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Set Domande ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 2/33 Indice Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2 Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 3 Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 4 Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 5 Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 6 Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 7 Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 8 Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 9 Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 10 Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 11 Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 12 Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 13 Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 14 Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 15 Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 16 Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 17 Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 18 Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 19 Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 20 Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 21 Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 22 Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 23 Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 24 Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 25 Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 26 Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 27 Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 28 Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 29 Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 30 Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 31 Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 32 Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 33 Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 5/33 Lezione 004 01. I termini "fattore di rischio" indicano: Nessuna delle altre risposte è corretta Che il soggetto deve interrompere immediatamente la pratica dell'esercizio fisico Una situazione che può favorire la comparsa di una patologia, ma che non è immediatamente riconducibile alla patologia stessa Che una patologia o un incidente cardiocircolatorio sono già in atto 02. Un "segno" è Tutte le altre risposte sono corrette Oggettivamente riscontrabile un sinonimo di "fattore di rischio" Soggettivamente riferibile dal soggetto 03. Per la valutazione dei fattori di rischio di un soggetto si deve ricorrere ad un questionario validato? Si, è possibile usare un questionario validato ma non è obbligatorio Si, sempre Si, ma solo per soggetti con diagnosi conclamata No, mai 04. Le dislipidemie sono: Un segno Un segno Un fattore di rischio Nessuna delle altre risposte è corretta 05. Cosa s'intende per obiettività dei test motori? Indipendenza rispetto all'operatore Ripetibilità del test sullo stesso campione di soggetti Classificabilità di un test Affidabilità generale di un test 06. Descrivi in modo sintetico ma esauriente in cosa consiste la valutazione generale di un soggetto da eseguire prima dei test motori 07. Descrivi in modo sintetico ma esauriente la differenza tra fattori di rischio, segni e sintomi Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 6/33 Lezione 005 01. La frequenza cardiaca di riserva è FC max * FC rest FC max - FC rest FC max / FC rest FC max + FC rest 02. Se parliamo di percentuale di peso corporeo ripartito tra acqua, grassi, proteine e carboidrati, allora stiamo parlando di: Un modello atomico Un modello tissutale Un modello molecolare Nessuna delle altre risposte è corretta 03. Una singola circonferenza corporea, in generale, se riferita ad un soggetto medio Può essere considerata di per se un fattore di rischio Nessuna delle altre risposte è corretta Non ha nessun significato Non può essere rilevata 04. La struttura corporea fa riferimento: Alla morfologia dell'individuo Alla composizione corporea dell'individuo Tutte le altre risposte sono corrette Al peso e all'altezza dell'individuo 05. Descrivi in modo sintetico ma esauriente l'utilità della valutazione antropometrica in soggetti con bisogni speciali Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 7/33 Lezione 006 01. Un muscolo, analizzato singolarmente, può avere, rispetto ad una articolazione: Una azione sia destabilizzante che stabilizzante Una azione solo stabilizzante Una azione esclusivamente neutra Una azione solo destabilizzante 02. Il momento della forza in una articolazione come il bicipite brachiale: Cambia durante i vari gradi di flesso-estensione, ma solo in soggetti non allenati Non cambia durante i vari gradi di flesso-estensione Cambia durante i vari gradi di flesso-estensione, ma solo a seguito di infortuni Cambia durante i vari gradi di flesso-estensione 03. Macchinari isotonici, pesi liberi e elastici generano lo stesso momento della forza? Si No Solo pesi liberi e macchinari isotonici generano lo stesso momento della forza Solo pesi liberi ed elastici generano lo stesso momento della forza 04. L'inclinazione del corpo umano rispetto al vettore della forza di gravità può influenzare il momento della forza di un peso che stiamo mobilizzando? No Si Si, ma solo se la resistenza è isotonica Si, ma solo se la resistenza è auxotonica (es. elastici) 05. Descrivi in modo sintetico ma esauriente le implicazioni della biomeccanica sul movimento articolare Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 10/33 Lezione 009 01. Per una prevenzione generale, le principali linee-guida indicano che ogni soggetto dovrebbe svolgere, settimanalmente, almeno: 30 minuti di attività aerobica moderata o di 15 minuti di attività intensa 50 minuti di attività aerobica moderata o di 25 minuti di attività intensa 150 minuti di attività aerobica moderata o di 75 minuti di attività intensa 20 minuti di attività aerobica moderata o di 10 minuti di attività intensa 02. Secondo alcuni autori tra cui O'Donovan, quante calorie dovrebbero essere spese con l'esercizio fisico per una prevenzione generale? 200- 600 kcal 2000-2400 kcal 800-1200 kcal 3800-4200 kcal 03. Secondo le principali linee-guida in materia di prevenzione, si ritiene una attività moderata, una attività fisica di intensità compresa tra: 1-3 MET 6-9 MET 9-12 MET 3-6 MET 04. In un breve paragrafo, esponi quelli che dovrebbero essere i livelli minimi e le caratteristiche dell'esercizio fisico preventivo Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 11/33 Lezione 010 01. Lo «Shear stress» è un parametro che misura: La produzione di ossido nitrico Lo Shear stress è un parametro inventato La forza esercitata dallo scorrimento del sangue sulle pareti dei vasi La distruzione delle pareti dei vasi arteriosi 02. Ai fine della prevenzione delle patologie cardiovascolari, specie in soggetti che hanno già avuto episodi cardiaci, sono da evitare: Gli esercizi di resistenza Gli esercizi aerobici Gli esercizi isocinetici Gli esercizi isometrici 03. La placca aterosclerotica: Si forma a seguito di un danno al vaso sanguigno Spesso è asintomatica durante la sua formazione Nessuna delle altre risposte è esatta Non è pericolosa se si forma in un vaso di grosso calibro 04. Un soggetto con idoneità medica alla pratica di esercizio fisico NON agonistica può eseguire esercizi fino ad una intensità massima di: 70-75% della frequenza cardiaca massima 80-85% della frequenza cardiaca massima 90-95% della frequenza cardiaca massima 100% della frequenza cardiaca massima, ma non esercizi di forza 05. Esponi un breve paragrafo sugli effetti indotti dall'esercizio fisico a livello cardiaco Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 12/33 Lezione 011 01. L'esercizio fisico induce, sulle membrane delle cellule muscolari: Una minore esposizione di GLUT, indipendentemente dalla concentrazione di insulina Una minore esposizione di GLUT, dipendentemente però dalla concentrazione di insulina Una maggiore esposizione di GLUT, dipendentemente però dalla concentrazione di insulina Una maggiore esposizione di