Scarica Paniere Discipline Demoetnoantropologiche prof. Pesce e più Panieri in PDF di Demografia solo su Docsity! Paniere 3 in 1 STREPITOSAMENTE COMPLETO Discipline DEMOETNOANTROPOLOGICHE Prof. Pesce Paniere Nuovo Discipline Demoetnoantropologiche prof. Pesce Completo 3 in 1 Contiene quiz, risposte a perte e fuori paniere Paniere NUOVO, gennaio 2023, Discipline Demoetnoantropologiche COMPLETO: quiz + aperte Prof. Pesce Documento completo contiene sia i quiz che le risposte aperte. DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Professor Pesce Lezione 001 01. Antropologia significa Studio sulle cose Studio sull'uomo Studio sui materiali Studio sull'animale 02. La ricerca antropologica italiana fino agli anni Settanta si è occupata principalmente Della cultura degli indios Della cultura contadina Della cultura nella fabbriche Della cultura terroristica 03. Cosa cercavano i demologi dalla cultura contadina? La ricerca di progresso La ricerca del selvaggio La ricerca della tecnologia La ricerca di autenticità 04. Nell'Ottocento gli antropologi come venivano chiamati? Antropologi da poltrona Antropologi regionalisti Antropologi casalinghi Antropologi nazionalisti 05. Le informazioni inviate agli antropologi alla fine dell'Ottocento da commercianti, evangelizzatori e soldati che limite aveva? Limiti nella comprensione della lingua dello scrivente Il limite era la perdita dell'oggettività perché era presenta già il punto di vista di chi scriveva Solo limiti nei tempi di trasmissione Nessun limite 06. Con “Armchiar” identifichiamo Una casa d'aste Gli antropologi da “poltrona” Un tipo di fabbrica Un negozio di design 07. Il punto di vista nelle relazioni di evangelizzatori, soldati e commercianti era Quello di chi si riteneva uguale agli altri uomini Nessuna delle risposte è esatta Quello dell'uomo bianco che si riteneva superiore Quello di chi si riteneva inferiore agli altri uomini 08. L'animale culturale è Quello che studia l'antropologia fisica Quello che studi l'archeologia Quello che studia la sociologia Quello che studia l'antropologia culturale 09. Jean de Levy studiò la popolazione Tupi Yoruba Dogon Bantu 10. James Frazer ritiene Che la religione cattolica ha forme magiche Che la Chiesa cattolica ha forme di magia Che la magia utilizzata dai selvaggi sia la prova della loro inferiorità Che la magia esiste anche in Occidente 11. L'antropologia studia l'uomo sotto quale aspetto Geologico Culturale Naturale Fisico 12. Cosa studia l'antropologia 13. Commentare il racconto del cittadino americano medio 14. Esporre il pensiero di James Frazer Lezione 002 01. Per tylor il primo tipo di forma religiosa è Il feticismo Il monoteismo L'animismo Il politeismo 02. Il concetto di cultura di Edward Tylor è Un tipo di concetto solo per gli inglesi Stato poco utilizzato Scritto per tutti Scritto da occidentali per occidentali. Intriso di colonialismo britannico 03. Per Tylor le popolazioni erano passate per tre fasi Trogloditi, inferiori e sociali Selvaggi, barbari e civili Nord del mondo, Centro del mondo e Sud del mondo Superiori, inferiori e altri 04. Nel 1871 Edward Tylor scrive Home Culture Primitive Culture Society Culture Religion Culture 05. Commentare il concetto di cultura di Edward Tylor 06. Esporre il pensiero di Edward Tylor Lezione 004 01. Il frate Bernardino de Sahagun cercò Di prendere le parti degli indios attraverso il testo: Historia General de las cosa de Nueva Espana Di aiutare i conquistadores nella pulizia etnica degli indios Di restare neutro nelle questioni tra indios e conquistadores Tutte le risposte sono sbagliate 02. Il 2 giugno del 1537 viene emanata La Bolla papale che sostiene che gli indio non vanno trattati come “animali muti La Bolla papale Veritas Ipsa La Bolla papale Sublimis Deus Tutte le risposte sono vere 03. Il vescovo domenicano Bartolomeo de Las Casas Prese a cuore la condizione degli indios Si occupò della questione degli schiavi africani Fu un feroce inquisitore degli indios Non si occupò della questione degli indios 04. Il Congo Belga prima del 1908 era un possedimento Dell'Italia Della Francia Del re Leopoldo II Del Belgio 05. La scoperta dell'America in realtà è Un tipo di ricerca sulle fonti Una svista Una conquista Una riscoperta 06. L'Imperatore Mutsuito prende il nome dinastico “Meiji” che vuol dire Governo della Tigre Governo dei Samurai Governo illuminato Governo del Drago 07. Il colonialismo: come nasce e come si sviluppa 08. Il razzismo: di cosa si tratta 09. Commentare la Sublimis Deus 10. Parlare di cosa è l'eugenetica e come si sviluppa e dove trova terreno fertile Lezione 005 01. La base della teoria di Lombroso è formata Dall'analisi del cranio del bandito Vilella Dall'analisi del vissuto del bandito Vilella Dall'analisi dell'osso dello stinco del bandito Vilella Dall'analisi dell'osso dell'anca del bandito Vilella 02. Cesare Lombroso è il massimo esponente italiano Dell'etnologia psichiatrica Dell'antropologia criminale Dell'etnografia manicomiale della psichiatria transculturale 03. L'atavismo è L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché colpito in testa da bambino tanto da procurargli in foro sul cranio L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché fosse malato di talassemia L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché derivato da insegnamenti a scuola L'idea che una persona si comportasse in un certo modo perché derivato da comportamenti che esistevano in lontanissimi antenati 04. Cesare Lombroso scrisse Storia della criminalità La crminologia in Italia oggi La donna criminale Lo Stato delinquente 05. Cesare Lombroso e l'antropologia criminale Lezione 06 01. Il Manifesto della Razza viene pubblicato Il 15 agosto 1938 sulla rivista: La difesa della razza Il 5 agosto 1938 sulla rivista: La difesa della razza Il 25 agosto 1938 sulla rivista: La difesa della razza Il 5 agosto 1939 sulla rivista: La difesa della razza 02. La razzializzazione è La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani come derivanti da fattori biologici La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappres entazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute a tare mentali La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute al caso La rappresentazione delle differenze tra i gruppi umani dovute alla condizione sociale 03. Il Italia non presero la tessera del Partito Fascista 10 docenti su oltre 1000, questa è la versine tradizionale 8 docenti su oltre 1000, questa è la versione tradizionale 20 docenti su oltre 1000, questaèla versine tradizionale 12 docenti su oltre 1000, questa è la versine tradizionale 04. L'articolo 1 del Manifesto della razza inizia col sostenere che Le razze umane sono una invenzione Le razze umane non esistono Le razze umane esistevano 10000 anni fa Le razze umane esistono 05. Il Manifesto della razza sostiene che Bisogna essere fieramente razzisti Bisogna studiare ancora molto per capire se le razze esistono Bisogna essere anti razzisti Bisogna essere cauti sulle questioni di razza 06. Commentare il Manifesto della Razza Lezione 009 01. L'eredità culturale per Malinowski è L'insieme dei miti, riti, tecniche di costruzioni, saperi e tradizoni trasmesse da una generazione all'altra Per Malinowski non esiste l'eredità culturale L'insieme dei geni trasmessi con il DNA L'insieme dei racconti dei vissuti delle persone al gruppo 02. Bronislaw Malinowski critica il pensiero di Sigmund Freud sulla teoria Funzionale simbolica Strutturale Edipica 03. La genealogia Per Malinowski è Una descrizione superficiale dei genitori La sola descrizione degli zii materni Una tavola dove si descrivono le relazioni parentali collegate La descrizione su una tavole delle relazioni non parentali 04. Per Malinowski per studiare le relazioni parentali bisogna sviluppare delle registrazioni visive delle diverse famiglie Bisogna non studiare le famiglie ma concentrarsi sulla religione Bisogna sviluppare delle tavole genealogiche Bisonga analizzare solo la famiglai nucleare 05. Lo studio della parentela di Bronislaw Malinowsi Lezione 010 01. Marcell Mauss chiama il dono Fatto dislocato socialmente Aspetto temporaneo di necessità Fatto derivato sociale Fatto sociale totale 02. Gli oggetti scambiati nel Kula sono In realtà non si scambiavano un bracciale, una collana e oggetti comuni ma denaro contante Un bracciale (soulawa), una collana (mwali) e oggetti comuni (gimwali) Un bracciale (mwali), una collana (gimwali) e oggetti comuni (soulawa) Un bracciale (mwali), una collana (soulawa) e oggetti comuni (gimwali) 03. Il Kula è un rito che si pratica Nelle Isole Trobriand Nelle Isole Tremiti Nelle Isole Egadi Nelle Isole Marchesi 04. Il Kula è un rito che Permetteva di partecipare al rito del Potlatch Permetteva di trovare il partner Permetteva di condividere diversi oggetti e rinsaldare le relazioni tutte le risposte sono sbaglaite 05. Parlare del rito del Kula Lezione 011 01. Franz Boas fece ricerca In Spagna, Argentina e Perù In Giappone, Nicaragua e Brasile In Italia, Germani e Francia In Messico, Portorico e Stati Uniti 02. Franz Boas è stato anche Un rappresentate di cravatte Un curatore museale Un esperto nuotatore Un divinatore 03. Il Totemismo per Boas è Un culto esistente solo in Africa Un tipo di culto molto comune tra i Nativi Americani Un culto oramai scomparso Un culto molto comune tra gli italiani 04. Per Boas la differenza tra primitivi e civilizzati è Una questione psicologica Una questione genetica Un costruzione culturale dell'occidente bianco Una realtà 05. Franz Boas prese a cuore la condizione Degli aborigeni australiani Dei Nativi Americani Degli indios del Brasile Tutte le risposte sono esatte 06. Franz Boas rifiuta l'idea evoluzionistica sociale della razze primitive e delle razze civilizzate La teoria di Malinowski della ricerca sul campo L'idea dell'evoluzione della specie di Darwin