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psicologia generale anolli legrenzi, Appunti di Psicologia Generale

psicologia generale anolli legrenzi riassunto di 50 pagine

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 31/05/2018

xAldo997
xAldo997 🇮🇹

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Scarica psicologia generale anolli legrenzi e più Appunti in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! AccediIscriviti Riassunto - libro psicologia generale Riassunto di Psicologia Generale di L. Anolli e P. Legrenzi oggetto di esame del corso d...Espandi Università Università degli Studi di Perugia Insegnamento Psicologia generale Titolo del libroPsicologia generale Autore Luigi Anolli; Paolo Legrenzi Caricato da Angela Bianchi Anno Accademico 1314 Voti Condividi Copia Commenti Per favore, accedi o iscriviti per inviare commenti. profile picture 0 0 9 5 Alessandro 5 giorni fa ottimo profile picture 0 0 9 5 Andrea 3 mesi fa ok profile picture 0 0 9 5 Federico 3 mesi fa Grazie! Ottima sintesi per la preparazione all'esame. profile picture 0 0 9 5 Antonella 3 mesi fa Grazie profile picture 0 0 9 5 Cipriana 6 mesi fa ottimo schema per focalizzare i concetti generali Documenti correlati Riassunto - Libro Pedagogia Generale Riassunto - libro Psicologia generale Riassunto - libro Psicologia Generale Riassunto - libro Psicologia generale Riassunto - libro Psicologia Generale Riassunto - libro Psicologia generale su 50 Scarica 0 0 9 2L UOMO COME ESSERE NATURALE 0 0 9 2Il contributo maggiore alla concezione che l uomo è un essere naturale è data da Darwin, che con la sua teoria si contrappone a Lamark TEORIA DI DARWIN TEORIA DI LAMARK La nuova caratteristica adattiva compare spontaneamente nel patrimonio genetico di 0 0 9 2un solo individuo e l ambiente ne favorisce la difffusione. Darwin sottoninea la presenza di individui un 0 0 9 2po diversi dalla media (VARIANTI SPONTANEI). Parla di 0 0 9 2? SELEZIONE ARTIFICIALE? fatta dall uomo mediante incroci ? SELEZIONE NATURALE? operata dalla natura su delle novità apparse per caso in natura Tutti gli individui di una specie possono mostrare una nuova caratteristica adattiva che si accentua progressivamente nella loro discendenza. Le modificazioni acquisite durante la vita di un individuo possono essere trasmesse alla prole e da questa a tutti i diretti discendenti. INCONSCIO Per Freud (fondatore della psicoanalisi) la coscienza è totalmente condizionata 0 0 9 2dall inconscio. La 0 0 9 2l uomo è un essere naturale è data da Darwin, che con la sua teoria si contrappone a Lamark TEORIA DI DARWIN TEORIA DI LAMARK La nuova caratteristica adattiva compare 0 0 9 2spontaneamente nel patrimonio genetico di un solo individuo e l ambiente ne favorisce la 0 0 9 2difffusione. Darwin sottoninea la presenza di individui un po diversi dalla media 0 0 9 2(VARIANTI SPONTANEI). Parla di ? SELEZIONE ARTIFICIALE? fatta dall uomo mediante incroci ? SELEZIONE NATURALE? operata dalla natura su delle novità apparse per caso in natura Tutti gli individui di una specie possono mostrare una nuova caratteristica adattiva che si accentua progressivamente nella loro discendenza. Le modificazioni acquisite durante la vita di un individuo possono essere trasmesse alla prole e da questa a tutti i diretti discendenti. INCONSCIO Per Freud (fondatore della psicoanalisi) la coscienza è totalmente 0 0 9 2condizionata dall inconscio. La definizione di INCONSCIO è data dalla coscienza solo 0 0 9 2perché so che c è qualcosa che non è immediatamente presente alla mia coscienza posso 0 0 9 2parlare di inconscio. L inconscio è il PRIMO GRADO DI COSCIENZA, quando ancora essa non è pienamente consapevole di sé. INTROSPEZIONE= ESAME DEI NOSTRI STATI MENTALI INTERNI CONDOTTI DA NOI STESSI. Freud è interessato alla ricerca del funzionamento della mente, con la PSICOANALISI si serviva delle capacità introspettive dei suoi pazienti interpretando i loro sogni e pensieri e cercando di capire le origini psicologiche 0 0 9 2 0 0 9 2dei loro stati d animo di cui non erano consapevoli prima dell analisi. Per Freud a una persona sono SEMI-IMPERMEABILI alcuni stati di coscienza, cioè alcuni comportamenti della sua mente che ne influenzano il comportamento. Ci sono due scuole di pensiero ? SCUOLA STRUTTURALISTA ha continuato il metodo introspettivo coniugato a quello sperimentale. Obbiettivo?isolare le strutture della mente tramite un esame introspettivo dei contenuti di coscienza. ? COMPORTAMENTISMO ha come scopo la previsione e il controllo del comportamento umano. Obbiettivo? studiare il comportamento umano limitandosi a esaminare i comportamenti oggettivi, osservabili intersoggettivamente e misurabili. Si caratterizza per ? ? Oggetto di studio? non è piu la mente e la coscienza, ma il 0 0 9 2COMPORTAMENTO. Metodo di studio? Non più l introspezione e il colloquio clinico, ma il CONTROLLO SPERIMENTALE. CAPITOLO 2 La sensazione e la percezione. SENSAZIONE? impressione soggettiva, immediata e semplice che corrisponde a una determinata intensità dello stimolo fisico. Le sensazioni sono eventi privati e soggettivi. Possono essere comunicate ad altri e da essi comprese. Questo è dovuto a una relazione sistematica fra lo stimolo fisico e la sensazione medesima. Si tratta di RELAZIONI PSICOFISICHE a cui a determinati STIMOLI FISICI corrispondono determinate sensazioni sul piano PSICOLOGICO. L'individuo è predisposto a cogliere soltanto una parte degli stimoli fisici che lo circondano. E' capace di coglierli solo quando hanno una certa intensità. Qualsiasi stimolo fisico deve raggiungere un livello minimo per suscitare una sensazione Livello chiamato SOGLIA ASSOLUTA (il valore dello stimolo che nel 50% dei casi ha la probabilità di suscitare la sensazione corrispondente e che segna il confine tra stimoli recepiti dall'organismo e stimoli non avvertiti) ? STIMOLI SOVRALIMINARI= recepiti dall'organismo ? STIMOLI INFRALIMINARI = stimoli che pur essendo presenti nell'ambiente non sono avvertiti dall'individuo PSICOFISICA Lo studio delle relazioni che intercorrono fra gli attributi soggettivi di una determinata sensazione e gli attributi fisici controllabili dello stimolo corrispondente LEGGE DI WEBER? la SOGLIA DIFFERENZIALE (AR) dello stimolo è una proporzione costante (K) dell'intensità dello stimolo iniziale K= costante di Weber LEGGE DI FECHNER? l'intensità della sensazione è direttamente proporzionale al logaritmo di dell'intensità dello stimolo (all'aumento dello stimolo corrisponde un' aumento della sensazione) FUNZIONE DI POTENZA DI STEVENS? Stevens diede origine a una nuova psicofisica, da lui chiamata PSICOFISICA SOGGETTIVA Il suo metodo è definito invece STIMA DI GRANDEZZA egli verificò che i soggetti sono in grado di valutare direttamente l'intensità di una sensazione associandola ad un numero. La FUNZIONE DI POTENZA afferma che la grandezza soggettiva della sensazione è proporzionale all'intensità dello stimolo elevata a una certa potenza. TEORIA DELLA DETENZIONE DEL SEGNALE? sostiene che nello studio psicofisico del rapporto tra sensazione e stimolazione è necessario prendere in considerazione i fattori soggettivi legati al processo di decisione. Quando si rileva un segnale si ha 4 possibilità ? ? ? ? HIT = dire si (dire che un segnale esiste