Scarica Paniere 2024 Aperte PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270 e più Panieri in PDF di Pedagogia solo su Docsity! 11. quali sono i principali aspetti delle sfide pedagogiche verso il 2030? I principali aspetti delle sfide pedagogiche verso il 2030 sono inserire l’uomo alla partecipazione del mondo e attraverso l’educazione che attraverso gli aspetti qualitativi senza essere quantitativi ovvero quantitativo (prova invalsi, se un bimbo fa la priva a 7 anni, è ovvio che se in un altro Paese si sottopone lo stesso test a un bimbo di 13 anni, i risultati saranno diversi), qualitativo e meta quantitativo. 12. Esplicitare il pensiero di M. Montessori, L. Vygotskij e J. Bruner in relazione alla Pedagogia scientifica. Montessori elabora una pedagogia per il bambino e solo del bambino: con il suo metodo suggerisce di far vivere al bimbo l’ambiente a misura di bambino quindi, ha creato tutti gli oggetti su misura di bimbo, per migliorare e facilitare l’apprendimento dell’istruzione. Vygotskij: interrelazione della lingua con il pensiero, che consiste nella relazione profonda tra il discorso e lo sviluppo dei concetti, stimolando l’impegno di ogni bambino a conseguire mete e percorsi. Bruner: è il paladino dell’educazione liberatrice. La sua teoria è sull’educazione e sull’apprendimento del bambino 13. Esplicitare il pensiero di Maria Montessori in relazione alla nascita della Pedagogia scientifica. Secondo la Montessori il bimbo ha il diritto di essere educato, ma soprattutto di essere studiato per essere veramente compreso in quanto bambino prima di avviarsi all’educazione elementare. 14. Lo slogan tutto a tutti anticipa il significato di inclusione e formazione, perché? Perché quesato slogan tutto a tutti come è descritto nella nostra Costituzione italiana garantisce lo stesso diritto di formazione ad ogni singolo individuo senza distinzioni includendo tutta la popolazione. 15. Perché Comenio è il precursore dell'Inclusione?
perché fu il primo a parlare dell’inclusione infatti la sua fama e le sue dottrine sono dovute alla difesa dell’istruzione pubblica e della scuola materna paritaria e per questo viene considerato il precursore dell’inclusione. 16. Esplicitare il concetto di benessere e starbene secondo Amartia Sen.
Secondo Sen i due concetti sono diversi; ella fa anche degli studi sull’economia. Sottolinea la differenza di concetto tradizionale di benessere relato alla globalità delle risorse materiali disponibili e una concezione maggiormente comprensiva di benessere indicata con la locuzione well-being o star bene. 17. Esplicitare il concetto di Felicità in M. Nussbaum.
Naussbaum considera la felicità come un’attività di ciò che le persone realmente fanno, ella correlazione il benessere dell’uomo e le sue capabilities considerando quindi la felicità come un’attività svolta realmente da un individuo. 18. Contestualizzare il pensiero di Z. Bauman nella cultura della postmodernità e della globalizzazione. Secondo Bauman l’uomo deve essere libero dalle costrizioni del desiderio, configurandosi uomo dalla libertà individuale e dal nuovo senso di solitudine. Secondo lui bisogna liberarsi dall’oppressione dell’angoscia di non farcela restando fuori passo con il tempo e restando obsoleto. Quindi se l’uomo della post modernità è decontestualizzato l’umanità dovrebbe attraverso l’educazione auspicare ad una vita di contesto. 19. Esplicitare la relazione: benessere e starbene. Il benessere e lo star bene non sono sinonimi e sono due cose completamente diverse. Il benessere è dovuto alla qualità dello stile di vita ed è indicatore di qualità; lo star bene si concreta nel sentirsi bene, vivendo con una consapevolezza la dimensione soggettiva della propria vita. 20. Qual è la concezione di felicità di Veenhoven?
la concezione di felicità per lui, corrisponde al giudizio di qualità della propria vita globale attraverso due componenti: quella cognitiva e quella affettiva e può essere anche percepita in relazione alle discrepanze tra le aspirazioni e ciò che si è ottenuto. 21. Cosa intende R. Mancini con la Terza via per la felicità?
la terza via è tra il vivere e il morire. (non sappiamo trovare altro) qui devi inserire l’importanza dell’educazione per riconoscersi nella narrazione di sé e della propria storia 22. Cosa intende R. Mancini con imparare ad imparare a stare bene?
