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Paniere COMPLETO Discipline Demoetnoantropologiche prof Pesce (Quiz+Aperte)- eCAMPUS, Panieri di Antropologia

Paniere COMPLETO - QUIZ + RISPOSTE ALLE DOMANDE APERTE Esame di: DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE - Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche prof. Pesce Mario - Università telematica eCampus (UNIECAMPUS). Il paniere non solo include una serie di quiz approfonditi che coprono ogni aspetto del corso, ma va oltre offrendo risposte dettagliate alle domande aperte. Il Prof. Mario Pesce, esperto in Discipline Demoetnoantropologiche, ha collaborato alla creazione di questo materiale, assicurando che ogni domanda e risposta rifletta la complessità del corso e sia allineata agli standard accademici. Gli argomenti chiave da studiare attentamente includono l'etnografia e l'antropologia culturale, con un focus particolare sulle dinamiche sociali e culturali. Esplora le teorie antropologiche fondamentali che hanno plasmato il campo nel corso del tempo. Analizza approfonditamente i concetti di magia e religione, così come le pratiche demoetnoantropologiche nelle diverse società.

Tipologia: Panieri

2023/2024

In vendita dal 06/01/2024

G.Pellegrino
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Scarica Paniere COMPLETO Discipline Demoetnoantropologiche prof Pesce (Quiz+Aperte)- eCAMPUS e più Panieri in PDF di Antropologia solo su Docsity! Paniere COMPLETO QUIZ + RISPOSTE ALLE DOMANDE APERTE Esame di: DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche prof. Pesce Mario Università telematica eCampus (UNIECAMPUS) Paniere Completo: Quiz e Risposte Demoetnoantropologiche" Se stai affrontando l'esame di Discipline Demoetnoantropologiche nel Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università telematica eCampus (UNIECAMPUS), abbiamo preparato un paniere completo per garantirti una preparazione eccellente. Il paniere non solo include una serie di quiz approfonditi che coprono ogni aspetto del corso, ma va oltre offrendo risposte dettagliate alle domande aperte. Il Prof. Mario Pesce, esperto in Discipline Demoetnoantropologiche, ha collaborato alla creazione di questo materiale, assicurando che ogni domanda e risposta rifletta la complessità del corso e sia allineata agli standard accademici. Gli argomenti chiave da studiare attentamente includono l'etnografia e l'antropologia culturale, con un focus particolare sulle dinamiche sociali e culturali. Esplora le teorie antropologiche fondamentali che hanno plasmato il campo nel corso del tempo. Analizza approfonditamente i concetti di magia e religione, così come le pratiche demoetnoantropologiche nelle diverse società. Il paniere si distingue per la sua completezza, fornendo una vasta gamma di quiz che coprono ogni dettaglio del programma di studio. Dalla definizione di concetti chiave alla loro applicazione pratica, ogni questione è progettata per misurare la tua comprensione approfondita delle Discipline Demoetnoantropologiche. Inoltre, le risposte alle domande aperte offrono un prezioso strumento di apprendimento, consentendoti di comprendere non solo cosa studiare, ma anche come sviluppare risposte approfondite e ben argomentate. Questo approccio integrato mira a massimizzare la tua preparazione e a garantire il successo nell'esame. Affronta il tuo esame con fiducia, utilizzando il nostro paniere completo come guida per navigare attraverso le sfide e le complessità delle Discipline Demoetnoantropologiche. Siamo qui per supportarti nel tuo percorso di studio e per assicurare che tu sia pronto per affrontare l'esame con sicurezza e competenza. Buona fortuna! Indice Indice Lezioni .............................................................................................................................. p. 2 Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 4 Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 6 Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 7 Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 9 Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 10 Lezione 006 ................................................................................................................ ............. p. 11 Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 12 Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 13 Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 14 Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 15 Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 16 Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 17 Lezione 013 ............................................................................................................ ................. p. 18 Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 19 Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 20 Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 21 Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 22 Lezione 018 ................................................................................................................ ............. p. 23 Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 24 Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 25 Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 27 Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 28 Lezione 023 ................................................................................................................ ............. p. 29 Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 30 Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 31 Lezione 026 ................................................................................................................ ............. p. 32 Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 33 Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 34 Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 35 Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 36 Lezione 031 ................................................................................................................ ............. p. 37 Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 38 Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 39 Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 40 Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 41 Lezione 036 ................................................................................................................ ............. p. 42 08. L'animale culturale è Quello che studia l'antropologia fisica Quello che studi l'archeologia Quello che studia la sociologia Quello che studia l'antropologia culturale 09. Jean de Levy studiò la popolazione Tupi Yoruba Dogon Bantu 10. James Frazer ritiene Che la religione cattolica ha forme magiche Che la Chiesa cattolica ha forme di magia Che la magia utilizzata dai selvaggi sia la prova della loro inferiorità Che la magia esiste anche in Occidente 11. L'antropologia studia l'uomo sotto quale aspetto Geologico Culturale Naturale Fisico 12. Cosa studia l'antropologia 13. Commentare il racconto del cittadino americano medio 14. Esporre il pensiero di James Frazer Lezione 002 01. Per tylor il primo tipo di forma religiosa è Il feticismo Il monoteismo L'animismo Il politeismo 02. Il concetto di cultura di Edward Tylor è Un tipo di concetto solo per gli inglesi Stato poco utilizzato Scritto per tutti Scritto da occidentali per occidentali. Intriso di colonialismo britannico 03. Per Tylor le popolazioni erano passate per tre fasi Trogloditi, inferiori e sociali Selvaggi, barbari e civili Nord del mondo, Centro del mondo e Sud del mondo Superiori, inferiori e altri 04. Nel 1871 Edward Tylor scrive Home Culture Primitive Culture Society Culture Religion Culture 05. Commentare il concetto di cultura di Edward Tylor 06. Esporre il pensiero di Edward Tylor Lezione 003 01. Henry Morgan divide le società in Tre periodi etnici: Troglodita-Sciocco-Grande Tre periodi etnici: Barbaro-Semi Barbaro- Acculturato Tre periodi etnici: Selvaggio-Barbaro-Civilizzato Tre periodi etnici: Selvaggio-Semi Selvaggio-Semi Civilizzato 02. Il maggio esponente del Darwinismo sociale è Edward Tylor Claude Lévi- Strauss Henry Morgan Arjun Appadurai 03. Henry Morgan divide i tre periodi etnici in Inferiore Basso-Inferiore Medio-Inferiore Alto Inferiore-Medio-Superiore Alto-Medio-Basso Inferiore-Semi Inferiore-Inferiore Superiore 04. Il Darwinismo sociale riteneva Che l'evoluzione delle diverse specie, compresa quella umana, restava un mistero Che nell'evoluzione delle diverse specie, compresa quella umana, la più debole vinceva Che nell'evoluzione delle diverse specie, compresa quella umana, la più forte vinceva Che nell'evoluzione delle diverse specie, compresa quella umana, ci si adattava all'ambiente 05. Il pensiero di Darwin sarà stravolto dalla corrente chiamata Tutte le risposte sono esatte Darwinismo culturale Darwinismo sociale Darwinismo reale 06. Per Darwin gli esseri viventi attuali sono Il frutto dell'adattamento Create da Dio così come le vediamo oggi Il frutto di una catastrofe naturale Frutto della vittoria della specie più forte su quella più debole 07. Chretien Cuvier pensava che L'evoluzione si era bloccata 10000 anni fa L'evoluzione è un caso L'evoluzione non esisteva L'evoluzione fosse dovuta a delle catastrofi naturali 08. Cosa è il Darwinismo sociale? 