Scarica Paniere completo diritto processuale penale (aperte e chiuse) Prof. Branciforti ecampus e più Panieri in PDF di Diritto Processuale Penale solo su Docsity! PANIERE COMPLETO E-CAMPUS - RISPOSTE APERTE E CHIUSE DIRITTO PROCESSUALE PENALE SERVIZI GIURIDICI Arioti Branciforti Alfredo 16/12/2020 N° Domande Aperte 70 N° Domande Chiuse 227 Lezione 002 01. Durante le indagi preliminari, se il Pubblico Ministero ritiene che il reato appartenga alla competenza di un giudice diverso da quello presso cui egli esercita le funzioni: o trasmette immediatamente gli atti al Presidente del Tribunale per i successivi adempimenti o Trasmette, entro dieci giorni, gli atti all'ufficio del Pubblico Ministero presso il Giudice competente o Trasmette, entro dieci giorni, gli atti al Presidente della Corte d'Appello competente 02. Quale dei seguenti soggetti è necessario nel processo penale? o Il responsabile civile o La parte civile o Il civilmente obbligato per la pena pecuniaria 03. Durante le indagi preliminari, se il Pubblico Ministero ritiene che il reato appartenga alla competenza di un giudice diverso da quello presso cui egli esercita le funzioni: o trasmette immediatamente gli atti al Presidente del Tribunale per i successivi adempimenti o Trasmette, entro dieci giorni, gli atti al Presidente della Corte d'Appello competente o Trasmette, entro dieci giorni, gli atti all'ufficio del Pubblico Ministero presso il Giudice competente 04. Le prove acquisite da un giudice incompetente o Sono inutilizzabili o Sono nulle o Sono inefficaci 05. Nel caso di reato permanente quale dei seguenti giu è competente a conoscere del reato? o Il giudice del luogo in cui è cessata la permanenza o Il giudice del luogo in cui viene accertato il reato o Il giudice del luogo in cui si è consumato per più tempo il reato 06. Il difetto di giurisdizione è rilevato: o Solo a richiesta del Pubblico Ministero o Solo a richiesta da chi vi abbia interesse o Solo richiesta dell'imputato Quest'ultima è infatti la titolare del bene protetto dalla norma penale che non sempre è colui che ne patisce il danno. Ad esempio, nel caso di omicidio, persona offesa è il deceduto, i danneggiati sono i congiunti superstiti. (che potranno costituirsi parte civile per le pretese risarcitorie per danno morale e materiale). 17. Il responsabile civile Il responsabile civile è un soggetto diverso dall’imputato e tenuto, per legge, in luogo di questo al risarcimento del danno prodotto dal reato (esempio la compagnia assicuratrice per i danni prodotto dal veicolo guidato dal conducente imputato). Trattasi di una parte privata accessoria ed eventuale. È accessoria perché la posizione giuridica sostanziale che la concerne è secondaria rispetto all’azione penale, oggetto principale del processo. È eventuale perché la sua partecipazione al processo non è necessaria ed indefettibile, come quella dell'imputato, che è essenziale. Il responsabile civile può concorrere con l'imputato all'obbligo risarcitorio dei danni cagionati dal reato. 18. Il reato connesso I reati connessi sono più reati distinti oggetto dello stesso procedimento, ma collegati dal fatto di essere stati commessi dallo stesso soggetto. Si ha connessione di procedimenti, secondo l’art. 12 c.p.p., se il reato per cui si procede è stato commesso da più persone in concorso o cooperazione tra loro o se più persone con condotte indipendenti hanno determinato l’evento; se una persona è imputata di più reati commessi con vincolo di continuazione; se si procede per reati commessi in connessione teleologica. Lezione 003 01. Quando il magistrato del Pubblico Ministero ha la facoltà di astenersi? o Solo quando è legato da un rapporto di parentela con una delle parti del procedimento o quando ha un interesse nel procedimento o Solo quando è il tutore di una delle parti del procedimento o quando ha un interesse nel procedimento o Solo quando ha un interesse nel procedimento 02. A seguito della istanza di rimessione del processo, se la Corte di Cassazione rigetta o dichiara ile la richiesta delle parti private inammis: o Decide anche la questione nel merito sulla base delle prove acquisite o Solo se la Corte rigetta la richiesta delle parti private, queste, con separata ordinanza, possono essere condannate al pagamento di una somma a favore della cassa delle ammende o Queste, con separata ordinanza, devono essere condannate al pagamento di una somma a favore della cassa delle ammende 03. È imputato: o colui nei confronti del quale il Pubblico Ministero svolge l'attività di indagine dopo aver avuto la notizia di reato o tra gli altri, l'indagato che abbia reso piena confessione al Pubblico Ministero nel corso delle indagini preliminari o tra gli altri, colui nei confronti del quale la Polizia Giudiziaria svolge l'attività di indagine dopo aver avuto la notizia di reato 04. Anche quando la richiesta di rimessione del processo e stata accolta: o Il Pubblico Ministero o l'imputato può chiedere un nuovo provvedimento per la designazione di un altro Giudice ma non per la revoca del provvedimento precedente o Soltanto Il Pubblico Ministero puri chiedere un nuovo provvedimento per la revoca di quello precedente o per la designazione di un altro giudice o Il Pubblico Ministero o l'imputato può chiedere un nuovo provvedimento per la revoca di quello precedente ma non per la designazione di un altro Giudice 05. La ricusazione del giudice La ricusazione del giudice attiene anch'essa allo judex suspectus e si risolve nella sostituzione del giudice ricusato, in caso di accoglimento della relativa richiesta e nella possibile dichiarazione di inefficacia degli atti da lui compiuti, e in ogni caso nella preclusione temporanea a pronunciare sentenza finché venga provveduto sulla ricusazione. In ordine ai motivi di ricusazione, questi sono tassativi e riguardano l’indebita manifestazione del proprio convincimento sui fatti oggetto dell’imputazione o una delle cause di astensione. Per queste ultime la prevalenza dell’astensione sulla ricusazione si verifica sia se la precede, sia se sopraggiunge nel corso del procedimento incidentale di ricusazione. 06. Il responsabile civile Il responsabile civile è una parte eventuale del processo ed è colui che è obbligato a risarcire il danno cagionato dal soggetto che ha posto in essere il reato, l'imputato, con il quale non deve quindi essere confuso. Può essere citato oppure può intervenire nel processo volontariamente. Si tratta di un soggetto che, pur non avendo contribuito alla realizzazione del reato deve provvedere al risarcimento: il responsabile civile è obbligato in solido con l'imputato. Tradizionali esempi sono costituiti dal genitore per il figlio, il padrone o il committente per il commesso, il precettore per l'allievo, il tutore o l'artigiano per le persone vigilate: la parte privata è chiamata nel giudizio penale allo scopo di far fronte a casi di responsabilità civile indiretta per fatto altrui ex art. 2047. 07.1 reati collegati Si considerano tali i reati dei quali gli uni sono stati commessi in occasione degli altri, o per conseguirne o assicurarne al colpevole o ad altri il profitto, il prezzo, il prodotto o l’impunità, o che sono stati commessi da più persone in danno reciproco le une delle altre, ovvero se la prova di un reato o di una sua circostanza influisce sulla prova di un altro reato o di un’altra circostanza. Lezione 004 01. Quando è richiesta la sottoscrizione di un atto relativo ad un processo penale, se chi deve firmare non è in grado di scrivere: o Il pubblico ufficiale, al quale è presentato l'atto scritto o che riceve latto orale, accertata l'identità della persona, ne redige annotazione su foglio separato o Il pubblico ufficiale non può ricevere l'atto o Il pubblico ufficiale, al quale è presentato l'atto scritto o che riceve latto orale, accertata l'identità della persona, ne dà atto in apposito separato verbale 02. Chi secondo il codice di procedura penale può essere definito imputato? o colui nei confronti del quale il Pubblico Ministero svolge l'attività di indagine dopo aver avuto la notizia di reato o colui contro il quale, nel corso delle indagini preliminari, è stata emanata una misura cautelare o colui nei confronti del quale la Polizia Giudiziaria svolge l'attività di indagine dopo aver avuto la notizia di reato 03. Difensori - tipologia Il difensore di ufficio (art. 97 c.p.) è un avvocato nominato dallo Stato che difende l’imputato non ancora provvisto di difensore di fiducia, al fine di garantire il diritto di difesa tecnica in ogni processo penale (art. 24 Cost). Il difensore di ufficio rimane in carica fino a quando l'imputato non nomina un difensore di fiducia (art. 96 c.p.), e deve essere retribuito direttamente dall’imputato. Nei casi in cui l'imputato non raggiunge i limiti di reddito previsti dalla legge, potrà chiedere di essere difeso a spese dello Stato (art. 98 c.p.), sia che abbia un difensore di ufficio, sia che abbia un difensore di fiducia. L'avvocato che difende una persona ammessa al gratuito patrocinio deve essere iscritto nella lista degli avvocati abilitati al patrocinio a spese dello stato. Lezione 005 01. Le intercettazioni illegali: o sono inutilizzabili a meno che il giudice delle indagini preliminari non ne disponga l'acquisizione © possono essere acquisite quando provengono dall'imputato © possono essere acquisite solo se costituiscono l'unica prova del reato Lezione 007 01. Nel giudizio dinanzi al Tribunale monocratico, il Giudice può condurre direttamente l'esame dei periti e dei consulenti tecnici? o no, mai o sì, dopo l'esame effettuato dalle parti © sì, ma solo con il consenso del Pubblico Ministero Lezione 008 01. Nel caso in cui un testimone si rifiuti di deporre: o il Giudice dispone l'immediato rinvio a giudizio del