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Paniere Metodologia della ricerca prof.ssa Elisa Pedroli, Panieri di Metodologia Della Ricerca Psicologica

Paniere con risposte a domande chiuse di METODOLOGIA DELLA RICERCA SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Pedroli Elisa eCampus

Tipologia: Panieri

2019/2020

In vendita dal 07/07/2020

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Scarica Paniere Metodologia della ricerca prof.ssa Elisa Pedroli e più Panieri in PDF di Metodologia Della Ricerca Psicologica solo su Docsity! METODOLOGIA DELLA RICERCA SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Pedroli Elisa roblemi Lezione 002 01. Il processo di transdizione permette di: aumentare l'affidabilità di un test statistico tradurre i risultati da un linguaggio numerico ad uno verbale trovare il trattamento ideale per ogni paziente 02. Per il realismo critico le teorie: si applicano indifferentemente al mondo reale e a quello conosciuto non possono essere applicate né al mondo conosciuto né a quello reale riguardano il mondo reale, non quello conosciuto 03. Per il realismo critico: il ricercatore deve mirare alla falsificazione delle teorie Non possiamo arrivare alla conoscenza completa dei fenomeni del mondo la scienza deve descrivere oggettivamente i fatti del mondo 04. Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione Autocorreggibile di scienza? relativismo critico e positivismo logico Epistemologia genetica, Epistemologia anarchica e Teoria dei paradigmi Epistemologia anarchica, Razionalismo critico e Positivismo logico 05. Per la concezione Autocorreggibile la scienza nasce da: Dio teorie osservazioni p 06. Per la concezione Dimostrativa di scienza essa è: un insieme di conoscenze che evolve modificandosi nel tempo un mezzo per avere il controllo sulla natura la possibilità di accedere a conoscenze divine 07. Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione di scienza Descrittiva? relativismo critico e positivismo logico Epistemologia genetica ed Epistemologia anarchica Epistemologia anarchica e Positivismo logico riguardano il mondo conosciuto, non quello reale Positivismo logico ed Epistemologia genetica inferire dalle esperienze ciò che non può esser osservato direttamente le diverse teorie che riguardano un concetto si organizzano dal micro al macro Razionalismo critico, Teoria dei paradigmi, Epistemologia irrazionale e anarchica un insieme unitario di conoscenze che può solo essere arricchito 08. Per la concezione Descrittiva di scienza essa deve: mirare alla falsificazione delle teorie dimostrare la veridicità delle affermazioni sottostare alle leggi divine 09. Per la concezione Dimostrativa di scienza essa deve: mirare alla falsificazione delle teorie descrivere oggettivamente i fatti del mondo sottostare alle leggi divine 10. Il Metodo deduttivo procede seguendo le seguenti fasi: Dal micro al macro Osservazioni, Ipotesi, Regolarità, Teoria Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria 11. Il Metodo Induttivo è stato sviluppato da: Piaget Aristotele Freud 12. Il Metodo Induttivo procede seguendo le seguenti fasi: Dal micro al macro Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità Teoria, Osservazioni, Ipotesi, Regolarità 13. Il Metodo deduttivo è stato sviluppato da: Galileo Piaget Freud 14. Descriva la differenza tra metodo induttivo e deduttivo. 15. Descriva il metodo induttivo. 16. Descriva la differenza tra concezione dimostrativa e descrittiva di scienza 17. Parli della concezione Autocorreggibile di scienza. dimostrare la veridicità delle affermazioni Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità Galileo descrivere oggettivamente i fatti del mondo Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria Aristotele Lezione 003 01. le osservazioni sistematiche sono tipiche: dell'approccio destrutturato alla conoscenza del modo di conoscere il mondo che adottano le persone quotidianamente dell'approccio ingenuo alla conoscenza 02. Una variabile è definita come: un processo che ci permette di testare le ipotesi fatte il punteggio finale ad una prova cognitiva una concezione di scienza Autocorreggibile 03. L'approccio generale che segue il metodo scientifico è: Evoluzionistico Superficiale Intuitivo 04. L'approccio generale che segue il metodo ingenuo di approccio alla conoscenza è: Empirico deduttivo Evoluzionistico 05. le osservazioni casuali sono tipiche del: del modo di conoscere il mondo che adottano i ricercatori dell'approccio scientifico alla conoscenza dell'approccio strutturato alla conoscenza 06. Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni casuali: possiamo tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi ci comportiamo come farebbe un ricercatore mettiamo in atto un procedimento tipico del metodo scientifico 07. Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni sistematiche: non ci preoccupiamo di tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi mettiamo in atto un procedimento tipico dell'approccio ingenuo alla conoscenza ci comportiamo come farebbe una persona comune Intuitivo dell'approccio scientifico alla conoscenza una caratteristica o condizione che varia a seconda delle situazioni o delle persone Empirico dell'approccio ingenuo alla conoscenza non teniamo sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi cerchiamo di tenere sotto controllo il maggior numero di fattori che potrebbero influenzare gli eventi Lezione 004 01. I fattori da controllare per poter fare Inferenza causale sono: non è possibile fare inferenze causali correlazione, regressione, contingenza variabili dipendenti, indipendenti e correlazionali 02. La ricerca qualitativa: viene svolta solo su animali si basa sull'uso di analisi statistiche viene applicata solo allo studio delle scienze matematiche 03. La ricerca di base ha come scopo: fare inferenze soggettive sui fatti fare diagnosi capire come modificare il comportamento 04. La ricerca quantitativa: prevede solo la somministrazione di farmaci viene applicata solo allo studio della psicologia si basa sull'analisi di materiale verbale 05. L'approccio nomotetico: permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione ha come scopo quello di descrivere casi particolari 06. Le finalità del metodo scientifico sono: fare inferenze soggettive sui fatti Ipotizzare, strutturare, applicare, spiegare fare diagnosi 07. L'approccio Idiografico: ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente contingenza, covarianza, variabili confondenti capire come funzionano i processi si basa sull'analisi di materiale verbale si basa sull'uso di analisi statistiche ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno Descrivere, predire, spiegare, applicare ha come scopo quello di descrivere casi particolari 08. Una teoria scientifica può essere definita come: una scienza che analizza i processi psichici senza applicare il metodo scientifico Una serie di domande non connesse, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli eventi quell'attività di ricerca svolta applicando il metodo scientifico 09. La ricerca applicata ha come scopo: fare inferenze soggettive sui fatti capire come funzionano i processi fare diagnosi 10. Le variabili intervenienti sono: processi che ci permettono di testare le ipotesi fatte processi che vengono usati per mettere in contrapposizione la variabile indipendente e dipendente processi che non hanno nulla a che fare con la ricerca 11. Parli delle differenze tra ricerca di base e applicata. 