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Nozioni generali sulle prove nel processo penale, Dispense di Diritto Processuale Penale

Una panoramica sulle nozioni generali delle prove nel processo penale, definendo le fonti e i mezzi di prova, il principio di disponibilità della prova, l'onere della prova, la valutazione delle prove e i limiti della testimonianza.

Tipologia: Dispense

2021/2022

In vendita dal 02/08/2022

jusandlaw12
jusandlaw12 🇮🇹

24 documenti

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Scarica Nozioni generali sulle prove nel processo penale e più Dispense in PDF di Diritto Processuale Penale solo su Docsity! 1 PROVE Nozione e principi generali 1. Le prove sono circostanze idonee a dimostrare con certezza un fatto. Sono gli elementi su cui il giudice fonda la sua decisione. Di regola è assunta nel dibattimento nel contraddittorio delle parti, salva l'anticipazione dell'assunzione nelle indagini preliminari o all'udienza preliminare attraverso l'incidente probatorio. Dell'attività valutativa della prova il giudice da' conto nella motivazione del provvedimento. La carenza di motivazione integra vizio di legittimità che legittima ricorso per Cassazione (*). Prova è la circostanza idonea a dimostrare un fatto. Fonti di prova sono le cose, documenti o persone da cui può scaturire la prova (es. testimone). Mezzo di prova è il mezzo con cui le fonti di prova producono la prova. La testimonianza è un mezzo di prova. La prova è data dalla dichiarazione. I mezzi di ricerca della prova (es. perquisizioni) sono strumenti volti all'acquisizione delle fonti di prova (da cui si può ricavare la prova). 2. Principio generale è che le prove nel processo penale si assumono in dibattimento nel contradditorio tra le parti, salva la possibilità di un'assunzione anticipata durante le indagini preliminari o l'udienza preliminare (tramite incidente probatorio) o durante la fase predibattimentale (467). 2 Principio di disponibilità della prova Per il principio di disponibilità della prova spetta alle parti (pm, imputato) indicare i mezzi di prova idonei: 1. A sostenere l'accusa (pm); 2. A contrastare l'accusa (imputato, responsabile civile). Il giudice valuta solo la rilevanza e l'ammissibilità delle prove richieste. Poi si provvede all'assunzione nell'istruzione dibattimentale o in sede di indagini preliminari o udienza preliminare attraverso l'incidente probatorio. (*) vedi poteri officiosi probatori del giudice Onere della prova nel processo penale (*) Nel processo penale sussiste una presunzione di non colpevolezza (innocenza) sino alla sentenza definitiva. Il pm deve provare la reita' dell'imputato. Oggetto di prova Oggetto di prova sono i fatti che si riferiscono: 1. All'imputazione; 5 In ordine al regime, si tratta di prove inutilizzabili. L'inutilizzabilita' è rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del processo. Può costituire motivo di ricorso per Cassazione. Valutazione delle prove (192) 1. Il giudice nella motivazione da' conto dell'attività di valutazione della prova; 2. L'esistenza di un fatto può esser desunta da indizi quando questi sono gravi, precisi e concordanti. 3. La dichiarazione resa dal coimputato va valutata assieme ad altri elementi di prova che ne confermano l'attendibilità. Sorte delle prove acquisite dal giudice incompetente (26) Le prove già acquisite sono efficaci anche in caso di inosservanza delle norme sulla competenza. Dichiarazioni rese al giudice incompetente per materia Le dichiarazioni rese al giudice incompetente per materia, se ripetibili, sono utilizzabili: 1. Nell'udienza preliminare; 6 2. Per le contestazioni ex art. 500 e 503 (*). MEZZI DI PROVA 1. Testimonianza, diretta e indiretta 2. Esame delle parti (private) 3. Confronti 4. Ricognizione 5. Esperimenti giudiziali 6. Perizia 7. Documenti MEZZI DI RICERCA DELLA PROVA 1. Ispezioni 2. Perquisizioni 3. Sequestri 4. Intercettazioni 7 TESTIMONIANZA Nozione, oggetto e limiti La testimonianza è un mezzo di prova avente ad oggetto fatti che costituiscono oggetto di prova (*). La testimonianza ha ad oggetto fatti specifici e determinati. La deposizione sulla moralità dell'imputato di regola non è ammessa, salvo che si tratti di fatti specifici e idonei a qualificare la personalità in relazione al reato