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Riassunto discorsivo del libro Calendario Civile Europeo, Sintesi del corso di Storia Contemporanea

Riassunto discorsivo diviso in capitoli del libro Calendario Civile Europeo.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 23/01/2024

micol-sacchi
micol-sacchi 🇮🇹

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Scarica Riassunto discorsivo del libro Calendario Civile Europeo e più Sintesi del corso in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Calendario Civile Europeo I nodi storici di una costruzione difficile A cura di A. Bolaffi e G. Crainz 1 17 luglio 1945. Conferenza di Potsdam GLI ESORDI FORZATI E LA SCOMPARSA DELLE MINORANZE DALL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE Dal 1939 (inizio 2GM) al 1953 (morte di Stalin) → età delle migrazioni forzate (20 milioni di persone) • Deportazioni naziste • Deportazioni sovietiche • Espulsione delle popolazioni di lingua tedesca dall’Europa centro-est (dopo il 1945) • Polacchi e ucraini “scambiati” tra Polonia e URSS • Italofoni contratti ad allontanarsi dall’Istria (1947) • Musulmani turcofoni via dalla Bulgaria (1950) + India e Pakistan nel 1947 → dopo la guerra la ricollocazione delle minoranze fu fatta secondo lo “spirito di Losanna” → idea di costituire Stati omogenei (con la conferenza di Losanna già nel 1923 Grecia e Turchia avevano allontanato minoranze) → con la conferenza di Potsdam → rimozione delle popolazioni germanofona da Europa Est ha appoggio di GB, USA, URSS CASO POLACCO A fine guerra cambiano i confini (si sposta a ovest e perde zone che vanno a Ucraina, Lituania e Bielorussia) → scambio di popolazioni (voluto sia da sovietici che da nazionalisti ucraini e lituani) e allontanamento dei tedeschi: • era già stato deciso durante la guerra (da governo polacco in esilio a Londra), con Stalin e Churchill d’accordo • comincia quando i sovietici avanzano con violenze e stupri: - Più di 5.000.000 fuggono - Salpano dai porti sul Baltico ma molte navi affondate - Molti tedeschi morirono in campi di lavoro forzati in Polonia e Urss - Chi rimase → preso di mira da leggi polacche (confisca dei beni) 2 2. Contesto storico/politico diverso • La Francia vince la guerra (ed è membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU) → la sua quindi è una costituzione “autoctona” • L’Italia da nemica era diventata co-belligerante con una “resa negoziata” → gli alleati imposero abolizione del fascismo e le “4 libertà” → la costituzione però fu un prodotto dei ricostituiti partiti • Germania → resa incondizionata. Governata da URSS e da USA/Francia/ GB (Allied Control Authority) → governi militari che dettano tempi e modalità ma contenuto è prodotto originale tedesco. Non è chiamata Costituzione ma “Legge Fondamentale”. L’unica Costituzione imposta in toto da una potenza occupante è quella del Giappone. 3. Continuità con il passato • In Germania → rottura totale con cancellazione di tutta l’amministrazione precedente e processo di Norimberga • In Italia maggiore continuità → apparati amministrativi e giudiziari quasi intatti / non viene ripudiato il proprio passato coloniale • In Francia (come in Italia) rimossa la memoria di Vichy e con De Gaulle mito di continuità della nazione 4. Modalità di approvazione • In Francia → processo con 3 referendum e alla fine solo 53% di Sì (con partecipazione solo del 68%) • In Italia → non c’è avvallo popolare ma c’era stato il referendum il 2 giugno 1946. Fu votata dall’88% dei membri dell’Assemblea Costituente • In Germania → no voto popolare ma ratifica dei Lander CONFRONTO TRA LE 3 COSTITUZIONI 1. Costituzione della IV Repubblica (Francia) Durerà solo 12 anni → sostituita per la rivolta/guerra d’Algeria. • Crea le condizioni per lo sviluppo nucleare difensivo e per rinnovo economico • Per redigerla velocemente, costituisce un “modello incompiuto” e non viene realizzato il progetto iniziale (che prevedeva come in quella italiana un catalogo completo di tutti i diritti) → al suo posto ci fu un preambolo discorsivo che si rifaceva alla Dichiarazione dei diritti del 1789 • Era una Costituzione rigida, ma senza controllo di costituzionalità 5 2. Costituzione Italiana Si presenta come un documento più compiuto → definisce uno Stato democratico-sociale, vero e proprio modello di Stato costituzionale • Garantista (divieto di pena di morte che non c’è in quella francese) • Riconosce tutti i diritti • È rigida e prevede un controllo di costituzionalità 3. Grundgesetz (Carta