Mancini individua della pedagogia educativa Downloaded by sara micheletti (
[email protected]) lOMoARcPSD|17932480 PANIERI VERIFICATI ECAMPUS SARA MICHELETTI 2024 . l’imparare ad imparare a star bene consiste a riuscire ad innescare un processo in cui lo star bene è essenzialmente un sentirti bene, cioè un vivere, con sempre maggiore consapevolezza, la dimensione soggettiva della propria vita. E questo lo si può fare attraverso l’educazione e la formazione. LEZIONE 8 21. Perché la pedagogia deve dialogare con le tecnologie che avanzano per la maggiore sostenibilità possibile? La pedagogia deve dialogare con le tecnologie che avanzano, la eventuale sostenibilità possibile, sostituendo i vecchi strumenti scientifici di istruzioni con quelli prodotti dal progresso e dalle nuove tecnologie che però debbono essere sostenibili e possibili per chi li usa. 22. Motiva perché in G. V. Caprara e i R. Mancini è importante la regolazione degli effetti e delle emozioni per il benessere e per lo starbene?
secondo me per Caprara questo dipende da un contesto soggettivo da come reagisce l’individuo a emozioni negative e stressanti subite, e da questo vedi la capacità di riconoscere le emozioni da parte del soggetto. È importante in Mancini perché è dovuto a come saper gestire le emozioni in ogni fase della propria vita, e questo rafforza la competenza emotiva. 23. In relazione alla nascita della Pedagogia scientifica, esplicita l'influenza di Maria Montessori e di J. Comenio.
In relazione alla nascita della pedagogia scientifica, Comenio tratterà di un’azione di “omnia omnibus omnino” ovvero una educazione accessibile a tutti, e andrà a influenzare l’educazione successiva per esempio andando per gradi di età, la sua influenza sarà anche attenta alle persone con disabilità, le quali devono avere gli stessi diritti di educazione delle persone non disabili. Montessori, invece, sarà influente su quanto è lo studio scientifico dell’infanzia, abolendo anche il preconcetto di differenza tra normale e anormale e proprio per questo sostiene il problema dell’educazione risiede nel rispetto della personalità del bambino e nel lasciarne libera l’attività spontanea anziché reprimerla e dominarla; ella aprirà anche la prima casa per i bimbi nel 1907. 24. il benessere psicopedagogico passa per la capacità di gestire le emozioni in ogni fase della propria vita e per questo è necessario sviluppare e rafforzare la propria competenza emotiva (Mancini, 2020). Cosa ci suggerisce questo breve inciso? Questo inciso ci suggerisce che bisognerebbe avere sempre la forza di superare gli ostacoli che la vita ci mette nel nostro cammino; ciò potrebbe essere superato grazie sia alla pedagogia e alla psicologia sia all’educazione ricevuta. 25. Harari si domanda: “Chi è più ricco e sta bene in salute deve per forza essere anche più felice?” Cosa ci suggerisce questo breve inciso? Solitamente si potrebbe pensare che effettivamente la ricchezza dà la felicità, ma la felicità non dipende né dalla salute né dal denaro posseduto, ma, effettivamente dal rapporto tra le condizioni oggettive e le aspettative soggettive dell’individuo. La felicità è studiata anche nella manipolazione del sistema biochimico. 26. Cosa ci suggerisce l’Agenda 2030?
