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Orlando Furioso- parafrasi, analisi e commento, Appunti di Letteratura Italiana

Orlando furioso completo di parafrasi di ogni canto integrata con commenti e analisi

Tipologia: Appunti

2017/2018
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Caricato il 12/01/2018

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Scarica Orlando Furioso- parafrasi, analisi e commento e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! -PARAFRASI E ANALISI: ORLANDO FURIOSO. Canto I 1. Delle donne, dei cavalieri, delle armi e degli amori, degli atti di cortesia, delle audaci imprese io canto (è presente l’invocazione e la dedica intrecciate insieme, riportati anche le 14 canto del purgatorio, vengono riportate le armi di carlo magno e il tema di amore di re artù. Il proemi frutta la continuità e l’originalità del suo lavoro rispetto alla tradizione cavalleresca. Il proemi si apre con un chiasmo della tematica amorosa e della tematica della guerra. Il proemio è rivolto al pubblico e con la sua apertura ariosto anticipa i temi di cui narrera per tutta l’opera.) che ci furono al tempo degli arabi che attraversarono il mare dell’africa e arrecarono tanto danno in francia seguendo le ire e i furori giovanili( al tempo dei mori o degli arabi dela guerra contro i franchi. È un riferimento storico gia iniziato da Boiardo, la guerra è quella combattuta al tempo di carlo martello contro pipino) del loro re Agramante che si fece vanto di voler rivendicare la morte di Troiano contro re Carlo imperatore romano (agramante è il re d’africa discendende di alessandro, gia nell’innamorato proclamava di voler vendicare la morte del padre ucciso in borbogna da Orlando e a tale scopo radunò un esercito per marciare contro carlo. Carlo imperatore romano che venne incoronato da LEONE 3 nel natale dell’800). 2. Allo stesso tempo racconterò di Orlando (secondo la storia è figlio di Milone e governatore della brettagna caduto a roncisvalle. Il più valoroso dei cavalieri di carlo magno. Gia nell’innamorato si avvicina al tipo di cavaliere errante del bretone sensibile alla figura femminile e vittima di amore) di cose che non sono mai state delle ne in prosa e ne in rima (la seconda ottava rappresenta poi la sintesi rapida della sua originalità” cose mai dette prima” per COSA si intende la pazzia che neppure boiardo aveva immaginato) che per amore divenne divenne completamente folle,lui che prima era considerato un uomo cosi saggio. (divenne folle ovvero cadde in uno stato di furore a cui fa riferimento il titolo dell’opera, il quale a sua volta prende spunto dell’HERCULES FURENS di seneca.) dirò queste cose se da colei che mi ha quasi reso tale e che a poco a poco mi consuma l’ingegno, me ne sarà concesso a sufficienza tanto ch mi basti per terminare cio che ho promesso.( ANACOLUTO- comincia l’invocazione alla musa che per il poeta assume e sembianze di alessandra bennucci. L’autore deve aver modificato la data della 2 ottava ( 1505-6) all’incirca al 1513 dopo che conobbe alessandra. La sposò segretamente tra il 1526-1530. 3. Vi piaccia, generosa e nobile prole di ERCOLE I che siete ornamento e splendore del nostro secolo, Ippolito di gradire questo poema che vuole e darci può il vostro umile servitore ( nella terza ottava viene inserita la dedica a chi è indirizzata l’opera ad IPPOLITO D’ESTE: figlio di ercole 1 e fratello di alfonso 1 duca di ferrara. Ariosto scrive con termini positivi della famiglia estense perché cerca di riallacciare i rapporti con ippolito dopo aver rifiutato di andare con lui in ungheria) il mio debito nei vostri confronti lo posso solo pagare con le parole ed opere scritte; non mi si potrà accusare di avervi donato poco perche vi dono tutto ciò che ho, e non ho altro. 4. Voi mi sentirete ricordare i più valorosi eroi che mi preparo a citarli e a lodarli(con VOI ariosto si riferisceal pubblico ma più nello specifico si riferisce agli este.) ricorderò di ruggero che fu di voi e dei vostri avi il capostipite( RUGGERO: figlio di ruggero II di risa, convertitosi al cristianesimo per amore, discendende di astianatte figlio di Ettore. Era coimportante nell’innamorato dove è citato per la prima volta capostipite dehli este.) il suo valore e le sue imprese vi farò udire se mi presterete ascolto, e le vostre preoccupazioni cedano per un poco affinche possano trovare spazio tra i miei versi( le preoccupazioni sono ricollegate ovviamente a preoccupazioni politiche ed economiche a cui devono pensare gli este. È importante notare al v 6 l’uso dell’indicativo MI DATE, successivamente vuole inserire il dubbio e perciò ricorre al congiuntivo con una coordinazione INDICATIVO- CONGIUNTIVO tipico delle preposizioni ipotetiche. 5. Orlando che per tanto tempo fù innamorato(ariosto qui prende a riassumere velocemente l’antefatto narrato del boiardo, comincia poco più addietro dove il boiardo si fermò. Boiardo fini di descrivere la sconfitta cristiana e cominicò l’assedio di parigi. Con il furioso invece torniamo al furente scontro tra i Pirenei) della bella angelica (angelica bellissima principessa del Catai e figlia di Galafrone, gia nell’innamorato aveva portato via con se il cuore dei due paladini orlando e rinaldo) e per lei in India, in oriente e nel catai aveva lasciato trofei immortali ed in numero infinito( per india si indicava tutto il continente dell’asia meridionale, per la MEDIA corrispondeva alla regione centrale del mar crispio e per Tartania la ragione occidentale del catai, qui ovviamente si allude all’oriente per identificare dove per amore orlando conseguì numerose battaglie) e tornato infine con la sua donna amata in occidente dove sotto gli alti monti Pirenei con i francesi e i tedeschi il re carlo si era insediato in campo aperto ( Lemagna è un aferesi di ALEMAGNA indica la germania anticamente nominata LA MANGA) 6. Perche il re Marsilio (marsilio figlio del re galafro è un personaggio leggendario e non storico) e il re agramante si pentissero ancora una volta delle loro folle azioni( perifrasi di BATTERSI-ARDIR LA GUACIA per indicare le numerose sconfitte che secondo la leggenda i saraceni avevano conseguito contro Carlo.) Agramante per aver condotto dall’africa tante persone quante erano in gradi di portare spada e lancia, e Marsilio per aver condotto la spagna nella distruzione del bel regno di francia. E cosi orlando arrivo sul posto al momento giusto, ma subitò si pentì di esservi giunto. 7. Inoltre gli fu anche tolta la donna che amava: ecco come il giudizio umano spesso sbaglia. Colei che dalle coste orientali a quelle occidentali( dagli esperii ai liti eoi: dai lidi occidentali esperi poiché è dove appare la stella della sera ovvero ESPERO. A quello orientali EOI dove sorge l’aurora EOS) aveva difeso con una tanto lunga guerra, ora gli viene tolta assieme ai tanti amici suoi senza che sia utilizzata nessuna spada sulla terra. Il saggio imperatore con la volontà di estinguere, un grave incendio fu a toglierla. 8. Pochi giorni prima era infatti iniziato un conflitto tra il conte orlando e suo cugino rinaldo(figlio di amone di chiaromonte, fratello di milone padre di orlando. Fu un ribelle a carlo magno) poiche entrambi avevano l’animo infiammato dal desidero amoroso ( chiasmo) carlo che non aveva buina considerazione di questa lite, poteva meteva mettere in dubbio il loro aiuto, questa faniulla che era la causa scatenante, la prese e la consegnò nelle mani del duca di Baviera( in vacchio NAMO gia presente nelle vicende carolingie amico fedele e consigliere dell’imperatore) 9. La promise come premio a chi dei due nell’imminente conflitto( battaglia campale) avesse ucciso il maggior numero di infedeli, e che con la sua mano avrebbe reso un miglior servizio. Gli eventi però furono l’opposto delle promesse fatte, perché i cristiano dovettero ritirasi(gente battezzata è una metonimia) insieme a molti altri il duca namo venne fatto prigioniero e la sua tenda rimase vuota( rimandendo vuota ovviamente angelica rimane incustodita). 10. Rimase sola la donzella che doveva essere la ricompensa del vincitore, visto l’andamento degli eventi, salì in sella al cavallo e al momento giusto scappò, avuto il presagio che quel giorno la fortuna sarebbe stata avversa alla fede cristiana. ( angelica è la protagonista del racconto che è perennemente in fuga, il suo fugire mette in moto l’errare dei personaggi. È l’unico personaggio che non ha legami, ogni qual volta che prova a legarsi è costretta a fuggire. Caratteristica fondamentale del furioso è che angelica a metà opera sparisce: tipico dell furioso e dell’incertezza delle azioni, il mondo del fuoriso non è al petto dall’aspetto molto fiero( ferraù non riesce a ritrovare l’elma ma nota che sopra le acque appare un fantasma con in mano l’elmo: primo elemento magico del furioso.) 26. Era ad eccezione della testa tutto armato, ed aveva un elmo nella mano destra: aveva in particolare lo stesso elmo che ferraù cercava ormai da tanto tempo, ma invano. Il cavaliere si rivolse a Ferraù in tono adirato e disse: ah traditore che non mantiene la parole ( marano in quanto traditore è un termine spagnolo che viene utilizzato contro i giudei e i mori recentemente convertitisi ma fedeli alle loro primitive religioni, colui che parla è ARGALIA) perché ti dispiace tanto abbandonare l’elmo che gia da tempo mi dovevi restituire? 27. Ricordati, oh pagano, quanto uccidesti il fratello di angelica, sono io quello, insieme alle altre armi tu mi promettesti di gettare dopo pochi giorni anche il mio elmo. Ora se la fortuna ( quello che tu non hai voluto fare) ha voluto che si realizzasse il mio volere, non ti devi dispiacere, anzi se ti vuoi dispiacere di qualcosa, devi dispiacerti di non aver mantenuto la parola data. 28. Ma se desideri un elmo buono, trovatene un altro e indossalo con più onore, uno simile è portato in capo dal paladino Orlando e un altro ancora da Rinaldo, forse addirittura migliore di questo: uno prima apparteneva ad Almonte( zio di ronaldo ucciso da orlando che si impadronì del suo elmo) e l’altro a Mambrino( nemico di carlo a cui rinaldo tolse la vita e l’almo insieme): conquista con dei due con onore, e questo che avevi gia promesso di lasciarmi, lasciamelo effettivamente. 29. Non appena dall’acqua appare dall’acqua il fantasma, si rizzo ogni pelo del saraceno e il viso gli si fece scolorito; la voce che stava per uscire, si fermò. Udendo poi da argalia che aveva gia ucciso ( che argalia si chiamava) rimproverò se stesso per non aver mantunuto la parola data, di scocciatura ed ira si accese tutto, dentro e furoi. 30. Non avevndo tempo di cercare un’altra scusa perché sapeva bene che argalia diceva il vero,rimase senza dare risposta lì con la bocca chiusa; ma la vergogna gli trafisse l cuore a tal punto che giuro sulla vita di Lanfusa( Madre di ferraù) di non voler indossare nessun altro elmo se non quello buone che sull Aspromonte( aspromonte della calabria, è famoso perche carlo sconfisse ni suoi pressi i saraceni di Agolante, durante la battaglia orlando uccise almonte) orlando aveva sottratto ad Almonte. 31. E mantenne questo giuramento meglio di quanto non avesse fatto con quello prima. Ripartì dal fiume con tanto malcontento che per molti giorni successivi si tormentò e si consumò. Ha voglia solo di cercare il paladino di qua e di là dove spera di trovarlo. Avventura diversa accadde al nostro paladino rinaldo che si incamminò su sentieri diversi da lui( ottava 31 è presente la tecnica dell’entrallacemente: collegamento ad un’altra avventura, ovvero quella di rinaldo che si mette alla corsa del suo cavallo per rintracciare angelica. In termini cinematografici assistiamo ad una dissolvenza narrativa per portare l’attenzione sulla bella angelica in fuga) 32. Rinaldo non fa molta strada che gli compare innanzi a se il suo destriero inferocito: “Ferma bairdo mio,dai, ferma il galoppo” lo stare senza di te mi ferisce troppo. Non per questo il destriero, sordo al richiamo, torna da lui, anzi va via sempre più veloce, rinaldo lo segue tormentato dall’ira, ma seguiamo angelica che fugge. 33. Fugge tra le foreste buie e tenebrose( grande attenzione alla descrizione della natura e soprattutto c’è un altro passaggio di scena) per luoghi inabitati, selvaggi e solitari. Il rumore delle cime degli alberi e della vegetazione, di quercie, olme e faggi, che angelica sentiva le causava improvvise paure e le avevano fatto intraprendere insoliti sentireri che ogni ombra che vedeva o sul monte o in valle temeva che fosse quella di rinaldo che era alle sue spalle. 34. Come un cucciolo di daino o capriolo( è una similitudine ripresa dal carme 1 di orazio) che tra i rami del boschetto nei quali è nato, abbia visto la gola della madre stretta nel morso di un ghepardo( il gattopardo era l’animale addestrato alla caccia) oppure squarciarle il petto o il fianco, scappa dall’animale crudele di selva in selva e trema per la paura e per il sospetto della sua presenza: ad ogni cespuglio che passando tocca crede di essere gia in bocca alla belva crudele. ( angelica qui è paragonata ad un innocente cucciolo di animale, sperduto in una selva oscura tipicamente dantesca, al piccolo cucciolo viene uccisa la mamma. L’atmosfera è tetra quanto più angelica ha paura, l’orrore dell’ottava serve ad anticipare la situazione totalmente differente a cui angelica sta andando in contro) 35. Quel giorno, la notte e tutto l’altra metà del giorno si andò girovagando senza sapere bene dove. Venne a trovarsi alla fine nei pressi di un boschetto leggiadro mosso dolcemente da un vento lieve. Due chiari ruscelli, riempivano l’aria del loro gorgoglio dolce che riescono a fare tenere sempre verde i prati, e rendevano piacere l’ascolto di quel concerto interrotto solo da piccoli sassi del loro scorrere lento.