quando questo esiste realmente) FALSO ALLARME = dire si (dire che il segnale esiste quando vi è soltanto rumore di fondo OMISSIONE = dire no (dire che il segnale non esiste quando questo esiste realmente) RIFIUTO CORRETTO = dire no (dire che il segnale non esiste, quando non esiste davvero) PERCEZIONE Organizzazione immediata, dinamica e significativa delle informazioni luminosa sia dalla INFORMAZIONE OTTICA. FIGURE REVERSIBILI si ha una inversione tra figura e sfondo. PRINCIPI DI WERTHEIMER che determinano la 0 0 9 6SEGMENTAZIONE DEL CAMPO VISIVO VICINANZA ? a parità delle altre condizioni 0 0 9 6si unificano gli elementi vicini; SOMIGLIANZA ? a parità delle altre condizioni si 0 0 9 6unificano gli elementi simili; DESTINO COMUNE ? a parità delle altre condizioni si unificano gli elementi che condividono lo stesso tipo e la medesima direzione di 0 0 9 6movimento; BUONA DIREZIONE ? a parità delle altre condizioni si unificano gli elementi che presentano continuità di direzione; ? LEGGE DELLA CHIUSURA? a parità delle altre condizioni vengono percepiti come unità gli elementi che tendono a chiudersi fra loro ? LEGGE DELLA PREGNANZA? sono preferite le configurazioni più semplici, regolari, simmetriche, e stabili (tendenza alla massima regolarità). 1) PERCEZIONE DELLA PROFONDITA' ? CONVERGENZA (indizio binoculare) quando fissiamo un oggetto gli occhi, che hanno una certa distanza tra loro convergono in un determinato angolo. ? ACCOMODAZIONE DEL CRISTALLINO il cristallino diventa tanto piu convesso quanto piu è vicino l'oggetto da vedere. ? RAPPORTO TRA PERCEZIONE DEL GRADO DI INCLINAZIONE E GRADIENTE MICROSTRUTTURALE (PROSPETTIVA TISSURALE)un gradiente che decresce rapidamente è la condizione per la visione di una superficie longitudinale, un gradiente nullo genera la percezione di una superficie frontale. Il gradiente può decrescere verso l'alto o verso il basso, da destra a sinistra e viceversa e queste 4 condizioni corrispondono alla visione di un pavimento, di un soffitto, una parete a sinistra o a destra. ? INDIZI PITTORICI chiaroscuro, sovrapposizione parziale (es. due cubi uno dietro l'altro), altezza sul piano dell'orizzonte (es. la strada e in cima un albero). Generano la percezione di profondità. ? PARALLASSE DI MOVIMENTO fornisce utili informazioni per la percezione della distanza poiché gli oggetti si dispongono diversamente sulla retina in funzione del movimento dell'osservatore se muoviamo la testa le immagini degli oggetti si spostano nella direzione opposta. ? COSTANZE PERCETTIVE processi in base ai quali gli individui percepiscono gli oggetti e gli eventi della realtà del mondo circostante come dotati di invarianza e stabilità pur al continuo variare delle stimolazioni prossimali. Le costanze percettive si distinguono in ? ? ? Costanza di grandezza= tanto più un oggetto si allontana da noi, quanto piu piccola diventa la sua immagine sulla retina. Secondo la legge di Euclide la grandezza dell'immagine retinica è inversamente proporzionale alla distanza dell'oggetto dall'occhio. Costanza di forma= tendenza a attribuire agli oggetti la medesima forma (pur con inclinazioni differenti. Es. le finestre all'interno del salone se viste frontalmente hanno forma rettangolare, se viste lateralmente hanno forme trapezoidi ma nonostante questo noi le percepiamo lo stesso come rettangolari). Costanza cromatica= tre dimensioni percettive 0 0 9 6fondamentali per quanto riguarda i colori Tonalità = il colore il senso stretto. Dimensione percettiva fondamentale del colore, tale per cui il colore corrisponde a una determinata 0 0 9 6 0 0 9 6lunghezza d'onda. Chiarezza= un determinato livello di luminosità Saturazione= il grado di pienezza di una determinata tonalità 2) PERCEZIONE DEL MOVIMENTO ? PERCEZIONE DEL MOVIMENTO REALE = capacità di cogliere nel tempo gli spostamenti reali di un oggetto rispetto ad altri oggetti, che restano immobili nello spazio percepito. ? PERCEZIONE DEL MOVIMENTO INDOTTO= se viene mostrato un rettangolo all'interno del quale si trova un punto luminoso e il rettangolo è spostato in una determinata direzione, l'osservatore percepisce il movimento del punto incluso in direzione opposta al rettangolo. ? MOVIMENTO APPARENTE O STROBOSCOPICO consiste nella percezione di oggetti in movimento a partire da stimoli presenti a livelli regolari nel tempo, presentati in rapida successione. CAPITOLO 3 0 0 9 6 0 0 9 6? PROCESSAMENTO AUTOMATICO delle info è rapido. Non coinvolge la memoria 0 0 9 6 0 0 9 6a breve termine. E' inconsapevole. E' difficile da modificare. ? PROCESSAMENTO 0 0 9 6 0 0 9 6 0 0 9 6 0 0 9 6CONTROLLATO è lento. Richiede molte risorse. E' consapevole. Esige un grande 0 0 9 6 0 0 9 6impegno. E' accompagnato da frequenti errori. Non consente di svolgere nessun altro 0 0 9 6compito nel medesimo tempo Gran parte delle attività sono apprese e immagazzinate nella 0 0 9 2memoria a lungo termine L'ATTENZIONE l insieme dei dispositivi e meccanismi che consentono di concentrare e focalizzare le proprie risorse mentali su alcune informazioni piuttosto che in altre. Il soggetto è in grado di selezionare in modo consapevole e controllato uno stimolo nell'ambiente tra tanti. Tramite due tipi di orientamento attenzione spaziale ? ORIENTAMENTO VOLONTARIO? il soggetto mantiene fissa l'attenzione su un punto e ignora gli altri aspetti ( Es. Puo continuare a guardare una persona e trascurare il fatto che dietro ne passi un'altra) ? ORIENTAMENTO AUTOMATICO? Uno stimolo improvviso (es. 0 0 9 6luce, rumore) può portare all'orientamento automatico. Esso è caratterizzato dal fatto che 0 0 9 6non può essere interrotto il bersaglio può essere qualcosa di estraneo o imprevisto 0 0 9 6 non è soggetto a interferenza da parte di un altro compito FUOCO DELL'ATTENZIONE compiere due attività comtemporaneamente ( due compiti da eseguire nel comtempo condividono il medesimo meccanismo di processamento) ? INTERFERENZA DA RISORSE? il compito primario assorbe una quota elevata di risorse attentive e il compito secondario deve contare sulle quote residue. Il SONNO = Stato dell'organismo qualificato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali e ad una riduzione del livello di coscienza. Stadi 0 0 9 6 0 0 9 6del sonno VEGLIA ATTIVA (presenta onde rapide e irregolari) VEGLIA RILASSATA 0 0 9 6( con gli occhi chiusi onde più lente e regolari) STADIO 1 (appena ci si addormenta, per 0 0 9 6 0 0 9 3 0 0 9 410- 20 minuti) STADIO 2 (contraddistinto dalla presenza dei fusi del sonno cioè 0 0 9 6variazioni rapide e irregolari delle onde cerebrali) STADIO 3 (comparsa di onde lente e 0 0 9 6ampie = onde delta) STADIO 4 ( noto come sonno profondo nel quale è più difficile svegliare un soggetto. Si possono verificare fenomeni come il sonnambulismo) Durante il sonno notturno si osservano di solito 4-6 cicli di sonno. Quando il soggetto dallo stadio 4 torna allo stadio 1 vi è SONNO REM (SONNO PARADOSSO). Caratteristiche del sonno REM ? ? ? ? ? prevale nelle fasi terminali del sonno; presenza di rapidi movimenti degli occhi; attività celebrale aumenta; cervello attivo in corpo paralizzato; se svegliati è probabile che si riferiscano sogni in corso; Invece nelle prime ore del sonno vi è SONNO N-REM (sonno ortodosso) Caratteristiche del sonno N-REM ? ? ? movimenti