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DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Unità 7 Il Presidente della Repubblica 1 Modulo II Il circuito della decisione politica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private – Il Presidente della Repubblica e le modalità della sua elezione – Eleggibilità, incompatibilità, giuramento e durata nella carica – La prorogatio – La responsabilità giuridica del Presidente della Repubblica – Responsabilità presidenziali e ruolo della controfirma ministeriale – Le principali funzioni affidate al Presidente (classificazione e rinvio) – Guarentigie e appannaggi del Presidente – La supplenza – I casi di impedimento permanente e di impedimento temporaneo 2 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Il sistema scelto, anche se prevede un ampliamento del corpo elettorale presidenziale forse troppo limitato, mostra chiaramente la sua ratio di fondo: quella di far sì che il Presidente riceva un’investitura più ampia di quella dovuta ad una semplice maggioranza parlamentare, in modo da rafforzare la sua posizione di “rappresentante dell’unità nazionale” (art. 87 Cost.). Il Presidente della Repubblica e le modalità della sua elezione 5 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Dice l’art. 84 Cost.: “Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e che goda dei diritti civili e politici”; nello stesso articolo si stabilisce, inoltre, la incompatibilità fra l’ufficio di Presidente e qualunque altra carica. Poi si aggiunge (art. 85 Cost.) che il Presidente è eletto per sette anni, quindi per il più lungo periodo fra quelli disposti per le cariche elettive, dopo il novennato dei giudici della Corte costituzionale; e che “trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica”. L’iniziativa di convocare il Parlamento in seduta comune per la sostituzione del Presidente si è voluto che fosse affidata al Presidente della Camera dei deputati, al costante scopo di ricerca degli equilibri costituzionali. In base all’art. 91, il Presidente della Repubblica, “prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune” (senza l’integrazione dei delegati regionali). Eleggibilità, incompatibilità, giuramento e durata nella carica 6 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Dice l’art. 85, co. 3, Cost.: “Se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi dalla loro cessazione, la elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove”. L’obiettivo è senz’altro quello di evitare un’elezione presidenziale in un periodo condizionato dalla competizione elettorale per il rinnovo del Parlamento, nonché quello di garantire che il Capo dello Stato sia eletto da un collegio pienamente legittimato. Sempre il co. 3 dell’art. 85 aggiunge che “nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica”. Questo è l’unico caso in cui funziona l’istituto della prorogatio, perché, come si è visto poco sopra, l’elezione del nuovo Presidente deve (almeno secondo ogni ragionevole previsione) precedere la scadenza del settennato (secondo alcuni, invece, si ha necessariamente prorogatio anche qualora di fatto l’elezione segua la scadenza; secondo altri, scaduto il termine occorre utilizzare l’istituto della supplenza). La prorogatio 7 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private La messa in stato d’accusa per le due specifiche ipotesi di reato è di competenza del Parlamento in seduta comune (a maggioranza assoluta); il giudizio è di competenza della Corte costituzionale nella formazione integrata (art. 135, ult. co., Cost.). Secondo l’art. 3 della legge cost. n. 1 del 1989, la deliberazione sulla messa in stato di accusa è adottata sulla relazione di un comitato formato dai componenti delle due Giunte delle Camere per le autorizzazioni a procedere. La Corte costituzionale, quando sia deliberata la messa in stato di accusa, può disporre la sospensione del Presidente della Repubblica dalla sua carica. La responsabilità giuridica del Presidente della Repubblica 10 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Per gli atti e i comportamenti che il Presidente compia al di fuori dell’esercizio delle sue funzioni o che abbia compiuto prima dell’entrata in carica, è pacifico, in assenza di qualunque previsione normativa, che egli risponda come ogni altro cittadino. Tuttavia, si ritiene che l’azione penale debba restare improcedibile fino alla scadenza del mandato. Di recente – con la sentenza n. 154 del 2004 – la Corte costituzionale, ha avuto modo di chiarire il regime giuridico della responsabilità del Capo dello Stato dopo la cessazione dalla carica: i limiti della responsabilità presidenziale “valgono allo stesso modo”, sia durante il mandato sia per gli atti compiuti durante l’espletamento del medesimo, anche dopo la sua scadenza. La responsabilità giuridica del Presidente della Repubblica 11 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Da quanto fin qui illustrato, il Capo dello Stato attuale, a differenza di quello statutario (e nonostante la formulazione dell’art. 