GLUT, indipendentemente dalla concentrazione di insulina 02. L'esercizio fisico nel diabete di tipo I: Nessuna delle altre risposte è esatta È controindicato Può prevenire il diabete stesso Può prevenire le complicanze tardive, ma non il diabete stesso 03. L'insulina è prodotta: Dalle cellule alfa del pancreas Dalle cellule gamma del pancreas Dalle cellule eta del pancreas Dalle cellule beta del pancreas 04. L'assenza di insulina caratterizza: Il diabete gestazionale Il diabete insipido Il diabete di tipo II Il diabete di tipo I 05. La chetoacidosi è una condizione che può insorgere generalmente in soggetti con: Diabete Asma Angina pectoris BPCO 06. Esponi un breve paragrafo sugli effetti indotti dall'esercizio fisico sul controllo glicemico Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 15/33 Lezione 014 01. L'effetto EPOC è maggiore a seguito di: Esercizi di moderata intensità Esercizi di bassa intensità Esercizi aerobici Esercizi di elevata intensità 02. In relazione alla percentuale di massa grassa, quando un uomo è considerato obeso? Se la percentuale della massa grassa è maggiore del 24% Se la percentuale della massa grassa è maggiore del 35% Se la percentuale della massa grassa è maggiore del 12% Se la percentuale della massa grassa è maggiore del 18% 03. L'interleuchina 6 (IL-6) ha un ruolo: Non collegato con il processo infiammatorio Pro-infiammatorio Nessuna delle altre risposte è esatta Anti-infiammatorio 04. Esponi un breve paragrafo sugli effetti prodotti dall'esercizio fisico nel trattamento dell'obesità e sulle strategie utilizzabili per il dimagrimento Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 16/33 Lezione 015 01. Esponi un breve paragrafo sul concetto di alterazione morfologico o morfo-funzionale Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 17/33 Lezione 016 01. Nella leva di tipo I, il fulcro è situato: Tra il punto di applicazione della forza e quello della resistenza Opposto al punto di applicazione della resistenza Nessuna delle altre risposte è esatta Opposto al punto di applicazione della forza 02. Gli atteggiamenti viziati, tipici dell'accrescimento sono di norma dovuti a: Lassità legamentosa congenita Scarsa percezione del proprio corpo e carente controllo neuromuscolare Alterazioni morfologiche strutturate Nessuna delle altre risposte è esatta 03. Le turbe psicomotorie possono essere dovute: A scarsa esperienza motoria Sia a scarsa esperienza motoria, ma anche a problemi di natura neurologica o psichiatrica A problemi, anche gravi, di natura neurologica, psichiatrica o psicologica Nessuna delle altre risposte è esatta 04. Le reazioni vincolari sono: Nessuna delle altre risposte è esatta Forze interne che possono intervenire nel movimento umano Forze sia esterne che interne che possono intervenire nel movimento umano Forze esterne che possono intervenire nel movimento umano Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 20/33 Lezione 019 01. Nell'atteggiamento ipercifotico di solito si riscontra: Nessuna delle altre risposte è esatta Eccessiva debolezza del muscolo retto dell'addome Eccessiva debolezza di muscoli come gran dorsale e gran pettorale Eccessiva lunghezza o debolezza dei muscoli erettori spinali toracici 02. Nel trattamento della scoliosi o dell'atteggiamento scoliotico, si deve cercare di raggiungere un/a adeguato/a: Adeguata tonicità muscolare, in modo che i muscoli possano stabilizzare il rachide Nessuna delle altre risposte è esatta Elevata flessibilità articolare, in modo che il rachide possa muoversi in modo ampio Elasticità legamentosa, al fine di permettere movimenti più ampi 03. I muscoli fasici sono: Muscoli che lavorano in modo continuato per mantenere la postura eretta Caratterizzati dal fato che se non usati, diventano rigidi ma non ipotonici Caratterizzati da una maggior presenza di fibre bianche Nessuna delle altre risposte è esatta 04. Esponi un breve paragrafo sui principi da seguire per il trattamento dei paramorfismi del rachide Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 21/33 Lezione 020 01. L'esercizio fisico nel soggetto con rachialgia: Deve essere basato su esercizi seguiti in modo ciclico e non continuativo Nessuna delle altre risposte è esatta Deve basarsi su esercizi standard e validi Deve iniziare precocemente, anche durante la fase algica acuta 02. Il fumo di sigaretta: Non è un fattore di rischio per le rachialgie Può essere considerato un fattore di rischio per le rachialgie Può essere un fattore di rischio per rachialgie, ma solo se vi è un interessamento dei corpi vertebrali Può essere un fattore di rischio per rachialgie, ma solo se vi è un interessamento delle radici nervose 03. Le rachialgie possono interessare: Dischi intervertebrali e radici nervose, ma non le vertebre Nessuna delle altre risposte è esatta Vertebre, dischi intervertebrali e radici nervose Vertebre e dischi intervertebrali ma non le radici nervose 04. Esponi un breve paragrafo sul concetto di rachialgie e sulle linee guida da seguire per il suo trattamento Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 22/33 Lezione 021 01. Le alterazioni morfologiche del ginocchio sono: Esclusivamente bilaterali di solito monolaterali ma a volte possono essere bilaterali Esclusivamente monolaterali Di solito bilaterali ma a volte possono essere monolaterali 02. Nel ginocchio valgo devono essere prioritariamente rinforzati i muscoli: Mediali della gamba e della coscia Anteriori della gamba e della coscia Laterali della gamba e della coscia Posteriori della gamba e della coscia 03. Danni al menisco laterale possono essere favoriti di solito dal: Ginocchio varo Ginocchio valgo Entrambi ginocchio varo e valgo ma solo di grado severo Entrambi ginocchio varo e valgo 04. Il ginocchio valgo: Induce una conformazione delle gambe, che può essere definita a "X" Può dipendere da una predisposizione anatomica può essere dovuta da una ridotta capacità della caviglia di compiere il movimento di estensione del piede Tutte le altre risposte sono corrette 05. Esponi un breve paragrafo sui paramorfismi del ginocchio Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 25/33 Lezione 024 01. Durante l'esecuzione di attività motorie adattate per studenti con disabilità, l'insegnante deve coinvolgere il gruppo classe? Si ma solo nel caso di disabilità sensoriali Si No Si, ma solo nel caso di disabilità motorie 02. Per uno studente con disabilità motoria, la PRIMA opzione di attività motoria che il docente dovrebbe prendere in considerazione é: Attività motoria facilitata Attività motorie adattate individuali Attività motoria generale che svolgono anche i compagni senza disabilità Attività motorie adattate standard 03. Esponi un breve paragrafo sulle linee guida da seguire in ambito scolastico per l'attuazione di un programma di APA Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 26/33 Lezione 025 01. I primi giochi sportivi adattati erano rivolti a soggetti: Con disabilità motoria Con disabilità intellettiva Con disabilità sensoriale Con lesioni spinali 02. Nelle paralimpiadi sono stati esclusi per un certo tempo gli atleti con disabilità intellettiva perché ci si rese conto: Nessuna delle altre risposte è esatta Che la mancanza di parametri certi per la classificazione di tale disabilità consentiva facili irregolarità Che non si poteva garantire la sicurezza dei partecipanti in determinati sport che era troppo difficile e oneroso organizzare eventi sportivi per questo genere di disabilità 03. Nel basket in carrozzina, il particolare sistema utilizzato per la valutazione funzionale: Serve a garantire che i giocatori delle due squadra abbiano tutte le stesse disabilità Nessuna delle altre risposte è esatta Serve ad avere squadre equilibrate anche con disabilità diverse Serve ad includere persone con diverse disabilità bypassando il concetto di competizione ala pari 04. Esponi un breve paragrafo sul concetto di APA in ambito sportivo e sulle differenze rispetto ai contesti non sportivi Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 27/33 Lezione 026 01. Il modello ABC di Kelly e Melograno può essere applicato: Ai soggetti con e senza disabilità Solo ai soggetti con particolari disabilità Solo ai soggetti senza disabilità Solo ai soggetti diversamente abili 02. Lo sviluppo delle capacità grosso motorie richiede (individuare la risposta errata): Coordinazione spaziale e temporale La capacità di utilizzare in modo sempre più abile il proprio corpo Il coinvolgimento di ampi gruppi muscolari Non ci sono risposte errate 03. I test grosso motori si dividono in due tipologie: Salti e Uso degli attrezzi Locomozione e Controllo degli oggetti Nessuna delle altre risposte è esatta Locomozione e Salti 04. Quante componenti (fasi) prevede il modello ABC ideato da Kelly e Melograno? 