oculari assenti; attività celebrale ridotta a un corpo pienamente rilassato; si riportano sogni soltanto il 25% delle volte; Ritmo sonno- veglia nell'adulto è monofasico (sonno di solito riservato alla notte) oppure ritmo bifasico ( con sosta pomeridiana) Per i bambini piccoli è polifasico. In base alle predisposizioni al sonno si distinguono ? SGGETTI GUFI riescono a addormentarsi soltanto a tarda ora e tendono a risvegliarsi a mattino avanzato. ? SOGGETTI ALLODOLE precoce addormentamento serale e risveglio mattutino precoce. LE TEORIE DEL SONNO 1) TEORIE RISTORATIVE DEL SONNO= esso consente il recupero delle risorse sia a livello somatico che cerebrale. Svolge funzione di riparazione dei danni subiti durante la veglia 2) TEORIE CIRCADIANE DEL SONNO= sostengono che il sonno è comparso durante l'evoluzione della specie per mantenere gli animali inattivi durante i periodi in cui non si impegnano nella attività necessarie per la sopravvivenza (sonno come protezione della vulnerabilità della specie) PRIVAZIONE DEL SONNO Dopo un gran numero di prove si è verificato che la privazione del sonno non determina particolari alterazioni fisiologiche. Tuttavia compromette l'esecuzioni di compiti mentali semplici, ripetitivi e noiosi. MICROSONNI = dopo alcuni giorni di privazione del sonno si possono verificare. Sono cali improvvisi della vigilanza della durata di pochi secondi durante i quali le palpebre si chiudono e i soggetti non rispondono agli stimoli ambientali. TEORIA RIELABORATIVA DEI SOGNI=secondo essa i sogni hanno la funzione di rimettere ordine nella memoria e risolvere aspetti problematici che si hanno lungo il giorno (durante la veglia). SOGNI LUCIDI? attraverso un segnale chi sogna è in grado di comunicare allo sperimentatore di essere cosciente di stare sognando I RITMI CORCADIANI 0 0 9 6 REAZIONI IDEOMOTORIE (es. si suggerisce che il braccio è leggero come un 0 0 9 6 0 0 9 6palloncino e il braccio si solleva); REGRESSIONI DI ETÀ INIBIZIONE DEL DOLORE ( il soggetto non percepisce un dolore che in genere avvertirebbe= ( si regredisce a 0 0 9 6età precedenti); analgesia ipnotica); INCREMENTO DEL RECUPERO DEI RICORDI (il 0 0 9 3 0 0 9 4soggetto aumenta la qualità dei ricordi, anche quelli rimossi ); ? AMNESIA POSTIPNOTICA= fase finale. Gli eventi che avvengono durante l'induzione ipnotica sono dimenticati sulla base di una suggestione dell'ipnotizzatore. Non tutti i soggetti sono ipnotizzabili alla stessa maniera scala di suscettibilità ipnotica di Stanford. (Secondo la psicologia ingenua i soggetti piu ipnotizzabili sarebbero quelli piu suggestionabili). ? ANALGESIA IPNOTICA = possibilità di esercitare un controllo diretto sul dolore senza la necessità di interventi farmacologici. ? AUTOIPNOSI = Il soggetto si convince che la parte dolorante non sia collegata al corpo ? MEDITAZIONE= è uno stato modificato di coscienza attraverso l'esecuzione ripetitiva di alcuni esercizi mentali realizzati solitamente in un ambiente tranquillo. Ci sono 3 tipi di meditazione ? ? ? MEDITAZIONE DI APERTURA-- il soggetto libera il piu possibile la mente per accogliere nuove esperienze; MEDITAZIONE DI CONCENTRAZIONE-- concentra tutte le sue risorse su un'unica cosa escludendone ogni altra; MEDITAZIONE TRASCENDENTALE-- E' una tecnica efficace per indurre a un profondo stato di rilassamento, ridurre l'eccitazione fisiologica, diminuire le condizioni di stress, aumentare l'autostima, superare gli stati di ansia cronica; CAPITOLO 4 0 0 9 2L apprendimento APPRENDIMENTO = Modificazione relativamente duratura e stabile del comportamento a 0 0 9 6di recupero spontaneo SC viene presentato da solo . Questo evoca RC piuttosto forti. Fase 4 = riacquisizione Viene presentato nuovamente SC + SI . Il riapprendimento è molto rapido. Se la forza associativa tra SI e SC è debole il condizionamento non appare. GENERALIZZAZIONE DELLO STIMOLO = Se a un particolare SC è stata associata una RC, gli stimoli simili allo SC tenderanno anche essi a suscitare una RC. ADDESTRAMENTO ALLA DISCRIMINAZIONE = E' possibile condizionare un animale a non rispondere a stimoli simili allo SC pur continuando a rispondere allo SC ESPERIMENTO DI MACKINTOSH = dimostra che il condizionamento non è riducibile all'accoppiamento di due eventi contemporanei contigui. Si confrontano quattro condizioni sperimentali in tre fasi temporali ( t1, t2, t3) e si confrontano le risposte di avversione in funzione del malessere generato dalle somministrazioni di caffè e o saccarosio delle prime due fasi. (condizionamento associativo selettivo) . APPRENDIMENTO PER PROVE ED ERRORI = Thorndike metteva un gatto in una gabbia costruita in modo da rendere difficile l'uscita. Il gatto compie movimenti alla cieca e quindi fornisce casualmente sia risposte giuste che errate. La risp giusta consiste nel premere una leva che permette l'uscita. SKINNER = CONDIZIONAMENTO OPERANTE = Skinner distingue ? COMPORTAMENTO RISPONDENTE = derivati da riflessi innati (es. salivazione) o appresi tramite condizionamento pavloviano ( SC+ SI) ? COMPORTAMENTO OPERANTE = non derivati da riflessi innati ma emessi spontaneamente dall'organismo (es. associazione stimolo-risposta come quando il gatto impara a premere la leva per uscire) Skinner distingue così ? CONDIZIONAMENTO OPERANTE = in cui il soggetto agisce, opera, nell'ambiente e lo modifica emettendo dei comportamenti in risposta a stimoli ? CONDIZIONAMENTO CLASSICO = il soggetto non controlla la risposta (come la salivazione) che è provocata dallo stimolo. ESPERIMENTO SI SKINNER sul condizionamento operante Pone un ratto in una gabbia in cui, fra molte altre cose è presente una leva. Non appena preme la leva il ratto ottiene il cibo come ricompensa . Nel giro di pochi minuti egli apprende l'associazione fra il premere la leva e l'erogazione del cibo. Il ratto così tende a ripetere più volte il suo comportamento per ottenere la ricompensa. Questo si spiega con il MECCANISMO DI RINFORZO= ossia una ricompensa in grado di aumentare la probabilità di comportamento giusto rinforzo positivo ( gratificazione con acqua e cibo), rinforzo negativo (eliminazione di una situazione spiacevole come la cessazione si una lieve scossa elettrica al pavimento della gabbia o di un rumore fastidioso) In caso che il ratto commetta errore, si parla invece di PUNIZIONE positiva ( consiste in uno stimolo doloroso, un castigo)o negativa ( sottrazione di qualcosa di gratificante , come il cibo o il divertimento). Nello studio del condizionamento operante Skinner riuscì a introdurre la tecnica del MODELLAMENTO= Siccome un animale ci poteva impiegare molto tempo prima di premere per caso la leva Skinner gli faceva avere un po' di cibo ogni volta che si avvicinava nella parte della gabbia dove c'era la leva. Quindi modellava progressivamente il comportamento dell'organismo che giungeva all'apprendimento della risposta corretta per approssimazioni successive. CHOMSKY e l'apprendimento del linguaggio = rifiuto della prospettiva di Skinner caratterizzata dal tentativo di spiegare le azioni umane esclusivamente in termini di condizionamento operante. IMPARARE LA GRAMMATICA DI UNA LINGUA significa per Chomsky saper distinguere le sequenze grammaticali da quelle che non lo sono grazie ad un meccanismo che genera le prime ed esclude le