teste per falsa testimonianza o il Giudice informa il Pubblico Ministero affinché formuli immediatamente l'imputazione per falsa testimonianza o il Giudice dispone l'arresto in aula del teste renitente 02. L'avvocato può astenersi dal deporre in un processo penale su quanto ha conosciuto per ragione della propria professione? o sì, ma solo se e il difensore dell'imputato o sì, ma il Pubblico Ministero può obbligarlo a deporre se si tratta di teste dell'accusa o sì, ma solo quando t chiamato come teste dell'accusa 03. La testimonianza dei prossimi congiunti Possono deporre ma hanno facoltà di astensione, i prossimi congiunti dell'imputato ed i soggetti tenuti al segreto professionale, di ufficio o di Stato. | prossimi congiunti hanno facoltà e non obbligo di assumere la veste di testimone, ad essi sono parificati, con limitati profili, i conviventi more uxorio e gli ex coniugi ed i separati. A pena nullità tali soggetti devono essere preavvertiti dal giudice che hanno facoltà di non deporre. Tutti però hanno obbligo di testimoniare se hanno assunto la veste di offesi dal reato o denuncianti o querelanti, in quanto investiti di un particolare interesse al processo cui non possono più sottrarsi. Lezione 009 01. È sempre ammissibile il confronto tra persone? o Si sempre o Solo se le persone che si devono confrontare sono consenzienti o Solo se non sono state mai esaminate 02. L'esperimento giudiziale può essere eseguito fuori dell'aula di udienza? o no, mai o sì, ma solo durante l'incidente probatorio o sì, ma solo durante la fase delle indagini preliminari 03. Il mezzo di prova in base al quale viene chiesto ad una persona di riconoscere un soggetto da essa già visto si chiama: o identificazione o ricognizione reale o ispezione personale Lezione 010 01. Il Giudice può disporre la perizia d'ufficio? o no, la perizia deve sempre essere richiesta dalle parti o sì, ma solo se le parti lo autorizzino o sì, ma solo se il Pubblico Ministero vi consenta 02. Il Giudice può disporre la perizia d'ufficio? o no, la perizia deve sempre essere richiesta dalle parti o sì, ma solo se il Pubblico Ministero vi consenta o sì, ma solo se le parti lo autorizzino 03. L'interprete può essere ricusato? o Può essere ricusato solo se il giudice lo consente o No, mai o Può essere ricusato solo dal pubblico ministero Lezione 012 01. A norma del Codice di Procedura Penale, quale tra questi non è un mezzo di ricerca della prova? o Sequestri o Perquisizioni o Ispezioni 02. Le intercettazi: legali: © possono essere acquisite solo se costituiscono l'unica prova del reato o sono inutilizzabili a meno che il giudice delle indagini preliminari non ne disponga l'acquisizione © possono essere acquisite quando provengono dall'imputato 03. Il sequestro probatorio Il sequestro probatorio è un mezzo di ricerca della prova disciplinato dagli artt. 253 c.p.p. ss. e può avere ad oggetto il corpo del reato e/o le cose ad esso pertinenti. Per prodotto del reato si deve intendere il risultato o il frutto che l’agente ottiene a seguito dalla sua condotta criminosa. Per profitto del reato si deve intendere, invece, il vantaggio economico che deriva dalla commissione del fatto. Infine, per prezzo del reato si deve intendere il compenso dato o promesso per indurre, istigare o determinare un altro soggetto a commettere il reato. Da un punto di vista procedurale, l'autorità giudiziaria competente dispone con decreto motivato il sequestro del corpo del reato e delle cose ad esso pertinenti necessarie per l'accertamento dei fatti. Qualora vi sia pericolo che le cose, le tracce e i luoghi si alterino o si disperdano o comunque si modifichino e il pubblico ministero non può intervenire tempestivamente, ovvero non ha ancora assunto la direzione delle indagini, gli ufficiali di polizia giudiziaria - se del caso - sequestrano il corpo del reato e le cose a questo pertinenti. In campo penalistico, la sentenza è generalmente disciplinata dagli articoli 529 - 543 del codice di procedura penale. Lezione 013 01. Gli arresti domi liari possono essere concessi: o sempre, in ogni caso o solo se l'indagato o l'imputato non si sia reso colpevole di altri reati nei cinque anni precedenti al fatto per il quale si procede o solo se l'indagato o l'imputato non si sia mai reso colpevole del reato di evasione liari a chi ha compiuto reati di oi 02. È possibile concedere gli arresti domi o no mai o sì, sempre o sì, a meno che l'imputato non si sia reso colpevole di altri reati nei cinque anni precedenti al fatto per il quale si procede 02. Il Giudice può imporre li ari? iti o divieti alle facoltà dell'indagato o imputato agli arresti domi © possono essere imposti solo limiti alla libertà di corrispondenza epistolare o possono essere imposti limiti solo quando l'indagato o l'imputato si sia macchiato di reati espressamente previsti o no, non è previsto che vengano imposti ulteriori limiti o divieti 03. L'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare è disposto: o Dal Giudice per le indagini preliminari o Dalla polizia giudiziaria senza alcuna autorizzazione ma con avviso successivo al procuratore della repubblica o Dal pubblico ministero su autorizzazione del Giudice per le indagini preliminari 04. Chi si sottrae all'obbligo di dimora si considera: o Evaso o Inadempiente e soggetto ad una sanzione amministrativa o Inadempiente ad un obbligo per cui è soggetto ad una pena pecuniaria Lezione 017 01. Con quale tipologia di provvedimento si applicano le misure cautelari personali? o Con decreto motivato o Non sussiste alcuna forma particolare prevista dalla legge o Con sentenza 02. Quando è emesso il provvedimento che stabilisce l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria chi stabilisce il giorno e l'ora di presentazione? o Il pubblico ministero o La polizia giudiziaria o Il Presidente del Tribunale Lezione 018 01. In presenza di plichi sigillati: o La polizia giudiziaria li trasmette al Giudice per le indagini preliminari o La polizia giudiziaria ne prende visione per le ulteriori indagini anche se non c'è urgenza o La polizia giudiziaria li sequestra 02. Nel caso in cui la persona assoggettata a custodia cautelare sia stata prosciolta con sentenza irrevocabile perché il fatto non costituisce reato: o ha diritto ad un'equa riparazione per ingiusta detenzione se ha presentato riesame dell'ordinanza che disponeva la misura o ha diritto a presentare ricorso in Cassazione o ha diritto al rimborso delle sole spese giudiziali 03. Quando può essere disposta l'ispezione di un luogo? o in tuttii casi in cui C ammessa la perquisizione o qualora vi è fondato motivo di ritenere che vi si possa acquisire il corpo del reato o in tutte le ipotesi di flagranza di reato 04. A norma del Codice di Procedura Penale, quale tra questi non è un mezzo di ricerca della prova? o Ispezioni o Sequestri o Perquisizioni 05. È possibile provvedere all'intercettazione telefonica nei confronti di un soggetto indagato per delitti concernenti sostanze stupefacenti? o no, mai, la segretezza delle comunicazioni è inviolabile o si, ma solo per i delitti di traffico internazionale di stupefacenti o no, per tali delitti non è ammessa l'intercettazione 06. Nel caso di imputato scarcerato per decorrenza dei termini, il Giudice può disporre altre misure cautelari? © sì, ma il Giudice puri disporre solo misure cautelari interdittive o si, il Giudice può disporre altre misure cautelari, ma solo per determinati delitti o no, non c'è questa possibilità 07. Le misure cautelari disposte dal gi incompetente per qualsiasi causa, cessano di avere effetto se: o Entro cinque giorni dall'ordinanza di trasmissione degli atti, il Giudice competente non provvede secondo quanto stabilito dalla legge o Le misure cautelari disposte dal giudice che, contestualmente o successivamente, si dichiara ice che, contestualmente o successivamente, si dichiara incompetente per qualsiasi causa, cessano di avere effetto sempre o Entro dieci giorni dall'ordinanza di trasmissione degli atti, il Giudice competente non provvede secondo quanto stabilito dalla legge 08. Quale, tra questi atti di indagine, non può essere svolto dalla Pol o assunzione di sommarie informazioni o Perquisizione personale o Sequestro a carico di persone non indagate 09. Quali provvedimenti devono essere adottati verso un imputato soggetto a custodia cautelare nei cui confronti sia stata emessa sentenza di condanna con la sospensione condizionale della pena? o Il difensore deve chiedere la liberazione dell'imputato al Pubblico Ministero che ha l'obbligo di provvedere entro 24 ore, salvo che non proponga appello o il Pubblico Ministero deve ordinare la liberazione dell'imputato e dichiarare la cessazione delle altre misure cautelari eventualmente disposte o il difensore deve chiedere la liberazione dell'imputato al Giudice che deve provvedere entro 24 ore, salvo che non venga proposto appello 10. Cessazione della misura cautelare La revoca della misura cautelare è quel fenomeno estintivo che si verifica quando vengono a cessare i presupposti che ne avevano giustificata l'adozione, ossia gravi indizi e/o le esigenze cautelari. Il potere di revoca implica l'applicazione di quelle medesime regole di discrezionalità vincolata che presiedono alla irrigazione della misura. Le cause discrezionali di estinzione delle misure cautelari sono la revoca, la sostituzione e la modifica. La sostituzione della misura consiste nella conversione in un’altra misura appartenente o meno alla stessa categoria di maggiore o minore gravità. Presupposto alla sostituzione è la variazione delle esigenze cautelari nel senso che esse risultano attenuate o aggravate. La modificazione della misura consiste, non nella adozione di una diversa misura ma nella variazione delle modalità applicative, in