12. Parli delle differenze tra approccio nomotetico e idiografico. Una serie di proposizioni, organizzate con logica, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli eventi capire come modificare il comportamento processi che stabiliscono un collegamento non chiaramente osservabile tra variabile indipendente e dipendente Lezione 005 01. Una variabili interveniente è: la variabile manipolata dal ricercatore un intermediario tra variabili indipendenti e variabili dipendenti che può essere osservato direttamente una variabile che subisce l'effetto di un'altra variabile 02. Una teoria deve essere: Logica Parsimoniosa Precisa 03. Perché una teoria scientifica dovrebbe esser logica, precisa e parsimoniosa? e variabili dipendenti che non può essere osservato direttamente un intermediario tra variabili indipendenti tutte le alternative Lezione 007 01. Quando si conduce una ricerca sugli animali: non è necessario informare il comitato etico non è necessario porsi problemi etici l'importante è che gli animali siano nutriti 02. Nel consenso informato: si chiede al soggetto di esprimere le sue aspettative circa la ricerca Vanno riportati tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca Si decide quali rischi riportare e quali no in base alla probabilità che il soggetto partecipi alla ricerca Vanno omessi tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca 03. Se i soggetti accettano di partecipare ad una ricerca: tutte le alternative possono ritirarsi ma si devono rassegnare a subire delle ritorsioni da parte dei ricercatori sono obbligati a portare a termine l'esperimento 04. Durante una ricerca: possiamo divulgare informazioni sensibili senza il consenso del soggetto interessato i ricercatori devono conoscere tutto dei loro soggetti dobbiamo forzare i partecipanti perché ci diano accesso a informazioni riservate 05. L'uso dell'inganno nella ricerca: è consentito se serve a minimizzare i rischi di una ricerca agli occhi dei partecipanti può essere usato per reclutare soggetti è sempre consentito 06. Dopo aver condotto una ricerca che prevedeva l'uso dell'inganno il debriefing è necessario per: proseguire con l'inganno e raccogliere altri dati evitare che i partecipanti capiscano la vera finalità dell'esperimento convincere i soggetti a non sporgere denuncia 07. Quando si fa ricerca con gli animali: si dovrebbe evitare l'uso di metodi alternativi non è necessario informare il comitato etico non è necessario preoccuparsi della loro sofferenza 08. Parli dell'uso dell'inganno nella ricerca. 09. Cos'è e a cosa serve il consenso informato? ci sono delle norme etiche da seguire possono ritirarsi quando vogliono senza fornire spiegazioni bisogna preservare la privacy dei partecipanti non è consentito quando è finalizzato a convincere un soggetto a partecipare spiegare le reali finalità della ricerca è bene non eccedere il numero minimo di animali che servono per la verifica delle ipotesi Lezione 008 01. Quando si scrive un paper le questioni etiche sono legate a: nessuna delle alternative gli autori il plagio 02. In un articolo l'ordine degli autori: non è indicativo del contributo di ciascuno è legato all'anzianità è sempre alfabetico 03. Quando in un articolo si riporta il lavoro di altri: si può fare in modo che sembri fatto da noi la fonte può essere riportata in modo sommario non è necessario riportare la fonte 04. Parli dell'esperimento di Zimbardo e del perché è stato importante. 05. Descriva le questioni etiche che entrano in gioco quando si scrive un articolo scientifico. entrambe le alternative identifica il contributo di ciascuno al lavoro va sempre riportata la fonte Lezione 009 01. La divulgazione di una ricerca può essere: scientifica nessuna delle alternative non scientifica 02. Quando si comunicano i risultati della ricerca è importante: non adattare il contenuto al tipo di pubblicazione usare sempre un linguaggio molto tecnico spiegare ogni cosa in maniera prolissa 03. Un libro può servire per divulgare una ricerca in modo: scientifica nessuna delle alternative non scientifico 04. Parli della divulgazione non scientifica di una ricerca. 05. Descriva le regole per una buona comunicazione. entrambe le alternative adeguare il prodotto al pubblico a cui ci rivolgiamo entrambe le alternative 08. La dottrina cattolica ha arrestato lo sviluppo della psicologia perché: credeva che l'uomo, in quanto animale, non meritasse di essere studiato tutte le attenzioni dovevano essere rivolte allo studio di Dio non è corretto affermare che la dottrina cattolica ha arrestato lo sviluppo della psicologia 09. Secondo Cartesio la Res cogitans è: una macchina perfetta e autonoma L'unione di mente e corpo non fa parte dell'uomo 10. Secondo Cartesio la Res extensa è: L'anima pensante ma priva di estensione L'unione di mente e corpo non fa parte dell'uomo 11. Cartesio riteneva che la mente contenesse: Solo idee innate nessuna idea innata, solo idee apprese Solo idee provenienti dai sensi e dalla memoria 12. l metodo d'indagine dell'associazionismo era: la somministrazione di test di massima performance l'osservazione del comportamento l'osservazione partecipante 13. Per Cartesio le idee innate: coincidono con i ricordi non esistono derivano dalla percezione del mondo 14. Gli empiristi: Cercano di capire se esiste la mente credono che l'attività psichica risiedeva nel cuore Studiano solo il comportamento manifesto riteneva che l'uomo non potesse essere studiato perché troppo simile a Dio l'anima pensante ma priva di estensione Una macchina perfetta e autonoma Idee innate, idee provenienti dai sensi e idee provenienti dalla memoria sono principi basilari che organizzano le altre idee Studiano i processi che si svolgono nell'intelletto ell'associazionismo 15. I fondatori dell'empirismo sono considerati: Cartesio e Hume Freud e Cartesio Locke e Cartesio 16. Gli empiristi: Studiano solo il comportamento manifesto ritengono che esistano delle idee innate non si occupano di studiare i contenuti della mente 17. Per gli empiristi la conoscenza: è completamente innata risiede nel cuore è in parte innata 18. Hume può essere considerato il padre: del razionalismo d della psicoanalisi del comportamentismo 19. Secondo Hume i processi fondamentali della mente sono: la rimozione i ricordi le idee innate 20. Hume sosteneva che le associazioni possono essere fatte: attraverso una rete neurale simile ad un computer per vicinanza, verosimiglianza e casualità per somiglianza e casualità 21. Descrivala differenza tra Res cogitans Res extensa. 22. Descriva il pensiero degli empiristi. Locke e Hume le associazioni adottano il concetto aristotelico di mente come Tabula Rasa deriva unicamente dall'esperienza per somiglianza, per contiguità e per causazione Lezione 012 01. Lo strutturalismo: studia l'anima nasce dal funzionalismo si basa sui principi di Darwin 02. Il metodo sottrattivo serve a rilevare: la forma delle fibre nervose la composizione delle fibre nervose la tipologia di fibre nervose 03. Dall'astronomia la psicologia eredita: il concetto di idee innate il concetto osservazione il concetto di movimento 04. Helmholtz ha inventato: la psicoanalisi l'arco riflesso le qualità gestalt 05. I concetti che la psicologia ha ereditato da Darwin sono: adattamento e accomodamento rimozione e ereditarietà Res extensa e Res cogitans 06. Chi fondò il primo laboratorio di psicologia sperimentale? Freud Cartesio Weber 07. Il metodo privilegiato da Wundt è: l'uso delle neuroimmagini l'analisi del comportamento manifesto il metodo sottrattivo il metodo sottrattivo l'introspezione adotta in maniera rigorosa il metodo dell'introspezione la velocità di conduzione delle fibre nervose il concetto di tempi di reazione ereditarietà e adattamento Wundt 08. I fondatori della scuola della Gestalt sono: Donders, Köhler e Weber Koffka, Wundt e Weber Loke e Donders 09. Che cosa è una gestalt? l'esperienza in quanto slegata dal soggetto esperiente Si tratta di un fenomeno che riguarda esclusivamente la percezione uditiva Una proprietà del comportamento 10. Descriva le principali leggi della scuola della Gestalt. Koffka, Köhler e Wertheimer Un oggetto di ordine superiore con caratteristiche proprie Lezione 014 01. Piaget ricerca, attraverso il suo lavoro: le basi fisiologiche del pensiero la legge della pregnanza l'inconscio 02. I metodi che Piaget applica per la sua ricerca sono: neuroimaging Rilievi fisiologici e Metodo critico Osservazione partecipante, questionari e Metodo relazionale 03. Il metodo clinico utilizzato da Piaget: può essere applicato anche con neonati si basa sull'ipnosi non ci aiuta a capire le rappresentazioni del mondo del soggetto 04. Piaget si è occupato di: Epistemologia anarchica e Psicologia dello sviluppo Epistemologia anarchica e Psicologia sociale psicoanalisi e comportamentismo 05. Per Piaget l'assimilazione è: la creazione di nuovi schemi mentali senza usare quelli precedentemente immagazzinati la selezione naturale di caratteri dominanti la cancellazione di vecchi schemi mentali 06. Nello stadio pre-operatorio di Piaget i bambini: la selezione naturale di caratteri dominanti sono in uno stato di egocentrismo radicale Apprendono il concetto di reversibilità 07. Per Piaget l'adattamento è caratterizzano da: ipnosi e rimozione assimilazione e adattamento omeostasi e caos Permette, tramite una conversazione, di analizzare i pensieri del soggetto e condurlo verso una riflessione guidata i principi e i metodi della conoscenza Osservazione guidata, Metodo clinico e Metodo critico Epistemologia Genetica e Psicologia dello sviluppo l'incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito Adottano il ragionamento trasduttivo assimilazione e accomodamento 08. Per Piaget l'accomodamento è: l'incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito la selezione naturale di caratteri dominanti la creazione di nuovi schemi mentali senza usare quelli precedentemente immagazzinati 09. Per Piaget gli stadi dello sviluppo cognitivo: non esistono sono reversibili e indipendenti si sviluppano in ordine diverso a seconda dei soggetti 10. Il metodo critico utilizzato da Piaget: si avvale di materiale sperimentale scelto dal soggetto può essere applicato anche con neonati si basa sull'ipnosi 11. Descriva il concetto di adattamento per Piaget. 