seconde. DUE MODELLI DI CHOMSKY o GRAMMATICA A STATI FINITI= Supponiamo di avere una macchina simile a quella di Turing. La macchina parte da uno stato iniziale, procede verso una sequenza di stati producendo ogni volta una parola, e finisce nello stato finale quando ha terminato una frase. o GRAMMATICA GENERATIVA= si possono derivare tutte le frasi corrette di una data lingua e quindi escludere quelle scorrette. In questo modello apprendere la grammatica significa padroneggiare queste 3 componenti a) un vocabolario finito (lessico di una lingua) b) un insieme finito di simboli iniziali (frasi) c) un insieme finito di regole (permettono di riscrivere una frase nelle sue componenti nome+ verbo) Si può imparare attraverso operazioni o anche attraverso l'osservazione APPRENDIMENTO OSSERVATIVO= si fonda sul principio di somiglianza nei confronti di un altro che svolge la 0 0 9 3 0 0 9 4funzione di modello Alla base di tale appredimento vi sono due meccanismi distinti ? EMULAZIONE = quando un individuo riproduce in modo meccanico, stereotipato e mimetico una certa azione compiuta da un altro senza la comprensione del suo scopo. ? IMITAZIONE = quando vi è la riproduzione consapevole di un'azione altrui per raggiungere lo stesso scopo perseguito da quest'ultimo. Capacità quindi di riprodurre ciò che altri intendono fare. Le specie animali hanno capacità di emulare ma non di imitare, mentre L'apprendimento imitativo è sostanzialmente umano e compare precocemente nel bambino. L'imitazione è sostenuta e alimentata dai NEURONI SPECCHIO che si attivano durante l'osservazione di azioni eseguite dal modello. La specie umana è ULTRASOCIALE quindi l'apprendimento avviene anche per interazione sociale. Il bambino fin dalla nascita sviluppa una COMPETENZA SOCIALE cioè è capace di apprendere attraverso un sistema di interazioni. Verso i 6 mesi l'infante passa da una relazione DIADICA ( interagisce in modo esclusivo o con un oggetto o con l'adulto) a una TRIADICA ( presta attenzione dia all'adulto sia all'oggetto). Verso i 9 mesi compare L'APPRENDIMENTO PER IMITAZIONE basato 0 0 9 3 0 0 9 4sull'equazione gli altri sono simili a me il bambino apprende dagli adulti ma soprattutto attraverso gli adulti. RETI NEURALI= Sistemi di elaborazione dell'info in grado di apprendere e di svolgere compiti complessi. Sono formate da diverse UNITÀ chiamate anche neuroni artificiali. Di solito ogni rete presenta UNITA' DI OUTPUT UNITA' NASCOSTE (di elaborazione di informazioni) UNITA' DI IMPUT IMPARARE A IMPARARE Secondo Batesn si ha apprendimento zero quando si è arrivati alla soglia massima di apprendimento di una certa competenza e l'organismo non è piu in grado di acquisire nuove un dato contenuto e altre fonti di info che comprendono immagini, video o animazioni. CAPITOLO 5 La memoria MEMORIA =E' un processo attivo e dinamico. Capacità di conservare nel tempo le informazioni apprese e di recuperarle quando servono in maniera permanente l'apprendimento è inutile se non si ha la capacità di conservare nella mente ciò che si è appreso. La memoria è soggetta a suggestioni e processi di rielaborazioni personali che di solito conducono a un miglioramento dei ricordi (OTTIMISMO MNESTICO) La memoria è LIMITATA sia in TERMINI QUANTITATIVI (ossia il numero di info che possiamo immagazzinare) sia in TERMINI DI DURATA (molti apprendimenti decadono dopo un certo periodo) La memoria è quindi strettamente connessa con l' OBLIO (eliminazione volontaria o involontaria di informazioni già memorizzate) la mente non è in 0 0 9 6grado di ricordare tutto ciò che elabora. Essa infatti deve affrontare due problemi la 0 0 9 6SELEZIONE delle informazioni in entrata L'ELIMINAZIONE delle informazioni non rilevanti o diventate tali OBLIO = E' una componente adattiva della memoria. Non è la perdita della memoria ma una componente essenziale della memoria stessa e va distinto dall'AMNESIA che rappresenta una condizione patologica della memoria legata a danni neurocerebrali o forti traumi emotivi. PROCESSO DELLA MEMORIA = La memoria implica tre fasi distinte ? CODIFICA = Una data info si aggiunge a una rete di info già esistenti. Consente la fissazione del ricordo. Vi è un doppio sistema di codifica verbale e immaginativo ? RITENZIONE =capacità di tenere in memoria l'info che ci serve. Di solito per favorire questo processo facciamo ricorso al meccanismo della ripetizione ? RECUPERO = dell'info acquisita non tutto ciò che abbiamo appreso è recuperabile. Una parte va persa ed' è soggetta all' oblio. In questa ultima fase sono possibili diverse operazioni mentali come la rievocazione , il riconoscimento e il riapprendimento . La memoria è composta da più stadi Secondo il modello della memoria di Atkinson e Shiffrin l'informazione viene conservata brevemente nel registro sensoriale, parte di essa viene immagazzinata nella memoria a breve termine per poi eventualmente trasferirsi nella memoria a lungo termine. MEMORIA SENSORIALE? E' la capacità di mantenere in modo sostanzialmente fedele le informazioni che provengono dall'ambiente. Si suddivide in memoria iconica (per la visione = è di grande capacità, dura poco, decade assai rapidamente per lasciare spazio a nuove informazioni), ecoica ( udito), olfattiva, gustativa, tattile, propriocettiva. ESPERIMENTO DI SPERLING SULLA MEMORIA SENSORIALE Si presenta una matrice 3x3 di nove lettere. I soggetti devono ripetere quante più lettere riescono a ricordare (TECNICA DEL RESOCONTO TOTALE). Visto che il numero delle lettere ricordate non era più di quattro o cinque, si impara ad accoppiare le righe della matrice con suoni diversi (TECNICA DEL RESOCONTO PARZIALE) se il suono segue la scomparsa della matrice si riportano tutte e tre le lettere della riga segnalata FTX suono alto MPR suono medio DLV suono basso ? MEMORIA A BREVE TERMINE? conserva le info per circa mezzo minuto e ha capacità limitata. E' una memoria volatile. Per evitare il rapido deterioramento delle info esse vanno ripetute con frequenza per mantenerle presenti nel tampone di reiterazione . Le info ripetute a lungo sono trasferite nella MLT. Brown e Peterson erano interessati a studiare la sua volatilità e verificarono che in presenza di compiti distrattori i soggetti non erano in grado di ricordare neppure tre informazioni dopo 18 secondi. (compiti d'inferenza = es. ripetere un numero di telefono mentre qualcuno ci dice l'indirizzo della persona in oggetto, è probabile che non si riesca a finire di comporre il numero perchè distratti). ? MEMORIA DI LAVORO? conserva temporaneamente le info e nello stesso tempo procede a una loro elaborazione attiva. E' composta da 4 sottosistemi ? ? ? ? = collega le info provenienti dalle diverse fonti in episodi correnti, attiva momentaneamente la memoria a lungo termine; CIRCUITO FONOLOGICO = riguarda il parlato e conserva l'ordine in cui le parole sono presentate; TACCUINO VISIVO- SPAZIALE =riguarda l'immagazzinamento e il trattamento delle informazioni visive e spaziali nonché delle immagini mentali. Ha la funzione di conservare le info concernenti la forma e i colori, e delle info riguardanti lo spazio e i movimenti (soprattutto quelli del corpo); TAMPONE EPISODICO =collega insieme le info provenienti da diversi ambiti per formare unità integrate in funzione dell'ordine