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riassunto diritto unione europea, Appunti di Diritto dell'Unione Europea

appunti sui concetti base del diritto dell'unione europea

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 27/04/2020

Chiara9933
Chiara9933 🇮🇹

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Scarica riassunto diritto unione europea e più Appunti in PDF di Diritto dell'Unione Europea solo su Docsity! DIRITTO UNIONE EUROPEA TRATTATO DI ROMA: del 1957, ed entrato in vigore il 1.01.58 --L ’Atto unico europeo entrato in vigore il 1.07.1987 (AUE) proponeva di riesaminare i trattati di Roma che istituiscono la Comunità economica europea (CEE) e la Comunità europea dell’energia atomica. Questo allo scopo di rilanciare l’integrazione europea e di completare il mercato interno (un’area senza confini interni e in cui vi sia libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali)-- Il Trattato di Maastricht, firmato da 12 paesi il 7.02.92, ufficialmente chiamato TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA, formato da 3 pilastri :comunità o cittadinanza europea,( che significa poter scegliere in quale Stato membro risiedere e poter spostarsi liberamente nell’UE),una politica estera e di sicurezza comune,una cooperazione più stretta a livello giudiziario e di polizia in materia penale. Il trattato di Maastricht riunisce in un unico testo i risultati di una conferenza sull’unione politica, economica e monetaria. Esso rappresenta una tappa fondamentale nel passaggio da un’unione avente fini prevalentemente economici ad una struttura che tende al modello federale. Il Trattato di Maastricht offre una vera definizione dell’Unione Europea, limitandosi a registrare che si è segnata “una nuova tappa nel processo di creazione di un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Unione, dove le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini”. -- La Convenzione europea sul futuro dell'Europa è stato un organo istituzionale temporaneo dell'Unione europea, istituito con la Dichiarazione di Laeken nel 2001 e conclusosi il 10 luglio 2003. Il suo compito era quello di trovare una soluzione ai problemi di natura istituzionale non risolti dal Trattato di Nizza.Frutto dei suoi lavori è stata la stesura del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, quella che ad oggi è chiamata Costituzione europea . TRATTATO DI LISBONA, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, aumenta i poteri del Parlamento europeo e prevede diverse novità per adeguare le Istituzioni europee all'allargamento dell'UE. Esso evidenzia le materie che sono di competenza degli Stati membri e le materie nelle quali le decisioni sono prese direttamente dalle Istituzioni europee, in particolare dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Inoltre accresce la responsabilità democratica dell'Unione, rafforzando la Carta dei diritti fondamentali, consolidando lo stato di diritto.—LA STRUTTURA DEL TRATTATO DI LISBONA è strutturata in tre blocchi: Complessità,U.E. come unico soggetto giuridico e struttura a pilastri( formata da soppressione ed effetti giuridici).—CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI La Carta si divide in 6 parti secondo le categorie dei diritti fondamentali: dignità (diritto alla vita, proibizione della schiavitù e del lavoro forzato ); libertà (diritto alla libertà e alla sicurezza, rispetto della vita privata e della vita familiare,, diritto di sposarsi e fare famiglia); uguaglianza (diritto di uguaglianza davanti alla legge); solidarietà ( diritto dei lavoratori all'informazione e alla consultazione nell'ambito dell'impresa, diritto di negoziazione e di azioni collettive ); cittadinanza (diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europe); giustizia (diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale). -- L’UNIONE EUROPEA succede alla Comunità Europea in base all’art.1 del Trattato di Lisbona (in vigore dal 1 dicembre 2009),Essa è un'entità politica di carattere sovranazionale, dal 1/1/2007, comprende 27 paesi membri indipendenti e democratici. La sua istituzione sotto il nome attuale risale al trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1º novembre 1993), al quale tuttavia gli stati aderenti sono giunti dopo il lungo cammino delle Comunità europee precedentemente esistenti. Dal 1º luglio 2013 entrerà a far parte dell'Unione anche la Croazia. — IL PARLAMENTO EUROPEO è un organo legislativo dell’UE eletto a suffragio universale con competenze di vigilanza e di bilancio, esso è