modo che queste risultino più gravose o meno gravose. Presupposto alla modificazione delle misure è che le esigenze cautelari risultino essere attenuate o aggravate. | fenomeni estintivi delle misure cautelari in generale e delle misure coercitive in particolare scaturiscono da una valutazione discrezionale del giudice ovvero automaticamente al verificarsi di determinati eventi. L’automatica cessazione di efficacia della misura cautelare, essa opera ipso jure, sicché al giudice che sovraintende ai diritti di libertà non resta che prenderne atto, ordinando la immediata liberazione del detenuto e la cessazione delle misure non detentive. Lezione 021 01. Quando può essere disposto il sequestro conservativo? o quando vi e pericolo di inquinamento delle prove o solo quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze dei esso o si disperdano le garanzie delle obbligazioni civili derivanti dal reato 02. Quali sono le finalità del sequestro preventivo? o Assicurare gli interessi della parte civile o Assicurare il corpo del reato © Assicurare che le sanzioni pecuniarie vengano pagate 03. La parte civile può chiedere il sequestro conservativo dei beni del responsabile civile? o la parte civile può richiedere in ogni stato e grado del processo di merito il sequestro conservativo dei beni immobili del responsabile civile, solo se vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare le conseguenze di esso o no, e solo il Giudice che puh disporre d'ufficio in ogni stato e grado del processo di merito il sequestro conservativo dei beni mobili ed immobili dell'imputato no, solo il Pubblico Ministero puri chiedere il sequestro conservativo dei beni dell'imputato 04. Il sequestro preventivo Il sequestro preventivo è una delle misure cautelari reali che richiedono per la loro applicazione il fumus del reato e il periculum in mora. Lo scopo di queste misure è di garantire il pagamento di importi ricollegabili al reato, prevenire l'aggravamento delle sue conseguenze del reato o la commissione di nuovi illeciti. La misura cautelare reale del sequestro preventivo è disposta: ® con decreto motivato del giudice su richiesta del PM: “Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati. Prima dell'esercizio dell'azione penale provvede il giudice per le indagini preliminari. Il giudice può altresì disporre il sequestro delle cose di cui è consentita la confisca”; con decreto motivato del PM o della Polizia Giudiziaria che va convalidato dal Giudice entro 48 ore quando "nel corso delle indagini preliminari non è possibile, per la situazione di urgenza, attendere il provvedimento del giudice. Il sequestro perde efficacia se non sono osservati i termini previsti dal comma 3-bis (48 ore) ovvero se il giudice non emette l'ordinanza di convalida entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta. Copia dell'ordinanza è immediatamente notificata alla persona alla quale le cose sono state sequestrate. 05. Il sequestro conservativo Il sequestro conservativo è una delle misure cautelari reali che richiedono per la loro applicazione il fumus del reato e il periculum in mora. Lo scopo di queste misure è di garantire il pagamento di importi ricollegabili al reato, prevenire l'aggravamento delle sue conseguenze del reato o la commissione di nuovi illeciti. Il sequestro conservativo è disposto dal Giudice con ordinanza nei seguenti casi: - su richiesta del PM: quando vi è una “fondata ragione di ritenere che manchino o si disperdano le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese di procedimento e di ogni altra somma dovuta all'erario dello Stato”. La misura cautelare reale si esegue sui “beni mobili o immobili dell'imputato o delle somme o cose a lui dovute, nei limiti in cui la legge ne consente il pignoramento”. La legge n. 4/2018 ha introdotto nell'art. 316 c.p.p. ilcomma 1 bis che attribuisce al PM il potere di chiedere il sequestro conservativo dei beni di cui al comma 1, a garanzia del risarcimento dei danni civili subiti dai figli delle vittime “Quando procede per il delitto di omicidio commesso contro il coniuge, anche legalmente separato o divorziato, contro l'altra parte dell'unione civile, anche se l'unione civile è cessata, o contro la persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza, il pubblico ministero rileva la presenza di figli della vittima minorenni o maggiorenni economicamente non autosufficienti”; - su richiesta della parte civile: “se vi è fondata ragione di ritenere che manchino o si disperdano le garanzie delle obbligazioni civili derivanti dal reato” il sequestro ha ad oggetto “ i beni dell'imputato o del responsabile civile”. Offrendo una cauzione è possibile evitare il sequestro o ottenerne la revoca. Dopo l'emanazione della sentenza di condanna irrevocabile il sequestro viene convertito in pignoramento. Lezione 022 01. A norma del Codice di Procedura Penale, le indagini preliminari sono finalizzate: o All'accertamento della responsabilità penale dell'imputato o Alla ricerca della colpevolezza dell'indagato o All'acquisizione esclusivamente delle prove a carico delle persone indagate 02. Se le informazi richieste ad una persona dalla Pol Giudiziaria risultano false, questa può procedere al suo arresto? o sì, sempre o no, tranne le eccezioni espressamente stabilite dalla legge o sì, se c'è l'autorizzazione del Pubblico Ministero Lezione 023 01. Se sussiste una causa per la quale l'azione penale non doveva essere iniziata, il Giudice dell'udienza preliminare: o pronuncia il decreto di non luogo a procedere o assolve l'imputato con formula piena o non t competente a rilevarla Lezione 024 01. Quale tra i seguenti soggetti e legittimato a presentare querela? o Qualunque pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che nell'esercizio delle sue funzioni abbia notizia di un reato o Chiunque abbia avuto notizia di un reato o Qualunque pubblico ufficiale che nell'esercizio delle sue funzioni abbia notizia di un reato 02. In quale forma deve essere presentata la denuncia di un reato presentata da un privato? o Deve essere presentata sempre per iscritto o Deve essere presentata oralmente se fatta personalmente, e per iscritto se fatta a mezzo di procuratore speciale o Deve essere presentata sempre oralmente, salvo i casi previsti dalla legge 03. La querela può essere presentata: © AI Giudice per le indagini preliminari, al Pubblico Ministero ed alla Polizia Giudiziaria o Solo ad un Ufficiale di Polizia Giudiziaria o Solo al Pubblico Ministero o alla Polizia Giudiziaria 04. Il privato che ha avuto notizia di un reato perseguibile d'ufficio: o Non e mai obbligato a farne denuncia, tranne quando si tratti del soggetto passivo del reato o Deve farne denuncia in ogni caso e senza ritardo o Può farne denuncia al Pubblico Ministero o alla Polizia Giudiziaria ma non è mai obbligato a farla Lezione 025 01. Il difensore dell'indagato ha diritto di assistere alle ispezioni? o no, ha solo il diritto di essere avvisato o no, non ha né il diritto di assistere né il diritto di essere avvisato o sì, ha sempre il diritto di essere avvisato e di assistere all'ispezione 02. È necessaria la presenza del difensore per l'assunzione di sommarie informazioni, da parte della Poli o Si, sempre ja Giudiziaria, dalle persone che possono riferire circostanze utili ai fini delle indagini? o Sì, ma la persona puri rinunziarvi o No, ma il Pubblico Ministero può disporre la nomina di un difensore d'ufficio 03. La perquisizione domiciliare di iniziativa della Polizia Giudiziaria: o Deve essere in ogni caso comunicata al Pubblico Ministero entro 24 ore per la successiva convalida o Deve essere comunicata entro 24 ore al Pubblico Ministero per la convalida, solo se sono state rinvenute cose pertinenti al reato o Deve essere sempre convalidata dal Giudice delle indagini preliminari entro le 48 ore dalla effettuazione 04. Entro quanto tempo il Pubblico Ministero deve convalidare il sequestro operato dalla Polizia Giudiziaria? o Entro 72 dal sequestro o Entro 48 ore dal sequestro o Entro 72 ore dal ricevimento del verbale di sequestro 05. Cosa succede se il Pubblico Ministero non ha ancora assunto la direzione delle indagini e vi è pericolo che le cose pertinenti al reato si alterino o si disperdano? o La Polizia Giudiziaria non può compiere alcun accertamento o rilievo fin quando il Pubblico Ministero non assume la direzione delle indagini o Gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria possono compiere i necessari accertamenti o rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose solo se si tratta di delitto non colposo in flagranza o Gli Ufficiali della Polizia Giudiziaria devono attendere le disposizioni del Giudice per le indagini preliminari 06. Cosa si intende per corpo del reato? o Le armi con cui è stato commesso un delitto o Le cose che costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo del reato o Le cose sulle quali o mediante le quali il reato è stato commesso 07. Se richiesto dall'indagato, occorre attendere l'arrivo del difensore prima di perquisizione domiciliare? o Si, sempre o No. mai o Se l'indagato lo richiede ha diritto a ventiquattro ore per far presenziare il difensore 08. Errore sull'identità fisica dell'imputato Qualora un soggetto sia stato imputato per un fatto che non ha commesso perché vi è stato un errore circa l’identificazione fisica del soggetto, il giudice in ogni stato e grado del processo dovrà pronunciare la sentenza ex art. 129 c.p.p. Tale norma va letta alla luce dell’art. 620 c.p.p. inerente all'annullamento senza rinvio ordinato dalla cassazione a seguito di condanna per errore di persona. Quando il pretore ha fondati motivi per ritenere che le generalità con cui viene identificata una persona nei cui confronti è stata avanzata