e alla pericolosità sociale. Di regola non è ammessa testimonianza su voci correnti nel pubblico. La sede di realizzazione della testimonianza è di regola l'istruzione dibattimentale. Vi può essere tuttavia un'anticipata assunzione della stessa in sede di incidente probatorio. [Limiti oggettivi testimonianza] Limiti soggettivi testimonianza La capacità di testimoniare è riconosciuta ad ogni persona. In ordine ai limiti soggettivi, vi è da rilevare che non può deporre come teste: 10 Dal punto di vista tipologico si distinguono varie forme di segreto (che preclude la possibilità di deposizione): 1. Segreto professionale, che opera per avvocati, medici; 2. Segreto d'ufficio, che opera per i p.u. relativamente a fatti conosciuti per ragioni d'ufficio e che devono rimanere segreti; 3. Segreto di stato, operante per i p.u. in relazione a fatti coperti da segreto di stato, in ordine ai quali i p.u. non possono testimoniare. Nel momento in cui un p.u. oppone un segreto di stato, in modo da non deporre: 1. L'a.g. informa il Presidente del Consiglio, per ottenere la conferma o meno dell'esistenza del segreto. a. Se il segreto è confermato e per la definizione del processo è essenziale conoscere quanto coperto dal segreto, il giudice dichiara non doversi procedere per esistenza di un segreto di stato. b. Se il segreto non è confermato, l'A.g. provvede ad acquisire la testimonianza. In ogni caso il segreto di Stato è inopponibile alla Corte Costituzionale. In sintesi: non sono suscettivi di testimonianza argomenti coperti da segreto d'ufficio, professionale e di stato. Ma vi sono delle differenze: 1. In caso di segreto d'ufficio e professionale il giudice può sindacare e disattendere l'opposizione di tale segreto ordinando la deposizione; 11 2. In caso di segreto di Stato il giudice può solo provocare l'intervento dell'autorità politica. Solo se questa non conferma l'esistenza del segreto può ordinare al testimone di deporre. Sorte delle informazioni "confidenziali" rese alla pg in ordine alla commissione di reati Le informazioni rese dagli informatori di p.g. non hanno nessun valore, a meno che l'informatore sia esaminato come teste (una sorte di testimonianza indiretta). In tal caso le info sono utilizzabili. Per l'utilizzabilita' di tali info in fasi diverse dal dibattimento occorre che l'informatore sia interrogato o assunto a sommarie informazioni. Quindi la richiesta di una misura cautelare non può fondarsi su una notizia confidenziale quando l'informatore non è interrogato. ESAME DELLE PARTI (in dibattimento) L'esame delle parti è un mezzo di prova che si assume su base volontaria, perché occorre il consenso o la richiesta della parte. Dal punto di vista soggettivo l'esame riguarda: 1. L'imputato; 2. La parte civile che non deve esser esaminata come testimone; 3. Il responsabile civile. 12 La disciplina dell'esame tendenzialmente è quella prevista per la testimonianza. [210] Esame di imputato in procedimento connesso ex art. 12 c. 1 lett. a) verso cui si procede separatamente e che non può assumere l'ufficio di testimone (*) L'esame di imputato in procedimento connesso ex art. 12 c. 1 lett. a) avviene in dibattimento, di regola su richiesta di parte, ma anche d'ufficio, nel caso in cui il teste in sede di deposizione ha fatto riferimento a tale imputato. In ordine al regime, trovano applicazione a tale esame le regole in tema di testimonianza, come i limiti e l'oggetto, le regole in tema di testimonianza indiretta. Imputato in procedimento connesso o coimputato nel medesimo reato (vd. differenza) 1. Le loro dichiarazioni sono valutate con gli altri elementi di prova per saggiarne l'attendibilità; 2. Possono deporre come testi solo se nei loro confronti è stata pronunciata sentenza irrevocabile; 3. L'imputato in procedimento connesso ex art. 12 c. 1 lett. a) che non può assumere l'ufficio di testimone (es. prima della sentenza irrevocabile) in dibattimento va sottoposto ad esame e non a testimonianza (esame disciplinato con regole su testimonianza). TESTIMONIANZA INDIRETTA (195) 15 1. Ricognizione di persone Con la ricognizione di persone in pratica una persona deve riconoscere un'altra persona (es. il molestatore). Prima della ricognizione vi sono degli atti preliminari da compiere, la cui inosservanza è causa di nullità della ricognizione. In pratica una persona (es. vittima) deve riconoscere il suo molestatore (immagine). Il giudice invita persona a descrivergli la persona da riconoscere. Il giudice allontana chi deve fare la ricognizione e procura la presenza di due persone somiglianti a quella da riconoscere. Il giudice richiama la persona che deve fare la ricognizione e gli chiede se riconosce taluno dei presenti. 