composto da 751 deputati(membri del Parlamento europeo che sono eletti per 5 anni a suffragio universale diretto),ha 3 sedi: Bruxell, Strasburgo e Lussemburgo . Esso esercita varie funzioni, tra cui quella Legislativa(adotta la legislazione dell'UE, insieme al Consiglio dell'UE),di Bilancio(elabora il bilancio dell’Unione europea, insieme al Consiglio),di Controllo Politico(funge da supervisore e svolge un controllo democratico su tutte le istituzioni dell’UE) e funzioni Consultive. Il Parlamento e il Consiglio UE esercitano congiuntamente il potere legislativo e vengono spesso paragonati alle due camere di un sistema bicamerale. Da notare Tra le differenze rispetto alle legislature nazionali c’è che né il Parlamento né il Consiglio hanno il potere di iniziativa legislativa, che è riservato esclusivamente alla Commissione europea, organo esecutivo dell'Unione. Il Parlamento europeo è l'organo legislativo dell'UE che è eletto direttamente dai cittadini dell'Unione ogni cinque anni. – IL CONSIGLIO EUROPEO definisce l’orientamento politico generale e le priorità dell’Unione europea, ma non adotta la legislazione È stato il Trattato di Lisbona ad inserire il consiglio europeo a pieno titolo tra le istituzioni dell’Unione, ed a istituire un comitato permanente al fine di assicurare all’interno dell’UE la promozione ed il rafforzamento della cooperazione della sicurezza interna. Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di Governo (dipende dalle norme nazionali) degli Stati membri e dal suo Presidente e dal Presidente della Commissione.— LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA sono:Il parlamento europeo, il consiglio europeo, il consiglio, la commissione Europea,la banca centrale europea, la corte dei conti. L’Unione Europea ha a disposizione un quadro istituzionale che mira a promuovere i valori, perseguirne i suoi obiettivi, seguire i suo interessi, garantire la coerenza e l’efficacia delle sue politiche e delle sue azioni. –- L’INIZIATIVA POPOLARE E GLI STRUMENTI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. I cittadini dell’U.E in numero di almeno 1 milione, che abbiano la cittadinanza di un significativo gruppo di stati membri, possono prendere l’iniziativa di invitare la Commissione europea nell’ambito delle sue attribuzioni. Altri strumenti di democrazia partecipativa sono : Elezioni del presidente della Commissione ad opera del PE, l’attività legislativa del consiglio è libera, il diritto alla buona amministrazione, il comitato delle regioni. – LA COMMISSIONE EUROPEA promuove l’interesse generale dell’UE proponendo la legislazione e assicurandone il rispetto e attuando le politiche e il bilancio dell’UE. E’ stata istituita nel 1958 ed ha sede a Bruxell . Essa è formata da un gruppo o "collegio" di commissari, uno per ciascun paese dell’UE. La Commissione europea è il braccio esecutivo politicamente indipendente dell'UE. È l'unico organo cui compete redigere le proposte di nuovi atti legislativi europei. Inoltre, attua le decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell'UE. La commissione europea propone nuove leggi, gestisce le politiche ed assegna i finanziamenti dell‘ UE,assicura il rispetto della legislazione dell’UE, rappresenta l’UE nella scena internazionale(fa da portavoce per tutti i paesi UE presso gli organismi internazionali). Il presidente della commissione è eletto a maggioranza dal parlamento europeo su proposta del consiglio. –- LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’U.E deve garantire che il diritto dell'UE venga interpretato e applicato allo stesso modo in ogni paese europeo, garantire che i paesi e le istituzioni dell’Unione rispettino la normativa dell’UE. Corte di giustizia è formata da un giudice per ciascun paese dell'UE, più 11 avvocati generali, mentre il tribunale è formato da 2 giudici per ciascun paese dell’UE. Essa interpreta il diritto dell'UE per garantire che sia applicato allo stesso modo in tutti gli Stati membri e dirime le controversie giuridiche tra governi nazionali e istituzioni dell'UE. --- LA BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE) con sede a Francoforte è la banca centrale dei 19 Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro. Il suo obiettivo principale è mantenere la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro e preservare così il potere di acquisto della moneta unica. La BCE è un’istituzione ufficiale dell’UE per quanto riguarda la vigilanza sulle banche. Essa Consulta le informazioni sull’organizzazione e sui membri del