Costituzionale Tedesca) • Si apriva con un breve preambolo (che faceva già riferimento a un’Europa unita → ≠ Italia e Francia) • Principi: internazionalismo e pacifismo → considera anticostituzionale ogni atto che turbi la pacifica convivenza dei popoli • Rigida e saldamente rappresentativa → per evitare derive plebiscitarie (con un Tribunale Costituzionale Federale) Richiamo all’Europa Unita → si trova nella Costituzione tedesca perché è votata dopo pochi giorni dal Trattato di Londra che istituiva il Consiglio d’Europa → se si leggono le costituzioni europee e le varie carte dell’UE (a partire dal Manifesto di Ventotene) si vede il patrimonio comune (diritti e libertà) → oggi il populismo sovrasta mina il patrimonio comune del costituzionalismo 6 4 novembre 1946. Entrata in vigore della Costituzione dell’Unesco L’EUROPA NELLE ISTITUZIONI SOVRANAZIONALI UNESCO (agenzia dell’ONU) → Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura → Costituzione dell’Unesco (ratificata nel 1946 da 20 Stati) → il suo prologo afferma che la pace deve essere fondata sulla solidarietà intellettuale e morale dell’umanità Unesco era stata preceduta già nel 1942 da una “Conferenza dei Ministri alleati dell’educazione” (CAME) → importanza della ricostruzione educativa e morale → parte sostanziale dell’ONU → la Società delle Nazioni aveva fallito perché si basava solo su trattati; ora si voleva mantenere la pace attraverso l’affermazione dei diritti degli uomini (elencati nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, 1948) → per questo nascono varie agenzie (es. FAO per alimentazione ecc.) Con Unesco → ruolo centrale della cultura per mantenere la pace. Si articola in: 1. Educazione 2. Scienza 3. Cultura 4. Poi si aggiunge la Comunicazione → valido ancora oggi anche se la parola “pace” ha nuove valenze → non solo assenza di conflitti armati, ma anche convivenza, solidarietà, rispetto, dialogo. Missione dell’Unesco = non solo alfabetizzazione ma “educazione di qualità per tutti e apprendimento lungo tutto il corso della vita” • Abbattimento degli stereotipi di genere • Lista dei patrimoni dell’umanità → mezzo di sensibilizzazione e principio di pari dignità di tutte le culture. → da anni ’90 si è ampliata con nuove categorie (es. paesaggio culturale, patrimonio immateriale…) 7 → nuova prospettiva di cooperazione pacifica, con 3 presupposti concettuali: 1. Superamento dell’idea dello scontro frontale tra paesi del blocco occidentale 2. Riconoscimento della pace come bene prezioso → può determinare la cronologia (un prima e un dopo) con la nascita di organismi internazionali e diritti 3. Costituzione di un “modello possibile” da proporre anche ad altri paesi → non è un caso se un anno dopo il ministro francese Schumann propone la CECA (Comunità Economica europea Carbone e Acciaio) → cambia il ruolo degli USA → non più isolazionismo (che aveva portato alla crisi del 1929) → legame tra il valore della democrazia liberale e quello di cooperazione europea → si avvia una golden age dell’economia globale → ripresa dell’economia europea • Il percorso non è stato sempre lineare (ci sono state crisi all’interno dell’Alleanza Atlantica → es. negli anni ’70 con la guerra del Vietnam) • Un cambiamento è avvenuto dal 1898 con il crollo del muro di Berlino e l’ingresso dei nuovi mercati dell’Est • Esigenza di nuovi equilibri anche con la nascita di UE Oggi valori messi in discussione dall’ascesa dei “sovranisti” → secondo l’autore dell’articolo non ha senso tornare indietro e rinunciare ai valori di integrazione pacifica. 10 25 febbraio 1948. Il colpo di Stato di Praga LA SOVIETIZZAZIONE DELL’EUROPA ORIENTALE Nel febbraio ’48 i comunisti prendono il potere in Cecoslovacchia → simbolo dell’affermazione del totalitarismo nell’Europa Orientale → punto di svolta simbolico della storia europea → choc per l’occidente perché la Cecoslovacchia era considerata un baluardo della democrazia ≠ modelli di sovietizzazione: • Nei Balcani le rivoluzioni comuniste erano state opera di comunisti locali • In Polonia e Romania → sovietizzazione brutale con l’invasione dell’armata rossa • In Ungheria e Cecoslovacchia Stalin opta per una trasformazione graduale tramite governi di coalizione (tesi dell’autore) Nella memoria collettiva ceca è radicata l’idea che la formazione del totalitarismo comunista sia qualcosa di estraneo alla loro storia. All’interno del totalitarismo andrebbero distinte varie fasi, con svolte cruciali come il ’53 (morte di Stalin) e il ’56 (inizio della