La teria strutturalista 07. Franz Boas nasce in Stati Uniti Belgio Olanda Germania 08. Esporre il pensiero di Franz Boas Lezione 014 01. Arnold Van Gennep scrive nel 1909 I riti propiziatori I riti di passaggio I riti consolatori i riti apotropaici 02. La prima fase dei riti di passaggio è La soglia Tutte le definizioni sono esatte L'aggregazione Il distacco 03. La seconda fase dei riti di passaggio è Il margine La soglia Tutte le definizioni sono esatte Il limen 04. La terza fase dei riti di passaggio è La soglia Il margine Il distacco L'aggregazione 05. Van Gennep pensa ai riti di passaggio Un qualcosa solo della fase puberale Un qualcosa di temporaneo Come qualcosa che vivono continuamente nella loro esistenza Un qualcosa solo della fase adulta 06. Commentare le tre fasi dei riti di passaggio di Arnold Van Gennep 07. Parlare dei riti di passaggio Lezione 15 01. Margaret Mead fu allieva di Ernesto de Martino Franz Boas Claude Lévi-Strauss Bronislaw Kasper Malinowski 02. L'adolescenza in Samoa è uno studio di Margaret Mead scritto nel 1988 Margaret Mead scritto nel 1948 Margaret Mead scritto nel 1928 Margaret Mead scritto nel 1938 03. i sistemi educativi samoani portano Ad una socializzazione condizionata Ad un tipo di violenza istituzionale Ad un alto grado di socializzazione Ad un aumento dei suicidi 04. La società samoana per Margaret Mead è Semplice e omogenea Deviante e violenta Organizzata e strutturata Caotica e instabile 05. Parlare del pensiero di Margaret Mead Lezione 16 01. La cultura incide Sulla natura e sugli animali Sul DNA Sulle questioni legislative Sul come vedere le cose e sui comportamenti di ognuno 02. Ruth Benedict studiò La religione dei Maya La vita degli Atzechi La questione meridionale La disgregazione della cultura Nativo Americana 03. Nel testo Il cristianesimo e la spada Ruth Benedict analizza la società giapponese in relazione Alle categorie di famiglia, culto degli antenati e cambiamento culturale Alla categoria della tradizione Tutte le risposte sono esatte Alla categoria dell'onore 04. Ruth Benedict fu Allieva di Bronislaw Malinowski Allieva di Ernesto de Martino Allieva di Claude Lévi-Strauss Allieva di Franz Boas 05. che cosa è l'identità? 06. Parlare del pensiero di Ruth Benedict 07. Che cosa è la cultura? Lezione 19 01. Ernesto De Martino si Laurea con una tesi in Filosofia della religione Antropologia sociale Antropologia culturale Etnologia 02. Benedetto Croce fu Allievo di Ernesto De Martino Maestro di Vinigio Grottanelli Maestro di Vittorio Lanternari Maestro di Ernesto De Martino 03. Ernesto De Martino cerca con le sue ricerche Cerca di far carriera nel mondo universitario Cerca di analizzare la cultura Trobriandese Di dare voce e dignità al Sud Italia Cerca di sviluppare una analisi quantitativa sullo stato della nazione italiana 04. Il pianto rituale serve A far superare ad un individuo il prezzo economico del funerale A far superare ad una comunità il momento di crisi dovuto alla perdita di un suo appartenente A far superare ad un individuo la questione sanitaria A far comprender la finalità della vita 05. La perdita della presenza è L'incapacità dell'essere umano di vivere e agire il mondo fenomenico con le proprie categorie storiche, sociali e psicologiche L'incapacità dell'essere umano di vivere e agire il mondo fenomenico senza l'ausilio dei Social Network L'incapacità dell'essere umano di vivere le istituzioni come scuola o famiglia con la propria presenza fisica L'incapacità dell'essere umano di vivere e agire una relazione sentimentale senza essere affetto dal complesso di Edipo 06. La jettatura sopravvive nel Sud Italia Perché l'illuminismo non prese piede nel Sud Italia per l'assenza di una borghesia consolidata Perché il Sud Italia è figlio di tradizioni arabe e Ostrogote Perché è nella natura della gente del Sud Italia Perché la jettatura esiste 07. La crisi della presenza e la natura opprimente nel pensiero di De Martino 08. Parlare del pensiero di Ernesto De Martino Lezione 20 01. Claude Lévi-Strauss nasce nel 1908 1918 1917 1907 02. Claude Lévi-Strauss ritiene Che le culture umane abbiamo diversi stimoli culturali Che le culture umane abbiano una struttura comune ovvero una conformazione simile Che le culture umane siamo evidenziate da una lingua comune Che le culture umane in realtà non siano molto interessanti 03. Claude Lévi-Strauss usa L'analisi delle concordanze lessicali per capire le similitudini tra i popoli La raccolta di utensili per capire la cultura materiale dei gruppi L'etologia per spiegare i fatti sociali Le categorie binarie e contrastive oppositive per comprendere le culture umani 04. Le società fredde sono Società dinamiche e che accettano il cambiamento dei loro membri Società che vivono ai Poli Società statiche che restano bloccate nello scorrere degli eventi strorici e sociali Società che si interessano poco dei sentimenti e delle pulsioni 05. Le società calde sono Società statiche che restano bloccate nello scorrere degli eventi strorici e sociali Società dinamiche e che accettano il cambiamento dei loro membri Società che vivono all'Equatore Società che si interessano molto dei sentimenti e delle pulsioni 06. Il tabù dell'incesto rappresenta Una capacità medica di non permettere genia malata Una questione psicologica diretta al controllo delle pulsioni Una modalità culturale di aumentare le relazioni Un meccanismo di difesa della comunità 07. Le famiglie possono essere Allargata e nucleare Estesa e organica solo la famiglia di tipo Occidentale Unilaterali e bilaterali 08. I sistemi familiari unilineari possono essere Superiore e inferiore Matrilineari e patrilineari Strutturata e organica Ridotta e organica 09. Claude Lévi-Strauss divide le società in Società avanzate e società tradizionali Società egemoni e società subalterne Società fredde e società calde Società superiori e società inferiori 10. Parlare del pensiero di Claude Lévi-Strauss 11. Parlare della parentela e del'atomo di parentela nel pensiero di Lévi-Straus 12. Parlare della famiglia e delle strutture parentali Lezione 23 01. Appadurai elabora La categoria di mimesi due panorami culturali Quattro panorami culturali Cinque panorami culturali 02. Per Etnorama intendiamo Il panorama dei media e delle rappresentazioni dello spettacolo come Bollywood Il movimento di persone, volontario o meno, che danno vita a diaspore o turismo con nuovi tipi di relazioni Il panorama della finanza globale sempre connessa Il panorama delle ideologie politiche che si reificano in modo diverso da paese apaese 03. La deterritorializzazione rappresenta Uno dei presupposti della diaspora La forma primordiale di cataclisma La conquista dello spazio vitale L'intreccio di culture 04. Arjun Appadurai rielabora Il concetto di mimesi Il concetto di cultura La categoria di struttura Il concetto di sovra-struttura 05. Arjun Appadurai è uno dei massimi esponenti della corrente degli studi funzionalisti Post- coloniali Struttural- Funzionalisti Strutturalisti 06. Arjun Appadurai antropologo post-coloniale 07. Arjun Appadurai 08. Commentare i panorami culturali di Arjun Appadurai Lezione 24 01. Arjun Appadurai, S. J. Tambiah e D. Gupta criticano il concetto di casta di Louis Dumont La cultura Occidentale dei fast-food Ognuno di loro gli altri due Gli Stati Uniti e il loro imperialismo 02. Le caste si trovano in Giappone Cina India Corea 03. La casta si fonda per Louis Dumont su Organizzazione e carità Genere maschile e genere femminile Potere e stratificazione sociale Tutte le definizioni sono sbagliate 04. Louis Dumont ritiene che Gli intoccabili sono alla base della diversificazione Non c'è differenza tra le quattro differenti caste I guerrieri possono sostituire le altre caste Brahmani e guerrieri sono correlati e dipendenti 05. Cosa sono le caste? Lezione 25 01. Jean-Pierre Olivier de Sardan scrive il saggio Anthropologie structurelle Dieu d'eau Le politique du terrain Non-Lieux. Introduction à une anthropologie de la surmodernité 02. Le politiche del campo vivono di Intuizioni Improvvisazioe Tutte le risposte sono giuste Bricolage 03. Sul campo bisogna Saper leggere i libri giusti saper elaborare astruse teorie Saper fare buone fotografie Saper perdere tempo 04. Cosa significa impregnarsi sul campo? Significa farsi raccontare le culture che si vuol studiare da altri significa farsi registrare diverse ore di interviste e poi sbobbinarle a casa propria Vuol dire vivere con i soggetti di studio e condividere emozioni e momenti Vuol dire restare inerti come osservatori e poi redigere il proprio diario di campo 05. Jean-Pierre Olivier de Sardan e la politica del campo Lezione 28 01. L'etnografia contemporanea pone l'accento su Attivismo Impegno Tutte le definizioni sono esatte Etica 02. George E. Marcus ha una formazione Nel campo dell'economia e del diritto Medica e psichiatrica Archeologica e biologica Filosofica e storica 03. Per George E. Marcus le ansie metodologiche sono I limiti di una ricerca in un solo campo e dell'etnografia Solo una questione accademica I limiti della capacità umana Tutte le risposte sono sbagliate 04. I campi di interesse di George E. Marcus si indirizzano Sulla parentela e sulla genealogia Sul sistema globale e sul sistema politico capitalista Sulla religione e sulla secolarizzazione Sul concetto di razza e anti-razza 05. Commentare le ansie metodologiche nella ricerca multisituata 06. George E. Marcus e la ricerca multisituata Lezione 29 01. Le rotte migratorie sono Un tipico esempio di studio dei media Un tipico esempio di studio culturale sulla tecnologia Un tipico esempio di nuovo sviluppo di studi Un tipo di studio statistico 02. Le questioni biomediche sono Un tipico esempio di studio culturale sulla tecnologia Un tipico esempio di nuovo sviluppo di studi Un tipo di studio solo dell'ambito medico Un tipico esempio di studio dei media 03. Moi, le