6 3 4 5 05. Esponi un breve paragrafo sul modello ABC utilizzato nell'ambito di attività motoria adattata Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 30/33 Lezione 029 01. Sono movimenti non eseguibili a corpo libero o con pesi i movimenti eseguiti con: I macchinari isoinerziali Tutte le altre risposte sono corrette I macchinari isotonici a doppio effetto I macchinari isocinetici 02. Gli accelerometri consentono di (indicare la risposta sbagliata): Non ci sono risposte sbagliate tra le altre tre risposte Distinguere se un soggetto ha una andatura definibile come parkinsoniana Distinguere se un soggetto sta cambiando direzione in corsa Distinguere se un soggetto sta camminando o correndo 03. I wearable device sono ad esempio I macchinari isotonici Nessuna delle altre risposte è esatta Le pedane stabilometriche I GPS ed i cardiofrequenzimetri 04. L'attività motoria rivolta ai bambini in ambito scolastico è una attività definibile come: Nessuna delle altre risposte è esatta Classica Adattata Compensativa 05. Esponi un breve paragafo illustrando il ruolo che potrebbe avere la tecnologia nella promozione dell'APA Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 31/33 Lezione 030 01. l'allenamentocon macchinari isotonici ha come vantaggio quello di indurre: Tutte le altre risposte sono esatte Un alto isolamento dei gruppi muscolari Un lavoro più sicuro e guidato Un elevata possibilità di quantificare la resistenza che si oppone al lavoro muscolare 02. l'allenamento a corpo libero ha come vantaggio quello di indurre: Un lavoro più globale e funzionale Un elevata possibilità di quantificare la resistenza che si oppone al lavoro muscolare Un aalto isolamento dei gruppi muscolari Tutte le altre risposte sono esatte 03. HIIT è un tipo di allenamento svolto: Ad alta intesità intervallata A intensità crescente ma sempre aerobica A bassa intensità A intensità fissa aerobica 04. Allenamento Steady state è: Incrementale massimale Aerobica Misto aerobico-anaerobico Anaerobica 05. Esponi un breve paragafo illustrando quelle che possono essere le direttrici per la promozione dell’esercizio fisico nella società Set Domande: ATTIVITA' FISICA ADATTATA SCIENZE DELL'ESERCIZIO FISICO PER IL BENESSERE E LA SALUTE Docente: Iuliano Enzo PANIERE COMPLETO DI ATTIVITA' FISICA E ADATTATA - Data Stampa 11/03/2022 00:43:25 - 32/33 Lezione 031 01. Nei bambini si dovrebbero promuovere per primi: Giochi con regole Giochi liberi Giochi tradizionali Giochi sportivi 02. Secondo le fasi sensibili dell'allenamento, nel bambino andrebbe allenata dopo i 14 anni: Ritmo Ipertrofia Tutte le precedenti Equilibrio 03. Secondo le fasi sensibili dell'allenamento, nel bambino si sviluppa prima: Ritmo Forza resistente Equilibrio Tutte le precedenti 04. Esponi un breve paragafo illustrando i benefici dell'esercizio fisico nell'infanzia 3. Descrivi in modo sintetico ma esauriente in cosa consiste la valutazione generale di un soggetto da eseguire prima dei test motori. La valutazione generale di un soggetto prima dei test motori consiste nel valutare la presenza di controindicazioni a determinate tipologie di attività ed eventuali condizioni e bisogni speciali che richiedono di intraprendere un tipo di programma adattato, in modo da garantire la sicurezza nello svolgimento dell’attività fisica. Quando si parla di valutazione delle condizioni generali di un soggetto generalmente si fa riferimento a due grosse tipologie di valutazione: la valutazione dello stato di salute e la valutazione corporea. La misurazione del peso corporeo è uno dei parametri fondamentali per la caratterizzazione antropometrica di un individuo e, insieme ad altri dati fondamentali (come la statura, la circonferenza della vita, la misurazione della pressione arteriosa, il profilo lipemico e glucidico), un elemento cruciale per valutare il rischio che ognuno di noi ha di ammalarsi. Proprio perché il peso corporeo è correlato allo stato di salute presente e futuro dell’individuo, è ormai assunto condiviso da tutti che controllare il peso è un investimento per la salute. Le valutazioni dello stato di salute principalmente utilizzate sono il calcolo del BMI (body mass index) anche detto IMC (indice di massa corporea), e del WHR (rapporto vita fianchi). Grazie al risultato del BMI attraverso la formula di: peso in kg/statura in metri al quadrato, possiamo conoscere la situazione all'interno della quale si trova il soggetto (sottopeso, normopeso, sovrappeso, obeso, grave obesità). Il WHR invece viene utilizzato per valutare la distribuzione del grasso corporeo. Essendo che la correlazione tra distribuzione di grasso corporeo e rischio di patologie cardiovascolari è molto alto soprattutto quando questo si trova collocato nella zona addominale (obesità di tipo androide), questo valore viene associato a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa. 4. Descrivi in modo sintetico ma esauriente la differenza tra fattori di rischio, segni e sintomi. Per fattori di rischio si intende una situazione che predispone un soggetto ad avere una determinata problematica ma non significa che andrà incontro a tale problematica, invece i segni sono qualcosa oggettivamente rilevante mentre il sintomo è qualcosa che il soggetto percepisce e dichiara di cui non si può prendere oggettivamente conoscenza. I principali fattori di rischio da indagare sono: familiarità, stile di vita, ipertensione, dislipidemia, alterata glicemia a digiuno, obesità (stato di infiammazione cronica di basso livello). Per segni e sintomi si intende una situazione che è già collegata ad una patologia o ad un problema in atto. Tra i segni e sintomi da tener conto durante l’attività fisica sono: il dolore al torace, collo, mandibola e braccia in quanto potrebbero essere sintomi di ischemia coronarica; riduzione della frequenza respiratoria nel momento che il soggetto inizia a fare attività fisica, sensazione di fame d’aria durante il sonno o in posizione sdraiata, palpitazioni o tachicardia; senso di fatica non proporzionale all’intensità dell’allenamento; in presenza di questi segni e sintomi è sempre utile interrompere il programma di attività motoria e rimandare il soggetto a un controllo specialistico. 5. Descrivi in modo sintetico ma esauriente l'utilità della valutazione antropometrica in soggetti con bisogni speciali. Per l’assenza d’invasività, la semplicità d’esecuzione, la portabilità, il basso costo e la disponibilità di valori di riferimento, l’antropometria è la tecnica di riferimento per la valutazione della composizione corporea nella pratica clinica e nella ricerca epidemiologica. L’ assenza d’invasività, la semplicità d’esecuzione e la portabilità sono essenziali per una tecnica di valutazione dello stato nutrizionale che debba essere utilizzata nella pratica clinica. La valutazione antropometrica dello stato nutrizionale inizia con la misurazione del peso e della statura e il calcolo degli indici pondero-staturali. Ciò consente una prima classificazione obiettiva di un’eventuale malnutrizione per difetto o per eccesso. La valutazione antropometrica dello stato nutrizionale prosegue con la misurazione di pliche e circonferenze: le pliche forniscono una misura di adiposità più diretta agli indici pondero-staturali; le circonferenze sono utilizzate unitamente alle pliche per il calcolo delle aree muscolo adipose degli arti e per la definizione della distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo. In casi particolari, è utile misurare diametri e lunghezze segmentali: i diametri sono utilizzati per la definizione della taglia corporea e le lunghezze segmentali consentono di seguire in maniera più dettagliata l’accrescimento corporeo. La valutazione della composizione corporea in soggetti con bisogni speciali ci permette di capire le caratteristiche morfologiche ovvero la struttura del corpo e la composizione corporea. Ad esempio il rapporto tra la circonferenza vita/fianchi ci dà indicazioni generali sulla morfologia del soggetto: ginoide se il soggetto accumula grasso nella parte bassa o androide se accumula grasso nella parte alta. Questo è importante perché statisticamente chi ha una conformazione androide ha una maggiore predisposizione a incidenti cardiovascolari, in quanto l’accumulo nella parte alta del corpo si correla ad un accumulo di grasso viscerale. 