12. Quali sono le principali caratteristiche dello sviluppo cognitivo per Piaget? la modifica della struttura cognitiva o dello schema comportamentale per accogliere nuovi oggetti o eventi si susseguono sempre nello stesso ordine e non possono essere anticipati si avvale di materiale sperimentale che il bambino usa per risolvere quesiti problematici Lezione 016 01. Secondo il modularismo la mente è composta da: i i sistemi di input e sistemi di output processi di feedback processi che ci permettono di testare le ipotesi fatte 02. Il termine cognitivismo viene coniato da: Freud Mill Tolman 03. Secondo il connessionismo la mente elabora le informazioni: parallelamente sfruttando sistemi sequenziali sequenzialmente sfruttando sistemi collegati in rete sequenzialmente sfruttando sistemi sequenziali 04. Il cognitivismo vuole studiare: il paradigma "stimolo-risposta" il funzionamento della mente, che è intendersi come una black box l'accomodamento e l'assimilazione 05. L'acronimo TOTE sta per: test, opzione, test, elaborazione test, options, test, exams testare, osservare, tradurre, eliminare 06. Per i cognitivisti: mente e computer non hanno nulla in comune la mente è connessa all'anima la mente funziona come un hardware e il cervello come un software 07. Neisser ha sviluppato: La legge del trasferimento Le leggi della segmentazione del campo visivo il concetto di arco riflesso 08. Descriva il modello TOTE citando la teoria di rifeirmento. 09. Descriva il pensiero alla base del cognitivismo. Neisser test, operate, test, exit la mente funziona come un software e il cervello come un hardware parallelamente sfruttando sistemi collegati in rete processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate Modello HIP, Human Information Processing sistemi di input e sistemi centrali Lezione 017 01. Guilford ha sviluppato: la teoria dell'intelligenza emotiva la teoria dell'intelligenza cristallizzata la teoria dell'intelligenza fluida 02. L'intelligenza fluida è: correlata a connotati emotivi Valuta l'efficienza dei meccanismi di ragionamento connessa alla concezione di intelligenza di Wechsler 03. L'età mentale: Corrisponde alle capacità massime dei bambini di ogni età Corrisponde alle capacità minime dei bambini di ogni età corrisponde al QI 04. Per Cattel l'intelligenza è: verbale e di performance emotiva e fluida statica e dinamica 05. La teoria di Cattel: prende spunto dalla concezione di intelligenza di Wechsler fa riferimento all'intelligenza emotiva si basa sulla teoria del QI 06. Secondo Spearman : esiste l'intelligenza emotiva L'intelligenza è una capacità mutipla, specifica per ogni tipo di abilità l'intelligenza non è studiabile 07. L'intelligenza cristallizzata è: Si modifica quando apprendiamo nuove conoscenze correlata a connotati emotivi connessa alla concezione di intelligenza di Wechsler la teoria dell'intelligenza multipla L'intelligenza è una capacità generale, trasversale e comune a diverse abilità specifiche Si modifica quando apprendiamo nuove conoscenze Corrisponde alle 'capacità medie' dei bambini di ogni età fluida e cristallizzata divide il fattore g di Spearman in due sottocomponenti Valuta l'efficienza dei meccanismi di ragionamento 08. Le teorie per spiegare l'intelligenza possono essere: nessuna delle alternative solo multiple solo unitarie 09. Per Binet l'intelligenza è: un elaboratore di informazioni che agisce in serie un processo sequenziale di elaborazione di informazioni un costrutto unitario 10. Per Guilford: Le capacità mentali sono ordinate secondo due assi: Operazioni e Prodotti. Le capacità mentali sono ordinate secondo tre assi: Operazioni, Emozioni e Memorie. Le capacità mentali sono ordinate secondo due assi: Operazioni e contenuti 11. Descriva la teoria dell'intelligenza di Cattel. 12. Parli del concetto di "QI" Le capacità mentali sono ordinate secondo tre assi: Operazioni, Contenuti e Prodotti. Unitarie o multiple un costrutto multiplo, costituito da varie abilità. 08. H1 afferma: L'assenza dell'effetto Le caratteristiche dell'effetto l'ipotesi che la ricerca non abbia successo 09. L'ipotesi alternativa è anche detta: H0 HA nessuna delle alternative 10. L'ipotesi nulla è anche detta: nessuna delle alternative H1 HN 11. Descriva la prima fase delle ricerca. 12. Parli del processo di Serendipity. La presenza dell'effetto H1 H0 Lezione 020 01. Il campionamento ci permette di: definire i compiti sperimentali definire le procedure per misurare o osservare un concetto assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali 02. La definizione operativa di un concetto viene detta: assegnazione campionamento riorganizzazione 03. Le procedure di assegnazione permetto di: estrarre dalla popolazione il campione definire i compiti sperimentali definire le procedure per misurare o osservare un concetto 04. La popolazione è: l'insieme delle persone escluse dalla ricerca l'insieme dei soggetti a cui verrà sottoposto il trattamento sperimentale un insieme di eventi tratto dalla popolazione 05. Il campione è: l'insieme di tutti gli eventi che non interessano al ricercatore l'insieme delle persone escluse dalla ricerca l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore 06. I metodi di osservazione possono essere: qualitativi quantitativi nessuna delle alternative 07. I metodi di ricerca sono: le modalità con cui vengono comunicati i risultati le modalità con cui si correggono i test i metodi per registrare le evidenze empiriche estrarre dalla popolazione il campione assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore un insieme di eventi tratto dalla popolazione entrambi le modalità con cui una ricerca viene organizzata 08. I metodi di ricerca possono essere inclusi in tre categorie: cognitivi, di massima e di tipica performance scientifici, ingenui e casuali fattoriale, con una variabile, casuale 09. Descriva per quali procedure è importante il concetto di "casualità". 10. Descriva la seconda fase delle ricerca. Descrittivi, veri esperimenti, quasi esperimenti 15. Una variabile si dice indipendente quando: non viene presa in considerazione all'interno del disegno sperimentale è l'unica variabile presa in esame all'interno della ricerca influisce sulla variabile dipendente e ne viene a sua volta influenzata 16. Una variabile si dice dipendente quando: risente dell'influenza dello sperimentatore viene influenzata dalle caratteristiche del campione influisce sulla variabile indipendente senza esserne influenzata 17. Descriva le variabili qualitative. 18. Descriva la terza fase della ricerca. 19. Descriva la differenza tra variabile dipendente e indipendente. 