noir di Jean Rouche è Un tipico esempio di studio culturale sulla tecnologia Un tipico esempio di studio dei media Un tipico esempio di nuovo sviluppo di studi Un tipico esempio di studio fumetti 04. Le arene disciplinari sono per George E. Marcus Le differenti scuole antropologiche americane L'analisi degli archivi Le correnti teoriche e gli studi riconducibili direttamente all'antropologia Le correnti teoriche e gli studi non riconducibili direttamente all'antropologia 05. I soggetti di studio e le arene disciplinari nella ricerca multisituata Lezione 30 01. La tecnica multisituata di seguire la gente significa stare insieme alle persone solo nei riti quotidiani Essere insieme alle persone nei loro momenti anche quelli che possono sembrare inutili stare insieme alle persone solo nei momenti dei riti di passaggio Essere insieme alle persone solo pe poche ore al giorno 02. L'etnografia multisituata è una etnografia Corsiva Direttiva Statica Mobile 03. La tecnica multisituata di seguire la cosa significa Seguire la circolazione degli oggetti come ad esempio le opere d'arte Seguire la circolazione dei conflitti come nel campo della biomedicina Seguire la circolazione delle metafore e delle allegorie Seguire la circolazione delle metafore e dei simboli 04. Nell'etnografia multisituata gli oggetti di studio sono rappresentati per mezzo di Diverse tecniche Diverse fotografie Diverse registrazioni Tutte le definizioni sono esatte 05. Come si costruisce una ricerca multisituata? Lezione 33 01. La religione è Uno sfogo della società Un bisogno della società Una struttura della società Un culto esistente per ragioni politiche 02. Bisogna mettere a conoscenza una comunità della nostra volontà di studiarla? No, perché così si fa prima sia nella raccolta dati che nell'analisi No, perché non bisogna condividere tutto di una ricerca Sì, per avere uno scambio franco e leale Si, però senza condividere informazioni 03. I risultati di una ricerca vanno condivisi. Perché? Perché siano motivo di scontro Perché siano motivo di ricerca di fondi per altre ricerche Perché siano motivo di autoesaltazione Perché siano motivo di dibattito e confronto 04. Non nuocere alla cultura/comunità che si studia significa Semplicemente cercare di finire tutto il prima possibile e non condividere i risultati Evitare di parlare con i responsabili per non entrare in beghe politiche Non chiedergli fondi per continuare la ricerca Portare avanti uno studio senza recar danni a quelle persone 05. Etica nella ricerca sociale Lezione 34 01. I teorici della terza fase sono stati influenzati dalle letture postmoderne e cercano di deostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "famiglia" e "imprenditori" di deostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "dio" e "potere". di deostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "terra" e "singolo". di decostruire e scomporre i due principali elementi costitutivi che delimitano l'idea diasporica, vale a dire "patria" e "comunità etnica / religiosa" 02. William Safran parla di diaspora come Metafora psichica Struttura delirante Metafora mentale Struttura metaforica 03. La seconda fase del termine diaspora si ha Negli anni Ottanta Negli anni Sessanta Negli anni Settanta Negli anni Novanta 04. Con Diaspora con la D maiuscola ci riferiamo Alla Diaspora Cecena Alla Diaspora italiana Alla Diaspora ebraica Alla Diaspora armena 05. Per diaspora intendiamo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi m embri in diverse parti del mondo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mon do una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con gli altri suoi membri in diverse parti del mondo Un gruppo che emigra da una zona del paese all'altro Un piccolo gruppo che trasmigra Solo la prima diaspora ebraica 06. Commentare le tre fasi del termine Diaspora Lezione 35 01. Le vittime di diaspora sono Tutte le definizioni sono esatte Chi ha perso la propria patria per mezzo di un altro gruppo ed è divenuto diasporico Chi ha perso la propria patria per mezzo di un evento naturale come un terremoto Chi diviene diasporico per colpa di un potere coloniale 02. William Safran parla di Comunità d minoranze espatriate Società segrete espatriate comunità indigene stanziali Civiltà Indigene non diasporiche 03. Per Safran i diasporici Continuano a mantenere relazioni con la madrepatria Non sono capaci di scegliere se considerarsi diasporici o no Tagliano tutti i ponti con chi è rimasto in patria Cancellano le proprie tradizioni 04. William Safran sostiene che Non si odia ma nemmeno si idealizza il luogo di provenienza Si odia la propria patria La casa e quindi la patria dei diasporici viene idealizzata La casa è ormai il luogo di approdo 05. La diaspora di William Safran 06. La diaspora di Robin Cohen 07. Il concetto di Diaspora di William Safran e Robin Cohen Lezione 38 01. Fanon critica il Prof. Porot per le affermazioni Sull'apparato medico dell'epoca Sugli algerini poco inclini a farsi curare Sui musulmani che sono quasi dei primitivi Sulla condizione della classe medica dell'epoca 02. Con la critica al Prof. Porot Fanon critica L'università La classe medica dell'epoca Lo Stato francese Tutta la teoria etnopsichaitrica dell'epoca 03. Per Fanon bisogna utilizzare la psichiatria e La pediatria La sociologia La psicologia L'antropologia e la fenomenologia 04. Il fallimento del test TAT sulle donne musulmane per Fanon è dovuto A non capire che i modelli di domande sono tarate per gli occidentali e quindi non nell'universo di senso delle donne musulmane La vita immaginaria non può essere slegata da quella reale Tutte le definizioni sono esatte A non capire che ci sono implicazioni religiose, indicate sul corano, che le bloccano 05. Per Fanon il lavoro competente con un'altra cultura significa Ignorarla Studiarla ma non praticare la sua conoscenza Sapere poco per non farsi influenzare Conoscerla 06. La critica post-coloniale di Frantz Fanon Lezione 39 01. Nei vecchi manuali di psichiatria i musulmani Nord Africani erano considerati Una razza subalterna Una razza inferiore Una sotto razza Una razza di sfaticati 02. Nelle culture altre la follia è vista Come follia Come una relazione forte con una divinità Come forma di malattia portata dai bianchi Nessuna delle risposte è esatta 03. Per Fanon bisogna avere rispetto del folle perché Tutte le definizioni sono esatte Perché è un essere umano è la sua rappresentazione del mondo Perché è una persona con una dignità 04. Avere fame di umanità... Era la condizione del prigioniero nella colonia penale nella Guyana francese Era la voglia del malato mentale europeo a Blida Era la condizione dei medici a Blida Era la condizione e voglia del malato mentale musulmano per il trattamento disumano che sopportava 05. Definire la malattia sociale nel pensiero di Frantz Fanon Lezione 40 01. Il musulmano Nord Africano non riconosce la legge Occidentale perché Significa rivedere il proprio mondo Significa accettare un giudizio Significa accettare e abbracciare un tipo di cultura non suo Significa accettare una colpa 02. Per Fanon uno dei motivi dei fallimenti delle terapie è dovuto All'analfabetismo dei Musulmani, da qui una critica al governo coloniale Alla Sindrome Nord Africana All'incapacità degli psichiatri Alla volontà del paziente di non voler guarire 03. Per un individuo della tribù dei Kabila confessare un crimine ha Connotazioni solo religiose Connotazioni sociali, cultruali e religiose Connotazioni pratiche Connotazioni legislative 04. Per Fanon per curare una persona bisogna Comprendere la famiglia e gli affetti del paziente Comprendere in profondità la cultura del paziente Comprendere il vissuto del paziente Comprendere in profondità la nosografai del paziente 05. Frantz Fanon e la terapia sociale Lezione 43 01. Durante l'epoca coloniale l'educazione in Brasile era in mano Ai francescani Ai carmelitani Ai domenicani Ai gesuiti 02. Le prime missioni in Brasile si formano grazie a Il vescovo Bartolomeo de las Casa Frate Bernardino da Sahagun Frate Agostino Gemelli Padre Manuel de Nobrega 03. La cacciata dei Gesuiti dal Brasile si deve a Herman Cortez Amerigo Vespucci Marchese di Pombal Francisco Pizarro 04. I Gesuiti vengono scacciati dal Brasile nel 1759 1739 1769 1749 05. La cultura pedagogica brasiliana Lezione 44 01. Nel 1988 in Brasile Si ha la scuola obbligatoria per tutti Si ha un nuovo colpo di stato C'è il campionato del mondo di calcio e il Brasile vince il suo quarto mondiale Entra in una profonda depressione e viene taglaita la cuoal pubblica per tutti 02. La pedagogia degli oppressi è Un'opera complessa e eterogenea Una ricerca sui fini ultimi dell'uomo Un testo semplice e colloquiale Un'opera che Freire non ha mai amato 03. La pedagogia di Freire è Una pedagogia ancora ancorata ai vecchi stilemi Una pedagogia politica Una pedagogia economica Una pedagogia giuridica 04. Freire considera la curiosità Un momento di democrazia mancata Un momento di libertà mancata Un momento di stallo della coscientizzazione Un momento altamente pedagogico 05. La pedagogia degli oppressi Lezione 45 01. Nell'educazione bancaria Si privilegia la matematica Si instaura un meccanismo di cooperazione tra discente e docente Si reificano i meccanismi della società ovvero una società anti- democratica Si rappresenta una società egualitaria 02. Pe Freire la pedagogia è Un atto educativo Un atto sociale Un atto sentimentale Un atto politico 03. Freire rifiuta la vecchia pedagogia e la chiama Educazione bancaria Educazione nazional- popolare Educazione socialista Educazione post- elettorale 04. Il fine ultimo di Freire è Far promuovere i discenti Sovvertire la dittatura in Brasile Educare e punire La presa di coscienza dell'individuo che diviene produttore di cultura 05. Freire recupera La superstizione come forma di sapere tradizione e fonte di dialogo