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Prova TFA con soluzioni per Scuola Secondaria di 1° Grado 2019 - UNIBA, Prove d'esame di TFA Sostegno

Domande e risposte esatte del questionario per accedere al corso di formazione specialistica per l'attività di sostegno didattico per la Scuola Secondaria di 1° Grado presso l’Università degli Studi di Bari.

Tipologia: Prove d'esame

2018/2019

Caricato il 20/12/2019

SabinaDaronno556
SabinaDaronno556 🇮🇹

4.5

(1065)

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Scarica Prova TFA con soluzioni per Scuola Secondaria di 1° Grado 2019 - UNIBA e più Prove d'esame in PDF di TFA Sostegno solo su Docsity! Università degli Studi di BARI Corso formazione attività di sostegno per la scuola sec. di 1° grado  1   PROVA PER L'ACCESSO AL CORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA PER L'ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Anno Accademico 2018/2019 Test di Competenze linguistiche e comprensione del testo 1. Secondo l'autore del brano 1, l'introduzione dei nuovi media nella scuola in Occidente è condizionata in particolare: A) dalle istituzioni B) dalla scrittura multimediale C) da formatori ed educatori D) dall'amministrazione Clinton E) dal settore tecnologico 2. Dal brano 1, si può dedurre che l'uso dei nuovi media nella scuola in Occidente: A) è avvenuto dagli inizi degli anni Ottanta in tutti i Paesi B) è avvenuto dalla fine degli anni Ottanta in tutti i Paesi C) ha avuto sviluppi simili e omogenei nei vari Paesi D) ha avuto sviluppi diversi e non omogenei nei vari Paesi E) è avvenuto grazie all'amministrazione Clinton sia in America sia in Europa 3. Indicare quale, tra i seguenti abbinamenti, può essere accostato alla formazione tramite media tradizionali, come illustrato nel brano 1. A) Passiva – intransitiva B) Attiva – interattiva C) Passiva – collaborativa D) Attiva – intransitiva E) Collaborativa – intransitiva 4. Secondo l'autore del brano 1, la possibilità di usare ipertesti permette: A) di personalizzare l'esperienza formativa, scegliendo metodi che permettono di attivare modalità percettive multiple B) all'insegnante di scegliere "strade" individualizzate a seconda della consapevolezza del discente C) di uniformare l'esperienza formativa, scegliendo un percorso singolo per un gruppo simile di soggetti in formazione D) di personalizzare l'esperienza formativa, scegliendo metodi che permettono di cooperare nella stesura di elaborati E) di personalizzare l'esperienza formativa, scegliendo percorsi differenti a seconda delle proprie inclinazioni 5. Secondo il brano 1, quale può essere uno dei vantaggi della scrittura multimediale? A) L'elaborazione personale dei contenuti B) L'elaborazione passiva dei contenuti C) L'assorbimento autonomo dei contenuti D) La scelta da parte del singolo individuo del percorso formativo E) La cooperazione tra soggetti in formazione 2 6. Stando al contenuto del brano 2, l'educazione negativa consiste prioritariamente nel: A) distrarre B) preservare C) insegnare D) curare E) addestrare 7. Secondo l'autore del brano 2, il suo metodo educativo porterebbe l'allievo a essere: A) un uomo di paradossi B) robusto, privo di intelletto e ben curato C) un soggetto pieno di pregiudizi D) privo di pregiudizi e di pessime abitudini E) il più felice degli uomini 8. L'autore del brano 2 ritiene particolarmente deleteri/e: A) le cure educative B) i pregiudizi C) le perdite di tempo D) i paradossi E) le assurdità 9. "Non si tratta di guadagnare tempo, ma di perderne" è considerato/a dall'autore del brano 2: A) un'assurdità B) un pregiudizio legato alle concezioni educative dell'epoca C) una dissipazione da evitare D) nessuna delle altre alternative è corretta E) un'importante regola pedagogica 10. Secondo l'autore del brano 2, qual è la "prima educazione"? A) Insegnare all'allievo a seguire solo il cuore, tralasciando la mente B) Insegnare all'allievo in primis la virtù e la verità, cercando di tenerlo lontano dal vizio C) Non insegnare alcunché all'allievo fino all'età di quindici anni D) Insegnare all'allievo a perdere tempo divertendosi E) Non insegnare all'allievo né la virtù, né la verità, ma tenerlo lontano dal vizio e dall'errore 11. Secondo il brano 3, la madre ha insegnato alla narratrice, in merito ai difetti: A) a individuarli per eliminarli in modo definitivo B) a riconoscerli, per nasconderli agli uomini C) a individuarli e a usarli per ottenere dei giovamenti D) a ignorarli, perché inutili E) a riconoscerli