Scarica Paniere ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. (CHIUSE) - Prof. Bonomi Sabrina e più Panieri in PDF di Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione solo su Docsity! ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. Docente: Bonomi Sabrina Set Domande ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:35 - 4/52 Lezione 001 01. Da che cosa è caratterizzata la burocrazia? Divisione del lavoro, gerarchia, regole generali, impersonalità delle relazioni, lavoro come profesisone e carriera. Divisione del lavoro, unità di comando, numero dei livelli, ampiezza del controllo e line/staff Divisione del lavoro, coordinamento, mansionari e competenze. Programmazione, organizzazione, comando, coordinamento, controllo 02. Quali sono i principi della burocrazia? La burocrazia è una forma di struttura organizzativa che si fonda su 6 principi base: il concetto di autorità razionale-legale, il detenere i ruoli organizzativi in base alla competenza tecnica, Ia specifica dei compiti e il potere decisionale di un ruolo e la sua relazione con gli altri ruoli, il controllo e la supervisione di una posizione superiore su ogni posizione inferiore, l'uso di regole, procedure standard e norme per controllare il comportamento e la relazione tra i ruoli di un'organizzazione e, infine, la forma scritta per gli atti amministrativi, le decisioni e le regole. La burocrazia è caratterizzata da 6 principi base: la divisione del lavoro rigidamente determinata da norme e definizione delle qualificazioni (leggi e regolamenti), la gerarchia degli uffici che determina gli ambiti di autorità e i flussi di comunicazione, un sistema di regole generali che governano ogni azione e decisione e costituiscono la base di una competenza di tipo specialistico, l'impersonalità delle relazioni che evita interferenze di sentimenti nell'assolvimento dei doveri e consente un trattamento imparziale, il lavoro come professione e carriera, fondate rispettivamente sulla qualificazione e su prestazioni e grado di anzianità. I principi della burocrazia sono le tre forme di potere, inteso come la possibilità, per specifici comandi, di trovare obbedienza presso un gruppo d'individui: il potere carismatico, il potere tradizionale e il potere legale. La burocrazia è una regolamentazione delle professioni basata su tre principi: un corso di studi predeterminato con certificazioni di competenza, delle prove di qualificazione per l'assunzione e per gli avanzamenti di carriera, il dovere di fedeltà all'ufficio cioè la lealtà ad uno scopo oggettivo impersonale. 03. Quali sono le principali disfunzioni della burocrazia? Le principali disfunzioni sono legate all'unità di comando, alla specializzazione e al rischio di un'accezione molto formale di autorità, che spesso neppure il ricorso agli staff riesce a rendere compatibili. Le principali disfunzioni sono attribuibili alla rigidità di comportamento, all'indottrinamento dei burocrati al rispetto assoluto delle regole, alla riduzione della ricerca di nuove soluzioni, all'interiorizzazione delle norme e alla priorità della difendibilità del proprio operato su tutto. Le principali disfunzioni sono riferibili alla mancanza di coordinamento tra gli uffici, alla scarsità di risorse per raggiungere gli obiettivi, della difficoltà di produrre beni e servizi in maniera efficiente e alla difficoltà d'innovazione Le principali disfunzioni sono riconducibili alla rigidità di comportamento, incapacità addestrata, riduzione della ricerca di nuove soluzioni, perdita dell'obiettivo originari, ritualismo, mancanza di flessibilità. 04. Quali sono le disfunzioni della burocrazia? Rigidità di comportamento, riduzione della ricerca di nuove soluzioni, interiorizzazione delle norme, priorità di rendere difendibile il proprio agire. Non migliora l'efficienza perchè le regole sono precise ma talvolta contrastanti e inconciliabili Tutte e tre le risposte possono essere corrette Definizione rigida di diritti e doveri, ricorso eccessivo a regole scritte, ricerca esasperata di economie di specializzazione. 05. Faccia un esempio di burocratizzazione, preso tra quelli presentati o dalle proprie conoscenze Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:36 - 5/52 Lezione 002 01. Quali sono le possibili applicazioni del Taylorismo? I metodi di lavoro predeterminati e la richiesta di capacità e di esperienza minime La parcellizzazione del lavoro (divisione orizzontale e verticale del lavoro) e la ripetizione di movimenti semplici Tutte e tre le risposte sono corrette L'addestramento minimo e l'incentivazione solo monetaria 02. Cosa intendiamo per efficacia? L’efficacia organizzativa è un metodo che consente di valutare le modalità con cui un’organizzazione può utilizzare le proprie risorse per realizzare prodotti e/o servizi. L’efficacia organizzativa è l’approccio tecnico, un metodo che da la possibilità di valutare l’efficienza con cui un’organizzazione può convertire un determinato quantitativo di risorse e competenze in prodotti finiti e servizi. L’efficacia organizzativa è la capacità di un’organizzazione di soddisfare obiettivi ed interessi, per natura contrapposti, degli stakeholder e si può misurare con tre diversi approcci, basati sulle risorse esterne (Controllo), sui sistemi interni (Innovazione) e sulla tecnica (Efficienza). L’efficacia organizzativa è un metodo che permette di valutare l’efficacia con cui un’organizzazione è capace di reagire prontamente alle sfide del mercato, di soddisfare obiettivi ed interessi degli stakeholder, misurabili con tre diversi approcci, basati sui sistemi interni. 03. Come definisce la divisione del compiti e delle responsabilità tra amministrazione e manodopera? La definisce al livello basso, medio e altoattrib responsabilità inverse per ogni compito La definisce mettendo al livello intermedio e al più alto dei dirigenti che si prendano la responsabilità di strategia e programmazione/pianificazione Crea tre livelli di divisione del lavoro: l'esecuzione materiale della produzione, l'analisi dettagliata delle procedure e la ricerca di miglioramneti tecnici e la strategia d'impresa La definisce mettendo al livello intermedio l'esecuzione materiale della produzione, al più basso l'approvvigionamento e al più altro la strategia 04. In cosa consiste la selezione e l'addestramento scientifico? Consiste nella ricerca continua della collaborazione e del consenso dei lavoratori nelle fasi di studio, di applicazione e di verifica Consiste in una diversa divisione del lavoro rispetto al passato fra direzione, pianificazione e controllo ed esecuzione, facilitata dall'adozione di una struttura organizzativa di tipo funzionale Significa che la selezione non puo' essere affidata al caso o a metodi arbitrari ma che per ogni compito esiste un lavoratore capace di compierlo in maniera ottimale e per ogni lavoratore c'è un compito in cui puo' eccellere quindi i tecnici della selezione devono realizzare l'allocazione ottima dei lavoratori ai task. Significa che la selezione si fa sulla base di un rapporto umano tra padrone e dipendente che si crea e scongiura il pericolo di associazionismo sindacale e di scioperi (paternalismo) 05. Quali sono i quattro principi dell'Organizzazione Scientifica del Lavoro (OSL)? Standardizzazione, produzione in catena di montaggio, non considerazione della persona, rigidità Scomposizione del lavoro, incremento massimo delle competenze dei lavoratori, coordinamento e attribuzione di responsabilità. Studio scientifico dei metodi lavorativi; selezione, addestramento e formazione; collaborazione tra direzione e lavoratori; divisione rigida delle responsabilità. Divisione del lavoro, coordinamento, mansionari e catena di montaggio. 06. Quali sono le teorie classiche? Teoria dell'Organizzazione del lavoro di Taylor, Teoria della direzione di Fayol e teoria della burocratizzazione (Weber) Nessuna delle tre precedenti è completa Teoria dell'Organizzazione scientifica del lavoro, teoria della direzione amministrativa, teoria della burocrazia Teoria dell'Organizzazione scientifica del lavoro, Teoria delle relazioni umane, teoria della direzione amministrativa Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:36 - 6/52 07. Cos'è una struttura organizzativa? La struttura organizzativa è il processo attraverso cui i manager selezionano e gestiscono vari aspetti della struttura e della cultura, in modo che l’organizzazione possa controllare le attività necessarie per il raggiungimento dei suoi obiettivi. La struttura organizzativa è l’insieme di valori e norme condivisi che controllano le interazioni dei membri dell’organizzazione tra di loro e con i fornitori, i clienti ed altri soggetti esterni all’organizzazione. La struttura organizzativa è il sistema formale di compiti e relazioni di autorità che controllano il modo in cui le persone coordinano le proprie azioni ed utilizzano le risorse per conseguire gli obiettivi dell’organizzazione La struttura organizzativa è il processo con cui le organizzazioni ridisegnano le proprie culture per passare dallo stato corrente ad uno stato futuro desiderato, in modo da accrescere la propria efficacia. 