La matematica e il latino messe da parte durante la dittatuta militare La cultura militare come fonte di dialogo e organizzazione La pedagogia dei gesuiti che aveva funzionato in Brasile 06. Analizzare la pedagogia degli oppressi in relazione alla vita di Paulo Freire Tutte le definizioni sono esatte L'invasione degli italiani L'invasione degli irlandesi L'invasione dei polacchi 02. Il report dell'ispettorato per l'immigrazione al congresso degli Stati Uniti nel 1919 sostiene che Gli italiani puzzano, rubano, vivono in almeno 10 in ogni casa e sono dediti al furto e all'elemosina Gli italiani sono brava gente ed è un mito quello della loro disonestà Gli italiani sono brava gente Gli italiani non sono più delinquenti degli altri gruppi di immigrati negli Stati Uniti 03. Richard Nixon sosteneva che Non si trovava un comunista onesto Non si trovava un democratico onesto Non si trovava un italiano onesto Non si trovava un repubblicano onesto 04. Richard Nixon è stato Presidente (repubblicano) degli Stati Uniti dal 1969 al 1974 Segretario di Stato (repubblicano) degli Stati Uniti dal 1969 al 1974 Vice Presidente (repubblicano) degli Stati Uniti dal 1969 al 1974 Governatore dello Stato della Florida 05. Pensare all'utilizzo delle categorie di Fanon oggi 06. Quali sono i malintesi dell'etnopsichiatria secondo Roberto Beneduce 07. Fanon e le radici dell'etnopsichiatria 08. La violenza in Fanon/Beneduce: esporre la questione coloniale tra Francia e Algeria 09. Cosa intende Roberto Beneduce con la categoria corpo razziale? 10. La libertà in Freire e la libertà in Fanon 11. Comparare Il pensiero di Freire e di Fanon 12. La follia e il magrebino: analisi post-coloniale di Frantz Fanon 13. Fallimento della terapia occidentale sui pazienti arabi: il caso del test TAT 14. Commentare la sindrome Nord-Africana nella critica di Fanon 15. Parlare della critica di Fanon al Prof. Porot e a tutta l'etnopsichiatria dell'epoca 16. La libertà e la democrazia nel pensiero di Freire 17. La critica alla pedagogia degli oppressi di Freire SECONDA PARTE RISPOSTE APERTE 18. La coscientizzazione nel pensiero di Freire 19. Educazione come pratica di libertà 20. Il pensiero di Freire nel Brasile dei movimenti democratici 21. Comparare i diversi movimenti di alfabetizzazione 22. I movimenti di afabetizzazione in Brasile 23. Riflettere sulla condizione brasiliana durante il colonialismo 24. Riflettere sul concetto di migrazione alla luce dei brevi articoli della lezione 48 25. Commentare i nuovi dannati della terra secondo Beneduce Il colonialismo: come nasce e come si sviluppa A partire dal 1880 sia gli stati di antica formazione, sia quelli che avevano raggiunto da poco l’unità nazionale (Belgio, It alia, Germania) incominciarono a espandere i propri territori attraverso le conquiste delle colonie. Il colonialismo fu, infatti, un fenomeno che si sviluppò in seguito alle esplorazioni geografiche, e coinvolse soprattutto i territori asiatici e americani, con la fondazione in Africa, in un primo tempo, solo di stazioni commerciali (per il rifornimento di oro, avorio e schiavi) e portuali di supporto per le spedizioni marittime verso l'Asia. Le cause fondamentali che hanno determinato il colonialismo furono lo spirito imperialista, lo sviluppoeconomico e l’aumento della popolazione. Il razzismo: di cosa si tratta Il razzismo è un fenomeno che è determinato dalla concezione della superiorità di una razza sulle altre. La nostra storia inf atti è determinata da numerosi capitoli caratterizzati da una falsa interpretazione della teoria dell’evoluzione darwiniana che hanno portato a una maggiore diffusio ne di questo fenomeno. Il panorama culturale spesso ha diffuso una concezione errata della concezione della lotta per l'esistenza e della selezione naturale di Darwin, dove vinceva l’idea del “più forte” che riesce a sopravvivere ai “più deboli”. Commentare la Sublimis Deus La nota un'enciclica papale Sublimis Deus ("Il Dio sublime") è una bolla di Papa PaoloIII del 2 giugno 1537, nella quale viene condannata la schiavitù degli indios. In questa bolla era contenuta un’affermazione dirompente: “Indios veros homines esse“. Gli indios infatti venivano considerati come oggetti e quindi era possibile schiavizzarli dalle civiltà occidentali. Ma attraverso questa enciclica papale iniziò una forte disputa sul concetto di umanità di questa popolazione che ha diviso il mondo accademico. Questa enciclica papale infatti rappresenta una vera e propria rivoluzione perché dimensione religiosa e dimensione scientifica. Secondo l’antropologo infatti la magia era una prima forma di pseudoscienza, che aveva il compito spiegare e orientare a proprio favore la realtà. Il mago attraverso parole e gesti rituali possedeva un potere sovrano sulla natura quindi capace di interpretarla e controllarla. Secondo Frazer nel corso del tempo si è sviluppata una transizione dalla magia alla religione e da questa alla scienza determinata dalla tendenz a del pensiero a perfezionare se stesso. La dimensione della magia e della religione rappresentano il tema centrale di molta letteratura antropologica, tuttavia l’approccio di Frazer è molto differente anche se incompleta. Il suo studio ha portato a uno sviluppo generale dei modi di pensare dal magico al religioso e, infine, al modo d i pensare scientifico. Il suo lavoro è stato utilizzato come punto di riferimento per molti altri antropologi perché era il risultatodi sintesi e confronto di una grandis sima varietà di pratiche religiose e magiche. Gli studi sul totemismo, sulle usanze delle popolazioni dell'Australia, dell'Africa e del Nord America diffuso nel mondo accademico occidentale usi e tradizioni altrimenti sconosciute. Lezione 2 Commentare il concetto di cultura di Edward Tylor Edward B. Tylor (1832-1917), è considerato uno dei padri degli studi etnologici e antropologici. Nel 1871 pubblica la sua opera più celebre, il sag gio Cultura primitiva sviluppò una definizione antropologica di cultura che divenne un pilastro interpretativo per molti studi antropologici. Secondo Tylor per cultura si intende “un insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume, e qualsiasi altra capacità e abi tudine acquisita dall’uomo come membro di una società”. Quindi per Tylor bisogna prendere in considerazione tutti questi aspetti per poter davvero conoscere una determinata comunità. Esporre il pensiero di Edward Tylor Edward B. Tylor (1832-1917), è considerato uno dei padri degli studi etnologici e antropologici. Nel 1871 pubblica la sua opera più celebre, il saggio Cultura primitiva sviluppò una definizione antropologica di cultura che divenne un pilastro interpretativo per molti studi antropologici. Tylor viene definito da molti manuali un “antropologo da tavolino”, perché tecnicamente non si recò personalmente nei luoghi in cui vivevano le popolazioni oggetto delle sue indagini. Infatti per poter fare le sue ricerche e i suoi studi utilizzò resoconti di missionar i ed esploratori. Nel panorama culturale e accademico rappresenta uno dei pilastri dell’antropologia perché ha determinato una definizione antropologica chiara di cultura e ha dedicato diversi studi sull’analisi della storia delle religioni. Secondo quest’ultimo aspetto secondo l’antropologo la religione è determinata da uno schema evoluzionistico caratterizzato da fasi teorico- simboliche. LEZIONE 3 Cosa è il Darwinismo sociale? Il Darwinismo sociale è un’applicazione allo studio delle società umane dei principi darwiniani. Nel corso dei vari contesti storici il panorama culturale spesso ha diffuso una concezione errata della concezione della lotta per l'esistenza e della selezione naturale di Darwin, dove vinceva l’idea del “più forte” che riesce a sopravvivere ai “più deboli”. In realtà nella seconda metà dell'Ottocento a opera dei pensatori positivisti, in particolare H. Spencer, si era diffusa la corretta definizione di l'es istenza e della selezione naturale del Darwinismo sociale caratterizzata “dall’adattamento” deisoggetti all’ambiente. Parlare del pensiero di Charles Darwin Charles Darwin biologo e naturalista inglese fu uno dei maggiori esponenti delle scienze naturali. Egli divenne noto nel panorama accademico e scientifico per le sue teorie di carattere scientifico che, nel 1800, misero in discussione le credenze religiose della cristianità. Attraverso la “L’origine delle specie” (1859) infatti aveva messo in discussione il posto stesso dell’uomo sulla terra. La sua teoria evolutiva era determinata dalla sopravvivenza e dal mutament o di tutte le specie secondo il processo di selezione naturale determinata dalla condizione di adattamento all’ambiente. Quale era il pensiero dei predecessori di Darwin Charles Darwin biologo e naturalista inglese fu uno dei maggiori esponenti delle scienze naturali. Egli divenne noto nel panorama accademico e scientifico per le sue teorie di carattere scientifico che, nel 1800, misero in discussione le credenze religiosedella cristianità. I predecessori di Darwin avevano una visione dello sviluppo delle varie forme di vita fortemente condizionato dalla dimensione religiosa quindi non si basava sulla dimensione scientifica. LEZIONE 4 LEZIONE 6 6. Commentare il Manifesto della Razza Il Manifesto della Razza pubblicato nel 1938 anticipa la promulgazione della legislazione razziale fascista. Esso si può considerare il primo documento da cui scaturirono le leggi razziali. Questo testo è il risultato dell’unione della comunità il rito del Kula era considerato un’istituzione fondamentale per molte di queste societàmelanesiane perché usato come simbolo di rafforzamento delle reti di parentela e delle credenze. LEZIONE 11 08. Esporre il pensiero di Franz Boas Franz Boas (1858-1942) è stato il caposcuola dell’antropologia statunitense e il maestro di una generazione di brillanti studiosi, della cultu ra americana come ad