( cambia il panorama, passiamo dalla selva dantesca all’EDEN. Ci troviamo in presenza di due ruscelletti, l’unico rumore che si può udire è l’acqua che si infrange tra i piccoli sassi . viene rappresentato un luogo di pace dove angelica può finalmente riposare) 36. Proprio qui sembrava ad angelica di essere al sicuro e lontano mille miglia da Rinaldo: per lo stancante tragitto e per l’arsura estiva decide di fermarsi a riposare : scende dal cavallo e lascia andare a nutrisi, senza la briglia, libero il proprio cavallo. Il palafreno camminva senza meta sule rive dei dolci ruscelletti e di erba fresca aveva gia piena la bocca ( il luogo è una parentesi narrativa del MODUS NARRANDI, il piccolo boschetto ha le sembianze di un ORTUS CONCLUSUS ovvero un giardino chiuso dove attorno c’è solo il caos) 37. Ecco non lontano un bel cespuglio verde fiorito di susine e di rose rosse, che si specchia nelle onde dei limpidi ruscelli, riparato dal sole per via delle altre querce ombrose, vuoto nel mezzo così da concedere un fresco giaciglio tra le ombe più nascoste: le foglie e i rami sono talmente intrecciati che non entra il sole, e nemmeno la vista dell’uomo che è meno penetrante.(lo sguardo umano è meno pentrante dei raggi del sole, qualcuno ha pensato alle stelle o agli astri minori ma in realtà angelca si ripara dagli occhi indiscreti di rinaldo) 38. Il tenero prato va a formare un comodo letto, che inivita al riposo chiunque gli si avvicini; la bella donna giace al centro di questo cespuglio, li si corica e quindi si addormenta. Ma non ci stette per tanto tempo che gli pare di sentire dei passi che si avvicinino, silenziosa si alza e nei pressi della riva nota che era giunto lì un cavaliere ancora armato. 39. Se un suo amico oppure un nemico, angelica non riesce a capirlo: il timore e la speranza scuotono il suo cuore dubbioso attende che uella avventura giunga ad un termine senza neanche emettere un respiro. Il cavalliere si siede in riva al ruscello reggendosi la testa con il braccio; ed è così rapito dai suoi pensieri al punto che immobile sembra essersi mutato in insensibile pietra. ( metafora) 40. Signore ( ariosto si rivolge ad un pubblico di lettori, si rivolte ad Ippolito d’este) stette più di un’ora a capo chinato il cavalliere addolorato; poi comincio a lamentarsi in modo afflitto e dolente a lamentarsi così tristemente, a tal punto che avrebbe per pietà spazzato un sasso e avrebbe fatto diventare clemente una tigre furiosa( iperbole). Soprirando piangeva al punto tale che le sue guance sembravano due ruscello e il petto un vulcano infuocato (similitudine dei ruscelli e del vulcano. Il vulcano Mongibello è il monte etna) 41. Diceva: pensiero (personificazione) che il cuore mi ghiacci e ardi, e causa il dolore che sempre lo consuma , che ci posso fare se io sono giunto troppo tardi e che altri prima di me sono giunti a raccogliere il primo frutto? ( metafora della verginità di angelica. I due versi riprendo lo stile del PETRARCHISMO) ho ricevuto appena i suoi sguardi e le parole mentre altri hanno gia ottenuto il ricco bottino. Se a me non spettano ne il frutto ne il fiore, perche allora il mio cuore vuole ancora soffrire per lei? 42. La vergine è come una rosa( similitudine) che in un bel giardino, sul rovo che l’ha generata si riposa finchè è sola e al sicuro e ne gregge ne pastore le si avvicinino. La brezza delicata( AURA: BREZZA riferimento a petrarca) e la ruggida del mattino, l’acqua la terra si inchinano davanti al suo fascino: e i giovani belli e le donne innamorate amano ornarsene i seni e le tempie ( chiasmo.) (tutta l’ottava 42 è tratta dal CARMEN di catullo, possono sembrare simili ma non lo sono perche catullo scrive in endecasillabi mentre ariosto no. Mentre ariosto nell paragone pone come punto preciso di paragone la rosa, catullo manca di generalità. qui angelica e la sua bellezza sono paragonate alla PRIMA rosa, e alla sua bellezza a cui tutti quanti si mettono a servizio come l’acqua e la terra che si impegnino a far si che cresca) 43. Ma non appena dallo stelo materno e dal ceppo verde viene strappata, quanto aveva per gli uomini e per i cieli fascino, bellezza e grazia, perde tutto ( figura retorica del tricolono ovvero accostamento di 3 termini). la vergine che il proprio fiore, del quale deve avere cura più dei suoi begli occhi o della sua vita stessa, lascia cogliere ad un’altra persona perde l’ammirazione che poco prima aveva nel cuore di tutti i suoi amanti.(la differenza continua con catullo: in catullo se la donna concedeva la verginità verra successivamente dimenticata, in ariosto invece c’è l’allusione ad un unico uomo che contiuerà ad amarla. Il fiore di catullo in ariosto si trasforma in una rosa, per poter tradurre catullo, ariosto siserve di petrarca “ l’aura che l’verde lauro et lauro crine” riprende la candida rosa nata dalle due spine. Dunque viene ripreso catullo attravero petrarca, il tutto è un arificio stilistico. Petrarca era riconosciuto per la fama del suo stile e ariosto cndivideva il patrarchismo) 44. Diviene scarno agli occhi degli altri ed è amata solo da colui a cui fece al quale fece grande dono di sé. Ah fortuna crudele, ah foruna ingiusta!( epifora fortuna-fortuna) gli altri ne godono mentre io muoio di sofferenza. Non potrebbe essermi lei meno cara? Non potrei abbandonare la mia propria vita?( anafora) Ah piuttosto muoio oggi stesso che non vivere più a lungo se non posso avere lei. 45. Se qualcuno mi domandasse chi è costui che versa cosi tante lacrime sopra il ruscello, io gli dirò che egli è re di Circassi, il tormentato d’amore Sacripante(re di Circassi, gia dall’innamorato era amante fedele ma sfortunato di Angelica e difensore della sua verginità nell’assedio di Albracca). Io dirò ancora che la sua pena più pesante da sopportare, la prima e la sola è quella di amare una donna: ed è prorpio uno degli amanti di Angelica che lei subito ha riconosciuto. 46. In occidente dove il sole tramonta per amore di lei, era giunto all’estremo capo di oriente; appena, in india si seppe con grande dolore che lei aveva seguito orlando in occidente, poi venne a conoscenza che in francia l’imperatore l’aveva sequestrata da altre personeper darla come premio a uno dei due che avesse aiutato la francia ( metoniamia gigli d’oro è lo stemma della francia) contro i mori 47. Era stato sul campo di battaglia che da li a poco avrebbe visto la sconfitta di Carlo: cercò tracce della bella angelica ma ancora non era riuscito a trovar niente. Questa è dunque la triste e dolorosa vicenda che lo fa soffrire per amore, lo affligge e lamentare e dire parole tanto pietose(climax) che potrebbero fermare il sole(iperbole). pur potendo essere annoverato da vivo tra i buoni destrieri: anche l’altro cadde a terra ma si rialzò subito poiche senti sui fianchi pungere gli speroni. Quello del re saraceno restò disteso gravando sul suo signore con tutto il suo peso. 64. L’incoglito cavaliere che rimase dritto sulla sella e che vide il suo nemico e il suo cavallo disteso a terra, ritenendo di aver avuto un sufficiente trionfo da quel conflitto no si preoccupò di continuare la guerra. La dove, attraverso la seòva, il sentiero è dritto si lancia invece al galoppo e prima che il pagano riesca a liberarsi dall’impiccio si è gia allontanato da un miglio o poco meno. 65. Come uno stordito e stupito aratore ( qui ariosto paragona sagripante a terra come un contadino che in campagna cade a terra perche è stordito da un fulmine) dopo che è passato il fulmine si alza in piedi dal posto dove il fragore assordante l’aveva sbattuto a terra vicino ai buoi uccisi dallo stesso; guarda privo di rami e privo di onore il pino che da lontano era abituato a scorgere(similitudine) così si alzo sacripante con angelica testimone alla situazione imbarazzante. 66. Sospira e geme non perche gli dia fastidio l’essersi rotto un piede o un braccio ma per la sola vergogna per la quale mai in vita sua ne prima ne dopo da quel momento arrossi cosi tanto in viso, ed inoltre, oltre ad essere caduto fu la sua donna ad aiutarlo a togliergli il peso di dosso, il saraceno sarebbe restato muto, lo posso capire, se angelica non gli avesse ridato la voce e il dono della parola. 67. Dai signore, non vi rincresca (disse la ragazza) non è colpa vostra se siete caduti, ma del cavallo il quale di riposo e di cibo aveva più bisogno invece di un duello. E l’altro guerriero non esalti molto il suo trionfo perche ha dimostrato di essere lui lo sconfitto: valuto per quel poco che ne capisco a riguardo, così l’accaduto, dal momento che per primo ha abbandonato il combattimento( angelica prosegue il suo obiettivo quindi tenta di consolare il povero umiliato, ovviamente la scena è pervasa da ironia, necessaria a non scoraggiare il re a condurla a casa) 68. Mentre la fanciulla sta consolando il saraceno, ecco che con il corno e con al fianco la borsa sopraggiunge galoppado sopra un ronzino(cavallo riservato agli scudieri oppure cavalcatori di scorta per dare riposo ai cavalli di battaglia) un messaggero che sembrava afflitto e stanco, che come a sacripante gli fu vicino gli domando se vide passare per la foresta un guerriero con lo scudo bianco e con un elmo con un penacchio bianco. 69. Rispose sacripante: come puoi vedere qui mi ha appena battuto ed è appena partito; affinche io possa sapere che mi ha fatto cadere dal cavallo fammi conoscere il suo nome nelle armi l’ho gia conosciuto. E il messaggero a lui rispose: di quello che tu mi chiedi, ti soddisferò senza esitare: tu devi sapere che a disarcionarti è stato l’alto vaolre di una nobile donzella( il messaggero riferisce al saraceno che a batterlo fu una donna BRADAMANTE, la quale con ruggero daranno vita agli este). 70. Lei è coraggiosa ma soprattutto bella ma il suo famoso nome non ti nasconderò oltre: è stata Bradamante( figlia di amore e sorella di rinaldo destinata assieme a ruggero di dare vita agli estensi) a toglirti più onore di quanto tu no abbia guadagnato al mondo. Dopo essersi cosi pronunciato il messaggero ripartì al galoppo lasciando poco allegro Sagrip che non sa più che dire e che fare con la faccia completamente infiammata dalla vergogna . 71. Dopo aver pensato a lungo ma invano alla situazione fortunata che gli era capitata si trovo infine steso a terra da una femmina, e più ci pensa e più ne soffre; montò sul cavallo si angelica silenzioso e senza parole, con calma prende in groppa angelica e rimanda i suoi piani ad un momento più lieto ad un luogo più tranquillo. 72. Non percorsi più di due miglia, udirono risuonare il bosco che li circondava con un tale rumore e strepitio che sembrava tremasse tutta la foresta: poco dopo compare dalla vegetazione un destriero possente, abbellito con oro e adornato riccamente, che procede scavalcando con balzi cespugli e torrenti, travolge e distrugge gli alberi ed ogni altro impedimento al suo passaggio. 73. Se la presenza dei rami intrecciati e la scarsa luce(disse la donzella) non mi ingannano gli occhi è Baiardo quel destrier in mezzo al bosco, con tanto frastuono si apre a forza la strada. Questo destriero è di certo baiardo lo riconosco: quanto bene può fare alla nostra causa! Perche un solo destriero per due persone sarebbe stato poco adatto ed è lui venuto a soddisfare suito il nostro bisogno. 74. Sagripa scende dal cavallo e si avvicina al fianco di baiardo pensando di riuscire ad impugnare le briglie. Il destriero risponde al tentativo con i muscoli posteriori, girandosi velocemente come un fulmine ma non arriva a colpire laddove aveva indirizzato i calci: povero cavaliere se l’avesse colpito in pieno!poiche il cavallo aveva una forza nei calci che avrebbe potuto spezzare una montagna di metallo. 75. Poi va invece mansueto dalla donzella con fare umilem ed atteggiamento docile, cosi come il cane è solito saltellare introrno al proprio padrone dopo essere stato da lui lontano per due o tre giorni. Boiardo si ricordava ancora di lei che in Albracca lo aveva accudito e governato personalmente nel perodo in cui angelica tanto amava rinaldo cje invece si mostrava allora crudele ed insensibile. ( qui riassunte alcune vicende dell’innamorato dove angelica assediata da agricane era innamorata di rinaldo avendo bevuto dalla fontana di amore mentre rinaldo dal disamore, in albracca angelica aveva avuto cura personalmente di Bairdo). 76. Con la sinistra prende la briglia e con la destra tocca e accarezza il collo e il petto del cavallo: quel destriero, che aveva un’ottima intelligenza, nei suo confronti si mostrò manueto come un angelo( similitudine) intanto sacripante coglie l’attimo favorevole, molta su Bairdo e lo spinge e lo trattiene(consiste nel spronare energicamente il cavallo ma tenerlo nello stesso tempo a freno è una tecnica equestre utilizzata quando si vuole rendere docile un soggetto ribelle)angelica quindi abbandona la groppa del suo ronzino ora alleggerito e si rimette più comoda in sella. 77. Poi passando attorno a se lo sguardo, vede sopraggiungere un di corsa un guerriero a piedi,angelica si accende d’ira e di sdegno poiche riconosce il suo Rinaldo. Piu della sua vita la ama e la desidera, piu lei fugge e lo odia più di quanto una gru non odi un falco: prima accadde che lui odiasse lei più della morte mentre lei amava lui: ma ora la sorte è cambiata. 78. Questo è l’effetto causato dalle due fontane che rilasciano liquidi che producono effetti contrari, sono trovate entrambe in Ardenna( foresta tra il reno e mosa)e non sono molto lontane tra loro: una riempie il cuore di desideri amoroso mentre chi beve l’altra perde l’amore e congela completamente ogni desiderio; rinaldo ne bevve una e amore lo tormenta, ancgelica bevve l’altra e adesso lo odia e fugge. 