Scarica petrolio, fonti di energia non rinnovabili e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Elettrotecnica solo su Docsity! FONTI DI ENERGIA Sono di due tipi: 1. Fonti rinnovabili: sono risorse illimitate (non soggette ad esaurimento) che hanno un limitato impatto ambientale (inquinano poco). Sono fonti di energia che si ricostituiscono dopo l’uso. -> sempre disponibili Es. energia solare (sole), energia eolica (vento), energia idroelettrica, energia da biomasse (materia organica generata dalle piante e dagli animali appositamente trattata per essere utilizzata come biocombustibile) 2. Fonti non rinnovabili: sono risorse energetiche limitate e una volta utilizzate non si ricostituiscono. -> non sono sempre disponibili Es. carbone, petrolio, gas naturale Petrolio (“olio di roccia”) È una miscela di idrocarburi (molecole di ossigeno e carbonio). È un combustibile fossile e si è formato per la decomposizione di organismi vegetali e animali. I loro resti, nel corso di milioni di anni, si sono depositati sui fondali marini e vennero sommersi da sedimenti e acqua . ^decomposizione: trasformazione naturale durata milioni di anni delle sostanze organiche animali e vegetali rimaste sottoterra. Il petrolio è una fonte di energia non rinnovabile che inquina molto perchè immette nell’atmosfera ossido di carbonio, anidride solforosa e polveri sottili. formazione del petrolio: 1. Sapropel: è la prima forma di petrolio, è una melma nera simile al fango e contiene i materiali in decomposizione. È ricca di carbonio. 2. Roccia madre: strati di detriti che si sono compattati e sono ricchi di sostanze organiche. 3. petrolio: la roccia madre sottoposta a fortissime pressioni, a una temperatura elevata e all’assenza di ossigeno sprofonda e viene decomposta in idrocarburi liquidi o gassosi. Grazie ai pori delle rocce permeabili il petrolio tende a salire in superficie. Giacimento di petrolio: quando nella risalita in superficie il petrolio incontra rocce impermeabili che lo arrestano nella risalita (roccia trappola) esso si blocca e si forma un serbatoio. Nel giacimento abbiamo: - in superficie: gas, è la sostanza più leggera - A metà: petrolio - In profondità: acqua, che è la sostanza più pesante Estrazione del petrolio Prima dell’estrazione vera e propria del petrolio bisogna trovare il giacimento, che può trovarsi sia nel sottosuolo, sia in mare. Un giacimento può essere sfruttato per 20 anni. giacimento nel sottosuolo: - fotografie: la superficie terrestre viene fotografata da macchine particolari montate su aerei e satelliti, per individuare affioramenti rocciosi che, per la loro composizione, indicano la possibile presenza del petrolio nel sottosuolo. - metodo sismico a riflessione: per trovare i giacimenti di petrolio a terra si inviano onde sismiche nel sottosuolo (con esplosioni controllate) e si studia come si propagano con i geofoni, speciali sensori per di percepire le vibrazioni del terreno. In base al tipo di andamento delle onde sismiche i geologi capiscono se nel punto scelto c’è un serbatoio. - carotaggio: Se l’esame dato dal metodo sismico a riflessione conferma l'esistenza di un giacimento, si procede con il carotaggio: con uno scalpello rotante, fabbricato con materiali durissimi, si scava un pozzo profondo fino a 5000 m e si estraggono campioni di roccia di forma cilindrica (carote) per analizzare se contengono idrocarburi. Giacimenti nel mare: Vengono installate delle piattaforme a una certa distanza dalla costa, in zone dove si pensa ci sia un giacimento. Dalle piattaforme, che possono essere (i) galleggianti o (ii) poggiare sul fondo marino, si perforano numerosi pozzi alla ricerca del petrolio e, nel caso si raggiunga un giacimento, si procede con l’estrazione. Industria petrolifera: 1. Trivellazione: dopo aver trovato il giacimento viene installato il derrick, cioè una torre a traliccio che serve a perforare il terreno per raggiungere il serbatoio e sono installate le tubature per procedere all’estrazione. 2. Estrazione: il derrick viene smontato, viene installata una macchina con pompa aspirante. Viene usato un impianto di nome “albero di natale” per regolare la fuoriuscita di petrolio. 3. Trasporto: il petrolio estratto viene fatto riposare in serbatoi di sedimentazione. A questo punto sono sfruttati oleodotti, dei grandi tubi per portare il petrolio in raffineria o porti per navi petrolifere. Raffinazione Il petrolio che arriva alle raffinerie è grezzo: è una miscela di diversi tipi di idrocarburi, sia liquidi che gassosi. Benzina, kerosene, gasolio e metano (i componenti del petrolio) sono mescolati assieme e devono essere separati per poter essere utilizzati. La separazione dei diversi componenti del petrolio avviene nelle raffinerie, per mezzo della distillazione frazionata. Questo processo sfrutta il fatto che ogni idrocarburo ha una specifica temperatura di condensazione e ha luogo all'interno di una torre cilindrica, alta circa 80 m, chiamata torre di frazionamento. La torre è suddivisa da piani orizzontali (piatti), ognuno dei quali si trova alle diverse temperature di condensazione degli idrocarburi contenuti nella miscela di petrolio.