6. Descrivi in modo sintetico ma esauriente le implicazioni della biomeccanica sul movimento articolare. Per definizione, il movimento umano consiste nell’azione, il fatto di muovere o di muoversi, sia come mossa (o gesto) di tutto il corpo, sia di una parte di esso. Il concetto che solitamente abbiamo sul movimento, è di un qualcosa di semplice e istintivo. La stragrande maggioranza dei gesti che compiamo durante il giorno sono automatici, riflessi. Guidando la macchina nessuno pensa a tutte le azioni che il nostro corpo svolge per mettere in moto il veicolo, spostarsi nel traffico o parcheggiare. In realtà, tutto ciò deriva da una straordinaria complessità d’interazione e coordinazione tra più sistemi, capaci di farci rendere il tutto estremamente spontaneo. Tramite la sommatoria combinata di ogni singolo gesto segmentario, il nostro corpo riuscirà a effettuare movimenti molto complessi come: il cammino, la corsa, il salto, ecc. Qualsiasi tipo di movimento riusciamo ad esprimere, viene svolto su i tre piani anatomici dello spazio (piano sagittale, frontale e trasversale). Naturalmente, i movimenti effettuati, sia durante la vita quotidiana che durante le azioni atletiche, non riguarderanno quasi mai un singolo piano (cosa che avviene ad esempio lavorando sui macchinari di muscolazione), ma interesserà più piani congiuntamente. Se pensiamo ad esempio all’azione del cammino, il movimento sarà svolto dagli arti inferiori e superiori lungo il piano sagittale, mentre il tronco si muoverà lungo il piano trasversale; il movimento sarà quindi multiplanare. Il complesso meccanismo, capace di permettere il movimento, dipenderà dai sistemi scheletrico, nervoso e muscolare. Ne va da sé che il mancato funzionamento, o il non corretto funzionamento di anche solo uno di essi, comporti delle importanti disfunzioni (anche una totale perdita delle capacità) di compiere un qualsiasi movimento, permettendoci, purtroppo, di capire che quello che prima era naturale e scontato, verrà trasformato all’improvviso in “impossibile”. 7. Descrivi in modo sintetico ma esauriente il concetto di valutazione funzionale. La Valutazione Funzionale è una metodica che si basa sulle conoscenze della fisiologia dell’esercizio e ha lo scopo di determinare la capacità funzionale di un individuo affetto o no da alcune patologie (ortopediche o neurologiche). Per Valutazione Funzionale si intende l’insieme di tutte quelle azioni che servono per la raccolta di informazioni, al fine di valutare le condizioni fisiologiche del soggetto in quell’istante, oggettivare uno stato di fatto con l’acquisizione di alcuni dati che possono essere utili al fine di prendere decisioni sulla progettazione degli interventi riabilitativi (strumentali, manuali o di esercizio) da potere applicare. La Valutazione Funzionale può essere applicata in ambito medico, riabilitativo, sportivo o semplicemente a titolo preventivo o di mantenimento. Dunque è l’insieme di tutte le procedure per la raccolta di informazioni, al fine di valutare le condizioni fisiologiche del soggetto e, di conseguenza, prendere decisioni sulla progettazione degli interventi da potere applicare. Essa si occupa della descrizione dello stato e dell’evoluzione dei fattori predisponenti la prestazione. Si può valutare la funzionalità di ogni singolo Atleta (o non atleta) ed aiuta a capire quali sono i fattori predisponenti e limitanti della prestazione, che per un atleta è il gesto tecnico, per la persona comune può essere semplicemente il riporre il bicchiere sullo scaffale. Riuscendo ad individuare i fattori predisponenti e limitanti attraverso delle analisi, rendendo le valutazioni replicabili periodicamente, comparando i risultati tra di loro, si è in grado di intervenire con la terapia fisica, con l’approccio manuale o con esercizi in modo efficace al fine di raggiungere l’obiettivo principale, ovvero, il miglioramento della prestazione. OVER-65 L’età avanzata non è una controindicazione per svolgere attività fisica. Anzi, se possibile sarebbe bene aumentarne la quantità, differenziando le attività svolte. Secondo le linee guida dell’OMS, superati i 65 anni occorre continuare a svolgere attività fisica aerobica di intensità moderata per almeno 150-300 minuti o attività fisica aerobica intensa per 75-150 minuti. A ciò andrebbero aggiunti esercizi di rafforzamento muscolare, due o più volte la settimana. Inoltre, per conservare le abilità fisiche e prevenire le cadute, occorre fare attività fisica multicomponente, cioè una combinazione di attività aerobica, rafforzamento muscolare e allenamento dell’equilibrio, almeno tre giorni a settimana. BAMBINI E ADOLESCENTI (5-17 ANNI) I bambini e gli adolescenti dovrebbero svolgere almeno 60 minuti al giorno di attività fisica moderata o intensa, principalmente aerobica, per tutta la settimana. In particolare tre giorni alla settimana dovrebbero essere dedicati alle attività aerobiche intense, così come a quelle che rafforzano i muscoli e le ossa. È importantissimo poi limitare la quantità di tempo trascorso in modo sedentario, in particolare quello davanti allo schermo, che si tratti della TV, del computer o dello smartphone. 11. Esponi un breve paragrafo sugli effetti indotti dall'esercizio fisico a livello cardiaco. Fare esercizio fisico, si sa, non favorisce solamente il benessere del corpo ma porta anche molti benefici alla salute e al cuore. La regolare attività fisica, infatti, migliora l’efficienza del cuore ed è associata a una significativa riduzione dello sviluppo di malattie cardiache. Svolgere esercizio fisico regolare, rende il cuore più robusto e resistente alla fatica. L’attività aerobica, infatti, aumenta il carico di lavoro di cuore e polmoni determinando un allargamento fisiologico del muscolo cardiaco. In questo modo il cuore migliorerà la sua forza di contrazione pompando una quantità di sangue maggiore a beneficio della circolazione. Ecco perché l’esercizio fisico è tra gli elementi più importanti per ridurre il rischio cardiovascolare. Grazie alla sua contrazione ritmica, il cuore invia sangue sia nel circolo polmonare, dove avvengono gli scambi respiratori (per cui i globuli rossi liberano all'esterno anidride carbonica arricchendosi di ossigeno), sia nel circolo sistemico, per adempiere alle funzioni metaboliche. Quando facciamo attività fisica Il cuore si adatta al lavoro fisico con modificazioni funzionali, che si traducono in un aumento della frequenza cardiaca e della gittata sistolica (quantità di sangue espulsa in un minuto). Essendo un muscolo di resistenza, il meccanismo di adattamento della gittata viene compensato da un aumento della lunghezza delle fibre cardiache, direttamente proporzionale alla forza della contrattilità miocardica. Con l'allenamento, specialmente nello sport di fondo, si apprezza anche una riduzione della frequenza cardiaca a riposo, tutto ciò è compensato dal fatto che ogni contrazione sistolica avviene in maniera più energica. Affinché questi adattamenti possano verificarsi senza danni, è indispensabile avvicinarsi allo sport in modo leggero, per poi aumentarne gradatamente l'intensità. Al contrario, uno stile di vita sedentario, dove lavoro e tempo libero coinvolgono passivamente il corpo, raddoppierà il rischio di complicazioni cardio-circolatorie, soprattutto se abbinate al vizio del fumo, al sovrappeso e alla presenza di