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PROCESSI DI FORMAZIONE DEL LESSICO, Appunti di Linguistica Generale

I 4 processi di formazione del lessico: derivazione, composizione, combinazione, alterazione

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 21/05/2020

veronicaaF
veronicaaF 🇮🇹

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Scarica PROCESSI DI FORMAZIONE DEL LESSICO e più Appunti in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! PROCESSI DI FORMAZIONE DEL LESSICO 1) DERIVAZIONE = processo che riguarda un singolo lessema. Lo trasporta per lo più da una classe lessicale a un’altra. Es. “casa”, “casalingo” -> il lessema elementare viene trasportato dalla classe nominale alla classe aggettivale. Casalingo è un aggettivo DENOMINALE cioè riconosco che si tratta di un derivato Es. “imbiancare”, “imbianchino” -> dalla classe verbale alla classe nominale. Imbianchino è un derivato ed è un nome DEVERBALE. Es. “bellezza” è un nome DE-AGGETTIVALE. Es. “postino” è un nome DENOMINALE. Es. “murare” è un verbo DENOMINALE. Il gruppo più consistente di derivati è quello dei NOMI DEVERBALI NOMI DEVERBALI:
 LAVARE Lavanderia -> il luogo in cui si lava. -> è il processo di trasformazione. Quindi NOME DEL LUOGO Lavandaia -> NOME DELL’ AGENTE Lavatrice -> NOME DELLO STRUMENTO Lavabo -> NOME DEL LUOGO Lavello -> NOME DEL LUOGO Lavandino -> NOME DEL LUOGO Lavanda -> NOME DELL’AZIONE - lavanda gastrica, lavanda dei piedi Lavaggio -> NOME DELL’AZIONE Lavatoio -> NOME DEL LUOGO in cui si svolge l’azione di lavare Lavata -> NOME DELL’AZIONE NOME DEL LUOGO -> ciascuno di questi specifica l’azione di lavare in modo particolare; se penso alla lavanderia penso a un negozio in cui si portano a lavare i vestiti o una parte della casa/ se penso al lavandino penso a un recipiente. A seconda che il nome indica il luogo, la persona, lo strumento, l’azione stessa, il risultato dell’azione. SCRIVERE: Scrittore -> NOME DELL’AGENTE Scrivano -> NOME DELL’AGENTE Scriba -> NOME DELL’AGENTE Scrittoio -> NOME DEL LUOGO Scrivania -> NOME DEL LUOGO Scrivente -> NOME DELL’AGENTE Scritto -> NOME DELL’AZIONE Scritta Scritture Scrittura -> NOME DELL’AZIONE Molto spesso il nome dell’azione si polisemizza -> “ha una brutta scrittura” non è il nome dell’azione. Lessema SCRIV nei nomi deverbali è scrivano-scrivania-scrivente; negli altri c’è SCRITT che è il participio passato -> nella derivazione il lessema elementare non viene usato nella forma infinta. Se prendiamo questi derivati si vede che per lo più sono formati da suffissi -> non è obbligatoria la presenza del suffisso es. “scritto/a” “Delibera” -> nome deverbale che deriva da deliberare, nome dell’azione. deliber/are - deliber/a li confronto per sapere se c’è un suffisso. Es. “partenz/a” è un nome deverbale che indica l’azione di partire -> part/ire -> nel lessema derivato ce il lessema derivato ma contiene anche un suffisso. La derivazione può avvenire con o senza suffisso. Derivazione a suffisso 0 / conversione Es. “arrivo” nome deverbale che deriva da “arrivare” -stesso lessema Il perché/ i perché -> nome che deriva da una congiunzione. Processo di conversione. Dal punto di vista semantico: “partenza” dal verbo al nome -> l’azione è sempre la stessa. Es: “mangiata” derivato da “mangiare” -> dal punto di vista semantico cambia qualcosa -> quando si parla una mangiata non si fa riferimento solo all’azione mangiare. La mangiata indica una singola azione di mangiare abbondante e soddisfacente. Queste componenti del significato non si trovano nel verbo quindi nel passaggio dal verbo al nome si aggiungono delle componenti che nel verbo non c’erano -> INCREMENTO SEMANTICO ( o DERIVATO SEMANTICAMENTE MARCATO). Nei processi di derivazione si deve guardare l’aspetto dell’eventuale modificazione del punto di vista semantico. Altri esempi simili a mangiata: “dormita” Es: “bosco” -> boschivo, boscoso = sono entrambi aggettivi denominali ma hanno significato diverso: se è boschivo è un terreno occupato da bosco, se è boscoso è più fitto. -OSO = acquoso, pastoso, farinoso, granuloso (farmaco, sotto forma di granuli) , stopposo, legnoso. Dannoso, noioso in cui -OSO ha un’idea di causa. In alcuni casi l’incremento semantico può voler dire anche: “dare una lavata” -> velocemente. Il suffisso -ATA -> gomitata, zuccata, coltellata, testata -> sono nomi denominali che sono accomunati da un incremento semantico da “un colpo dato con” ( testa, gomito). Telefonata -> si avvicina al verbo telefonare, non ha incremento semantico. “Rimpatriare”: Rimpatriata -> nome deverbale. Rimane il fatto di “tornare”, “ritrovarsi” con