato, gli
studenti pianificano e scelgono le procedure più adatte da seguire.
e fase di realizzazione, in questa fase vengono utilizzate le conoscenze
pregresse utili a affrontare il lavoro, l'idea è quella di collegare la
dimensione teorico-conoscitiva con le applicazioni pratiche;
e fase di revisione finale, in questa fase si procede alla revisione e alla
valutazione delle conoscenze pregresse e di quelle maturate durante la
creazione del progetto.
Il project work permette agli alunni di creare, di costruire e di sperimentare
anche sul territorio attraverso uscite e visite guidate che, avvicinandoli alla
realtà, consentono loro di utilizzare le conoscenze pregresse in un contesto
di vita reale.
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Storyboarding
Lo storyboarding è una tecnica che consente agli studenti di organizzare e
ricordare le idee grazie alla narrazione e alla rappresentazione grafica delle
scene della storia.
In classe può essere utile per riassumere un testo oppure può esser utilizzata
per valutare la comprensione di una narrazione chiedendo agli alunni di
organizzare le scene di una storia.
Questa tecnica può essere utilizzata individualmente o in gruppo. Agli alunni
può essere richiesto di organizzare uno steryboarding solo per immagini
oppure di abbinare anche il testo alla rappresentazione grafica.
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Codici Comunicativi Alternativi
Con codici comunicativi alternativi ci si riferisce a quelle tecniche e a quelle
strategie che vengono utilizzate nei casi si sia impossibilitati (per un deficit
fisico, funzionale, una disabilità o qualche forma di difficoltà) nell’utilizzare
determinati canali di comunicazione. Tali strategie, ausili e strumenti
consentono di semplificare la comunicazione proponendo modalità
alternative.
L'insegnante, nel contesto scolastico, dovrebbe cercare di creare, ogni volta
in cui è possibile e funzionale, momenti di interazione tra gli alunni che
consentano anche a chi ha delle disabilità di condividere e utilizzare i propri
codici.
Sebbene tali strategie vengano adottate in favore di alunni con difficoltà,
l'utilizzo di codici alternativi dovrebbe coinvolgere tutto il gruppo classe;
questo per offrire ad ogni alunno la possibilità di utilizzarli per comunicare e
per avvicinarsi così alla diversità del compagno.
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Embodied Cognitive Science
L'embodied cognitive science è un paradigma secondo il quale per
consentire una didattica inclusiva ed efficace è necessario che sia i docenti
che gli alunni sviluppino una mente che integra i processi cognitivi con la
componente emotiva e con la componente culturale e ambientale. Tale
approccio ha lo scopo di “guardare” agli alunni, puntando non solo sulla
loro componente cognitiva, ma assicurando anche l'acquisizione di
competenze che interessano la sfera emotiva e relazionale.
L'insegnante, consapevole dell'importanza di comprendere gli allievi nella
loro natura olistica, mette in atto metodologie incentrate sul corpo che
contribuiscono al funzionamento integrato e globale.
Tali metodologie possono essere utilizzate per consentire agli alunni di
rispondere attraverso l'azione e il movimento ad uno stimolo linguistico,
essendo la produzione linguistica connessa a quella corporea.
L'utilizzo di un approccio embodied rende necessario considerare l'uso
didattico del corpo e del movimento come interdisciplinare e trasversale.
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Metodo Induttivo
Con metodo induttivo ci si riferisce a quelle modalità di insegnamento
centrate sull’allievo e che consentono la libera esplorazione, la ricerca e la
risoluzione di problemi attraverso la scoperta guidata. Tale metodo è utile
per presentare fenomeni complessi e trattare argomenti che richiedono di
essere affrontati per un lungo periodo. L'utilizzo di questo metodo coinvolge
gli studenti rendendoli protagonisti del loro processo conoscitivo.
Metodo Deduttivo
Con metodo deduttivo ci si riferisce a quelle modalità di insegnamento
centrate sull'insegnante e caratterizzate dall'assegnazione di compiti, dalla
presentazione di concetti ed esempi da parte dell'insegnante al gruppo
classe. Questo metodo è indicato per lezioni brevi e focalizzate sulla
formulazione di definizioni; in classe può essere utilizzato all’inizio del
percorso conoscitivo per offrire agli studenti le basi nozionistiche e le
definizioni necessarie a proseguire nella costruzione del sapere.