cronologico ( come la memoria di una storia o della scena di un film); ESECUTIVO CENTRALE 0 0 9 6 0 0 9 6 0 0 9 6 0 0 9 6 0 0 9 6 ricordare che cosa fare ricordare quando farlo ricordarsi di compiere l'azione compiere l'azione nel modo stabilito ricordarsi di aver compiuto l'azione per non ripeterla COME RECUPERARE I RICORDI ? IPERMNESIA = quando vi è una eccitazione o esaltazione della memoria, come capacità particolarmente lucida di ricordare scene complesse in ogni particolare anche se lontane nel tempo. Al contrario ? AMNESIA = perdita totale o parziale di memoria a seguito di un trauma (fisico o psichico) o di una malattia 0 0 9 6cerebrale AMNESIA RETROGRADA = perdita di memoria per gli eventi prima del 0 0 9 6trauma ma si ha memoria per gli avvenienti successi in seguito AMNESIA ANTEROGRADA = non compromette i ricordi passati ma limita la capacità di memorizzare le info presenti. RITENZIONE = le info sono conservate nei magazzini della memoria = capacità di riuscire a ritrovarle e a ripescarle RIAPPRENDIMENTO = fase di recupero delle informazioni RIEVOCAZIONE STRATEGIE DI RECUPERO = possono fare riferimento a specifici metodi per recuperare le info conservate nella memoria Es. MNEMOTECNICHE. TEORIE DELL'OBLIO ? TEORIA DEL DECADIMENTO = secondo cui i ricordi più distanti nel tempo sarebbero i primi a essere dimenticati ? TEORIA DEL DISUSO = se un ricordo non è rievocato per molto tempo a poco a poco va perduto ? TEORIA DELLA INTERFERENZA = la memoria funziona in continuazione e il nuovo materiale memorizzato 0 0 9 6può interferire con quello già conservato e viceversa INTERFERENZA PROATTIVA = il 0 0 9 6precedente apprendimento interferisce con il nuovo materiale da imparare INTERFERENZA RETROATTIVA = il materiale nuovo danneggia quello appreso in precedenza. DISTORZIONI DELLA MEMORIA = il ricordo non è una fotocopia della realtà ma una CAPITOLO 6 Il pensiero TEORIA DEI MODELLI MENTALI = sono rappresentazioni di situazioni reali, ipotetiche o immaginarie secondo lo psicologo scozzese Craik la mente 0 0 9 3 0 0 9 4elabora modelli su piccola scala della realtà. Modelli utilizzati per prevedere eventi, fare ragionamenti e costruire spiegazioni. La mente costruisce modelli mentali a partire dalla percezione, dalla comprensione del linguaggio, dall'immaginazione e dalle conoscenze depositate in memoria. I modelli mentali non sono solo raffigurazioni o immagini mentali vi sono modelli che non possono essere visualizzati, inoltre le immagini stesse si fondano su modelli. Un modello può rappresentare anche nozioni astratte come la negazione e il possesso che sono impossibili da visualizzare. Esempio di modello mentale Un asterisco è alla destra di un cerchio questa è la sua interpretazione data dal modello mentale o RAGIONAMENTO = componente essenziale del pensiero umano. Nel ragionamento si ricorre alle inferenze della logica per trarre conclusioni da una o più premesse. SILLOGISMO (ragionamento che permette di trarre una conclusione da due premesse)= INFERENZA SILLOGISTICA 1) MODUS PONENS = premessa 1 = se questo è VERO allora quello è VERO. Premessa 2 = questo è VERO. Premessa 3 = allora quello è VERO. Oppure se A allora B A quindi B 2) MODUS TOLLENS = premessa 1 = se questo è VERO allora quello è FALSO premessa 2 = quello NON è FALSO premessa 3 = allora questo NON è VERO oppure se A allora B non-B quindi non-A (Modello implicito ) Secondo la teoria delle regole formali la nostra mente non possiede regole deduttive di questo ultimo tipo 0 0 9 3 0 0 9 4quindi segue solo il sillogismo Modus Ponens . Dall' Articolo Secondo Rips il Modus Ponens, insieme a altri principi di inferenza simili sono così ben integrati con il nostro 0 0 9 3pensiero che ci sembra impossibile ammettere principi contrari. Rips scrive --------- La 0 0 9 4psicologia del pensiero umano Egli muove da una ipotesi fantascientifica che degli extraterrestri rifiutano inferenze familiari semplici come per noi il Modus Ponens , per favorirne altre altrettanto semplici ma sbagliate per il nostro modo di pensare accettano il sillogismo del Modus Shmonens secondo il quale SE questo è VERO allora quello è VERO. Questo è VERO quindi quello NON è VERO. Secondo Rips quindi le regole della deduzione sono così connaturate al nostro modo di pensare che per noi un pensiero che rifiutasse queste regole non sarebbe più un pensiero, non sarebbe un ragionamento affatto. TEORIA DEI MODELLI MENTALI = L'idea di base della TMM è che noi non pensiamo a partire da eventi presenti nel mondo esterno o nella nostra mente ma da descrizioni di eventi sotto forma di rappresentazioni mentali. Nella vita quotidiana quando per prendere una decisione è disponibile una singola opzione e mancano alternative evidenti, vi è una tendenza naturale alla focalizzazione. E' buona norma che i decisori prendano esplicitamente in considerazione azioni alternative così come il santone (CAP.1) avrebbe dovuto prendere in considerazione le ipotesi alternative alla sua. Ridurre i meccanismi di focalizzazione nella decisione cercando di attivare la costruzione di rappresentazioni più ricche, incoraggiando la ricerca di informazioni su azioni alternative. In un processo decisionale la stessa opzione può venire sia scelta sia rifiutata quando si orienta la scelta focalizzandosi sia sui difetti oppure sui pregi in un contesto che presenta forti pregi e forti difetti Es. Poniamo di avere due località di vacanze A e B. A = descritta con forti pregi e forti difetti B= invece è grigia , neutra Se domandiamo a un amico dove vuole andare, egli sarà incline a concentrarsi sui difetti e scarterà A. Se a distanza di tempo, domandiamo dove vuole andare , egli si concentrerà invece sui pregi e tenderà a scegliere A. METARAGIONAMENTO e soluzione di problemi METARAGIONAMENTO = E' il ragionamento che ha per oggetto il ragionamento altrui. E' il ragionamento fatto per risolvere problemi la cui soluzione richiede che ci facciamo modelli di modelli, nel senso che per raggiungere la soluzione dobbiamo inferire ciò che un'altra persona può dedurre circa le deduzioni di un'altra persona. Es. di metaragionamento Tre uomini vengono catturati dall'imperatore e messi in fila. Faccia nella stessa direzione. A ciascuno viene fatto indossare un cappello. Nessuno di essi può vedere il proprio cappello. L'ultimo della fila (A) può vedere i due cappelli davanti a sé Quello in mezzo (B) può vedere 0 0 9 3risolvere il problema. Es. gioco del tris non permettere all'avversario di avere 0 0 9 4simultaneamente due linee con due pedine è un algoritmo. In molto problemi il gioco prevede troppe possibilità per poter usare algoritmi. In questo caso si ricorre a euristiche. ? EURISTICHE = regole che non riescono a dare una descrizione dettagliata ed esaustiva delle strategie per giungere alla soluzione ma che ci permettono di affrontare meglio il problema. 