richiesta di emissione del decreto penale di condanna siano fittizie, non potendosi ritenere sussistenti i presupposti per la richiesta del decreto penale, deve richiedere al PM ulteriori accertamenti nell’ambito dei suoi poteri funzionali e non può dichiarare ex art129 c.p.p non doversi procedere per essere ignoto l’autore del fatto, in quanto non identificato né identificabile. Lezione 026 01. Se l'indagato è privo di un difensore, il Pubblico Ministero gliene nomina uno d'ufficio: o Quando glielo chiede il Giudice per le indagini preliminari o Quando procede ad assumere sommarie informazioni o Appena riceve la notizia di reato 02. Quando il Pubblico Ministero deve inviare l'informazione di garanzia? o Quando riceve la notizia del reato o Quando riceve la notizia del reato o Solo quando lo dispone il Giudice per le indagini preliminari Lezione 027 01. Qual è l'organo che dispone l'accompagnamento coattivo del testimone? o La polizia giudiziaria o La parte che lo ha indotto o Il Pubblico ministero 02. Si può dilazionare l'esercizio del diritto di conferire con il difensore? o No, mai o Sì, il Giudice su richiesta del Pubblico Ministero può sempre dilazionare l'esercizio del diritto di conferire con Il difensore o Sì, ma solo quando sussistono specifiche ed eccezionali ragioni di cautela, il Giudice può dilazionare, per un tempo non superiore a sessanta giorni, l'esercizio del diritto di conferire con il difensore 03. Il pubblico ministero può ordinare l'accompagnamento coattivo un indagato per sottoporlo a interrogatorio? o DL o No o No perché l'indagato può rifiutarsi di rispondere 04. Si può dilazionare l'esercizio del diritto di conferire con il difensore? o Sì, il Giudice su richiesta del Pubblico Ministero può sempre dilazionare l'esercizio del diritto di conferire con Il difensore o No, mai o Sì, ma solo quando sussistono specifiche ed eccezionali ragioni di cautela, il Giudice può dilazionare, per un tempo non superiore a sessanta giorni, l'esercizio del diritto di conferire con il difensore Lezione 032 01. A chi deve essere presentata la richiesta di incidente probatorio? o al Giudice delle indagini preliminari o al Pubblico Ministero o esclusivamente al Giudice dell'udienza preliminare o esclusivamente al Pubblico Ministero 02. La parte civile può chiedere l'incidente probatorio? o Solo se il giudice lo consente o No mai o Si in qualsiasi caso 03. Se il pubblico ministero assume informazioni dalla persona indicata nella richiesta di incidente probatorio, le informazioni assunte: o Sono utilizzabili con l'accordo dell'imputato o Sono valide o Sono nulle 04. La persona sottoposta alle indagini può presentare richiesta di incidente probatorio? o sì, ma la richiesta deve essere presentata al Pubblico Ministero che deve valutare se inoltrarla o meno al Giudice delle indagini preliminari o sì, ma la richiesta deve essere presentata al Pubblico Ministero che a sua volta deve presentare richiesta al Giudice delle indagini preliminari o no, mai ile l'incidente probatorio per effettuare una ricognizione? o Si se le parti sono d'accordo 06. La richiesta di incidente probatorio può essere presentata all'organo competente a disporlo: o solo dalla persona sottoposta alle indagini e dalla persona offesa dal reato o solo dal Giudice per le indagini preliminari e dal Pubblico Ministero o solo dalla persona offesa dal reato 07. Nel dibattimento le prove assunte nell'incidente probatorio: o Sono utilizzabili in modo assoluto o Sono utilizzabili solo se il pubblico ministero vi consenta o Non sono mai utilizzabili perché formate fuori del dibattimento 08. La richiesta di incidente probatorio può essere presentata all'organo competente a disporlo: o solo dalla persona sottoposta alle indagini e dalla persona offesa dal reato o solo dalla persona offesa dal reato o solo dal Giudice per le indagini preliminari e dal Pubblico Ministero 09. L'incidente probatorio L'incidente probatorio è regolato dall’art. 392 del Codice di procedura penale. Durante la fase delle indagini preliminari o in sede di udienza preliminare di un processo è possibile esperire l'incidente probatorio, un istituto del diritto processuale penale che può essere richiesto dalla difesa legale o dal Pubblico Ministero dell'imputato nei casi di possibilità di inquinamento o di degradazione delle prove, di loro difficile acquisizione futura e di altre casistiche, che suggeriscono l’anticipo di un consolidamento della verità dei fatti. In pratica si tratta di acquisire delle prove con rilievi scientifici o perizie specialistiche e desumere con queste in tempi pre-processuali, se corrisponde a verità nei fatti, ciò che è stato raccolto fino a ora attraverso le dichiarazioni dei testimoni e degli imputati. Queste prove, date per acquisite in sede di incidente probatorio, potranno essere considerate in sede di processo ordinario, come oggettivamente valide e talvolta diventano determinanti al fine di ottenerne la sospensione. 10. Differimento dell'incidente probatorio Il pubblico ministero può chiedere che il giudice disponga il differimento dell'incidente probatorio richiesto dalla persona sottoposta alle indagini quando la sua esecuzione pregiudicherebbe uno o più atti di indagine preliminare. Il differimento non è consentito quando pregiudicherebbe l'assunzione della prova. La richiesta di differimento è presentata a pena di inammissibilità nella cancelleria del giudice entro il termine previsto dall'articolo 396, comma 1, e indica: a. l'atto o gli atti di indagine preliminare che l'incidente probatorio pregiudicherebbe e le cause del pregiudizio; b. il termine del differimento richiesto. Il giudice, se non dichiara inammissibile o rigetta la richiesta di incidente probatorio, provvede entro due giorni con ordinanza con la quale accoglie, dichiara inammissibile o rigetta la richiesta di differimento. L'ordinanza di inammissibilità o di rigetto è immediatamente comunicata al pubblico ministero. Nell'accogliere la richiesta di differimento il giudice fissa l'udienza per l'incidente probatorio non oltre il termine strettamente necessario al compimento dell'atto o degli atti di indagine preliminare indicati nel comma lettera a). L'ordinanza è immediatamente comunicata al pubblico ministero e notificata per estratto alle persone indicate nell'articolo 393 comma 1 lettera b). La richiesta di differimento e l'ordinanza sono depositate alla udienza. Lezione 033 01. È possibile prorogare il termine delle indagini preliminari? © no, in nessun caso o si, la Polizia Giudiziaria puri chiedere al Pubblico Ministero una proroga delle indagini o si, il Pubblico Ministero dispone la proroga delle indagini con proprio decreto in tutti | casi in cui sia necessario un prolungamento della fase investigativa 02. Qual è il termine di durata ordinario delle indagini preliminari? o in ogni caso sei mesi © in ogni caso un anno o sempre diciotto mesi 03. Che cosa avviene quando al termine delle indagini preliminari la notizia di reato risulta infondata? o II GIP dispone l'archiviazione su richiesta del pubblico ministero o del difensore dell'imputato o Il procedimento si estingue o II P. M. dispone l'archiviazione 04. Le indagini compiute dal pubblico ministero oltre i termini processualmente previsti sono: o Valide se il giudice per le indagini preliminari le convalida o Annullabili o Nulle 05. La Chiusura delle indagini preliminari AI termine delle indagini, se il procedimento si esaurisce, si ha l’archiviazione. Se prosegue si ha l’incriminazione attraverso delle forme di esercizio dell’azione penale. Per quanto attiene all’archiviazione, fondamento di essa è la infondatezza della notitia criminis o la concreta non esercitabilità dell’azione penale. L’archiviazione viene chiesta non solo in presenza positiva dell’infondatezza della notitia criminis ma anche quando l'insufficienza o la contraddittorietà delle fonti di prova sono raccolte non consente al PM di prevedere di poter sostenere con esito positivo l'accusa in dibattimento. In tal caso si parla di archiviazione probatoria, determinata dalla mancanza od insufficienza delle fonti di prova d'accusa. L’archiviazione e l'esercizio dell’azione penale sono assoggettati alla verifica e al vaglio del giudice, spettando al PM solo un potere di richiesta. Orbene in presenza di una richiesta di archiviazione nell'ipotesi di decisione “de plano” il GIP pronuncia decreto motivato conforme. Lezione 036 01. La persona sottoposta alle indagini può presentare richiesta di incidente probatorio? © si, sempre nel corso delle indagini preliminari o no, mai o sì, ma la richiesta deve essere presentata al Pubblico Ministero che a sua volta deve presentare richiesta al Giudice delle indagini preliminari o sì, ma la richiesta deve essere presentata al Pubblico Ministero che deve valutare se inoltrarla o meno al Giudice delle indagini preliminari 02. Come avviene la notifica all'imputato detenuto? o esclusivamente mediante consegna dell'atto al Direttore dell'istituto o mediante consegna di copia dell'atto al Direttore dell'istituto ed avviso dell'avvenuta consegna al difensore o mediante consegna di copia dell'atto al difensore 03. Il decreto di irreperibi emesso dal giudice o dal pubblico ministero nel corso delle indagini preliminari quando cessa di avere efficacia? o Conil decreto di citazione a giudizio o Conla richiesta di rinvio a giudizio © Cona pronuncia del provvedimento che definisce l'udienza preliminare ovvero in mancanza di questa con la chiusura delle indagini preliminari o Conla sentenza di primo grado 04. Quando è possibile effettuare la notificazione per pubblici annunci alle parti offese? o Quando lo richiede il pubblico ministero o Quando a seguito di una calamità naturale è difficoltoso notificare l'atto alla persona offesa