09. Parlare del pensiero di Charles Darwin Lezione 005 01. La base della teoria di Lombroso è formata Dall'analisi del cranio del bandito Vilella Dall'analisi del vissuto del bandito Vilella Dall'analisi dell'osso dello stinco del bandito Vilella Dall'analisi dell'osso dell'anca del bandito Vilella 02. Cesare Lombroso è il massimo esponente italiano Dell'etnologia psichiatrica Dell'antropologia criminale Dell'etnografia manicomiale della psichiatria transculturale 03. L'atavismo è L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché colpito in testa da bambino tanto da procurargli in foro sul cranio L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché fosse malato di talassemia L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché derivato da insegnamenti a scuola L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché derivato da comportamenti che esistevano in lontanissimi antenati 04. Cesare Lombroso scrisse Storia della criminalità La crminologia in Italia oggi La donna criminale Lo Stato delinquente 05. Cesare Lombroso e l'antropologia criminale Lezione 06 01. Il Manifesto della Razza viene pubblicato Il 15 agosto 1938 sulla rivista: La difesa della razza Il 5 agosto 1938 sulla rivista: La difesa della razza Il 25 agosto 1938 sulla rivista: La difesa della razza Il 5 agosto 1939 sulla rivista: La difesa della razza 02. La razzializzazione è La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani come derivanti da fattori biologici La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute al caso La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute alla condizione sociale 03. Il Italia non presero la tessera del Partito Fascista 10 docenti su oltre 1000, questa è la versine tradizionale 8 docenti su oltre 1000, questa è la versione tradizionale 20 docenti su oltre 1000, questaèla versine tradizionale 12 docenti su oltre 1000, questa è la versine tradizionale 04. L'articolo 1 del Manifesto della razza inizia col sostenere che Le razze umane sono una invenzione Le razze umane non esistono Le razze umane esistevano 10000 anni fa Le razze umane esistono 05. Il Manifesto della razza sostiene che Bisogna essere fieramente razzisti Bisogna studiare ancora molto per capire se le razze esistono Bisogna essere anti razzisti Bisogna essere cauti sulle questioni di razza 06. Commentare il Manifesto della Razza Lezione 07 01. Bronislaw Kasper Malinowski continua i suoi studi in Canada Australia Inghilterra Stati Uniti 02. I dettami della teoria di ricerca sul campo di Malinowski sono Un campo prolungato la scrittura di un diario di campo e la restituzione attraverso una monografia dei risultati alla comunità scientifica Tutte le rispote sono esatte l'osservazione partecipante 03. La ricerca più famosa di Malinowski si svolge nelle Isole Marchesi Isole Egadi Isole Trobriand Isole delle Filippine 04. Il testo di Malinowski più importante è Argonauti del Pacifico Occidentale Teseo e gli Argonauti Ulisse, Perseo e Teseo e gli Argonauti Argonauti del Pacifico Orientale 05. Esporre i dettami del metodo etnografico 06. Parlare del metodo di ricerca di Bronislaw Malinowski Lezione 010 01. Marcell Mauss chiama il dono Fatto dislocato socialmente Aspetto temporaneo di necessità Fatto derivato sociale Fatto sociale totale 02. Gli oggetti scambiati nel Kula sono In realtà non si scambiavano un bracciale, una collana e oggetti comuni ma denaro contante Un bracciale (soulawa), una collana (mwali) e oggetti comuni (gimwali) Un bracciale (mwali), una collana (gimwali) e oggetti comuni (soulawa) Un bracciale (mwali), una collana (soulawa) e oggetti comuni (gimwali) 03. Il Kula è un rito che si pratica Nelle Isole Trobriand Nelle Isole Tremiti Nelle Isole Egadi Nelle Isole Marchesi 04. Il Kula è un rito che Permetteva di partecipare al rito del Potlatch Permetteva di trovare il partner Permetteva di condividere diversi oggetti e rinsaldare le relazioni tutte le risposte sono sbaglaite 05. Parlare del rito del Kula Lezione 011 01. Franz Boas fece ricerca In Spagna, Argentina e Perù In Giappone, Nicaragua e Brasile In Italia, Germani e Francia In Messico, Portorico e Stati Uniti 02. Franz Boas è stato anche Un rappresentate di cravatte Un curatore museale Un esperto nuotatore Un divinatore 03. Il Totemismo per Boas è Un culto esistente solo in Africa Un tipo di culto molto comune tra i Nativi Americani Un culto oramai scomparso Un culto molto comune tra gli italiani 04. Per Boas la differenza tra primitivi e civilizzati è Una questione psicologica Una questione genetica Un costruzione culturale dell'occidente bianco Una realtà 05. Franz Boas prese a cuore la condizione Degli aborigeni australiani Dei Nativi Americani Degli indios del Brasile Tutte le risposte sono esatte 06. Franz Boas rifiuta l'idea evoluzionistica sociale della razze primitive e delle razze civilizzate La teoria di Malinowski della ricerca sul campo L'idea dell'evoluzione della specie di Darwin La teria strutturalista 07. Franz Boas nasce in Stati Uniti Belgio Olanda Germania 08. Esporre il pensiero di Franz Boas Lezione 012 01. Per i Nativi Americani Kuakiutl il Potlatch Rappresenta un competizione positiva che permette una relazione sociale Rappresenta una capacità della comunità di redistribuire i beni Tutte le risposte sono esatte Serve come mezzo di stratificazione sociale 02. Il Potlatch è un rito di Condivisione Investimento Tutte le risposte sono esatte Ostentazione 03. George Hunt era L'informatore e aiutante di Claude Lévi-Strauss L'informatore e aiutante di Margaret Mead L'informatore e aiutante di Bronislaw Malinowski L'informatore e aiutante di Franz Boas 04. Franz Boas studia in profondità Gli Zuni Tutte le risposte sono valide I Cheyenne I Kwakiutl 05. Parlare del rito del Potlatch 06. Che cosa è il particolarismo storico 07. Franz Boas e il Potlatch Lezione 15 01. Margaret Mead fu allieva di Ernesto de Martino Franz Boas Claude Lévi-Strauss Bronislaw Kasper Malinowski 02. L'adolescenza in Samoa è uno studio di Margaret Mead scritto nel 1988 Margaret Mead scritto nel 1948 Margaret Mead scritto nel 1928 Margaret Mead scritto nel 1938 03. i sistemi educativi samoani portano Ad una socializzazione condizionata Ad un tipo di violenza istituzionale Ad un alto grado di socializzazione Ad un aumento dei suicidi 04. La società samoana per Margaret Mead è Semplice e omogenea Deviante e violenta Organizzata e strutturata Caotica e instabile 05. Parlare del pensiero di Margaret Mead Lezione 16 01. La cultura incide Sulla natura e sugli animali Sul DNA Sulle questioni legislative Sul come vedere le cose e sui comportamenti di ognuno 02. Ruth Benedict studiò La religione dei Maya La vita degli Atzechi La questione meridionale La disgregazione della cultura Nativo Americana 03. Nel testo Il cristianesimo e la spada Ruth Benedict analizza la società giapponese in relazione Alle categorie di famiglia, culto degli antenati e cambiamento culturale Alla categoria della tradizione Tutte le risposte sono esatte Alla categoria dell'onore 04. Ruth Benedict fu Allieva di Bronislaw Malinowski Allieva di Ernesto de Martino Allieva di Claude Lévi-Strauss Allieva di Franz Boas 05. che cosa è l'identità? 06. Parlare del pensiero di Ruth Benedict 07. Che cosa è la cultura? Lezione 17 01. Per Clifford Geertz il suo traduttore è Un semplice oggetto di supporto Un professionista della traduzione Un traduttore, nulla di più Un esperto della propria cultura 02. Clifford Geertz studio a Princeton Harward Oxford Yale 03. Clifford Geertz Fu influenzato da Kant e Marcuse Platone e Socrate Weber e Wittgenstein Avicenna e Averroè 04. Analizzare le culture con al teoria interpretativa vuole dire spiegare i fatti sociali attraverso le statistiche spiegare i fatti sociali attraverso l'interpretazione dei sogni spiegare i fatti sociali attraverso l'analisi qualitativa spiegare i fatti sociali attraverso l'interpretazione dei significati profondi 05. Per Geertz le culture vanno analizzate con le statistiche Rappresentate con dei grafici studiate con dei mezzi audiovisivi Lette e interpretate con al descrizione densa 06. La descrizione densa è Una forma più sottile e argomentata di relativismo culturale Il mezzo per andare in profondità nell'interpretazione delle culture per cogliere i significati profondi Il mezzo cercare di capire le strutture parentali e niente altro Il mezzo per cercare di capire la religione e niente altroi 07. Per comprendere un segno e un simbolo dobbiamo comprendere i modelli tridimensionali elaborati con un software Le cornici di comportamento Le capacità lessicali Le analisi testuali 08. Che cosa è la descrizione densa? 09. Esporre il pensiero di Clifford Geertz Lezione 20 01. Claude Lévi-Strauss nasce nel 1908 1918 1917 1907 02. Claude Lévi-Strauss ritiene Che le culture umane abbiamo diversi stimoli culturali Che le culture umane abbiano una struttura comune ovvero una conformazione simile Che le culture umane siamo evidenziate da una lingua comune Che le culture umane in realtà non siano molto interessanti 03. Claude Lévi-Strauss usa L'analisi delle concordanze lessicali per capire le similitudini tra i popoli La raccolta di utensili per capire la cultura materiale dei gruppi L'etologia per spiegare i fatti sociali Le categorie binarie e contrastive oppositive per comprendere le culture umani 04. Le società fredde sono Società dinamiche e che accettano il cambiamento dei loro membri Società che vivono ai Poli Società statiche che restano bloccate nello scorrere degli eventi strorici e sociali Società che si interessano poco dei sentimenti e delle pulsioni 05. Le società calde sono Società statiche che restano bloccate nello scorrere degli eventi strorici e sociali Società dinamiche e che accettano il cambiamento dei loro membri Società che vivono all'Equatore Società che si interessano molto dei sentimenti e delle pulsioni 06. Il tabù dell'incesto rappresenta Una capacità medica di non permettere genia malata Una questione psicologica diretta al controllo delle pulsioni Una modalità culturale di aumentare le relazioni Un meccanismo di difesa della comunità 07. Le famiglie possono essere Allargata e nucleare Estesa e organica solo la famiglia di tipo Occidentale Unilaterali e bilaterali 08. I sistemi familiari unilineari possono essere Superiore e inferiore Matrilineari e patrilineari Strutturata e organica Ridotta e organica 09. Claude Lévi-Strauss divide le società in Società avanzate e società tradizionali Società egemoni e società subalterne Società fredde e società calde Società superiori e società inferiori 10. Parlare del pensiero di Claude Lévi-Strauss 11. Parlare della parentela e del'atomo di parentela nel pensiero di Lévi-Straus 12. Parlare della famiglia e delle strutture parentali Lezione 21 01. I Tabù sono Regole che non possono essere infrante Forme di cultura materiale Sono espressioni di una mentalità primitiva Sono pura superstizione 02. Etico per Marvin Harris significa Guardare i fatti sociali attraverso le rappresentazioni del mondo dal punto di vista del soggetto studiato Guardare i fatti sociali con l'ausilio dei media Guardare i fatti sociali dal punto di vista del ricercatore Guardare i fatti sociali con un pregiudizio iniziale 03. Marvin Harris è uno dei maggiori esponenti del Materialismo storico il materialismo di Harris si chiama materialismo culturale Funzionalismo Strutturalismo Marxismo- leninismo 04. Emico per Marvin Harris significa Guardare ai fatti sociali che prendono in esame solo le teorie giuridiche Guardare i fatti sociali dal punto di vista del ricercatore Guardare