colesterolo e pressione alta. 12. Esponi un breve paragrafo sugli effetti indotti dall'esercizio fisico sul controllo glicemico. Il nostro corpo, per mantenersi in vita e compiere le normali attività quotidiane, ha bisogno di energia. Questa energia viene prodotta attraverso complesse reazioni chimiche di ossidazione che avvengono all’interno delle cellule e utilizzano come risorsa i nutrienti contenuti nel cibo (carboidrati, grassi e in misura minore proteine). La quota più cospicua di energia viene prodotta in presenza di ossigeno (sistema aerobico). Quando si aumenta l’intensità dello sforzo fisico e si va oltre la cosiddetta “soglia anaerobica”, le vie metaboliche che utilizzano ossigeno non sono in grado di soddisfare tutte le richieste energetiche. Si attivano così delle vie metaboliche alternative, ovvero la glicosi anaerobica. Questo sistema anaerobico riesce a fornire energia suppletiva, ma solo per poco tempo e con minore efficacia. Infine, per sforzi molto intensi e di brevissima durata, come ad esempio un salto per una schiacciata nella pallavolo, il muscolo ha disponibile in loco una piccola quota di energia di utilizzo immediato (sistema anaerobico alattacido). Una persona sana utilizza l’insulina come mediatore principale di un sistema di controllo che, coinvolgendo vari organi ed ormoni, riesce a mantenere costanti i livelli di zucchero nel sangue, fornendo così energia ai muscoli per diverse ore. Questo sistema userà prima le scorte di glicogeno a livello del fegato e del muscolo, e solo successivamente lo zucchero in circolo nel sangue. L’attività fisica praticata regolarmente è molto utile per migliorare le condizioni del diabete. Con l’esercizio fisico, infatti, si bruciano parte delle scorte di grasso del nostro corpo, favorendo la riduzione di peso. Ma, soprattutto, si consumano gli zuccheri: in questo modo si agisce sul metabolismo, si abbassano i livelli di glicemia e si riduce il fabbisogno di insulina. Per riepilogare, nelle persone con diabete, oltre ai miglioramenti che valgono per tutti, l’attività fisica porta a: una riduzione della glicemia, sia a digiuno sia postprandiale; un miglioramento dell‘emoglobina glicata; un miglioramento dell’insulino-resistenza, con grande beneficio per tutti e soprattutto per chi ha difficoltà a curarsi con l’insulina. Ecco perché è importante considerare l’attività fisica come parte fondamentale del sistema terapeutico del diabetico. Un vero e proprio elemento di trattamento, unito a un’alimentazione controllata di tipo mediterraneo. 13. Esponi un breve paragrafo sugli effetti positivi dall'esercizio fisico sull'asma. Non c'è motivo di rinunciare all'attività fisica quando si soffre di asma. Al contrario: fare sport regolarmente, purché con qualche piccolo accorgimento, rafforza l'apparato respiratorio e può aiutare a ridurre i sintomi dell'asma nel tempo. Essere in forma va di pari passo con un migliore controllo della malattia e delle sue ricadute negative sulla vita quotidiana. Questo perché l'esercizio fisico regolare mantiene in buona salute non solo i polmoni ma anche l'organismo in generale. Nello specifico, lo sport: migliora la funzionalità polmonare, a beneficio della respirazione, potenzia le difese immunitarie così che l'organismo sia meno vulnerabile a raffreddore o altre infezioni delle vie respiratorie, spesso miccia per le crisi asmatiche, innesca un maggiore rilascio di endorfine, gli ormoni del benessere che tengono alto l'umore e allontanano stress e depressione, due fattori negativi per l'asma, contrasta il sovrappeso che è spesso associato a un peggiore controllo dei sintomi asmatici. Pilates, jogging, nuoto, tennis o sci: chi convive con l'asma può scegliere lo sport che preferisce senza correre alcun rischio. Purché, sottolineano gli esperti, si rispetti un'unica regola d'oro: l'asma deve essere adeguatamente controllata. L'approccio a una qualsiasi attività sportiva deve essere graduale, con intensità e durata degli allenamenti crescente nel tempo per consentire all'organismo di adattarsi allo sforzo e mantenere così un buon controllo sull'asma. Preparare un programma di allenamento, discutendone con il medico curante e l'eventuale preparatore atletico, può essere d'aiuto per evitare sforzi eccessivi. Prima di sottoporsi allo sforzo fisico (es. partita amatoriale o sessione di allenamento), è bene: munirsi dell'inalatore antiasmatico consigliato dal medico, da tenere sempre in tasca o nella borsa dove si tengono gli indumenti; informare istruttori e compagni di allenamento che si soffre di asma, accertandosi che sappiano cosa fare in caso di crisi improvvisa; se è freddo e ci si allena all'aperto, coprire la bocca e il naso con una sciarpa per scaldare l'aria prima di inalarla; controllare , se possibile, il livello di pollini nell'aria seguendo i bollettini dedicati se questi rappresentano un rischio per l'asma; controllare il livello di umidità nell'aria se questa rappresenta una 'miccia' per l'asma; controllare il livello di inquinamento atmosferico consultando gli appositi siti delle autorità comunali oppure allenarsi lontano da strade trafficate e scegliere un allenamento indoor, se possibile, quando il livello di pollini o inquinamento è troppo elevato o il freddo troppo intenso; modificare durata e intensità dell'allenamento all'aria aperta se uno dei fattori scatenanti l'asma è troppo elevato. Gli atteggiamenti viziati sono da considerare dei vizi estetici dell'adolescenza che alterano la statica e la dinamica del corpo. Si verificano generalmente in soggetti che non hanno conseguito o hanno perduto la capacità di controllo del proprio corpo e sono da reputare fenomeni globali che interessano l'area di regolazione nervosa. L'errata posizione assunta dal soggetto può causare l'espressione di schemi motori errati e questi a loro volta, l'assunzione di atteggiamenti scorretti. Una mancata o deficitaria strutturazione del sistema centrale dei circuiti di controllo neuromuscolare e delle afferenze recettoriali, è la principale responsabile che determina queste alterazioni. 17. Esponi un breve paragrafo sul metodo Posturale Globale. La Rieducazione Posturale Globale è un metodo originale e rivoluzionario di riabilitazione osteomuscolare basato su un semplice principio: tutta l’attività muscolare – statica e dinamica – è sempre concentrica e comporta un accorciamento muscolare, ragione per la quale bisogna rieducare permanentemente il muscolo in stiramento. La RPG fa parte delle discipline terapeutiche che considerano l’essere nella sua globalità. Osserva l’individuo da un punto di vista sia strutturale che funzionale. Individua le disfunzioni che sono alla base della patologia al fine di eliminare o ridurne le cause. Guida il paziente al proprio e originale stato di salute, modificandone il modo di percepirsi e di usare le parti del proprio corpo, con particolare riguardo alla postura, ai muscoli ed alla mobilità articolare. La rieducazione posturale globale guarda alle ripercussioni su tutto il sistema muscolo scheletrico e mira a prevenire o correggere l’anomalia posturale. L’approccio è “dolce” applicabile in condizioni di ridotta resistenza o stress corporeo, adatto anche ai bambini e alle persone anziane. Attraverso movimenti precisi si restituirà lunghezza, elasticità e benessere alla muscolatura contratta. Il metodo viene applicato per: anomalie strutturali, quali scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, ginocchia vare o valghe, piedi piatti o cavi; anomalie articolari quali cervicali, dorsali o lombari; anomalie respiratorie che riguardino l’escursione toracica, diaframmatica, la frequenza ed il ritmo ventilatorio; limitazioni funzionali post – traumatiche e post – operatorie; patologie dello sport, agonistico e non; malattie neurologiche. 