esempio Alfred Kroeber, Edward Sapir, Ruth Benedict, Margaret Mead, Robert Lowie. Boas studiò le società degli indiani americani del Nord-Ovest, come i Kwakiutl della Columbia britannica, in tutti i loro aspetti. L’approccio di studio di Boas andava contro etnologia da tavolino, il suo motto di Boas era infatti «Tutti sul campo!». Secondo il pensiero del particolarismo culturale Boas, afferma che ogni cultura possiede delle peculiarità che la rendono unica e irriducibile a uno schema universale come quello degli stadi evolutivi. Per questo motivo, secondo lo studioso, ogni cultura deve essere studiata e compresa in relazione allo specifico ambiente in cui si sviluppa. LEZIONE 12 Parlare del rito del Potlatch Il potlach è un rituale durante il quale un ricco ospite ostenta il suo prestigio e i suoi beni, distribuisce doni agli invitati e, per ribadire la sua condizione abbiente, brucia e distrugge oggetti di valore. Il potlach è dunque una singolare cerimonia di cui Boas attraverso il suo approccio sul campo rivelò il significato economico e sociale, ovverola creazione di un sistema circolare di relazioni e beni materiali. Che cosa è il particolarismo storico Franz Boas sviluppa il particolarismo storico, un paradigma alternativoall’evoluzionismo. Secondo lo studioso ogni cultura ha una sua storia unica e una sua ben definita durata; per comprendere a fondo una determinata civiltà è dunque indispensabile ricostruirne l'iter storico e particolare. Ogni cultura possiede dellepeculiarità che la rendono unica e irriducibile a uno schema universale come quello degli stadi evolutivi. Franz Boas e il Potlatch Franz Boas (1858-1942) è stato il caposcuola dell’antropologia statunitense e il maestro di una generazione di brillanti studiosi, della cultu ra americana come ad esempio Alfred Kroeber, Edward Sapir, Ruth Benedict, Margaret Mead, Robert Lowie. Boas studiò le società degli indiani americani del Nord-Ovest, come i Kwakiutl della Columbia britannica, in tutti i loro aspetti. Grazie ai suoi studi è stato possibile comprendere la particolarità di un rito cerimoniale il porlach. Il potlach è un rituale durante il quale un ricco ospite ostenta il suo prestigio e i suoi beni, distribuisce doni agli invitati e, per ribadire la sua condizione abbiente, brucia e distrugge oggetti di valore. Il potlach è dunque una singolare cerimonia di cui Boas attraverso il suo approccio sul campo rivelò il significato e conomico e sociale, ovvero la creazione di un sistema circolare di relazioni e beni materiali. LEZIONE 13 Cosa è il rito? Con rito si intende ogni atto o insieme di atti, svolti in sequenza, caratterizzati anche dall’uso di forme verbali codificat e dalla tradizione, il tutto eseguito secondo norme codificate, che divengono normative per tutti i partecipanti. Generalmente i riti sono strettamente legati alla religione e alla sfera del sacro ma esistono riti legati anche alla sfera politico- economica. Il rito è un elemento fondante della realtà, che tende a spiegare aspetti del reale in modo continuo, attraverso l a riproposizione di racconti odi formule che si ripetono. L’intera comunità è coinvolta nei vari passaggi Cosa è il Trickster? La figura del Trickster è presente sia nella mitologia sia nella religione. È una figura ambigua, un personaggio, uomo, donna o animale antropomorfo, vorace, abile nell'imbroglio caratterizzato da una condotta amorale, al di fuori delle regole convenzionali. Cosa è il mito? l mito è un prodotto a sé stante che proietta parti della realtà in un mondo “altro”, fatto da luoghi impossibili da frequentare per la quasi totalità degli esseri viventi. Il Mito è un elemento che spesso ritroviamo nella cultura di vari popoli perché è un prodotto culturale Il rito e il mito Mito e rito sono due elementi che spesso ritroviamo nella cultura di vari popoli e che, anche se apparentemente non sembrano avere niente in comune, in realtà si caratterizzano per il fatto di essere due prodotti culturali che presentano delle analogie,sia il mito che il rito sono elementi fondanti della realtà, che tendono a spiegare aspetti del reale in modo continuo, attraverso la riproposizione di racconti o di formule che si ripetono. Entrambi coinvolgono la collettività della comunità. Con rito si intende ogni atto o insieme di atti, svolti in sequenza, caratterizzati anche dall’uso di forme verbali codificate dalla tradizione, il tutto eseguito secondo norme codificate, che divengono normative per tutti i partecipanti. l mito invece è un prodotto a sé stante che proietta parti della realtà in un mondo “altr o”, fatto da luoghi impossibili da frequentare per la quasi totalità degli esseri viventi. Parlare del pensiero di Angelo Brelich Angelo Brelich (Budapest 1913 – Roma 1977) è una delle voci più autorevoli della storia delle religioni e, più in generale, delle nuove scienze umane. Fu uno studioso di fama internazionale, è stato allievo di Karl Kerényi. Lo studioso ha evidenziato l’esigenza di valutare la religione come fenomeno culturale integralmente umano, da analizzare, nelle sue espressioni concrete – con l’ausilio della comparazione storica. Le sue ricerche sul politeismo, sulla mitologia, sulle iniziazioni, per citare soltanto i principali argomenti di studio, ne accrebbero la notorietà in Italia e all'estero, ma ciò che di lui soprattutto a ndava emergendo era l'importanza del contributo all'edificazione della disciplina storico-religiosa. LEZIONE 14 Commentare le tre fasi dei riti di passaggio di Arnold Van Gennep Arnold Van Gennep definì riti di passaggio tutte quelle cerimonie pubbliche che celebrano un cambiamento di status, ovvero un mutamento nella posizione che un individuo occupa nella società, una variazione dei compiti che egli svolge. Van Gennep scoprì che molti riti di passaggio comprendevano tre fasi. Egli definì la prima un fattore fondamentale dalla prima delle due descrizioni, viene invece spesso trascurato o non considerato proprio dalla seconda, che di solito piuttosto che addentrarsi tra le varie sfaccettature del discorso, come possono essere le possibili variabili intervenienti, preferisce accontentarsi della formulazione di approssimazioni dialettiche. Esporre il pensiero di Clifford Geertz La riflessione teorica di Geertz prende l'avvio da un profondo ripensamento del metodo etnografico. Non basta più andare sul posto ed osservare - secondo la concezione veni, vidi, vici, come la chiama Geertz (1973). La presenza e la viva esperienza non bastano più a garantire l’accesso a un’altra cultura: tale accesso deve passare attraverso la comprensione del sistema di significati che i nativi attribuiscono alla propria vita sociale. LEZIONE 18 Lamberto Loria e l'esposizione universale del 1911 Nel 1911 (anno del grande giubileo laico) nel contesto dell'Esposizione Universale di Roma dedicata al cinquantenario dell'unificazione nazionale, Lamberto Loria - celebre viaggiatore ed etnologo - viene incaricato di allestire una grande Mostra di Etnografia italiana. Questa mostra ha una grande rilevanza culturale perché è stata utilizzata come mezzo per costruire l’identità italiana attraverso la tradizione popolare. In questa mostra tuttavia si sviluppa il concetto ossimoro del “veramente autentico” perché molti oggetti erano ricostruiti. Attraverso questa mostra è stato possibile constatare come la tradizione è una dimensione in continua trasformazione e mutamento. LEZIONE 19 La crisi della presenza e la natura opprimente nel pensiero di De Martino Nel 1948 Ernesto De Martino inserisce nell’opera Mondo Magico, il concetto di “presenza” ma non ne presenta una definizione chiara. Secondo l’autore è molto importante non solo cogliere il carattere storico della realtà, ma bisogna altresì riconoscere che la stessa “presenza umana” è un prodotto della storia. La presenza sarebbe, in tal senso, un “sapersi e sentirsi presenti” che consiste in un rapporto emotivamente connotato con il mondo e con il proprio essere. De Martino lavorò su alcuni documenti tratti dalla letteratura etnologica e psicopatologica evidenziando il concetto di presenza delineato per lo più attraverso una via “negativa”, quella che mette in mostra la sua “crisi”. De Martino aveva inquadrato questo momento negativoentro una prospettiva dialettica. Parlare del pensiero di Ernesto De Martino Storico delle religioni ed etnologo meridionalista italiano (1908 - 1965). A lui si devono un'interpretazione storicista delle manifestazioni religiose di comunità lontane. La particolarità di De Martino non entra in rapporto diretto con le civiltà d’interesse etnologico, non ne esplora l’universo culturale – il cui segno distintivo più appariscente è costituito dalla magia – con l’ausilio di proprie categorie interpretative, ma le esamina attraverso gli occhi di altri osservatori; al centro del suo interesse è la definizione del ruolo che l’etnologia deve assumere per trovare una propria collocazione nell’ambito dello storicismo. LEZIONE 20 Parlare del pensiero di Claude Lévi-Strauss Claude Lévi-Strauss è considerato il padre dell’antropologia moderna, nonché uno deipensatori di spicco del mondo del XX secolo. Fondatore dell’antropologia strutturale, formulò un approccio in grado di cambiare per sempre la storia di questa disciplina e grazie a cui ottenne una solida popolar ità all’interno del mondo accademico. Tra gli antropologi certamente è stato tra i più influenti dello scorso secolo. L’importanza scientifica dell’opera di Lévi-Strauss è legata soprattutto all’uso in campo etnologico dei metodi sviluppati all’interno della linguistica strutturale. L’antropologico concepisce l’organizzazione della vita sociale c ome un insieme di sistemi a carattere linguistico, basati su livelli di attuazione dei processi di scambio (di beni, di donne, di messaggi). Parlare della parentela e dell'atomo di parentela nel pensiero di Lévi-Straus Nel 