lo slogan che accompagna l’agenda 2030 è “nessuno escluso”; nessuno deve essere trascurato in questo percorso necessario per raggiungere uguaglianza e progresso per ogni singolo individuo del pianeta e benessere. Fondamentalmente si spera che tutti gli obiettivi pre-configurati si possano raggiungere nella C.E. nel 2030. Realizzazione obiettivo n 4 cittadinanza globale 27. Qual è la condizione della postmodernità?
la condizione della postmodernità è il rapporto sul sapere di un filosofo francese, che ha definito la definizione di postmoderno; l’opera ha rivestito una grande importanza nei vari ambiti del sapere, dalla letteratura alla filosofia, fino al dibattito politico attuale. Angoscia e decontestualizzazione. 28. Rispetto all'uomo della postmodernità, cosa ci suggerisce il moto accelerato di Lewis Carrol di Alice?
Il moto accelerato è una metafora creata da Mancini, la quale si ricollega alla fiaba di Alice nel paese delle Meraviglie la quale sinteticamente ci offre una visione dell’uomo della postmodernità, ovvero un uomo che corre continuamente per rimanere sempre nello stesso posto, è una condizione illusoria di correre mentre in realtà non si avanza, è un correre senza spazio e senza tempo, e che non riesce a percepire la sua condizione ed è incapace a mettere un freno alla velocità del cambiamento che lo trascina; l’uomo postmoderno è un uomo solo e che questa condizione lo mette in affanno. 29. Come Comenio, Pestalozzi, Herbart e Montessori schiudono alla cultura dell’inclusione e della formazione personalizzata?
I 4 autori schiudono alla cultura dell’inclusione e della formazione personalizzata tramite la teorizzazione di determinati metodi; Pestalozzi per esempio si dedicherà allo studio dei sordi, Comenio apporterà nell’inclusione un’educazione diffusa, Herbart ci dirà che la pedagogia è una scienza con forte connotazione interdisciplinare ed, infine, Montessori, troverà la sua teoria nello studio scientifico dell’infanzia. Hanno, specificatamente, tutti una forte connotazione dell’inclusione. Downloaded by sara micheletti (
[email protected]) lOMoARcPSD|17932480 25. L’azione del conoscere per interpretare, in vario modo espresso da Itard, Montessori e Fabi, costituisce probabilmente l'aspetto più importante della
pedagogia, perché? perché vi è un riferimento imprescindibile per pensare alle produzioni umane per tutto quel che riguarda le scienze del comportamento umano, che è pensato nelle sue molteplici manifestazioni. 26. Quali cambiamenti apporta J. M. Itard alla pedagogia?
Itard rappresenta il fondatore della pedagogia clinica e della pedagogia speciale, che giungerà fino ad oggi con una serie di consapevolezze nell’agire e nel teorizzare. I cambiamenti sono volti allo studio della diversità e disabilità, alla fondazione della scienza e dello sviluppo, ed, infine, all’attenzione della singolarità dei casi. 27. Definisci la Pedagogia Speciale Professionale ed elenca come si declina. La pedagogia speciale professionale è la scienza del comportamento umano, la scienza della formazione in assetto speciale e del pensiero pedagogico in ambito speciale, quale si declina come prevenzione, diagnosi e valutazione funzionale, presa in carico, progettazione educativa clinica, trattamento abilitativo, didattica, progettazione e cura di ambienti, materiali e sussidi, progetto di vita, orientamento, valutazioni della qualità e analisi civile e giuridica. 28. Che cosa si intende per Pedagogia Speciale in quanto atto professionale e di studio inerente l'educazione di persone portatrici di diversità individuale e/o
sociale? La pedagogia speciale, in quanto atto professionale, di studio inerente l’educazione di persone portatrici di diversità individuale e sociale, comprende le diversità stesse della persona da educare in quando diverso e, quindi, soggetto ad un processo di inclusione sociale, individua come soggetto principale il professionista in quanto tale. 29. La comprensione della diversità all’interno di grandi macro-categorie senza un adeguato processo conoscitivo cosa potrebbe comportare?