i fatti sociali attraverso le rappresentazioni del mondo dal punto di vista del soggetto studiato Guardare i fatti sociali con la lente degli studi economici 05. Marvin Harris e il materialismo culturale Lezione 24 01. Arjun Appadurai, S. J. Tambiah e D. Gupta criticano il concetto di casta di Louis Dumont La cultura Occidentale dei fast-food Ognuno di loro gli altri due Gli Stati Uniti e il loro imperialismo 02. Le caste si trovano in Giappone Cina India Corea 03. La casta si fonda per Louis Dumont su Organizzazione e carità Genere maschile e genere femminile Potere e stratificazione sociale Tutte le definizioni sono sbagliate 04. Louis Dumont ritiene che Gli intoccabili sono alla base della diversificazione Non c'è differenza tra le quattro differenti caste I guerrieri possono sostituire le altre caste Brahmani e guerrieri sono correlati e dipendenti 05. Cosa sono le caste? Lezione 25 01. Jean-Pierre Olivier de Sardan scrive il saggio Anthropologie structurelle Dieu d'eau Le politique du terrain Non-Lieux. Introduction à une anthropologie de la surmodernité 02. Le politiche del campo vivono di Intuizioni Improvvisazioe Tutte le risposte sono giuste Bricolage 03. Sul campo bisogna Saper leggere i libri giusti saper elaborare astruse teorie Saper fare buone fotografie Saper perdere tempo 04. Cosa significa impregnarsi sul campo? Significa farsi raccontare le culture che si vuol studiare da altri significa farsi registrare diverse ore di interviste e poi sbobbinarle a casa propria Vuol dire vivere con i soggetti di studio e condividere emozioni e momenti Vuol dire restare inerti come osservatori e poi redigere il proprio diario di campo 05. Jean-Pierre Olivier de Sardan e la politica del campo Lezione 26 01. Un modo per reperire informazioni in una ricerca sul campo è Quello di leggere solo la letteratura di riferimento Quello di restare ad aspettare che i soggetti vengano a parlare con il ricercatore Quello di ascoltare i telegiornali Quello di raccogliere le fonti scritte dei soggetti come diari, lettere e fotografie 02. Nei colloqui cerchiamo di Raccogliere notizie sulla vita scolastica dell'intervistato Raccogliere i brandelli di vita delle persone Raccogliere solo dati tassonomici farci raccontare solo la loro vita familiare 03. I colloqui sul campo hanno per Olivier de Sardan Due assi portanti: consulenza e racconto Due assi portanti: analisi e sintesi Due assi portanti: concordanza e svilppo Due assi portanti: condivisione e sviluppo 04. I colloqui li possiamo chiamare Situazione comune Situazione intervista Situazione azione Situazione relazionale 05. I colloqui nella politica del campo di Olivier de Sardan Lezione 29 01. Le rotte migratorie sono Un tipico esempio di studio dei media Un tipico esempio di studio culturale sulla tecnologia Un tipico esempio di nuovo sviluppo di studi Un tipo di studio statistico 02. Le questioni biomediche sono Un tipico esempio di studio culturale sulla tecnologia Un tipico esempio di nuovo sviluppo di studi Un tipo di studio solo dell'ambito medico Un tipico esempio di studio dei media 03. Moi, le noir di Jean Rouche è Un tipico esempio di studio culturale sulla tecnologia Un tipico esempio di studio dei media Un tipico esempio di nuovo sviluppo di studi Un tipico esempio di studio fumetti 04. Le arene disciplinari sono per George E. Marcus Le differenti scuole antropologiche americane L'analisi degli archivi Le correnti teoriche e gli studi riconducibili direttamente all'antropologia Le correnti teoriche e gli studi non riconducibili direttamente all'antropologia 05. I soggetti di studio e le arene disciplinari nella ricerca multisituata Lezione 30 01. La tecnica multisituata di seguire la gente significa stare insieme alle persone solo nei riti quotidiani Essere insieme alle persone nei loro momenti anche quelli che possono sembrare inutili stare insieme alle persone solo nei momenti dei riti di passaggio Essere insieme alle persone solo pe poche ore al giorno 02. L'etnografia multisituata è una etnografia Corsiva Direttiva Statica Mobile 03. La tecnica multisituata di seguire la cosa significa Seguire la circolazione degli oggetti come ad esempio le opere d'arte Seguire la circolazione dei conflitti come nel campo della biomedicina Seguire la circolazione delle metafore e delle allegorie Seguire la circolazione delle metafore e dei simboli 04. Nell'etnografia multisituata gli oggetti di studio sono rappresentati per mezzo di Diverse tecniche Diverse fotografie Diverse registrazioni Tutte le definizioni sono esatte 05. Come si costruisce una ricerca multisituata? Lezione 31 01. La repatriation è La richiesta di alcune culture, come gli aborigeni australiani o i mahori neo zelandesi, della restituzione dei loro oggetti o parti di corpi conservati nei musei sparsi nel mondo La richiesta di alcune culture, come gli aborigeni australiani o i mahori neo zelandesi, della restituzione dei beni economici sparsi in alcune banche del mondo La richiesta di alcune culture, come gli aborigeni australiani o i mahori neo zelandesi, del ritorno dei migranti dei loro gruppi dispersi nella diaspora La richiesta di alcune culture, come gli aborigeni australiani o i mahori neo zelandesi, della restituzione delle oper d'arte di Picasso di loro proprietà 02. Giovanni Pinna chiama le culture che richiedono la repatriation Victim countries Fall countries Kill countries Thief countries 03. La dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni delle Nazioni Unite all'art. 13 comma 1 Sottolinea la possibilità dei popoli indigeni di utilizzare e sviluppare la propria cultura Sottolinea la possibilità dei popoli indigeni di rivitalizzare la propria cultura Tutte le definizioni sono esatte Sottolinea la possibilità dei popoli indigeni di trasmettere la propria cultura 04. La dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni delle Nazioni Unite all'art. 13 comma 2 La possibilità di essere partecipi delle decisioni politiche La possibilità di essere partecipi delle decisioni sulle politiche finanziarie La possibilità di essere partecipi delle decisioni sulle politiche scolastiche La possibilità di essere compresi nei procedimenti politici e giuridici e quando necessario la possibilità di utilizzare un interprete o altri mezzi adeguati 05. Cosa è la repatriation? Lezione 34 01. I teorici della terza fase sono stati influenzati dalle letture postmoderne e cercano di deostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "famiglia" e "imprenditori" di deostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "dio" e "potere". di deostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "terra" e "singolo". di decostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "patria" e "comunità etnica / religiosa" 02. William Safran parla di diaspora come Metafora psichica Struttura delirante Metafora mentale Struttura metaforica 03. La seconda fase del termine diaspora si ha Negli anni Ottanta Negli anni Sessanta Negli anni Settanta Negli anni Novanta 04. Con Diaspora con la D maiuscola ci riferiamo Alla Diaspora Cecena Alla Diaspora italiana Alla Diaspora ebraica Alla Diaspora armena 05. Per diaspora intendiamo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo Un gruppo che emigra da una zona del paese all'altro Un piccolo gruppo che trasmigra Solo la prima diaspora ebraica 06. Commentare le tre fasi del termine Diaspora Lezione 35 01. Le vittime di diaspora sono Tutte le definizioni sono esatte Chi ha perso la propria patria per mezzo di un altro gruppo ed è divenuto diasporico Chi ha perso la propria patria per mezzo di un evento naturale come un terremoto Chi diviene diasporico per colpa di un potere coloniale 02. William Safran parla di Comunità d minoranze espatriate Società segrete espatriate comunità indigene stanziali Civiltà Indigene non diasporiche 03. Per Safran i diasporici Continuano a mantenere relazioni con la madrepatria Non sono capaci di scegliere se considerarsi diasporici o no Tagliano tutti i ponti con chi è rimasto in patria Cancellano le proprie tradizioni 04. William Safran sostiene che Non si odia ma nemmeno si idealizza il luogo di provenienza Si odia la propria patria La casa e quindi la patria dei diasporici viene idealizzata La casa è ormai il luogo di approdo 05. La diaspora di William Safran 06. La diaspora di Robin Cohen 07. Il concetto di Diaspora di William Safran e Robin Cohen Lezione 36 01. La diaspora è una forma sociale perché Rappresenta il vissuto di un popolo Rappresenta il vissuto di un popolo durante il tempo, in senso negativo e traumatico Non rappresenta un gruppo ma tutta l'umanità è la rappresentazione simbolica e non reale di un trauma 02. La diaspora è anche per Vertovec La connessione solo con i diasporici Solo un viaggio senza implicazioni sociali e culturali Una modalità di produzione e riproduzione di fenomeni culturali e sociali La visione di un mondo senza patria 03. Steven Vertovec spiega il concetto di diaspora Con la sola sociologia Con diverse discipline scientifiche e accademiche Con la sola antropologia Con la sola psicologia 04. Avere coscienza della diaspora significa anche Essere contemporaneamente “a casa e lontani da casa” tutte le risposte sono esatte Essere contemporaneamente “qui e là” Abitare qui ed essere qui assume delle connessioni con l'altrove 05. La diaspora: analizzare il termine e descrivere le diversi teorie 06. La diaspora secondo Steven Vertovec Lezione 39 01. Nei vecchi manuali di psichiatria i musulmani Nord Africani erano considerati Una razza subalterna Una razza inferiore Una sotto razza Una razza di sfaticati 02. Nelle culture altre la follia è vista Come follia Come una relazione forte con una divinità Come forma di malattia portata dai bianchi Nessuna delle risposte è esatta 03. Per Fanon bisogna avere rispetto del folle perché Tutte le definizioni sono esatte Perché è un essere umano è la sua rappresentazione del mondo Perché è una persona con una dignità 04. Avere fame di umanità... Era la condizione del prigioniero nella colonia penale nella Guyana francese Era la voglia del malato mentale europeo a Blida Era la condizione dei medici a Blida Era la condizione e voglia del malato mentale musulmano per il trattamento disumano che sopportava 05. Definire la malattia sociale nel pensiero di Frantz Fanon Lezione 40 01. Il musulmano Nord Africano non riconosce la legge Occidentale perché Significa rivedere il proprio mondo Significa accettare un giudizio Significa accettare e