per ribellarsi 12. Secondo il brano 3, qual è l'anelito ingiustificato a cui la narratrice aspira? A) L'obbedienza B) La perseveranza C) La gentilezza D) L'amore E) La ribellione Università degli Studi di BARI Corso formazione attività di sostegno per la scuola sec. di 1° grado  5   25. Come si definisce in sociologia un comportamento che si discosta dalle norme sociali del gruppo di appartenenza? A) Comportamento disagiato B) Comportamento anticonformista C) Comportamento ribelle D) Comportamento conformista E) Comportamento deviante 26. Max Weber si è occupato in particolare: A) di religioni orientali B) di filosofia e storia C) di sociologia della religione e sociologia politica D) solo di sociologia politica E) solo di sociologia della religione 27. Secondo Lev Semënovi Vygotskij, il linguaggio ha la funzione di regolare: A) solo il comportamento B) la parte emozionale della mente umana C) la parte logica della mente umana D) solo il pensiero E) il comportamento e il pensiero 28. Quale tra questi ruoli prevede una comunicazione prevalentemente simmetrica? A) Psicologo-paziente B) Preside-alunno C) Alunno-insegnante D) Marito-moglie E) Madre-bambino 29. Per Bandura, le esperienze non troppo facili, in cui l'individuo deve perseverare anche di fronte agli insuccessi, che sono visti come occasione di costruzione e sfida, sono le esperienze di: A) autorità B) padronanza C) socialità D) autoconsapevolezza E) autorevolezza 30. In quale Paese occidentale è prevalente la cosiddetta "sindrome del ritardo"? A) In Italia B) In Svezia C) In Francia D) In Gran Bretagna E) In Spagna 31. Lo stile educativo di tipo induttivo si basa: A) sul potere fisico e la prevaricazione sugli altri B) sulla comprensione della situazione da parte del bambino e sull'empatia nei confronti degli altri C) sulle minacce di punizioni D) sulla sottrazione dell'affetto da parte del genitore E) sull'uso di sanzioni espiatorie 6 32. Secondo quale autore nelle esperienze formative le emozioni sono un fattore cruciale, perché possono agevolare oppure ostacolare l'apprendimento? A) L. S. Vygotskij B) K. Lewin C) B. Bloom D) J. Bruner E) H. Gardner 33. Quali sono gli autori che hanno stilato le tassonomie degli obiettivi più conosciute? A) Benjamin Bloom; Johann Heinrich Pestalozzi; Joy Paul Guilford B) Riccardo Massa; Robert Mills Gagné; Jean Piaget C) Benjamin Bloom; Robert Mills Gagné; Jerome Bruner D) Benjamin Bloom; Robert Mills Gagné; Joy Paul Guilford E) Benjamin Bloom; Robert Mills Gagné; Jean Piaget 34. Quale delle seguenti definizioni è più adatta per descrivere il concetto di "sovrastruttura" individuato da Karl Marx? A) I rapporti economici di una società, che favoriscono la classe borghese B) Il mondo delle idee attraverso cui un soggetto si rappresenta nella propria individualità C) La cultura, i valori e le credenze della borghesia D) I rapporti di produzione tra le classi sociali E) Le idee religiose, filosofiche e politiche che hanno la funzione di rinforzare le classi e stabilizzare le strutture del dominio 35. K. Lewin ha descritto diverse atmosfere educative all'interno della classe. Quando l'insegnante si limita a dare indicazioni e a rispondere alle richieste avanzate dagli alunni di volta in volta, ci si trova di fronte a uno stile: A) rifiutante B) democratico C) dogmatico D) autoritario E) permissivo Test di Competenze su empatia e intelligenza emotiva 36. Secondo J. Bruner, nelle esperienze formative le emozioni sono un fattore: A) cruciale, perché possono agevolare oppure ostacolare l'apprendimento B) esterno, perché non riguardano affatto il processo di apprendimento C) cruciale, da individuare e limitare per non compromettere il processo di apprendimento D) cruciale, perché possono solo agevolare il processo di apprendimento, senza mai ostacolarlo E) superfluo nel processo di apprendimento 37. Quando lo stile induttivo si basa soprattutto sull'empatia, ha particolare importanza: A) la considerazione degli effetti del proprio comportamento su se stessi B) la considerazione degli effetti del proprio comportamento sulle altre persone C) la considerazione degli effetti del proprio comportamento solo sulla propria famiglia D) ignorare gli effetti del proprio comportamento sugli altri E) ignorare gli effetti del proprio comportamento su se stessi Università degli Studi di BARI Corso formazione attività di sostegno per la scuola sec. di 1° grado  7   38. L'importante libro di H. Gardner, uscito nel 1983, "Formae mentis", rappresentò