0 0 9 3 0 0 9 4 0 0 9 3Es. gioco degli scacchi non incolonnare due pedine , tenere le posizioni centrali della 0 0 9 4scacchiera ecc... sono euristiche. Diventare esperti nel risolvere problemi di una data professione significa riuscire a trovare le euristiche da applicare alle rappresentazioni più efficaci dei problemi. Gli elementi che devono essere coordinati tra loro per la risoluzione del problema sono legati tra loro da forti interdipendenze. Secondo Simon la risoluzione di problemi procede tramite la decomposizione di un problema complesso . Si ottengono così sottoproblemi di dimensioni minori. Es. Storia dei due orologiai = illustra che il vantaggio che deriva dalla decomposizione dei problemi in quanto una eventuale interruzione dei lavori non costringe a ripartire dal principio quel costruttore (Hora) che ha suddiviso il progetto in più fasi separate. Simon Spazio del problema E' opportuno affrontare un problema 0 0 9 6distinguendo STATO INIZIALE ( il modo in cui vengono descritte le condizioni di 0 0 9 6partenza); STATO OBBIETTIVO (il modo in cui viene illustrato l'obbiettivo da 0 0 9 6 0 0 9 6raggiungere); OPERATORI (le operazioni per passare da uno stato all'altro); STATI INTERMEDI DEL PROBLEMA (che si ottengono applicando un operatore a uno stato in vista del raggiungimento dell'obbiettivo); Esperimento di TVERSKY e SHAFIR sull' EFFETTO DISGIUNZIONE Mostra la difficoltà a tratte le conseguenze da un'ipotesi non sapendo se tale ipotesi sia vera o falsa 0 0 9 6Es. Siamo il ministro della sanità. Dobbiamo scegliere tra due programmi per combarrere una terribile malattia che invade il nostro paese 1) Se il programma A sarà adottato, 200 persone verranno salvate 2) Se il programma B sarà adottato, con 13 di probabilità 600 persone verranno salvate, e con 23 di probabilità nessuno verrà salvato. Il 72 % dei soggetti interrogati ha risposto A. Poniamo ora 1) Se il programma A verrà adottato , 400 persone moriranno 2) Se il programma B verrà adottato, con 13 di probabilità nessuno morirà, e con 2 3 di probabilità 600 persone moriranno. Con questa seconda versione la percentuale delle risposte A crolla . Cambia infatti la cornice linguistica = l'esposizione linguistica incide molto sulla TMM . ESPERIMENTI CONDOTTI CON IL PARADIGMA DELLA TRIPLETTA 2, 4, 6 Mostrano che quando si cercano le info per controllare un'ipotesi è più facile servirsi dei casi positivi rispetto ai casi negativi anche quando questa seconda strategia è più efficace. Bisognerebbe ricorrere alla Strategia della falsificazione delle ipotesi invece di fissarsi sull'ipotesi iniziale (la tripletta 2, 4, 6 è stata prodotta dalla regola numeri pari, crescenti per due) si dovrebbero produrre esempi volti a falsificare l'ipotesi Es. la regola è tre numeri qualsiasi crescenti. Il PRINCIPIO DI VERITÀ (in base al quale si tende a minimizzare il carico della memoria di lavoro costruendo modelli mentali che rappresentano ciò che è vero ma non ciò che è falso) rende difficile immaginare i casi falsificanti anche qui agisce una sorta di focalizzazione che rende difficile pensare ad alternative possibili. CAPITOLO 7 La comunicazione e il linguaggio COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO= SEGNO = significato di segno in semiotica e in psicologia della comunicazione Due 0 0 9 6principali accezioni SEGNO COME EQUIVALENZA = segno inteso come l'unione di una immagine acustica (significante. es. il suono cane) e di un immagine mentale (significato di 0 0 9 6cane). E' una corrispondenza piena e stabile tra espressione e contenuto. SEGNO COME INFERENZA = E' un indizio da cui tratte una conseguenza. Il segno assume la funzione di rimandare a qualcosa di diverso da sé (es. il dito che indica è un segno di inferenza; le nuvole sono segno di pioggia; il fumo è indizio di fuoco) Il segno come inferenza comporta l presenza di modelli mentali CODICE= Nell'ambito della psicolinguistica (linguistica e psicologia della comunicazione) è un insieme di regole che associano in maniera coerente e biunivoca gli elementi di un sistema con gli elementi di un altro. Es. codice stradale ROSSO = fermarsi CODICE LINGUISTICO = insieme di regole in grado di associare in maniera sistematica gli elementi del sistema fonologico (i suoni) con i corrispondenti elementi del sistema semantico (i significati) Es. alla stringa di suono c-a-n-e è collegato il significato della parola cane. Per l'essere umano l'esperienza umana varia lungo un continuum illimitato e continuo e la mente umana è incapace di governare un simile flusso. è indispensabile segmentare tale continuum in un numero finito di unità discrete e fra loro separate. Quindi SEGMENTAZIONE DEL CONTINUUM DELL'ESPERIENZA IN UN SISTEMA DI CATEGORIE? serve da griglia selettiva che sovrappone alla serie illimitata di eventi una serie di costrizioni e vincoli al fine di ridurre la complessità. Si inseriscono i vari oggetti, situazioni, accadimenti nelle apposite categorie. La mente così riesce a gestire tutte le conoscenze. Il processo di segmentazione varia da popolo a popolo ed' è regolato dal PRINCIPIO DI SALIENZA (sono considerate unità gli aspetti dotati di maggiore rilevanza sul piano percettivo e funzionale per quella determinata comunità culturale). SEMANTICA = si occupa del significato dei segni. SINTASSI = studia le relazioni formali tra i segni. PRAGMATICA = esplora la relazione dei segni con i parlanti, si occupa dell'uso dei significati TEORIA DEGLI ATTI LINGUISTICI = Austin con questa teoria sostiene che il fatto di dire parola o di una frase è una realtà complessa scomponibile in unità più specifiche (analisi componenziale) Es. UOMO ANIMATO e UMANO e MASCHIO e ADULTO DONNA ANIMATO e UMANO e NON MASCHIO e ADULTO BAMBINO ANIMATO e UMANO e MASCHIO e NON ADULTO BAMBINA ANIMATO e UMANO e NON MASCHIO e NON ADULTO Queste sopra sono condizioni necessarie e sufficienti di tratti semantici per 0 0 9 6 0 0 9 6determinare un significato nessun tratto puo essere eliminato nessun tratto puo essere 0 0 9 6aggiunto poiche sono sufficienti tutti i tratti hanno la medesima rilevanza, senza 0 0 9 6organizzazione gerarchica non è possibile rappresentare in modo univoco le proprietà necessarie di un oggetto Es. sedia = può essere con quattro gambe o una gamba, con braccioli o senza ecc.... inoltre la CNS trova difficolta anche nei riguardi della VAGHEZZA SEMANTICA = il medesimo oggetto puo essere considerato una tazza, ciotola, bicchiere a seconda di come viene usato. E della POLISEMIA = (intesa come molteplicità di sensi connessi alla medesima parola) es. il termine fresco ha vari significati. (Fresco come temperatura, fresco come integro, o come recente) ? SEMANTICA STRUTTURALE = per la semantica strutturale il SIGNIFICATO è concepito come valore ossia la possibilità per ogni parola di essere confrontata e opposta a qualsiasi altra parola della medesima lingua. Si tratta di una semantica differenziale in negativo il significato di un termine non è definito per quello che è ma per quello che non è. Es. Pera non è dato in senso positivo dall'identità della pera, ma dal confronto con tutti gli altri termini opponibili. ? SEMANTICA COGNITIVA significato come PROTOTIPO= per la S.C descrivere il significato equivale a descrivere il modo con cui comprendiamo le espressioni linguistiche e con cui rappresentiamo mentalmente la conoscenza della realtà. Al contrario della semantica non è possibile separare le conoscenze della lingua dalle conoscenze enciclopediche del mondo e dell'esperienza. PROTOTIPO = la sua concezione di significato si fonda sull'attività mentale della categorizzazione intesa come il modo in cui gli individui segmentano il flusso continuo dell'esperienza in unità discrete e