(?) La standardizzazione e non una visione complessa. 30. Cosa si intende con la seguente affermazione? La visione ecologica esprime la prospettiva evolutiva di tipo congiuntivo, ovvero tende ad articolare i contesti e
a favorire l’alleanza dei contesti di vita. Rifletti e argomenta. (?) La visione ecologica non elimina ma congiunge le funzioni ai contesti e quindi favorisce nuove alleanze 31. Come dovrebbe essere l’ambiente di apprendimento per essere partecipativo?
gli ambienti sono rappresentati da situazioni educative dove la partecipazione dell’allievo è attiva, dove è immerso in azioni che lo coinvolgono nel suo essere sia cognitivamente, sia sul piano motorio, sia sul piano relazionale. 32. Quali sono le opzioni teoriche innovative di J.M. Itard?
(?) Progetto, educazione, organico e funzionale, inclusione…. 33. Descrivi la relazione che intercorre tra ineducabilità-educabilità- ottimismo pedagogico?
(?) Si parte con il principio che le persone con difficoltà fossero ineducabili e quindi vi è un atteggiamento rinunciatario, poi con Itard conclama la educabilità fino al nostro ottimismo pedagogico. 34. Definisci l'Inclusione e la cultura inclusiva.
L’inclusione è un concetto di ampio significato, è una cultura che si avvera nel tempo e si concreta in un processo multidimensionale di pratiche e di idee e fonda il suo fare su due protagonisti, i diversi e i contesti di vita. Si tratta in generale di una condizione sociale che rende possibile agli individui l’accesso agli standard essenziali di vita, ai diritti e alle tutele. 35. Cosa si intende per curva dell'educabilità?
il concetto di educabilità giustifica ed invoca l’educazione in ogni caso, in qualsiasi situazione, indipendentemente dalle condizioni evolutive dei soggetti e dei loro contesti di vita. LEZIONE 17 1. Cosa si intende per patologia e sindrome?
Sindrome: complesso di sintomi che possono essere causati dalle cause più diverse, presentando un quadro clinico tipico, nella pubblicistica a proposito della psicosi più collettive. Molto diffusa in psichiatria. Patologia: studio delle malattie, fa riferimento al processo morboso e alle loro cause e ai loro andamenti. 2. Cosa è la catena causale?
il concetto di catena causale indica diversi livelli di configurazione della causa della patologia, da quello della condizione di rischio che può essere più o meno nota, a quella in cui la Downloaded by sara micheletti (
[email protected]) lOMoARcPSD|17932480 situazione precipita, se è una situazione di attacco a livello della manifestazione, ovvero del danno. 3. Qual è la relazione tra catena causale e la causa primaria?
entrambi causano dei sintomi, la catena causale può essere sia causa che effetto di sintomi, mentre la causa primaria può essere solo causa di altri sintomi. 4. Cosa si intende per sfondamento eziologico?
si intendono le conoscenze scientifiche in ambito biomedico di una determinata patologia, che tende a protrarre costantemente all’indietro il livello causale in una sorta di sfondamento eziologico. LEZIONE 18 1. Perché il qualitativo è narrabile?
la narrazione o la descrizione qualitativa mostra le vie d’accesso ai disturbi che ammettono una pluralità di strumenti diagnostici di tipo qualitativo che sono: osservazione clinica, la storia del caso, gli esami funzionali, le scale di livello, le proiezioni, i test. 2. Cosa si intende per qualitativo?
via d’accesso ai disturbi che ammettono strumenti diagnostici qualitativi. Il qualitativo narra e descrive i disturbi e la loro evoluzione. 3. Cosa si intende per quantitativo? Argomenta
il dato è quantitativo ma non ci racconta nulla del funzionamento del soggetto 4. La sindrome è qualitativa o quantitativa? Argomenta
è quantitativa poiché è un sistema di sintomi. LEZIONE 9 1. Come definisce Galimberti la disorganizzazione?
per Galimberti il conetto generale di disorganizzazione viene espresso come la mancanza di differenziazione e coordinazione delle parti che nel loro insieme non riescono a comporre un tutto funzionale. 2. Cosa si intende per disfunzione cerebrale minima?