o Quando sussiste legittima suspicione Lezione 037 01. Nel corso di un dibattimento penale, è ammessa la lettura dei verbali di prova di altri procedimenti? © sì, ma solo se ne fa richiesta l'imputato e con il consenso del Pubblico Ministero o no, mai o sì, ma solo se ne fa richiesta il Pubblico Ministero 02. Nel corso dell'udienza preliminare il giudice può disporre l'assunzione di prove? o Solo se vi è l'accordo di tutte le parti costituite o No mai o Solo se vi è stata richiesta del pubblico ministero Lezione 038 01. Nel caso in cui vengono contestati nuovi o diversi fatti all'imputato, questi può chiedere l'assunzione di nuovi mezzi di prova? o Si, se il pubblico ministero lo consente o Si, ma il dibattimento continua regolarmente o No, mai Lezione 039 01. Se sussiste una causa per la quale l'azione penale non doveva essere proseguita, il Giudice dell'udienza preliminare: o assolve l'indagato con formula piena © pronuncia sentenza di non luogo a procedere, sempre che il Pubblico Ministero non vi si opponga o pronuncia il decreto di non luogo a procedere 02. In ogni stato e grado del processo il Giudice che riconosce che il fatto non costituisce reato o lo dichiara di ufficio con decreto o lo dichiara di ufficio con ordinanza, su istanza del pubblico ministero o lo dichiara di ufficio con ordinanza 03. Se a conclusione dell'udienza preliminare il giudice non ritiene di emettere sentenza di non luogo a procedere emette: o Decreto di archiviazione solo se è stato richiesto dal pubblico ministero o Decreto di archiviazione o Sentenza di condanna 04. Se non è possibile procedere alla redazione della sentenza a conclusione della udienza preliminare, quale è il termine per il deposito della motivazione da parte del giudice? o Venti giorni o Dieci giorni o Quindici giorni 05. Se a seguito di accertamenti risulta che lo stato mentale dell'imputato è tale da impedire la cosciente partecipazione al giudizio o Il giudice dispone con decreto che il procedimento sia sospeso o Il giudice dispone con decreto l'interruzione o Il giudice dispone con ordinanza l'interruzione 06. Se nel corso del processo risulta l'errore di persona o Il giudice pronuncia sentenza ai sensi dell'art. 129 c.p.p. o Il giudice pronuncia sentenza ai sensi dell'art. 129 c.p.p. sentito solo il Pubblico Ministero o Il giudice riferisce al Presidente del Tribunale Lezione 040 01. Quando una persona riveste la qualifica di imputato? o Quando viene interrogato dalla polizia giudiziaria o Quando il suo nome è indicato nella notizia di reato o Quando è iscritto nel registro degli indagati 02. Il decreto che dispone il giudizio Il giudice ha la prerogativa del giudice l’attività decisionale sui fatti sottoposti dalle parti alla sua valutazione. In coerenza alla funzione dell'udienza preliminare, essa non può che concludersi con sentenza di non luogo a procedere ovvero con decreto che dispone il giudizio, a seconda che l’azione penale debba definitivamente interrompersi oppure proseguire verso la fase successiva, il dibattimento. Nella pratica il decreto di rinvio a giudizio e la sentenza di non luogo a procedere non sono gli unici provvedimenti con i quali può concludersi l'udienza preliminare. 03. Quale è il termine ultimo entro il quale può avvenire la costituzione di parte civile o Prima che si concludano le indagini preliminari o Prima della chiusura del dibattimento o La chiusura della udienza preliminare 04. Chi dispone la citazione del responsabile civile o Il Pubblico Ministero o La parte civile o Il Giudice con ordinanza 05. Chi può proporre richiesta motivata di esclusione della parte civile dal processo penale? o Solo l'imputato e il responsabile civile o Solo il Pubblico Ministero e l'imputato o Solo il Pubblico Ministero 06. Quando può essere rilevata la incompetenza per territorio? o Solo su istanza di parte in ogni stato e grado del procedimento o In ogni stato e grado del procedimento o Prima della pronuncia della sentenza di primo grado Lezione 046 01. Ai fini delle contestazioni nel corso dell'esame testimoniale, le parti possono servirsi delle dichiarazioni precedentemente rese dal testimone? O sì, possono essere contestate tutte le dichiarazioni da chiunque rese e anche su fatti sui quali Il teste non abbia ancora deposto o sì, sempre sì, se tali dichiarazioni sono contenute nel fascicolo del dibattimento 02. Nel caso in cui l'imputato si rifiuti di rendere dichiarazioni o di confessare, può essere disposta una misura cautelare? o no. dal momento che la misura cautelare può essere disposta solo quando vi è pericolo di fuga dell imputato o sì, il Giudice può sempre disporre una misura cautelare quando sussistono specifiche ed inderogabili esigenze attinenti alle indagini relative ai fatti per i quali si procede, quando vi sia concreto ed attuale pericolo per l'acquisizione o la genuinità della prova o Si, se vi è espressa richiesta del pubblico ministero 03. L'imputato può essere sottoposto ad esame? o sì. l'imputato ha l'obbligo di sottoporsi all'esame o no, mai © sì. ma solo previa sua espressa richiesta 04. Con quale ordine vengono assunte le prove nel dibattimento? o Si inizia a discrezione del giudice o Si inizia secondo l'accordo delle parti o Si inizia con quelle prodotte dall'imputato 05. Durante l'esame dei testimoni nel corso del dibattimento, possono essere presentate domande suggestive, domande, cioè, che tendono a suggerire la risposta al teste? o sì, sempre o no, mai o sì, ma solo se il teste è stato autorizzato a consultare documenti da lui redatti 06. Il testimone in un processo penale può deporre sulle voci correnti tra il pubblico? o no, il testimone non può mai riportare le voci correnti tra il pubblico o sì, sempre o sì, se si tratta di voci concernenti fatti notori 07. Letture consentite e letture vietate nel dibattimento L'istituto delle letture disciplina il modo di utilizzazione di atti formatisi nel corso del procedimento ma fuori dibattimento. Tali atti prima della lettura hanno solo una mera potenziale valenza probatoria, che diviene effettiva solo dopo la legittima acquisizione attraverso appunto la loro lettura. È bene precisare che la regola vigente è quella del divieto di letture in ossequio ai principi accusatori e che essa è mitigata da eccezioni disciplinate da artt. 511, 521 e 513. 08. L'esame dei testimoni I testimoni sono esaminati uno ad uno dopo l’altro, secondo l'ordine prescelto dalle parti che li hanno indicati. Prima dell’esame il teste deve prestare giuramento, leggendo la formula indicata dall'art. 497 c.2. tale adempimento è previsto a pena di nullità. Le domande sono rivolte a direttamente dalle parti attraverso il sistema della cd Cross-examination., all'esame della parte che ha indicato il teste, segue il controesame dall’altra parte. Nell'esame della parte esistono specifiche regole: le domande devono vertere su fatti specifici, sono vietate domande nocive per la sincerità del teste e quelle che tendono a suggerire la risposta. Domande suggestive sono ammesse invece nel controesame. Le altre parti possono proporre opposizione, su cui si decide senza formalità ed immediatamente il presidente. Le parti possono procedere alle cd contestazioni e cioè dare lettura delle diverse dichiarazioni rese nelle indagini, chiedendo spiegazioni ai teste. Lezione 047 01. Se nel corso dell'udienza preliminare emerge un fatto nuovo a carico dell'imputato, il pubblico ministero può contestarlo all'imputato? o Si, se la parte civile lo richiede o Si, se c'è l'autorizzazione del giudice o No deve richiedere la trasmissione degli atti al proprio ufficio 02. Durante l'udienza preliminare, è possibile modificare l'imputazione? o no, nel nostro ordinamento vige il principio di correlazione in base al quale l'imputato deve essere giudicato in base al reato che gli è stato originariamente contestato o sì, ma vi deve essere l'autorizzazione del Giudice dell'udienza preliminare o sì, ma solo se la nuova imputazione e relativa a taluno dei reati espressamente indicati dalla legge 03. La modifica dell'imputazione Nel nostro ordinamento vige il principio di correlazione, in base al quale l'imputato deve essere giudicato in relazione al reato che gli è stato preventivamente contestato e non per un fatto diverso. Può capitare però che nel corso dell'udienza nasca la necessità di un “aggiustamento” dell'accusa. Nell’udienza preliminare la modifica dell’imputazione è disciplinata dall'art. 423 ed esso prevede 3 diverse situazioni. - Si ha fatto diverso quando la contestazione deve essere modificata nel suo accadimento materiale, ma non nei connotati storici essenziali: ad esempio, la contestazione di una maggiore quantità di droga ceduta. Il PM di sua iniziativa modifica l'imputazione in udienza contestandola all’imputato o anche in sua assenza, al difensore che lo rappresenta a tali fini. - In modo analogo si procede in caso di contestazione suppletiva. Può accadere che leggendo meglio gli atti di indagine il PM si accorga che è stata omessa, nella descrizione dell’imputazione una aggravante ovvero di un reato legato a quello per cui si procede da concorso formale o continuazione. Si ha fatto nuovo quando nel corso dell’udienza l'imputazione, nei tratti essenziali dell’accadimento, risulta essere totalmente diversa da quella contestata. Ad es. 03. Quali sono i limiti soggettivi per la applicazione della pena su richiesta o essere irreperibili o non vi sono limiti soggettivi o aver commesso il reato di evasione nei cinque anni precedenti 04. Nel corso delle indagini preliminari può essere presentata richiesta di applicazione della pena? o Si, se vi è il consenso del Procuratore Generale o No, occorre attendere la conclusione delle indagini o Si, se vi è l'autorizzazione del giudice per le indagini preliminari 