79. Quel liquore è misto ad un elemento magico che trasforma in odio l’amorosa passione, rende la donna che rinaldo ha visto subito oscura nei suoi occhi sereni; e con la voce tremante dalla paura e con il viso rattristato, angelica supplica sagripante e lo scongiura di non aspettare più vicino quel cavaliere, ma di fuggire insieme a lei. 80. Valgo dunque (disse il saraceno) valgo dunque così poco davanti ai vostri occhi che mi ritenete inutile e non in grado di difendervi da lui? Le battaglie d’albracca le avete gia rimosse dalla mente e la notte che fui per la vostra salvezza( per la salute vostra: durante l’assedio di albracca, agricane aveva fatto irruzione nella ricca minacciando angelica, sagripante benchè a letto per una ferita, si era alzato nudo e con la spada aveva messo alla fuga gli assalitori) solo e nudo a proteggervi contro agricane e tutto il campo? 81. Non risponse nulla angelica e non sapeva ormai cosa fare perche rinaldo era ormai tropo vicino, il quale minaccio da lontano sagripante avendo riconosciuto il cavallo e assieme ad esso il bel viso di angelica che gli aveva messo in cuore la passione amorosa. Quello che successe tra questi due superbi, voglio che si conservi per un altro canto. CANTO 2 (30-61) 30- il vento spietato ora a poppa e ora a prua( la nave procede sbandata a causa della tempesta. ORZA è la corda legata al carro della vela latina significa il punto dove la corda stessa è legata) senza ai cessare ma anzi aumentando di ora in ora: la nave con le vele minori ( umil vele: quasi tutti i commentatori intendono le vele abbassate invece ariosto intende le vele minori per distinguerle da quelle maggiori, i marinai hanno ammainato le vele più grandi e ora cercano di governare la tempesta con quelle più piccole )da una parte all’altra va tutt’intorno. Me perche varie file e varie tele, sono necessarie, le voglio tessere tutte ( perche…intendo: il poeta è come un tessitore che ha vari fili per la tela e deve intrecciarli tutti per finire il suo lavoro, è e qui si concentra l’entrallacemente del furioso) ora lascio rinaldo sulla rua agitata della nave per tornare a raccontare della sua bradamante. ( per poter capire la struttura del furioso si riprende la figura del filo e che tesse la tela) 31- io parlo di quella famosa donzella, che lasciò in terra il re sacripante, degna sorella di Rinaldo, figlia del duca Amone e di Beatrice(perifrasi, ariosto consiglia bradamenate figlia leggittima di amone e beatrice e quindi sorella di rinaldo. Boiardo non menziona mai la mamma e per questo la tradiziona le considera una figlia illegittima di amone) la grande forza e il coraggio di bradamante non fu apprezzato da carlo e da tutta la francia avendone avuto più di una volta prova certa, meno di quanto fu lodato il valore in combattimento di rinaldo(non piaceva a carlo e alla francia perche bradamante veniva lodata per il suo valore, il valore era una qualità prettamente MASCHILE) 32- fu la donna amata da qual cavaliere ( ruggero e bradamante si conoscono dall’innamorato, si scoprono il volto e dalla simpatia scoppia l’amore, sorpresi e assaliti da una schiera di saraceni sono costretti a separarsi e a cercarsi a lungo)che dall’africa giunto con il re Agramante, figlio del re ruggero 2 e della disperata Galaciella, figlia di Angolante; e bradamante che non ne selvaggia ne feroce( metafora) non disdegnò l’amore per ruggiero, benche la foruna non abbia concesso loro di vedersi e parlarsi solo una volta( nell’ariosto non ci sono mai descrizioni a tutto tindo infatti bradamante ci è descritta a partire dallasua armatura bianca e dalle sua gesta, a differenza di ariosto, boiardo non la nomina mai come dante faceva spesso con Beatrice) 33- andava cosi bradamante alla ricerca del suo amante, che portava lo stesso nome del pardre, sicura senza compagnia come se avesse avuto la protezione di mille battaglioni: e dopo aver fatto battere il volto a terra( la terra è l’antica madre) al re sagripante attraverso prima un bosco e dopo un’alta montagna, fino a giungere poi ad una bella fonte. 34- la fonte scorreva e attraversava un verde prato( elemente meraviglioso giardino dell’eden) circondato da alberi antichi e molto ombrosi che con il suo brusio dolce invita i viandanti a soffermarsi; un monticello ricco di vegetazione sul lato sinistro difende la caldo dei raggi del sole del mezzogiorno, e lì non appena bradamante posò gli occhi sulla fonte vide un giovane guerriero( ariosto ci rivelerà molto tardi l’identità del guerriero). 35- un cavaliere che sedeva pensiero, in silenzio e silenzioso sedeva all’ombra del bosco dal contorno verde giallo rosso e bianco, sopra le acque limpide come il cristallo. Non molto lontano dal ramo del faggio pendolo lo scuso e l’elmo dove era legato anche il suo cavallo, aveva gli occhi passi e il viso basso ed era molto triste e stanco. 54-tra i due guerrieri in terra e uno in cielo la battaglia durò fino a tarda sera(perifrasi che indica il giungere della notte) quello che io ho detto non gli ho aggiunto niente io lo vidi e lo so e non lo dirò mai più a nessuno: poiché questo fatto meraviglioso sembra essere più falso che vero. 55-con un bel drappo di seta aveva ricoperto il cavaliere volante lo scudo che aveva al braccio, come se avesse sopportato molte cose che lo voleva tenere coperto da una veste; non appena lo mostra apert, senza veli, chiunque lo guardi rimanda accecato e che cade a terra come cadrebbe un corpo senza vita( verso dantesco) e cade prigioniero del negromante. 56-lo scudo splende come fosse un rubino( pietra preziosa detta anche carboncino, di colore rosso acceso) e nessuna luce potrebbe esser cosi luminosa. Alla vista di quel bagliore non si può far altro che cadere in terra, senza sensi e con la vista offuscata. Anche se ero molto lontano persi anche io i sensi e mi ripresi solo dopo molto tempo. Al mio risveglio non vidi ne più i cavalieri ne più in nano ma vidi solo il prato vuoto e il monte e il piano buio( buio rispetto a prima che fu illuminato come non mai dalla luce dello scudo). 57- pensai allora che il mago gli avesse presi entrambi in una sola volta e sottratto grazie allo splendore dello scudo la loro libertà e a me la speranza. Cosi a quel luogo che teneva rinchiuso il mio cuore dissi, ripartendo, le parole di ultimo saluto. Ora valutate voi se qualsiasi altra pena per causa di amore sia grave quanto la mia( è paradossale in qanto bradamante e l’ignoto paladino vivono la stessa identica storia, i rispettivi amanti prede del mago incantatore). 58-il cavaliere ritorno a dispiacersi come prima, dopo aver spiegato la ragione di quel dolore. Questo cavaliere eri il conte Pinabello figlio di Anselmo d’altaripa, maganzese ( pinabello era il nipote di Gano di maganza. La casata dei maganza per la tradizione era riconosciuta sempre per i suoi inganni e per la rivalità con la casata di chiaromonte a cui appartiene bradamante) che tra la sua gente malvagia, non volle rimanere l’unica persone leale o cortese, ma anzi nei vizi più brutti e abominevoli,non solo eguagliò gli altri, ma li superò tutti. 59-bradamante esprimendo i suoi sentimenti attraverso le espressioni del volto(diverso asepetto indica la rapidità con cui il volto e le emozioni di bradamante mutano, dalla felicità alla trastezza, dall’amore alla preoccupazione), ascolta silenziosamente la storia del maganzese, non appena fu pronunciato il nome di Ruggiero, si mostrò nel volto molto felice, ma quando senti che venne fatto prigioniero, si turbò di passione amorosa, non si accontentò di ascoltare la storia una o due volte, ma gliela fece ripetere più volte. 60- e solo quando la storia gli fu totalmente chiara disse a Pinabello: “ cavaliere concediti una tregua, perché il mio arrivo non può esserti che d’aiuto, e questo giorno ritienilo fortunato. Raggiungiamo immediatamente quella avara stanza che per noi contiene il più ricco dei tesori( bradamante dice di avere anche lei una persona prigioniera di atlante) nessuna fatica sarà andata perduta a meno che la fortuna non mi sia avversa”. 61- il cavaliere rispose: tu vuoi che insieme attraversiamo di nuovo le montagne e che ti mostri la strada? A me non interessa molto dover rifare inutilmente la strada( pinabello sa che è inutile perche ha visto il mago) poiché ho perso ogni cosa a me cara; ma tu per sentieri pericolosi per montagne vai incontro alla tua volontà, allora sia come tu vuoi. Non devi poi lamentarti di me dopo che io ti ho avvertito ma tu vuoi comunque andare in quel luogo. CANTO 3 (1-12)-(68-77) 1. Chi mi donerà la voce e le parole giuste per narrare un argomento così nobile?( è un verso ripreso dal boiardo) chi presterà le ali al mio pensiero affinchè possa volare così in alto? Dovra essere maggiore l’ispirazione paoetica affinchè mi scaldi il petto: quetsa parte è dedicata al mio signore (ippolito d’este) poiché narra le origini dei suoi avi. 2. Che tra tutti i signori più illustri, dal cielo furono destinati di governare sulla terra, non vedo Febo tu che illumini il mondo, la stirpe più gloriosa sia in pace sia in guerra; la sua 3. nobiltà è stata conservata per molto tempo, e si conserverà fino a quando il cielo continuerà a girare. 4. Volendo degnamente raccontare tutti gli onori, occorrerebbe non la mia ma la tua cetra o febo, con la quale esaltasti la vittoria di Giove, se riceverò da te o Febo strumenti migliori atti a scolpire le pietre preziose( ariosto invoca febo ovvero APOLLO affinchè gli doni uno stile migliore addirittura più del suo al fine di poter trattare meglio una materia degna come le opere degli estensi), allora mi propongo di impegnare ogni mio sforzo e tutto il mio ingegno in questa opera. Toglierò le prime scaglie rudimentarie e andrò a lavorare con lo scalpello inetto, quando poi aggiungerò un’arte più esperta, farò diventare il mio lavoro perfetto ( continua la matafora dello scultore che all’inzio si accontenterà di sbozzare la satua con lo scalpello inetto, poi con un arte più esperta rendera la sua opera perfetta). Ma ritornando a quello, ( terminata l’incipit introduttiva viene ripresa la scena che vede pinabello che ha appena lasciato cadere giu in una caverna poiché ha scoperto di essere appartenente alla casata dei chiaromonte) che non porta ne scudo ne armatura che gli protegga il petto, parlo di Pinabello di Monzaga, che sperò di uccidere bradamante. 5. Il traditore penso che la fanciulla fosse morta nel profondo precipizio, e con il viso pallido lascio quella triste porta da lui profanata; torno presto a montare in sella: e come colui che ha l’anima perversa per aggiungere colpa su colpa ed errore su errore, rubò il cavallo di bradamante. 6. Lasciamo costui che mentre sta procurando la morte di una vita, contemporaneamente sta preparando la sua( si riferisce alla vendetta che poi bradamate avrà su di lui) e torniamo a quella giovane donna che ingannata per poco non ebbe nello stesso tempo sia la morte che la sepoltra. La fanciulla si rialzò stordita poiché aveva battuto la testa sulla pietra dura: entro nella porta che portava ad una grotta ancora più larga. 7. La stanza quadrata e spaziosa sembrava essere oggetto di devozione e venerabile chiesa; che sembra essere sostenuta da colonne belle e di alabastro, sorgeva nel bel mezzo un altare che aveva davanti una lampada accesa; e la lampada con la sua luce fioca e splendente, illuminava sia una che l’altra grotta. 8. La donna toccata da umiltà non appena vide il luogo cosi sacro e pio, sì inginocchiò e incominiciò a pregare dio sia con le parole che con il cuore. Da un piccolo usciò che cigolò che era all’incrocio tra le due caverne, uscì una donna mezza nuda(disordinata) scalza e con i capelli sciolti( era il tipico modo per rappresentare le sacerdotesse e le mage)e salutò la donna, bradamante, chiamandola per nome. 9. E disse: o generosa bradamante non sei giunta qui senza il volere divino, il tuo arrivo mi è stato professato molto tempo avanti dallo spirito di mago merlino( leggendario mago e profeta appartenente al mondo di re artù, innamorato della donna del lago sorella della maga morgana, costruì un sepolcro che avrebbe dovuto conservare fino al giorno del giudizio. La donna volendo, che per un insolito cammino ti trovi a visitare le sue reliquie sante, e qui sono rimasta affinche io ti riveli che cosa hanno deciso i cieli per te. ( ripresa di enea che scende negli inferi e Anchise gli mostra quale sarà il suo destino e tutta la sua prola, cosi la maga mostrerà a bradamante il suo futuro e la nascita degli estensi). 10. (Comincia l’ottava con la leggenda arturiana) questa è l’antica a memorabile grotta che merlino il mago saggio, costruì che forse talora ricorderai, dove la donna del lago lo inganno. I sepolcro è qui giù dove assieme rimìposa anche il suo corpo tradito, dove egli per soddisfre i desideri di lei che lo indusse a fare ciò, si addormetò da vivo ma rimase ucciso. 11. Nel corpo morto, alberga l’anima sempre viva, fino a quando sì udirà il suono dell’angelica tromba che deciderà di bandirlo dal cielo o che lo accoglierà, a seconda se sarà stato un nero peccatore oppure un anima candida( metafora); la sua voce è viva e emerge chiaramente dalla tomba marmorea, che sempre rispose a chi gli domandò cose passate oppure future. 12. Sono passati molti giorni da quando venni dal mio lontanissimo paese qui all’alto sepolcro; affinchè merlino mi facesse palese un oscuro mistero relativo alla magia, e perché avevo il desiderio di incontrarti mi sono fermata un mese in più rispetto a quanto stato stabilito, poiché merlino che predice sempre il vero, aveva prescritto il tuo arrivo in questo giorno. 