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Prima guerra mondiale, Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

Appunti lezione prima guerra mondiale anno 2022/2023

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022
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Caricato il 13/06/2023

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Scarica Prima guerra mondiale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Cause dello scoppio della prima guerra mondiale? Polarizzazione del sistema? -> area balcanica da conquistare I Balcani sono in difficoltà, la Serbia emerge dalle guerre balcaniche. È più ampia e forte. I nazionalismi diventano protagonisti dell’inizio del nuovo secolo -> politica estera muscolare, armi Prima guerra mondiale➢ Si immaginava che la guerra durasse poco, tutti pensano di essere vincitori. Ad accelerare la caduta verso la guerra sono i partiti socialisti che si combattono tra di loro per la prima volta. Principalmente parliamo dei partiti socialisti francese e tedesco. I partiti socialisti sostengono la guerra, mandano armi. La Gran Bretagna non può più stare alla finestra da quando la Germania entra in Francia, la Gran Bretagna aveva paura. L’INGRESSO DELL‘ITALIA IN GUERRA L’Italia per 10 mesi rimane alla finestra, fino a maggio 1915 -> l’impero austroungarico aveva tradito la triplice alleanza. L’impero austroungarico aveva aggredito la Serbia. L’impero austroungarico non aveva chiesto nulla agli altri stati dell’intesa. La scelta dell’Italia è una posizione condivisa da gran parte del paese. La maggioranza dell’opinione pubblica è favorevole alla neutralità. In parlamento c’è un’ampia maggioranza giolittiana che sostiene ciò. Oltre 300 deputati Giolittiani sostengono ciò. I nazionalisti invece vorrebbero subito entrare in guerra. Giolitti fa un discorso “discorso del parecchio” -> Giolitti dice che l’Italia è militarmente impreparata, un paese nuovo, un po’ arretrata e non in grado di reggere l’urto della guerra. L’Italia otterrebbe parecchio rimanendo neutrale. Fare la guerra costerebbe molti soldi, rimanendo neutrali potrebbero ottenere le terre che tanto volevano. Motivi del neutralismo: Aspetto diplomatico -> triplice alleanza -> noi non siamo tenuti a entrare in guerra perche l’impero austroungarico non si era attenuto ai patti - Aspetto politico -> Giolitti - Pacifismo dei cattolici -> Benedetto XV mostra un atteggiamento fortemente pacifista. I contadini cattolici volevano rimanere tranquilli, non volevano la guerra. Visione dottrinale pacifista. - Il Papa teme il possibile ingresso dell’Italia accanto a Francia e Gran Bretagna, la Francia era fortemente anticlericale. Il socialismo italiano -> atteggiamento diverso dai socialisti francesi e tedeschi. I socialisti italiani erano totalmente contro la guerra. Sostengono che bisogna rispettare il pacifismo delle masse operaie e contadine. (Questa posizione nel momento in cui la guerra non si mostrerà breve, tentenna ma comunque non recede. Assume una posizione ambigua, si inventano una formula ambigua ”né aderire né sabotare”. Mussolini inizia il suo lavoro in questo periodo, e tra pochissimo avrà il suo potere, Mussolini avrà campo libero perché l’opinione pubblica darà la colpa della ”vittoria mutilata” ai socialisti. Solo di fronte alla sconfitta di Caporetto i socialisti usciranno dall’ambiguità.) - Dall’altra parte in parlamento c’era un fronte interventista. Su quel fronte c’era Benito Mussolini. Egli ritiene che gli italiani dovessero premere per la guerra, la guerra che sta venendo ora è il punto finale di una parabola capitalismo che Marx ci aveva raccontato, la guerra è l’ultimo tentativo di sopravvivenza del capitalismo. C’era un capitalismo “predatorio”. Mussolini, +sindacalista rivoluzionario+, voleva sostenere il conflitto perche alla fine della guerra i capitalismi saranno distrutti e sulle macerie si potrà costruire una società socialista. Mussolini verrà espulso per queste idee. (Il primo programma del fascismo viene dal socialismo, Mussolini esempio di socialismo che inneggia al conflitto) Oltre i socialisti rivoluzionari, ci sono i +nazionalisti+ che volevano entrare in guerra per cavalcare la politica di