le persone che si conoscevano e chi si è felici di rivedere. È un’incontro gioioso. È semanticamente marcato. Rimpatrio -> nome deverbale. È l’azione di rimpatriare. Derivato semanticamente NON marcato/ neutro. “Contar”: è un verbo polisemico -> contare, raccontare. Si ha un incremento semantico, ciascuno dei due derivati specifica i 2 valori del verbo Cuenta -> è il conto. Cuento -> è il racconto. - = dal punto di vista grammaticale Entrambi sono semanticamente marcati “Riflettere” : polisemico -> pensare, rispecchiarsi della luce Riflesso -> riflesso di luce Il prefisso va a specificare il significato della base VERBI • Im- Portare • Il- Ludere • In - Ferire • Tra - Durre “Arriv/are” -> ha dentro “riva” e rimanda al mondo romano in cui si viaggiava per mare e l’arrivare era toccare riva. Composto fatto da PREFISSO + NOME = VERBO. È una formazione particolare • Intascare -> IN + tasca = verbo • Incoronare -> IN + corona = verbo • Atterrare • Ammarare • Allagare • Imboccare • Traboccare • Trascinare • Instradare • ecc. Questi composti hanno la caratteristica che il verbo non esiste -> es. il verbo tascare non esiste. Il nome si trasforma in verbo soltanto in presenza di un prefisso; non c’è un suffisso. Questo tipo di formazione si chiama FORMAZIONE PARASINTETICA -> è un processo di composizione (composto da 2 lessemi) e allo stesso tempo di derivazione (nome diventa un verbo). Oltre al prefisso + nome c’è anche PREFISSO + AGGETTIVO = VERBO • Rallegrare • Dimagrire • Allungare • Ingrassare • Rattristare • Allargare • ecc. Ci sono formazione parasintetiche in cui c’è anche un aggiunta del suffisso: • Subalpino -> sotto le alpi = prefisso + nome • Intercontinentale -> volo tra continenti = prefisso + nome • Pre elettorale -> prima dell’elezione = prefisso + nome • Subacqueo -> sotto l’acqua = prefisso + nome Questi sono caratterizzati dal fatto che di solito hanno un suffisso. Dal punto di vista del significato agiscono entrambi nella costituzione del composto. Sono aggettivi. PREFISSO + NOME = AGGETTIVO 3) COMBINAZIONE = riguarda 2 lessemi; le due basi appartengono alla stessa classe. es. uomoragno, cartamoneta, asilonido, cassapanca -> NOME + NOME = NOME -> i due nomi sono sullo stesso piano. Dal punto di vista del significato, ciascuno dei due nomi proietta sul soggetto delle caratteristiche. Non c’è una parole per dire quell’oggetto quindi si somma il significato di due parole e dalla combinazione della prospettiva viene fuori l’insieme delle qualità di quel soggetto. La cartamoneta = è carta e moneta L’uomoragno = è uomo e ragno VERBO + VERBO = NOME -> bagnoasciuga = tratto in cui arriva l’onda e si ritrae; dormiveglia = è un nome combinato di due verbi. Non è ne dormire ne totalmente vegliare. AGGETTIVO + AGGETTIVO = AGGETTIVO -> Verde-azzurro, grigio azzurro, giallo-verde, agrodolce AGGETTIVO + AGGETTIVO = NOME -> altopiano AVVERBIO + AVVERBIO = NOME -> pianoforte Plurale-singolare: cane-lupo -> cani-lupo; asilo nido -> asili nido Negli aggettivi -> agrodolci, nero azzurri L’apposizione = complemento ( con lei) + altre informazioni che sono apposte per aggiungere ( che è mia amica) 4) ALTERAZIONE = è più frequente in italiano e spagnolo. Riguarda le dimensioni dell’oggetto/azione (librone o libricino) -> accrescitivo o diminutivo o la valutazione dell’oggetto/azione dispregiativo o vezzeggiativo ( NOMI ED AGGETTIVI) Nell’alterazione la parola non cambia di classe lessicale. La parola coinvolta è una sola. Anche qui c’è l’aggiunta di un suffisso, però la parola non cambia di classe lessicale. Parti del discorso che sono alterate: VERBO -> “studiacchiare” , “mangiucchiare” , “saltellare” AVVERBIO -> “benino” , “malaccio” , “pochino” PRONOME -> “qualcosina” “Caretto questo paio di scarpe” -> è un accrescitivo, non vezzeggiativo “vorrei un caffettino” -> diminutivi che non si riferiscono alle dimensione ma c’è una funzione che viene chiamata EFFETTO ATMOSFERA: l’alterazione non ha come punto di applicazione le dimensione effettive del caffè ma punta alla relazione tra le due persone. L’alterazione la troviamo nel linguaggio infantile, ma non quello dei bambini, ma quello degli adulti che parlano ai bambini -> “guarda il trenino che passa” ( ma in realtà è un grosso treno) -> si crea solo l’atmosfera per un bambino. Oppure la troviamo nei racconti per creare momenti di atmosfera “castellaccio” -> con tantissimi dispregiativi ( descrive cose brutte e cattive). “Gommone” -> è un alterato o derivato?è un derivato (nome denominale) ottenuto attraverso l’aggiunta del suffisso ON, dal punto di vista semantico è un derivato semanticamente marcato.