2. Ricognizione di cose (corpo del reato, cose pertinenti al reato) Il giudice procede agli atti preliminari prescritti anche nel caso di ricognizione personale. Poi procura due oggetti simili a quello da riconoscere e chiede alla persona chiamata alla ricognizione se ne riconosce uno. ESPERIMENTO GIUDIZIALE 16 L'esperimento giudiziale costituisce un mezzo di prova ammesso quando occorre accertare se un fatto è avvenuto in un certo modo. Dal punto di vista procedurale, occorre riprodurre la situazione in cui è avvenuto il fatto. PERIZIA La perizia è un mezzo di prova ammesso quando occorre fare indagini o valutazioni che richiedono "specifiche competenze". In ordine all'oggetto, vi è da rilevare che non è ammessa perizia per stabilire l'abitualita' o la professionalità nel reato (*). La perizia può essere disposta in dibattimento o in sede di incidente probatorio. Oggetto della perizia può essere: 1. Lo svolgimento di indagini che richiedono specifiche competenze tecniche; 2. La formulazione di valutazioni che implicano competenze tecniche. La nomina del perito la fa il giudice, scegliendo tra iscritti ad albi o tra persone fornite di particolari competenze. Al perito le parti possono affiancare i loro ctu. Non può fare il perito, pena nullità: 1. Il minorenne; 2. L'interdetto; 17 3. Chi è sottoposto a misure di sicurezza o prevenzione; 4. Chi nello stesso procedimento è nominato ctu. Il perito può astenersi dal compimento delle operazioni e può esser ricusato dalle parti nei casi ex art. 36 cpp. Q. Viene disposta dal giudice una perizia che implica il compimento di atti idonei ad incidere sulla libertà personale (es. prelievo di capelli per la determinazione del dna). La persona da sottoporre all'esame peritale non è consenziente. Il giudice può disporre l'esecuzione coattiva della perizia se la stessa è "assolutamente indispensabile" per la prova dei fatti. Q. La persona sottoposta a perizia non è assistita da un difensore. Vi è la nullità delle operazioni peritali. E dunque i risultati della perizia non sono utilizzabili? Relazione peritale La relazione peritale è lo strumento con cui il perito risponde ai quesiti posti dal giudice. Il termine per rispondere ai quesiti, pure se prorogato, non può superare i 6 mesi. Cause di sostituzione del perito Il perito può esser sostituito se: 1. Non fornisce il parere nel termine fissato; 20 I documenti provenienti dall'imputato possono essere acquisiti anche d'ufficio. Acquisizione di sentenze irrevocabili (*) La ratio dell'acquisizione di sentenze irrevocabili è provare il fatto in esse accertato. La valutazione di tali sentenze avviene secondo gli articoli 187 e 192 c. 3, e dunque vanno valutate con altri elementi di prova per saggiarne l'attendibilità. Sorte dei documenti anonimi e atti relativi a intercettazioni illegittime 1. I documenti contenenti dichiarazioni anonime possono esser acquisiti o utilizzati solo se: a. Costituiscono corpo del reato o b. Provengono dall'imputato. Fuori da queste 2 ipotesi non possono esser acquisiti o utilizzati. 2. Atti relativi a intercettazioni illegittime, cioè compiute fuori dai casi ex lege: il loro contenuto è inutilizzabile. Verbali di prove di altri procedimenti penali (238) 21 L'acquisizione di verbali di prove di altri procedimenti è ammessa se trattasi di prove assunte nell'incidente probatorio o in dibattimento. È ammessa anche l'acquisizione di verbali di prove assunte in un giudizio civile definito con sentenza passata in giudicato. Q. Viene disposta l'acquisizione del verbale di dichiarazione testimoniale dell'imputato in altro processo. Per esempio l'imputato in un altro procedimento penale aveva testimoniato. I verbali di dichiarazioni emesse dall'imputato in un altro procedimento (civile o penale) sono utilizzabili verso l'imputato se (4): 1. Il difensore ha partecipato all'assunzione della prova; 2. O verso l'imputato