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Pianificazione e costruzione di una campagna pubblicitaria: identificare il target, Schemi e mappe concettuali di Sociologia Della Comunicazione Di Massa

Una panoramica approfondita sulla pianificazione e costruzione di una campagna pubblicitaria, con particolare focus sull'identificazione del target di comunicazione. Vengono discusse le differenze tra target di marketing e target di comunicazione, sottolineando come il target di comunicazione sia più ampio e debba considerare non solo i consumatori attuali ma anche potenziali, responsabili degli acquisti, decisori, prescrittori, consiglieri e rivenditori. Vengono inoltre presentate le principali tecniche di segmentazione del pubblico, basate su variabili geografiche, demografiche, psicografiche e di fruizione del prodotto. Particolare attenzione è dedicata all'importanza delle variabili psicografiche e all'utilizzo di banche dati psicografiche come la ricerca sinottica di eurisko. Una panoramica completa sugli aspetti chiave da considerare nella definizione del target di una campagna pubblicitaria, fornendo spunti utili per studenti e professionisti del marketing e della comunicazione.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 26/05/2024

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rosa-bianca-1 🇮🇹

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Scarica Pianificazione e costruzione di una campagna pubblicitaria: identificare il target e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Sociologia Della Comunicazione Di Massa solo su Docsity! RIASSUNTO CAP 5 (HAPÚ) Pianificare e costruire una campagna pubblicitaria: studiare quale sarà il pubblico (target group, gruppo bersaglio) da porre come obiettivo del messaggio. Non bisogna confondere il target di marketing (i consumatori a cui voglio vendere il mio prodotto) dal target di comunicazione (le persone a cui voglio cambiare gli atteggiamenti nei confronti del prodotto). Il target di comunicazione è molto più ampio perché: • Se voglio raggiungere i miei acquirenti (chi acquista il mio prodotto) devo contattarne molti di più, simili agli acquirenti ma che probabilmente non lo diventeranno • È sempre utile creare un alone di notorietà al proprio prodotto anche presso chi non è o sarà mai acquirente Altra distinzione da tenere presente è: • Target totale (insieme globale di individui che prevedo di raggiungere) • Core/focus target (sottogruppo più interessante-conviene concentrarsi su questo per ottenere l’effetto alone) Non bisogna identificare il target group con gli attuali consumatori del nostro prodotto, per evitare di condannarci a confermare solo e soltanto l’attuale pubblico (che inevitabilmente andrà a diminuire). Oltre ai consumatori attuali bisogna considerare: • Consumatori potenziali: non lo fanno attualmente (perché non lo credono utile o usano quello del concorrente) ma che potrebbero farlo • Responsabili degli acquisti: non necessariamente consumano il prodotto ma lo acquistano nei punti vendita (importanza dello scegliere una marca piuttosto che l’altra) • Decisori: (i bambini ad esempio) che sono quasi sempre i consumatori finali e che indicano al responsabile degli acquisti (mamme) quale marca scegliere • Prescrittori: non consumano il prodotto ma dicono ad altri di farlo (es. insegnanti e libri di testo)- vi sono anche i prescrittori in negativo che impediscono di consumare prodotti • Consiglieri: consigliano l’acquisto di un determinato prodotto (la nonna o l’amica) • Rivenditori: una particolare categoria di consiglieri, spesso con credibilità e interessi economici affinché venga scelta una marca piuttosto che l’altra Ci possono essere casi particolari (prodotto di cucina raffinato rivolto esclusivamente a gastronomi che poi daranno il buon esempio) • Opinion leader: studioso di comunicazione austro-americano Paul Lazarsflied che evidenzia il ruolo dei mass - media (o anche delle discussioni con gli amici). Two-step Flow of communication 1 step: comunicatore— opinion leader 2 step: opinion leader — destinatario (che a sua volta può diventare opinion leader) Non è possibile considerare l’uditorio come un tutt’uno (Aristotele e Antistene nel V sec. a. C) Aristotele ci fornisce una casistica di tipologie dei diversi pubblici: • Secondo le età (giovani e vecchi) • Secondo l’origine familiare (nobili) • Ricchezza • Potere • Fortuna Nel 1967 Bogart “Strategy in Advertising” (capitoli “marketing segmentation” e “the concept of audience”) Anni 70: congiunzione tra attenzione all’auditorio (retorica) e tecniche di segmentazione (marketing) Non è mai funzionale ne fare una comunicazione one-to-one, né creare messaggi estremamente generici- pertanto si ricorre alla SEGMENTAZIONE: Il compromesso fra efficacia della comunicazione personale e l’economia della comunicazione universale: non parlo ad un singolo individuo ma a un insieme di individui che si assimigliano quanto a opinioni e comportamenti. Simulacro del lettore modello (U. Eco) e del consumatore modello Tecniche di segmentazione: consistono nel dividere l’universo del pubblico in segmenti (anche detti Cluster) e selezionare il segmento più simile al proprio target group. Concetto molto simile nella moda: Trend Setter Bisogna costruire messaggi per tutti questi diversi uditori sfruttandone per ognuno il carattere, i vizi, le diverse opinioni etc L’attenzione verso tutto questo riemerge negli anni 60 con la nascita dello Strategic Planning • Possesso/cura degli animali • Attività sportive • Caratteristiche dell’abitazione • Esposizione/fruizione dei mezzi Stili Eurisko Stili (più generici): modalità di essere o agire di un individuo. Nel linguaggio delle ricerche psicografiche indica l’insieme di individui che condividono a grandi linee uno stile abbastanza simile. Un tipo di stile è il Life Style (si riferisce al modo di vivere tipico o caratteristico di una società o di un suo segmento e comprende elementi o caratteristiche derivate da un cero tipo di cultura valori etc). L’istituto Eurisko ha fornito i cosiddetti stili settoriali (sull’abbigliamento, cosmesi, alimentari etc) Grande Mappa/Mappe settoriali (Che ci forniscono stili più approfonditi) Significati e accezioni attribuite al termine mappa: 1. (Fenomeno più individuale) mappa come rappresentazione mentale che ogni individuo fa della realtà e di alcune sue parti, ordinando gli elementi secondo propri criteri 2. (Riferito alla rappresentazione della società o del mercato): rappresentazione convenzionale e simbolica di una realtà, costruita su un piano cartesiano (gli assi rappresentano i fattori che meglio spiegano la realtà) Grande Mappa di Sinottica (solo società italiana) Valori soft/morbidi • Moderazione • Misura • Equilibrio • Riflessione • Dolcezza • Eleganza • Immagine • Estetica • Sensibilità Dimensione del pensare Angelo del focolare (Donne) Solo valori soft Trend setter (elite) Aderiscono sia a Valori soft che a Valori Hard Classico maschio italiano Solo valori hard Emarginati (poveri, Anziani etc- peso morto della società) Non aderiscono a Nulla Valori hard/duri • Confronto sociale • Competizione • Affermazione di se • Protagonismo • Aggressività • Interesse per mondo, lavoro, sostanza delle cose Questa divisione è di per se molto settoriale, pertanto si ricorre all’uso grafico di sfumature più o meno scure che simboleggiano la minore o maggiore concentrazione delle persone che stiamo analizzando.