20. Parli della differenza tra variabili qualitative e quantitative facendo degli esempi. influisce sulla variabile dipendente senza esserne influenzata subisce l'influenza della variabile indipendente senza influenzarla a sua volta Lezione 022 01. La codifica dei dati prevede: la compilazione dei questionari la definizione del problema la trasformazione dei dati in materiale verbale 02. Nelle tabelle di contingenza vengono inserite: le medie con cui ogni combinazione di variabili si presenta le mediane con cui ogni variabile si presenta le deviazioni standard con cui ogni combinazione di variabili si presenta 03. La quarta fase della ricerca prevede: la creazione delle ipotesi la definizione del problema la raccolta dei dati 04. La statistica multivariata si applica all'analisi di: due variabili una variabile tutte le alternative 05. La statistica bivariata si applica all'analisi di: tutte le alternative molte variabili una variabile 06. La statistica univariata si applica all'analisi di: tutte le alternative molte variabili due variabili 07. La statistica confermativa permette di: tutte le alternative controllare se ci sono dati mancanti capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria la trasformazione dei dati raccolti in numeri le frequenze con cui ogni combinazione di variabili si presenta molte variabili una variabile l'analisi dei dati due variabili verificare un modello di relazione tra dati 08. La statistica esplorativa ci permette di: tutte le alternative verificare un modello di relazione tra dati controllare se ci sono dati mancanti 09. Le affermazioni della statistica inferenziale possono essere: stime verifica delle ipotesi nessuna delle alternative 10. La statistica inferenziale permette di: descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati organizzare i dati da inserire nel dataset definire le ipotesi di ricerca 11. La statistica descrittiva permette di: definire le ipotesi di ricerca generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute organizzare i dati da inserire nel dataset 12. Nelle matrici di dati: vengono inserite le frequenze di ogni variabile vengono inserite le mediane di ogni variabile vengono inserite delle descrizioni verbali di ogni soggetto 13. Le tabelle di contingenza: Sono tabella a doppia entrata in cui le righe rappresentano i soggetti e le colonne le variabili sono rappresentazioni grafiche come gli istogrammi Sono tabella a singola entrata 14. Nella statistica descrittiva i dati vengono riportati usando: resoconti verbali Spss, jasp, excel pubmed e web of science 15. Parli della differenza tra tabelle di contingenza e matrici di dati 16. Descriva la quarta fase del processo di ricerca 17. Descriva i concetti di statistica descrittiva e inferenziale evidenziando somiglianze e differenze. descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria entrambe generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute vengono inseriti i dati di ogni soggetto per ogni variabile Sono tabella a doppia entrata in cui vengono incrociate due variabili tabelle, grafici e indici di sintesi Lezione 025 01. Il campionamento del tempo non può essere applicato: quando il comportamento da osservare è lungo quando il comportamento da osservare è raro nessuna delle alternative 02. Il campionamento del tempo prevede di: non preoccuparsi di quando vengono svolte le osservazioni compiere le osservazioni tutte nello stesso momento della giornata tutte le alternative 03. Le strategie di campionamento della situazione ci permettono di: entrambe le risposte sono corrette nessuna delle alternative osservare un minor numero di soggetti 04. Le strategie di campionamento della situazione richiedono che uno stesso comportamento venga osservato in una sola situazione permettono di fare inferenze causali prevedono che il ricercatore fissi la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata 05. Durante le procedure di campionamento dell'evento: il ricercatore non sa cosa vuole osservare il ricercatore dovrà osservare solo i comportamenti che confermano la sua ipotesi di partenza il ricercatore dovrà osservare tutti i comportamenti che si verificano in un determinato lasso di tempo 06. Le strategie di campionamento dell'evento si applicano quando: il ricercatore non sa cosa vuole osservare vogliamo osservare comportamenti ordinari e frequenti tutte le alternative 07. Nel campionamento del tempo, la selezione casuale prevede: di organizzare di giorno in giorno le osservazioni in base alla disponibilità dei soggetti di programmare degli intervalli di tempo durante tutta la giornata in cui verranno svolte le osservazioni tutte le alternative entrambe le alternative si vogliono osservare eventi speciali o imprevedibili distribuire le osservazioni in diversi periodi della giornata osservare diverse sfaccettature dello stesso comportamento richiedono che uno stesso comportamento venga osservato in più situazioni diverse il ricercatore dovrà osservare tutti i comportamenti che soddisfano una descrizione predefinita di fissare la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata 08. Nel campionamento del tempo, la selezione sistematica prevede: tutte le alternative di fissare la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata di organizzare di giorno in giorno le osservazioni in base alla disponibilità dei soggetti 09. Le strategie di campionamento del tempo sono: nessuna delle alternative selezione sistematica selezione casuale 10. Le strategie di campionamento del comportamento comprendono: tutte le alternative il campionamento dei soggetti e le procedure di assegnazione il campionamento della validità interna ed esterna 11. Durante un'osservazione scientifica: sono i soggetti a definire le regole che il ricercatore deve seguire si osserva senza usare strumenti di rilevazione precisi non richiede che vengano seguite delle procedure rigide e che vengano create situazioni strutturate 12. Fare inferenze circa il fenomeno che si sta osservando significa svolgere: nessuna delle due alternative entrambe le alternative un'osservazione scientifica 13. L'osservazione può essere: scientifica nessuna delle alternative ingenua 14. I metodi descrittivi sono usati per: manipolare sperimentalmente le variabili valutare la relazione causale tra due variabili nessuna delle alternative di programmare degli intervalli di tempo durante tutta la giornata in cui verranno svolte le osservazioni devono essere seguite delle procedure rigide e devono essere create situazioni strutturate un'osservazione ingenua entrambe il campionamento di tempo, eventi, situazioni e soggetti entrambe condurre delle analisi preliminari 15. Quando applichiamo i metodi descrittivi ad una ricerca: possiamo usare solamente procedure di assegnazione a blocchi possiamo usare solamente procedure di assegnazione casuali possiamo adottare procedure di assegnazione dei soggetti casuali 16. Un disegno di ricerca che adotta i metodi descrittivi permette: un completo controllo di tutte le variabili di non analizzare delle variabili un parziale controllo delle variabili 17. Un disegno di ricerca quasi sperimentale permette: un completo controllo di tutte le variabili di non analizzare delle variabili nessun controllo sulle variabili 18. Un disegno di ricerca sperimentale permette: nessun controllo sulle variabili un parziale controllo delle variabili di non analizzare delle variabili 19. Descriva i metodi di ricerca descrittivi 20. Descriva le strategie di campionamento del comportamento. non possiamo adottare procedure di assegnazione casuali dei soggetti nessun controllo sulle variabili un parziale controllo delle variabili un completo controllo di tutte le variabili 08. Per un'osservazione strutturata: il ricercatore si limita a osservare quello che succede in un ambiente naturale il ricercatore non interviene per modificare l'ambiente in cui svolgerà l'osservazione il ricercatore non modifica niente dell'ambiente in cui osserva 09. L'osservazione intrusiva permette: l'impossibilità di controllare le variabili la possibilità di controllare totalmente le variabili di osservare il nesso casuale tra le variabili 10. L'osservazione intrusiva prevede: l'osservazione indiretta, partecipante e gli studi sul caso singolo l'osservazione strutturata, la ricerca d'archivio e gli studi sul caso singolo nessuna delle alternative 11. L'osservazione intrusiva fa parte dei metodi di osservazione: strutturata indiretta semi-strutturata 12. Gli esperimenti sul campo prevedono: l'assenza di variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale la manipolazione di una o più variabili dipendenti all'interno di una situazione naturale l'impossibilità di manipolare una o più variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale 13. Descriva l'osservazione indiretta. la possibilità di controllare parzialmente le variabili diretta il ricercatore cerca di strutturare l'ambiente in cui svolgerà l'osservazione l'osservazione partecipante, strutturata e gli esperimenti sul campo la manipolazione di una o più variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale Lezione 028 01. Prima di iniziare l'attività di 'osservazione partecipante il ricercatore: deve predisporre una serie di analisi statistiche che svolgerà dopo l'osservazione deve creare i questionari che somministrerà durante l'osservazione deve strutturare il setting sperimentale 