68- e se forse pensi di poter compatteve tenendo gli occhi serrati, come potrai sapere in battaglia quando schivi un colpo o quando colpire l’avversario?( la maga che bradamante conosce e che le predirrà il furuto è la maga Melissa. Melissa oltre ad annunciare il matrimonio con ruggero, gli mostrerà la sua prole da Ruggerino fino a ippolito d’este. Inoltre la informa sul cavaliere alatao e sul suo scudo che ha la capacità di accecare chiunque voglia) ma per sfuggire alla luce che abbaglia, ti mostrerò un modo molto veloce,non c’è altra soluzione se non questa ( melissa la informerà della presenza di un certo barone Brunello il quale è in possesso di un anello magico. Bradamamte dovrà riuscire ad entrare nella corte del barole, rubate l’anello e uccidere senza pietà il barone prima che questo messo l’anello in bocca riesca a sparire). 69- il re d’africa agramante fubò in india ad una regina un anello che diede al suo barone Brunello; che è a qualche miglia lontano da qui; chi ha la virtù di avere al dito quell’anello, ha il rimedio a qualsiasi magia incantatrice . ma brunello è molto esperto di furti e di inganni come tlante è esperto di magia.( è l’anello che brunello rubò ad angelica per volere di agramante e che il re agramante lasciò a brunello affinche questo con la magia potesse liberare ruggiero dal mago atltante per poterlo ricondurre alla battaglia. Questo anello rende invisibile chi lo mette in bocca mentre rende immune dagli incantesimi chi lo tiene al dito. Boiardo fu il vero inventore di brunello) 70- questo brunello molto astuto e sveglio è inviato dal suo re, affinche con il suo ingegno e con il potere dell’anello, gia provato in questo genere di cose, tragga fuori ruggero dalla ruccia dove adesso è trattenuto, cosi promesse al suo signore a cui ruggiero è caro più di qualsiasi altra cosa. 71-ma perché il tuo ruggero debba essere in debito soltanto con te (bradamante per paura che poi ruggiero debba essere in debito con il suo padrone per avergli salvato la vota, vole salvarlo lei, cosi sarà in debito con la persona che ama) e non con il re agramante che l’ha tirato fuori dalla gabbia incantata, ti farò vedere come dovrai fare. Tu andrai per 3 giorni verso la spiaggia che ormai è vicino a farsi vedere, il terzo giorno giungerai ad un albergo dove arriverà costui che ha l’anello. 72-( comicia la descrizione di brunello) la sua statura, per te che non lo conosci, non è superiore a sei palmi e ha i capelli ricci e neri e la pelle scura, ha il viso pallido e la barba lunga, gli occhi gonfi e no sguardo losco, il nao schiacciato e le ciglia folte, l’abito se vuoi che lo descriva per intero e tretto e attillato, e sembra un messaggero( la descrizione che fa melissa di quest uomo è brutta, di solito la descrizione fisica brutta, corrisponde ad una bruttezza d’animo). 73- con lui ti capiterà di venire a parlare di incanti magici e mostra, come tu effettivamente fai, il desiderio che il mago venga a combattimento con te, ma non far pensieri adesso sono rivolti tutti alla sua difesa, presto datemi qualcuno che mi sappia guidare dove si trova l’accusatore della donna, dal momento che con l’aiuto di dio spero di togliere ginevra dalle pene. 65-non voglio dire che lei non l’abbia fatto, non lo sappiamo e potrei dire il falso: dirò però chiaramente che per un atto simile non debba subire una tale punizione e dirò che fece le leggi fu un pazzo e ingiusto e si devo revocare perche ingiuste, e fare nuove leggi co maggior saggezza( ottava importantissima in quanto si mostra la mentalità aperta di ariosto considerando che ci troviamo nel 1516. Tramite rinaldo arioto parla e dice: che non sa se ginevra sia pura o meno, sa che questa legge è ingiusta poiché non deve essere punita soltano la fanciulla, ma entrambi gli amanti se proprio devono essere uccisi per amore. Con il rinascimento si mette in risalto l’uomo e il suo universo interiore dove a predominare molto spesso è Amore, condannando amore si diventa barbari. Il discorso di ariosto è anticipato da Boccaccio nel 6 giorno con la novella di Madonna Filippa condannata dal marito per tradimento. L’amore adultero ha l’elemento giusto per il romanzesco, l’amore senza difficoltà non ha nulla da raccontare). 66- per un medesimo ardore, per un pari desiderio rende incline e costringe l’uno e l’altro sesso al compimento dolcissimo fine amoroso che è visto dal popolo ignorante come un grave eccesso( medesimo ardore esprime il concetto della parità dei sessi e dell’uguaglianza davanti all’amore) perche si deve punire o biasimare la donna che con un compagno o più di uno abbia fatto quello che l’uomo fa quando ne ha più piacere e invece di essere punito viene lodato? 67- con questa legge iniqua e disuguale sono fatti alle donne evidenti torti; e con l’aiuto di dio spero di dimostrare che è un grande sbaglio che è stato per osi tanto tempo tollerato. Rinaldo ebbe il consenso di tutti i monaci sul fatto che gli antichi fossero stati ingiusti e poco attenti, che consentirono a questa legge ingiusta, e peggio ancora fa il re, che puo modificarla, ma non lo fa. CANTO 6 ( 16-33) 16- Rinaldo ottenne la grazia per dalinda, che se potè andare via senza colpa la quale per vocazione e perché troppo sazia del mondo, rivolse a dio la propria mente; ando in danimarca( dacia o romania) per farsi monaca e se ne andò immediatamente dalla scozia. Ma ora è tempo di ritonare a ruggero che attraversa i cieli con il suo cavallo alato 17-benchè ruggero sia dia animo imperturbabile, non ha perso neanche il suo pallore, non voglio credere che nel petto il suo cuore non tremi come una foglia. Aveva ormai lasciato da parecchio l’europa di gran lunga aveva oltrepassato il limite che ercole aveva prefissato per tutti i naviganti. 18-quell’ippogrifo grande e strano uccello lo porta via lontano con una rapidità di ali che avrebbe lasciato molto indietro anche l’aquila che somministrava a giove i fulmini da scagliare come strali. Non vola nei cieli un animale più agile di lui da essergli uguale in velocita: credo che a malapena la saetta e il tuono riescano a giungere a terra dal cielo in minor tempo. 19- poiché il cavallo alato avesse percorso una grande distanza senza mai cambaire direzione e proseguendo dritto, eseguendo un ampio aspirale, stanco ormai del cielo, cominciò a scendere su un isola( l’isola di cui si parla è quella di alcina il quale da alcuni critici è identificata come il cipangu di marco polo quindi il giappone, per altri è collogata nell’atlantico presso le terre di colombo. Ovviamente è un luogo immaginario necessarie alla narrazione. Il luogo ricorda il paradiso di venere con una ripresa di Poliziano e le sue stanze) simile a quella dove, dopo aver fatto soffrire a lungo il suo amante ed esserci allontanata da lui per tanto tempo, la ninfa Aretusa si trasferì invano lungo cammino buio e strano in fondo al mare( è l’isola dove è legato il mito di Aretusa cioè la sicilia: la ninfa aretusa perseguitata da amore e dal fiume alfeo si raccomanda a diana, la quale è mutata in una fonte. Alfeo mescola ad essa le sue acqua ma diana buca la terra e conduce aretusa in sicilia. Gli antichi credevao che quella fontana avesse una comunicazione sotterranea con fiume alfeo.) 20-mai un paese più bello e più allegro vide dal cielo dove stava spigando le sue ali; e mai se avesse cercato in tutto il mondo avesse trovato un paese più gradevole di questo dove, dopo essergli girato tutto intorno il grande cavallo alato discese insieme a ruggier: piante coltivate e morbide colline. 21- bei boschetti profumati di alloro, di piante e di gioiosi mirti cedri e aranci che avevano frutti e fiori intrecciate in varie e belle forme, facevano ombra dal fervido calore dei giorni estivi con le loro folte chiome( comincia la descrizione del giardino che ruggero sta osservando, è praticamente il giardino dell’età dell’oro, solo che sull’isola di alcina è un giardino magico) e tra qui rami volavano e cantavano senza paura gli usignoli. 22- tra le rose rosse e i gigli bianchi che un tiepido venticello le mantiene fresche a tutte le ore, si vedevano conigli e lepri sicuti, e cervi dalle corna alte e belle; senza il timore che qualcuno gli uccida o li catturi, pescano oppure ruminano l’erba, saltellano in giro i daini e caprioli veloci e snelli, presenti in grande quantità in quel luogo campestre. 23- non appena l’ippogrifo è vicino alla terra che il salto non può essere pericoloso, ruggiero con molta fretta si libera dalla sella e i ritrova in un prato erboso; tuttavia tiene ben trette le redini tra le mani affinchè non faccia volare in alto il suo destriero: quindi lo lega in riva al mare ad un verde mirto che is trova tra un lauro e un pino. 24-e vicino a quel luogo dove nasceva la fonte circondata da cedri e da palme prosperose, poso lo scudo e si tolse l’elmo dalla fronte e si disarmò entrambe le mani e ora verso il mare e ora verso il monte rivolgeva la faccia ai venticelli freschi e vivificatrici, che con dolci mormorii le alte cime dei faggi e degli abeti fa tremolare. 25-si bagna ogni tanto nella chiara e fresca acqua le labbra asciutte e con le mani agita l’acqua affinchè esca il calore dalle sue vene, si rinfreschi, il calore che gli provoca il portare la corazza; non c’è da meravigliarsi se la corazza lo infastidisce, dal momento che il viaggio non è stato una passeggiata in piazza, invece completamente armato senza mai fermarsi aveva percorso tre miglia sempre correndo. 26- mentre era alla fonte, il destriero che aveva lasciato alla fresca ombra dove la boscaglia era più fitta(adombra: il verbo racchiude due significati: sia che l’abero faccia ombra e sia che fa ombrare il cavallo) , si ribella per riuscire a fuggire spanventato da un ombra che proveniva dal bosco: e così fa crollare il mirto dove era legato, che gli blocca le zampe per i rami caduti a terra, fa scrollare il mirto e tutte le sue foglie senza riuscire a liberarsi dall’albero 27- come un ceppo che talvolta ha la parte più interna meno densa e vuota quando è messo sul fuoco dopo che per il grande calore l’aria umida che riempiva veniva consumata, il ceppo emette suoni e ribolle con strepitii affinchè quell’aria ardente trovi una via d’uscita, il emette mormorii e stride e si lamenta quel mirto ferito che alla fine lacera la sua corteccia.( l’interna ottava riprende virgilio nell’eneide libro 3, dante nell’inferno 13 canto e boccaccio nel filocolo 4-5) 28-con triste e lamentosa voce, uscirono chiare e fluide parole e disse: se tu sei così cortese e clemente, cosi come dimostri dall’aspetto, togli questo animale dal mio albero: può gia bastare la sofferenza del mio male senza un’altra pena senza un altro dolore che venga a tormentarmi dall’esterno.(può bastare gia il dolore di essere trasformato da uomo ad albero) 29- al primo suono di quella volce ruggiero si girò di scatto e subito si alzò, poi si accorse che la voce usciva dall’albero e mai come quella volta rimase stupefatto; si precipitò a slegare il destirero e con le guancie rosse per la vergogna disse:” qualcunque cosa tu sia, o spirito umano o ninfa dei boschi, perdonami” 30- non sapendo che sotto la ruvida corteccia si nascondesse uno spirito umano mi ha lasciato danneggiare la bella chioma e fare un danno al tuo vivace mirto: ma non fare però che tu non mi faccia sapere chi tu sia che in un corpo ispido e pungente vivo con una luce e un animo nazionale, possa il cielo proteggerti dalla grandine.( vedremo che il mirto è in realtà astolfo . ruggero conosce gia astolfo perché cugino di rinaldo e orlando e quindi di bradamante) CANTO 7 (9-33)-(61-80) 9- La maga alcina giunse davanti alle prime porte della citta molto prima di ruggiero e lo accolse in modi cortesi nella bella e addobbata corte. Da tutti gli abitanti vennero lodato e onorato talmente tanto, che se scendesse dio da regno dei beati loro non potrebbero più lodarlo.(iperbole) 10- non solo perché era il più ricco di tutti il palazzo superava tutti gli altri quanto perché al suo interno c’era la gente più bella e gentile che ci fosse al mondo. poco erano diversi l’uno dall’altro per l’età fiorente e per la bellezza, ma sopra di tutti la più bella era Alcina, come il sole è più bello di qualsiasi altra stella . 11-la persona era tanto ben formata quanto meglio sanno fare i pittori più abili( comincia la descrizione di Alcina, la sua bellezza è soprannaturale ma ovviamente trattandosi di una maga la sua bellezza è illusoria e artificiale) con una bionda chioma lunga ed annodata: non c’è ora che risplenda di più o che sia più lucente; lungo la sua faccia delicata si spargevano colori rossi e bianchi, di rose e di gigli, come l’avorio era la sua fronte lieta che si estendeva secondo giusti limiti( era perfettamente proporzionata la sua fronta) 12-sotto due neri e sottili sopracciglia , ci sono due occhi neri, anzi due soli luminosi ( ripresa da petrarca)benigni nel guardare e lenti nel girarsi, intorno ai quali sembra che ci giri e ci scherzi amore e di lì amore scarichi tutte le sue freccie,(sono gli occhi di alcina a far innamorare tutti) e che in modo chiaro rubi i cuori, il naso scende in mezzo al viso sul quale nemmeno invidia potrebbe trovare difetto. 13-tra le due fossette, c’è la bocca cosparsa di un rosso naturale, qui si trovano de file di perle rare, che un bello e dolce labro apre e chiude; da qui escono le cortesi parole che renderebbero più docile un cuore rozzo e spoglio, qui si forma il suo soave sorriso che apre la porte del paradiso. 