abbracciare un tipo di cultura non suo Significa accettare una colpa 02. Per Fanon uno dei motivi dei fallimenti delle terapie è dovuto All'analfabetismo dei Musulmani, da qui una critica al governo coloniale Alla Sindrome Nord Africana All'incapacità degli psichiatri Alla volontà del paziente di non voler guarire 03. Per un individuo della tribù dei Kabila confessare un crimine ha Connotazioni solo religiose Connotazioni sociali, cultruali e religiose Connotazioni pratiche Connotazioni legislative 04. Per Fanon per curare una persona bisogna Comprendere la famiglia e gli affetti del paziente Comprendere in profondità la cultura del paziente Comprendere il vissuto del paziente Comprendere in profondità la nosografai del paziente 05. Frantz Fanon e la terapia sociale Lezione 41 01. Negli anni Settanta dello scorso secolo i Sud America si fa largo un movimento chiamato La teologia marxista- leninista La teologia marxista La teologia socialista La teologia della Liberazione 02. La pedagogia critica ha come punto fondamentale La de- instituzionalizzazione La de-scolarizzazione La de-compatercipazione La de-costruzione 03. Paulo Freire è stato profondamente influenzato dalla Sua voglia di migliorarsi Sua fede musulmana Sua forte capacità deduttiva Sua fede cristiana 04. Per Freire pedagogia significa Verità Carità Libertà Potere 05. I movimenti di alfabetizzazione in Brasile all'epoca di Paulo Freire Lezione 44 01. Nel 1988 in Brasile Si ha la scuola obbligatoria per tutti Si ha un nuovo colpo di stato C'è il campionato del mondo di calcio e il Brasile vince il suo quarto mondiale Entra in una profonda depressione e viene taglaita la cuoal pubblica per tutti 02. La pedagogia degli oppressi è Un'opera complessa e eterogenea Una ricerca sui fini ultimi dell'uomo Un testo semplice e colloquiale Un'opera che Freire non ha mai amato 03. La pedagogia di Freire è Una pedagogia ancora ancorata ai vecchi stilemi Una pedagogia politica Una pedagogia economica Una pedagogia giuridica 04. Freire considera la curiosità Un momento di democrazia mancata Un momento di libertà mancata Un momento di stallo della coscientizzazione Un momento altamente pedagogico 05. La pedagogia degli oppressi Lezione 45 01. Nell'educazione bancaria Si privilegia la matematica Si instaura un meccanismo di cooperazione tra discente e docente Si reificano i meccanismi della società ovvero una società anti- democratica Si rappresenta una società egualitaria 02. Pe Freire la pedagogia è Un atto educativo Un atto sociale Un atto sentimentale Un atto politico 03. Freire rifiuta la vecchia pedagogia e la chiama Educazione bancaria Educazione nazional- popolare Educazione socialista Educazione post- elettorale 04. Il fine ultimo di Freire è Far promuovere i discenti Sovvertire la dittatura in Brasile Educare e punire La presa di coscienza dell'individuo che diviene produttore di cultura 05. Freire recupera La superstizione come forma di sapere tradizione e fonte di dialogo La matematica e il latino messe da parte durante la dittatuta militare La cultura militare come fonte di dialogo e organizzazione La pedagogia dei gesuiti che aveva funzionato in Brasile 06. Analizzare la pedagogia degli oppressi in relazione alla vita di Paulo Freire Lezione 46 01. Il Potlatch è un momento Un momento che oggi non ha valore Centrale per la comunità Un momento non importante per la comunità Un evidente retaggio del passato 02. La collezione Potlatch è divisa tra Museo Pigorini, British Museum e Quay Branly museè Museo di Boston, Museo delle Tradizioni Popolari di Roma e Museo di Antropologia di Madrid Museo di Washington, Museo di Berlino e Museo di Vienna Museo di New York, Ottawa e Toronto 03. Possiamo parlare di collezione Potlatch Da quando Franz Boas studia con George Hunt questo rito e ne fa delle fotografie Da quando presso la casa d'aste Sotherbys nel 1990 mete in vendita diversi oggetti dei Nativi Americani Kuakiutl Da quando nel 1921 l'agente indiano William Holliday li sequestra e li mette in mostra a pagamento Non esistono oggetti Potlatch 04. La richiesta di restituzione da parte dei Nativi Kuakiutl degli oggetti del Potlatch avviene Nel 1951 Tutte le definizioni sono esatte Con la modifica dell'Indian Act Grazie a una presa di coscienza dei gruppi Nativi Americani canadesi e con il New Museum Act 05. I beni immateriali lOMoAR cPSD|9679654 18. La coscientizzazione nel pensiero di Freire 19. Educazione come pratica di libertà 20. Il pensiero di Freire nel Brasile dei movimenti democratici 21. Comparare i diversi movimenti di alfabetizzazione 22. I movimenti di afabetizzazione in Brasile 23. Riflettere sulla condizione brasiliana durante il colonialismo 24. Riflettere sul concetto di migrazione alla luce dei brevi articoli della lezione 48 25. Commentare i nuovi dannati della terra secondo Beneduce lOMoAR cPSD|9679654 RISPOSTE APERTE Lezione 001 12. Cosa studia l'antropologia L'antropologia è una disciplina accademica che studia l'essere umano in tutte le sue dimensioni, passate e presenti. Essa abbraccia una prospettiva olistica, cercando di comprendere la complessità delle culture umane, le variazioni biologiche e la storia evolutiva dell'uomo. L'antropologia si articola solitamente in quattro sotto-discipline principali: Antropologia Culturale: Questa branca si occupa dello studio delle culture umane contemporanee e passate. Gli antropologi culturali esplorano e analizzano le pratiche sociali, le credenze, le strutture sociali, le istituzioni e le espressioni culturali delle società in tutto il mondo. Antropologia Fisica o Biologica: Questa sotto-disciplina si concentra sulla biologia umana e l'evoluzione. Gli antropologi fisici studiano le variazioni anatomiche e genetiche tra popolazioni umane, esaminando l'evoluzione umana, la primatologia, la genetica delle popolazioni e la paleoantropologia. Antropologia Linguistica: Questo campo si occupa dello studio del linguaggio umano. Gli antropologi linguistici analizzano la struttura, l'evoluzione e l'uso delle lingue, esaminando come il linguaggio rifletta e influenzi la cultura e il pensiero umano. Archeologia: L'archeologia si focalizza sullo studio dei resti materiali e delle testimonianze del passato umano. Gli archeologi scavano siti archeologici, analizzano manufatti, reperti e strutture per ricostruire le pratiche culturali, le tecnologie e le organizzazioni sociali delle civiltà passate. L'antropologia è dunque una disciplina diversificata e interdisciplinare che integra approcci culturali, biologici, linguistici e archeologici per ottenere una comprensione completa dell'umanità. Gli antropologi conducono spesso ricerche sul campo, interagendo direttamente con le comunità oggetto di studio e cercando di comprendere le diverse prospettive culturali. . 13. Commentare il racconto del cittadino americano medio Il testo fa riferimento alle azioni quotidiane che fa un uomo appena svegliato fino al momento della colazione. Nel testo sono citate le provenienze di oggetti comuni come il letto, la sedia, i vari tessuti e perfino il cucchiaio. Questa precisione vuole sottolineare come le oggetti e usanze di culture e secoli diversi si siano unite, mischiate e trasformate fino ai giorni nostri. Vuole esserci una critica nei confronti del così detto “americano medio” che si crede in parte superiore e in parte co- inventore di tutti gli oggetti inventati, come se senza di lui (i suoi predecessori) non ci sarebbe stato tutto quanto. Ecco l’ideologia dell’americano come uomo invincibile ed essenziale. 14. Esporre il pensiero di James Frazer James Frazer (1854-1941), uno degli antropologi più influenti del suo tempo, è principalmente conosciuto per il suo lavoro monumentale "Il ramo d'oro" ("The Golden Bough"). Il suo pensiero è stato centrale nell'evoluzione dell'antropologia e delle scienze sociali in generale. Di seguito, si espongono alcuni aspetti chiave del pensiero di James Frazer: Analisi Comparata: La metodologia distintiva di Frazer era l'analisi comparata. Nel "Ramo d'oro", egli esplorò rituali, miti e pratiche religiose in diverse culture del mondo, cercando di identificare schemi e somiglianze. Il suo obiettivo era tracciare le linee evolutive delle credenze umane attraverso il confronto tra lOMoAR cPSD|9679654 le società. Evoluzionismo: Frazer fu influenzato dalle teorie evoluzionistiche del suo tempo. Credeva che le società umane attraversassero stadi di sviluppo culturale e religioso, passando dalla magia alla religione e, infine, alla scienza. Questa prospettiva rifletteva il pensiero dominante dell'era vittoriana, che vedeva la cultura occidentale come il vertice dello sviluppo sociale. Distinzione tra Magia e Religione: Un contributo significativo di Frazer fu la sua distinzione tra magia e religione. Egli suggerì che la magia fosse una forma più primitiva di pensiero, in cui le persone cercavano di influenzare gli eventi attraverso azioni rituali. La religione, d'altro canto, rappresentava una fase successiva, caratterizzata da un approccio più complesso e organizzato alla spiritualità. Teoria del Sostituto del Re: Frazer sviluppò la teoria del "Re Sostituto", sostenendo che in molte società antiche, un individuo sarebbe stato selezionato per impersonare il dio o il re, solo per essere successivamente sacrificato. Questo ciclo rappresentava un rituale di rigenerazione, collegato al ciclo della natura e alle stagioni. Approccio Empirico: Nonostante la sua tendenza evoluzionista, Frazer aveva anche un approccio empirico ai suoi studi. Le sue ricerche spaziavano dalle leggende mitiche alle pratiche rituali, coinvolgendo un ampio spettro di materiale etnografico e antropologico. Va notato che il pensiero di Frazer, sebbene rivoluzionario nel suo tempo, è stato successivamente oggetto di critiche e revisioni. Le sue teorie sono state considerate eccessivamente semplificate e caratterizzate da un orientamento eurocentrico. Nonostante questo, il suo lavoro ha aperto nuove prospettive nell'antropologia e ha influenzato generazioni di studiosi nel campo delle scienze sociali. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 004 07. Il colonialismo: come nasce e come si sviluppa Il colonialismo è definito come l’estensione della sovranità di una nazione sui territori e popoli all’esterno dei suoi confini, indica anche il dominio coloniale mantenuto da diversi Stati europei su altri territori extraeuropei lungo l’età moderna e indica quindi il corrispettivo periodo storico, cominciato nel XVI secolo, contemporaneamente alle esplorazioni geografiche europee e formalmente conclusosi nella seconda metà del XX secolo. Le grandi scoperte geografiche ebbero enormi conseguenze. Dal punto di vista geografico, le scoperte segnarono il passo decisivo verso l’ unificazione del mondo. I primi imperi coloniali furono quelli del Portogallo e della Spagna: il Portogallo sviluppò soprattutto una rete commerciale in Africa, in Asia, mentre la Spagna diede vita in America Centrale e Meridionale a un impero amministrato da un governo centralizzato, con una struttura burocratica e un esercito. 08. Il razzismo: di cosa si tratta Il razzismo è una dottrina e movimento che porta alla concezione della superiorità di una razza sulle altre. La scienza biologica nega la superiorità o l’inferiorità intellettuale di una razza rispetto alle altre poiché nessuna razza è rimasta con le caratteristiche originarie. Il razzismo è creato dal colore della pelle, dalla religione, da minoranze etniche, e dall’emigrazione. Fanno parte del razzismo del passato la tratta dei negri e le persecuzioni degli ebrei. Il razzismo è un fenomeno antico, che conosce alla fine del XX secolo una preoccupante ripresa. Il nuovo razzismo esplode nelle aree geografiche dell’Europa occidentale, interessate dalle migrazioni da est e da sud del mondo ma anche grazie al rinascente nazionalismo. Una particolare forma di razzismo è l’antisemitismo cioè il razzismo verso gli ebrei. Nel corso di questo secolo l’inizio del colonialismo europeo in Africa aprì la strada a manifestazioni di razzismo da parte delle popolazioni colonizzatrici nei confronti degli indigeni di colore. 09. Commentare la Sublimis Deus La Veritas Ipsa è una bolla papale di Paolo III del 1537. Essa è conosciuta anche col nome di Sublimis Deus o di Excelsus Deus. In questa bolla il Pontefice condanna le tesi razziste, riconosce ai nativi americani, cristiani e non, la dignità di persona umana, vieta di ridurli in schiavitù e giudica nullo ogni contratto redatto in tal senso. Il Papa mette così fine alle numerose dispute tra teologi e università, soprattutto spagnole, circa l'umanità degl'indios d'America e sulla possibilità di ridurli in schiavitù. Il Papa tenendo conto della dottrina teologica e della documentazione a lui pervenuta volle porre fine alle dispute ed emanò il verdetto: «Indios veros homines esse». 10. Parlare di cosa è l'eugenetica e come si sviluppa e dove trova terreno fertile L’eugenetica è una disciplina che si pone come obiettivo il miglioramento della specie umana giovandosi delle leggi dell’ereditarietà genetica. Nell’immaginario collettivo viene associata alla Germania nazista, con gli esperimenti effettuati nei campi di concentramento, invece purtroppo è un fenomeno con radici ben precedenti, e localizzazione più estesa. L’eugenetica si è successivamente trasformata, in diverse parti del mondo, in un favorire la riproduzione di soggetti socialmente desiderabili e di prevenire la nascita di quelli indesiderabili. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 005 05. Cesare Lombroso e l'antropologia criminale Cesare Lombroso (1835-1909) è lo studioso poliedrico che fondò l’antropologia criminale e che da molti è considerato il padre della criminologia. L’antropologia criminale non è altro che l’applicazione della fisionomica e della frenologia alla criminologia, compiuta a partire dagli anni ottanta dell’Ottocento da Lombroso. Il medico di origini veronesi, figlio di un secolo pervaso da un profondo scientismo, è un esponente della scuola positiva e un promotore del determinismo biologico. Lombroso ravvisa nelle caratteristiche psicofisiche degli autori di reato le cause ultime della delinquenza e sostiene che il delinquente – che è tale poiché ha subìto un arresto nello sviluppo ontogenetico e, di conseguenza, presenta gli istinti degli uomini primitivi – è fatalmente spinto al delitto dalla sua natura arretrata e ferina. Trattandosi di una tendenza congenita, Lombroso parla di delinquente nato. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 006 06. Commentare il Manifesto della Razza Il manifesto della razza italiana, del 1938, è la risposta italiana alla Germania e, segue l’antisemitismo che fluiva in tutta Europa. Il manifesto, redatto e firmato tra gli altri Lidio Cipriani capo redattore della rivista La difesa della razza. Denota la politica e il posizionamento dell’Italia nel panorama del razzismo filologico. Si legge, che l’Italia è fieramente razzista, di razza pura e bisognosa di difendere i tratti fisici. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 009 05. Lo studio della parentela di Bronislaw Malinowsi Le tavole genealogiche sono forme concrete di una costruzione dell'indagine parentale e delle relazioni familiari. Una genealogia è, in senso stretto, una carta sinottica, riassuntiva ed esplicativa, di un certo insieme di relazioni parentali interconnesse. L'idea di comprendere una cultura attraverso le strutture sociali portano l'antropologo di origine polacca ad avvicinarsi, per alcune direttrici di ricerca, al pensiero di Sigmund Freud. Malinowski non è d'accordo con Freud sull'idea di parricidio originario ma attraverso le sue ricerche, che sviluppa nel testo: Sesso e Repressione Sessuale tra i Selvaggi, arriva alla conclusione che nelle società matrilineari le “pulsioni ostili” sono dirette dal padre allo zio materno e le pulsioni sessuali di tipo incestuoso son oindirizzate verso la sorella. Questo, per Malinowski, rappresenta in modo inequivocabile che il complesso di Edipo non era universale, quindi non una struttura fondante della cultura ma un prodotto della cultura stessa. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 010 05. Parlare del rito del Kula È uno scambio simbolico di doni effettuato nell’arcipelago delle isole Trobriand, a est della Nuova Guinea, e studiato nel 1922 dall’antropologo Bronislaw Malinowski. Da oltre 2000 mila anni esiste in questo arcipelago un rituale basato sullo scambio di monili fatti di conchiglie. Da isola a isola, lungo una circonferenza di parecchie centinaia di chilometri, si osserva una continua circolazione di collane di conchiglie rosse in senso orario e di braccialetti di conchiglie bianche in senso antiorario. Coloro che possiedono questi monili possono organizzare una spedizione di canoe a un’isola vicina, per portarli in dono agli ospiti, i quali con cerimonie particolari ne doneranno in cambio del tipo diverso. Per un certo periodo, il braccialetto o la collana rimarrà presso il nuovo possessore, che potrà ammirarla e esibirla, fino a quando con una nuova spedizione rituale la trasferirà su un’isola successiva dell’anello, e così via. Un giorno lontano, compiuto un intero giro, il monile comparirà di nuovo nell’isola da dove era partito. Attraverso il Kula si mantengono i rapporti fra popolazioni distanti, confermando un’appartenenza culturale comune. C’è poi anche un altro aspetto “economico” importante: la cerimonia amichevole e disinteressata crea condizioni di fiducia reciproca per il commercio vero e proprio di altri beni non cerimoniali. Nei due o tre giorni in cui una spedizione è ospite su un’atra isola, si barattano infatti generi alimentari, vasellame, canoe e altri beni nella produzione dei quali sono specializzati gli abitanti di isole diverse. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 011 08. Esporre il pensiero di Franz Boas Franz Boas è considerato il caposcuola dell’antropologia americana. Egli aveva origini tedesche, studiò in Germania e si avvicinò alle scienze umane solo dopo aver partecipato ad una spedizione in Canada. A fine Ottocento si trasferì negli Stati Uniti dove studiò principalmente i Pueblòs, gli indiani della costa Nord- Ovest. Boas operò in merito alle lingue dei nativi, delle quali ne parlava molte, e raccolse e poi pubblicò le regole grammaticali, di circa una decina di popolazioni. Boas è il rappresentante del Metodo induttivo. Le sue ricerche erano ispirate a quelle delle scienze naturali attraverso tre punti fondamentali: - Osservazione diretta di fatti concreti ; - Raccolta e analisi dei dati; - Elaborazione di teorie e leggi. Boas studiò le società degli di individui dell’America Nord-ovest, sotto i vari aspetti, egli infatti identificò nel Potlach, una cerimonia tipica, significali sia economici che sociali. Secondo Boas ogni cultura ha caratteristiche proprie che non possono essere sintetizzate nei vari stati evolutivi. Questa visione è detta particolarismo culturale, un punto di vista secondo cui ogni cultura deve essere considerata singolarmente e studiata in base all’ambiente nel quale si sviluppa, e alle esigenze da affrontare. Da questa concezione, definita particolarista culturale, subentra il “Relativismo culturale”. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 013 La metodologia di Brelich si caratterizza per l'approccio interdisciplinare, coniugando l'antropologia, la filologia e la storia delle religioni. Ha offerto una prospettiva nuova e illuminante, contestando interpretazioni convenzionali e suggerendo che il sistema di iniziazione greco fosse molto più complesso e ricco di significati di quanto comunemente accettato. Nonostante la sua influenza, Brelich non ha ricevuto la piena riconoscenza fuori dai confini accademici italiani. Tuttavia, il suo lavoro ha ispirato successivi studi nel campo dell'antropologia religiosa e ha contribuito a una migliore comprensione delle dinamiche culturali e rituali nell'antica Grecia. La figura di Angelo Brelich rimane una voce autorevole nel panorama accademico, soprattutto per coloro che cercano di approfondire la comprensione dei sistemi di iniziazione e delle tradizioni religiose delle società antiche. 11. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 014 06. Commentare le tre fasi dei riti di passaggio di Arnold Van Gennep Lo studioso di origine belga ritiene che i riti di passaggio si formino di tre fasi: la prima è il distacco o separazione (riti preliminari), dalla comunità di appartenenza, dallo stato sociale di partenza o da una condizione propria (esempio dalla condizione di nubile o celibe) per poi stazionare, nella seconda fase, sulla “soglia” o margine (riti liminari), né di qua, né di là. In una sorta di limbo. A questo punto l'attore sociale decide se superare la soglia/margine oppure restare dove si trova. Se la supera si verifica la terza fase: aggregazione o ri-aggregazione (riti postliminari) a seconda del rito di passaggio. La fase più importante è, ovviamente la seconda: il limite, o limen, o soglia, perché è da quella condizione che l'individuo passa da uno stato all'altro oppure, in alcuni casi, resta bloccato psicologicamente e socialmente, oppure, in altri casi torna nella condizione della prima fase: il distacco. 