Ritardo mentale lieve con un quoziente intellettivo intorno a 60. Si riferisce a bimbi di norma intelligenti e con alcune difficoltà di apprendimento e di comportamento, che vanno dalle leggere configurazioni sindromiche alle più gravi, associate a deviazioni del funzionamento del sistema nervoso centrale. 3. Come si configura la disorganizzazione?
attraverso gli esami strumentali. È connessa ad un sicuro danno cerebrale, oppure ad un sistema delle interazioni corticale che è molto più complesso. 4. Cosa si intende per disorganizzazione neurologica?
anomalie della ripolarizzazione encefalica. Tramite l’indagine diagnostica sintomatologica si basa sull’andamento dello sviluppo del bimbo per trovare il perché di anomalo comportamento poiché le lesioni leggere sono difficili da scoprire e solo utilizzando questo tipo di ragionamento diagnostico si è scoperto che il fattore più comune della lesione cerebrale è il problema di percezione. LEZIONE 21 1. Cosa si intende per eccitazione organica?
L’eccitazione organica espressa a carico di una o più aree di funzione, ovvero l’area motoria, percettiva, emotiva, linguistica e operativa. 2. Elenca le principali teorie della disorganizzazione.
3. Cosa implica la disfunzione magnocellulare?
Comporta la disorganizzazione neurologica a carico del sistema magnocellulare del cervelletto e delle dinamiche degli scambi inter- emisferici con effetti sui processi organizzativi generali, sullo scorrimento spazio- temporale e sugli ordinamenti. 4. Cosa implica la disfunzione cerebellare?
è il disturbo al cervelletto che studia l’analisi complessa delle funzioni a favore del comportamento e della fisiologia di questo organo. La disfunzione del cervelletto genera disordine esecutivo, incertezze della sequenzialità e disorganizzazione della temporalità. LEZIONE 22 1. Nel DSM – 5 come sono percepiti i disturbi del neurosviluppo?
Nel Dsm-5 i disturbi del neurosviluppo Downloaded by sara micheletti (
[email protected]) lOMoARcPSD|17932480 sono percepiti come un gruppo di condizioni manifestati nel primo periodo evolutivo. 2. Perché si fa riferimento ad una classificazione plastica?
Si riferisce a classificazione plastica perché i disturbi del neurosviluppo essendo vari o non omogenei non hanno una classificazione ben definita. 3. Cosa si intende per teorie metaboliche?
per teorie metaboliche si intendono coloro che rilevano che i disturbi del neurosviluppo possono essere in correlazione con il microbiota intestinale per effetto di batteri che regolati dal sistema immunitario traslocano dal cavo orale all’intestino. 4. Come il metabolismo interviene nel neurosviluppo?
Il metabolismo interviene nei primi anni di vita per lo sviluppo neurocomportamentale. Lezione 023 11. Cosa si intende per disfunzioni esecutive?
Per disfunzioni esecutive si intendono tutte quelle disfunzioni a livello di deficit o disordine tra cui anche disturbi della condotta. 12. Descrivi le principali espressioni della Disfunzioni Esecutive.