18. Esponi un breve paragrafo sul metodo Mézières. Il metodo Mézières: è una tecnica riabilitativa individuale ad approccio posturale, che mira al raggiungimento dell’equilibrio corporeo. Questa tecnica riabilitativa nasce in Francia nel 1947 dalla terapista Françoise Mézières dalla quale il metodo ha preso il nome. Questa metodica riabilitativa mira ad individuare tutte le alterazioni funzionali (rigidità, accorciamenti muscolari e miofasciali, contratture, etc) attraverso una attenta ed accurata valutazione, per poi ripristinare le normali funzioni del nostro corpo. Importanza viene data alla globalità della persona e tutti gli elementi vengono presi in esame perché parte del tutto. L’azione è sia localizzata nella zona del dolore ma anche, e soprattutto, sull’intero assetto posturale. Questo metodo ha lo scopo di curare la persona cercando di ripristinare la simmetria delle parti con un lavoro di rieducazione di tipo posturale attraverso esercizi che favoriscono l’allungamento dei muscoli privi di elasticità. Mezieres sostiene che ogni muscolo del corpo è collegato all’altro e sovrapposto. Il complesso sistema unico viene paragonato a quello delle “tegole di un tetto” e queste complesse tegole vengono definite catene muscolari. Le catene muscolari si trovano in costante stato di ipertonicità e costante retrazione e se non adeguatamente trattate possono causare tutta una serie di dismorfismi. Il metodo Mezieres ha come campo di applicazione quello della patologia funzionale: lombalgie, lombo-sciatalgie, cervicalgie, disfunzioni scapolo-omerali, sindrome dello stretto toracico superiore, iperlordosi, ipercifosi, ginocchia vare/valghe, piede cavo/piatto. Viene, inoltre, consigliato per gli sportivi per prevenire ripetute contratture, stiramenti, tendiniti e trova anche applicazione nell’ambito della medicina preventiva. 19. Esponi un breve paragrafo sui paramorfismi del rachide. I paramorfismi della colonna vertebrale sono atteggiamenti posturali scorretti, conseguenza anche dell’assunzione di posizioni anomale ripetute nel tempo. Numerose condizioni possono influire nello sviluppo di un paramorfismo, ma niente che non possa essere corretto dal paziente indipendentemente. Tra questi rientrano: posture scorrette della colonna vertebrale (come sui banchi di scuola, uso di smartphone); l’utilizzo di uno zaino pesante; la postura scorretta assunta in ufficio utilizzando il computer; le abitudini posturali sbagliate del paziente. I paramorfismi della colonna vertebrale sono: l’atteggiamento scoliotico, ovvero una leggera curvatura laterale della schiena, è una problematica reversibile, non evolutiva che comporta una deviazione del rachide, riducibile.È caratterizzato da assenza di gibbosità quando il paziente è a tronco flesso e dalla scomparsa della deviazione in posizione prona. Nei bambini in età scolare con portamento rilasciato, ipotonia o iperlassita, è possibile osservare atteggiamenti scoliotici anche senza causa apparente; l’ipercifosi (nelle forme lievi), dove si presenta una leggera gibbosità; postura iperlordotica (la cosiddetta postura militare) in cui si evidenzia un incremento della lordosi lombare, il bacino ruotato anteriormente e una tendenza alla flessione delle anche; postura ipolordotica, ovvero la schiena piatta; postura flat-back o dorso piatto, con la testa e il collo in avanti, mantenendo la zona lombare dritta; Le scapole alate che consistono in una sporgenza abnorme, simmetrica, del margine mediale della scapola; di solito sono associate ad una posizione delle spalle in avanti e delle braccia ruotate all'interno; l’atteggiamento scoliotico Tutte queste condizioni riflettono ipertrofia e ipotonia di alcune fasce muscolari, oppure l’allungamento eccessivo e l’indebolimento di diversi gruppi di muscoli, che tendono a modificare leggermente la postura. È importante, comunque, la correzione di ogni paramorfismo, in quanto è possibile che questo evolva, se non trattato, in dismorfismo. 20. Esponi un breve paragrafo sui principi da seguire per il trattamento dei paramorfismi del rachide. L’esercizio finalizzato al prevenire e curare i paramorfismi deve puntare all’equilibrio: equilibrio tra muscoli agonisti ed antagonisti, equilibrio tra le varie catene muscolari, equilibrio tra le masse muscolari e la forza dei vari distretti corporei. La ginnastica posturale è un metodo scientifico di esercizio fisico, che interferisce con l’aspetto psicomotorio del soggetto, modificandone la postura e il movimento. Attraverso la ginnastica posturale si va a lavorare sui difetti del portamento provocati soprattutto dalla deviazione della colonna vertebrale sul piano sagittale e frontale (paramorfismi) e si va a lavorare in particolare sull’apparato muscolo-legamentoso. Queste modificazioni sono spesso a carattere reversibile, quindi possono regredire, evitando deformità strutturali a carico delle componenti ossee o ripercussioni a livello di altri apparati corporei. Il trattamento è comunque valido anche per i dismorfismi: è possibile trattare questi difetti irreversibili della struttura scheletrica per ridurre gli effetti dolorosi, limitarne la progressione e rieducando il soggetto ad assumere posizioni corrette. Ginnastica posturale è indicata per bambini, adolescenti e adulti che presentano le seguenti problematiche: A livello del muscolo scheletrico: scoliosi, lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, iperlordosi, ipercifosi, dorso curvo, atteggiamento curvo, scapole alate, torace astenico, piedi piatti e piedi cavi, artrosi, osteoporosi etc. A livello circolatorio: stasi venose, varici, iper/ipo-tensione arteriosa ecc. A livello organico: insonnia, alterazione del neurovegetativo e indebolimento del sistema immunitario, problematiche gastroenteriche. A livello psichico: difficoltà di concentrazione e di memoria, depressione, ansia, attacchi di panico ecc. La ginnastica posturale apporta benefici e miglioramenti ai diversi livelli del corpo: a livello muscolare ed articolare (favorisce elasticità e mobilità), a livello respiratorio (rieducando il soggetto a una corretta respirazione), a livello motorio (rieducando il distretto neuro-muscolare), a livello psichico (generando benessere e gratificazione). per una terapia conservativa o per una terapia chirurgica. Se il piede cavo è asintomatico, non è previsto alcun tipo di trattamento. I più comuni trattamenti conservativi, adottabili in caso di piede cavo, consistono in: utilizzo di plantari o rialzi, da inserire nelle calzature che garantiscono un impatto migliore con il suolo, una migliore distribuzione del peso corporeo sui piedi e una maggiore stabilità all'articolazione della caviglia; esercizi di stretching (o allungamento muscolare) e potenziamento per tutti i muscoli della gamba che fanno riferimento al tendine d'Achille; esercizi per il miglioramento della tecnica di camminata e della tecnica di corsa. 24. Esponi un breve paragrafo sul concetto di APA e sulle sue diverse accezioni ed evoluzioni nel tempo. Dall’inglese Adapted Physical Activity, significa attività fisica adattata ed è nota a livello internazionale con la sigla APA. L’APA parte dalle reali capacità e potenzialità degli allievi per costruire un percorso che sia per loro significativo, secondo una logica di personalizzazione. Se si assume l’ottica delle attività fisiche adattate si deve promuovere, quindi, un’educazione fisica e sportiva opportunamente modificata, in grado di valorizzare le capacità di tutti gli alunni, e in particolare, di chi si trova in una situazione di disabilità. La storia L’adattamento dell’attività motoria e sportiva per le persone disabili è fatto abbastanza recente. L’idea nacque negli anni ‘40, nell’ambito della riabilitazione. L’iniziatore fu Ludwig Guttman, il quale, operando con soldati reduci della seconda guerra mondiale, invalidi più o meno gravi, si rese conto dell’importanza della pratica motoria e sportiva per la loro riabilitazione. Guttman fu anche l’iniziatore del basket in carrozzina; nel 1948 si svolsero a Stoke Mandeville i primi Giochi, in contemporanea con l’apertura delle Olimpiadi di Londra; nel 1952, questi divennero internazionali e nel 1960 a Roma si inserirono per la prima volta all’interno del contesto delle olimpiadi (1° paraolimpiade). Da allora, le Paraolimpiadi si svolsero ogni quattro anni in concomitanza con le Olimpiadi. Nel 1973 il termine APA comparve ufficialmente in Canada, ad opera di Clermond Simard, che lo utilizzò come risposta per definire le richieste