07. Parlare dei riti di passaggio In antropologia un rito è un atto compiuto secondo una certa procedura, in un dato momento e in un dato luogo e dotato di un profondo significato simbolico per tutta una popolazione. Se è privo di una dimensione simbolica forte e condivisa, il gesto abituale non diventa un rito, ma resta un’abitudine, per quanto significativa sul piano di una persona o di una piccola collettività. In molte popolazioni esistono riti di passaggio, che definiscono l’accesso a un nuovo ruolo: i più tipici sono i riti con cui i giovani diventano adulti, spesso mettendo alla prova il proprio coraggio o la propria capacità di sopportare le sofferenze. Gli antropologi hanno individuato numerosi esempi di riti di passaggio violenti presso popolazioni amazzoniche, africane o della Nuova Guinea, durante i quali i giovani vengono sottoposti a trattamenti dolorosi. Nelle società contemporanee trovare dei veri e propri riti è più difficile. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 015 05. Parlare del pensiero di Margaret Mead Margaret Mead fu molto influenzata da F. Boas, e fece proprie molte delle innovazioni in campo antropologico del suo maestro. Le principali teorie che la Mead apprese dal suo maestro sono: - particolarismo storico, ovvero che ogni cultura ha una sua particolare storia che non è governata da leggi universali; - relativismo culturale, un nuovo metodo d' indagine per cui l' antropologo deve entrare a far parte della società di studio per descriverla con oggettività assoluta. Dopo i vari studi di campo cominciò ad analizzare le dinamiche tra individui e società, sui modi in cui la cultura plasma le vite degli individui, sul rapporto tra ciò che siamo e ciò che dovremo essere seconda la società I suoi testi esprimono concetti di genere, che saranno poi fondamentali per il movimento femminista americano. Margaret Mead ha contribuito alla trasformazione delle norme morali legate alla sessualità. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 018 06. Lamberto Loria e l'esposizione universale del 1911 Lamberto Loria (1855-1913) è stato il fondatore del Museo delle Tradizioni Popolari di Roma, oggi Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e fu uno dei primi demologi italiani (da demo tradizione e logia discorso, dissertazione, quindi studio delle tradizioni popolari poi anche comunemente chiamato Folklore). Nato in Alessandria d'Egitto da genitori italiani ha viaggiato per ricerca e studio in Turkestan, nelle Isole Trobriand (Papua Nuova Guinea), in Lapponia e in Eritrea. In questi paesi raccolse molto materiale etnografico. Diversi oggetti della cultura materiali dei posti visitati che diventeranno il patrimonio dell'attuale Museo Etnografico Pigorini di Roma, uno dei più importanti e completi musei di antropologia del mondo, del Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze e del Museo Archeologia e Etnologia di Modena. Nel 1911 organizza, per il cinquantenario dell'Unità d'Italia, si ricordi che la dichiarazione dell'Unità d'Italia è del 1861 e non alla presa di Roma del 1870, una esposizione universale dove a fianco ai padiglioni delle nazioni che aderirono: Stati Uniti, Serbia, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Russia, Ungheria, Spagna e Giappone, fu organizzata la mostra di Etnografia Italiana. Gli oggetti portati per la mostra, per lo più abiti tradizionali che lo stesso Loria dirà essere pieni Di toppe, con buchi e rattoppi, saranno sostituiti da copie fedeli all'originale che rappresentano “l'Identità Italiana”. La mostra viveva sull'ambivalenza di sue concetti: quello della “finzione” e quello della “autenticità”. La “politica della raccolta” e la ricostruzione degli abiti tradizionali permisero a Lamberto Loria di mettere in scena una mostra che dimostrava come la costruzione dell'identità era possibile attraverso. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 019 07. La crisi della presenza e la natura opprimente nel pensiero di De Martino La presenza in senso antropologico, nella definizione di de Martino è intesa come la capacità di conservare nella coscienza le memorie e le esperienze necessarie per rispondere in modo adeguato ad una determinata situazione storica, partecipandovi attivamente attraverso l'iniziativa personale e andandovi oltre attraverso l'azione. La presenza significa dunque esserci come persone dotate di senso, in un contesto dotato di senso. Il rito aiuta l'uomo a sopportare una sorta di "crisi della presenza" che esso avverte di fronte alla natura, sentendo minacciata la propria stessa vita. I comportamenti stereotipati dei riti offrono rassicuranti modelli da seguire, costruendo quella che viene in seguito definita come "tradizione". 08. Parlare del pensiero di Ernesto De Martino Il suo pensiero è caratterizzato dal costante richiamo alla filosofia di Benedetto Croce (1856- 1952) dal quale ereditò l'indirizzo storicista. Egli pensa che non sia possibile ridurre l'esperienza umana ad un'indagine di tipo "scientifico": mentre le scienze sono "pseudo- conoscenze" destinate ad avere semplici applicazioni pratiche ed utilitaristiche, la vera conoscenza è solo ed esclusivamente storica, intendendo per "storia" una conquista di livelli di autoconsapevolezza sempre maggiori. De Martino difende lo storicismo crociano fino all'ultimo, sviluppandolo e integrandolo con altri aspetti: estende la filosofia crociana oltre il suo ambito tradizionale, ad esempio alla religione e all'etnologia ed è molto critico nei confronti del "naturalismo" dell'antropologia francese e britannica. Ciò che più rimprovera a questi due indirizzi è l'incapacità di rendere l'idea della dimensione storica dei fenomeni culturali tipici dei popoli primitivi: essi forniscono sì semplici descrizioni dei propri oggetti, ma non di quegli elementi che permettono una loro piena comprensione. De Martino pur seguendo Croce nella sua metodologia, se ne allontana per il progetto che intende realizzare: riguardo al problema della presunta o meno realtà dei poteri magici, egli presto si rende conto che una realtà storica come quella del mondo magico non può essere compresa "dall'esterno e dall'alto" ma soltanto "dall'interno". Appare allora centrale, al fine di comprendere l'universo magico, l'analisi della costruzione della realtà magica, la quale ruota intorno al concetto di presenza: questa, intesa come "esserci nel mondo", è uno stato che l'uomo si sforza di costituire per sfuggire all'idea insopportabile del non-esserci; si parla di crisi della presenza ed il riscatto dalla crisi è attuato attraverso il rituale magico-religioso che permette così il suo superamento. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 020 10. Parlare del pensiero di Claude Lévi-Strauss L’antropologico concepisce l’organizzazione della vita sociale come un insieme di sistemi a carattere linguistico, basati su livelli di attuazione dei processi di scambio. Per lui il compito della sociologia è quello di indagare i codici sulla base di quelli si costruiscono delle norme sociali, come ad esempio l’utilizzo di una lingua comune a partire da fonti naturali. Il campo nel quale Lévi- Strauss ha dato la più brillante dimostrazione del suo modo di concepire l’analisi antropologica è sicuramente quello dei rapporti di parentela. Sulla base di pochi principi contrassegnati da una notevole coerenza interna egli presenta infatti un’interpretazione originale e rivelatrice di usi sociali di varie forme, che hanno trovato conferma in altre ricerche etnografiche compiute nel mondo da vari studiosi. La necessità di costituire sulla base dello scambio matrimoniale la trama essenziale del tessuto che da forma alla società rappresenta, secondo Lévi-Strauss, il principio fondamentale grazie al quale è possibile comprendere il funzionamento di parecchi tipi di sistema di parentela. Tali sistemi possono essere infatti interpretati come il risultati di diversi modi di combinare insieme alcuni ben definiti modelli elementari destinati a regolare la comunicazione fra i vari gruppi. 11. Parlare della parentela e del'atomo di parentela nel pensiero di Lévi-Straus L'atomo di parentela viene definito dall'antropologo Claude Levi-Strauss come l'insieme dei legami di "affinità" (cioè i vincoli conseguenti al matrimonio),dei legami naturali di "filiazione" (tra genitori e figli) e di "consanguineità" (tra fratelli). Questo concetto viene coniato da Levi- Strauss nella sua opera "Le strutture elementari della parentela" (1949) quando definisce la distinzione tra uomini e animali. 12. Parlare della famiglia e delle strutture parentali La famiglia è uno dei principali argomenti di interesse per la maggior parte delle scienze sociali, che se ne occupano sotto diversi punti di vista. Questo percorso di lettura offre alcuni esempi di studio della famiglia da parte dell’antropologia, della storia, della demografia e della sociologia. Il primo brano, Famiglia e società, è tratto da uno scritto del celebre antropologo francese Claude Lévi-Strauss, che critica la tesi secondo cui la famiglia coniugale sarebbe elemento costitutivo di ogni società. Contrariamente a questa concezione, essa sarebbe per Lévi-Strauss il frutto di un processo storico. Unico requisito «naturale» della famiglia umana è la regola dell’esogamia, il fatto che essa nasce dall’unione tra persone che originariamente appartengono a famiglie diverse. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 023 06. Arjun Appadurai antropologo post-coloniale Arjun Appadurai nasce a Bombay il 4 febbraio del 1949. È un antropologo di origine indiana (India), di religione musulmana, ha studiato in Inghilterra e attualmente vive e insegna all'Università di New York. È uno dei massimi esponenti, degli studi Post-Coloniali. Lui, e molti altri, sono nati nel momento del passaggio dal giogo coloniale all'indipendenza, 1947 per l'India, anno simbolo della decolonizzazione, e 1974 per il Bangladesh. Per questo il loro punto di vista, sempre attento a dar voce a chi di solito non può parlare perché escluso o nel dare una possibilità economica alle più escluse dell'India: le donne vedove rappresenta la vera innovazione dell'antropologia che studia il mondo globale nella contemporaneità. Gli scambi e gli intrecci culturali portano a ciò che Appadurai chiama “deterritorializzazione”. La deterritorializzazione ovvero l’abbandono del territorio, la migrazione e la diaspora, porta le persone che viaggiano a ricostruire e rinegoziare l'identità che si trasforma in nuove identità. Si più avere anche una trasformazione delle diverse identità dovute a flussi “virtuali, come ad esempio la perdita delle proprie tradizioni dovute ai mass media. 