Consiglio direttivo, il principale organo decisionale. – LA CORTE DEI CONTI ha il compito di controllare che i fondi dell’UE siano raccolti e utilizzati correttamente, e contribuire a migliorare la gestione finanziaria dell’UE. Essendo revisore esterno indipendente dell'UE, la Corte dei conti europea tutela gli interessi dei contribuenti dell'UE. Non è dotata di poteri legali, ma opera per migliorare la gestione da parte della Commissione europea del bilancio dell'UE e riferisce sullo stato delle finanze dell'Unione. – ITRATTATI DI REVISIONE EUROPEI rappresentano le fonti normative primarie del Diritto dell'Unione Europea. Essi disciplinano l'organizzazione, gli scopi ed il funzionamento dell'Unione, nonché le procedure per la loro stessa revisione. La Procedura di Revisione Ordinaria, come accennato, serve a modificare i trattati europei per aumentare o diminuire le competenze dell'Unione, e per apportare le modifiche più importanti in senso lato. Da notare come il Trattato di Lisbona abbia introdotto il potere di iniziativa del Parlamento Europeo nella revisione dei trattati fondanti l'UE. Invece il procedimento di revisione dei trattati prevede sia una procedura di revisione ordinaria, sia una procedura di revisione semplificata. La procedura di revisione ordinaria può essere attivata dai governi degli Stati membri, dal Parlamento o dalla Commissione; i progetti di modifica devono essere sottoposti al Consiglio che a sua volta li trasmette al Consiglio europeo e li notifica ai Parlamenti nazionali. --- LA RIPARTIZIONE DI COMPETENZE TRA U.E e STATI MEMBRI , tale ripartizioni sono sancite dal trattato di Lisbona dove vengono stilate le categorie e i settori di competenza dell’UE. L’art 2 definisce le 3 categorie di competenze, ovvero: esclusive, concorrenti e complementari o di sostegno. Uno dei vantaggi del trattato di Lisbona è la non alterazione degli equilibri, più flessibilità controllo più efficace sul diritto di sussidiarietà. Tra le competenze vi è IL PRINCIPIO DI ATTRIBUZIONE dove Tale principio limita l’azione dell’UE entro i confini fissati dai Trattati, che determinano sia i settori di intervento delle istituzioni europee sia gli obiettivi ai quali esse devono tendere. L’UE, pertanto, non gode di competenza generale, bensì è legittimata ad intervenire solo nella misura in cui gli Stati membri abbiano inteso conferirle una determinata competenza. In questa ottica, il principio di attribuzione assume un’importanza decisiva nel rapporto fra Stati membri ed Unione europea, poiché ad ogni conferimento di competenza corrisponde una cessione di sovranità nazionale. --- La clausola di flessibilità è Se un’azione dell’UE appare necessaria per realizzare uno degli obiettivi che questi ultimi abbiano previsto i poteri di azione richiesti a tal fine, il Consiglio deliberando all’unanimità adotta le disposizioni appropriate. --- LE COMPETENZE ESCLUSIVE, I Trattati disciplinano tre diverse categorie di competenze. In particolare, si distingue fra competenze esclusive dell’Unione europea, competenze concorrenti ed azioni di sostegno, coordinamento e completamento. La categoria delle competenze esclusive raggruppa i settori di intervento attribuiti all’Unione. In questi ambiti solo l’UE è legittimata a adottare atti giuridicamente vincolanti, mentre tale potestà è esclusa per gli Stati membri. Questi ultimi, in particolare, possono legiferare solo ove espressamente autorizzati, oppure al fine di recepire o eseguire atti dell’Unione. --- LE COMPETENZE CONCORRENTI (Competenza concorrente" significa che sia l'UE che gli Stati membri possono adottare atti giuridicamente vincolanti nei settori interessati), rappresentano, il principale corpus di materie nelle quali l’Unione può legiferare., L’unione ha competenza concorrente con quella degli Stati membri quando i trattati le attribuiscono una competenza che non rientra nei settori di competenza esclusiva e complementare. --- IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ e il principio di proporzionalità disciplinano l'esercizio delle competenze dell'Unione europea. Nei settori che non sono di competenza esclusiva dell'Unione europea, il principio di sussidiarietà intende proteggere la capacità di decisione e di azione degli Stati membri e legittimare l'intervento dell'Unione se gli obiettivi di un'azione non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri ma possono, essere conseguiti meglio a livello di Unione. L'inserimento di questo principio nei trattati europei mira quindi a portare l'esercizio delle competenze