il manifesto di chi criticava: A) la teoria dell'intelligenza multipla B) il metodo di insegnamento basato sulle punizioni C) la teoria comportamentistica D) il metodo di insegnamento basato sui rinforzi positivi E) coloro che ritenevano l’intelligenza monolitica e misurabile tramite test standardizzati 39. Sapersi mettere nei "panni" dell'altro per comprendere le sue richieste e i suoi bisogni è una capacità definita: A) problem solving B) consapevolezza C) ascolto attivo D) empatia E) comprensione 40. L'intelligenza emotiva è intesa come l’abilità di: A) provare emozioni appropriate al contesto, senza condividerle con gli altri B) usare le proprie emozioni per regolare i conflitti emergenti nell’interazione con l’altro C) riconoscere e gestire le emozioni altrui al fine di risolvere i loro problemi D) identificare le emozioni proprie e altrui, usarle nella soluzione di problemi e nella presa di decisione e nel gestirne e regolarne la manifestazione E) usare le proprie emozioni per escludere l'altro 41. Aiutare, collaborare, condividere le risorse, nell'ambito delle ricerche su empatia e intelligenza emotiva, vengono definiti comportamenti: A) emotivi B) asociali C) restrittivi D) prosociali E) competitivi 42. Il tono di voce, i gesti, l'espressione del volto sono messaggi: A) non verbali B) verbali C) inutili D) mentali E) sia verbali sia non verbali 43. In riferimento alla terapia centrata sulla persona di C. Rogers, le tre condizioni necessarie per una buona relazione d'aiuto sono: A) il saper giudicare, il saper osservare e il saper valutare B) una buona motivazione, una buona capacità d'ascolto e la facilità nel comunicare C) la generosità, la sincerità e la pazienza D) l'empatia, l'accettazione positiva incondizionata dell'altro e l'autenticità E) la sicurezza, la buona volontà e una buona autostima 10 Test di Competenze organizzative e giuridiche delle istituzioni scolastiche 56. Quando sono state abolite le classi speciali nella Scuola Italiana? A) Nel 2004 B) Nel 2012 C) Sono ancora presenti nella Scuola Italiana D) Negli anni Settanta del secolo scorso E) Nel 2000 57. In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, il "Piano Didattico Personalizzato" deve essere inteso come: A) il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche B) il percorso individualizzato e personalizzato a carattere principalmente didattico- strumentale C) il documento che enuclea i principi e i comportamenti che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare D) lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita E) l’esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA 58. Scegliere le lettere corrette in base alla legge 8 ottobre 2010, n. 170. Agli studenti con diagnosi di DSA sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione per quanto concerne gli esami: a) di Stato; b) di ammissione all'università; c) universitari. A) Solo a) e b) B) Solo a) C) Solo b) e c) D) Sia a) sia b) sia c) E) Solo c) 59. A norma del d.P.R. 275/1999, il piano triennale dell’offerta formativa costituisce: A) il regolamento delle singole istituzioni scolastiche che individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3 del d.P.R. 249/1998 B) il documento che definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie C) il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche D) il documento che definisce i rapporti tra l’istituto scolastico e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio E) il documento fondamentale elaborato dal consiglio d'istituto e approvato dal collegio dei docenti 60. A norma del d.P.R. 89/2009, l’orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è di complessive: A) 850 ore B) 990 ore C) 890 ore D) 910 ore E) 700 ore ********** FINE DELLE DOMANDE ********** Brano 1 Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. Prendiamo in considerazione l'introduzione e lo sviluppo storico dei nuovi media nella scuola e nella didattica dei Paesi occidentali negli ultimi vent'anni, avendo l'avvertenza di considerare come questo processo che, per ragioni di sintesi, considereremo relativamente omogeneo non lo sia affatto. Se infatti, negli Stati Uniti, tale fenomeno ha preso avvio addirittura all'inizio degli anni Ottanta e ha avuto uno sviluppo rapido e un decisivo apporto dai progetti messi in campo dell'amministrazione Clinton, in Europa esso è stato più lento e disomogeneo. Cercheremo, perciò, di mettere in luce, ovviamente in maniera sintetica e senza pretese di esaustività, da