90 Cost.), non è più irresponsabile per gli “atti di funzione”, ma doppiamente responsabile: in sede penale, per alto tradimento e attentato alla Costituzione (lo dice lo stesso art. 90 Cost.), e in sede politica, perché è un organo elettivo, il cui titolare, essendo anche immediatamente rieleggibile, vede sottoposta ad un giudizio politico la sua condotta allo scadere del mandato. Responsabilità presidenziali e ruolo della controfirma ministeriale 12 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private In ogni caso, sono da ritenere sicuramente esclusi dalla controfirma alcuni atti del Presidente: le dimissioni, i messaggi informali (o “esternazioni”), nonché gli atti compiuti quale presidente di organi collegiali (Consiglio Superiore della Magistratura e Consiglio Supremo di Difesa) Responsabilità presidenziali e ruolo della controfirma ministeriale 15 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Le funzioni del Presidente della Repubblica non sono individuabili con rigorosa puntualità, in quanto - come si è detto - ben poche sono esclusivamente proprie di tale organo ed esplicitamente richiamate dalla Costituzione. Esse sono spesso descritte con espressioni di sintesi che valgono a definire il ruolo del nostro Capo dello Stato: “custode della Costituzione”, “garante dell’equilibrio fra i poteri”. Le principali funzioni affidate al Presidente (classificazione e rinvio) 16 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private b) i poteri di stimolo e di impulso all’attuazione della Costituzione, tra i quali si contemplano: ancora, sotto un altro punto di vista, lo scioglimento anticipato delle Camere e i messaggi formali alle Camere (art. 87, co. 2, Cost.), nonché i messaggi liberi e informali in cui si esterna il pensiero politico del Presidente; c) i poteri tendenti alla copertura ed al regolare funzionamento degli altri organi costituzionali, ai quali si ascrivono: ancora la convocazione straordinaria delle Camere, la nomina del Presidente del Consiglio dei ministri e dei singoli ministri (art. 92, co. 2, Cost.), nonché la nomina dei 5 senatori a vita e dei 5 giudici della Corte costituzionale(art. 59, co. 2, Cost. e art. 135, co. 1, Cost.); d) i poteri residuali, che solo per ragioni tradizionali sono ancora formalmente affidati al Presidente, tra i quali può annoverarsi oggi soltanto il potere di concedere la grazia e di commutare le pene individuali (art. 87, co. 11, Cost.) Le principali funzioni affidate al Presidente (classificazione e rinvio) 17 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Il supplente, di regola, per principio generalissimo, non esercita che i poteri cosiddetti di ordinaria amministrazione. Questa regola deve evidentemente essere osservata anche nel caso in esame, se si pensa che il supplente è privo di ogni carattere rappresentativo: la difficoltà sarà quella di sceverare, tra i poteri del Presidente della Repubblica, quelli di ordinaria da quelli di straordinaria amministrazione. Mentre sembra corretto includere fra i secondi, il cui esercizio è vietato al supplente, il potere di scioglimento anticipato delle Camere, non sarebbe certo corretto includervi il potere di nomina di un nuovo Presidente del Consiglio dei ministri, atto che provvede al normale avvicendamento delle parti al Governo. Al supplente sono estese (art. 290-bis cod. pen.) tutte le guarentigie penali che spettano al Presidente della Repubblica. La supplenza 20 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private L’art. 86, come si è visto, stabilisce una precisa disciplina solo per i casi di impedimento permanente, morte e dimissioni, mentre tace sugli impedimenti temporanei. Tuttavia, non è difficile colmare la lacuna a mezzo dell’interpretazione: è chiaro che impedimento temporaneo si avrà, ad esempio, in caso di malattia tanto grave da non permettere di occuparsi delle cose dello Stato, nonché, come fino ad oggi affermatosi nella prassi, in caso di viaggi all’estero. In merito all’impedimento permanente (che non consista nella morte o nelle dimissioni), sorge il problema di determinare, nel silenzio della Costituzione, chi sia competente a giudicare della esistenza e della presumibile permanenza dell’impedimento nel caso in cui il Presidente non sia in grado di esprimere liberamente una sua cosciente volontà. I casi di impedimento permanente e di impedimento temporaneo 21 Unità 7 Il Presidente della Repubblica DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Secondo alcuni, la competenza sarebbe del Consiglio dei ministri, come avveniva nel regime statutario nei confronti del Re. Secondo un’altra teoria, la decisione spetterebbe al Presidente del Senato, perché è colui che è destinato a sostituire il Presidente della Repubblica. Secondo altri ancora, competente a dichiarare l’impedimento permanente sarebbe il Presidente della Camera dei deputati, come titolare della potestà di indire la elezione del nuovo capo dello Stato. I casi di impedimento permanente e di impedimento temporaneo 22 Unità 7 Il Presidente della Repubblica