distinte. L'appartenenza a una categoria prevede che l'elemento possieda le proprietà comuni a tutti gli altri membri di quella categoria (PROPRIETÀ ESSENZIALI). Diversamente dal CNS che si prefigge di definire in maniera positiva l'appartenenza categoriale, le proprietà essenziali definiscono l'appartenenza solo in negativo. Es. se un animale non ha il becco , non è oviparo, non puà appartenere alla categoria uccelli. Oltre alle proprietà essensiali vi possono essere anche PROPRIETÀ TIPICHE proprietà specifiche aggiuntive. Seconda versione di prototipo Il prototipo diviene uno schema mentale di natura astratta, rispetto al quale i singoli elementi reali costituiscono esempi concreti. Non si forma piu in base alla familiarità ma al numero delle proprietà possedute (teoria estesa del prototipo) Prototipo è il MIGLIOR ESEMPLARE DI UNA DATA CATEGORIA,l'elemento concreto che la rappresenta meglio degli altri e che è dotato di un elevato grado di salienza psicologica (TEORIA STANDARD DEL PROTOTIPO). In AMBITO PSICOLOGICO il significato costituisce un costrutto sociale in quanto dipende dalle convergenze culturali che si generano all'interno di una comunità. L'elaborazione dei significati costituisce l'attività condivisa da parte di piu interlocutori che appartengono alla medesima comunità culturale e' il risultato di un processo di negoziazione. NEGOZIAZIONE DEI SIGNIFICATI= è un processo che comporta una sorta di convergenza nell'accettazione di un'insieme di proprietà che definiscono un certo evento ed oggetto in una data maniera. gli individui pongono a confronto i loro punti di vista e la loro esperienza la condivisione di significati ptresuppone inoltre un processo di partecipazione in quanto il significato implica un processo di COMPARTECIPAZIONE tra i comunicanti. Quando vuole comunicare il soggetto ha intenzione di comunicare qualcosa a qualcun' altro GRICE distingue ? INTENZIONE COMUNICATIVA = Ciò che viene detto (il contenuto della comunicazione) ? INTENZIONE FORMATIVA = Ciò che si intende dire (il voler rendere il destinatario 0 0 9 6dall'apparato fonatorio FONETICA ACUSTICA (studia la struttura linguistica dei suoni 0 0 9 6intensità, tono, velocità); FONETICA UDITIVA (si occupa della percezione dei suoni da 0 0 9 6parte dell'udito umano); FONETICA ARTICOLATORIA (studia la fisiologia e il funzionamento degli organi fonatori durante la produzione dei foni); PROSODIA = si occupa dei fenomeni linguistici quali intonazione (interrogativa o esclamativa) , l'accento, il ritmo PARALINGUAGGIO = studia gli aspetti sonori extralinguistici il tono, velocità, volume, pause ecc... FONOLOGIA = studio dei suoni di una lingua MORFOLOGIA = disciplina che studia la struttura interna delle parole MORFEMA unità linguistica minima, non ulteriormente scomponibile dotata di un significato. Es. gatto = gatt-o --------- animale domestico che miagola, maschile (o) gatt= morfema o= morfema LESSICO = insieme delle parole di una lingua al lessico linguistico corrisponde un lessico mentale insieme di conoscenze di un parlante sulle parole da lui usate in una data situazione 1) MODELLO LOGOGEN= secondo cui ogni parola ha una rappresentazione mentale (logogen) che funziona come un rilevatore della parola stessa. In base alle info sensoriali un certo logogen si attiverebbe prima della parola in oggetto. 2) MODELLO AD ATTIVAZIONE INTERATTIVA = il riconoscimento delle parole è organizzato secondo una sequenza a tre stadi - analisi dei segmenti che compongono le lettere - identificazione delle singole lettere - riconoscimento della parola intera SINTASSI = insieme di regole, ossia dei procedimenti che consentono di disporre in ordine gerarchico gli elementi del lessico per costruire frasi o discorsi SINTAGMI= unità minime di una frase (nomi, verbi, aggettivi, preposizioni) CHOMSKY GRAMMATICA UNIVERSALE (o generativa) unendo la fonologia e la morfologia alla sintassi si propone di descrivere la grammatica di qualsiasi lingua naturale sulla base di un insieme limitato di regole. RELATIVITA' LINGUISTICA sostiene che il linguaggio è in grado di influenzare il modo in cui noi pensiamo. I parlanti elaborano modi di pensare diversi fra loro Si tratta dell'ipotesi del Un processo di attivazione dell'organismo finalizzato alla realizzazione di un dato scopo in relazione alle condizioni ambientali. Il livello di motivazione di un soggetto è dato dalla quantità e qualità dei suoi interessi (essi sono alla base delle aspirazioni) RIFLESSI = E' una risposta innata, AUTOMATICA E INVOLONTARIA, determinata e regolata da meccanismi NEUROFISIOLOGICI su base genetica. ISTINTO= sono sequenze congenite fisse e stereotipate di comportamenti specie-specifici su base genetica in relazione a determinate sollecitazioni ambientali. Nella prospettiva evoluzionistica di Darwin l'istinto, grazie al processo di selezione naturale rappresenta lo schema di comportamento che assicura le maggiori probabilità di sopravvivenza degli individui di una specie. PREDISPOSIZIONI ISTINTIVE=condotte specie-specifiche (valide per tutti i membri di una specie) regolate da uno schema fisso di azione. Es. costruzione dei nidi da parte degli uccelli, attività di demarcazione del territorio ecc....) Non è un comportamento intelligente, ma stereotipato, senza essere consapevole dello scopo da raggiungere. BISOGNO E PULSIONE La pulsione nasce da una condizione di carenza per la comparsa di un bisogno, fornisce la spinta 0 0 9 6 0 0 9 6energetica e determina la condizione di attivazione nell'organismo. BISOGNO= condizione fisiologica di carenza e necessità PULSIONE= dimensione psicologica del bisogno. Esprime uno stato di disagio e tensione interna che il soggetto tende a eliminare PULSIONI = si distinguono dagli INCENTIVI INCENTIVI= rappresentano gli oggetti e gli eventi esterni in grado di venire incontro ai bisogni dell'individuo. Una sorta di RINFORZI es. cibo, bevande costituiscono incentivi per attivare le pulsioni. ? RINFORZI PRIMARI=sono indipendenti dall'apprendimento e si fondano prevalentemente sui processi fisiologici (il sapore dolce di un cibo è un incentivo immediato per riattivare la ripetizione della sua esperienza) ? RINFORZI SECONDARI=sono appresi e si basano sull'appartenenza a una determinata cultura (es. denaro, successo, affermazione di sé nel mondo occidentale) ? MOTIVAZIONI PRIMARIE= connesse direttamente con i bisogni fisiologici (Es. la fame) ? MOTIVAZIONI SECONDARIE= fanno ricorso ai processi di apprendimento e d'influenzamento sociale in base alla cultura di appartenenza (es. bisogno di affiliazione, di successo, di potere) LA FAME diverse teorie 1)TEORIA DEGLI INCENTIVI la fame dipende dall'esperienza gratificante del cibo e non da carenze energetiche 2)TEORIA DEL VALORE DI ASSESTAMENTO pone in evidenza che l'assunzione del cibo non è finalizzata al mantenimento di un valore critico di massa lipidica, ma alla conservazione del peso corporeo attorno a un valore di assestamento. 