un lato, quali modifiche ha comportato l'introduzione delle nuove tecnologie nell'esperienza della pratica didattica, dall'altro, come pedagogisti ed esperti di tecnologie didattiche hanno valutato tali trasformazioni. Prima di cominciare la nostra analisi è necessaria un'avvertenza: possiamo affermare che gli strumenti utilizzati in questi anni per l'introduzione nella didattica dell'Information Technology hanno sempre, o quasi sempre, seguito, anche se con un certo comprensibile ritardo, gli sviluppi della tecnologia; in altre parole la spinta, il drive del settore tecnologico ha condizionato in maniera pesante, anche a livello epistemologico, questo processo. A partire dagli anni Ottanta, si è assistito infatti, nei Paesi occidentali, al progressivo ingresso nelle scuole di PC, software didattici, Computer Based Training (CBT), ma questo ingresso spesso, soprattutto a livello istituzionale, non è stato messo a sistema in maniera efficace attraverso una consapevole riflessione sulle trasformazioni, sulle opportunità e sulle difficoltà che tale introduzione avrebbe comportato. Si è trattato quindi di un processo spesso non governato dai formatori o dalle istituzioni formative, ma dagli stessi produttori di tecnologia, portando con sé le ovvie distorsioni e i condizionamenti che un tale fenomeno può introdurre. [...] Una prima considerazione che sembra necessaria è quella di mettere ancora una volta in rilievo, anche se può sembrare pleonastico, come, mentre i media tradizionali presuppongono una fruizione passiva e intransitiva da parte del soggetto "in formazione", i nuovi media rendono possibile un uso attivo, interattivo e collaborativo dei contenuti. Chi utilizza tali tecnologie è sollecitato ad avere un approccio diverso alla conoscenza: non solo l'assorbimento di contenuti predeterminati o la loro elaborazione personale e isolata, ma la possibilità di scegliere percorsi individuali all'interno di "strade" molteplici (ipertesti), di cooperare nella creazione di elaborati (scrittura multimediale), di attivare modalità percettive multiple (multimedialità, realtà virtuale). (Da: P. Ferri, Teorie e tecniche dei nuovi media, Guerini Associati). Brano 2 Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. Oserò esporre, a questo punto, la più grande, la più importante e la più utile regola di tutta l'educazione? Non si tratta di guadagnare tempo, ma di perderne. Che i lettori comuni possano perdonarmi i miei paradossi. Bisogna pur farne quando si riflette e, nonostante ciò che si può pensare, preferisco essere un uomo di paradossi che di pregiudizi. […] La prima educazione deve essere dunque puramente negativa. Non consiste nell'insegnare la virtù o la verità, ma nel preservare il cuore dal vizio e la mente dall'errore. Se poteste non fare nulla e non lasciar fare nulla agli altri, se poteste condurre il vostro allievo sano e robusto fino all'età di dodici anni, senza che sappia distinguere la mano destra dalla mano sinistra, gli occhi del suo intelletto, fin dalle vostre prime lezioni, si aprirebbero alla ragione; privo di pregiudizi e libero dalle cattive consuetudini non ci sarebbe più nulla che possa contrastare le vostre cure. Ben presto, nelle vostre mani, diverrebbe il più saggio degli uomini e, così, cominciando con il non fare nulla, avreste realizzato un processo educativo straordinario. (da: J.J. Rousseau, Emilio o dell’educazione, Studium). Brano 3 Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. Sono abbastanza vecchia da conoscere anche troppo a fondo le mie buone qualità e i miei difetti, spesso difficili da distinguere. Ho sempre aspirato all'amore. Sapevo che non era opportuno per me desiderarlo o aspettarmelo, né da ragazza né da adulta, eppure lo volevo, e da tale anelito ingiustificato sono nati tutti i problemi della mia esistenza. Sognavo che mia madre si accorgesse di me e gli altri membri della famiglia imparassero ad amarmi. Per conquistarmi il loro affetto ero obbediente (la dote ideale per una donna), ma dimostravo una prontezza persino eccessiva nel fare quanto mi chiedevano. Sperando in una sia pur minima manifestazione di gentilezza nei miei confronti, mi sforzai di adeguarmi alle loro aspettative: cercai di avere i piedi fasciati più minuscoli della contea, e lasciai che mi venissero spezzate le ossa perché assumessero una forma migliore. Quando mi pareva di non poter tollerare il dolore nemmeno per un secondo di più e bagnavo di lacrime le bende intrise di sangue, mia madre