08. Che cosa si può trarre dalla visione di "tempi moderni" 09. Quali sono le principali critiche all'organizzazione scientifica del lavoro? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:38 - 9/52 Lezione 005 01. Quali sono le fasi del processo motivazionale? Tensione, ricerca, soddisfazione e scoperta Efficacia, efficienza, economicità Insoddisfazione, comprensione, bisogno, soddisfazione Insoddisfazione, tensione, ricerca, soddisfazione 02. Quali sono i bisogni di ordine superiore secondo Maslow? Fisiologici, di sicurezza, di stima Sociali, di stima, di autorealizzazione Fisiologici e di sicurezza Di autostima, di stima da parte degli altri, di autorealizzazione 03. Quali sono i bisogni di ordine inferiore secondo Maslow? Fisiologici e di sicurezza Fisiologici, di sicurezza, di stima Di autostima, di stima da parte degli altri, di autorealizzazione Sociali, di stima, di autorealizzazione 04. Quali sono le principali teorie motivazionali? 05. Come si può definire la motivazione? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:38 - 10/52 Lezione 006 01. Quali sono le principali critiche mosse ad herzberg? Scelta del metodo, errori d'interpretazione, dicotomia eccessiva Mancanza di programmazione, incoerenza, universalità dell'approccio Distorsione metodologica, incoerenza con altre ricerche e trascuratezza delle differenze individuali Nessuna delle risposte è completa e/o corretta 02. Cosa sono i fattori igienici? E quelli motivanti? I fattori igienici identificano bisogni percepiti come deficit rispetto ad uno standard e generano insoddisfazione se non trovano risposte, quelli motivanti invece rappresentano i bisogni percepiti per conseguire elevata soddisfazione o per evitare situazioni negative. I fattori igienici sono le esigenze materiali, di consumo, di sicurezza, di crescita, di tutela ambientale; i motivanti invece sono correlati al livello di prestazione e la loro assenza provoca grave insoddisfazione. I fattori igienici si riferiscono a condizioni esterne di lavoro, quali l'ambiente fìsico e la retribuzione; i motivanti invece si riferiscono al contenuto del lavoro e alla sua capacità di assicurare una crescita della personalità. I fattori igienici sono le esigenze materiali, ossia produzione e consumo, e morali, cioè sicurezza, crescita e tutela ambientale; i motivanti invece riguardano il livello di soddisfazione e prestazione. 03. Quali sono i vantaggi della teoria Y di McGregor? Sono entrambi vantaggi della teoria ma nessuno dei due si adatta alla Pubblica Amministrazione. Avere una visione positiva dei lavoratori può creare un ambiente di lavoro che incentiva alle best performance e di conseguenza lo sviluppo delle risorse umane diventa un aspetto fondamentale per l'organizzazione. Sono entrambi vantaggi della teoria La predisposizione dei responsabili a comunicare apertamente con i collaboratori riduce al minimo le differenze gerarchiche e crea un ambiente confortevole; ovviamente questo risultato è tanto maggiore quanto più i collaboratori prendono parte al processo decisionale. 04. Quali sono i fattori demotivanti che scatenano un comportamento attivo? 05. Riesce a fare alcuni esempi di fattori igienici? 06. Quali sono le due ipotesi di fondo da cui parte Herzberg per il programma di ricerca sugli atteggiamenti degli individui sul lavoro? 07. Esistono possibili combinazioni tra i fattori igienici e quelli motivanti? 08. Riesce a fare alcuni esempi di fattori motivanti? 09. Riesce a fare un rapido confronto tra le teorie motivazionali? 10. Quali sono i fattori demotivanti che scatenano un comportamento passivo? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:39 - 11/52 Lezione 007 01. Cosa s'intende per stile di direzione autoritario e partecipativo? Lo stile di direzione autoritario o partecipativo nasce dall'interrelazione dei valori di chi dirige, delle capacità dei subordinati e dal tipo di processo di direzione necessario Lo stile di direzione autoritario si ha quando l'imprenditore o il manager responsabile ha le prove che i dipendenti siano pigri e inclini a evitare i carichi di lavoro; quello partecipativo invece quando il management ha avuto dimostrazione dai collaboratori di essere auto-motivati o ambiziosi. Lo stile di direzione diventa autoritario o partecipativo a seconda del sistema dei valori posseduto da chi dirige, delle capacità dei subordinati e delle caratteristiche del processo di direzione (tradizionale o relazionale). Lo stile partecipativo è una direzione basata sul consenso e attuata prevalentemente mediante la creazione della motivazione; quello autoritario è basato invece su minaccia e coercizione: tende a colpevolizzare le persone, porta a sviluppare sistemi di controllo dei propri collaboratori, crea un'atmosfera punitiva e di sfiducia. 02. Da quale combinazione risultano gli stili di leadership? Orientamento al compito e al ruolo Leader e follower Guida e sostegno Partecipazione e autocrazia 03. Quale riflessione basata sulle teorie di McGregor è corretta? L'imprenditore/manager o il responsabile delle risorse umane non deve adottare uno stile stabile ma adattarsi alle situazioni partecipative e autocratiche poichè gli stili di leadership risultano dalla combinazione tra orientamento al compito (guida) e alle relazioni (sostegno) con un'interazione dinamica tra il leader e il contesto generale. Le Teorie X e Y rappresentano gli atteggiamenti delle persone nei confronti del lavoro e le predisposizioni dei capi nei confronti dei propri subordinati. Nonostante la teoria Y appaia migliore, nella maggior parte dei casi i manager ottengono efficacia ed efficienza maggiori comportandosi secondo le indicazioni fornite dalla teoria X. Pur sostenendo nel lungo periodo le ipotesi della Teoria Y sulla natura umana, nel breve periodo è necessario un comportamento autoritario fondato sul controllo secondo le ipotesi della Teoria X. 04. Quali sono i vantaggi della teoria Y di McGregor? Sono entrambi vantaggi della teoria ma nessuno dei due si adatta alla Pubblica Amministrazione. Avere una visione positiva dei lavoratori può creare un ambiente di lavoro che incentiva alle best performance e di conseguenza lo sviluppo delle risorse umane diventa un aspetto fondamentale per l'organizzazione. La predisposizione dei responsabili a comunicare apertamente con i collaboratori riduce al minimo le differenze gerarchiche e crea un ambiente confortevole; ovviamente questo risultato è tanto maggiore quanto più i collaboratori prendono parte al processo decisionale. Sono entrambi vantaggi della teoria 05. Quali sono i rischi della teoria X descritta da McGregor? 06. Quale riflessione basata sulle teorie di McGregor è corretta? 07. Quali sono i vantaggi della teoria X descritta da McGregor? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:40 - 14/52 Lezione 010 01. Quali sono i fattori motivanti delle riforma del pubblico impiego? Apportare numerosi cambiamenti nell'ambito della gestione delle Risorse Umane (RU) e dell'organizzazione del lavoro Il D.Lgs. 29/93 e il D.Lgs. 165/01 Avere un'amministrazione più vicina alle esigenze dei cittadini e servizi più efficienti Nessuna delle tre risposte è completa e/o corretta 02. Le risorse umane all'interno del proprio contesto lavorativo nella PA devono costantemente dividersi... ...tra le modalità di esercizio delle funzioni e la crescita del personale Nessuna delle risposte è completa e/o corretta ..tra la necessità di apportare miglioramenti anche allo stile del lavoro e le modalità di esercizio delle funzioni. ..tra la necessità di attenersi al rigido rispetto delle normative e l'esigenza di ricercare nuovi strumenti organizzativi mirati al conseguimento dei risultati 03. Che cosa è intenzionato a portare il processo di cambiamento della PA? È intenzionato a portare un incremento della qualità delle prestazioni e dei risultati che si possono ottenere attraverso la valorizzazione delle competenze È superata la visione di un dipendente costretto a lavorare in un contesto non motivante È intenzionato a portare un incremento dell'efficienza e della efficacia amministrativa, È intenzionato a rivalutare le potenzialità inespresse del capitale umano 04. Tra cosa le RU si sono trovate a dividersi costantemente all'interno del proprio contesto lavorativo? Tra l'efficienza e l'efficacia organizzativa Tra la necessità di apportare miglioramentiallo stile del lavoro, le modalità di esercizio delle funzioni e la crescita personale. Tra la necessità di attenersi al rigido rispetto delle normative e l'esigenza di ricercare nuovi strumenti organizzativi mirati al conseguimento dei risultati Tra la visione da dipendente e quella da collaboratore motivato 05. Che cosa s'intende per "blocco delle assunzioni"? Che le amministrazioni, a causa del processo di contenimento della spesa pubblica, hanno difficoltà ad investire sull'assunzione di nuovo capitale umano Che c'è uno sbarramento al turnover del personale con contratto a tempo determinato Che il processo di gestione del personale si limita a chi è già presente nell'amministrazione Che le assunzioni sono sempre bloccate dalle leggi finanziarie 06. Quali sono i vantaggi della riforma della PA? 07. Quali sono i limiti della riforma della PA? 08. Secondo il D.Lgs. 165/01 che cosa è necessario nell'ordinamento del lavoro nella PA per raggiungere un buon grado di efficienza? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:41 - 15/52 Lezione 011 01. Quali sono gli ambiti su cui si focalizza l'HRM nella PA? Nessuna delle tre è corretta I processi di recruiting e selezione, i sistemi di valutazione e le politiche retributiv. I processi di recruiting e selezione, le progressioni di carriera, la mobilità. Le progressioni di carriera, la mobilità e la formazione. 02. Qual è una della cause che hanno provocato la nascita di un senso di insoddisfazione nei dipendenti della PA? La notevole perdita di attrattività del settore pubblico La mancanza di comunicazione sui procedimenti che regolano le carriere La mancanza di apertura di un dialogo tra vertice amministrativo e dipendenti L'allontanamento del personale dall'organizzazione 03. Le procedure di selezione... ...mirano all'immissione nell'organizzazione di nuove risorse provenienti dall'esterno .. hanno criteri selettivi tenuti al rispetto dei vincoli di carattere economico posti dal Governo ...sono svolte dalle singole amministrazioni secondo le norme e le procedure del Governo .. hanno requisiti di ammissione che accertano esclusivamente il possesso dei titoli di studio, del diritto di cittadinanza e delle qualifiche professionali tramite concorso 04. Quali sono gli attori che partecipano al processo di selezione? La Direzione del personale, Il valutatore, eventuali esperti e il dipartimento della finzione pubblica La Direzione del personale, Il valutatore ed eventuali esperti, il valutato. La Direzione del personale, Il valutatore, eventuali esperti interni ed esterni Il valutatore ed eventuali esperti interni ed esterni 05. Quai possono essere i limiti del processo di valutazione? 06. Sa citare uno o più nuovi bisogni dei dipendenti della PA? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:42 - 16/52 Lezione 012 01. Quali sono i tipi di mobilità? Interna, esterna e internazionale Interna alla stessa amministrazione, tra differenti PA, da PA a settore privato, interazionale Orizzontale, verticale e flessibilità interna Orizzontale, verticale, interna ed esterna. 02. Quali sono le prassi per l'attivazione dei processi di mobilità? Su richiesta del dipendente o peer sede vacante Per riorganizzazione aziendale o in caso di personale in eccedenza Per ottimizzazione delle attività e dei risultati, su rischiesta del dipendente o d'ufficio Su richiesta del dipendente o coattiva 03. Quali sono i vincoli sulla mobilità? I limiti posti dalla legge finanziaria. L'attuazione di politiche che abbiano come fine ultimo l'aumento della produttività. La necessità di razionalizzare le spese attraverso una più corretta distribuzione dei dipendenti (a livello geografico/territoriale) Nessuna delle tre è completa e/o corretta 04. Che relazione c’è tra l’etica e l’organizzazione aziendale? Nell’organizzazione, l’etica ha importanza perchè, non esistendo regole o principi di carattere assoluto che determinano se una azione è etica o antietica, servono leggi che specificano cosa le persone possono/non possono fare (es. la normativa antitrust, le norme sul lavoro, ...) e le sanzioni previste in caso di violazione delle norme; un’organizzazione è etica se lo sono le persone che la compongono. L’economia e l’etica sono in relazione perchè le leggi e le regole economiche nascono per controllare il comportamento egoistico degli individui e delle organizzazioni quando minaccia gli interessi collettivi della società; dalla loro interazione nasce l’insieme delle regole morali e valoriali che un gruppo di persone utilizza per controllare il proprio modo di lavorare o di utilizzare le risorse L’etica e l’organizzazione sono in relazione perchè la reputazione riduce i costi di transazione tra le persone (costi di monitoraggio, negoziazione e applicazione degli accordi, etc) che sono alti invece per le organizzazioni antietiche. Nell'attività economica, l'etica identifica delle regole che non devono essere applicate in modo distorto; sono i valori presenti nella cultura organizzativa che inducono al rispetto della persona, alla tutela dei suoi beni materiali e immateriali e ad un loro uso fondato su criteri e principi di solidarietà. 05. Che cosa riguarda la mobilità? 06. Come si possono aggirare i limiti sulle assunzioni nella PA? 07. Quali sono le implicazioni della mobilità nella PA Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:44 - 19/52 Lezione 015 01. Qual è il ruolo del promotore del personale? Cerca di rispondere alle richieste organizzative Stimolare e incoraggiare i responsabili di linea Dedica energie a comprendere le esigenze dei dipendenti Opera per accrescere l'impegno del personale e la sua competenza 02. Qual è la cultura prevalente della gestiona del personale? La cultura prevalente è di offrire alla linea i supporti tecnici per implementarle con delega di responsabilità e autorità su talune politiche La cultura prevalente è di tipo giuridico-amministrativo La cultura prevalente è di forte orientamento alla personalizzazione del servizio. La cultura prevalente è di tipo tecnocratico e adattiva e interdipendente con la strategia 03. Qual è l'obiettivo fondamentale dell'amministrazione del personale? Garantire una corretta gestione delle funzioni di supporto amministrativo all'ente Assumere un ruolo strumentale alle finalità complessive dell'ente Definire le politiche del personale Rendere centrali le attività tradizionali di tipo giuridico-amministrativo 04. Come vede Ulrichi ruoli della direzione del personale? Responsabile delle risorse umane, direzione risorse umane, amministrazione del personale Employee champion, employee advocacy e business partner Gestore di servizi, partner strategico, promozione del personale e agente del cambiamento Task, business partner,gestore delle relazioni con i clienti e con i collaboratori. 05. Qual è il compito della direzione e sviluppo delle risorse umane? 06. Perchè la direzione del personale assume anche il ruolo di partner strategico? 07. Come sono segmentate le politiche del personale? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:45 - 20/52 Lezione 016 01. Su cosa influiscono i rapporti di forza e le contingenze organizzative ed istituzionali specifiche? Sullo sviluppo di competenze individuali e istituzionali Sulla possibilità di perseguimento efficace di obiettivi specifici di gestione operativa Sul livello di equità nella distribuzione di risorse Su tutti e tre gli aspetti anche se in modo diverso 02. Perchè un ente locale oggi ha necessità di conoscenze in tema di gestione del personale molto articolate e complesse? A causa del posizionamento line/staff e dell'importanza relativa rispetto alle altre funzioni A causa del complesso svolgimento delle attività stesse di gestione del personale A causa della presenza e le caratteristiche dei diversi soggetti coinvolti nell'HRM a causa della pluralità di soggetti coinvolti e dell'elevato numero di relazioni e processi attivati 03. Cos'è l'apprendimento organizzativo? Tutte e tre le risposte sono corrette È inteso come processo continuo di crescita culturale e di miglioramento È la condivisione di conoscenza e di modelli mentali di riferimento È l'insieme delle attività di lavoro 04. Come possiamo definire il Mercato Interno del lavoro? È l'insieme di pratiche di gestione delle risorse umane che orientano lo sviluppo professionale del lavoratore verso una crescita nella gerarchia aziendale È la porzione del Mercato del Lavoro con il quale l'organizzazione interagisce e si confronta. È un'unità amministrativa multidimensionale influenzata dalle attività dall'organizzazione È un'unità amministrativa all'interno della quale la remunerazione e l'allocazione del lavoro sono determinate da un insieme di regole amministrative. 