14-Bianca neve è il suo collo e il petto è latte: il collo e rotondo e il petto pieno e largo: i due seni piccoli e sodi che sembrano fatti di avorio, vengono e vanno con il suo respiro come onde sul margine estremo della spiaggia , quando un piacevole venticello lo percuote. Neanche argo può vedere le altre parti del suo corpo, si può ritenere che ciò che rimane nascosto, corrisponde a quello che nasconde. 15-le sue braccia hanno una misura giusta e la sua candida mano che si vede è lunga abbastanza e affettuosa sulla quale non appare nessun nodo e nessuna vena. Si vede alla fine della persona maestosa, il piccolo magro ma ben rotondo piede, colore che abitano in cielo e che hanno un aspetto angelico, non si posso nascondere sotto nessuna veste. 16-ogni sua parte del corpo era un laccio teso per catturare gli amanti: sia che parli, rida o si muova, non c’è da meravigliarsi se se ne innamora anche ruggiero trandosela benevola ; ciò che aveva imparato dal mirto ferito, che era perfida e crudele a poco gli servì dal momento che non gli sembra possibile che l’inganno e il tradimento possa convivere con un sorriso così soave. 17- anzi vuole anche credere che da costei, astolfo fosse stato trasformato in mirto, a causa dei suoi comportamenti ingrati e malvaggi, e che fosse stato degno di questa o di un’altra 64- che cosa ha questa donna che tu hai fatto regina che non hanno tutte le altre meretrici? Questa donna che è la concubina di molti altri che tu sai bene quanto sia in grado di soddisfarli. Ma affinchè tu conosca chi si sia alcina bisogna togliere gli inganni e le magie, metti questo anello al dito e torna da lei che potrai vedere quanto è bella. 65- ruggiero rimaneva in silenzio e imbarazzato, con gli occhi bassi a terra senza sapere cosa dire, a cui la maga mise l’anello nel dito sottile e lo fece ritornare in se. Come ruggiero torno in se, di così tanta vergogna si fece assalire tanto che vorrebbe essere sotterrato cosi che nessuno potrebbe vedere la sua faccia. 66- al suo aspetto originale la maga torno in un’istante mentre parlava con ruggiero, non aveva più bisogno di assumere le sembianze del mago atlante avendo raggiunto il suo scopo. Vi dirò quello che non vi ho detto prima: questa qui che venne è la maga melissa, che diede a ruggiero la verità e gli disse il perché era venuta. 67- è mandata da colei che è sempre è piena di amore per lui e non può più vivere senza, per liberarlo da quelle catene della forza dell’incantesimo, e aveva preso le sembianze di atlante (atlante di carena: atlante abitava in un castello sul monte carena nella catena atlantica settentrionale)per essere più credibile per ruggiero. 68- quella donna dolce che ti ama tanto, quella donna che è degna del tuo amore alla quale, se non hai dimenticato, tu sai quanto debba alla tua libertà, lei ti manda questo anello che ripara da ogni incantesimo e insieme all’anello ti avrebbe mandato il cuore, se il suo cuore avesse avuto il potere, come ce l’ha l’anello di aiutarti a salvarti. 69- e seguì raccontandogli l’amore che pradamante prova e ha sempre provato lodo insieme anche il suo valore come è giusto che sia se si vuole dire il vero e l’affetto verso di lei. Utilizzò i termini migliori come una vera messaggera pronta: e fece si che ruggiero provasse odio per alcina che solo per le cose più orribile si può provare. 70-gli mosse cosi tanto odio più di quanto non l’avesse amata prima e non vi sembri strano perché l’amore per alcina era sotto la fora di un incantesimo, che attraverso l’anello tornò vano. L’anello rese ancora palese che tutto ciò che alcina aveva di bello era falso, estraneo a lei, non suo dai piedi fino alle trecce sperì la bellezza e rimase solo la feccia. 71- come un fanciullo che lascia in giro un frutto maturo e poì dimentica dove lo ha lasciato, dopo molti giorni ritorna proprio lì dove lo aveva lasciato, meravigliato di rivederlo ancora lì ma guasto e putrido e non come lo aveva lasciato, e mentre prima lo amava e lo aveva caro ora lo odia, l’ho disprezza ne ha schifo e lo getta via. 72- così allo stesso modo ruggiero dopo che melissa fece in modo che tornò a vedere la fata con quello anello dinanzi a cui non è possibile, quandosi porta al dito, usare incantesimi, ritrova contro ogni sua aspettativa invece la bella maga che aveva lasciato poco prima, la più vecchia e la più brutta donna della terra. 73-pallido rugoso e smunto alcina aveva il viso i capelli pochi e bianchi: la sua altezza non raggiungeva i sei palmi e non aveva più nessun dente; ma più di ecuba e più della cumena ( esempi di vecchiezza decrepita, ecuba moglie di priamo e madre di 50 figli; cumea la sibilla vissuta mille anni)aveva vissuto più a lungo ma tanto abile nelle usare le arti magiche ignote al nostro tempo(ariosto è ironico perché alla sua epoca era gia presente ogni forma di abbellimento). da riuscire ad apparire giovane e bella. 74- con l’arte magica lei si rende giovane e bella ed ingannò molto come ruggiero, ma la nello riuscì ad interpretare le carte che per molti anni era nascosto dietro l’incantesimo. Non è un miracolo il fatto che si allontanò da ruggiero ogni forma di persniero di amore verso alcina adesso che la trova davanti e nessun incantesimo può salvarla. 75-ma come l’avviso melissa, ruggiero stette senza mutare le sue emozioni finche con le sue armi abbandonate da tempo, si rivestì dalla testa ai piedi, e per non far sospettare nulla ad alcina, finse che con esse addosso poteva risultare più aitnate, finse di provarle per vedere se era ingrassato dopo così tanti giorni che non le ha portate addosso. 76- la spada belisanda si mise al suo fianco( la spada è gia nel boiardo passata da orlando a brunello e da questo a ruggiero) ( questo era il nome che aveva la sua spada) e prese anche lo scudo magico che non solo abbagliava gli occhi ma faceva venir meno anche l’anima tanto da sembrare che si fosse staccata dal corpo, lo prese e con il drappo di seta con cui l’aveva trovato completamente coperto se lo mise al collo. 77-andò alla stalla e fece mettere briglia e sella ad un destriero che era più nero della pece: così mesilla gli aveva detto; che lei sapeva quanto era veloce nella corsa . chi lo conosce lo chiama Rabicano( è il cavallo di argalia,fratello di angelica passato a rinaldo e poi ad astolfo, è inventato da biardo) ed è proprio con quel cavallo che insieme ad astolfo che ora è una pianta a causa dei giochi da parte del vento in riva al mare fu portato in quel luogo dalla luce abbagliante. 78- poteva prendere allo stesso modo l’ippogrifo che era legato accanto a Rabicano ma la maga lo aveva avvertiti: ricordati, come egli è troppo disubbidiente al freno. E gli promise che il giorno seguente l’avrebbe portato via dall’isola di alcina per portarlo dove sarebbe stato istruito al freno e a condurlo in ogni luogo. 79-non darà sospetto, se non lo porti via, della tua silenziosa fuga che stai preparande, fece ruggiero come gli aveva detto melissa, come se lei el parlasse all’orecchio invisibile. Cosi fingendo abbandono il lussurios e lascivo palazzo della vecchia meretrice e si avvicinò ad una porta che conduce al regno di Logistilla. 30-sorprese a combattere i guardiano che uccise con la sua spada tra le mani, e quello lo lasciò ferito e quell’altro lo uccise e correva man man via dal ponte. E ancora prima che alcina se ne accorse ruggiero era ormai lontano. Dirò al canto successivo quale sarà la strada che prenderà per giungere al regno di logistilla. CANTO 8 (29-68) 29-Signore( rivolto al conte d’este)è convenevole per me agire come un esperto suonatore con il suo strumento armonioso che spesso cambia corda e varia il suono ricercando dal più grave al più acuto. (utilizza una tecnica: IL CONTRAPPUNTO un suono che incontra un altro suono non produce mai dissonanza ma una dolce melodia, così ariosto fa con le rispettive storie dei personaggi)Mentre sono intendo a parlare di Rinaldo il pesniero di angelica mi è giunto poiché la lasci mentre stava fuggendo da rinaldo e aveva incontrato un eremita ( eremita è un uomo saggio e santo ma solo all’apparenza, infatti vorrebbe approfittare immediatamente di angelica). 30- per questo adesso la sua storia voglio continuare. Disse e domandava con accortezza come fuggire per mare( angelica adesso giunge nel nord europa, verso l’olanda ma non si sentiva sicura perché in europa, da qualche parte c’era rinaldo) poiché aveva tanta paura di rinaldo che se non avesse passato il mare, credeva di poter morire, poiché in nessuna parte dell’europa di sentiva al sicuro: ma l’eremita tentava di trattenerla poiché aveva il desiderio di stare con lei 31- quella bellezza così rara gli accese il cuore e gli riscaldo le congelate interiora , ma poi vide che gli dava poche attenzioni e che non voleva soggiornare oltre e cento volte spronò l’asinello; ne la sua lentezza lo scuote e va a passo e non a trotto, ne l’asino intende affrettare la sua andatura. 32- e poiché si era allontanata parecchiò la ragazza tanto che l’eremita aveva perso le sue tracce, ricorse alla magia nera e fece uscire i demoni dalla tomba; e ne scelse uno di tutta la schiera informandoli prima di cosa aveva bisogna, poì lo fa impossessare dell’asinello che gli sta portando via la donna dal suo cuore. 33- e quell’esperto cane che era esperto nel dare la caccia a lepri o volpi sui monti, che se la preda vede andare da un lato, lui va dall’altro sembra non si curì delle traccie , così l’eremita raggiungerà la donna qualunque sia la sua strada che prenderà. 34- che sia un suò inganno questo lo comprendo: e ve lo dirò, ma in un altro momento. Angelica non sapeva nulla di tutto ciò cavalcava per giorni, ora di più ora di meno. Nel cavallo di angelica il demone si stava gia nascondendo come si nasconde il fuoco sotto la cenere, che avampa in un grande incendio che non si estingue e a stento gli sfugge. 35- poi dopo che la donna ebbe intrapreso il sentiero dietro il lungo mare che bagna Guascogna, atlantico, mantenendo il suo destriero che seguiva le onde in quella parte di spiaggia dove la sabbia era più solida, venne sottratto dal demonio il destriero che entrò nell’acqua nuotando, non sa cosa fare la donzella spaventata se non tenersi sulla sella ferma. 36- tirando la briglia il destriero non l’ascolta e sempre più va verso il largo; lei manteneva il suo vestito in alzo raccolto per non bagnarlo e alzava anche i piedi; sulle spalle scendeva la chioma sciolta e l’aria le faceva uno scherzoso assalto, tutti fermi erano i venti e il mare forse per ammirare quella bellezza.( punto di massima sensualità di angelica). 37- la bella rivolgeva invano gli occhi alla terra ferma e piangeva e bagnava il viso e il seno e vedeva il cavallo andare sempre più lontano e cresceva sempre di più senza mai venirne meno; il destriero che nuotava sempre verso destra dopo un lungo giro la riporto sulla terra tra sassi scuri e spaventose grotte e gia cominciava ad oscurare tutto la notte. 38-quando si accorse di essere sola in quel posto isolato che guardandolo metteva grande paura nell’ora in cui il sole è tramontato, aveva lasciato l’aria e la terra al buio, si sarebbe fermato un un attimo chiunque avesse visto la sua figura se fosse una donna vera oppure una statua dipinta. 39-spaventata ed immobile rimaneva sulla sabbia, con i capelli sciolti e spettinati con le mani giunte e con le labbra immobili, teneva i suoi occhi spelendendi rivolti al cielo, e accusava il dio che abbia i fatti inclinati a suo svantaggio( sta maledicendo la ortuna ch la tiene in vita solo per prendersi gioco di lei) immobile e ferma(epifora) stette per un po’ e poi sciolte nel dolore e nel pianto(chismo) 40- diceva: fortuna che cosa ancora ti resta da fare affinche la fame che hai di me sia sfamata? Ma tu non la desideri perché a trarmi via dal mare sei stata veloce quando avresti potuto mettere fine ai miei giorni. Hai voluto vedermi ancora più tormentata prima che io muoia.( il dialogo che angelica fa con la fortuna è straziante) 41- ma non c’è cosa che mi possa ancora ferire più di quello che fino qui mi ha fatto male. Per il tuo volere sono stata cacciata dal trono dove ormai non spero più di tornare : ma la cosa peggiore di tutte è che ho perso l’onore, che sebbene io non abbia commesso peccato, darò modo che chiunque dica che somigliando ad una vagabonda io non sia pura. 42- che cosa può avere al mondo di più buono se ad una donna viene levata la sua castità? Mi diaspiace aime che io sia giovane e sia bella se è considerato vero o no( angelica si condanna per la sua bellezza perche con la sua bellezza ha ucciso il fratello e i genitori), non voglio ringraziare il cielo per questo dono perche è da questo che nasce ogni mia sventura; per la mia bellezza morì argalia ,mio fratello che giovò per poco della lancia d’oro. 43- per la mia bellezza il re dei Tartari agricane uccise mio padre Galafrone che delle ndie e del catai era un grande re.( nell’orlano innamorato agricane è re dei tartari ed uccide Galafrone re,imperatore: gran cane, del catai perché aveva rifiutato di dargli in sposa la sua bellissima angelica) dunque io sono giunta alla condizione che sono costretta a cambiare 65- ma essendo lei tanto bella la gente moss da pietà che per molto giorno le evitarono quella morte risparmiandola nel caso di grande necessità ai fini di risparmiare la bellezza di angelica portavano fuori altre ragazze . ma al mostro venne condotta finalmente, e dietro di lei tutta la gente che piangeva.( esprime bene il concetto della gente buona divuta furiosa solo per superstizione) 66- chi narrerà le angosce e le urla e i pianti che salirono fino al cielo? Per meraviglia non si aprirono i lidi quando fu posta sulla fredda pietra incatenata e senza aiuti dove aspettava la morte abominevole e tetra, io non lo dirò perché il dolore che mi smuove mi fa spostare le rime ad un altro argomento. 