07. Arjun Appadurai Arjun Appadurai nasce a Bombay il 4 febbraio del 1949. È un antropologo di origine indiana (India), di religione musulmana, ha studiato in Inghilterra e attualmente vive e insegna all'Università di New York. È uno dei massimi esponenti, degli studi Post-Coloniali. Lui, e molti altri, sono nati nel momento del passaggio dal giogo coloniale all'indipendenza, 1947 per l'India, anno simbolo della decolonizzazione, e 1974 per il Bangladesh. Per questo il loro punto di vista, sempre attento a dar voce a chi di solito non può parlare perché escluso o nel dare una possibilità economica alle più escluse dell'India: le donne vedove rappresenta la vera innovazione dell'antropologia che studia il mondo globale nella contemporaneità. Gli scambi e gli intrecci culturali portano a ciò che Appadurai chiama “deterritorializzazione”. La deterritorializzazione ovvero l’abbandono del territorio, la migrazione e la diaspora, porta le persone che viaggiano a ricostruire e rinegoziare l'identità che si trasforma in nuove identità. Si più avere anche una trasformazione delle diverse identità dovute a flussi “virtuali, come ad esempio la perdita delle proprie tradizioni dovute ai mass media. 08. Commentare i panorami culturali di Arjun Appadurai L’antropologo sistematizza cinque Panorami Culturali: 1.Panorama etnico: o etnorama, è dato dal movimento delle persone sia volontario che obbligato; 2.Panorama tecnologico: tecnorama, la configurazione globale della tecnologia; 3. Panorama finanziario: finanziorama, riguarda l’economia, ovvero i flussi di denaro e compravendita; 4. Panorama mediatico: mediorama, costruito dai mass media classici è la loro accessibilità; 5.Panorama ideologico: ideotama, è il panorama dov’è politica, ideologia e potere si uniscono; elementi di cultura locale diventano forme fonda,e tali di questo cambiamento. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 024 05. Cosa sono le caste? Le caste sono gruppi sociali rigorosamente chiusi. Il termine deriva dalle lingue spagnola e portoghese, nella quale casta significa "razza" o "stirpe". Esso indica più in generale un gruppo che può essere identificato da una comune origine o da legami di parentela, secondo l'originario significato della parola, oppure da una professione o da un'occupazione condivisa. Di regola, l'appartenenza a una casta determina il rango dei suoi membri, il loro specifico valore sociale, a cui si lega normalmente una serie articolata di privilegi. Tale appartenenza è per lo più regolata dalla nascita, è garantita dall'endogamia, vale a dire da matrimoni tra individui che appartengono al medesimo gruppo, ed è giustificata da tradizioni considerate a vario titolo sacre. Il sistema delle caste si è radicato in svariate forme nei diversi contesti storici e sociali. È tuttavia in India che esso si è sviluppato nella sua forma più caratteristica e compiuta, in stretta associazione con la religione induista, che ha stabilito la sacralità e l'inviolabilità di quel sistema. Il sistema delle caste fu istituzionalizzato gradualmente, quando emerse la suddivisione fondamentale tra le quattro caste dei sacerdoti (brahmana), dei guerrieri (ksatriya), dei mercanti e degli artigiani (vaisya), dei servi (sudra). A esse si aggiunse, al grado più basso della scala sociale, la casta degli intoccabili (paria), a cui erano riservate le mansioni e le prestazioni più umili e degradanti. Tra questi gruppi regnava una rigida separazione, che quasi sempre era espressa da divieto del contatto tra le caste. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 025 05. Jean-Pierre Olivier de Sardan e la politica del campo Jean-Pierre Olivier de Sardan nasce nella Francia Meridionale, ed è uno massimi esperti dell'antropologia dello sviluppo. Questa parte dell'antropologia studia il rapporto tra le scienze antropologiche e le logiche sempre complesse dello sviluppo. Le diverse discipline, tra cui sociologia, psicologia e l'antropologia hanno diversi aspetti comuni ma altri difformi. Queste forme di divisione sono sopratutto sulle modalità di indagine empirica; intendiamo una approccio teorico, metodologico e epistemologico teoretico che vede il ricercatore “scendere” sul campo, ovvero il terreno di studio, ovvero i luoghi della ricerca, e raccogliere dati, qualitativi, e attraverso questi e sulla base dell'esperienza far emergere i fatti sociali. Il campo, Terrain per Olivieri de Sardan, è il luogo privilegiato della ricerca antropologica. Olivier de Sardan sottolinea come l'antropologia, e la ricerca sul campo, abbiamo delle solide regole o politiche metodologiche per la produzione dei dati e la loro analisi e di come la ricerca quantitativa, fatta per lo più con questionari e tecniche di campionamento, e la tecnica qualitativa che “vive” del rapporto tra ricercatore e il campo, siano assolutamente differenti e distanti sia sotto l'aspetto metodologico che epistemologico-teoretico. L'antropologia e l'antropologo, in realtà, vivono le Terrain con un avvicinarsi, essere il più possibile in simbiosi possibile con i soggetti della ricerca, nei loro luoghi, nei momenti della vita quotidiano, durante le loro feste. Tutto questo, e la capacità di osservare e partecipare è un “saper fare” che avviene attraverso un apprendistato. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 028 05. Commentare le ansie metodologiche nella ricerca multisituata La forma di etnografia multisituata può portare a quelle che Marcus chiama Ansie Metodologiche: limiti dell’etnografia (studia la formazione che si produce in varie località e con una prospettiva macro), limiti e ridimensionamento del lavoro sul campo (è un’ipotesi fittizia), perdita del subalterno (perdita dell’idea del Buon selvaggio). 06. George E. Marcus e la ricerca multisituata George E. Marcus è un antropologo americano di formazione filosofica e storica. I suoi studi sul campo e la sua teorizzazione di nuove forme metodologiche hanno permesso all'antropologia americana, e a quella mondiale, di fare passi avanti dopo un periodo di stasi dovuto da una riflessione profonda sulla disciplina negli anni '70 e ’80. Marcus indirizza la sue ricerche etnografiche, fin dagli anni '80, su due direttrici di ricerca nel sistema globale e della politica economica capitalista: una ricerca su un solo sito, o campo, diretta a far emergere i metodi di resistenza e adattamento dei soggetti studiati elaborando analisi che facessero emergere i “ritratti sociali” degli individui. Il nucleo di tale analisi è nella comprensione e sviluppo di forme culturali nuove che si distaccano e si contrappongono alle forme di subalternità coloniale presenti ancora in diversi paesi del mondo. La seconda direttrice prende in esame non un solo campo o luogo e mette in relazioni “oggetti, identità, significati culturali in uno spazio-tempo più ampio.” È una etnografia mobile (Etnografia Multisituata) che mette in relazioni vari siti e vari campi per sviluppare associazioni e collegamenti tra di loro e alle trasformazioni delle produzioni culturali.Proprio perché i campi di studio non sono così delineati permettono un tipo di ricerca che tocca varie forme e sistemi. Ciò significa avere dei “discontinui e multisituati oggetti di studio”. La novità metodologica dell'etnografia contemporanea è l'accento che poniamo sull'Etica, l'Impegno e l'Attivismo. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 029 05. I soggetti di studio e le arene disciplinari nella ricerca multisituata Per arene disciplinari possiamo identificare gli studi e le correnti teoriche non riconducibili direttamente all’antropologia ma che per diverse ragioni concettuali possono essere di interesse etnografico. Tre sono gli ambiti in cui antropologo americano ritiene che le ricerche multi- situate abbiano la possibilità di dialogare con diversi metodi e con altri ambiti disciplinari.  Lo studio dei media, le ricerche sulla televisione e sul cinema ed in particolare sulla loro produzione e sulla ricezione di tale produzione rappresentano un tipo di studi sui media.  Lo studio culturale e sociale della scienza e della tecnologia, il lavoro dell’antropologo va a investigare i campi diversi della tecnologia le questioni biomediche o le biotecnologie e i trapianti.  I nuovi studi dello sviluppo, ripensare lo sviluppo significa comprendere i movimenti sociali e capire i vecchi modelli di sviluppo per come attivarne di nuovi. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 030 05. Come si costruisce una ricerca multisituata? La ricerca multi-situata e disegnata intorno a: catene, percorsi, filoni, congiunzioni, giustapposizioni di luoghi particolari. Le etnografia multi situate rappresentano i loro oggetti di studio per mezzo di diverse tecniche o modalità. Le tecniche sono un avere propria costruzione dell’oggetto di studio per mezzo di “movimento” con il fine di seguire un certo fenomeno culturale complesso. Le tecniche sono: -Seguire la gente, rappresenta il modo per partecipare ai riti quotidiani sentire discussioni seguire rotte migratorie, osservarli nella preparazione; -Seguire la cosa, significa seguire la circolazione di un certo tipo di oggetto materiale. -Seguire la metafora, significa seguire i segni, i simboli e le metafore, seguire le forme metaforiche e simboliche di discorsi o modi di pensare, un esempio può essere comprendere i modi di dire; -Seguire la trama la storia o l’allegoria, È un tipo di ricerca che segue la cosiddetta “memoria sociale“ delle persone delle comunità; -Seguire la vita o biografia, Significa seguire la vita o biografia di una persona raccogliendo storie di vita, il suo vissuto e narrazioni; -Seguire il conflitto, È un tipo di modalità che si utilizza principalmente perché sono di tipo medico o questioni giuridiche. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 033 05. Etica nella ricerca sociale L'antropologia, o meglio lo studio dell'uomo e dell'emersione dei fatti sociali e dei simboli che l'uomo assegna agli eventi, dipende da una etica che le fornisce l'apparato epistemologico che gli permette di attivarsi. Attivazione o comprensione che dipende da un'etica consapevole. I sistemi simbolici si muovono in apparati strutturali, una tra tutte le forme religiose, che storicizzate vengono interpretate dagli essere umani attraverso i simboli e i riti. Cambiando il sistema simbolico si cambi l'idea di uomo, anthropos, e l'interpretazione del suo vivere ed agire si instaura in una diversa tipologia di etica. Etica che vede l'uomo, tout court, al centro della vita come protagonista attento al proprio vissuto ma, anche, attento ai cambiamenti che avvengono in un’ottica multiculturale e comunicativa. Multiculturale nel senso di comprensione dei cambiamenti globali futuri di eventi storici; comunicativa nel senso di capacità di relazione tra gli individui e tra individui e gruppi. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 034 06. Commentare le tre fasi del termine Diaspora La diaspora si riferisce a una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con altri suoi membri in diverse parti del mondo. La prima fase dell’uso classico del termine principalmente limitato allo studio dell’esperienza ebraica. Escludendo alcuni riferimenti casuali precedenti, il significato classico stato sistematicamente esteso. Retrospettivamente e senza consenso completo, i palestinesi sono stati successivamente aggiunti a questo gruppo. Nella seconda fase, dagli anni 80 in poi, William Safran, sosteneva che la diaspora si potesse spiegare come una “struttura metaforica“, che disegna un qualcosa di metaforico che si rivolge a diversi simboli, riti, visioni del mondo. Un altro punto sollevato il termine ora disegnato per la vasta gamma di popoli diversi che hanno applicato il termine a se stessi. Nella terza fase, mentre gli anni 90, è stata contrassegnata da una marcata critica sociale ai teorici della seconda fase. I teorici della terza fase sono stati influenzati dalle tinture post moderne cercando di deostruire di scomporre i due principali elementi costruttivi, la patria e la comunità etnica religiosa. Alla fine del secolo scorso è iniziata l’attuale fase di consolidamento, le critiche sociali sono state viste come un modo per mettere in pericolo e di svuotare la nozione di di aspra e di limitare il suo potere analitico e descrittivo. La fase di consolidamento è contrassegnato da una riaffermazione dell’idea di diaspora, che include i suoi elementi fondamentali, le caratteristiche comuni e tipi ideali. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 035 05. La diaspora di William Safran William Safran ha fatto fare un grande passo avanti nel studio e nel concetto di Diaspora teorizzando un elenco delle principali caratteristiche delle diaspore. Il concetto di diaspora può essere applicato quando i membri di una "comunità di minoranze espatriate" condividono diverse delle seguenti caratteristiche: - loro o i loro antenati sono stati dispersi da un "centro" originale a due o più regioni straniere; - mantengono una memoria, una visione o un mito collettivo sulla loro originale patria compresa la sua posizione, storia e risultati; - credono di non essere - e forse non potranno mai essere - pienamente accettati nelle loro società ospitanti e quindi rimangono parzialmente separati; - la loro casa ancestrale è idealizzata e si ritiene che, quando le condizioni saranno favorevoli o loro o i loro discendenti (le generazioni successive alla migrazione o alla diaspora ndr) dovrebbero tornare; - credono che tutti i membri della diaspora dovrebbero impegnarsi al mantenimento o al ripristino della patria originale e della sua sicurezza e prosperità; - continuano in vari modi a relazionarsi con quella patria e la loro coscienza etno-sociale e la solidarietà è un modo importante e ben definito dall'esistenza di tale relazione. 06. La diaspora di Robin Cohen Robin Cohen ho delineato cinque tipi di diaspora moderna: - Vittime di Diaspora: Ebrei, africani, armeni. Molto si è discusso sull’includere anche irlandesi e palestinesi. Molti gruppi di rifugiati contemporanei sono vittime della diaspora, ma deve passare del tempo per vedere se tornano nelle loro terre d’origine o si assimilano nelle terre ospitanti, si creolizzano o si mobilitano come diasporici. - Diaspora Lavorativa: Indiani con contratto di lavoro. C’è un dibattito anche su: cinese e giapponese; Turchi, italiani, nordafricani. Molti altri potrebbero essere inclusi. Un'altra espressione sinonimo è "diaspora proletaria". - Diaspora dovuta all’imperialismo o alla conquista coloniale: russi, potenze coloniali diverse dalla Gran Bretagna. Altre espressioni sinonimi sono "colono" o diaspore "coloniali". - Diaspora per Commercio: Libanese, cinese e si discute anche di: veneziani, indiani uomini d'affari e professionisti, cinesi, giapponesi. 07. Il concetto di Diaspora di William Safran e Robin Cohen ↑↑↑↑ lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 038 06. La critica post-coloniale di Frantz Fanon Lo psichiatra Porot in esame è quella che la malattia mentale degli uomini musulmani dando indicazione profondi su quello che è una concezione razzistica che è ancora presente negli anni 30 e 40 del scorso secolo. Sostiene che la questione della malattia mentale musulmana è sviluppata da un concetto di immaturità dell’individuo formate da un tipo di primitivismo psichiatrico che è una condizione sociale giunta perché l’individuo non riesce ad evolversi. La critica che Fanon fa a questo punto di vista è prima di tutto sulla radice scientifica di tale pensiero e sulla concezione di pigrizia mentale che riporta il pensiero psichiatrico scientifico a forma di razzismo biologico in angue all’inizio del secolo. Un altro aspetto importante di quella è la questione dialogica nel lavoro di Fanon è quella in relazione a un tipo di test per immagini sulle donne musulmane, non dava gli stessi risultati che dava con le donne occidentali. Quello che emerge nel lavoro intellettuale sul tipo di test psichiatrico e che il sorriso del lavoro quantitativo psichiatrico non ha valore se non supportato da questioni antropologiche e fenomenologiche. Il metodo del test non funziona con pazienti musulmani e donne musulmane. Quindi nel dialogo tra psichiatra e paziente le figure che vengono mostrate nel testo devono essere coerenti con la vita sociale e quotidiana delle donne. Se il test è tarato per danni accidentali le immagini che venga visualizzati e sono riconosciute culturalmente dalle donne occidentali che sotto. L’aspetto religioso hanno anche le questioni di esigenze molto precise. Ancora la vita immaginaria non può essere isolata da quella reale, del mondo concreto. L’immaginazione l’immaginario sono possibile solo nella misura in cui il reale ci appartiene quindi nelle figure che non appartengono al nostro mondo culturale queste rimangono aliene e non possono essere presentate nella narrazione. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 039 05. Definire la malattia sociale nel pensiero di Frantz Fanon Quello che per alcune culture è follia per altri potrebbe essere di identificazione da una relazione molto forte con entità extra umana o con una divinità. La questione importante è la dignità e la centralità dell’essere umano. Fanon sostiene che bisogna avere rispetto del cosiddetto folle perché gli mancano tutto rimane un uomo e la sua follia e parte della sua rappresentazione del mondo.rappresentazione del mondo dei musulmani nordafricani che per gli psichiatri aveva un nome: sindrome nordafricana. Sottolinea come queste persone abbiano “fame di umanità” proprio perché trattati in modo disumamo. Quello che dicevano e sostenevano i vecchi manuale di psichiatria sul Nord africano erano forme di colonialismo medico. Te le volte questa sindrome era considerata come forma di pigrizia, un modo per non lavorare e cercare di sottrarsi a quelli che sono pesanti. Il dolore vedendo l’africano è giudicato in consistente sostiene fa quello che dicevano e sostenevano i vecchi manuale di psichiatria sul nord africano erano forme di colonialismo Hijo. Te le volte questa sindrome era considerata come forma di pigrizia, un modo per non lavorare e cercare di sottrarsi a quelli che sono pesanti. Il dolore vedendo l’africano è giudicato inconsistente sostiene Fanon. E ancora tutte le sue azioni saranno giudicate a partire dagli a priori ovvero che è nordafricano è che finge. Un’altra forma di palese razzismo nel dare del tuo amato in classe con lei che si utilizza per le persone accidentali e europee. Fanon sostiene che Sì si continua a non considerare le variabili culturali, religiose, geografiche, linguistica, di genere sessuale e dei nostri pazienti, noi vogliamo come psichiatri come scienziati ma soprattutto come uomini. A questo punto saremo noi a creare una terapia ad hoc. Vent’anni dopo la morte di Fanon sarà la base del pensiero di Franco Basaglia ovvero cercare di umanizzare la terapia e di dare dignità ai pazienti. lOMoAR cPSD|9679654 LEZIONE 040 05. Frantz Fanon e la terapia sociale Dobbiamo considerare anche qual è la sua idea di terapia e quali siano le difficoltà metodologiche. A questo punto il servizio per persone che hanno bisogno di un supporto psichiatrico ma soprattutto del supporto psichiatrico di tipo etnico, deve essere pensato e lavorato in modalità assolutamente personali e identificative del gruppo etnico di appartenenza. Fanon sottolinea come la psicoterapia di gruppo si riveli difficile per i musulmani, oppure quando i successi rapidi si trasformano i miei successi nella terapia psichiatrica. Questi sono dati anche e soprattutto da personale infermieristico o medico non formato delle questioni etniche. Sostiene che è necessario un atteggiamento rivoluzionario perché bisogna superare i pregiudizi occidentali e comprendere in profondità la cultura del paziente. A questo punto l’idea di un day-hospital è ottimale. Alcune malattie o dissociazioni sono frutto dello shock culturale dello scontro con la cultura bianca occidentale e a questo punto bisogna sviluppare un tipo di terapia che rimette insieme la tradizione e la modernità. Un musulmano nordafricano non riconosce la giustizia occidentale perché riconoscerla significherebbe approcciare un tipo di cultura non sua a questo punto la divisione tra gruppi e totali. Anche idea della lingua il significato che è una lingua è una cultura importante, sostiene che l’imposizione coloniale di una lingua, è una forma di colonialismo.