Sono 4: lentezza (per esempio disequilibrio) , randomizzazione (per esempio andamento a caso), disfluenza (sensibilità e realismo), incoordinazione. 13. Qual è la relazione tra ambiente e funzioni esecutive?
ambiente è strutturazione di un luogo e di uno spazio, le funzioni esecutive sono l’esercizio delle azioni che puoi svolgere in quel determinato ambiente. 14. Cosa consente il controllo esecutivo?
il controllo esecutivo consente di iniziare e correggere piani comportamentali, essendo il controllo della cognizione e dell’attenzione permette di iniziare nuove sequenze di comportamento, di prevenire risposte inappropriate e essere cosciente della propria vita. Lezione 025 15. Quali sono i principali problematiche riferite alle pratiche professionali?
Le difficoltà legate alle pratiche contestuali risentono pertanto di influenze di contesto elevate e invasive rispetto all’indifferenziazione, alla varianza e alla pertinenza. 16. Cosa deve fare il professionista?
Il professionista ha una pluralità di modi e metodi, il che è logico, ma costituisce una necessità affinchè il metodo non essendo assoluto sarà relativo alla specificità del caso. È necessario stare attenti alla pluralità del metodo perché solo con questa concezione noi possiamo spingere in avanti il percorso educativo, diversamente resteremmo sempre al punto di partenza. 17. Perché le pratiche non possono essere protocollari?
le pratiche non possono essere protocollari poiché in tal senso si andrebbe a tipizzare il soggetto da educare e si perderebbe la base fondante la pedagogia contemporanea. 18. Come possiamo definire le pratiche professionali?
le pratiche sono azioni da adattare al soggetto e al contesto, succede infatti quando si presenta la progettazione educativa e si organizza il contesto, la realtà presenta delle difficoltà che trovano manifestazione quando il processo educativo è in azione. Lezione 026 19. Quali sono i principali trattamenti?
i principali trattamenti che possono essere attivati sono: trattamento psicologico, psicodinamico, farmacologico, dietetico, o, infine, educativo. 20. Quali sono i principali approcci?
l’approccio può essere esclusivamente sul deficit, principalmente sul requisito, quindi sinergicamente sul deficit e sul requisito. 21. Perché è importante individuare la coerenza tra gli approcci, i trattamenti e le strategie?
è importante individuare la coerenza con queste tre aree per poter rendere significativa l’esperienza educativa. 22. Su quali piani di azione si dispiega il trattamento educativo?
Esistono due piani di azione; quella diretta e Downloaded by sara micheletti (
[email protected]) lOMoARcPSD|17932480 ▪ esiti e reali produzioni ▪ realizza sinergie 38. Quali sono le manifestazioni del progetto educativo?
(?) Bisogna apprendere a conoscere, cioè a separare e a collegare, ad analizzare e a sintetizzare insieme. Si formerà una conoscenza capace di affrontare delle complessità. Lezione 033 39. Quali sono gli aspetti del progetto educativo?
▪ responsabilità ▪ capitale sociale ▪ etica della conoscenza ▪ attenzione al linguaggio, verso i mediatori ▪ rappresentazione di sé ▪ reciprocità ▪ emozioni, codice, stress e coping ▪ la codifica permette strategie, relazioni mediate e spazi di autonomia di reciprocità ▪ linguaggio ▪ gesti ▪ alleanza del pensiero e del ricordo ▪ organizzazione attiva con i contesto/i ▪ collaborazioni 40. Perché l’inclusione è sempre incompleta?
perché non puoi essere mai incluso in un nuovo gruppo; l’unicità sarà sempre al primo posto. No perché essendo un processo culturale non finisce mai è sempre dinamico. 41. Come possiamo pensare l’inclusione?