fa stato la sentenza civile. Utilizzabilita' dei verbali di dichiarazioni al di fuori delle ipotesi sin qui analizzate I verbali di dichiarazioni, al di fuori delle ipotesi sin qui analizzate sono: 1. Utilizzabili in dibattimento solo verso l'imputato che vi consenta; 2. Utilizzabili per le contestazioni ex art. 500 e 503 se non vi è il consenso. MEZZI DI RICERCA DELLA PROVA 1. Ispezioni 22 2. Perquisizioni 3. Sequestri 4. Intercettazioni 1. ISPEZIONE L'ispezione è un mezzo di ricerca della prova che può avere ad oggetto persone, luoghi o cose. L'ispezione è disposta quando occorre accertare le tracce e gli altri effetti materiali del reato. Se il reato non ha lasciato tracce o effetti materiali o questi sono stati cancellati l'A.g. descrive lo stato attuale e in quanto possibile verifica quello preesistente. L'organo competente a disporla è: 1. La pg in casi di urgenza; 2. Il pm o il giudice con decreto motivato. 2. PERQUISIZIONE La perquisizione è un mezzo di ricerca della prova che può involgere persone, luoghi o sistemi informatici e che è preordinato al sequestro. La perquisizione non ha luogo se l'interessato consegna la res ricercata. 25 Avverso il decreto di perquisizione non è ammesso riesame salvo che la perquisizione sia finalizzata al sequestro. 3. SEQUESTRO PROBATORIO Il sequestro probatorio è un mezzo di ricerca della prova avente ad oggetto il corpo del reato o cose pertinenti al reato necessarie per l'accertamento dei fatti. Sul piano funzionale il sequestro probatorio è diretto ad assicurare le fonti di prova. Costituiscono corpo del reato: 1. Le cose sulle quali il reato è stato commesso; 2. Le cose mediante le quali il reato è stato commesso (es. pistola); 3. Le cose che costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo del reato. Organo legittimato a disporre il sequestro è l'A.g. o l'ufficiale di p.g. delegato. Oggetto di sequestro probatorio (cosa è sequestrabile) è: 1. La corrispondenza, se l'A.g. la ritiene spedita dall'imputato o a lui diretta; 2. Documenti, titoli bancari (pure se contenuti in cassette di sicurezza), se (4) l'A.g. ha fondato motivo di ritenere che siano pertinenti al reato, pure se intestati ad altri soggetti; 3. Documenti e atti di soggetti tenuti al segreto professionale (che di regola non possono esser chiamati a rendere testimonianza) o d'ufficio. Per evitare il sequestro tali soggetti devono dichiarare che l'atto è coperto da segreto; 26 4. Documenti e atti coperti da segreto di Stato, se pcm: 1. Autorizza l'acquisizione del documento o atto; 2. Non si pronuncia nel termine. Rimedio avverso il decreto di sequestro Il rimedio avverso il decreto di sequestro è costituito dal riesame, anche nel merito, ex art. 324. La legittimazione al riesame compete all'imputato e alla persona alla quale le res sono state sequestrate. Durata sequestro e restituzione delle cose sequestrate Presupposti per la restituzione delle cose sequestrate a chi ne ha diritto sono: 1. Che non occorre mantenere il sequestro ai fini di prova (probatorio); 2. Non è disposto il mantenimento del sequestro ex art. 316 o 321. Differenze tra sequestri Il sequestro ex art. 253 (probatorio) a differenza di quelli ex art. 316 e 321 è mezzo di ricerca della prova, non già misura cautelare reale (*). 27 INTERCETTAZIONI Le intercettazioni costituiscono un mezzo di ricerca della prova consistente nell'apprensione occulta del contenuto: 1. Di una comunicazione telefonica; 2. Di una comunicazione tra persone presenti (intercettazione ambientale); 3. Di comunicazioni in sistemi informatici o telematici. In ordine all'ambito applicativo, vi è da rilevare che le intercettazioni possono esser disposte in ordine a tali reati: 1. Reati di maggior rilevanza; 2. Reati la cui prova può esser captata solo con l'intercettazione (es. molestie telefoniche). Intercettazione di comunicazione tra presenti (ambientali) L'intercettazione ambientale è ammessa negli stessi casi in cui è ammessa l'intercettazione di telefonate. Può esser eseguita anche con un captatore informatico su un dispositivo elettronico portatile. Se le comunicazioni tra persone presenti avvengono in un luogo di privata dimora, è ammissibile l'intercettazione solo se vi è fondato motivo di ritenere che in tali luoghi si sta svolgendo attività criminosa.