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Riassunto del libro Da cosa nasce cosa pt. 2, Sintesi del corso di Arte

Riassunto seconda parte del libro "Da cosa nasce cosa" di Bruno Munari

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 14/01/2022

Giuliaparisse
Giuliaparisse 🇮🇹

5

(3)

7 documenti

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Scarica Riassunto del libro Da cosa nasce cosa pt. 2 e più Sintesi del corso in PDF di Arte solo su Docsity! DA COSA NASCE COSA PT.2 SCHIZZI E DISEGNI Il designer utilizza diverse tipologie di disegno nel processo progettuale. Dallo schizzo per fissare un pensiero utile, ai disegni costruttivi, alle prospettive, alle assonometrie, al disegno esploso, ai fotomontaggi. - SCHIZZO : ha lo scopo di comunicare una forma o una funzione, oppure a dare istruzioni, può essere un promemoria, per annotare qualcosa che si ha in mente. Anche Leonardo Da Vinci ,ad esempio, fece degli schizzi per ricordare i suoi appunti su regole della natura e sulle regole artistiche per la pittura murale. - DISEGNO PIATTO, A_SAGOMA RIGIDA : molto usato nella grafica per marchi e simboli in particolare per i marchi è utile ridurre il disegno a 5 millimetri per verificare che si riconosca. Renzo Picasso architetto genovese faceva disegni pieni di particolari. - DISEGNO PROSPETTICI DELL'OGGETTO O DELLA COSTRUZIONE : la prospettiva può far sembrare una cosa più grande di quanto non lo sia, un progettista serio non usa questi trucchi ottici. E' un tipo di disegno che Di qualche cosa o un allestimento di uno spazio espositivo. La piantina di un edificio è un esempio di tale disegno, sono disegni piatti eseguiti con la massima precisione e sono sempre in scala. - DISEGNO SCIENTIFICO : per i grafici è un disegno col quale si rappresenta un oggetto, un animale. E' un disegno molto accurato e preciso, tipico da manuali, enciclopedia e pubblicazione scientifica. - ASSONOMETRIA : è un altro modo di rappresentare un oggetto. Le linea che la compongono sono parallele tra loro secondo tre direzioni che danno i tre parametri: larghezza, lunghezza e profondità. - SPACCATO : è un altro tipo di disegno nel quale si vede l'oggetto rappresentato in assonometria o in prospettiva, Ma come se ne fosse stata tagliata una fetta e si vede com'è realmente dentro. - ARTISTICO : nel quale l’oggetto da mostrare è contornato da elementi che ne accentuano la bellezza. - FOTOMONTAGGIO : permette di combinare assieme per sovrapposizione di immagini la foto del modello con quella dell'ambiente. - DISEGNO SOVRAPPOSTO : Serve a vedere meglio un particolare come se fosse a tre dimensioni. MODELLI I modelli possono avere più funzioni: - rendere visibile una dimostrazione pratica di scala, ad esempio, di un edificio ; - presentare, dimostrare un particolare che ci aiuta a comprendere il funzionamento ; Esistono bravissimi modellisti che soddisfano il progettista, il cliente e se stessi, spesso sono talmente ben fatti che da fotografati vengono confusi con il vero. SCHEDA DI ANALISI Se un designer vuole rendersi conto del perché gli oggetti sono quel che sono, dovrà esaminarli sotto tutti gli aspetti possibili, non solo dunque sotto l'aspetto di valori personali , ma anche sotto l’aspetto di valori oggettivi come il colore e la forma. Ci sono dunque degli elementi da analizzare ma non tutti servono per tutti gli oggetti dipende dai casi. - NOME DELL’OGGETTO : non sempre viene scelto il nome giusto. Qualche volta il nome si ricorda difficilmente. Qualche volta si ricorda il nome ma non più l’oggetto. Qualche volta invece il pubblico attribuisce all'oggetto un’altro nome. - AUTORE : il suo nome può essere utile per