l’inclusione la possiamo pensare come entrare in una situazione in cui i professionisti progettano gli ambienti…. Lezione 034 1. L'equità: valorizzare le differenze, utilizzare i vincoli e le emergenze per raggiungere situazioni di uguaglianza sostanziale tra gli alunni. Per valorizzare le differenze dobbiamo poterle cercare e dobbiamo poterle riconoscere proprio per comprenderle e quindi poi agire in maniera efficace far accedere la persona alla cultura e quindi partecipare alla società. Sulla base di quanto detto l’equità si avvera quando offro aiuti a tutti uguali oppure aiuti a tutti diversi per ottenere risultati simili? Motiva la tua concezione. Soggetto A e soggetto B dovrebbero arrivare allo stesso risultato con gli stessi mezzi a discapito delle capacità che ognuno ha; cosa che non è molto condivisa da me dato che ci sono determinate sindromi in atto nella pedagogia e che ognuno di noi dovrebbe essere studiato ed interpretato a seconda della vita che conduce. Tuttavia A e B hanno diritto all’equità e quindi dobbiamo attivare misure diverse per mettere nelle condizioni entrambi di potersi adattare. 2. Per adattarsi il soggetto deve attivare e mantenere le funzioni che rendono il soggetto in grado di compiere azioni performanti, quali strumenti conosci per sostenere il soggetto nel processo di adattamento? Psicoterapeutici, psicodinamici, clinici, strumenti diagnostici. 3. La scuola è diversità e nella scuola è presente la diversità come anche nei servizi educativi e abilitativi, dove si riscontrano una ampia gamma di persone con Bisogni Educativi Speciali. Ti sembra utile generare un progetto di vita? Perché? mi sembra utile un progetto di vita poiché senza questo il soggetto da educare non avrebbe un senso, dato che effettivamente la pedagogia studia il caso per ottenere la formazione migliore. 4. Il dominio della diversità vuole problematizzare i mutamenti relativi ai processi evolutivi umani, alle condizioni dell’infanzia, della difficile socialità, degli ambienti di vita in congiunzione alle nuove frequenze e sensibilità alla diversità umana. Cosa significa? Che il diverso si vuole diversificare in quanto diverso.No che la probematizzazione ci aiuta a riflettere e a innovare la condizione umana. Lezione 035 Cosa si intende per Diadi Funzionali?
Le diadi funzionali è quando vi è alternanza di comportamenti condotti precipitosamente insistentemente precise secondo la diade ordine- disordine e lento- veloce Quali sono gli indicatori della disprassia in età adulta?
: lentezza incipit, disorganizzazione spazio- Downloaded by sara micheletti (
[email protected]) lOMoARcPSD|17932480 temporale, lentezza ideativa, lentezza esecutiva, disordine amnestico, lentezza e disordine linguistici. Come si caratterizza la Disprassia?
idiomotoria e idiovisiva. È un disturbo che comporta rallentamenti, errori esecutivi, meticolosità, condotte poco ordinate e poco organizzate. Cosa si intende per Disprassia?
si intende per lenta neuroattivizzazione. Lezione 36 Come la condizione disprassica connota la personalità e il comportamento individuale?
La persona disprassica consta di un ritardo nella concentrazione, smarrimento e disorientamento; la personalità è sconnessa. Spiega le relazioni che si costruiscono fra ICF&disabilità&ambientalità? Quando ci sono soggetti con menomazioni o deficit, possono versare in condizioni di disabilità. I fattori ambientali non vengono seguiti l’adattamento è difficile. La disabilità porta difficoltà di integrazione dello stesso ambiente in cui si vive. Bisogna potenziare tutto attraverso un intervento educativo. Ok quindi possiamo leggere tale congiunzione nel segno della salute e del benessere in quanto l’icf che esprime proprio la salute osserva il soggetto nella migliora ambientalizzazione. Quali sono gli aspetti dell’Unità bio-psico-operante?
Le funzioni umane implicano la capacità di agire possedute dal proprio organismo in ogni sua dimensione bio-psico-operante (motricità, emozionalità, pensiero e comunicazione, relazione sociale). Qual è la relazione tra l’ecologia e il progetto di vita?