1947 Claude Lévi-Strauss analizza e studia le strutture elementari della parentela. Il valore "istituzionale", nel senso più fecondo del termine, e cioè il carattere di veri e propri "fondamenti" che questa vasta indagine comparativa dei sistemi di parentela offre, è determinata dal legame tra impegno teorico astraente e concreta. Analizzando le regole sociali dei matrimoni, Levi-Strauss affronta anche la problematica questione della proibizione dell'incesto che possiede tanto l'universalità dei fatti di natura quanto il carattere coercitivo di leggi e istituzioni. Per Lévi-Strauss per “atomo di parentela” si intende la configurazione costituita da: una donna e il figlio maschio di lei, il fratello della donna e il marito di essa. Parlare della famiglia e delle strutture parentali Nel 1947 Claude Lévi-Strauss analizza e studia le strutture elementari della parentela. Il valore "istituzionale", nel senso più fecondo del termine, e cioè il carattere di veri e propri "fondamenti" che questa vasta indagine comparativa dei sistemi di parentela offre, è determinata dal legame tra impegno teorico astraente e concreta. Analizzando le regole sociali dei matrimoni, Levi-Strauss affronta anche la problematica questione della proibizione dell'incesto che possiede tanto l'universalità dei fatti di natura quantoil carattere coercitivo di leggi e istituzioni. LEZIONE 21 Marvin Harris e il materialismo culturale Harris fu il fondatore e il principale rappresentante della corrente del materialismo culturale in antropologia. Tra i libri tradotti in italiano ricordiamo “Cannibali e re”, “Buono da mangiare”, e “La nostra specie”. Nel panorama culturale Marvin Harris fu considerato un innovator e nel suo campo attraverso l’antropologia culturale. L’antropologia culturale è una forma di neomarxismo, che interpreta le condizioni materiali come fattore determinante del modo di essere presente e futuro dei popoli. Secondo Harris, le condizioni materiali di una società ne determina il pensiero socioculturale e i costumi. Le condizioni materiali comprendono le modalità e i mezzi di produzione, le forme di distribuzione, gli scambi, ecc. LEZIONE 22 Parlare del fenomeno transessuale Nel 1949 dottor David Cauldwell (1897-1959), ha coniato il termine "transessuale" per indicare una non corrispondenza tra corporeità e identità di genere di un soggetto. Questo termine è un termine ombrello che racchiude varie tipologie di condizioni. di tali molteplici informatori. La triangolazione complessa intende far variare gli informatori in funzione del loro rapporto con il problema trattato. Vuole incrociare i punti di vista quando ritiene che la loro differenza produca senso. Si tratta di ricercare dei discorsi in contrasto. Essa non è interessata all’oggetto del discorso, serve a ricostruire la complessità socioculturale del gruppo, cioè come gli individui si comportano. LEZIONE 26 05. I colloqui nella politica del campo di Olivier de Sardan I colloqui sono la produzione del ricercatore di dati sulla base di discorsi locali che luistesso avrà sollecitato nei confronti del proprio interlocutore. Sono fondamentali per la ricerca sul campo. Ci sono due tipi di colloquio Consulenza e Racconto. In tutti i casi il colloquio di ricerca è un’interazione, quindi bisogna essere rispettosi, bisogna rispettare i tempi della conversazione e lo studioso deve manifestare interesse ecuriosità sugli argomenti trattati LEZIONE 27 05. La combinazione dei dati nella politica del campo di Olivier de Sardan Per Olivier de Sardan la ricerca sul campo sfrutta qualsiasi mezzo. La tendenza ad ispirarsi a diverse fonti di dati (l’eclettismo dei dati) consente di tener meglio conto dei molteplici registri e della stratificazione della realtà sociale studiata dal ricercatore. La ricerca sul campo deve essere polimorfa. Per esempio con il registratore si rischia di perdere la caratteristica dell’interazione. Si diventa un rilevatore e si smette di essere antropologi. A LEZIONE 28 Commentare le ansie metodologiche nella ricerca multisituata L’etnografia multisituata è un tipo di ricerca sul campo che viene condotta presso più territori. Essa è utile per lo studio di numerosi argomenti e può avere come oggetto oltre a persone, anche oggetti, metafore, storie di vita o narrazioni.Il concetto di ricerca multisituata proposta da Marcus ( Scrivere le culture, 2001, p.230) può dare numerosi degli spunti interessanti per impostare degli studi più precisi che evochino una profonda idea di connessione, conducendo la ricerca in una realtà localizzata e costruita in modo strategico e evidenziando le relazioni con sullo il contesto più ampio che le include, sia esso geografico, economico, politico o religioso. George E. Marcus e la ricerca multisituata L’etnografia multisituata è un tipo di ricerca sul campo che viene condotta presso più territori. Essa è utile per lo studio di numerosi argomenti e può avere come oggetto oltre a persone, anche oggetti, metafore, storie di vita o narrazioni.Il concetto di ricerca multisituata proposta da Marcus (Scrivere le culture, 2001, p.230) può dare numerosi degli spunti interessanti per impostare degli studi più precisi che evochino una profonda idea di connessione, condu cendo la ricerca in una realtà localizzata e costruita in modo strategico e evidenziando le relazioni con sullo il contesto più ampioche le include, sia esso geografico, economico, politico o religioso. LEZIONE 29 05. I soggetti di studio e le arene disciplinari nella ricerca multisituata I soggetti di studio delle ricerche multisituate possono essere di varia tipologia. Ad esempio le rotte migratorie, le questioni biomediche, i media. Le arene disciplinari invece sono le correnti teoriche e gli studi non riconducibili direttamente all’antropologia LEZIONE 30 05. Come si costruisce una ricerca multisituata? LEZIONE 31 05. Cosa è la repatriation? Con il termine inglese repatriation, si fa riferimento al ritorno alla comunità d’origine di resti umani e agli oggetti funer ari. Essi anche se sono all’interno di un contesto museale originariamente sono stati saccheggiati o rubati dalla comunità d’origin e. Ogni oggetto, anche seppur banale nella quotidianità di una comunità, rappresenta un piccolo tassello del patrimonio culturale di una comunità. I beni culturali contestati sono manufatti fisici di un gruppo o di una società che sono stati presi da un altro gruppo di solito in un atto di saccheggio, sia nel contesto dell'imperialismo, colonialismo o guerra. Gli oggetti contestati variano ampiamente e comprendono sculture, dipinti monumenti, oggetti come strumenti o armi a scopo di studio antropologico LEZIONE 32 Antropologia e servizio sociale Antropologia e servizio sociale sono due discipline che possono essere interconnesse. Insieme possono analizzare sotto diversi aspetti l’insieme delle relazioni e il modo di funzionare delle diverse istituzioni per innescare la riproduzione del sistema sociale. LEZIONE 33 Etica nella ricerca sociale L’ antropologia condivide comunque vari metodi di ricerca con la sociologia: osservazione partecipante interviste in profondità, storie di vita, analisi di diari o testi di vario tipo, registrazioni audio/foto/video. Naturalmente ogni forma di ricerca deve rispettare la dimensione etica sociale della cu ltura analizzata. Bisogna infatti raccogliere dati sui saperi, valori, le abitudini tipiche di un popolo attraverso il rispettoe la mancanza di pregiudizi etici e morali. LEZIONE 34 Commentare le tre fasi del termine Diaspora Con il termine greco diaspora si intende la migrazione di un intero popolo, La parola “diaspora” è attestata per la prima volta col significato di dispersione di un popolo nella versione greca del Deuteronomio, uno dei cinque libri che costituiscono l’AnticoTestamento. Partendo dalla nozione di diaspora classica (quella ebraica), Cohen si propone di trascenderla offrendo come possibile sistemazione una suddivisione tra: 1) victim diasporas (l’armena, l’africana), caratterizzata principalmente dal trauma e dal l’esilio collettivo; 2) labour and imperial diasporas (l’indiana e la britannica nel periodo imperiale e coloniale); trade diaspor as (cinese e libanese); cultural diasporas (il caso caraibico); e, infine, 3) diasporas in the age of globalization (quelle cioè contemporanee, legate alle migrazioni internazionali e all’economia mondiale). Per lungo tempo, il vocabolo è stato principalmente associato alla storia ebraica. La Una particolare caratteristica del pensiero di Fanon riguarda la valutazione delle capacità rivoluzionarie della classe conta dina in contrasto con il proletariato urbano considerato dal pensatore martinicano del tutto interno al meccanismo della macchina coloniale Franz Fanon e Lacan Frantz Fanon è stato uno psichiatra, antropologo, filosofo e saggista francese, nativo della Martinica e rappresentante del movimento terzomondista per la decolonizzazione. il suo libro più celebre, I dannati della terra, ebbe grande popolarità negli anni Sessanta e Settanta, divenendo uno dei tes ti principali di riferimento per ogni militante impegnato nelle lotte di liberazione nazionale contro il colonialismo. Una particolare caratteristica del pensiero di Fanon riguarda la valutazione dellecapacità rivoluzionarie della classe contadina in contrasto con il proletariato urbano considerato dal pensatore martinicano del tutto interno al m eccanismo della macchina coloniale. Lacan è stato uno psicoanalista, psichiatra e filosofo francese . Personalità importante e controversa all'interno del movimento psicanalitico , Lacan fu una delle personalità di spicco della corrente filosofico-antropologica strutturalista e post- strutturalista tra la fine degli anni cinquanta ed i primissimi anni ottanta. Le sue idee innovative e non sempre condivise hanno esercitato una considerevole influenza sul successivo sviluppo