potenza, volevano far sentire la voce dell’Italia all’estero. Poi ci sono i +liberali conservatori+ (tra cui Sonnino), i quali si fanno promotori della guerra. Vedono la guerra non come uno strumento di politica di potenza, ma la vedevano come mezzo per colpire i socialisti. A rendere ancora più composito il fronte interventista ci sono anche i +repubblicani+ che volevano 11 - PRIMA GUERRA MONDIALE venerdì 28 ottobre 2022 09:10 STORIA CONTEMPORANEA Pagina 1 A rendere ancora più composito il fronte interventista ci sono anche i +repubblicani+ che volevano fare questa guerra sempre per conquistare i territori mancanti. Lo schieramento interventista è più ristretto e diviso, ma l’Italia entra comunque in guerra. Obiettivo comune -> gli interventisti sono divisi in parti ma allo stesso tempo hanno un obiettivo comune, entrare in guerra. La guerra è un coagulante. ➢ Politica delle piazze -> modernizzazione economica, sociale e politica. La politica era diventata una politica di massa quindi non si fa più solo in parlamento, ma anche nelle piazze. Gli interventisti sono in piazza a fare casino, comizi, interventi e diffondono le proprie idee. Fanno una politica di slogan, urlando e ciò convince le persone. ➢ Dopo lo scoppio della guerra la Francia riesce ad arginare l’avanzata tedesca verso Parigi, creando delle linee. La Germania riesce a sconfinare nei confini russi avendo vittorie significative, la situazione in occidente è invece statica. Il piano di guerra tedesco è fallito. Noi teoricamente dovremmo entrare in guerra al fianco della Germania ma essa era in difficoltà e noi volevamo fare il nostro interesse Ci mettiamo in contatto con la triplice intesa in segreto➢ Il 26 aprile 1915 viene fatto il patto di Londra con cui noi iniziamo a collaborare con la triplice intesa. Vengono promessi all’Italia i suoi territori mancanti. (Noi col patto di Londra ci assicuriamo di avere i territori, ma a Londra durante il patto mancano gli Stati Uniti. Quando firmeremo i trattati di pace Wilson dirà che non aveva firmato il patto di Londra, quindi non lo rispetterà.) Le trattative del patto di Londra sono fatte in segreto, il trattato però doveva essere firmato dal parlamento che non era al corrente di nulla. Al parlamento i giolittiani neutrali erano in maggioranza. La crisi costituzionale avviene perche il patto era stato firmato in segreto dal governo con l’appoggio del re per entrare in guerra, mentre il parlamento era di maggioranza neutralista. Gli interventisti occupano le piazze a favore della guerra, il re impone a Salandra (capo del governo) di andare in parlamento e affrontarli di petto. Giolitti e il parlamento fanno quindi un passi indietro e firma. 23 maggio 1915 l’Italia entra in guerra e dichiara guerra all’Austria. L’ingresso dell’Italia nel conflitto non segna per noi grandi successi. Le forze austroungariche hanno una posizione difensiva e la situazione diventa complicata. Il generale Cadorna fa degli attacchi fallimentari che provocano una carneficina. Era tutto un avanti e indietro di pochi chilometri che però provoca un bagno di sangue. Sul fronte orientale la situazione è più mobile, la Russia era debole e permette alla Germania di espandersi. La Germania non ha mai la guerra in casa, fa una guerra fuori dai paesi nazionali. Verrà sconfitta ma senza battaglie in casa. _________________________________________________________________________________ Quali sono le conseguenze di una guerra “totale”, che coinvolge tutta l’Europa e fa migliaia di morti? È una guerra che coinvolge le popolazioni. ➢ Si trovano sulla linea del fronte e devono sopravvivere agli assalti. Prima le guerre si svolgevano tra eserciti nei campi, la popolazione nemmeno si accorgeva delle battaglie, lo venivano a sapere dalla stampa. Anche la parte di popolazione a casa viene coinvolta, deve sostenere lo sforzo bellico. La popolazione viene coinvolta per sostenere l’industria bellica. Intervento dello stato nell'economia ➢ Lo stato deve essere interventista per riuscire a gestire l’economia di guerra. Censura durante la guerra➢ La stampa e la politica sono molto meno libere. Militarizzazione della politica e della società. Le donne nelle fabbriche➢ STORIA CONTEMPORANEA Pagina 2