particolari della popolazione anziana del Québec, avendo di mira il miglioramento delle condizioni di vita di questi soggetti con problemi particolari. Nel 1975 Jean Claude De Potter importò in Europa le tematiche e le esigenze delle persone con disabilità e si fece promotore di una serie di iniziative che pose all’attenzione degli organismi europei: UNESCO, ministri responsabili dello sport. Il Consiglio d’Europa, anche in seguito alle sollecitazioni di De Potter, istituì un apposito gruppo di studio che stilò nel 1984 la Carta Europea dello sport per tutti, in cui si sottolineò il valore sociale dell’accessibilità alla pratica sportiva da parte dei disabili. A Berlino nel 1986 fu data la prima vera definizione di APA: “APA comprende ogni movimento, attività fisica o sport che può essere praticato da individui limitati nelle loro capacità da deficit fisici, psicologici, mentali o da alterazioni di alcune grandi funzioni”. Nel 2000 il Consiglio Mondiale della Scienza dello Sport e dell'Educazione Fisica pubblicò un vademecum nel quale comparve una definizione aggiornata di APA, usato in tutto il mondo, per individuare un’area interdisciplinare di saperi e di attività che includono l’educazione fisica, il tempo libero, la danza, lo sport, il fitness e la riabilitazione, indirizzati a individui con impedimenti, di qualsiasi età e lungo il ciclo della vita. Il concetto di APA definì, quindi, una vasta area interdisciplinare comprendente attività, discipline sportive e scienze al servizio delle persone diversamente abili, rivolte a identificare e risolvere problemi di motricità, sviluppare metodi di comportamento a supporto dell’avvio allo sport e a uno stile di vita attivo, a studiare sistemi di potenziamento della cooperazione dei servizi casa/scuola/comunità. 25. Esponi un breve paragrafo sulle linee guida da seguire in ambito scolastico per l'attuazione di un programma di APA. Ai docenti della scuola italiana oggi si richiede di rispondere ai diversi e specifici bisogni di ogni singolo alunno. Gli attuali orientamenti nell’ambito pedagogico e didattico, infatti, affermano la dignità della diversità, valorizzandola come risorsa per l’intero gruppo classe in grado, attraverso la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, di diventare una classe inclusiva. Il compagno o la compagna disabile diventa un soggetto attivo, che potrà portare agli altri la propria disabilità. Nel processo di individualizzazione della didattica si prevedono, per gli alunni disabili, attività necessarie affinché sia possibile raggiungere conoscenze e abilità comuni al resto della classe. Obiettivi comuni, quindi, al gruppo classe, ma metodologie diverse, individualizzate, che tengano conto delle potenzialità, capacità e abilità personali dell’alunno disabile, che divengono risorsa, tentando di eliminare i fattori che originano o mantengono la difficoltà. Una didattica personalizzata prevede invece il raggiungimento di obiettivi differenti da quelli della classe, perché costruiti ad hoc sulla disabilità del singolo alunno, valorizzandone i punti di forza. In questo modo, considerando specificamente l’abilità diversa dell’alunno come una peculiarità sua propria, sarà data all’alunno la possibilità di sviluppare appieno le proprie potenzialità e dargli l’opportunità di trasmettere la propria abilità diversa agli altri. Il docente di scienze motorie e sportive quindi, nella sua progettazione, deve cercare degli obbiettivi per l’alunno disabile che si avvicinino il più possibile a quelli della classe o, viceversa, in una relazione reciproca. Come progettare un percorso motorio per l’alunno disabile? Seguendo questi step successivi: – analisi della situazione, dei bisogni, potenzialità e difficoltà del soggetto; – competenze, abilità e conoscenze possedute a livello motorio; – definizione degli obiettivi e pianificazione delle attività; – descrizione delle attività, contenuti del percorso; – adattamenti alle attività (correzione, assistenza, linguaggio); – indicazioni metodologiche; modificazioni della programmazione (minimali, parziali, totali); – strumenti e criteri di valutazione; verifica e valutazione. 26. Esponi un breve paragrafo sul concetto di APA in ambito sportivo e sulle differenze rispetto ai contesti non sportivi. L’APA è lo studio multidisciplinare della situazione iniziale, delle circostanze, dei processi e degli esiti dell’attività fisica adattata alle esigenze degli individui che presentano condizioni di salute limitate. Principi di base della teoria dell’ADATTAMENTO: processo fondamentale, interattivo e reciproco di cambiamento fra l’individuo e l’ambiente; processo autogestito o valutato e pianificato ‘ad hoc’; prevede la modifica, l’adattamento o l’accomodamento delle relazioni all’interno dell’ecosistema (persona, ambiente, compito); fa riferimento alle opportunità nell’educazione fisica (terapia, tempo libero, esercizio fisico, sport) e nella disponibilità di servizi (dall’integrazione alla separazione). Lo scopo principale delle attività di tempo libero è quello di promuovere uno stile di vita attivo, nonché permettere al disabile di scegliere liberamente come organizzare il proprio tempo libero. Pertanto, in questo ambito l’esistenza di opportunità per i disabili è strettamente correlata ai problemi di accessibilità e alle attività di sensibilizzazione del contesto sociale. Le attività di tempo libero diventano sempre più integrate e inclusive grazie alla maggiore sensibilità della gente e del Legislatore. Tuttavia, alcuni paesi sono in ritardo rispetto ad altri nel garantire il diritto alle pari opportunità e, inoltre, la possibilità di praticare attività sportive e ricreative varia da paese a paese. Gli sport praticati a livello agonistico dai disabili sono regolamentati da diverse organizzazioni internazionali istituite nei decenni passati. Gli individui affetti da disturbi sensomotori partecipano alle attività sportive sotto l’egida del Comitato Internazionale Paralimpico (IPC). Gli atleti prendono parte a tutta una serie di attività elaborate attraverso il movimento paralimpico fin dai tempi dell’ispiratore, Sir Ludwig Guttmann. I disabili affetti da menomazioni dell’udito prendono parte a manifestazioni a parte, affrontandosi in occasione delle Olimpiadi dei Non-Udenti, per scelta personale, sotto la tutela del Comitato Internazionale Sport per Non-Udenti (CISS). I disabili affetti da ritardo mentale partecipano a diverse attività sportive a livello locale e internazionale, organizzate dal comitato per le Olimpiadi Speciali. In definitiva, va precisato che le APA a scopo sportivo seguono sostanzialmente la stessa filosofia che seguono tutte le APA. L’unica differenza sostanziale è che in ambito sportivo, gli adattamenti all’attività fisica sono regolamentati da diverse organizzazioni internazionali istituite nei decenni passati che hanno il compito di garantire una competizione alla pari. Nelle APA utilizzate in ambito non sportivo invece, gli adattamenti non devono sottostare a regolamentati delle federazioni sportive. controbilanciare l’ipotonia; favorire le situazioni motorie che fanno variare le fonti di informazione sensoriale per richiedere l’adattamento ambientale, l’anticipazione e le capacità di memoria; lavorare sull’instaurare uno stile di vita sano finalizzato alla prevenzione dell’obesità che è spesso una condizione molto comune ai bambini con sindrome di Down. 30. Esponi un breve paragrafo sulle linee guida da seguire per l'adattamento dell'esercizio fisico in un bambino con ADHD. Un tipo specifico di attività fisica è molto indicato nel trattamento dell’ADHD, è L'ATTIVITÀ SENSOMOTORIA, come terapia complementare ai farmaci. Lo scopo dell’esercizio fisico deve essere quello di promuovere i processi cognitivi e la sfera emotiva: riduce l'ansia, l'impulsività e l'iperattività associate all'ADHD, migliora la qualità del sonno e contribuisce alla gestione del peso, il tutto a beneficio della qualità della vita del soggetto con ADHD. La letteratura scientifica concorda nel suggerire ALMENO 30-60 MINUTI al giorno di attività fisica da moderata a vigorosa per i bambini ADHD, al fine di regolare il sistema adrenergico e di utilizzare l'attività fisica come agonista catecolaminergico, in favore di una RIDUZIONE DELLE PRESCRIZIONI FARMACOLOGICHE. Un approccio vincente di attività fisica adattata con i bambini con ADHD deve mirare allo sviluppo delle abilità. Un modello di adattamento molto usato è il Five Step Strategy (FSS). È un’organizzazione sequenziale di cinque fasi (preparazione, imaging o visualizzazione, concentrazione, esecuzione e valutazione). 