67- a trovare versi non tanto lamentosi finche il mio spirito non si riprenda che non potranno gli squallidi serpenti o l’obra della tigra accecata dalla rabbia, ne tutti gli animali dell’atlante al mar rosso che errano per l’infocato deserto, non mi facciano ne vedere ne pensare ad angelica legata nuda ad uno scoglio CANTO 9 ( 21-82) 21-Giunse nella citta il paladino orlando e venne condotto dentro un palazzo dove al salire delle scale trovò una donna in lutto per quanto il viso ne dava un indizio e le vesti nere che la coprivano completamente e neri anche i loggiati le camere da letto e le sale; la quale dopo un’accoglienza cortese lo fece accomodare e gli disse con voce triste: 22- io voglio che sappiate che fui la figlia del conte d’olanda a lui molto grata (nonostante non fossi la sua unica figlia ed ero accompagnata da due fratelli) che qualunque cosa io gli chiedessi lui non fece mai il contraio, stando lieta in questa condizione avvenne che giunse un duca sulla nostra terra( ripresa di avenne e venne una rima ricca. Oriosto inserisce nel nono canto una delle novelle, la prima è quella di olimpia, le novelle appaiono nell’edizione del 1521) 23- era il duca di Seeland e dovette andare in spagna per combattere contro gli arabi; il fatto che era giovane e bello e che io non avevo provarto da tempo il sentimento amoroso con poca guerra mi fece prigioniera di amore, tanto più che per quanto dal di fuori sembrava, io credevo e credo ancora, e credo di credere nel vero(epifora) che mi amasse e mi ama con vero sentimento. 24- in quei giorni che venne trattenuto da noi a causa del vento contrario( quei giorno che per gli altri furono 40 ma per me soltanto un momento: tanto fuggirono velocemente) fummo molto spesso a discutere insieme dove il matrimonio con solenne rito al suo ritorno mi promise e io promisi a lui. 25- bireno(invezione ariostesca) appena era da noi partito (è cosi che si chiama il mio fedele amante) il re di Frisia (frisia chiede la mano di olimpia per suo figlio arbante, olimpia e suo padre si rifiutano essendo olimpia gia impegnata e qui scatena la guerra)(la quale quanto le due rive del fiume reno sono lontane dalla foce, è a noi distante) mi presento suo figlio per farlo diventare mio marito, il suo unico figlio al mondo e l’aveva chiamato Arbante manda per mezzo dei più importanti dignitari a chiedermi in sposa a mio padre duca d’olanda. 26- io che non posso venire meno a quella promessa che feci al mio amante, perché gli ho dato la parola anche se potessi, l’amore non mi concede di poterlo volere e che io non sia cosi irrispettosa; per rovinare la trattativa che era gia allestita e che giungeva presto alla fine, dissi a mio padre che piuttosto di darla in sposa a Frisia preferiva la morte. 27- il mio caro padre al quale piaceva ciò che piaceva a me, non mi voleva deludere, per consolarmi e farmi smettere di piangere disciolse la trattativa: da quel momento il grande re di Frisia per tale azione tanto di sdegnò e tanto comiciò ad odiarci, che entrò in olanda e diede inizio alla guerra che uccise tutti i miei familiari. 28- oltre ad essere robusto e potente come pochi lo erano alla nostra epoca, e così astuto furbo nel fare del mare che agli altri non giova niente la loro forza fisica la loro forza e la loro audacia. Porta alcune armi che neanche i più vecchi videro mai, ad eccezione di lui, e neanche la nuova gente: un archimbugio lungo circa due braccia dentro al quale infila polvere e una palla( viene presentata per la prima volta l’arma da fuoco che nell’500 ariostesco era una novità, comincia ad intravedersi con l’arrivo dell’arma da fuoco l’arrivo di una nuova epoca, non più basata sul codice cavalleresco, i vecchi valori vengono meno e quelli nuovi non promettono nulla di buono. Archimbugio è realmente utilizzato per la prima volta nel 14s ovvero 5 secoli dopo carlo magno. Anacronismi di questo genere sono frequenti nel furioso) 29-con una miccia accessa nel retro della canna , tocca un piccolo foro che a malapena si vede allo stesso modo in cui il medico è solito toccare nel punto che dovrà ricucire la vena; la palla viene lanciata con un suono simile a quello dei fulmini che tuona e balena e non meno è solito fare un fulmine quando cade tutto quello che tocca prucia, abbatte squarcia e rompe( climax) 30-mise due volte in fuga il nostro campo con quest’arma e uccide i miei fratelli; le primo assalto uccise il primo che la pallottala attraverso lo scudo e lo colpì nel cuore; nell’altra battaglia uccise l’altro che insieme agli altri fuggiva separò l’anima dal corpo e lo uccise, lo colpi dietro alle spalle e fece uscire il proiettile dal petto. 31-un giorno poi mio padre, difendendosi all’interno del castello rimase da solo che tutto aveva perso attorno e con un colpo simile lo fece andare a morte mentre andava e veniva per il castello mentre si occupava ora di questa e ora di quella faccenda il traditore prese da lontano la mira e lo colpì in mezzo agli occhi. 32- morti i miei fratelli e mio padre io rimasi l’unica erede dell’isola d’olanda il re di frisia volendosi impossessare del mio stato mi fece sapere che avrebbe concesso la pace a me e al mio popolo se io voglia adesso, prendere suo figlio arbante come mio marito che gia mi offri precedentemente. 33-io non tato per l’odio pensante che nutro nei suoi confronti, e in tutta la sua stirpe ingiusta lui che ha ucciso i miei due fratelli e mio padre e ha saccheggiato e distrutto la mia patria , per non recare torno a chi io gia mi promisi non avrei potuto sposare nessuna ltro uomo fino a che lui non sarebbe tornato dalla spagna. 34- piuttosto che patire per questo torto preferisco patire per altri mille mai gli risposo, voglio morire e essere bruciata viva e le mie cenerei sparse al vento anziche fare questo. Il mio popolo cerca con ogni modo di distogliermi da questo intento: alcuni mi pregano altri mi minacciano di consegnare me e la mia terra prima che la mia ostinazione ci uccida tutti. 35- poiché dopo le proteste e le preghiere videro pronunciarsi, poiché fui ostinata, presero accordi con Frisia e mi consegnarono tra le sue mani così come avevan detto gli diedero me e la mia citta. Frisia senza farmi alcun atto spregevole mi assicura la mia vita e quella del regno affinche io abbandoni la mia ostinata volotà di diventare moglie di Aldobrante. 36- io che sono in questo modo costretta, voglio per uscire da tutto ciò togliermi la vita ma se prima non mi vendico mi soffriro più di quanto non ho sofferto fino ad ora. Faccio molti pensieri e penso che nella mia disgrazia mi può aiutare solo la finzione, fingo di desiderarlo, e di non disdegnarlo e che mi perdoni e che mi prenda come moglie. 37- tra tutti quelli che sono stati al servizio di mio padre, io ho scelto due fratelli dotati di intelligenta e di gran cuore, ma più di tutti sono fedeli come quelli cresiuti ed allevati a corte e sono stati insieme a noi fin da quando erano bambini tanto a me devoti che poco a loro sembrerebbe darebbero la vita per la mia salvezza. 38- comunicai a loro il mio piano e i due fratelli mi giurarono di aiutarmi. Uno viene dalle Fiandre e va a preparare la barca l’altro l’altro lo trattengo con me il olanda. Ora, mentre gli stranieri e gli abitanti dell’olanda erano invitati alle nozze si venne a sapere che bireno aveva armato una flotta in spagna per venire in aiuto aveva lascito il porto. 39-però combattuta la prima battaglia dove fu ucciso uno dei due fratelli spediìì di fretta un corriere in spagna che avvisasse bireno della triste notizia ma mentre bireno si arma e si affannava per la notizia, il re di frisa terminò di conquistare tutto il resto, bireno che non sapeva nulla di tutto ciò fece salpare la flotta per aiutarci. 40- il re di frisia venne a conoscenza della notizia lascia il figlio a prendersi cura delle nozze e con l’armata sua scese in mare trovatao il duca lo combatte lo distrugge lo brucia e lo fracassa e come vuole la fortuna lo fa prigioniero ma di questo ancora non si ha notizia, il giovane intanto diventa mio marito e vuole coricarsi con me così come si corica il sole. 41- io avevo nascosto dietro le tende della camera da letto il mio servitore il quale non si mosse prima che lo sposo arrivo da me, e non aspetto neanche che si addormento che alzo l’ascia e con un braccio così valoroso lo colpi dietro al capo che gli levò la vita e la parola, io lo attai subito e gli tagliai la gola. 42-come il bue che muore per andare al macello cadde il mal capitato ragazzo per vendetta la re Crimosco più di chiunque altro malvagio;cosi chiamato malvagio il re di frisia perché sia l’uno che l’altro mio fratello e mio padre mi uccise e per meglio controllare il mio stato mi voleva come nuora, e forse un giorno mi avrebbe anche uccisa. 43-prima che un altro impedimento si opponga preso tutto ciò che ha piu valore e pesa di meno il mio fedele mi accompagna presto alla nave da una finestra, sospesa ad una fune la dove mi aspetta mio fratello sulla barca che aveva preso nelle fiandre alzammo le vele ai ( i remi e le vele al vento e alle acque sono ripresi da dante nell’inferno)venti e i remi nelle acque e tutti ci mettemmo in salvo come voleva dio. 44- non so se il re di frisia fosse più dispiaciuto per il figlio morto o più infuriato per la mia fuga che il giorno seguente giunse la dove non poteva sentirsi altro che offeso. Tornavano pieni di se il re e la sua gente per la vittora e la cattura di bireno e credendo che fossero arrivati alle nozze e alla festa, trovarono ogni cosa triste e luttuosa 45- la pietà che aveva nei confronti del figlio e l’odio che aveva nei miei confronti non lo lascio ne giorno ne notte, ma poiché piangendo i morti non trovava giovamento e solo la vendetta riesce a far sfogare l’odio la parte della sua mente che doveva essere deidcata alla pietà con sospiri e lamenti vuole che si unisca anche l’odio affinche egli mi abbia tra le sue mani e mi punisca. 46-tutti coloro che gia sapeva e gli era stato detto che erano miei amici o coloro che mi avevano aiutato a compiere il fatto, li uccise bruciò i beni e li accuso volle uccidere bireno per recarmi dispetto: perché per nessuna altra cosa mi sarei addolorata pernsando però poi che tenendolo vivo avrebbe potuto prendermi in trappola. 47- ma gli propose una crudele e dura condizione: con il termine di un anno alla fine del quale lo condannerà a morte se rpima dell’anno egli con la forza o con l’inganno con parenti e con amici con tutto ciò che possono e che sanno mi conduca in prigione sicche la vita di luì salvasse e avrebbe preso la mia. 48-ciò che si poteva fare per la salvezza di bireno ad eccezione di perdere me , fece tutto il possibile: avevo sei castelli nelle fiandre e li ho venduti: e il denaro che ho ricevuto poco o tanto che fosse in parte attraverso persone astute di corrompere i guardiani di bireno e dall’altra parta per far muovere contro cimosco ora i francesi, ora i tedeschi. 49- i mezzani ora che non hanno potuta o perche non hanno fatto il loro dovere mi hanno dato solo parole e niente fatti e ora che mi hanno estorto loro e verso la fine il termine è giunto, dopo il quale ne la forza ne il denaro potrà aggiungere ancora del tempo affinche la morte venga evitata al mio consorte. 74- dietro allo scoppio segue il baleno e dopo scoppia e manda in aria un tuono; tremarono le mura e sotto i piedi il terreno il cielo rimbombava al suono spaventoso, il colpo viene meno e così come desiderato non riesce ad uccidere nessuno. 75- che sia stata la fretta o la troppa voglia di uccidere il barone lo fece sbagliare, o che il cuore tremando come una foglia gli facci tremare acnhe le mani e le braccia oppure che sia la bonta divina non abbia voluto far morire il suo campione cosi quel colpo arrivo al ventre del destriero che lo fece cadere il terra e mai più si rialzò. DA QUI SONO ANALISI 76- il mito di anteo ogni volta che toccava la madre terra diventava più forte 78- lunga perifrasi. 82. Il foglio bianco porge: al nemico viene data la carta bianca per scrivere le trattative di pace. CANTO 10 (1-13)-(92-112) 1. la novella di olimpia apre il 10 canto. Il proemio del canto è direttamente rivolto alle donne: alle donne che devono mettersi in guardia dai giovani amanti poiché i giovani le desiderano fino al momento in cui le conquistano. Dopo averle avute le donne verranno dimenticate. Ariosto mette in guardia le altre donne ponendo l’esempio della sfortunata olimipia 3. per altra donna- in tanti guai: è riferito ad elena che per la sua bellezza scatenò la guerra tra greci e troiani 4. tringere le labbra ed incarnare le ciglia: tratto dalle stanze di poliziano, notiamo che anche il semplice gesto di stringere le labbra e incarcare le ciglia è sinonimo di distprezzo. 8. Sì polito: si considera il Sì come un intensivo di polito. 11. Ne pur- spiche: Non solo bireno si innamora ma addirittua arse come un fuoco quando si accende neppure se le mani nemiche lo mettono detro al campo di spighe secce. 12. E come suol –bolle: come l’acqua che prima bolle al fuoco, si raffredda se dotta acqua fredda così l’amore che aveva acceso olimpia in bireno, e veniva ad accendersi un nuovo amore quello per la figli di cimosco) 92- dove- prava- dove il santo vecchierello fece costruire una cava dove all’interno si trovi tanta grazia che un uomo che si immerga è purgato da ogni colpa. Ariosto ci racconta il mito di san patrizio, il pozzo venne fatto chiudere sembra per volere di alessandro 6 e enrico 8 da questa leggenda di origine latine Caldaron de la barca trasse la sua commedia drammatica EL PURGATOR DE SA PATRICIO. 