05. come può essere svolta l'analisi della collocazione organizzativo dell'ufficio personale? Secondo il posizionamento line/staff e l'importanza relativa rispetto alle altre funzioni Secondo la presenza e le caratteristiche dei diversi soggetti coinvolti nell'HRM Nessuna delle tre è completa e/o corretta Secondo il grado di unitarietà/frammentazione e l'articolazione interna dell'unità di HRM 06. Perchè l'organizzazione della funzione di HRM è un elemento fondamentale del processo di governance delle risorse umane? 07. Perchè nelle politiche HRM è necessario arrivare a sintesi fortemente negoziali? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:45 - 21/52 Lezione 017 01. A che livelli possono essere le competenze? potenziale, istituzionale e di ricerca scientifica a livello di capitale umano e di potenziale Scolarizzazione, professionalizzazione e formazione Individuale, organizzativo e istituzionale 02. In che cosa si cincretizzano le relazioni a livello istituzionale? Nel quadro giuridico e culturale e nella segmentazione del mercato del lavoro Nel contratto giuridico, psicologico e sociale Nei termini del contratto di lavoro Nell'inserimento lavorativo 03. Quali tipologie di aziende emergono dalla matrice delle dimensioni della relazione? Azienda paternalista, gerarchica, opportunista e integrata Azienda paternalista, opportunista, integrata e tecnocratica Azienda gerarchica, piatta, individuale, multinazionale Azienza familiare, funzionale, divisionale e internazionale 04. Di che cosa si occupa la teoria dei sistemi? La teoria dei sistemi dichiara che le organizzazioni sono dei sistemi aperti (open system theory) che, come gli organismi, interagiscono con l’ambiente e reagiscono per sopravvivere. La teoria dei sistemi si basa su alcuni principi: un sistema esiste in un ambiente che e esterno ad esso ed e costituito da più sottosistemi; i sistemi trasformano un input in un output, tendono ad un fine, hanno un’entropia e caratteristiche di equi-finalità. La teoria dei sistemi dimostra che le organizzazioni vivono a contatto e sono influenzate dall’ambiente in cui sono inserite (L.Von Bertalanffy), che interagiscono e reagiscono nei confronti dell’ambiente con cui cercano di stabilire un rapporto adeguato. La teoria dei sistemi si basa sui seguenti principi: un sistema è un ambiente esterno che può essere costituito da più sottosistemi; al suo interno esistono organizzazioni che trasformano gli input in output (entropia) e con caratteristiche di equi-finalità. 05. In che modo il sistema di gestione del personale contribuisce al vantaggio competitivo? Nessuna delle risposte è corretta Accresce gli asset intangibili dell'impresa Capitale umano, organizzativo e sociale Valore, rartà, imitabilità 06. Quali sono le dimensioni della relazione? 07. Cos'è il capitale intellettuale? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:47 - 24/52 Lezione 020 01. Cosa significa pianificare e programmare? Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Significa comprendere quali sono i dati da raccogliere in un sistema informativo del personale per analizzare come è e come evolverà l'organico di un'impresa Significa usare la matrice di portafoglio delle risorse umane per segmentare il personale in base alle sue prestazioni e al suo potenziale Significa fornire degli indicatori (metriche) per misurare il contributo delle persone al raggiungimento degli obiettivi 02. Che obiettivo ha la programmazione del personale? Ha l'obiettivo di gestire le HR In base a modelli matematico-statistici che stimano l'andamento dell'organico (approccio manpower-planning) Ha l'obiettivo di assicurare la disponibilità quantitativa e qualitativa di risorse umane necessarie alla realizzazione della strategia aziendale in coerenza con la dinamica legislativa, contrattuale, tecnico-economica e sociale Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Ha l'obiettivo di gestire le HR In base alle esigenze del business (approccio strategico) 03. In cosa consiste il sistema informativo del personale? È la raccolta dei dati relativi alla condizione professionale: livello di inquadramento o qualifica, posizione lavorativa, retribuzione, anzianità aziendale - nella qualifica - nella posizione È lo strumento attraverso il quale l'impresa acquisisce, archivia, gestisce e distribuisce tutte le informazioni riguardanti le risorse umane (dati, indici, strumenti) È il sistema integrato di gestione delle informazioni aziendali (logica trasformazionale) È la valutazione di costi/benefici del personale in funzione degli obiettivi del sistema 04. Quali sono i limiti della programmazione del personale? 05. Perchè "pianificare" le risorse umane? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:47 - 25/52 Lezione 021 01. Quali sono i costi indiretti del turnover? Costo per assunto, dato dal prodotto del costo di assunzione x il numero degli assunti Tutte e tre le risposte sono corrette Costo per assunto, dato dal rapporto tra la somma dei costi di addestramento e selezione egli assuntinel periodo Addestramento e formazione, riduzione temporanea della produttività, tempo dedicato a inserimento dai capi 02. Che cos'è il turnover? È un Indicatore di flusso che indica il tasso di rigiro del personale È un indicatore che subisce variazioni a seconda delle condizioni del mercato del lavoro, delle dimensioni aziendali e delle forme contrattuali È un indicatore fisiologico e patologico Tutte e tre le risposte sono corrette 03. Quali sono le politiche di controllo dell'assenteismo? Calcolo dei tassi di assenteismo e loro esposizione Direzione coercitiva e mobilità coattiva Azioni ad hoc in base alle cause Individuazione delle cause e rimozione delle condizioni organizzative e ambientali 04. Quali sono i costi d'impatto del personale? Sono i costi sostenuti in rapporto ai benefici generati dall'implementazione di attività di gestione delle risorse umane Sono i costi di sviluppo, originati dalla necessità di mantenere e rafforzare le competenze delle persone attraverso processi di formazione, addestramento, organizzazione del lavoro Sono i costi di addestramento e formazione, riduzione temporanea della produttività, tempo dedicato a inserimento dai capi Sono i costi relativi alle attività di gestione delle risorse umane e alle spese amministrative della funzione 05. Cos'è l'indice di durata media? È il numero delle giornate di assenza / il numero delle giornate di lavoro È il numero delle giornate di assenza /numero dei casi di assenza È il numero delle giornate di assenza/il numero delle giornate lavorabili in percentuale È il numero dei casi di assenza /l'organico medio 06. Che cos'è l'assenteismo? 07. Scriva la formula di almeno uno degli indici di turnover Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:48 - 26/52 Lezione 022 01. Cosa sono le catene di Markov? Sono strumenti di misura di come l'organico si modificherà nel periodo oggetto di programmazione Sono matrici di transizione nelle quali, in base a dati storici, si stimano i flussi di mobilità del personale tra determinate categorie e attraverso i confini dell'impresa Sono modelli matematici di ottimizzazione vincolata in cui viene definito un obiettivo ottimo in termini di organico che deve essere raggiunto dato un certo numero di vincoli È un'analisi "pull", che dimensiona i flussi in funzione del fabbisogno di personale atteso al termine del periodo di simulazione 02. Cosa misura la stima della disponibilità di personale? Stima un obiettivo ottimo in termini di organico che deve essere raggiunto dato un certo numero di vincoli Misura come l'organico si modificherà nel periodo oggetto di programmazione e, quindi, quale sarà la sua composizione quantitativa e qualitativa al termine dello stesso Misura i flussi di mobilità del personale tra determinate categorie e attraverso i confini dell'impresa Misura i flussi in funzione del fabbisogno di personale atteso al termine del periodo di simulazione 03. Cosa sono gl'indici di produttività? Sono modelli matematici di ottimizzazione vincolata in cui viene definito un obiettivo ottimo in termini di organico che deve essere raggiunto dato un certo numero di vincoli Sono strumenti di misura di come l'organico si modificherà nel periodo oggetto di programmazione Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Sono calcolati come rapporto tra output attuale (espresso in unità standard di lavoro) e organico. 04. Quali sono gli strumenti per la stima della disponibilità del personale? 05. Quali possono essere i problemi che sorgono in una struttura funzionale? 06. Come si può ottenere una previsione attendibile per l'azienda Delta? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:49 - 29/52 Lezione 025 01. Quali sono i criteri di cui la contrattazione integrativa di Amministrazione e di Ente terrà conto, ai fini della definizione dei profili professionali? Tramite procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Semplificazione dei contenuti professionali attraverso l'utilizzazione di formulazioni ampie ed esaustive che evitino descrizioni dei compiti analitiche o dettagliate Costituzione di profili che comprendano, al proprio interno, competenze professionali comuni, applicabili ad una gamma di attività differenziate 02. Che cos'è l'"effetto mirroring"? È la selezione di profili che hanno un grado di conoscenze, competenze e abilità che rispecchia il proprio È la tendenza del selezionatore a sceglierepersone in linea con i propri valori e la propria cultura È la selezione speculare delle caratteristiche e delle specificazioni finali per ottimizzare reclutamento È la ricerca di profili che rispecchiano caratteristiche della persona che deve ricoprire il posto 03. Come si divide il processo di assunzione? Si divide in 4 fasi: definizione del profilo, reclutamento, selezione e inserimento Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Si divide in 4 fasi: reclutamento, selezione, inserimento e percorso di carriera. Si divide in 4 fasi sequenziali: job description, person specification, job enrichment e job enlargement 04. Come possono essere i profili professionali nella PA? I profili professionali possono essere costituiti dai contenuti tecnici della prestazione lavorativa, dalle attribuzioni proprie del dipendente e da una descrizione sintetica ed esaustiva delle mansioni svolte, dei requisiti e del livello di professionalità richiesto Possono essere tra loro affini o omogenei , in quanto riconducibili ad un medesimo settore di attività o ad una medesima tipologia lavorativa o professionale. I profili professionali, nell'ambito di ogni settore di attività all'interno di ciascuna area, possono essere definiti dalla contrattazione integrativa di Amministrazione o Ente, con la possibiità di chiedere l'assistenza dell'ARAN Ciascun profilo è unico e può caratterizzarsi per il titolo di studio necessario per l'accesso dall'esterno, nonché per il livello di complessità, responsabilità ed autonomia richiesto per lo svolgimento delle mansioni in esso ricomprese. 05. Come definisce Goleman l'intelligenza emotiva? È il processo che consente a una persona di agire con efficacia in situazioni caratterizzate da diversità culturali e contestuali che generano contesti emozionali diversi. Goleman sostiene che abbia intelligenza emotiva chi possiede un insieme di capacità intellettuali ed emozionali che sa fondere e dimostrare nei contesti lavorativi. L'intelligenza emotiva, secondo Goleman, è la caratteristica intrinseca di un individuo di provare emozioni, di dirigerle e governarle correlandole causalmente a una prestazione efficace. Secondo Goleman, l'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere le proprie sensazioni e quelle degli altri per motivare se stessi, per gestire bene le proprie emozioni e per gestire bene le emozioni che si sviluppano nell'interazione. 06. Quando la PA può prevederel'istituzione di nuovi profili? 07. Riesce a fare un esempio di profilo di assunzione nella PA? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:49 - 30/52 Lezione 026 01. Di che cosa bisogna tener conto nella scelta del bacino di reclutamento? Dei costi e dei benefici Della coerenza con la cultura organizzativa, delle condizioni del mercato del lavoro generale e di riferimento e del mercato interno del lavoro, dei vincoli di natura legislativa e sindacale Delle modalità di reclutamento possibili Nessuna delle risposte è completa e/o corretta 02. Quali sono i principi cui si ispirano le procedure di reclutamento? Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Ricerca dell'accertamento della professionalità richiesta che garantisca in misura adeguata l'accesso dall'esterno e avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali e' richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano imparzialità, economicità e celerità, ausilio di sistemi automatizzati; verifica dei requisiti attitudinali e professionali tramite meccanismi oggettivi e trasparenti; rispetto delle pari opportunità; decentramento delle procedure; composizione delle commissioni facendo ricorso ad esperti e con esclusione dei componenti gli organi politici e sindacali Chiamata diretta nominativa per il coniuge superstite e per i figli del personale delle Forze armate, delle Forze dell'ordine, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del personale della Polizia municipale deceduto nell'espletamento del servizio, nonché delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, concorso per gli altri. 03. Quali osno le modalità di reclutamento interno? Autocandidature, banche dati aziendali, richieste tra dirigenti Autocandidature, passaparola, placement Ricerca su banche dati aziendali, Job posting, ricerca informale Centri per l'impiego, inserzioni, associazioni professionali 04. Quali sono le assunzioni obbligatorie? Nessuna delle risposte è corretta Per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere Tramite procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno Mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali e' richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo 05. Quali sono i costi se si sceglie il candidato tra persone esterne all'organizzazione? 06. Quali sono i costi se si sceglie il candidato tra i dipendenti già presenti nell'organizzazione? 07. Quali sono i benefici di scegliere il candidato tra persone esterne all'organizzazione? 08. Quali sono i benefici di scegliere il candidato tra i dipendenti già presenti nell'organizzazione? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:50 - 31/52 Lezione 027 01. Quali sono le fasi del processo di selezione? Le fasi sono lo screening, la valutazione delle candidature e la scelta del candidato Sono la verifica delle informazioni ricavate nella fase di screening, il chiarimento, per il candidato, le aspettative dell'impresa e la presentazione dell'impresa Tutte e tre le risposte sono corrette Sono l'analisi delle informazioni (fattori demografici, conoscenze, esperienze etc), la scelta della rosa da convocare per i test, i test 02. Che cosa sono i test psico-attitudinali? Sono strumenti standard costruiti per determinare un comportamento osservabile e misurabile, confrontabile con una norma relativa alla popolazione di riferimento e possono essere cognitivi e di personalità Sono test di misurazione dell'intelligenza, del QI e dell'intelligenza manageriale Sono questionari e prove che hanno l'obiettivo di rilevare il possesso di abilità importanti per il lavoro, mentali, di attitudine meccanica e spaziale e psicometriche. Sono test che misurano quanto un candidato conosce o sa fare in una specifica area di competenza 03. Quali sono le distorsioni del colloquio dal punto di vista del candidato? Sono i comportamenti mirati a nascondere Sono i comportamenti verbali e non verbali non spotanei Sono le Impressioni pre-colloquio, i frame mentali collegati ai pregiudizi e alla disponibilità di informazioni, e durante il colloquio: peso assegnato alle informazioni e ai comportamenti Sono le strategie di ingration e di deception 04. Da che cosa è caratterizzato il processo di selezione? Nessuna delle risposte è completa e/o corretta È un processo caratterizzato da asimmetria informativa tra selezionatore e candidato È caratterizzato da un colloquio di selezione, uno strumento di comunicazione a due vie per lo scambio informativo tra candidato e selezionatore È caratterizzato da selezione avversa e potenziali comportamenti opportunistici nel rivelare caratteristiche individuali o del posto di lavoro 05. Nel processo di selezione come si può minimizzare l'errore e scegliere la persona giusta? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:51 - 34/52 Lezione 030 01. Cosa sono gli accordi triangolari? Sono accordi che non hanno valore giuridicose non quando sono tradotti in leggi, decreti e regolamenti Sono accordi di contrattazione che conferisce alle parti sociali la possibilità di negoziare cambiamenti di norme fondamentali del diritto del lavoro con il solo limite della Costituzione Regolano in modo uniforme materie che saranno riprese dai contratti di categoria Sono contratti integrativi territoriali e aziendali tra tre soggetti 02. Quali sono i due livelli delle competenze comportamentali? Competenze di soglia e competenze distintive Competenze tecniche e non tecniche Competenze hard e competenze soft Competenze di base e competenze specialistiche 03. Come si misura lo sciopero? Nessuna delle risposte è corretta Con il numero medio dei partecipanti per ciascun episodio conflittuale e col numero delle giornate perse tutte e due le risposte sono corretet Con frequenza e numero degli scioperi, dimensione media, gravità media e volumedella conflittualità 04. Qual è la principale forma di conflitto? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:51 - 35/52 Lezione 031 01. Cosa s'intende per committment? S'intende la relazione tra lavoratore e datore di lavoro che sostiene un orientamento positivo e proattivo S'intende lavorare con spirito di collaborazione, di fiducia e con un forte interesse S'intende il rispetto degli obblighi contrattuali S'intende la congruenza del lavoro rispetto alle aspettative 02. Cos'è l'identità di una persona? È l'insieme dell'identità individuale e sociale che compongono l'identità della persona È un sistema di cognizioni socialmente acquisite e condivise che forniscono agli attori gli schemi mentali per percepire-interpretare-valutare-agire È il processo attraverso il quale gli individui sono portati a percepirsi come simili agli altri membri dei gruppi ai quali appartengono e diversi dagli individui che ne sono esclusi È il legame cognitivo che si attiva allorquando l'immagine di sé di una persona contiene gli stessi elementi che essa attribuisce all'organizzazione 03. Cos'è l'employment advertising? Lo strumento prioritario di comunicazione interna La trasmissione del brand e dei valori ai lavoratori nuovi Una modalità di promozione per presentarsi ai propri potenziali lavoratori come un "great place to work" con caratteristiche distintive e uniche rispetto ai concorrenti La tendenza di ciascun lavoro mirato a trasmettere "l'essenza del brand" 04. Quali sono le obbligazioni dell'organizzatione? Sono quelle che consentono di rispondere alle aspettative del lavoratore Difendere l'immagine e la reputazione dell'organizzazione, condividere gli obiettivi, essere disponibili al miglioramento continuo Gestire al meglio le risorse umane Sono: formazione, carriera, retribuzione proporzionata ai risultati, buone relazioni di lavoro, contenuti del lavoro, trattamento equo e sicurezza del posto 05. Cosa sono i comportamenti di cittadinanza organizzativa? Sono le trasmissioni di un messaggio al mercato interno ed esterno Sono comportamenti discrezionali e non prescritti direttamente dal ruolo favorevoli per l'organizzazione Sono motivazioni individuate e legate al contesto Sono azioni In coerenza con cultura, storia, modello manageriale, caratteristiche dei lavoratori, immagine del prodotto e del servizio 06. Il contratto psicologico è frutto una percezione... ...Influenzata dagli schemi comportamentali dell'individuo .. influenzata dal tempo .. Influenzata dai modelli/norme sociali esistenti ... influenzata dai comportamenti opportunistici 07. Citi almeno quattro obbligazioni del dipendente nel contratto psicologico 08. Cos'è il contratto psicologico? 09. Cosa dice il caso Elica? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:52 - 36/52 Lezione 032 01. Qual è il contributo di Minzberg alla comunicazione organizzativa? Il management copre rilevanti ruoli informativi che lo collocano al centro di un sistema sensoriale che capta informazioni entro e fuori i confini dell'organizzazione e le diffonde, variamente rielaborate, all'interno della propria unità e all'esterno La funzione direzionale trasmette gli ordini dai vertici dell'azienda verso i collaboratori, mentre quella di gestione del personale diffonde informazioni che orientano i comportamenti dei collaboratori La comunicazione multidirezionale è l'allineamento dei comportamenti con la strategia e con la comunicazione esterna rivolta ad altri stakeholder Il management non ha ruolo informativo ma ha la funzione di disseminatore che diffonde ciò che il monitor e il portavoce portano dentro e fuori la sua unità 02. Cos'è la comunicazione organizzativa? Sono le informazioni necessarie a far conoscere l'organizzazione nel suo complesso, i suoi servizi sia interni sia esterni È l'integrazione di comunicazione interna ed esterna che si suddivide in: funzionale, informativa, creativa e formativa È l'attività formativa attuata sia in contesti formativi specialistici sia sul luogo di lavoro È l'insieme delle informazioni di tipo operativo che supportano i processi produttivi e decisionali interni 03. Che effetto possono avere le caratteristiche della relazione tra le persone? Un effetto di potenziamento o di depotenziamento delle competenze Un effetto di diffusione di informazioni che orientano i comportamenti dei collaboratori Un effetto di trasformazione delle in competenze dell'organizzazione in capitale relazionale Un effetto di allineamento dei comportamenti con la strategia 04. Quali sono gli strumenti della comunicazione organizzativa? Ne citi almeno 6 tra scritti e digitali 05. A cosa serve la leva relazionale? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:55 - 39/52 Lezione 035 01. Cosa sono le esercitazioni? Un insieme di tecniche per cui l'pprendimento dei singoli deriva da dinamiche e interazioni all'interno di un gruppo coordinato da un supervisore (esercitatore) Un insieme di tecniche che riproducono comportamenti lavorativi reali, secondo ruoli generalmente assegnati all'interno di gruppi Un insieme di tecniche basate sull'assegnazione di un problema vicino alla realtà, da risolvere con nozioni possedute o trattate in aula Sono un metodo formativo che fa leva sul learning by doing con il supporto e l'aiuto di altre persone 02. Cosa sono le simulazioni? Un insieme di tecniche basate sull'assegnazione di un problema vicino alla realtà, da risolvere con nozioni possedute o trattate in aula Un insieme di tecniche che riproducono comportamenti lavorativi reali, secondo ruoli generalmente assegnati all'interno di gruppi Sono un metodo formativo che fa leva sul learning by doing con il supporto e l'aiuto di altre persone Un insieme di tecniche per cui l'pprendimento dei singoli deriva da dinamiche e interazioni all'interno di un gruppo coordinato da un supervisore (esercitatore) 03. Come possiamo definire il T-group? Un insieme di tecniche per cui l'pprendimento dei singoli deriva da dinamiche e interazioni all'interno di un gruppo coordinato da un supervisore (esercitatore) Un gruppo di persone che condividono un interesse o una passione per un'attività che svolgono e che imparano a migliorarsi grazie all'interazione costante con gli altri Un apprendimento sulle proprie competenze relazionali in base all'analisi di ciò che avviene all'interno di un gruppo stimolato da un formatore Una forma di apprendimento del singolo che deriva da dinamiche e interazioni all'interno di un gruppo 04. Cosa sono i metodi esperienziali? Una metodologia formativa in cui un soggetto con esperienza accompagna un giovane all'interno dell'azienda Metodi formativi tradizionali che tentano di operare trasformazioni profonde "stressando" caratteristiche emotive o razionali Metodi formativi in cui l'apprendimento dei singoli deriva da dinamiche e interazioni all'interno di un gruppo Una metodologia per costruire contesti efficaci ed esperienze personalizzate di apprendimento attraverso una rete di relazioni 05. Quali sono i modelli di apprendimentoche devono essere attivati in base agli obiettivi formativi definiti? 06. Che cos'è la lezione? 07. Quali sono i metodi didattici? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:55 - 40/52 Lezione 036 01. In che cosa consiste l'approccio di misurazione della formazione al costo storico? L'investimento in formazione è ripartito sugli individui, rinviando agli esercizi successivi la quota di costi che si ritiene abbiano un'utilità pluriennale Tutte le risposte sono corrette Il valore del capitale umano è pari al costo che l'impresa dovrebbe sostenere per sostituire un lavoratore con una persona di pari competenza e livello di prestazione È l'attualizzazione della quota di servizi e costi futuri in proporzione al suo contributo alla produzione 02. Cosa sono i fondi paritetici professionali? Forme di finanziamento all'attività di formazione, basate su un piano formativo concordato tra le parti sociali Organismi promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali che finanziano in tutto o in parte piani formativi individuali, aziendali, settoriali e territoriali che le imprese Finanziamenti della domanda di formazione introdotti in Italia a partire dal 1998 Buoni per la partecipazione alle attività formative rilasciati ai lavoratori su presentazione di progetti valutati dall'Amministrazione competente 03. In cosa consiste la valutazione della formazione? Consiste in un'attività parallela al processo formativo per l'individuazione dei cambiamenti intervenuti e la coerenza tra piani di formazione e strategia Nessuna delle risposte è completa e/o corretta È una contabilità del personale che tenta di misurare costi ed esiti della formazione Consiste nella valutazione del gruppo formato rispetto ad un gruppo di controllo 04. In cosa consiste la DRU? 05. Si scriva un indicatore (con relativa formula) di efficienza della formazione 06. Quali sono i costi della formazione? 