analizzare l'oggetto di design. Conoscendo il metodo progettuale di un autore si può apprezzare meglio un oggetto. - PRODUTTORE : il suo nome è spesso garanzia di un buon prodotto, nel momento in cui la produzione di questo industriale viene riconosciuta come valida. - DIMENSION 1: un oggetto può avere dimensioni sbagliate per il suo uso, può essere troppo grande o troppo piccolo, troppo lungo o troppo corto. Inoltre un buon funzionamento dell'oggetto dipende dalla sua manovrabilità. - MATERIALE : secondo la funzione occorre trovare il materiale giusto nell'oggetto che si sta esaminando - PESO : in certi strumenti il loro peso viene annullato se l'impugnatura di esso viene effettuata nel suo baricentro. - TECNICHE : verificare che i materiali siano stati lavorati nel modo giusto; in quanto una tecnica sbagliata può rovinare l’oggetto anche se viene utilizzato il materiale idoneo. giusto. Un esempio del giusto uso dello spazio lo si ha nella casa tradizionale giapponese, ove tutta la casa è abitabile e non vi sono, come da noi, spazi sprecati. Nelle loro case senza mobili e senza spazi definiti, si può stare dove si vuole. Il legame tra interno ed esterno è totale, Del resto il principio del “vuoto” è un principio zen. Per loro l’abitazione definisce il vuoto ed i muri non sono altro che il confine ( apribile e allargabile all’esterno) di questo vuoto. In Occidente si riempiono le stanze. In Oriente, invece, è il vuoto che conta e questo legame è quello che elimina la claustrofobia e l’individuo si sente “nella natura” anche quando è in casa. GLI STAMPI Sono arnesi che permettono di riprodurre forme tutte uguali a se stessi. Possono essere di diverso materiale: gesso, terra; Possono essere aperti, doppi e complessi. Le varie tecniche: 1. La formatura a mano delle resine poliesteri : è la tecnica più artigianale; sopra uno stampo aperto si distribuisce un liquido distaccante e uno strato di resina speciale che sarà la parte a vista del pezzo stampato. Successivamente si sovrappongono strati di rinforzo ( feltri di lana di vetro imbevuti di resina poliestere). Il pezzo indurisce e presenta 2 facce: - quella giusta a contatto con lo stampo; - e quella irregolare ove si distribuisce la lana di vetro e resina; 2. Lo stampo per impregnanti (a caldo ): sopra lo stampo si dispone una stuoia di fibre di vetro intrecciate e compatte, unite da resina poliestere. Questa tecnica è consigliabile per realizzare oggetti di medie dimensioni ma di grande serie. Lo stampaggio avviene in 2-3 minuti. Esistono 5 tipologie di stampaggio: 1. Stampaggio a caldo a compressione : questo tipo di stampo permette di ottenere oggetti maggiormente finiti da tutte e due le parti. Si usa un impasto di resina e fibra di vetro. 2. Stampaggio ad iniezione: si inietta materiale allo stato liquido con forte pressione ed in tempi brevissimi, in uno stampo raffreddato. 3. Stampaggio ad estrusione: è un processo continuo che permette di formare tubi, barre ecc. C'è una grande vite che convoglia il materiale da una tramoggia in un cilindro riscaldato dove avviene la fusione. Il termoplastico fuoriesce dalla filiera con continuità e nella forma voluta. 4. Stampaggio per rotazione: il prodotto si forma in uno stampo chiuso. La polvere di materiale termoplastico si distribuisce sulle pareti dello stampo caldo, grazie ad una rotazione imposta allo stampo. 5. Stampaggio per reazione: la mescolanza di diversi composti dà origini a materiali detti poliuretani; tra questi il poliuretano espanso viene usato per imbottiture per poltrone, serramenti etc. Imbottitura: una lastra di rame viene pressata contro lo stampo da un punzone di gomma e prende la forma voluta.