95- Inospitale e cruda: era inospitale e spietata soprattutto con le donne starniere che servivano come preda per l’orca Nella 95 ottava comincia la descrizione di angelica. i bianchi gigli e le vermiglie rose- i colori rosso e bianco sono i colori delle belle membra di angelica, fiori che non possono cadere ne a luglio ne a dicembre 96- è cosi bella che somiglia ad una statua, perché era così chiara che sembrava fatta di alabastro.ruggiero si rende conto che è viva solo perché vede le lascrime che si distnguevano 97- e come ne gli occhi- gli sovenne: riprende la legge dell’unicità dell’amore, è un topos poetico. V.7-8: oh donna degna soltanto delle catene con cui i servi di amore mi hanno legato viene ripreso lo stil novo. 98- importuno livor: l’inopportuno lividore causato dalle funi. Man d’avorio: è opera di Giusto de conti che nel 400-500 era una figura dominante e quindi ariosto lo prende come modello, giusto de conti prendeva la bella mano di laura di petrarca e ne fa una guida nelle sue opere. 100- comincia lo scontro tra ruggero e l’orca. per quanto riguarda il combattimento che a breve ci sarà tra l’orca e ruggero è ripreso Ovidio con Perseo che libera andromeda . mentre per l’inizio dell’ottava è ripreso dante nel canto 18 inferno. 103- L’ottava è una similitudine ripresa da ovidio, omero e virgilio. 105- similitudine ripresa da omero e da dante. v.8- ma un tratto che gli arrivi appaga tutto: Vengono date tre interpretazioni per questo verso a prima è inteso come soggetto la mosca, cioò che se un morto coglie la mosca questo appaga tutte le provocazione. Oppure che il soggetto sia il mastino che se le si presenta l’occasione soddisfa il dente asciutto. Oppure per una terza ipotesi il soggetto è appaga: cioè con un solo colpa va a segno e subito pone termine a tutto. 110- c’ha con- turbato: è una similitudine che spiega come i montanari dell’appennino emiliano usavano gettare calce nei fiumi cosi da far venire a galla i pesci 111-112- angelica prega il paladino di non continuare a combattere l’orca ma di liberarla prima che si svegli e insieme fuggono. Ruggiero è emozionato perché ancgelica è dietro di se ed è nuda, non appena scendono su una spiaggia, vuole togliersi l’rmatura perché divampa di calore e arde. CANTO 11 (1-6) Il canto comincia con un ennesimo tentativo di abusare di angelica, sembra che nulla possa salvare angelica da quella situazione ad eccezione di una cosa: l’anello, il suo anello 1. C’è la simitudine del cavallo: benchè un freno anche leggero riesca a fermare un cavallo in corsa, raramente accade che il freno della ragione riesca a fa indietreggiare il sentimeno amoroso 4. Viene ripreso l’orlando innamorato di boiardo: questo era l’anello che la porto in francia con suo fratello argalia fornito della lancia d’oro che gli fu tolta alla morte e conquistata da stolfo. Con questo anello angelica fece risultare vani gli inganni del mago merlino dal mago malagigi per salvare i cristiani. Con quell’anello angelica riuscì anche a liberare orlando prigioniero della maga dragontina che faceva perdere la memoria ad ogni cavaliere catturato. CANTO 12 (1-38) Il canto 12 è il più importante di tutto l’orlando poichè orlando è qui che va alla ricerca disperata di angelica cosi come nella ottava: 1. Tratta da cludiano de raptu prosepinae, cerere dopo una visita alla madre cibele chiamata idea perche onorata sul monte ida, torna alla valle dove ai piedi dell’etna giace il giagante Encelado non trovò più la figlia proserpina, così si dispera e si strazia e sdradica addirittura due pini. 2. Proserpina non era più sulla terra poiche appunto plutone l’aveva portata negli inferi 3. Orlando è paragonato a cerere chiamata qui ELEUSINA poiche i suoi misteri venivano celebrati sul monte eleusi 8. Viene descritto il palazzo che aveva creato ancora il mago atlante.è un invenzione ariostesca. 9. Orlanda ricerca in tutte le stanze ma sta perdendo tempo 10. La descrizione del palazzo in cui si trova orlando corrisponde ad un palazzo rinascimentale , talmente ricco che non si riuscivano ad intravedere le pareti. v.5 DI SU E DI GIU, presente anche nel v 3 ottava 9(di qua e di la) è una ripresa dantesca errando orlando 11- c’è la presentazione di tutti i cavalieri che maledicono il signore del castello perché a tutti ha rubato qualcosa( non ci è stato riferito però come gli altri paladini e da li a poco anche ruggiero siano entrati nel palazzo, una cosa è sicura ad ognuno manca qualcosa) 12-tutti cercavano il signore del palazzo e tutti gli danno la colpa di furto che ha fatto ad alcuni di loro( NB- è un passo importante perche ricercano il vano, il signore, ma il VAN è anche il vano, la ricerca continua del vano che esprime alla perfezione la condizione dei paladini sempre alla ricerca di qualcosa che sembra essere li e che poi non c’è più. Questa ricerca bramosa dei paladini potrebbe essere attualizzata in quanto ariosto ci fa notare che l’uomo è alla ricerca continua dell’effimero. Il 12 canto è fondamentale anche perché ci fa notare come l’intera opera non abbia un centro è un poema che si legge mantenendosi al passo con gli avvenimenti) 13-orlando però capisce che potrebbe potrebbe rimanere in quel palazzo per tanto tempo, quindi ha capito per metà l’inganno, ma ci ricasca sentendo di nuovo la voce di angelica. 14-orlando è uscito dal castello incantato ma una volta uscito gli sembra di aver visto e udito la voce di angelica che chiedesse aiuto, c’è una costante ricorrenza nell’ottava del verbo PARE 15- Angelica chiedendo aiuto chiede di salvare prima la sua verginità e poi la sua vita (l’ossessione della verginità per orlando sarà fonte della sua pazzia) 17-ariosto ritorna sulle orme di ruggiero che lascio in un sentiero scuro mentre inseguiva un gigante che aveva rapita la sua bradamante. 18-ruggiero cade nella stessa trappola di orlando la siatuazione è uguale e vengono ripresi alcuni versi delle ottave precedenti 21-nell’ottava viene presentato l’inventore del castello: atlante. Atlante costruì il castello affinchè rinaldo fosse allontanato dalle predizioni celesti che lo condannavano ad una giovane morte 23-angelica dopo aver trovato ciò di cui aveva bisogno in una caverna decise di ritornare in oriente e voleva come giuda o orlando o sacripante, scelse alla fine sacripante perché così potè liberarsene facilmente 25- anche angelica giunge al castello di atlante ma non è presa dalla magia perché non desidera nulla e perché ha l’anello al dito. CANTO 13 (75-81) Siamo nel punto il cui melissa e bradamante terminano di percorrere assieme la strada e si separano, bradamante giunge alla valle dove si trova il castello di atlante “e vede colui che aveva i segni simili a ruggiero” 76- bradamante vede ruggiero combattere con due giganti e sembra che stia per morire allora bradamante comincia a cambiare la fede il sospetto nei confronti delle parole di melissa( cambia perché melissa gli ha ordinato di uccidere il mago atlante che si è trasormato in ruggiero) 79- non appena bradamante entrerà nelle del palazzo sarà sommersa anche lei dall’errore che accomuna tutti i prigionieri 80- ariosto riprende il tema dalla varietà dell’opera, dice che più variata è la sua opera e meno sarà noiosa 81- ariosto riprende l’immagine del tessere la tela, come la tela che tesse penelope e che diventerà più in là ispirazione per foscolo. CANTO 15 (1-9) 1. Il proemio incomincia con una massima di comportamento che ariosto dona al lettore, dicendogli che le guerre bisogna vincerle con l’onore e non bisogna essere bestiali con il 17-medoro sarebbe sicuramente morto se non fosse giunta in soccorso una donzella vestita da pastorella(angelica è vestita con umili costumi, è tipico incostro casuale tra un uomo e una pastorella, nel momento in cui medoro vedrà che è di origini umili, crederà in un amore possibile) 19- ci viene detto che angelica dopo essersi impossessata del suo anello crebbe di superbia così tanto che Amore non riusci a tollerarlo e preparò arco e freccia. 20- angelica vedendo quella scena prima di essere colpita da amore è colpita dalla pietas 22-angelica nel catai imparò l’arte della chirurgia lodevole e ereditata da padre a figlio e grazie a questa salva la vita di medoro 26-angelica si infiamma di amore per medoro. 27- cosi come si risanava in breve tempo la ferita di medoro così si apriva molto velocemente la ferita di angelica nel suo cuore. La ferita di medoro però è fisica mentre quella di angelica è nel cuore, è interna ed è molto più profonda. 33- angelica finalmente lascia cogliere la prima rosa a medoro. V7-8 riprendono i termini AUSPICE E PRONUBA sono dei latinismi che presso i latici l’auspice era colui che coinciliava le nozze e assisteva l’uomo in tutte le cerimonie la pronuba faceva la stessa cosa ma assisteva la donna. 38- quel dono- ziliante: arosto fa riferimento ad un avvenimento dell’innamorato nel quale Ziliante primogenito della fata Morgana è liberato da orlando, ziliante lo donò ad orlando per merito alla sua impresa. Orlando decise di donarlo ad angelica. Angelica tenne il bracciale solo perché era bello e pieno di gemme e non perché fossi un dono di orlando. 40- angelica dona il braccile al pastore come ricordo del loro amore e si avvia con medoro verso barcellona per fare ritorno in india. CANTO 22 (4-23)-(31-36) Durante la scrittura del 22 canto ariosto è inviato in garfagnana 4-siamo nel punto in cui ad astolfo decide di raggiungere parigi dove i suoi compagni e il suo re sono li per combattere i saraceni; durante la strada gli viene rubato il suo cavallo. 14-dopo aver inseguito il ladro per recuperare il cavallo rubicano, astolfo entra nel castello di atlante e grazie al libro che gli donò logistilla scopri che per interrompere l’incantesimo doveva sollevare un sasso. Atlante allora trasformava astolfo in diverse forme che chiunque lo vedesse gli ricordasse quella bestia feroce o quel gigante che nel bosco magico gli sottrasse qualcosa. 23-astolfo suona il corno dal suono orrendo e libera tutti dalla prigione, poi solleva il sasso e distrugge tutto ciò che c’era di magico e il castello di ridusse a nebbia e fumo 31- cambiamento di scena viene ripresa la coppia di ruggero e bradamante che non si erano ancora incontrati a causa del mago atlante 35- bradmante è disposta a seguire tutte le indicazioni che prevedono la vede cristiana il v 2 è una citazione evangelica. 36- la scena di bradamante e ruggiero è ripresa interamente da tasso con tancredi e clorindana CANTO 23 (100-136) 100-Il 23 canto è il canto della pazzia di orlando e del trionfo di amore. Orlando seguendo invano le tracce di Mandricardo sperduto nel bosco, giunge ad una sorta di Locus amenus dove la tradizione elegiaca ha sempre riservato il compito di “culla dell’amore”. La descrizione del luogo è simile a quella fatta da petrarca di Valchiusa 102- orlando guardandosi intorno vede tutti gli alberi intagliati, e subito riconosce la calligrafia di angelica. 103- orlando vede i nomi di angelica e medoro scritti su tutti gli alberi( NB: Ariosto ci sta descrivendo come orlando sta diventando pazzo, descrive il passaggio dalla razionalità alla follia tramite la ragione. Ragiona troppo poiché cerca un modo per non credere a ciò che vede) 107- medoro nella grotta scrive e compone dei versi che descrivevano il grande piacere che aveva provato con angelica(medoro riprende la forma dell’epigramma). V7-CULTA: culta non significa SCULTA poiche la lezione è indiscutibile. Non può neanche semplicemente significare Scritta perche poco dopo è lo stesso orlando a dirci che era scritta in lingua araba . perciò dovremmo intendere CULTA come se significasse “artisticamente elaborata”. 108- la poesia composta da medoro riprende il petrarchismo. 109-110- medoro scrive nella sua poesia di pregare la fortuna il sole e la luna che nessun pastore conduca in quella grotta il suo gregge poiché potrebbe rovinare ogni cosa. Orlando traduce le parola di medoro per il lettore, quindi capiamo che orlando conosceva l’arabo. 118-orlando è giunto a casa di un pastore, quel pastore che aveva ospitato angelica e medoro e per renderlo meno triste, gli racconta una storia senza che orlando avesse chiesto niente. 121- orlando cerca di nascondere la sua sofferenza ma al termine della storia il pastore fece portare la gemma che la bella angelica regalò al pastore per ringraziarlo, da lì in poi orlando non riuscì a trattenere le lascime. 124- orlando scappa nel bosco in piena notte e non appea si rende conto di essere solo apre le porta al dolore. 126- “queste non so..” qui ariosto riprende un epigramma latino AD AMOREM di marullo. 127- orlando dice che ora è rimasto in vita solo la sua ombra, e che è esempio a chi spera ancora nell’amore. Al termine del passo, vediamo che orlando non si è comportato in modo anomalo perché questo era il comportamento che aveva nei confronti dei nemici.Ora il suo nemico è tutto il mondo, non è preso da follia per nulla, è preso dalla follia perla sua eccessiva razionalità: orlando era gia pazzo quando si lanciò ripetutamente alla ricerca bramosa di Angelica, ora ciò che fa la differenza è solo la rabbia e la follia. Spogliandosi delle armi e lanciando via gli arnesi, orlando rinuncia alla vita da cavaliere. CANTO 24 (1-13) 1-parafrasi: chi mette il piede nella passione amorosa e dopo lo ritrae sperando di non immischiarsi non troverà altro che follia secondo il giudizio dei savi: (arista introducendo orlando parla della sua esperienza) e se non si impazzisce come orlando, la rabbia verrà dimostrata in un’altra maniera. E qual è la pazzia il miglior modo per perdere se stessi cercando gli altri? 