07. Qual è la dimensione cronologica della valutazione della formazione? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:56 - 41/52 Lezione 037 01. Cos'è un ruolo? È il significato organizzativo e sociale conferito a una determinata posizione organizzativa e vissuto da chi la ricopre È ciò che ogni persona fa effettivamente, in rapporto con gli altri e in relazione ai risultati e alle attese È l'Insieme ordinato di compiti assegnati a una persona È l'insieme delle attese richieste dalla posizione organizzativa considerata e definite da processi e attività da svolgere, obiettivi da perseguire, relazioni da sviluppare 02. Cosa sono le interazioni transazionali? Sono situazioni tradizionali legate al "fare" (es. stampare dei circuiti, assemblare le parti di un motore, stampare un libro) Sono situazioni diverse che possono essere riconosciute utilizzando procedure routinarie e risolte sfruttando la conoscenza accumulata dall'esperienza (sistemi esperti, business intelligence) Sono attività di trasformazione con una logica di exploitation Sono situazioni ambigue nelle quali è necessario disporre di capacità di giudizio ed esercitare discrezionalità per produrre soluzioni su misura 03. In che cosa consiste la progettazione del lavoro? Nella realizzazione delle attività sfruttando economie di specializzazione, di replicazione etc Nessuna risposta è completa e/o corretta Nella realizzazione di un output combinando tecnologia, conoscenza e intervento umano Nella risposta alle attese del personale in termini di contenuti del lavoro e dell'ambiente fisico e sociale in cui si svolge 04. Cosa dice la legge di Parkinson? L'aumento delle persone impegnate sarebbe più o meno lo stesso nel caso in cui le attività da realizzare aumentassero La parcellizzaizone genera economie di apprendimento e di replicazione Un'organizzazione tende a crescere indipendentemente dalla quantità di lavoro che deve svolgere L'aumento delle persone impegnate sarebbe più o meno lo stesso nel caso in cui le attività da realizzare diminuissero 05. Come si possono raggruppare le attività da organizzare? 06. Di che cosa si occupa il job design? 07. Cos'è una mansione? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:57 - 44/52 Lezione 040 01. Quali sono le caratteristiche di un buon piano di Performance management? Congruenza con la cultura organizzativa e con quella del Paese nel quale l'impresa opera, pervasività in termini di posizioni considerate, tipo di performance valutate, arco temporale considerato, affidabilità e realizzabilità. Coincidenza tra il momento di valutazione delle prestazioni e del potenziale, concentrazione della valutazione sulle core competence organizzative, utilizzo di metodologie di valutazione sia di breve sia di lungo periodo, comunicazione della valutazione Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Misurare le competenze delle persone e il loro grado di impegno e di coinvolgimento e valutare la congruenza tra gli obiettivi delle persone e quelli dell'organizzazione 02. Cos'è il Performance management? Un processo o una serie di processi intesi a creare un'idea condivisa di che cosa si voglia ottenere (e come) e di gestire il personale in modo tale da aumentare le probabilità di ottenere i risultati desiderati È uno strumento di valutazione e gestione della performance È il gruppo di diirgenti che valuta le competenze delle persone e il loro grado di impegno e di coinvolgimento Nessuna delle risposte è completa e/o corretta 03. Quali sono le fasi del performance managemet? Attivazione del discretionary effort, gestione della performance, empowerment Minitoraggio delle competenze, verifica dell'efficacie e dell'efficienza, sostegno delle prestazioni Definizione degli obiettivi e loro modalità di raggiungimento, misurazione e definizione di un sistema di ricompense e feedback Valutazione del potenziale, utilizzo di metodologie di breve e lungo periodo, comunicazione delle valutazioni della prestazione e di eventuali scostamenti 04. Quali sono le caratteristiche del Performance management? Il performance management si preoccupa di creare una coerenza tra obiettivi individuali e organizzativi il performance management è un processo Il performance management considera sia la performance passata sia quella futura (piani di sviluppo personale) Tutte e tre le risposte sono corrette 05. Si indichino almeno due caratteristiche che distinguono Performance management e Performance appraisal 06. Qual è l'obiettivo del performnace management? 07. Qual è l'insegnamento del Caso del Tribibunale di Torino? 08. Cosa significal'acronimo SMART nella getsione della performance? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:57 - 45/52 Lezione 041 01. Qual è l'obiettivo della valutazione di posizione, persone e prestazioni? Il controllo dei comportamenti Quantificare il valore associato alle caratteristiche della persona, ai suoi comportamenti, al ruolo, ai risultati ottenuti La legittimazione e la certificazione dei ruoli Il confronto tra i valori relativi delle differenti mansioni di un'organizzazione per progettare un sistema di retribuzioni adeguato 02. In cosa consiste il metodo della graduatoria? È un paragone delle mansioni tra loro in base alle indicazioni fornite dalla job description È un metodo per paragonare i valori relativi delle differenti mansioni di un'organizzazione al fine di porre le basi per una razionale struttura della retribuzione È un disegno di percorsi di carriera in modo tale da sapere con quali competenze una persona arriva a coprire una certa posizione È un processo operativo che consente di determinare e attribuire mediante idonee procedure e strumenti metodologici, il valore relativo di ogni posizione in relazione a tutte le altre presenti in azienda 03. Cos'è la job evaluation? È un disegno di percorsi di carriera in modo tale da sapere con quali competenze una persona arriva a coprire una certa posizione È un metodo per paragonare i valori relativi delle differenti mansioni di un'organizzazione al fine di porre le basi per una razionale struttura della retribuzione È la quantificazione del valore associato alle caratteristiche della persona, ai suoi comportamenti, al ruolo, ai risultati ottenuti È un metodo di misurazione che cerca di ricondurre a una dimensione "oggettiva" il rapporto tra individuo e organizzazione 04. Cos'è la job analysis? È un disegno di percorsi di carriera in modo tale da sapere con quali competenze una persona arriva a coprire una certa posizione È un esame approfondito delle posizioni di lavoro, il cui oggetto è il contenuto della mansione, in termini di cosa viene fatto, come viene fatto, perché viene fatto e cosa è richiesto per farlo È la quantificazione del valore associato alle caratteristiche della persona, ai suoi comportamenti, al ruolo, ai risultati ottenuti È l'esposizione scritta e analitica di compiti, metodi, attrezzature, collegamenti relativi a ogni posizione 05. Il mix di quali relazioni si riflette sulla scelta delle variabili oggetto di valutazione, ossia la posizione, la persona e le prestazioni? 06. Cos'è il metodo HAY? 07. Qual è la differenza tra job evaluation e job specification? 08. Quali sono le difficoltà della valutazione delle posizioni? 09. Quali sono i benefici della valutazione delle posizioni? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:58 - 46/52 Lezione 042 01. Che cos'è la distribuzione forzata nella PA? È la distribuzione del 50% del bonus annuale alla fascia alta, media e bassa (25% alta, 50% media, 25% bassa) secondo l'art 19 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009 È la distribuzione del personale (dirigenziale e non) tre fasce di merito secondo l'art 19 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009 È la valorizzazione del merito e delle prestazioni individuali eccellenti da distribuire secondo l'art 17 e 18 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009 Nessuna delle risposte è completa e/o corretta 02. Che cos'è l'assessment center? È un metodo di valutazione della persona basato sull'osservazione di comportamenti in simulazioni aziendali È una tecnica di valutazione che si basa su una molteplicità di valutazioni distinte, prodotte da osservatori diversi, dal cui confronto emerge la decisione finale È un processo valutativo che parte dall'analisi delle competenze di chi ricopre il ruolo È un metodo contestualizzato che parte dall'analisi delle competenze di chi ricopre il ruolo 03. In che cosa consiste il metodo del confronto per la valutazione della performance? In una valutazione relativa tra i membri di un gruppo attraverso un confronto a coppie Si basa su una molteplicità di valutazioni distinte, prodotte da osservatori diversi, dal cui confronto emerge la decisione finale In un'analisi contestuale tra diversi soggetti È il metodo più utilizzato per la valutazione della persona 04. Cosa s'intende per valutazione della performance? È una valutazione della persona basato sull'osservazione di comportamenti in simulazioni aziendali È una vlautazione che misura ciò che si sa fare non solo ciò che si fa È una valutazione orientata al passato che analizza il contributo fornito dall'individuo al raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione È una valutazione che parte dall'analisi delle competenze di chi ricopre il ruolo e poi ne verifica la messa in atto. 05. Quali differenze può evidenziare tra valutazione della performance e delle competenze? 06. Come si possono valutare le risorse umane? 07. Quali osno le critiche possibili alla valutazione della performance? 08. Si esponga velocemente quanto appreso dalla valutazione delle HR soffermandosi sulla valutazione della performance Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:59 - 49/52 Lezione 045 01. Cos'è l'incentivo? È un premio assegnato ex post a fronte del raggiungimento di un risultato/performance È una retribuzione promessa e legata ad un risultato produttivo, determinato ex ante attraverso standard È una forma di remunerazione definita ex post per il raggiungimento di un obiettivo E uno stimolo finalizzato ad indirizzare e rinforzare i comportamenti individuali 02. Che cosa attivano gli strumneti per la dinamica retributiva orientati al futuro? Attivano meccanismi di "quasi-mercato" e quindi inducono processi competitivi interni all'organizzazione e frequenti rinegoziazioni Attivano processi di cooperazione, di fidelizzazione, di sostegno della leadership, di propensione all'innovazione Nessuna delle risposte è completa e/o corretta Attivano relazioni significative tra intensità dell'impegno e risultato 03. In che cosa consistono i fringe benefits? Sono aumenti retributivi irreversibili legati alla seniority aziendale Sono strumenti con finalità previdenziali e assistenziali, non immediatamente usufruibili dal destinatario Sono servizi collegati all'equilibrio tra vita lavorativa e privata dell'individuo Sono erogazioni in natura o in servizi corrisposte (al lavoratore e/o ai suoi familiari) in aggiunta alla retribuzione principale 04. Secondo la teoria dell'agenzia a cosa servono gli incentivi? Sono uno stimolo finalizzato ad indirizzare e rinforzare i comportamenti individuali verso gli obiettivi aziendali Hanno lo scopo di determinare il livello di retribuzione dei manager a seconda della loro capacità di influenzare il CdA e la proprietà dell'impresa. Hanno lo scopo di assicurare il controllo dei comportamenti che non sono altrimenti controllabili e di riempire cioè le "zone grigie" che non sono coperte né dal rapporto contrattuale, né dal rapporto gerarchico. Attivano meccanismi di "quasi-mercato" e quindi inducono processi competitivi interni all'organizzazione e frequenti rinegoziazioni 05. Come possimao definire il gainsharing? È una formula che assegna un premio a fronte del raggiungimento di un risultato/performance È un'assegnazione stabile di incrementi retributivi in base ad una valutazione globale di coinvolgimento di lavoratore È una formula che assegna una parte della retribuzione sulla base di indici di risultato (contenimento costi, miglioramento qualità, aumento della produttività) È una formula che assegna una parte della retribuzione sulla base del risultato economico dell'impresa nel suo complesso (utile, Margine Operativo Lordo...) 06. Che cos'è il welfare aziendale? 07. Che caratteristica hanno i bonus? 08. Qual è il rischio di quanto aferma la teoria dell'agenzia a proposito degli incentivi? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:18:59 - 50/52 Lezione 046 01. Come sono le retribuzioni nella PA di fatto dopo il 2010? Si segna il ricongiungimento delle curve del settore pubblico e privato Dipende dalla dinamica pro-capite e dall'andamento delle consistenze occupazionali. La contrattazione nazionale pubblica è costantemente in crescita e in vantaggio nei confronti di quella del settore privato C'è un'inversione di tendenza rispetto alla crescita costante e in vantaggio nei confronti di quella del settore privato 02. Che elementi devono essere tenuti in considerazione per progettare i sistemi di variabilità retributiva? Le caratteristiche del management, la tecnologia e l'organizzazione della produzione e del lavoro e le richieste del mercato Tutte e tre le risposte sono corrette, nessuna completa Il sistema motivazionale del personale e lo stato delle relazioni sindacali, la cultura e il clima aziendale e sociale La dimensione aziendale e la composizione qualitativa e quantitativa dell'organico 03. Cosa sta succedendo oggi alle retribuzioni della PA? Nessuna delle risposte è corretta Sono entrambe risposte corrette È ancora in vigore il blocco della contrattazione e delle misure che limitano la crescita dei trattamenti economici per gli anni 2013-14. Dal 2010 sono rimasti chiusi i tre principali canali di alimentazione della dinamica retributiva: contrattazione collettiva nazionale, integrativa ed individuale 04. Che cosa concorre alla determinazione della massa retributiva? A determinarla concorre la sospensione retributiva e la serenità (per contro) del posto di lavoro Tutte e tre le risposte sono corrette A determinarla concorre sia la dinamica pro-capite, sia l'andamento delle consistenze occupazionali. Concorre la crescita cumulata dei salari e gli accordi contrattuali 05. Ricorda almeno due difetti ineludibili degli schemi retributivi legati al rendimento? 06. Quali sono le caratteristiche che fanno funzionare un piano di variabilità retributiva? Set Domande: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE NELLA P.A. SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docente: Bonomi Sabrina © 2016 Universitˆ Telematica eCampus - Data Stampa 15/01/2017 10:19:00 - 51/52 Lezione 047 01. Come si valuta la partecipazione? Con la certificazione (SA8000) relativa al personale, Green HRM Tramite CSR e bilancio di sostenibilità Con indicatori di efficienza ed efficacia in base all'orientamento collaborativo o integrativo. 02. Cos'è il bilancio sociale? È l'espressione di diritto di informazione (trasmissione ed esposizione di documenti, dati, programmi e iniziative) e diritto di consultazione È un bilancio redatto secondo diverse dimensioni relative alla gestione d'impresa: economica, sociale e ambientale È una relazione che integra il bilancio d'esercizio e ne completa la funzione informativa, avendo a oggetto non solo i risultati economico finanziari ma anche prestazioni nei confronti di tutti coloro che hanno un interesse collegato con l'attività dell'impresa Nessuna delle risposte è corretta e/o completa 03. Cos'è la partecipazione anticipata? È l'insieme di strategie e strumenti liberamente implementati dall'impresa per "rendere partecipi" gli stakeholder È l'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle operazioni commerciali e nei rapporti con gli attori sociali È l'espressione di diritto di informazione (trasmissione ed esposizione di documenti, dati, programmi e iniziative) e diritto di consultazione È una relazione che integra il bilancio d'esercizio e ne completa la funzione informativa, avendo a oggetto non solo i risultati economico finanziari ma anche prestazioni nei confronti di tutti coloro che hanno un interesse collegato con l'attività dell'impresa 04. Cos'è la partecipazione indiretta? È l'insieme delle pratiche e degli istituti con i quali le parti in gioco interagiscono andando oltre le disposizioni e l'incompletezza dei contratti (collettivi e non). È l'insieme delle proposte ed esperienze volte a migliorare o a modificare l'asimmetria del rapporto di lavoro È il tentativo di interessare i lavoratori (e stakeholder interni ed esterni) all'andamento e al destino dell'impresa È la situazione in cui lavoratori e datore di lavoro assumono insieme decisioni che sono normalmente di pertinenza di impresa e management 05. Cosa racconta in sintesi il caso dell'Azienda sanitaria locale 7 di Siena? 06. Che cos'è la partecipazione istituzionale? 07. Quali sono gli strumenti della partecipazione anticipata?