della clinica psicoanalitica, della linguistica, della teoria critica, della critica cinematografica e, più in generale, della filosofia europea del XX secolo. LEZIONE 38 La critica post-coloniale di Frantz Fanon Frantz Fanon è stato uno psichiatra, antropologo, filosofo e saggista francese, nativo della Martinica e rappresentante del movimento terzomondista per la decolonizzazione. Il suo libro più celebre, I dannati della terra, ebbe grande popolarità negli anni Sessanta e Settanta, divenendo uno dei tes ti principali di riferimento per ogni militante impegnato nelle lotte di liberazione nazionale contro il colonialismo. Una particolare caratteristica del pensiero di Fanon riguarda la valutazione dellecapacità rivoluzionarie della classe contadina in contrasto con il proletariato urbano considerato dal pensatore martinicano del tutto interno al meccanismo della macchina coloniale. LEZIONE 39 05. Definire la malattia sociale nel pensiero di Frantz Fanon Frantz Fanon è stato uno psichiatra, antropologo, filosofo e saggista francese, nativo della Martinica e rappresentante del movimento terzomondista per la decolonizzazione. Il suo libro più celebre, I dannati della terra, ebbe grande popolarità negli anni Sessanta e Settanta, divenendo uno dei testi principali di riferimento per ogni militante impegnato nelle lotte di liberazione nazionale contro il colonialismo. Secondo Fannon la malattia sociale è in continua evoluzione seguendo l'evoluzione sociale dell'uomo condizionata da politica, economia, guerre. LEZIONE 40 05. Frantz Fanon e la terapia sociale Frantz Fanon è stato uno psichiatra, antropologo, filosofo e saggista francese, nativo della Martinica e rappresentante del movimento terzomondista per la decolonizzazione. La terapia analitica di Fanon verso i suoi pazienti non era puramente psicologica, ma in un certo senso anche rivoluzionaria, in quanto li invitavaa un cambiamento sociale, dopo che si era avviata e compiuta in loro la ricerca della propria consapevolezza. LEZIONE 41 05. I movimenti di alfabetizzazione in Brasile all'epoca di Paulo Freire Il processo educativo in Brasile è stato molto difficile. Freire propose una educazione degli adulti che stimolasse la collaborazione, la decisione, la partecipazione e la responsabilità sociale e politica. Molti rappresentanti della società politica egemonica dell'epoca pensavano e tentavano di trovare soluzioni per lo sviluppo economico, alcuni della società civile si indignavano con la povertà, le ingiustizie sociali e il generalizzato analfabetismo del popolo brasiliano. Freire era uno di questi e così divenne, proprio da quel periodo, il pedagogo dell'indignazione che promosse i movimenti di alfabetizzazione in Brasile. LEZIONE 42 La teologia della liberazione pensiero teologico cattolico sviluppatasi con la riunione del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM) di Medellín (Colombia) del 1968, come diretta estensione delle idee e dei principi riformatori messi in moto in Roma dal Concilio Vaticano II e concordata da diverse decine di padri conciliari di diverse nazionalità, sia europei sia latino- americani e sottoscritta da diversi cardinali nei cosiddetti Patti delle catacombe nel corso dei lavori conclusivi del Concilio ecumenico presso le catacombedi Domitilla a Roma. Il principio fondamentale della Teologia della Liberazione si impernia intorno alla considerazione del ruolo centrale della Chiesa nella società umana contemporanea e tende a porre in evidenza i valori di emancipazione sociale e politica presenti nel messaggio cristiano, in particolare l'opzione fondamentale per i poveri così come essa si evince all'interno del dato biblico. I critici della teologia della liberazione la associano al Marxismo e la vedono come una forma religiosa di politiche socialiste fallite. I funzionari del Vaticano, inclusi diversi papi, hanno criticato la teologia della liberazione. Le ragioni dell’opposizione cattolica includono l’enfasi della teologia della liberazione sulla pratica invece che sulla dottrina e il loro rifiuto della struttura gerarchica della chiesa (l e "comunità base" dei sostenitori della teologia della liberazione si incontrano al di fuori dei confini della chiesa, evitando efficacemente il clero cattolico). La teologia della liberazione si è spinta oltre i contadini poveri dell’America del Sud e Centrale. Anche Haiti e il Sudafrica ospitano forme di teologia della liberazione. L'evoluzione del pensiero di Paulo Freire L’esperienza umana, educativa e pedagogica di Paulo Freire prende le mosse da un’esigenza imprescindibile di concretezza, dalla necessità di un rapporto stretto e vitale con la realtà, fatto innanzitutto di ascolto, attenzione, conoscenza. Freire è un “rivoluzionario” non-violento, spinto da una fede autenticamente evangelica, capace di scorgere Cristo nei poveri e in tutti gli uomini, negli oppressi come negli oppressori, bisognosi entrambi di autentica liberazione e di coraggiosa apertura al dialogo. La profondità con cui Freire vive l’impegno pratico-teorico, educativo- pedagogico, e la “passione vocazionale” con cui attua l’opzione per i poveri, gli “straccioni”, gli “analfabeti”, gli oppressi di ogni tipo e di ogni latitudine, lo includono a buon diritto nel novero di quei grandi pedagogisti-educatori che hanno lasciato un segno importante proprio per la sapienza con cui hanno dinamicamente legato il pensiero e un popolo, in sé o contrapposto ad altri popoli: affinità, differenze etnico; per ragioni etnico Parlare dell'Acculturazione e dell'Assimilazione facendo anche degli esempi L'acculturazione e l'assimilazione sono due concetti molto importanti nella sociologia e nell'antropologia che descrivono eff etti culturali trasversali su entrambe le minoranze e sulle maggioranze in società che sono di natura multi etnica e multi culturale. L’Assimilazione è un processo in cui le persone di una cultura imparano ad adattarsi ai modi della cultura di maggioranza. (es.America). L'acculturazione è un processo in cui gli aspetti culturali della comunità di maggioranza si adattano senza perdere le tradizioni dei costumi della comunità minoritaria (es. Perdita della lingua originale /Credenze religiose.) Parlare del pregiudizio facendo degli esempi Il termine pregiudizio Opinione preconcetta, capace di fare assumere atteggiamenti ingiusti, spec. nell'ambito del giudizio o dei rapporti sociali. (es. Sicilia = Mafia). Razza, Razzializzazione e Razzialismo Il termine Razza viene usato per indicare particolari gruppi in cui possono venire suddivise alcune specie biologiche. La razzializzazione è il processo in base al quale il concetto di razza viene usato per classificare individui o gruppi. Il razzialismo è un'ideologia europea, prosperata tra la metà del XVIII secolo e la metà del XX secolo, che vede nella razza umana il motore della storia. Razzismo e razzializzazione Il razzismo è la concezione fondata sul presupposto che esistano razze umane biologicamente e storicamente superiori ad altre razze. La razzializzazione è il processo in base al quale il concetto di razza viene usato per classificare individui o gruppi Parlare delle razze. Esistono? E se sì o no argomentare la risposta Le razze nell’ambito dell’essere umano non esistono ma nell’immaginario collettivo persiste una categorizzazione mentale. Dividere gli uomini in''gruppi'' caratterizzati da differenze di pelle o da altre caratteristiche è, secondo me, profondamente scorretto. Parlare della Cinesica e della Prossemica facendo anche degli esempi La Cinesica è lo studio dei caratteri individuali attraverso i movimenti caratteristici delcorpo (es. gesti) La prossemica è la scienza che studia lo spazio o le distanze come fatto comunicativo; lo studio, cioè, sul piano psicologico, dei possibili significati delledistanze materiali che l'uomo tende a interporre tra sé e gli altri (es. la distanza tra due persone che parlano). LEZIONE48 Pensare all'utilizzo delle categorie di Fanon oggi Quali sono i malintesi dell'etnopsichiatria secondo Roberto Beneduce L'etnopsichiatria è un ramo critico della psichiatria che si occupa di studiare e di classificare i disturbi e le sindromi psichiatriche tenendo conto sia dello specifico contesto culturale in cui si manifestano, sia del gruppo etnico di provenienza o di appartenenza del paziente. In particolare, essa è la disciplina che mette in risalto la specificità di certi disturbi strettamente collegati all'ambiente culturale di insorgenza e non riducibili a categorie psichiatriche univers almente riconosciute o condivise. Tale approccio scientifico è considerabile una forma di etnoscienza nel momento in cui tenta di comprendere il punto di vista emico delle popolazioni rispetto alle condizioni psichiatriche prese in esame. Fanon e le radici dell'etnopsichiatria Con Fanon si vede l’emergere dell’etnopsichiatria autoriflessiva, rivolta cioè a considerare non solo i modelli di malattia e di cura di altre società, o l’influenza della cultura sul comportamento, ma le categorie della psichiatria occidentale e quindi ad analizzare criticamente le matrici sociali e pol itiche della diagnosi della cura, l’ideologia dei dispositivi terapeutici e delle categorie psichiatriche occidentali e illoro grado di applicabilità in altre società La violenza in Fanon/Beneduce: esporre la questione coloniale tra Francia e Algeria Nella sua prefazione all'edizione 1961 di I dannati della terra, Jean-Paul Sartre ha sostenuto la difesa di Frantz Fanon di violenza da parte del popolo colonizzati controil colonizzatore, come necessario per la loro salute mentale e la liberazione politica; Sartre poi applicato tale introduzione nel colonialismo e del neocolonialismo (1964), una critica politico-filosofica del colonialismo algerini di Francia. Cosa intende Roberto Beneduce con la categoria corpo razziale? La libertà in Freire e la libertà