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PRODUZIONE MINERARIA E ENERGETICA, Dispense di Geografia Economica

I combustibili fossili, differenza tra carbone, petrolio e gas naturale, metodi di estrazione

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 19/10/2023

giuliapiromalli
giuliapiromalli 🇮🇹

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Scarica PRODUZIONE MINERARIA E ENERGETICA e più Dispense in PDF di Geografia Economica solo su Docsity! La produzione mineraria ed energetica 2Prof.ssa Marina Fuschi Materie prime minerarie Classificazione delle materie prime minerarie: • minerali metallici • non metallici • Energetici La distribuzione dei minerali sulla crosta terrestre è altamente ineguale COMPLESSO DELLE MATERIE PRIME: somma totale di tutte le componenti materiali dell'ambiente, comprese la MASSA e l'ENERGIA, le entità biologiche e inanimate. RISORSE: Totale delle materie prime ACCERTATE O NON ACCERTATE ma che si ritiene possibile sfruttare tecnicamente ed economicamente anche in futuro. RISERVE: parte delle risorse MISURATE, STIMATE E POSSIBILI sfruttabili economicamente ATTUALMENTE Seli PoIUOUCIS PiIiqERYO:d |P ope: non accertate stimate possibili riserve risorse misurate AEInYys | auoioUoda uo ISEND | - wouodasip grado di probabilità geologica 7Prof.ssa Marina Fuschi Il concetto di economicità dello sfruttamento è complesso, e varia nel tempo sulla base di molteplici fattori che si influenzano reciprocamente 10 a) Riserve (in milioni di t metriche) 1950 1970 1990 2004 Bauxite 532 3.113 23.600 23-33.000 Rame 129 320 580 470-940 Ferro 26.500 96.600 220.000 160-370.000 Nickel 33 66 110 62-140 Stagno 7 4 11 6-11 Zinco 64 117 297 220-460 b) Produzione (migliaia di tonnellate) 1960 1980 1990 2004 Bauxite 77.045 93.772 112.859 156.000 Rame 4.226 7.863 9.036 14.500 Ferro 245 917 973 1.250 Nickel 342 742 874 1.400 Stagno 189 236 210 250 Zinco 3.350 6.162 7.290 9.100 Le riserve minerarie non energetiche 2015 27.500 700 190.000 130 2.2 190 Miniera di zinco e piombo a Cerro de Pasco, Perù N.b. Da notare la città che cresce sul limitare della voragine 11 a) Riserve (in milioni di t metriche) 1950 1970 1990 2004 Bauxite 532 3.113 23.600 23-33.000 Rame 129 320 580 470-940 Ferro 26.500 96.600 220.000 160-370.000 Nickel 33 66 110 62-140 Stagno 7 4 11 6-11 Zinco 64 117 297 220-460 b) Produzione (migliaia di tonnellate) 1960 1980 1990 2004 Bauxite 77.045 93.772 112.859 156.000 Rame 4.226 7.863 9.036 14.500 Ferro 245 917 973 1.250 Nickel 342 742 874 1.400 Stagno 189 236 210 250 Zinco 3.350 6.162 7.290 9.100 La produzione di minerali non energetici 2015 290.000 19.360 1.573 2.108 320 13.296 La miniera di rame di Bingham Canyon nello Utah (USA) dopo la frana del 2013 Costante incremento nella stima delle riserve e nella produzione: - Miglioramento tecnologia - Miglioramento metodi di rilevazione Diffusione dell’attività estrattiva nello spazio geografico (D crescente, CT ridotti) 12Prof.ssa Marina Fuschi Prof.ssa Marina Fuschi 15 Paesi produttori di minerali metallici: Bauxite BBBAUXITE 2019 1000 t % del totale Paesi Australia 100.000 27 Guinea 82.000 22,2 Cina 75.000 20,3 Brasile 29.000 7,8 India 26.000 7 Fonte: World Mining Data Report 16Prof.ssa Marina Fuschi Relazioni geoeconomiche e geopolitiche • La geografia degli spazi minerari è fortemente selettiva, e vede spesso una netta separazione fra luoghi di estrazione delle materie prime e luoghi di trasformazione e produzione industriale. • Circa il 40% dei giacimenti di materie prime è localizzato nei paesi del Nord del mondo; il 25% si trova nel sottosuolo della Russia e della Cina e la restante quota nei paesi del Sud del mondo. Nel gruppo dei paesi ricchi, Stati Uniti, Canada, Australia detengono la quasi totalità delle risorse accertate. Elevate concentrazioni anche nel Sud del mondo → economie industrializzate sono relativamente dipendenti da paesi con le maggiori quote di minerali (Sudafrica, Brasile, India…) Le riserve minerarie non energetiche: una prima panoramica 232000 560 620 0,037 216408 125 5000 121 0,037 0,262 4280 2,4 295 45 970 3350 31 241 minerali strategici riserve complessive {milioni di 1) 17 20Prof.ssa Marina Fuschi Rilocalizzazione mineraria • A una scala geografica planetaria, i costi di trasporto dal dopoguerra in poi hanno subito una costante riduzione (per navi di grande stazza, aumento q. esportate, rete di porti minerari) • La conseguenza più vistosa è stato il generale abbandono dei giacimenti localizzati