02. Nell'osservazione partecipante la teoria: nessuna delle alternative viene modificata in base agli esiti dell'osservazione serve come presupposto 03. L'osservazione partecipante si focalizza principalmente su: comportamenti che vengono elicitati in laboratorio i prodotti del comportamento eventi rari o poco frequenti 04. Il ricercatore si propone di assumere il punto di vista dell'«insider» quando mette in atto l'osservazione: indiretta fattoriale naturalistica 05. La ricerca partecipante richiede una strutturazione dell'ambiente: lineare assente completa 06. Durante l'osservazione partecipante il ricercatore: analizza i prodotti del comportamento influenza le situazioni di vita quotidiana che sta osservando raccoglie solo resoconti da chi ha partecipato alla situazione da indagare 07. Quando si documenta il comportamento in maniera esaustiva: si analizzano gli indizi d'uso per comprendere i comportamenti vengono riportati solo i comportamenti a cui il ricercatore è interessato vengono evidenziati solo i comportamenti che non sono utili ai fini della ricerca minima deve familiarizzare con il gruppo sociale nel quale è inserito entrambe le alternative le "everyday life situation" partecipante partecipa ed osserva situazioni di vita quotidiana vengono riportati tutti i comportamenti specifici di una situazione 08. Quando si documenta il comportamento in maniera selezionata: si analizzano gli indizi d'uso per comprendere i comportamenti vengono riportati tutti i comportamenti specifici di una situazione vengono evidenziati solo i comportamenti che non sono utili ai fini della ricerca 09. Descriva l'osservazione partecipante. vengono riportati solo i comportamenti a cui il ricercatore è interessato 08. Le interviste telefoniche permettono di: controllare il grado di impegno dei soggetti incontrare di persona i soggetti eliminare il bias dell'intervistatore 09. Quando adottiamo i questionari via internet: evitiamo il Bias della risposta incappiamo nel bias dell'osservatore abbiamo a disposizione un campione molto ristretto 10. Quando usiamo dei questionari postali è possibile controllare sull'ordine di risposta nessuna delle alternative non è possibile garantire l'anonimato 11. L'inchiesta può avvalersi dei seguenti strumenti: Questionari postali e via internet nessuna delle alternative Interviste faccia a faccia e telefoniche 12. Descriva l'inchiesta. tutti gli strumenti indicati ridurre i costi previsti per la somministrazione possiamo incorrere nel Bias di selezione del campione Il tasso di risposta potrebbe essere molo basso Lezione 031 01. Il questionario può includere: nessuna delle alternative domande chiuse domande aperte 02. Durante la creazione di un questionario è necessario: adottare un approccio affrettato e superficiale tutte le alternative creare le domande basandosi sul senso comune 03. Un questionario può essere: nessuna delle alternative autosomministrato somministrato da un intervistatore 04. Prima di creare la versione definitiva di un questionario: si dovrebbe chiedere un parere a soggetti che non hanno nessuna esperienza si dovrebbe creare un'intervista strutturata per la validazione non è necessario chiedere il parere di nessuno 05. Quando si crea un questionario: non è necessario fare una somministrazione preliminare ad un piccolo gruppo serve solo che lo sperimentatore sia convinto della bontà dello strumento è sempre consigliabile fare una somministrazione preliminare ad un gruppo molto numeroso 06. Prima di creare un questionario: nessuna delle sue alternative non serve cercare altri strumenti perché è sempre preferibile crearne uno proprio tutte le alternative 07. Descriva il questionario. 08. Descriva le modalità di creazione di un questionario. procedere con una pianificazione delle domande molto accurata è necessario confrontarsi con dei colleghi esperti sia di metodologia sia del costrutto che andiamo ad indagare è bene accertarsi che non ci siano già strumenti validati che rilevino lo stesso costrutto entrambe le alternative entrambe le alternative è sempre consigliabile fare una somministrazione preliminare ad un piccolo gruppo Lezione 032 01. La desiderabilità sociale porta i soggetti che rispondo ad un'inchiesta a: rispondere quello che pensano realmente abbandonare la somministrazione del questionario prima di aver terminato tutte le domande » non dare alcune risposte 02. In un'inchiesta la presenza di item mancanti può essere: uan riduzione della complessità un "imbuto" un filtro 03. In unquestionario, una domanda che mi permette di saltare alcune risposte viene definita: domanda a scelta ragionata domanda aperta domanda ad imbuto 04. Quando progettiamo un questionari dobbiamo considerare che: i soggetti dovrebbero essere invitati a fare inferenze circa il significato della posta ogni domanda dovrà essere spiegata al soggetto soggetti che appartengono ad un'altra cultura di riferimento non dovrebbero avere problemi a comprendere le domande 05. L'ordine delle domande di un questionario: non va tenuto in considerazione non influenza le modalità di risposta dei soggetti dovrebbe essere studiato per portare i soggetti a rispondere nel modo desiderato 06. In un questionario le domande valutative: servono per controllare il bias della risposta sono quelle che esprimono una delle possibili risposte dovrebbero sempre essere inserite 07. Tra le domande di un questionario dovremmo inserire: domande che valutano un costrutto completamente diverso domande che esprimano una delle possibili risposte domande valutative il modo in cui le domande sono poste possa influenzare la risposta item invertiti per controllare il bias della risposta un problema domanda filtro influenza le modalità di risposta dei soggetti sono quelle che usano parole con un forte valore emotivo nei confronti di una delle risposte rispondere come credono che l'esaminatore preferisca o quello che viene considerato «politicamente più corretto 08. Una meta-analisi può basarsi su: tutte le analisi svolte dal ricercatore che la sta svolgendo gli indizi d'uso il controllo della sequenza e dell'ordine 09. Quando ottieniamo nuove informazioni accorpando i risultati di ricerche già svolte su un argomento comune stiamo facendo: un'inchiesta una ricerca d'archivio una review 10. I dati che vengono usati per la ricerca d'archivio: tutte le alternative nessuna delle due alternative solitamente sono raccolti per scopi scientifici 11. Descriva la differenza tra ricerca d'archivio e metanalisi. 12. Descriva la metanalisi. 13. Parli della ricerca d'archivio. gli indici di ampiezza dell'effetto o la significatività delle ricerche una meta-analisi solitamente non sono raccolti per scopi scientifici Lezione 034 01. Gli studi dei casi singoli e gli esperimenti su singoli soggetti: permettono di ottenere gli stessi risultati devono essere usati insieme per garantire una maggiore validità statistica allo studio sono la stessa cosa 02. Lo studio dei casi singoli: prevede lo studio intensivo di una singola popolazione attraverso dei colloqui e/o delle osservazioni rientra nei disegni sperimentali permette di trarre conclusioni generalizzabili 03. In una ricerca correlazionale: le variabili vengono solo controllate le variabili vengono manipolate e controllate le variabili vengono introdotte dallo sperimentatore per guidare la ricerca 04. Le ricerche correlazionali: permettono di tratte conclusioni causali indagano le cause del comportamento attraverso la valutazione dei rapporti causali tra le variabili non prevedono l'uso analisi statistiche 05. Un grosso limite dello studio dei casi singoli riguarda: lo studio di casi poco frequenti i costi elevati la possibilità di osservare soggetti con patologie rare 06. Lo studio di caso singolo strumentale prevede: la descrizione di un gruppo di soggetti con comportamenti diversi tra loro di comparare il soggetto analizzato con un campione di soggetto sperimentali di analizzare soggetti unici per evidenziarne le specificità 07. Quando analizziamo soggetti unici per evidenziarne le specificità stiamo applicando: Lo studio di caso singolo strumentale gli esperimenti su singoli soggetti Lo studio di caso singolo prospettico Lo studio di caso singolo intrinseco rappresentano due metodologie differenti prevede lo studio intensivo del comportamento di un'unica persona o evento le variabili non vengono né manipolate né controllate indagano le cause del comportamento attraverso la valutazione delle correlazioni tra le variabili la generalizzabilità dei risultati la descrizione un caso prototipico che non ha niente di diverso dagli altri 08. Lo studio dei casi singoli retrospettivo: descrive fenomeni che devono ancora verificarsi prevede l'usare della regressione lineare analizza il fenomeno nel momento in cui si presenta 09. Gli studio dei casi singoli possono essere: Retrospettivi Prospettici nessuna delle alternative 10. Lo studio dei casi singoli può portare a conclusioni: descrittivo-fattuali interpretative o valutative causali e casuali 11. Descriva lo studio dei casi singoli. 