il più vicino possibile ai cittadini, conformemente al principio di prossimità. --- . IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITA’ è illustrato nel Trattato sull'Unione Europea: esso mira a inquadrare l'operato delle istituzioni dell'Unione entro certi limiti. Per essere conforme al principio di proporzionalità l’esercizio di una determinata conoscenza deve soddisfare 3 requisiti: essere utile e pertinente, necessario ed indispensabile, ed essere presente il criterio di causalità, ovvero esistenza di nesso tra azione ed obiettivo. --- I PRINCIPI DEL DIRITTO DELL’UNIONE sono: il principio del legittimo affidamento, principio di proporzionalità(esso permette di accertare la legittimità di un atto che impone un obbligo o una sanzione), il Principio dell’effetto utile e di precauzione(dove le norme devono essere interpretate in modo funzionale alla loro finalità mentre il prin.di precauzione è stato introdotto in materia di tutela ambientale), principio di leale cooperazione(assistenza reciproca tra U.E e stati membri), principio di eguaglianza(vieta ogni discriminazione effettuata in base alla nazionalità). --- CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI: Essa Racchiude in una normativa dell’Unione europea una serie di diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei cittadini e dei residenti dell’Unione, con la finalità di inquadrare e delimitare e non di estendere i poteri delle istituzioni europee e gli effetti della legislazione europea. La Carta dei diritti fondamentali comprende 54 articoli, suddivisi in sette capi: Capo I: Dignità (dignità umana, diritto alla vita, diritto all’integrità della persona, proibizione della tortura); Capo II: libertà (diritto alla libertà e alla sicurezza, rispetto della vita privata e della vita familiare ecc.., Capo III: uguaglianza (uguaglianza davanti alla legge, non discriminazione, diversità culturale, religiose e linguistica, Capo IV: solidarietà (diritto dei lavoratori all’informazione nell’ambito dell’impresa, diritto di accesso ai servizi di collocamento, tutela in caso di licenziamento ingiustificato, condizioni di lavoro giuste ed eque, Capo V: cittadinanza (diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali, diritto ad una buona amministrazione, Capo VI: giustizia (diritto a un giudice imparziale, principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene. Capo VII: disposizioni generali. --- LE FONTI DERIVATE: il sistema normativo UE comprende atti giuridici adottati dalle istituzioni dell’Unione,posti in essere attraverso procedimenti legislativi indipendenti da quelli nazionali, incidono in modo rilevante sugli ordinamenti giuridici interni . Gli atti Vincolanti hanno un regolamento che possiamo suddividere in portata generale, obbligatorietà in tutti i suoi elementi, ed è applicabile in ciascuno degli stati membri. Gli Atti non vincolanti invece oltre agli atti dotati di forza vincolante prevede altri due tipi di atti: le raccomandazioni (sono dirette agli stati membri e devono adeguarsi ad un certo comportamento) ed i pareri(atti dove le istituzioni fanno conoscere il loro pensiero in una determinata materia). –IL RAPPORTO TRA DIRITTO DELL’UNIONE E DIRITTO INTERNO( principio del primato) è strettamente collegato con l’elemento dell’effetto diretto delle norme dell’Unione ed è relativo alla relazione tra diritto UE e ordinamenti nazionali. Tale principio sancisce il primato del diritto dell’UE sulle norme interne con esso contrastanti. In caso di contrasto la norma interna contrastante con il diritto sull’Unione non può essere applicata. Il giudice nazionale e tutte le articolazioni dello stato membro hanno l’obbligo di dare pieno effetto alla norma comunitaria ed in caso di conflitto di disapplicare la norma interna contrastante. TUTELA GIURISDIZIONALE NEL SISTEMA DELL’UNIONE è stato predisposto per gestire il rapporto tra norme ed ordinamenti di natura e origine diversa. Al controllo giurisdizionale sul funzionamento del sistema nel suo insieme, così come prefigurato nei Trattati ed articolati non devono e non possono sottrarsi né le istituzioni, né gli Stati membri, né i singoli. Quanto al sistema giurisdizionale, esso si articola su due piani procedurali distinti , ma funzionalmente collegati. Il primo è quello del controllo diretto della Corte di giustizia o del Tribunale, Tale controllo che, attivato dalle istituzioni, dagli Stati membri, ovvero dai singoli, si esaurisce con la pronuncia del giudice dell'Unione. Il secondo è quello della procedura pregiudiziale,