05. | benefici conseguenti al giudi; lo con pena concordata I benefici conseguenti al giudizio con pena concordata consistono nell’applicazione della pena su richiesta, il cosiddetto patteggiamento, cioè l'applicazione concordata tra le parti; nasce dall’esigenza di snellire il corso del processo permettendo la chiusura anticipata dello stesso, in forza dell'accordo tra P.M. ed imputato il quale volontariamente si sottomette alla sanzione penale, evitando così il dibattimento. È un procedimento speciale disciplinato dall'art. 444 c.p.p.. Si può applicare alla maggior parte dei reati, esclusi quelli più gravi. In caso di patteggiamento all’imputato non si applicano il pagamento delle spese processuali, le pene accessorie e le misure di sicurezza, ad esclusione della confisca, della sospensione della patente, per guida in stato di ebbrezza e della demolizione di edifici abusivi. La pena viene ridotta fino ad un terzo (sia detentiva che pecuniaria) ed il reato non viene iscritto nel certificato penale che viene fornito a richiesta solo dei privati. Lezione 053 01. Se l'arresto in flagranza non viene convalidato, si può procedere a gi direttissimo? o No, si deve procedere con il giudizio ordinario o Si, il giudizio può legittimamente essere istaurato o Sise il giudice lo ritiene opportuno 02. È ammissibile il giudizio direttissimo nei procedimenti di competenza del Tribunale monocratico? o no, mai © sìma solo se viene celebrata l'udienza preliminare o sì, secondo le regole speciali dettate dal Codice di Procedura Penale per il rito monocratico 03. Nel giudizio direttissimo la parte civile si può costituire? o Si, ma ci vuole il consenso del pubblico ministero o Si, ma ci vuole l'autorizzazione del giudice o No, deve istaurare un procedimento civile a parte Lezione 054 01. Quale è il termine entro il quale il pubblico ministero può chiedere il giudizio immediato? o Trenta giorni o Sei mesi o Tre mesi 02. L'imputato può rinunciare all'udienza preliminare? o Solo se chiede il rito abbreviato o No o Solo se il pubblico ministero presta consenso Lezione 055 01. Nel giudizio conseguente all'opposizione al decreto penale, il giudice può applicare una pena più grave? o Sise lo richiede il Procuratore Generale o No, mai o Si se lo richiede il pubblico ministero 02. Il Giudizio per decreto Il procedimento del decreto, previsto e disciplinato dagli artt. e ss., si caratterizza per l'assenza del contraddittorio e l'emissione di un decreto penale di condanna inaudita altera parte su richiesta del P.M., quando l'imputato deve essere applicata solo una pena pecuniaria. Vengono a mancare, pertanto, sia l'udienza preliminare che il dibattimentale e non vi è quindi alcun contraddittorio tra P.M. ed imputato. La richiesta motivata del P.M. va presentata al G.I.P. “entro il termine di sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale il reato è attribuito è iscritto nel registro delle notizie di reato”, con l'indicazione della misura della pena. Tale procedimento non è consentito qualora debba applicarsi una misura di sicurezza personale. Se il giudice accoglie la richiesta, emette decreto penale di condanna. il decreto contiene l'imputazione e la condanna ed è caratterizzo della sommarietà della cognizione del Giudice (il G.I.P.) che lo emette ed è stato pensato dal Legislatore per assicurare un mezzo per raggiungere la maggiore deflazione possibile del carico di lavoro degli uffici giudiziari. 03. Il decreto di condanna Si tratta di un procedimento speciale il cui scopo è quello di saltare sia l'udienza preliminare sia il dibattimento. È disposto dal giudice su richiesta del pubblico ministero quando quest'ultimo ritenga che possa essere applicata esclusivamente una pena pecuniaria anche se in sostituzione di pena detentiva (purché non sia necessario applicare anche una misura di sicurezza). La richiesta del pubblico ministero avviene entro sei mesi dall'iscrizione della notizia nell'apposito registro delle notizie di reato. L'imputato ha la possibilità di opporsi al decreto penale di condanna entro 15 giorni dall'emissione dello stesso richiedendo o il giudizio abbreviato, o l'applicazione della pena o il giudizio immediato. Il giudice dovrà poi valutare se sussistono i requisiti per dichiarare l'opposizione ammissibile, altrimenti il decreto diviene esecutivo. Il legislatore per incentivare l'imputato a non opporsi al decreto penale di condanna ha previsto che il pubblico ministero possa chiedere l'applicazione di una pena diminuita sino alla metà rispetto al minimo edittale; inoltre, il giudice può concedere la sospensione condizionale della pena. Vi sono ulteriori benefici in quanto: a. non ha efficacia di giudicato nei giudizi civili o amministrativi; b. non possono essere disposte pene accessorie e può essere applicata solo la confisca obbligatoria; c. non vi sono spese processuali; d. il reato si estingue se entro un congruo termine non vengono commessi delitti o contravvenzioni della stessa indole (nel termine di 5 anni peri delitti e di 2 per le contravvenzioni); . la condanna non risulta dal casellario giudiziale richiesto dai privati. o Lezione 056 01. Quando il Tribunale monocratico è tenuto a procedere al tentativo di conciliazione delle parti? o mai il tentativo di conciliazione e di competenza del Pubblico Ministero o mai il tentativo di conciliazione è previsto solo dinanzi al Giudice di pace o in qualsiasimomento 02. Nel giudizio dinanzi al Tribunale monocratico, il Giudice può condurre direttamente l'esame dei periti e dei consulenti tecnici? o sì, dopo l'esame effettuato dalle parti o no, mai © sì, ma solo con il consenso del Pubblico Ministero 03. Qual è il giudice di primo grado competente a giudicare del reato di ricettazione? o In ogni caso il tribunale collegiale o Il tribunale collegiale, nelle ipotesi aggravate, il tribunale monocratico, nelle altre ipotesi o Il tribunale monocratico, nelle ipotesi aggravate, il giudice di pace, nelle altre ipotesi Lezione 057 01. Quando il Giudice di pace e tenuto a procedere al tentativo di conciliazione delle parti? o in qualsiasimomento o mai, il tentativo di conciliazione e di competenza del Pubblico Ministero o mai, il tentativo di conciliazione e previsto solo dinanzi al Tribunale monocratico b. se l'appello riguarda una sentenza di proscioglimento, il giudice può pronunciare condanna ad emette i provvedimenti indicati nella lettera A, ovvero prosciogliere per una causa diversa da quella enunciata nella sentenza appellata; c. se conferma la sentenza di primo grado, il giudice può applicare, modificare o escludere, nei casi determinati dalla legge, le pene accessorie e le misure di sicurezza. Quando appellante è l'imputato invece, troverà applicazione il divieto di “reformatio in peius”, secondo cui il giudice non può irrogare una pena più grave per specie o quantità, applicare una misura di sicurezza nuova o più grave, prosciogliere l'imputato per una causa meno favorevole di quella enunciata nella sentenza appellata né revocare benefici, salva la facoltà di dare al fatto una definizione giuridica più grave, purché non venga superata la competenza del giudice di primo grado. Il Giudice potrà, in sostanza, statuire solo a vantaggio dell'imputato o, in mancanza, limitarsi a confermare la sentenza di primo grado. Nel caso di concorso di più persone nello stesso reato (v. art. 110 c.p.), l’impugnazione proposta da uno degli imputati, purché non fondata su motivi esclusivamente personali, giova anche agli altri imputati (effetto estensivo dell’impugnazione, cfr. art. 587 c.p.p.). Lezione 061 01. Contro l'ordinanza che respinge la richiesta di restituzione nel termine: o non è esperibile alcun mezzo d'impugnazione © può essere proposto l'appello o può essere proposta istanza di revoca 02. Le sentenze inappellabili Non tutte le sentenze di merito di primo grado, sia di proscioglimento che di condanna, sono appellabili. Le limitazioni previste hanno lo scopo di deflazione del carico dei processi di impugnazione di merito per contenere, entro ragionevole, i tempi del processo penale. Sono inappellabili le sentenze di condanna per le quali è stata applicata la sola pena dell’ammenda, quelle di applicazione della pena su richiesta delle parti (patteggiamento) e, per il solo P.M., quelle pronunciate nel giudizio abbreviato, tranne i casi in cui il giudice abbia modificato il titolo di reato. Le sentenze di condanna, inoltre, non possono essere appellate limitatamente alla misura di sicurezza se non è stato appellato anche un altro capo relativo agli effetti penali. Sono inappellabili le sentenze di proscioglimento: ® pronunciate nel giudizio abbreviato (per il solo imputato); ® quelle emesse prima del dibattimento quando non vi è opposizione del PM e dell'imputato (art. 469 c.p.p.); ® quelle pronunciate dal Giudice di Pace; ® quelle di non luogo a procedere emesse nel corso dell'udienza preliminare (per le quali l'art. 428 c.p.p. prevede il rimedio del ricorso per cassazione). Per quanto riguarda la parte civile l'art. 576 c.p.p. dispone che l’impugnazione contro la sentenza di proscioglimento può essere fatta ai soli effetti della responsabilità civile. In tal caso il giudice d'appello può decidere solo in merito alle disposizioni della sentenza che riguardano gli interessi civili. Lezione 062 01. Il pubblico ministero presso il giudice di appello può rinunciare all'impugnazione effettuata da altro pubblico ministero presso il giudice di primo grado? o Si, ma prima della conclusione del dibattimento del grado di appello o No mai o Si, ma solo se il pubblico ministero di primo grado presta il consenso Lezione 063 01. Qualora la sentenza venga letta contestualmente alla sentenza, quale è il termine per impugnare o Dieci giorni o Cinque giorni o Trenta giorni 