12. Descriva le ricerche correlazionali. entrambe le alternative descrive eventi già terminati descrittivo-fattuali, interpretative o valutative Lezione 036 01. I veri esperimenti comprendono: Disegni sperimentali tra i gruppi disegni fattoriali Disegni sperimentali entro i gruppi 02. I fattori principali su cui dovremmo intervenire quando facciamo una ricerca sperimentale sono: Effetto dell'ordine e della sequenza Standardizzazione e operazionalizzazione bias e influenza dell'osservatore 03. Il concetto di manipolazione delle variabili indica: il livello di intrusività di un'osservazione quanto è possibile disporre dei soggetti sperimentali coinvolti nella ricerca le procedure che permettono di assegnare i soggetti che compongono il campione alle diverse condizioni sperimentali 04. In un disegno between: ogni gruppo è sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale un solo soggetto viene sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente 05. In un disegno within: un solo soggetto viene sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale ogni gruppo è sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente 06. I disegni between e within possono fanno riferimento: a entrambi a singoli soggetti a nessuna delle alternative 07. Quando in un disegno sono presenti due o più variabili indipendenti abbiamo: un disegno di solomon un disegno non sperimentale un disegno a misure ripetute manipolazione delle variabili e assegnazione dei soggetti Tutte le alternative presenti il livello di controllo che è possibile esercitare sulle variabili nel setting sperimentale ogni gruppo è sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente ogni gruppo è sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente a gruppi di soggetti un disegno fattoriale ost-tes 08. Quando misuriamo la variabile dipendente dopo aver svolto il trattamento parliamo di: p t disegno misto disegno trasversale pre-test 09. I veri esperimenti consentono: di dire con la più alta sicurezza che gli effetti riscontrati nella variabile indipendente sono causati dalla manipolazione della variabile dipendente di osservare i comportamenti nel loro ambiente naturale allo sperimentatore di avere un controllo parziale su tutte le variabili della ricerca 10. Descriva la differenza tra disegno between e within. 11. Descriva cosa hanno in comune e in cosa si differenziano i veri esperimenti e i quasi esperimenti. di affermare con sicurezza che gli effetti riscontrati nella variabile dipendente sono causati dalla manipolazione della variabile indipendente Lezione 037 01. In un disegno con un solo gruppo e una sola prova: viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e il pre-test viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento e verrà fatto il post-test viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento e verrà fatto il pre-test 02. Quando voglio confrontare le prestazioni ad un test memoria di un gruppo di soggetti con demenza con un gruppo di soggetti sani dovrò attuare un disegno: within entro i soggetti descrittivo 03. I pre-esperimenti sono: disegni che permettono di osservare il comportamento in un contesto naturale disegni che permettono un forte controllo delle variabili equivalenti ai disegni sperimentali 04. Nel disegno con un solo gruppo e due prove le due prove: vengono svolte entrambe post-test vengono svolte durante il trattamento vengono svolte entrambe pre-test 05. I disegni pre-esperimenti comprendono: Disegno fattoriale, disegno di solomon, disegno a serie temporali interrotte nessuna delle alternative Disegni simulati prima e dopo, Disegno con un solo gruppo e due prove, disegni con una sola variabile indipendente 06. Nel disegno con un solo gruppo e due prove: viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione pre-test viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento ma solo due valutazioni viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione post-test 07. Nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova: vengono scelti due gruppi a cui verranno somministrate due valutazioni viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione post-test viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e due valutazioni viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e il post-test between disegni che possono apparire sperimentali ma che permettono uno scarso controllo delle variabili vengono svolte pre e post-test Disegni con un solo gruppo e una sola prova, Disegni con un solo gruppo e due prove, Disegni con due gruppi non equivalenti e una prova viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e due valutazioni vengono scelti due gruppi a cui verrà somministrata una valutazione 08. I disegni con una variabile indipendente entro i gruppi sono: Disegno a misure ripetute semplice e Disegno di Solomon disegno classico e disegno controbilanciato Disegno classico e Disegno di Solomon 09. I disegni con una variabile indipendente possono essere: nessuna delle alternative Entro i gruppi Tra i gruppi 10. Il disegno classico è composto da: Due gruppi, una prova e il trattamento per un solo gruppo Due gruppi, una prova e nessun trattamento Un gruppo, due prove e nessun trattamento 11. Ipotizzi, partendo dalla struttura del disegno classico, un esperimento descrivendo le attività dei gruppi e il costrutto da valutare 12. Ipotizzi, partendo dalla struttura del disegno di Solomon un esperimento descrivendo le attività dei gruppi e il costrutto da valutare 13. Descriva la differenza tra i disegni entro e i disegni tra gruppi Entrambi Disegno a misure ripetute semplice, Disegni controbilanciati Due gruppi, due prove e il trattamento per un solo gruppo Lezione 039 01. L'effetto dell'ordine in un esperimento: è dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede 02. Nel disegno a misure ripetute semplice: i gruppi sono equivalenti perché sono composti da soggetti con le medesime caratteristiche demografiche i gruppi non sono equivalenti i gruppi sono equivalenti perché sono composti da soggetti che si somigliano 03. L'effetto della sequenza in un esperimento: dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata è dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse 04. Nei Disegni entro i gruppi: non sono previsti né gruppo né condizione di controllo si prendono in considerazione solo soggetti singoli è previsto un gruppo di controllo 05. I disegni entro i gruppi con una sola variabile indipendente comprendono: disegno a misure ripetute semplice nessuna delle alternative Disegno controbilanciato entro i soggetti 06. Quando applichiamo un disegno a misure ripetute semplice ogni soggetto/gruppo: Viene valutato più volte per la variabile indipendente Viene sottoposto a tutti i livelli della variabile dipendente appartiene ad uno studio diverso 07. Quando voglio valutare come uno stesso gruppo di soggetti risponde a due diverse terapie per la memoria metterò in atto: un disegno con gruppo di controllo non equivalente un disegno fattoriale un disegno classico un disegno a misure ripetute è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse i gruppi sono equivalenti perché sono composti dagli stessi soggetti è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede ogni soggetto diventa il controllo di sé stesso entrambi Viene sottoposto a tutti i livelli della variabile indipendente 08. Usiamo il disegno controbilanciato entro i soggetti quando: non sappiamo quanti soggetti porteranno a termine la nostra ricerca abbiamo un numero dei soggetti molto alto non sappiamo quanti soggetti parteciperanno alla nostra ricerca 09. Per contrastare l'effetto dell'ordine e della sequenza in un esperimento: si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i giorni o entro le ore si deve mettere in ordine il laboratorio si deve mettere in atto una procedura di bilanciamento 10. Descriva i disegni con una variabile indipendente entro i gruppi. 