3-ariosto parla in prima persona immedesimandosi nel panni di orlando per capire il suo ardore. 13-orlando dopo aver fatto strage di uomi e di animali combatte anche con gli orsi e con i cinghiali e li mangiava con tutta la belle come se fosse una belva. Descrizione animalesca dell’orlando, da cavaliere a servizio dell’amore ora è al servizio della furia, sembra un mostro. CANTO 25 (5-70) 5-Il pass comincia con ruggiero che si è appena liberato dello scudo di Atlante gettandolo in un pozzo che vede giungere un messaggero del re agramante a tutti i soldati chiedendo aiuto poiché carlo aveva sotto assedio l’accampamento saraceno 14-v.5-8 ariosto fa un elenco delle ariglierie possedute da alfonso d’este. Il terremoto era un soprannome che i cortigiani assegnarono al prorpio duca; il Gran diavolo era un cannone colossale che lanciava palle di 17 chilogrammi. 15-v6 FALERINA è la spada di Ruggiero belisandra forgiata da Falerina per sconfiggere orlando in fuga dal regno d’orgagna. 19- quando il ragazzo è messo in fuga con la sua amante da ruggiero, prega di dire il suo nome così da sapere a chi è debitore per tutta la vita. 21- ruggiero è ancora convinto di aver salvato la vita di bradamante, ma la voce non è la sua e soprattutto bradamante, se così fosse, avrebbe gia dimenticato chi fosse ruggiero. Cosi per conferma il cavaliere chiede chi fosse quel giovane. 25-Ricciardetto gemello di bradamante vuole raccontare la sua vicenda, come all’inizio la sua somiglianza con la sorella gli giovò molto ma alla fine si trasformò in un martirio. La vicenda è gia presente nel boiardo ma rimase interrotta. Tutto il passo sembra una vicenda boccaccesca appartenente al decamoron. 36- fiordispina parla tra se e se e dice che qualsiasi amore sofferto nella storia non potrebbe eessere piu sofferente del suo. Cita alcuni esempi come: “moglie del re nino”: Semiramide e il suo amore incestuoso con suo figlio fonda il nucleo centrale di una delle tragedie di Voltaire. “ Mirra il padre” mirra amò suo padre “Cretese il toro” Pasifea moglie di monisse ebbe una relazione con io minotauro. 49- ricciardetto vide e conobbe gia fiordispina in saragozza 54-ricciardetto si è vestito come bradamante e ha fatto ritorno al castello di fiordispina. 59-ricciardetto gli racconta perché è andato via e perché poi è subito tornato. Avendo salvato la vita ad una ninfa che era stata pescata da un fauno, la ninfa espresse qualsiasi suo desiderio. 70- fiordispina e ricciardetto amoreggiarono semnza alcu freno per qualche mese fino al momento che qualcuno si accorse che fiordispina per poter giacere con il suo amante lo travestiva da donna. Il re di marsilia si accorse dell’inganno e lo condannò a morte; ruggiero giunse poi e gli salvò la vita CANTO 27 (34-39) Siamo nel punto in cui, re carlo ha perso la maggioranza della sua retroguardia nell’accampamento pagano, allora l’arcangelo michele (incaricato da dio per mandare Discordia nel campo saraceno) ode le urla della gente innocente. 36- arcangelo vedendo che discordia non aveva compito la missione come lui voleva, si reca al monastero dove vede che discordia si divertiva molto con i frati brevitari, la prende per i capelli e le da calci e pugni. 39- discordia riaccende i fuochi della discordi tra i sareceni. CANTO 28 TUTTO. 1-2 – ariosto avverte le donne che questo sarà un canto che va contro il genere femminile e che è stato turpinio a riportarlo e quini lui l’ha riportato 3. istoria: la storia che ariosto ci racconta è statta dalle mille e una notte cioè la vicenda che il re di persia e di suo fratello. 4. Astolfo è il protagonista e non va confuso con AGILULF anche lui re dei Longobardi presente nella novella di boccaccio 34-giocondo ritirandosi nelle sue stanze del catello di pavia, vide la ragina ai piedi di un nano che si lasciava possedere. Giocondo pensò allora a sua moglie e divenne consapevole del fatto che tradire è nella natura delle donne. Ma se questa è natura allora giocondo è 72- epifora di ALTRI ha un valore specifico in quando non è li per fare un elenco, ma per indicare ALTERITA’ 81- La bellezza delle done che è un dono effimero finisce sulla luna e viene paragonata ad una trappola appiccicosa, attraverso gli oggetti ritrovati sulla luna, ariosto riflette sull’uomo e sulla terra. L’unica cosa che non si trova sulla luna è la pazzia perché è ancorata sulla terra. 88-89-ariosto fa la conoscenza delle parche: qui però c’è incongruenza in quanto nell’antichità le parche erano 3, qui ariosto ne cita solo 2: la femina cana e l’altra che distingue i fili belli da quello brutti. Si nota che qui le parche sono espressione della natura e della morte, quindi la prima parca non distingue tra il bello dal brutto è la vita naturale uguale per tutti, la seconda è la vita morale che divide il buono dal male. CANTO 35 (17-30) 19-Astolfo è intento a vedere come il vecchio cioè il tempo è intento a gettare le piastine che accompagnano i gomitoli gerenati dalle parche nel fiume lete, il fiume dell’oblio dove gli animalirapaci beccano le piastre di uomini disonorevoli mentre i cigni portano in salvo alcune delle piastrine al tempio.. 24- ariosto parla di piastelle che corrispondo a uomini saggi: i poeti. I poeti anche se saranno toccati dal vizio il loro nome sopravviverà alla morte e conosceranno il profumo dell’immortalità purche si sapessero rendere amici i poeti a CIRRA: una delle due vette del parnaso sacra ad apollo 30- giovanni cita una schiera di personaggi appartenenti al mondo classico che non avrebbero acquistato notorietà se non fosse stato per i poeti. Anche giovanni fu uno dei massimi poeti perché lui scrisse di cristo. CANTO 36 (11-59) 13-Secondo ferraù il cavaliere valoroso era il fratello di rinaldo, Ricciardetto, ma dice che non considera ricciardetto così esperto e quindi potrebbe essere soltanto sua sorella, Bradamante. 17-marifisa ha il desiderio di battere bradamante prima che esca fuori ruggero, cosi si arma e porta con se il suo elfo dove sopra si trovava una fenice.(boiardo sull’elmo di marfisa poneva un drago). 27- le schiere di cristiani e pagani scendono ad assistere alla giorsta, anche ruggiero che vorrebbe che il combattimento terminasse perche una donna ama e l’altra donna è sua sorella. 31- bradamente tra tutte l schiere dei pagani riconsce ruggiero per mezzo dell’aquila d’argento sul suo scudo, e prima si ferma ad ammirare quelle docili sembianze e poi pensando che ne avesse goduto qualcun’altra si infuria. 39- bradamante non riesce ad uccidere ruggiero quindi fa strage di nemici pagani e da sola vince la guerra quel giorno 59- dopo il combattimento che stava prendendo una brutta piega tra ruggero e marfisia, interrompe il duello una grande voce che avverte i due guerrieri che loro sono gemelli e che hanno la stessa mamma e lo stesso padre. CANTO 39 (43-68) 43-bardino era un fedele cavaliere del padre di Brandimarte, Monodante. Bardino si era imbarcato con Fioriligi per incontrare di nuovo brandimarte, e avvertirlo della morte di suo padre 48-Dudone santo: dudone era detto santo per la sua bontà. 52- orlando in furia è paragonato ad un toro. 59- fratello d’aldabella: oliviero. 60- cosi come disse Sileno quando è legato e beffato da due pastori e dalla ninfa Egle e dice loro: SOLVITE ME, PUERI. 64- Il figlio del danese è DUDONE. 68- nel frattemento nel campo pagano tutti si danno alla fuga e abbandonano l’accampamento i primi ad abbandonare l’esercito sono i re saraceni. CANTO 41 (1-26)- (46-68) 2-ripresa della vicenda di Icaro che diede da bere ai suoi mietitori il vino fatto, troppo ubbriaco lo uccisero, e si dice che il vino abbia aiutato a passare le alpi al galli senza avvertire le fatiche. 8- ruggero e dudone fanno la pace e dudone cede a ruggero anche una delle sua navi per condurre i re pagani alle spiagge dell’africa 23-“Oh fallace uomini credenza” ripresa da Cicerone Oh fallacem hominum spem 50- ruggiero è a nuoto nel mare, un0nda lo solleva e un’altra lo spinge sotto 53- “Sualo, sualo” è il grido che accompagno la folgore da cui fu colpito SAULO ovvero. San Paolo sulla via di Damasco quando correva a cavallo per poter sterminare i cristiani 54- per ruggiero finalmente è giunto il momento di pagare il tributo a dio. 61- v4: riprende la parabola del padrone che ricompensò gli operai con la stessa mercede benche fossero andati a lavoro in ore diverse 63-l’eremita gli preannuncia la sua morte dopo 7 anni e la sepoltura nel luogo dove sarà ucciso dai maganzesi per la morte di Pinabello e Bertolagi. Bradamante darà alla luce il primo figlio nel bosco vicino ad Ateste, fondato dai frigi o dai troiani, tra il fiume adige e brenta dove il troiano Antenore fondò padova , preferendo quei luoghi perfino a quelli della sua patria. 65- v1-2 : “Este” è la formula dell’investitura imperiale ma è inventata. V5-6: ci spiega l’etimologia degli ESTE da ATESTE che perderà le prime due lettere. 68-l’eremita gli annuncia solo l’arrivo del suo primo figlio e non tutta la sua discendenza, che bradamante conosceva già. CANTO 42 (1-15) 1-catena di diamante: è la catela con cui ercole sceso dal cielo celò cerbero. 2-orlando e brandimarte sono paragonati a patroclo e achille 3-un dì…gita fosse: riprende la data del 13 gennaio 1512 dove alfonso d’este venne colpito con un sasso alla testa e rimase ucciso. 5-l’uccisione di vestidello pagano da parte degli spagnoli fù un massacro. 8- v5-6:come dagli artigli dell’astore può fuggire uno sparviero mezzo morto contro cui l’astore è stato lanciato da uno stolto o un invidioso CANTO 44 (35-56) 38-che manchi uno iota dalle sua parole : che sé talmente ostinato che non vuole che nulla sia dimenticato e che le sua promesse siano mantenute. 42- bradamante da sola in camera si dispera poiché non sa se è giusto acconsentire al volere della madre oppure al suo di volere. 45- metafora dell’ape con il miele. 48- v3-4: se ognuno alza e solleva rinaldo e orlando ad altezza maggiore sugli altri di quella che sia la distanza tra la fronte e il piede. Bradamante dice di non voler cedere al padre Amone perche all’imperatore è stata proposta dubbiosamente mentre a Ruggiero ha giurato solennemente. 56- ruggiero in preda alla disperazione riprende due grandi amori della storia come Elena e Paride e Proserpina e Teseo e Piritoo. CANTO 46 (1-44) – (73-92)- (101-140) 1. Gli antichi nel pieni di una tempesta facevano voti agli dei marini e una volta giunti sulla terra offrivao dei sacrifici per ringraziare gli dei di averli condotti al sicuro. A chi mi ha accompaganto si riferisce ad Ippolito d’este oppure ad alessandra Benucci. Ariosto non sta facendo altro che ringraziare chi gli è stato vicino e di ispirazione per il componimento dell’opera 2. Molti hanno considerato la composizione di ariosto come una navigazione e il termine di quella è come giungere ad un porto dove sono sulla riva tutti i suoi amici ad aspettarlo. I peronaggi non si pongono cosi alla rinfusa ma sono raggruppati a seconda delle attinenze che hanno. Il primo gruppo è quello delle donne dove tra loro c’è un solo uomo: Accolti detto l’Unico, il grande improvvisatore di quell’età 3. I personaggi sono la mamma:beatrice figlia di niccolo da Coreggio. Ginevra:figlia di niccolò rangoni e maritata al figlio di niccolò Veronica: veronica gambara moglire di gilberto da coreggio e a seguito tutto il coro delle muse 4. Un'altra ginevra: la figlia di veronica gambara, Iulia: non è stata identificata Ippolita sforza: figlia di carlo e moglie di alessandro bentivoglio. Damigella trivulzio: Domitilla figlia di giovanni trivulzio, Emilia Pia: emilia dei Pio signore di Carpi Margherita: margerita gonzaga Angela borgia :colei che fu la causa dello scontro tra ippolito e giulio d’este. Graziosa:graziosa maggi moglie di Pio da carpi. Ricciarda: non può essere la ricciarda madre di ercole che mori quando ariosto era ancora in fasce. Diana e Bianca:altre sorelle bianca e diana d’este, ma manca Lucrezia. 5. Barbara turca: diverse interpretazioni in quanto potrebbe essere la figlia del duca di Brandeburgo maritata a Ludovico gonzaga detto il turco, oppure potrebbe essere un della famiglia Turchi. Laura: forse laura o eustochia dianti, prima figlia e terza moglie di Alfonso 1. Givevra: ginevra d’este sorella di ercola 2 e moglie di sigismondo malatesta 7. La moglie del signore di Bozolo: Giovanna orsini. La madre:antonia del balzo. 8. Iulia gonzaga: Moglie di vespasiano colonna il giovane figlio di prospero. La cognata:isabella colonna Anna d’aragona: figlia di ferdinando d’aragona 9. La sorella: giovanna d’aragona. Ecco chi ha tolto: Vittoria colonna la quale ha sottratto dall’oblio del mondo dei morti il proprio marito. 10. Unico Accolti: bernardo accolti, chiamato Unico per la sua arte di improvvisatore. 11. Benedetto:benedetto nipote di Bernardo, detto il caridnale di ravenna. Campeggio: lorenzo campeggi di bologna 12. I senesi Lattanzio e claudio tolomei, Paulo oanda e Giangiorgio Trissino, latino giovenale dei manetti, i fratelli Capilupi e panfilo sassi, Francesco maria molza, Floriano dei Floriani di Montagnana. Giulio camillo delminio, marco antonio flaminio, Giambattista sanga, Francesco Berni 13. Alessandro farnese, Tommaso inghirami di Volterra( detto fedro dopo aver regitato a Roma la Fedra di Seneca) Bernardino Capella, Camillo porzio, filippo Beroaldo, Mario maffei di volterra, evangelista paolo maddaleni, biagio pallai, giampietro valeriano bolzani, marco girolamo vida, giovanni lascaris, marco mesurro di creta, andrea nava gero, andrea marone, severo da volterra 14. Alessandro degli orologi e alessandro Guarino, mario equicola, pietro aretino, girolamo verità e girolamo cittadini, giovanni maianardi, nicolo leoniceo, niccolo panizzato.