02. La sottoscrizione dell'atto di impugnazione spedito dall'imputato a mezzo raccomandata può essere autenticata dal difensore? o Si se il difensore è munito di procura speciale o No deve essere autenticata da un cancelliere o No, deve essere autenticata da un notaio Lezione 064 01. A quale organo viene presentata l'atto di impugnazione? o Algiudice dell'impugnazione o Solo al giudice che ha emesso il provvedimento © È indifferente può presentarsi al giudice che ha emesso il provvedimento o al giudice dell'impugnazione 02. In materia penale, l'atto d'impugnazione deve contenere: o l'indicazione del provvedimento impugnato e della sua data, mentre non necessaria l'indicazione del Giudice che lo ha emesso o l'indicazione del Giudice competente a decidere sull'impugnazione o solo l'indicazione del provvedimento impugnato 03. Il ricorso per Cassazione può essere rimesso alle sezioni unite della stessa: o solo dal Presidente della Corte che esercita, in questo caso, un potere discrezionale o solo dal Presidente della Corte, nei casi previsti dalla legge © anche da una singola sezione della Corte, quando rileva che le questioni sottoposte al suo esame sono di speciale importanza 04. Quale è il termine per proporre l'appello incidentale dalla comunicazione o notificazione dell'appello principale? o Trenta giorni o Dieci giorni o Venti giorni 05. Se l'appellante principale rinuncia all'appello, l'appello incidentale o Mantiene la propria validità o Diviene inammissibile o Viene dichiarato nullo 06. Le sentenze di primo grado sono inappellabili o Se è stata disposta la sospensione condizionale della pena o Se sono di assoluzione o Se sono di condanna alla sola multa 07. L'appello incidentale Anche nel processo penale è previsto l'istituto dell'appello incidentale (art. 595 c.p.p.). La parte che non ha proposto impugnazione può infatti proporre appello incidentale entro 15 giorni da quello in cui ha ricevuto la comunicazione o la notificazione della proposizione dell'appello principale. L'appello incidentale si propone, presenta e notifica secondo quanto previsto dalle regole generali in materia di impugnazioni. Con la riforma del processo penale 2017, e in conseguenza dell'emanazione del decreto legislativo attuativo n. 11/2018, è stata modificata la disciplina di tale forma di impugnazione, che adesso non è più proponibile dal pubblico ministero ed è quindi riservata all'imputato. In particolare, l'appello incidentale si atteggia come una rimessione in termini che consente all'imputato che non abbia proposto impugnazione principale di proporre appello incidentale entro quindici giorni da quello in cui ha ricevuto la notificazione prevista dall'articolo 584 c.p.p.. L'efficacia dell'appello proposto in via incidentale è condizionata da quella dell'appello principale, sicché l’appello incidentale perde efficacia in caso di inammissibilità dell'appello principale o di rinuncia allo stesso a norma dell’art. 589 c.p.p.. 02. Chi ha diritto a proporre il ricorso immediato per cassazione? o Il pubblico ministero o L'imputato o La parte civile 03. In quale ipotesi tra le seguenti può proporsi ricorso per Cassazione? o peri soli vizi di merito del provvedimento o sia per vizi di merito sia per vizi di legittimit? del provvedimento o per manifesta illogicità della motivazione, anche se il vizio non risulta dal testo del provvedimento impugnato 04. A seguito dell'istanza di rimessione del processo, se la Corte di cassazione rigetta o dichiara inammissibile la richiesta delle parti o Solo se la Corte rigetta la richiesta delle parti private, queste, con separata ordinanza, possono essere condannate al pagamento di una somma a favore della cassa delle ammende o Decide anche la questione nel merito sulla base delle prove già acquisite o Queste, con separata ordinanza, devono essere condannate al pagamento di una somma a favore della cassa delle ammende 05. Le varie tipologie di sentenza che la Corte di Cassazione può emettere Le varie tipologie di sentenza che la Corte di Cassazione può emettere sono, sostanzialmente, di quattro tipi: e Sentenza di inammissibilità: viene emanata se il ricorso è inammissibile nonostante abbia superato il vaglio del controllo preliminare e la parte predibattimentale; e Sentenza di rigetto: la Corte rigetta ogni richiesta confermando la sentenza precedente; e Sentenza di rettificazione: ex art.619 c.p.p., nel caso di errori di diritto della motivazione o a richiami errati a indicazioni dei testi di legge. Gli errori non devono essere decisivi al fine della decisione, altrimenti la Corte deve annullare la sentenza del grado inferiore. C'è anche un'altra ipotesi di rettificazione, ovvero quando sia intervenuta una legge più favorevole all'imputato; e Sentenza di annullamento: la Corte accoglie uno o più motivi del ricorso e annulla la sentenza di grado precedente. L'annullamento può essere con rinvio in appello o senza rinvio. Senza rinvio, l'annullamento è previsto dall'art.620 c.p.p. per ben 10 situazioni, oltre ad altri richiami previsti dalla legge. Gli effetti dell'annullamento senza rinvio sono disciplinati dall'art. 621 c.p.p. Si annulla invece con rinvio in tutti i casi residuali. 06. Il ricorso immediato per cassazione Nel processo penale, la parte che ha diritto di appellare la sentenza di primo grado può scegliere, in alternativa all'appello, di proporre direttamente il ricorso per cassazione. Si tratta del così detto ricorso per saltum, previsto e disciplinato dall'art. 569 c.p.p. Il ricorso immediato in cassazione può essere esperito avverso tutte le sentenze appellabili. Diverso è il caso delle sentenze inappellabili, che sono solo ricorribili per cassazione. Il ricorso immediato per Cassazione non è esperibile avverso le sentenze appellabili in due specifiche ipotesi, ovverosia: ® in caso di mancata assunzione di una prova decisiva per il giudizio, quando la parte ne ha fatto richiesta anche nel corso dell'istruzione dibattimentale limitatamente ai casi previsti dall'articolo 495, comma 2, del codice di procedura penale, in forza del quale "L'imputato ha diritto all'ammissione delle prove indicate a discarico sui fatti costituenti oggetto delle prove a carico; lo stesso diritto spetta al pubblico ministero in ordine alle prove a carico dell'imputato sui fatti costituenti oggetto delle prove a discarico"; ® in caso di mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione, quando il vizio risulta dal testo del provvedimento impugnato o da altri atti del processo che sono specificamente indicati nei motivi di impugnazione. In tali casi, se è stato proposto ricorso per saltum in cassazione, lo stesso si converte in appello. Aseguito dell'emanazione della L. 103/2017 (riforma Orlando), che ha modificato l'art. 428 c.p.p., il ricorso per saltum non può più essere esperito contro la sentenza di non luogo a procedere. 07. Il ricorso per Cassazione Il ricorso per cassazione, come l'appello, rientra tra gli ordinari mezzi di impugnazione delle sentenze. Esso si caratterizza, nel processo penale, per la garanzia di cui all'articolo 111 Costituzione, che sancisce che "Contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge". Con il ricorso in cassazione possono essere fatti valere solo i vizi di legittimità della sentenza tassativamente elencati dalla legge; tale mezzo di impugnazione può essere proposto, ai sensi dell'art. 606 c.p.p., solo per cinque ordini di motivi. Il carattere tassativo dei motivi del ricorso comporta che lo stesso è inammissibile se proposto per ragioni diverse da quelle consentite dalla legge o manifestamente infondate. L'inammissibilità è decretata anche quando i motivi sono manifestamente infondati e per violazioni di legge non dedotte con i motivi di appello, a meno che non si tratti di questioni rilevabili di ufficio in ogni stato e grado del processo o che non sarebbe stato possibile dedurre in grado di appello o non sia stato proposto ricorso per saltum. Possono proporre ricorso per Cassazione l'imputato (art. 607 c.p.p.), il procuratore generale presso la Corte di appello (art. 608 c. 1 c.p.p.) e il procuratore della Repubblica presso il tribunale (art. 608 c. 2 c.p.p.). Lezione 067 01. Nel giu precedente giudizio? o Si o Può rilevarle solo pubblico ministero o Può rilevarle solo l'imputato di rinvio disposto dalla Cassazione si possono rilevare le nullità assolute verificatesi nel 02. Il gi Assume il nome di giudizio di rinvio la fase processuale che segue all'annullamento di una sentenza da parte della Corte di Cassazione. Tale giudizio si caratterizza in primo luogo per il dovere del giudice di uniformarsi ai principi di diritto affermati della sentenza della Corte di Cassazione e per una serie di io di rinvio preclusioni gravanti sul giudicante, al quale è inibita ogni decisione sulla competenza, sulle questioni di nullità, anche assoluta, nonché sulle inammissibilità che si siano verificate nei precedenti giudizi o nella fase delle indagini preliminari. Il giudice funzionalmente competente per la celebrazione del giudizio di rinvio è determinato dalla stessa Corte di Cassazione secondo i criteri indicati dall'art. 623 c.p.p.. Al giudice del rinvio è consentito lo svolgimento di una attività di integrazione del materiale probatorio utile per la decisione. Il giudice di rinvio decide con gli stessi poteri che aveva il giudice la cui sentenza è stata annullata, salve le limitazioni stabilite dalla legge. Il giudizio di rinvio segue le regole dettate dall'art. 627 C.p.p.. Lezione 068 01. Quali dei seguenti soggetti non è legittimato a chiedere la revisione? o Il Procuratore Generale o Il condannato o L'erede del condannato 02. Quali dei seguenti non è motivo o Prova sopravvenuta o Contrasto di sentenze o Sentenza emessa a seguito di falsità 03. Casi