mi parlava dolcemente all'orecchio, incoraggiandomi a resistere un'altra ora, un altro giorno, un'altra settimana, rammentandomi la ricompensa che mi attendeva se fossi riuscita a perseverare ancora un po'. In questo modo mi insegnò a sopportare non solo le tribolazioni dei piedi fasciati, della gravidanza e del parto, ma anche i dolori più tormentosi del cuore, della mente e dell'anima. E nel contempo mi aiutò a riconoscere i miei difetti, suggerendomi il modo di sfruttarli a mio vantaggio. Nel nostro Paese chiamiamo "teng ai" questo genere di affetto materno. La scrittura degli uomini, mi ha detto mio figlio, esprime il concetto con due caratteri. Il primo significa "sofferenza", il secondo "amore". L'amore di una madre è proprio così. […] La mia unica ribellione è avvenuta attraverso il "nu shu" la nostra scrittura femminile in codice. Infransi per la prima volta le regole tradizionali quando Fiore di Neve (la mia "laotong" la mia "vecchia me stessa", la mia compagna di parole segrete) mi mandò il ventaglio che tengo qui appoggiato sul tavolo davanti a me: e poi le trasgredii di nuovo dopo averla incontrata. Ma, a parte i miei rapporti con Fiore di Neve, mi impegnai a essere una moglie onorevole, una nuora encomiabile e una madre coscienziosa. […] Se si escludono tre mesi terribili nel quinto anno di regno dell'imperatore Xian Feng, ho trascorso la vita al piano di sopra, confinata nelle stanze delle donne. Sono stata al tempio, è vero, ho fatto ritorno alla casa dov'ero nata, ho persino visitato Fiore di Neve, ma so ben poco del mondo esterno. Ho sentito gli uomini parlare di tasse, siccità, rivolte: tutti argomenti molto lontani dalla mia vita. Io conosco il ricamo, la tessitura, la cucina, la famiglia del mio sposo, i miei figli, nipoti e bisnipoti; e il "nu shu". Ho avuto un'esistenza normale: giorni da figlia, giorni di capelli raccolti, giorni di riso e sale; e adesso passo il tempo seduta in silenzio. (Da: Fiore di Neve e il ventaglio segreto, Lisa See, Longanesi). Brano 4 Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. Nel corso della mia indagine psicoanalitica ho notato che lo stato psichico di un uomo che medita è del tutto diverso da quello di un uomo che osserva i suoi processi psichici. Nella riflessione entra in giuoco un'azione psichica maggiore di quella che interviene nella più attenta autoosservazione, come si rivela del resto dall'espressione tesa e dalla fronte corrugata di chi riflette, in contrapposizione alla tranquillità mimica di chi osserva sé stesso. In entrambi i casi deve esserci una certa concentrazione dell'attenzione, ma chi riflette esercita in più una critica, in base alla quale rifiuta, dopo averli percepiti, parte dei pensieri che si presentano, altri ne interrompe bruscamente, non seguendone quindi i possibili svolgimenti ideativi; di fronte ad altri ancora si comporta in modo tale da inibire loro l'accesso alla coscienza, reprimendoli dunque prima della loro percezione. Invece chi osserva sé stesso ha come sola fatica quella di reprimere la critica; se ciò gli riesce, affiorano alla sua coscienza innumerevoli idee che sarebbero altrimenti rimaste inafferrabili. Per mezzo di questo nuovo materiale che si aggiunge all'autoosservazione, è possibile procedere all'interpretazione delle idee patologiche e anche delle creazioni del sogno. Come si vede, si tratta di provocare uno stato psichico che ha in comune con lo stato che precede l'addormentarsi (e certamente con lo stato ipnotico) una certa analogia nella distribuzione dell'energia psichica (dell'attenzione mobile). Quando stiamo per addormentarci, appaiono "rappresentazioni non volute", in seguito al rilassamento di una certa azione volontaria (e di certo anche critica) che facciamo intervenire nel decorso delle nostre rappresentazioni. (Siamo soliti addurre la "stanchezza" come causa di questo rilassamento.) Le insorgenti rappresentazioni non volute si tramutano in immagini visive e acustiche […]. Nello stato utilizzato per l'analisi dei sogni e delle idee patologiche, si rinuncia intenzionalmente e volontariamente a ogni attività e si usa l'energia psichica risparmiata (o parte di essa) per seguire attentamente i pensieri non voluti che si presentano ora, e che conservano il loro carattere di rappresentazioni (questa è la differenza rispetto allo stato che precede l'addormentarsi). Così rappresentazioni "non volute" si trasformano in rappresentazioni "volute". (da: S. Freud, L’interpretazione dei sogni, Boringhieri).