3)TEORIA DELL'OTTIMIZZAZIONE DEL FORAGGIAMENTO al pari degli animali, l'uomo sceglie gli alimenti più convenienti nel rapporto costibenefici e quelli che sono più facili da ottenere. METABOLISMO 0 0 9 6ENERGETICO= e' regolato da tre fasi FASE CEFALICA (l'individuo a seguito di 0 0 9 6stimolazioni inizia a pensare e a vedere il cibo da consumare) FASE DI ASSORBIMENTO 0 0 9 6(le sostanze nutrienti sono assorbite) FASE DI DIGIUNO (impiego dell' energia accumulata) sostanze che partecipano alla regolazione dell'alimentazione ? COLECISTOCHININA= favorisce la digestione e rappresenta un segnale di sazietà. ? INSULINA=partecipa alla regolazione dell'alimentazione, poiché favorisce al cervello informazioni sull'adiposità. ANORESSIA NERVOSA = estrema e intenzionale perdita di peso che puo addirittura portare alla morte OMEOSTASI= esigenza di conservare in modo stabile nel tempo i livelli di equilibrio per il funzionamento dell'organismo. Equilibrio essenziale per la sopravvivenza dell'organismo. MOTIVAZIONE E IMMAGINE DI SÈ= chi ha una buona immagine di sé tende ad avere scopi elevati e possiede un buon livello di autoefficacia. James capovolge la teoria della psicologia ingenua secondo la quale noi piangiamo perché siamo tristi. Per James infatti noi siamo tristi perché piangiamo. IPOTESI DEL FEEDBACK FACCIALE? Le espressioni facciali forniscono informazioni motorie, cutanee e vascolari che influenzano il processo emotivo. Secondo la VERSIONE FORTE le espressioni facciali da 0 0 9 2sole sono sufficienti a generare un esperienza emotiva. La verifica di questa ipotesi ha portato a 2 esperimenti ? ? PARADIGMA ESAGERAZIONE-INIBIZIONE? il soggetto deve modificare volontariamente le espressioni facciali delle emozioni inibendole o esagerandole. 0 0 9 2PARADIGMA DELL INDUZIONE MUSCOLARE? il soggetto è istruito a contrarre volontariamente i muscoli facciali implicati in una determinata emozione. Es. tenere una 0 0 9 2matita tra le labbra per assumere un sorriso. TEORIA VASCOLARE DELL EFFERENZA EMOTIVA? secondo cui vi è una relazione tra ? Respirazione nasale ? Stati emotivi Il ritmo e le modalità della respirazione assicurano il RAFFREDDAMENTO TERMICO della REGIONE TALAMICA che è sotteso al mantenimento degli stati emotivi positivi legati alla sensazione del benessere. ? ? RAFFREDDAMENTO IPOTALAMICO?è essenziale per assicurare stati emotivi favorevoli RISCALDAMENTO IPOTALAMICO? associato a stati 0 0 9 6emotivi negativi Secondo DAMASIO mente e corpo sono componenti integrate. Egli si oppone a Cartesio che proponeva un dualismo mentecorpo. Damasio distingue ? EMOZIONI 0 0 9 7 0 0 9 2PRIMARIE risposte spontanee dell organismo (gioia, tristezza, collera, paura, disgusto) ? 0 0 9 2EMOZIONI SECONDARIE? maggiormente connesse con l apprendimento e con 0 0 9 2l esperienza personale (colpa, vergogna, orgoglio..) 2) EMOZIONE secondo la TEORIA CENTRALE DI CANNON? I centri di attivazione, controllo e regolazione dei processi emotivi non si trovano in sedi periferiche, ma sono localizzati centralmente nella regione talamica. Cannon ha individuato una REAZIONE DI EMERGENZA (che chiama arousal simpatico) si tratta di una configurazione di risposte neuropsicologiche ch covariano 0 0 9 2 0 0 9 2simultaneamente alla comparsa dell emozione, che attivano fortemente l organismo. AUROSAL= ATTIVAZIONE ORGANISMO 0 0 9 2 0 0 9 2Fanno parte del SISTEMA LIMBICO l IPPOCAMPO e L AMIGDALA. ? IPOTALAMO? 0 0 9 2PRIMARIA? che esplora e definisce il grado di pertinenza e di importanza dell evento in riferimento al benessere del soggetto. VALUTAZIONE SECONDARIA? dove il soggetto valuta la capacità di gestire le proprie reazioni emotive, la propria capacità di affrontare e 0 0 9 2dominare l evento. ESPRESSIONE FACCIALE DELLE EMOZIONI-? 2 IPOTESI ? IPOTESI STANDARD le espressioni facciali sono universali, sostanzialmente fisse e specifiche per ogni emozione. A ogni emozione corrisponde una configurazione facciale distinta e unica. ? TEORIA NEURO-CULTURALE ogni emozione attiva uno specifico programma facciale- affettivo. Tuttavia i processi cognitivi di valutazione possono 0 0 9 2intervenire per produrre modificazioni dell espressione naturale (dette regole di esibizione). Inoltre le emozioni (e le espressioni facciali) sono universali ma variano a seconda delle culture. VALORE SOCIALE DELLE EMOZIONI? oltre che manifestazione delle emozioni, 0 0 9 2sono dei segnali per comunicare con l interlocutore propri interessi e motivi sociali. PROSPETTIVA SITUAZIONISTA? una data espressione cambia a seconda delle situazioni 0 0 9 2e del contesto. COMPETENZA EMOTIVA? capacità dell individuo di provare emozioni appropriate al contesto, di gestire le proprie esperienze emotive e di fornire risposte emotive 0 0 9 2coerenti con la situazione e con le aspettative dell interlocutore. RUMINAZIONE 0 0 9 2 0 0 9 2MENTALE? E l effetto intrapsichico delle emozioni. Una modificazione interna connessa 0 0 9 2con la preparazione all azione. Le emozioni soggette a maggiore ruminazione sono tristezza, colpa, vergogna, perché socializzate meno rapidamente. INTELLIGENZA EMOTIVA? Abilità di percepire ed esprimere le emozioni. Saper indentificare le emozioni sia in sé stessi che con gli altri. Saper gestire e regolare le proprie emozioni. REGOLARE LE EMOZIONI? Il PROCESSO DI REGOLAZIONE va considerato parte integrante delle emozioni stesse. Le emozioni infatti non sono automatiche e involontarie come pensava la psicologia ingenua, e possono essere regolate. Si parla di ? IPERREGOLAZIONE quando vi è un eccesso di regolazione? tipica dei soggetti internalizzatori che tendono a inibire ogni tipo di manifestazione delle proprie emozioni, e appaiono chiusi, freddi e distaccati; ? IPOREGOLAZIONE quando si ha carenza di regolazione? tipica dei soggetti esternalizzatori inclini a manifestare in modo eccessivo le 0 0 9 2proprie emozioni; PROCESSO DI REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI? L individuo può 1. Regolare le emozioni attraverso la selezione della situazione; 2. Modificare la situazione 0 0 9 2(qualora l operazione scelta non risultasse attuabile); 3. Concentrare le risorse attentive su alcune informazioni della situazione piuttosto che altre (DISLOCAZIONE 0 0 9 2DELL ATTENZIONE); 4. Rivalutare la situazione; CAPITOLO 10 La cultura CULTURA? 0 0 9 2 0 0 9 2E un processo continuo e una realtà invisibile. E ovunque ? DENTRO LE MENTI (attraverso modelli mentali, sistema di credenze, sensibilità emotiva) ? FUORI LE MENTI 0 0 8 5(attraverso artefatti, istituzioni sociali ) ? STUDIO ETICO ? studio esterno della cultura. 0 0 9 2Secondo il percorso etico una data cultura è studiata dall esterno assumendo un punto di vista universale e una posizione indipendente rispetto a essa. Il percorso etico porta alla PSICOLOGIA CROSSCULTURALE che confronta sistematicamente le varie culture 0 0 8 5ricorrendo a - Metodi quantitativi (questionari, test psicologici ecc ) Metodi astratti 0 0 9 2(dall alto verso il basso) ? STUDIO EMICO? studio interno della cultura. Ha insistito sul 0 0 9 2concetto di unicità (ogni cultura è un mondo a sé ed è diversa da ogni altra) Lo studio 0 0 9 2emico ha portato alla PSICOLOGIA CULTURALE che privilegia l etnografia come metodo 0 0 9 2d indagine gli adulti sono gli esperti di una comunità, i significati delle frasi, i gesti, le emozioni, sono già definiti nella comunità e indicano al bambino le linee da percorrere per diventare esperto. Un tempo il rapporto tra Natura e cultura era soggetto a idee diverse ? 0 0 9 2ROUSSEAU la natura ha il predominio sulla cultura ; la natura genera l uomo buono mentre la società lo corrompe.