La relazione principale viene in assetto dal professionista che conoscendo la storia della persona e la sua condiziona attuale rappresenta nel suo pensiero l’andamento evolutivo delle funzioni della persona portando la prospettiva diacronica con la prospettiva sincronica. Lezione 037 Come possiamo immaginare la socializzazione e la comunicazione in un soggetto con disturbo dello spettro autistico? Cosa si intende per pensiero visuale?
leggendo gli studi sull’autismo, dipende se è ad alto o basso funzionamento, il che significa che non possiamo capire come far comunicare il soggetto studiato se non sappiamo se è basso, medio o alto. Descrivi tre tratti del pensiero autistico?
ecolalia ovvero parlare come eco , ripetizione automatica e irrefrenabile, spesso compulsiva, tratti aggressivi e ecoprassia, ovvero ripetizione automatica o imitazione di gesti osservati. Cosa si intende per ecolalia?
per ecolalia si intende parlare come eco, una ripetizione automatica ed irrefrenabile, spesso compulsiva, di suono, parole o enunciati propri o uditi. Cosa si intende per pensiero in caos?
intendiamo, per pensiero in caos, un pensiero caotico, scoordinato e di una confusa percezione e comprensione di contesti, messaggi, espressioni, dinamiche relazionali, regole ed improvvisi mutamenti. Lezione 038 Quali sono le avvertenze scolastiche e didattiche che possiamo suggerire?Seguire la traccia:1 Decognizione. 2 Mediatori come anticipatori. 2 Mediatori come anticipatori. 3 Gestione dell’ambiente. Decognizione, si intende il disturbo della funzione cognitiva che comporta scarsa o mancata o disorganizzata organizzazione di una serie di funzioni con esito in disabilità strumentali. Gestione dell’ambiente tendono a concentrarsi da un punto di vista organizzativo mediante la gestione dei contesti allo scopo di predisporre l’ambiente fisico, l’organizzazione, i materiali per la valutazione di attività. (non siamo sicure della risposta) quindi per gestire l’ambiente possiamo usare i mediatori o gli anticipatori Come possiamo esprimere la connessione tra la disprassia e lo spettro autistico?
possiamo esprimerla dicendo che siano due disturbi si tipo sindromico da deficit di attenzione, di apprendimento cognitivo, iperattività. La disprassia e l’autismo rispondono meglio alle attività presentate nella loro globalità ed interezza. Qual è il trattamento che noi possiamo applicare?
CTM e activity gym. I trattamenti sono di natura educativa, appartengono a quello che riguardano un’educazione, terapie educative, trainings educativi che Downloaded by sara micheletti (
[email protected]) lOMoARcPSD|17932480 interessano una pluralità di professionisti tra cui i pedagogisti, educatori, neuropsicomotristi. Quali sono le manifestazioni della disprassia e quali scopi e guadagni formativi possiamo avanzare?
manifestazioni: rallentamenti, errori esecutivi, condotte poco ordinate. Lezione 039
01. ADHD, guadagni educativi e strategie. i guadagni dipendono dall’intensità del disturbo, dalla modalità del trattamento, dalla disponibilità del soggetto, dalle capacità educative di ambiente familiare, e le istituzioni scolastiche. L’utilizzo di strategie organizzative sono utili per poter portare a termine un compito, poiché i bimbi con variante di disturbo da deficit di attenzione con disattenzione predominante sono soggetti che apprendono per trasmissione verbale. Lezione 41
Quali sono le avvertenze scolastiche ed educative dedicati alla Sindrome di Down? Il percorso scolastico è fondamentale sia per l’accesso agli apprendimenti sia per le opportunità affettivo-relazionali. Gli obiettivi principali sono apprendimento delle abilità letto- scrittura, strumenti culturali di base, comprensione delle regole sociali che devono essere uguali per tutti, acquisizione di autonomie sociali e identità personale commisurata all’età. Lezione 042
Quali sono le avvertenze scolastiche ed educative dedicati al Mutismo Selettivo? Predisposizione inclusiva di contesti relazionali, disponibilità di sussidi comunicativi alternativi, tempi di impegno e pausa organizzati. Downloaded by sara micheletti (
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