di revisione A differenza dell'appello e del ricorso per Cassazione, la revisione è un mezzo di impugnazione straordinario, disciplinato dagli artt. 629 e ss. c.p.p. con cui si può incidere sull’irrevocabilità del giudicato penale, esperibile senza limiti di tempo a favore del condannato. L’art.630 c.p.p. elenca i casi in cui può essere richiesta la revisione. La revisione può essere richiesta: a. Se i fatti stabiliti a fondamento della sentenza o del decreto penale di condanna non possono conciliarsi con quelli stabiliti in un'altra sentenza penale irrevocabile del giudice ordinario o di un giudice speciale; b. Se la sentenza o il decreto penale di condanna hanno ritenuto la sussistenza del reato a carico del condannato in conseguenza di una sentenza del giudice civile o amministrativo, successivamente revocata, che abbia deciso una delle questioni pregiudiziali; c. Se dopo la condanna sono sopravvenute o si scoprono nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il condannato deve essere prosciolto; Rientrano nella categoria di prove nuove: le prove sopravvenute alla sentenza definitiva di condanna, quelle scoperte successivamente alla sentenza di condanna, quelle non acquisite nel precedente giudizio e le prove acquisite e non valutate; 04. L'esecuzione delle pene pecuniarie È al PM che spetta anche il compito di curare l'esecuzione delle pene pecuniarie. Secondo quanto disposto dall’art. 660 c.p.p. Le condanne a pena pecuniaria sono eseguite nei modi stabiliti dalle leggi e dai regolamenti. Quando è accertata l'impossibilità di esazione della pena pecuniaria o di una rata di essa, il pubblico ministero trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza competente per la conversione, il quale provvede, previo accertamento dell’effettiva insolvibilità del condannato. Se la pena è stata rateizzata, viene convertita la parte non ancora pagata. Il magistrato di sorveglianza può disporre la rateizzazione della pena ovvero può differire la conversione per un tempo non superiore a sei mesi. Alla scadenza del termine fissato, se lo stato di insolvenza perdura, è ordinata la conversione. Con l'ordinanza che dispone la conversione, il magistrato di sorveglianza determina le modalità delle sanzioni conseguenti in osservanza delle norme vigenti. Il ricorso contro l'ordinanza di conversione ne sospende l'esecuzione. Lezione 070 01. Se una norma penale viene abrogata chi provvede alla revoca della sentenza di condanna? o Il pubblico ministero o Il pubblico ministero su istanza dell'interessato o Nonsi può provvedere a revoca perché il giudicato non può essere scalfito 02. Se a seguito dell'abrogazione di una norma penale si deve provvedere a revocare la sentenza di condanna, chi è competente? o Il Tribunale o La Corte di Cassazione o La Corte di Appello 03. Se più decreti penali divenuti fatto, il ‘e dell'esecuzione: o ordina l'esecuzione del decreto penale con cui si pronuncia la condanna più grave, revocando gli altri o ordina l'esecuzione del decreto penale divenuto irrevocabile per ultimo ono stati emessi contro la stessa persona per il medesimo o ordina l'esecuzione del decreto penale divenuto irrevocabile per primo 04. In sede di procedimento di esecuzione la presenza del difensore e del Pubblico Ministero in camera di consiglio: o è esclusa o è di regola esclusa, salvo che sia autorizzata dal Giudice dell'esecuzione o è facoltativa, in quanto essi vengono sentiti solo se compaiono 05. Quando è stato proposto appello contro un provvedimento penale, se il provvedimento è stato integralmente riformato, il Giudice dell'esecuzione è: o la Corte di Cassazione o il Giudice di primo grado o il Pubblico Ministero presso il Giudice di appello 06. Quando è stato proposto ricorso per Cassazione contro un provvedimento penale, se il provvedimento è stato annullato con rinvio, il Giudice dell'esecuzione è: o la Corte di Cassazione o il Pubblico Ministero presso il Giudice di rinvio o il Procuratore generale presso la Corte d'Appello 07. In sede di procedimento di esecuzione la presenza del difensore e del Pubblico Ministero in camera di consiglio: o è di regola esclusa, salvo che sia autorizzata dal giudice dell'esecuzione o è esclusa o è facoltativa, in quanto essi vengono sentiti solo se compaiono 08. Se una persona è stata condanna per errore di nome chi provvede alla correzione? o Il Pubblico ministero o Il Procuratore Generale o Il Presidente del Tribunale 09. Il Giudice dell'esecuzione Il giudice dell'esecuzione penale è l'organo funzionalmente competente a conoscere di ogni aspetto che riguardi l'efficacia esecutiva del provvedimento giurisdizionale, al fine di assicurare adeguate garanzie ai diritti fondamentali inevitabilmente coinvolti nella fase esecutiva. Il giudice dell'esecuzione è individuato dall'art. 665 c.p.p., il quale fissa in primo luogo un criterio generale disponendo che competente a conoscere dell'esecuzione di un provvedimento è il giudice che lo ha deliberato. Nel caso in cui l'esecuzione concerne più provvedimenti emessi da giudici diversi, è competente il giudice che ha emesso il provvedimento di condanna divenuto irrevocabile per ultimo. Tuttavia, se i provvedimenti di condanna sono stati emessi da giudici ordinari e giudici speciali, è competente in ogni caso il giudice ordinario. Il Giudice dell'esecuzione procede a richiesta del pubblico ministero, dell'interessato o del difensore, mai d'ufficio. Il Giudice dell’Esecuzione è competente a decidere: se vi è ragione di dubitare dell’identità fisica della persona detenuta; se una persona è stata condannata in luogo di un’altra per errore di nome; se più sentenze di condanna divenute irrevocabili sono state pronunciate contro la stessa persona per il medesimo fatto; quando accerta che il provvedimento, che costituisce titolo esecutivo, manca o non è divenuto esecutivo; ® quando si applica la disciplina del concorso formale e del reato continuato, nel caso di più sentenze o decreti penali irrevocabili pronunciati in procedimenti distinti contro la stessa persona; ® in caso di applicazione dell’amnistia o dell’indulto; * se viene disposta per legge l'abolizione del reato o dichiarata l’illegittimità costituzionale della norma incriminatrice, con conseguente revoca della sentenza. 10. La fungibilità della pena L'istituto della fungibilità della pena detentiva trova il proprio referente normativo nell’art. 657 c.p.p. e consiste nella possibilità per il condannato di computare i periodi di carcerazione sofferti in custodia cautelare o espiati sine titulo nella determinazione della pena detentiva da eseguire per altro reato. L'art. 657 c.p.p. dispone, infatti, che nel determinare la pena detentiva da eseguire in forza di una pronuncia definitiva di condanna, il pubblico ministero è tenuto a computare tanto il periodo di custodia cautelare sofferta per lo stesso o per altro reato, anche se ancora in corso, quanto il periodo di pena detentiva espiata senza titolo. Tale regime di fungibilità si appresta a configurare anche una riparazione “in forma specifica” per l’ingiusta privazione della libertà personale. Tale meccanismo di “compensazione” incontra, tuttavia, un limite di ordine temporale: la fungibilità opera, cioè, soltanto per la custodia cautelare subita o le pene espiate dopo la commissione del reato per il quale deve essere determinata la pena da eseguire. Ai fini dell’applicabilità della fungibilità della pena detentiva, il giudice deve pertanto accertare rigorosamente e rendere esplicito con adeguata motivazione il momento di commissione del reato per il quale è stato emesso ordine di esecuzione, con la precisazione che nei reati permanenti l’anteriorità del reato alla carcerazione ingiustamente sofferta deve essere verificata avendo riguardo al momento di cessazione della permanenza, e non a quello del suo inizio. Non è ammessa, invece, la fungibilità tra pena e misura di sicurezza definitivamente disposta. 11. L'applicazione del reato continuato in esecuzione L'art. 81 c.p. disciplina il reato continuato. Questo si verifica allorquando un soggetto con le sue azioni od omissioni, allo scopo di realizzare il medesimo disegno criminoso, viola più disposizione di legge o la stessa disposizione di legge svariate volte. Le violazioni possono essersi verificate anche in tempi differenti. Tale disposizione viene ripresa dall'art. 671 c.p.p. che impone che il giudice dell'esecuzione provveda determinando la pena in misura non superiore alla somma delle pene inflitte con ciascuna sentenza o ciascun decreto allo stesso individuo. Per l'applicazione della disciplina del concorso formale e del reato continuato da parte del giudice dell'esecuzione si considera violazione più grave quella per la quale è stata inflitta la pena più grave. La Prima Sezione penale della Corte di Cassazione, sconfessando l'orientamento maggioritario seguito dalla giurisprudenza, ha negato con convinzione il potere del giudice dell'esecuzione di rettificare in aumento le pene previste per i reati-satellite dal giudice della condanna, esplicitando la chiara finalità di favor rei sottesa all’art. 671 c.p.p. 12. L'incidente di esecuzione L'incidente di esecuzione è disciplinato dagli artt. 666 c.p.p. e ss. L'incidente di esecuzione consente la verifica del titolo esecutivo sulla base del quale si avvierà, o si è già avviata, l'esecuzione penale della pena inflitta con la sentenza di condanna. Il controllo viene operato dal giudice dell'esecuzione, ex officio o su impulso di parte, e tende a verificare che il titolo esecutivo sia esistente ed efficace. La verifica sull'esistenza del titolo esecutivo mira a verificare che il provvedimento esista materialmente e giuridicamente. Il giudice dell'esecuzione verifica che l'imputato abbia avuto la possibilità, in quanto