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Bullismo e Maltrattamento di Figli: Profilo, Conseguenze e Intervento, Appunti di Psicologia dello Sviluppo

Psicologia ComparataPsicologia clinicaPsicologia infantile e sviluppopsicologia sociale

Una dettagliata analisi del bullismo e del maltrattamento di figli, incluse le forme, cause, conseguenze e interventi possibili. Il bullismo è descritto come un comportamento aggressivo caratterizzato dall'assenza di empatia, mentre il maltrattamento di figli è definito come un insieme di atti e carenze che turbano gravemente la vita di un bambino. le varie forme di bullismo e maltrattamento, come il bullismo indiretto, verbale, fisico e cyber, e le conseguenze psicologiche e fisiche che possono derivare da questi trattamenti. Vengono inoltre presentati i ruoli dei soggetti coinvolti, come il bullo, il rinforzo, l'assistente, la vittima, il difensore e l'indifferente, e l'importanza dell'intervento per prevenire e ridurre questi fenomeni. Il documento conclude con una sezione sul maltrattamento psicologico, che è presente in tutte le forme di violenza, e le conseguenze che possono derivare da questi trattamenti.

Cosa imparerai

  • Come si può prevenire e ridurre il bullismo e il maltrattamento di figli?
  • Quali sono le forme e le conseguenze del bullismo e del maltrattamento di figli?
  • Che cos'è il bullismo e come si differenzia dal maltrattamento di figli?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/12/2021

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Scarica Bullismo e Maltrattamento di Figli: Profilo, Conseguenze e Intervento e più Appunti in PDF di Psicologia dello Sviluppo solo su Docsity! BULLISMO.II bullismo è stato identificato da molti ricercatori come un comportamento aggressivo, di dominanza caratterizzato dall'assenza di empatia nei confronti delle vittime. L'aggressività è un comportamento o atteggiamento che reca danno fisico e psicologico ad un altro individuo. Le varie forme di bullismo che sono state osservate hanno permesso di delineare un profilo legato al genere e all'età. Il bullismo indiretto e verbale si base su minacce e mira all'esclusione sociale, il bullismo fisico invece si registra dai 3 ai 6 anni. Un'altra forma di bullismo è il cyberbullismo che avviene attraverso l'uso distorto dei social media. Il bullismo viene attuato attraverso una forma di prepotenza, dove un individuo subisce delle prepotenze quando un altro ragazzo o un gruppo di ragazzi gli dicono cose cattive e spiacevoli, un altro caso di prepotenza è quando un ragazzo viene escluso tanto da non ricevere nemmeno la parola di nessuno. La prepotenza quindi è un particolare tipo di aggressività caratterizzato da: intenzionalità: ovvero la volontà di fare del male ad un'altra persona. Sistematicità: l’atto di prepotenza viene ripetuto nel tempo e tra gli stessi soggetti. Disequilibrio: non vi è equilibrio tra bullo e bullizzato in quanto uno avrà più forze sia fisiche che psicologiche e l’altro sarà un soggetto debole. La prepotenza ancora può avvenire per: Aggressione fisica, aggressione verbale, aggressione indiretta (indifferenza). g | soggetti coinvolti nel fenomeno del bullismo sono: Bullo, che compie l’azione prendendo l'iniziativa. Rinforzo: chi incita il bullo per esempio ridendo. Assistente: chi agisce in modo prepotente come seguace del bullo. Vittima: chi subisce le prepotenze Difensore: chi prende le difese della vittima a volte senza risultato. Indifferente: chi non fa niente, cercando di rimanere fuori da queste situazioni. L'intervento può contribuire a prevenire e ridurre il fenomeno delle prepotenze. L'intervento non si rivolge al singolo ma al gruppo classe, perché agire sul gruppo permette a tutti i soggetti coinvolti di sperimentare diversi ruoli e comprendere i sentimenti e le emozioni dell’altro. | livelli di intervento sono: politica antibullismo, intervento di classe e playground, colloqui individuali.