31. Esponi un breve paragrafo illustrando quelle che potrebbe essere il ruolo dell'APA in un contesto medico. Un regolare esercizio fisico che aiuti a prevenire le malattie croniche, a proteggere da condizioni disabilitanti, a eliminare i fattori di rischio, è utile a tutte le età. Per i ragazzi, oltre agli effetti benefici generali sulla salute, l’attività fisica aiuta l’apprendimento, rappresenta una valvola di sfogo alla vivacità tipica della giovane età, stimola la socializzazione e abitua alla gestione dei diversi impegni quotidiani. Per gli adulti, invece, non è sempre facile trovare tempo libero per fare attività fisica e le attività lavorative, che sono spesso sedentarie, non aiutano certo in questo senso. Gli effetti benefici sarebbero però numerosi, anche limitandosi a fare movimento con tempi e intensità moderati. Piccoli accorgimenti come fare le scale invece che prendere l’ascensore, o non usare la macchina e andare a piedi, possono già essere utili per incominciare. Infine per gli anziani, l’evidence dimostra che svolgere attività sportive aiuta a invecchiare bene. Aumentano le resistenze dell’organismo, rallenta l’involuzione dell’apparato muscolare, scheletrico e cardiovascolare e ne traggono giovamento anche le capacità psico-intellettuali. L’APA è in realtà una metodo sistematico finalizzato a rendere l’attività fisica accessibile a tutti. Di conseguenza essa può essere usata sia in ambito preventivo, sia in ambito compensativo, sia in ambito rieducativo per rendere l’intervento motorio più fruibile per i destinatari. Le fasi del processo riabilitativo ed educativo sono 3. Durante la prima fase ci si focalizza su una valutazione delle funzionalità in fase post-acuta in cui il soggetto viene sottoposto a dei test di valutazione funzionali ad individuare la situazione nel post intervento. La seconda fase si concentra sul recupero delle funzionalità danneggiate, per cui ci si concentra sul recupero del tono muscolare, sulla mobilità e la coordinazione e infine l’ultima fase si concentrerà sul consolidamento delle abilità riacquisite. 32. Esponi un breve paragrafo illustrando il ruolo che potrebbe avere la tecnologia nella promozione dell'APA. Scoperte scientifiche e tecnologia nello sport hanno cambiato negli ultimi anni il modo di praticare tantissime discipline sportive, da quelle dilettantistiche fino agli sport professionali e i sistemi pensati per tutelare la salute degli sportivi con un controllo in tempo reale dei dati rilevati. I dispositivi wearable e i sensori portatili, ad esempio, sono alcune delle principali novità diventate ormai parte integrante degli allenamenti di tantissimi atleti di tutto il mondo, che sfruttano queste nuove tecnologie per migliorare le performance fisiche e sfruttare a proprio beneficio la grande quantità di dati che ne derivano. Ad oggi infatti sono molteplici le strumentazioni, che consentono di preporre attività fisiche, adattate o meno, in modo più controllato e sicuro, o che consentono di proporre movimenti e esercizi impossibili da realizzare con le classiche metodiche di allenamento. Un primo esempio può essere l’utilizzo del cardiofrequenzimetro. Oggi l’allenamento cardio è basto sull’uso di questo apparecchio. Se dobbiamo proporre un allenamento per persone con problemi cardiorespiratori, usiamo il cardiofrequenzimetro per valutare l’intensità dell’esercizio. Sia negli sport di gruppo che in quelli individuali, la tecnologia nello sport ha sicuramente cambiato il modo stesso di vivere l’attività fisica con l’avvento di indumenti dotati di tecnologia wearable e attraverso i quali preparatori atletici, professionisti e sportivi amatoriali riescono a monitorare la propria salute e le prestazioni fisiche sotto sforzo in modo costante. Possono poi essere utilizzate nell’ambito dell’attività fisica adattata o di rieducazione macchinari isocinetici, macchinari isoinerziali che consentono di stabilizzare l’inerzia durante un movimento concentrico-eccentrico, o ancora macchinari isotonici a sistema idraulico o a doppio effetto, che consentono l’allenamento simultaneo di muscoli agonisti ed antagonisti. Ultimo esempio possono essere le pedane stabilometriche e baropodometriche, che consentono ad oggi di effettuare valutazioni ed esercizi monitorando in tempo reale la risposta posturale del soggetto adattando l’esercizio alle esigenze del soggetto. In conclusione, anche se spesso non ce ne accorgiamo, possiamo affermare che la tecnologia oggi facilita molto il lavoro del trainer e del chinesiologo sia in ambito preventivo, che rieducativo, compensativo e adattato. 33. Esponi un breve paragrafo illustrando quelle che possono essere le direttrici per la promozione dell’esercizio fisico nella società. L’Unione Europea e l’OMS Europa stanno fortemente promuovendo politiche a sostegno dell’HEPA (Health Enhancing Physical Activity). La promozione dell’attività fisica a scopo salutare è indispensabile per contrastare la dilagante sedentarietà che si traduce in un incremento progressivo dell’obesità, del diabete e di altre patologie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari, respiratorie croniche e tumori). E’ necessario creare in Italia, ma anche in Europa e/o in tutto il mondo, una cultura dell’attività fisica a scopo salutare. Strategie per la promozione dell’attività motoria e dell’esercizio fisico nella scuola e/o nella famiglia ad esempio, favorendo il movimento nel cortile durante la ricreazione, durante l’insegnamento delle singole materie e nello sport scolastico facoltativo. Alcuni esempi possono essere: aumentare la sicurezza del tragitto ”casa–scuola” in collaborazione con la città/il comune (Piedi bus) ; motivare i genitori e gli allievi a considerare il tragitto casa–scuola come una preziosa opportunità di promuovere l’attività fisica; favorire momenti di ginnastica comune genitori-bambino e coinvolgere i genitori nell’attività fisica; sensibilizzare i responsabili parentali ad usufruire delle offerte formative per estendere le loro competenze nell’ambito della promozione dell’attività fisica. Strategie per la promozione dell’attività motoria e dell’esercizio fisico nel contesto urbano possono ad esempio essere: miglioramento della qualità ambientale (aria, acqua, suolo); riduzione delle aree di parcheggio e recupero degli spazi per usi collettivi differenziati ; valorizzazione delle condizioni di fruibilità delle aree verdi; maggiori accessibilità, fruibilità, servizi per incentivare una mobilità sostenibile (biciclette, auto elettriche, car sharing, bike sharing); qualità, sicurezza e riconoscibilità dei percorsi (piste e attraversamenti ciclopedonali, segnaletica, etc.); riqualificazione delle strutture pubbliche e ridistribuzione degli spazi interni e dei tempi di utilizzo per l'attività fisica. Strategie per la promozione dell’attività motoria e dell’esercizio fisico nel mondo sanitario possono essere: Formazione universitaria e post-universitaria specifica sull’HEPA; individuazione della popolazione a rischio da parte dei medici attraverso strategie condivise: o questionari specifici o misurazione della circonferenza vita o questionari sul dispendio energetico legato all’attività fisica; defiscalizzazione delle spese per l’attività fisica in soggetti a rischio; accordi con associazioni sportive o palestre per la riduzione dei costi. Queste ed altre ancora potrebbero essere delle strategie per favorire l’esercizio fisico e far leva sull’importanza di investire in politiche sociali, culturali, economiche e ambientali, educative, ecc. per promuovere l’attività fisica e contribuire al raggiungimento di molti degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.