in Fanon Il pensiero pedagogico di Paulo Freire, spesso definito da molti manuali un Rousseau del XX secolo, si rifà nei suoi contenuti alla teologia della liberazione. La sua opera sul campo è dedicata alla classe operaia brasiliana, povera e analfabeta che, grazie al metodo educativo applicato dal Freire, ri esce a riconquistare i propri diritti e la propria libertà. Il nuovo modo di impartire la cultura, più moderno e anticoloniale si propone come schema sociale di liberazione delle popolazioni, nella fattispecie sudamericane, dalle catene dell’ignoranza e dell’asservimento al potente. Il pensiero di Fanon continua ad ispirare il mondo culturale ancora oggi. Fanon infatti ha lottato in prima persona contro il colonialismo e contro ogni forma di asservimento dell'uomo, auspicando la nascita di un nuovo umanesimo. Comparare Il pensiero di Freire e di Fanon Il pensiero pedagogico di Paulo Freire, spesso definito da molti manuali un Rousseau del XX secolo, si rifà nei suoi contenuti alla teologia della liberazione. La sua opera sul campo è dedicata alla classe operaia brasiliana, povera e analfabeta che, grazie al metodo educativo applicato dal Freire, ri esce a riconquistare i propri diritti e la propria libertà. Il nuovo modo di impartire la cultura, più moderno e anticoloniale si propone come schema sociale di liberazione delle popolazioni, nella fattispecie sudamericane, dalle catene dell’ignoranza e dell’asservimento al potente. Il Pensiero di Fanon si basasulla valutazione delle capacità rivoluzionarie della classe contadina in contrasto con il proletariato urbano considerato dal pensatore martinicano del tutto interno al meccanismo della macchina coloniale. Il pensie ro di Fanon continua ad ispirare il mondo culturale ancora oggi. Fanon infatti ha lottato in prima persona contro il colonialismo e contro ogni forma di asservimento dell'uomo, auspicando la nascita di un nuovo umanesimo. La follia e il magrebino: analisi post-coloniale di Frantz Fanon L’educazione di Freire permetteva, attraverso il metodo della coscientizzazione, una nuova presa di coscienza dello stato di oppressione, ma forniva loro anche lo strumento di liberazione da tale condizione. Educazione come pratica di libertà Il pensiero pedagogico di Paulo Freire, spesso definito da molti manuali un Rousseau del XX secolo, si rifà nei suoi contenuti alla teologia della liberazione. La sua opera sul campo è dedicata alla classe operaia brasiliana, povera e analfabeta che, grazie al metodo educativo applicato dal Freire, ri esce a riconquistare i propri diritti e la propria libertà. Il nuovo modo di impartire la cultura, più moderno e anticoloniale si propone come schema sociale di liberazione delle popolazioni, nella fattispecie sudamericane, dalle catene dell’ignoranza e dell’asservimento al potente. Il pensiero di Freire nel Brasile dei movimenti democratici L’esperienza umana, educativa e pedagogica di Paulo Freire prende le mosse da un’esigenza imprescindibile di concretezza, dalla necessità di un rapporto stretto e vitale con la realtà, fatto innanzitutto di ascolto, attenzione, conoscenza. Freire è un “rivoluzionario” non-violento, spinto da una fede autenticamente evangelica, capace di scorgere Cristo nei poveri e in tutti gli uomini, negli oppressi come negli oppressori, bisognosi entrambi di autentica liberazione e di coraggiosa apertura al dialogo. La profondità con cui Freire vive l’impegno pratico-teorico, educativo- pedagogico, e la “passione vocazionale” con cui attua l’opzione per i poveri, gli “straccioni”, gli “analfabeti”, gli oppressi di ogni tipo e di ogni latitudine, lo includono a buon diritto nel novero di quei grandi pedagogisti -educatori che hanno lasciato un segno importante proprio per la sapienza con cui hanno dinamicamente legato il pensiero e l’azione, la parola e la vita, mettendo comunque in rilievo – quasi si trattasse di una logica necessità – la priorità della testimonianza coerente, dell’esempio vissuto, dell’ “agire per trasformare”, in nome di una determinazione etica capace di ascoltare in primo luogo l’urlo silenzioso dei muti e di uscire così dallafalsa neutralità che avvantaggia i prepotenti. Comparare i diversi movimenti di alfabetizzazione Il processo educativo in Brasile è stato molto difficile. Freire propose una educazione degli adulti che stimolasse la collaborazione, la decisione, la partecipazione e la responsabilità sociale e politica. Molti rappresentanti della società politica egemonica dell'epoca pensavano e tentavano di trovare soluzioni per lo sviluppo economico, alcuni della società civile si indignavano con la povertà, le ingiustizie sociali e il generalizzato analfabetismo del popolo brasiliano. Freire era uno di questi e così divenne, proprio da quel periodo, il pedagogo dell'indignazione che promosse i movimenti di alfabetizzazione in Brasile. I movimenti di alfabetizzazione in Brasile Il processo educativo in Brasile è stato molto difficile. Freire propose una educazione degli adulti che stimolasse la collaborazione, la decisione, la partecipazione e la responsabilità sociale e politica. Molti rappresentanti della società politica egemonica dell'epoca pensavano e tentavano di trovare soluzioni per lo sviluppo economico, alcuni della società civile si indignavano con la povertà, le ingiustizie sociali e il generalizzato analfabetismo del popolo brasiliano. Freire era uno di questi e così divenne, proprio da quel periodo, il pedagogo dell'indignazione che promosse i movimenti di alfabetizzazione in Brasile. Riflettere sulla condizione brasiliana durante il colonialismo Il processo educativo in Brasile è stato molto difficile. Freire propose una educazione degli adulti che stimolasse la collab orazione, la decisione, la partecipazione e la responsabilità sociale e politica. Molti rappresentanti della società politica egemonica dell'epoca pensavano e tentavano di trovare soluzioni per lo sviluppo economico, alcuni della società civile si indignavano con la povertà, le ingiustizie sociali e il generalizzato analfabetismo del popolo brasiliano. Freire era uno di questi e così divenne, proprio da quel periodo, il pedagogo dell'indignazione che promosse i movimenti di alfabetizzazione in Brasile. Riflettere sul concetto di migrazione alla luce dei brevi articoli della lezione 48 La memoria di passati conflitti, che oggi si ripresentano all’interno delle vicende migratorie sotto altre spoglie, non è infatti lontana: essa viene detta ancora nei sintomi di questi pazienti, nei loro sogni, nei frammenti di lingue dimenticate, nei riferimenti a sistemi di cura o di interpretazione che non sono soltanto diversi da quelli della bio- medicina o delle discipline psicologiche occidentali ma, in qualche caso, autonomi. I contrasti fra saperi della cura e modelli della malattia o dello psichismo, o la possibilità – per gli immigrati - di situarsi all’interno delle società ospiti in modo da veder rispettata le proprie appartenenze come pure il diritto a ripensare queste ultime, sono illuminati d’altronde dalla luce cruda dei conflitti contemporanei, dalle violenze e dalle atrocità che costituiscono spesso le ragioni principali della scelta di emigrare Secondo Fanon, il lavoratore nordafricano ed emigrato, esiliato, separato dalla sua famiglia, non poteva avere ascolto nella metropoli del paese coloniale: non può far sentire il dolore di «un uomo morto quotidianamente, che vive in un sentimento di totale insicurezza, minacciato nella sua affettività, isolato nella sua attività sociale» Commentare i nuovi dannati della terra secondo Beneduce Il testo offre una prospettiva politica alle lotte di liberazione del Terzo Mondo e l’approfondimento dell’analisi del sistema coloniale, di cui quest’opera rimane un eccezionale documento storico. Il libro getta le sue radici nell’esperienza drammatica della rivoluzione algerina, anche se la sua prospettiva ne trascende di gran lunga i confini. Di fronte agli straordinari problemi che la società europea oggi affronta, alle prese con nuovi cittadini immigrati dal Terzo Mondo e nel tentativo di realizzare una convivenza multiculturale, la lucidità dell’analisi di Fanon sulle derive del nazionalismo e sui paradossi del postcolonialismo rimangono di grande rilevanza. II SVILUPPO E FUORI PANIERE DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE LEZIONE 1 Cosa studia l'antropologia? L’antropologia (anthropos=uomo e logos=discorso, greco) studia gli avvenimenti e fatti umani prendendo in considerazione l’aspetto prettamente culturale. Studia l’uomo nella quotidianeità, le sue identità: nei riti pubblici e in quelli privati (ad esempio sul posto di lavoro come ospedali, campi o in luoghi di aggregazione). Commentare il racconto del cittadino americano medio Il testo in questione fa riferimento ad azioni che un uomo americano svolge quotidianamente, dal momento in cui si sveglia a quando fa colazione. Si nota come ogni oggetto di uso comune (sedia, cucchiaio, tessuti…), utilizzati da codesto uomo, abbiano provenienze differenti e si enfatizza come, nel corso dei secoli, diverse culture si siano unite, mischiate e trasformate fino a giungere come noi le conosciamo oggi. La critica, abbastanza ovvia, è diretta nei confronti dell’ “americano medio”, che si crede superiore e in parte inventore di tutti gli oggetti presenti nel mondo, come se senza di lui (l’uomo e i suoi predecessori) questi non esisterebbero. Ecco l’ideologia dell’americano come uomo invincibile ed essenziale. Esporre il pensiero di James Frazer James Frazer appartiene alla categoria dei primi “antropologi” che si occupò di analizzare usi, costumi e pratiche culturali e religiose di popolazioni altre. Il suo metodo consisteva in una disamina antropologica come fosse un’analisi comparata. Nacque nell’era vittoriana e coloniale, periodo in cui l’evoluzionismo si radicò e riteneva che