11. Descriva gli effetti di ordine e di sequenza. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i soggetti o entro i gruppi abbiamo un numero dei soggetti limitato Lezione 041 01. L'effetto interattivo di un disegno fattoriale: è uguale alla somma dei singoli effetti principali è legato al prodotto degli effetti principali delle variabili dipendenti è uguale alla differenza dei singoli effetti principali 02. Un effetto interattivo intensificante potrebbe: diminuire gli effetti delle singole variabili indipendenti quando queste interagiscono aumenta gli effetti delle variabili indipendenti singolarmente diminuire gli effetti delle variabili indipendenti 03. Gli effetti interattivi potrebbero portare a: nessuna delle alternative Inibire gli effetti delle variabili indipendenti Intensificare gli effetti delle variabili indipendenti 04. Per rappresentare gli effetti di un disegno fattoriale possiamo usare: nessuna delle alternative Grafici Matrice di celle 05. Quando, in un disegno fattoriale, solo la variabile indipendente "B" è risultata significativa parliamo di: effetto secondario di B effetto interattivo di B effetto sommativo di B 06. Le matrici di celle usate per rappresentare un disegno fattoriale sono: tabelle che riportano i punteggi fattoriali di ogni combinazione delle variabili indipendenti tabelle che riportano i punteggi medi di ogni combinazione delle variabili dipendenti tabelle che riportano i punteggi fattoriali di ogni combinazione delle variabili dipendenti 07. Un effetto interattivo inibente si presenta quando: la presenza contemporanea delle due variabili indipendenti aumenta l'effetto che avrebbero le singole variabili la presenza contemporanea delle due variabili dipendenti aumenta l'effetto che avrebbero le singole variabili la presenza contemporanea delle due variabili dipendenti riduce l'effetto che avrebbero le singole variabili 08. Descriva gli effetti interattivi di un disegno fattoriale. 09. Descriva gli effetti principali di un disegno fattoriale. aumentare gli effetti delle singole variabili indipendenti quando queste interagiscono Entrambi la presenza contemporanea delle due variabili indipendenti riduce l'effetto che avrebbero le singole variabili è diverso dalla somma dei singoli effetti principali Entrambi Effetto principale di B tabelle che riportano i punteggi medi di ogni combinazione delle variabili indipendenti Lezione 042 01. I disegni fattoriali entro i soggetti vengono anche detti: disegni fattoriali misti disegni non sperimentali disegni fattoriali randomizzati 02. Un disegno fattoriale misto può includere: nessuna delle alternative Disegni con fattori manipolati e non manipolati Disegni con fattori tra i soggetti ed entro i soggetti 03. Per comprendere gli effetti di interazione che emergono da un disegno fattoriale dobbiamo tener presente, tra le altre cose: Gli effetti sopra e sotto Gli effetti dell'ordine e della sequenza Gli effetti di regressione e correlazione 04. Parliamo di effetto soffitto quando: il soggetto non ha completato la prova la prestazione dei soggetti raggiunge il minimo previsto la prestazione dei soggetti rimane nella media 05. Parliamo di Effetto pavimento quando: la prestazione dei soggetti raggiunge il massimo previsto il soggetto non ha completato la prova la prestazione dei soggetti rimane nella media 06. Gli effetti soffitto e pavimento in un disegno fattoriale: si hanno quando i soggetti non hanno portato a termine la prova ci permettono di analizzare la performance reale dei soggetti non sono correlati alla performance reale dei soggetti 07. Descriva gli effetti detti "soffitto" e "pavimento" e le loro implicazioni per un disegno fattoriale disegni fattoriali a misure ripetute entrambi Gli effetti soffitto e pavimento la prestazione dei soggetti raggiunge il massimo previsto la prestazione dei soggetti raggiunge il minimo previsto non ci permettono di analizzare la performance reale dei soggetti Lezione 043 01. In un disegno con gruppo di controllo non equivalente i due gruppi sono così definiti perché: è stato possibile assegnare casualmente i soggetti ai gruppi il campionamento è stato fatto casualmente è stata usata una procedura di assegnazione randomizzata 02. Per analizzare l'equivalenza tra gruppi in disegni con gruppo di controllo non equivalente possiamo: sottoporre entrambi i gruppi al trattamento sperimentale sottoporre entrambi i gruppi ad una valutazione post-test completa sottoporre entrambi i gruppi al trattamento di controllo 03. Quando voglio studiare due gruppi che sono entità naturali applicherò: un disegno fattoriale misto un disegno non sperimentale il disegno di Solomon 04. Un disegno con gruppo di controllo non equivalente: prevede l'uso di un solo gruppo rientra tra i disegni fattoriali è simile al disegno di Solomon 05. A volte, nei quasi esperimenti: Non è possibile scegliere in maniera casuale il campione nessuna delle alternative Non si possono assegnare casualmente i soggetti alle condizioni sperimentali 06. I quasi esperimenti: È la sola tipologia di disegno sperimentale usata in psicologia non fanno parte dei disegni sperimentali Sono una delle tipologie di disegno sperimentale meno usata in psicologia 07. Descriva i quasi esperimenti. 08. Descriva il disegno con un gruppo di controllo non equivalente. un disegno con gruppo di controllo non equivalente Non è stato possibile assegnare casualmente i soggetti ai gruppi sottoporre entrambi i gruppi ad una valutazione pre-test completa non permette di garantire l'equivalenza tra i gruppi Entrambe le alternative Sono una delle tipologie di disegno sperimentale più usata in psicologia Lezione 046 01. I test psicologici prevedono: una valutazione delle risposte basata unicamente sulla sensibilità clinica criteri qualitativi predefiniti per la valutazione delle risposte una valutazione delle risposte effettuata dal soggetto 02. I test neuropsicologici: fanno parte dei test non cognitivi non fanno parte dei test cognitivi fanno parte dei test di tipica performance 03. I test cognitivi sono anche detti: di personalità osservativi di tipica performance 04. I test non cognitivi sono anche detti: di intelligenza osservativi di massima performance 05. Gli item di un test: non fanno riferimento ai comportamenti possibili devono rappresentare solo alcuni comportamenti possibili non devono essere rappresentativi dell'universo di comportamenti possibili 06. I test psicologici: Sono paragonabili ad una conoscenza intuitiva non necessitano di una procedura standardizzata Forniscono informazioni difficilmente interpretabili 07. Descriva le differenze tra metodi osservativi e test. fanno parte dei test cognitivi si avvalgono di una procedura standardizzata criteri quantitativi predefiniti per la valutazione delle risposte di massima performance di tipica performance devono essere rappresentativi dell'universo di comportamenti possibili Lezione 047 01. Un esempio di test di intelligenza è: General Reasoning Test l'MMPI Il Tesi di Corsi 02. I test di profitto valutano: il livello futuro di prestazione di un soggetto l'intelligenza la personalità di un soggetto 03. I test di profitto servono a: valutare le opinioni di un individuo predire un livello futuro di prestazione in un campo specifico valutare la personalità di un soggetto 04. Un esempio di test di attitudine è: Il Tesi di Corsi l'MMPI la WAIS-IV 05. I test di attitudine sono usati: in ambito clinico per fare diagnosi psichiatriche in ambito della psicologia dello sviluppo nella psicobiologia 06. La performance ad un test di intelligenza può essere influenzata da: tipologia di attaccamento attitudine personalità 07. I test di intelligenza: si basano tutti sulla stessa definizione del costrutto non fanno parte dei test cognitivi non hanno una base teorica 08. Parli dei test psicologici. 