nelle vecchie regioni industriali a vantaggio di quelli, a più ricco tenore, siti in altri continenti 21Prof.ssa Marina Fuschi Regione mineraria • Una regione mineraria è un’area di esportazione di materiali utilizzati altrove per cui la sua organizzazione territoriale poggia su un efficiente sistema di trasporti e di infrastrutture specializzate per avviare i minerali estratti verso i paesi e le aree industriali (trasformazione della geografia portuale nel mondo) • In passato, regione mineraria «in situ»: miniera + industria 22Prof.ssa Marina Fuschi La ferrovia Bajkal-Amur in Siberia orientale. Risorse e zone di influenza economica Biomasse e rifiuti 10% Gas naturale 23% Fotovoltaico 1% Eolico 1% Petrolio 31% “ioura K_2 Produzione di energia per fonte, 2018 (IEA, 2019) 25 M petrolio Mìgas Mcarbone Mnucleare I rinnovabili Fonte: 14.000 Sicurezza energetica 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 STOZ #IO7 ETO7 107 TIOZ oTO7 6007 8007 LOO7 9007 SOOT 7007 €007 007 TOO7 0007 6661 866T L66T 9661 S66T 1661 €661 661 26 Primato del petrolio 1) Per facilità di trasporto, flessibilità di utilizzo 2) Per debolezza altre fonti 27Prof.ssa Marina Fuschi Ripartizione geografica dei consumi di energia primaria Cina 23% altri 45% Stati Uniti 17% Italia India 0, 1% Giappone Russia 5% 4% 5% 30 31Prof.ssa Marina Fuschi Gli spazi dell’energia • L’energia idroelettrica è caratteristica di paesi ricchi di fonti idriche: in Europa, si pensi a Norvegia, Svezia e Austria. Le aree di maggior produzione mondiale sono il Québec e l’Ontario canadesi. I grandi fiumi della Russia asiatica (Ob, Angara e Jenisej) sono stati il cardine dello sviluppo produttivo delle regioni a Est degli Urali. Le Alpi neozelandesi, nell’emisfero australe, rappresentano un importante nodo. • La Cina dagli anni ’90: era delle mega-dighe (Diga delle Tre Gole) • Regioni a elevata produzione e consumo circondano poi l’alto corso del Danubio, il Caucaso, i Carpazi, le Ande meridionali, le Montagne Rocciose statunitensi e il Sud della Cordigliera australiana. Nei paesi dell’area intertropicale spiccano i grandi complessi idroelettrici costruiti lungo il corso del Congo, sul Paranà (diga di Itaipù) e lungo i corsi d’acqua delle Ande peruviane. Andamento della produzione idroelettrica per Stato ( 2007) 35 • Il sito nucleare: - aree isolate - scarsamente abitate - prossime a corsi d’acqua o sul mare - non sismiche - Problematiche ambientali: - fughe radioattive - smaltimento scorie - alterazione ecosistemi ENERGIA NUCLEARE NEL MONDO Mur Mappa dei 443 reattori operativi sa a_i “o IU Ì Ss 7 | 21 I 6 20 Rd pu = 0 10: di S NOctEARE to laborazione: inte: Fi Nucleare Itali ‘ World Nuclear Associati MERA ITALIANO mamo license: CC-BY-NC Prof.ssa Marina Fuschi 36 Prof.ssa Marina Fuschi 37 L’energia nucleare La distribuzione degli impianti nucleari nel mondo 40Prof.ssa Marina Fuschi Gli spazi dell’energia Carbone: • Cina: principale produttore (47% del carbone mondiale). Gran parte viene consumato nel paese, e in una misura minore esportata. Altri importanti produttori: India, Australia, Africa australe (Transvaal). • USA: secondo produttore (17%) e circa 80% delle riserve del mondo occidentale (regione Appalachi; porto Hampton Roads) • Russia e paesi dell’ex Unione Sovietica producono il 7% del carbone mondiale (spostamento asse dalla regione del Don alla Siberia) • nelle vecchie aree carbonifere dell’Europa occidentale, il parziale esaurimento dei depositi di superficie e l’alto costo di estrazione nei piccoli giacimenti di profondità (superiori ai 1.000 metri) limita l’impiego • in Estremo Oriente, il Giappone importa carbone 4000,0 3500,0 2500,0 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 © È 3 M Atti © Usa Wi Sudafrica MI Russia ® Australia Ml india M Cina II Indonesia 41 Dopo la crisi petrolifera degli anni Settanta il carbone ha beneficiato di un revival con una funzione strategica: ammorbidire le impennate del P del petrolio e in generale le tensioni geopolitiche 42Prof.ssa Marina Fuschi 45Prof.ssa Marina Fuschi Gli spazi dell’energia • Petrolio. • Nonostante le ricorrenti crisi petrolifere associate all’aumento del P (anni Settanta e nel primo decennio del 2000), nel complesso il consumo mondiale di energia non è sostanzialmente diminuito (né si prevede diminuirà) • Grande distanza separa i centri di estrazione dalle principali aree di consumo (per facilità di immagazzinamento e di trasporto con una pluralità di mezzi: navicisterna; autocisterna; oleodotti) Prof.ssa Marina Fuschi46 o Il Medio Oriente possiede oltre il 45% delle riserve mondiali di petrolio (in particolare l’Arabia Saudita produce oltre 569 milioni di tonnellate di petrolio all’anno) o Il Nord America possiede circa il 14% delle riserve mondiali di petrolio (oggi gli USA, con una netta inversione di tendenza rispetto al passato, attraverso la diffusione degli impianti offshore e delle tecniche del c.d. shale oil e del fracking, sono il secondo produttore mondiale di petrolio con oltre 560 milioni di tonnellate l’anno) o La Russia è il terzo produttore mondiale con circa 216 milioni di tonnellate; nel 2008 era il secondo produttore mondiale o I paesi costieri del Mediterraneo costituiscono un’importante area di importazione e trasformazione del greggio di provenienza mediorientale (con le evidenti considerazioni di carattere geopolitico che ciò comporta) o Le Regioni geografiche del Petrolio Prof.ssa Marina Fuschi47 o In Europa occidentale l’estrazione petrolifera è rilevante soltanto nel Mare del Nord o In Africa le riserve (circa il 7,4% delle globali) sono concentrate in Nigeria, Angola, Libia, Algeria, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Sudafrica, Sudan o America latina e centrale: circa il 19% circa delle riserve mondiali (il solo Venezuela produce 135 milioni di tonnellate di petrolio), oggi nuovo ruolo del Brasile e della Colombia (alcuni Paesi limitano l’esportazione) o L’area del Pacifico (Indonesia e, a distanza, Australia) possiede il 2,5% delle riserve accertate o Ruolo della Cina: forte produzione in proporzione alle proprie riserve Le Regioni geografiche del Petrolio Produzione e consumi a confronto Aia Pooific Di ue Mis Miicidio East w w Europe & Eurasa Cent. Amarica nh America I flussi di petrolio nel mondo , us | Flussi di greggio | (milioniditon) | 51 52 Esportazioni petrolifere attuali e stimate al 2019 (milioni di barili al giorno) Dal Summit di Rio (1992) al Protocollo di Kyoto (1997) è richiesto ai Paesi di perseguire politiche di risparmio energetico con un ruolo importante attribuito al principio dell’efficienza energetica 55Prof.ssa Marina Fuschi Per risparmio energetico si intende la razionalizzazione dell’uso dell’Energia per ottenere con la medesima entità di energia una quantità maggiore di PIL. 56Prof.ssa Marina Fuschi L’ Efficienza energetica esprime la capacità di nuove tecnologie di ridurre l’intensità energetica. Intensità energetica esprime il rapporto tra consumo di energia e PIL 57Prof.ssa Marina Fuschi La GEOPOLITICA del PETROLIO 1960/1970: OPEC politica “quasi” unilaterale (sistema di autodeterminazione delle quote) Si afferma la sovranità degli Stati sulle proprie risorse (ribadita anche dall’ONU) OPEC e i suoi Stati (Iran, Iraq, Kuwait, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Algeria, Libia, Gabon, Nigeria, Indonesia, Venezuela, Ecuador, Angola) 60Prof.ssa Marina Fuschi Anni 70 fino a metà anni 80: aumento del P petrolio – riduzione dei Consumi dei Paesi industriali e sfruttamento dei giacimenti a più alto costo (off-shore Mare del Nord; I verso altre fonti: carbone, gas e nucleare) 61Prof.ssa Marina Fuschi Rivoluzione Iran (1978-1979) Chiusura “islamica” rispetto alla precedente apertura filo- occidentale: occupazione ambasciata americana. Verso una Teocrazia islamica 62Prof.ssa Marina Fuschi …. Si tornò così a fissare un limite max di produzione (15,8 milioni di barili al giorno nel 1987) e un Prezzo di riferimento pari a 18$ al barile, elevato a 21 $ nel 1990 65Prof.ssa Marina Fuschi Nuovi squilibri geopolitici 1990: invasione del Kwait da parte dell’Iraq 2003: invasione ed attacco bellico dell’Iraq da parte anglo-americana 66Prof.ssa Marina Fuschi ……ma questa volta la guerra non ha avuto effetti calmieranti sul P petrolio…. forti aumenti dal 2003 (+ 150% in tre anni con il picco storico del 2008 pari a 147 $ al barile) 67Prof.ssa Marina Fuschi Grande affidamento sul gas naturale (ma anche in questo caso forte concentrazione (40%) in Medio Oriente) Necessità di buone relazioni con la Russia che ha riserve altrettanto ingenti Nuovo fronte per le esplorazioni e prospezioni Mare Artico….. 70Prof.ssa Marina Fuschi 71Prof.ssa Marina Fuschi Le maggiori imprese petrolifere ed estrattive, 2005 Prof.ssa Marina Fuschi 72 Fonte: Petroleum Intelligence Weekly (2015) La classifica si basa su sei criteri: produzione di petrolio e di gas, riserve di petrolio e di gas, vendite di prodotti e capacità di raffinazione.