09. Descriva la differenza tra test cognitivi e non cognitivi. General Reasoning Test nell'ambito della selezione e nell'orientamento la WAIS-IV l'abilità appresa attraverso l'esperienza già realizzata valutare il livello attuale di competenza, conoscenza e capacità di un individuo familiarità e cultura riflettono differenti definizioni e teorie alla base di questo costrutto Lezione 048 01. Un ricercatore che si appresta ad applicare i metodi osservativi: non dovrà svolgere una fase di addestramento non potrà mai avvalersi di supporti tecnologici dovrà fare affidamento solamente sui resoconti indiretti dei soggetti 02. L'analisi del contenuto è un approccio: qualitativo che viene applicato a materiale verbale quantitativo che viene applicato a materiale verbale quantitativo che viene applicato a materiale non verbale qualitativo che viene applicato a materiale non verbale 03. L'analisi del contenuto serve per: addestrare lo sperimentatore categorizzare le azioni dei soggetti modificare il comportamento dei soggetti 04. Quando applichiamo dei metodi osservativi: è possibile l'autovalutazione i soggetti sono osservatori di loro stessi ogni soggetto osserverà gli altri 05. l'osservazione può essere: né qualitativa né quantitativa solo qualitativa solo quantitativa 06. Descriva l'analisi del contenuto. 07. Descriva i metodi osservativi. estrarre informazioni desiderate da un corpus di materiale non è possibile l'autovalutazione sia qualitativa che quantitativa dovrà svolgere una fase di addestramento Lezione 050 01. I segnali elettrofisiologici grezzi: possono essere utilizzati così come sono non richiedono l'uso di strumentazioni specifiche non possono essere indagati 02. I rilievi fisiologici posso usare parametri: Biochimici Elettrofisiologici nessuna delle alternative 03. Gli strumenti delle neuroscienze: Comprendono questionari e interviste Non richiedono l'uso di strumenti tecnologicamente avanzati non possono mai venire usate sugli umani 04. L'elettroencefalogramma permette di: analizzare l'attività chimica del cervello osservare la struttura del cervello analizzare le strutture sottocorticali 05. Gli strumenti di neuroimaging permettono di: capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare visualizzare solo il funzionamento del cervello visualizzare solo la struttura del cervello 06. La Tomografia Assiale Computerizzata permette di: visualizzare solo il funzionamento del cervello capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello Le tecniche di Risonanza Magnetica permettono di: visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello visualizzare solo il funzionamento del cervello visualizzare solo la struttura del cervello devono essere "puliti" prima di poter essere usati visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello Entrambi Consentono di esplorare le strutture e l'attività cerebrale in relazione a specifiche attività rilevare l'attività elettrica della corteccia cerebrale visualizzare solo la struttura del cervello 08. I rilievi fisiologici: permettono di capire ciò che la gente pensa si basano si questionari autosomministrati permettono di osservare modificazioni somatiche attraverso l'uso di metodiche wireless 09. Descriva l'uso degli strumenti di neuroimaging in una ricerca. 10. Parli dell'uso dei segnali fisiologici all'interno di una ricerca. permettono di misurare modificazioni somatiche dei parametri biochimici e ormonali Lezione 051 01. Le procedure di scaling Unidimensionali permettono di: assegnare valutazioni qualitative ad un insieme di risposte fornite assegnare un'etichetta verbale ad un valore numerico assegnare diversi punteggi ad un insieme di risposte fornite 02. Le procedure di scaling Unidimensionale comprendono: Scala unidirezionale e Scala bidirezionale Scala numerica, verbale e iconica Scala nominale, Scala a intervalli e Scala ordinale 03. Le procedure di scaling multidimensionali permettono di: valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di più costrutti valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto che potrebbe essere costituito da una sola dimensione valutare l'atteggiamento di più soggetti nei confronti di più costrutti 04. Lo scaling è una procedura che richiede di: rispondere liberamente usando le proprie parole collocare in ordine casuale degli item che sono stati forniti su una scala numerica collocare le risposte del soggetto in base al grado di correttezza 05. Lo scaling: è utilizzato principalmente per valutare il comportamento futuro è utilizzato principalmente per valutare il comportamento dei soggetti che non hanno partecipato alla ricerca è utilizzato principalmente per valutare le risposte fisiologiche 06. Le procedure di scaling possono essere: Multidimensionali nessuna delle alternative Unidimensionali 07. Scala di Guttman viene anche detta: scala a due code Scala a rapporti equivalenti Scala Likert 08. Descriva le principali procedure di scaling. assegnare un solo punteggio ad un insieme di risposte fornite Scala di Thurstone, Scala di Guttman e Scala Likert valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto costituito da varie dimensioni collocare su una scala numerica degli item che sono stati forniti in ordine casuale è utilizzato principalmente per valutare gli atteggiamenti entrambe le alternative scaling cumulativo o scalogramma Lezione 054 01. La WISC-IV può essere somministrata a soggetti: dai 4 ai 16 anni con più di 16 anni dai 4 ai 6 anni 02. La WAIS può essere somministrata a soggetti: dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi dai 4 ai 16 anni dai 4 ai 6 anni 03. Le scale Wechsler sono: test attitudinali sottoscale del test di Rorschach test di personalità 04. Descriva le principali caratteristiche delle Wechsler. dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi test di intelligenza generale con più di 16 anni Lezione 055 01. Il Sixteen Personality Factor Questionnaire valuta: la memoria a breve termine l'intelligenza non verbale le attitudini 02. Descriva le caratteristiche principali del Sixteen Personality Factor Questionnaire. i fattori primari di personalità Lezione 056 01. Prima di somministrare un test è importante: interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica creare un setting ricco di stimoli istruire i soggetti affinché diano le risposte adeguate 02. Per la correzione di un test dobbiamo: interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica modificare le risposte che non sono in linea con quello che ci aspettavamo descrivere verbalmente come il soggetto si è comportato 03. Quali sono le norme da seguire durante la somministrazione di un test? leggere il manuale dobbiamo basarci sulle norme specifiche riportate nel manuale 08. Il valore che calcoliamo conoscendo il punteggio osservato e stimando l'errore può essere definito: punteggio totale punteggio errato validità del test 09. Quali sono le norme da seguire dopo la somministrazione di un test? 10. Descriva la teoria classica dei test. punteggio vero Lezione 059 01. Secondo l'Item Response Theory soggetti con uguali capacità: hanno la stessa probabilità di risolvere due compiti con difficoltà diverse non sono paragonabili hanno una diversa probabilità di risolvere uno stesso compito 02. I modelli di misurazione sono: manuali in cui sono riportate le regole di scoring modelli di attribuzione dei punteggi modelli per la distribuzione delle probabilità 03. Secondo l'Item Response Theory la probabilità che un compito venga eseguito correttamente dipende da: solo dalla difficoltà del test solo dall'abilità individuale punteggio vero e punteggio osservato 04. Descriva i punti principali dell'Item Response Theory. modelli matematico-statistici che specificano le relazioni tra variabili osservate e variabili latenti hanno la stessa probabilità di risolvere uno stesso compito abilità individuale e difficoltà dell'item l grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà Lezione 060 01. La validità di un test e la validità di una ricerca: sono la stessa cosa sono due concetti completamente diversi non possono essere paragonati 02. L'attendibilità di un test può essere definita come: il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto 03. Un test dovrebbe essere: Valido attendibile nessuna delle alternative 04. L'accuratezza di un test può essere definita come: l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo i il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione 05. La stabilità di un test può essere definita come: il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione 06. La precisione di un test può essere definita come: il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo 07. L'attendibilità di un test può essere valutata con procedure che prevedono: nessuna una somministrazione Due somministrazioni sono simili ma si riferiscono a due concetti diversi il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto entrambe le alternative l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione entrambe