destalinizzazione) In Cecoslovacchia alcuni storici hanno persino parlato di “neostalinismo” con Novothy e i processi farsa di Praga → comunque anche in seguito da una parte non si ammettono fino in fondo i crimini e gli errori dello Stalinismo, dall’altra vengono visti come qualcosa di estraneo alla storia cecoslovacca. → dopo il 1989 c’è stata la tendenza di dimenticare il totalitarismo e lo stalinismo (del resto per molti Stalin era stato considerato in modo positivo) 2 testi revisionisti: “Lo stalinismo e la cultura politica cecoslovacca” di Skilling e “Le radici dello stalinismo cecoslovacco” di Rupnik → pongono l’attenzione sulle cause interne del “colpo di Stato” - Secondo Skilling già negli anni ’20 c’era stata la “bolscevizzazione” del Comintern → subordinazione a Mosca - Inoltre questi scritti revisionisti mettono in luce gli elementi non democratici che erano già presenti nella prima Repubblica cecoslovacca tra le due guerre - Secondo questi studi la società comunista era “pronta” a tollerare una trasformazione secondo il modello sovietico 11 → una svolta verso est era anche la conseguenza del 1938 quando, con l’accordo di Monaco, la Cecoslovacchia si era sentita tradita dall’Occidente - Nel “Colpo di Stato” del 1948 fu importante anche l’atteggiamento della classe operaia → nei “consigli di fabbrica” il Partito comunista aveva già da tempo eliminato gli altri partiti → dopo il “colpo di stato” non ci furono manifestazioni di malcontento Conclusione dell’autore: La conquista comunista del potere del 1948 non fu né una rivoluzione né un colpo di Stato. Fu un graduale passaggio che portò a una dittatura specificatamente cecoslovacca Infatti: • Non erano presenti truppe sovietiche • Non sono infrante norme costituzionali • Ebbe forte appoggio della società civile → fu l’effetto di un continuo intreccio tra democrazia popolare di massa e governo autoritario-burocratico 12 25 marzo 1957. Il Trattato costitutivo della Comunità economica europea IDENTITÀ EUROPEA E IDENTITÀ NAZIONALI Gia Kant aveva l’idea di una “federazione di Stati liberi” per la “pace perpetua” → le condizioni per realizzarla si pongono alla fine della 2GM Il 9 maggio 1950 (oggi festa dell’UE) → ministro degli esteri francese Schumann propone alla Germania (ex nemico sconfitto) di mettere in comune le produzioni di ferro e acciaio Nasce la Comunità del Carbone e dell’Acciaio Processo lungo anche perché presuppone unione di Stati con Nazioni (=popoli) molto diversi → infatti il motto dell’UE è “uniti nella diversità” Le diverse identità nazionali non devono annullarsi né sovrapporsi, ma mettersi in sintonia → solidarietà Non è semplice definire il rapporto tra Nazioni e Stati (anche gli storici hanno opinioni diverse) Es. Italia (diventata Stato solo nel 1861, ma come Nazione? Non si può dire che non ci fosse, anche se con grandi differenze interne) Per quanto riguarda l’Europa bisogna far crescere l’identità europea a fianco di quelle nazionali → è ciò che si è cercato di fare con il Trattato di Roma del 1957, da cui nacque la CEE (in cui il regolamento comunitario ha la stessa efficacia di una legge interna) → stabilisce i ruoli di: • Consiglio dei Ministri (che rappresenta le istanze nazionali) • Commissione Europea (che rappresenta interessi sovranazionali) → equilibrio • Corte di giustizia (a cui possono ricorrere anche i privati in quanto cittadini europei) → si affermano seppur indirettamente i diritti dei cittadini europei (ben prima dell’adozione della Carta europea dei diritti fondamentali) Dal 1979 ci sarà l’elezione del Parlamento UE → aumenta la democrazia 15 Col tempo però l’equilibrio si rompe e cominciano a prevalere le identità nazionali → nuova situazione da quando cade il muro di Berlino e si riunifica la Germania In questo periodo si compie l’errore di affidare la politica monetaria/estera/ sicurezza ecc. non a Commissione+Consiglio ma alla cooperazione tra i governi → si rompe l’equilibrio che era stato creato dal Trattato di Roma → la cosa diventerà evidente dal 2008 con la crisi economica (e con l’austerity imposta alla Grecia soprattutto dalla Germania) → la moneta comune (voluta in primis dalla Francia per “neutralizzare” la potenza tedesca) non è servita → frattura tra i paesi del Sud (economicamente più deboli) e del Nord / tra paesi dell’Est (con principi democratici da poco introdotti) e dell’Ovest Come superare questa crisi? Non è semplice… • In passato si era disposti ad accettare l’Europa perché si era vissuta la guerra e si sperava nella pace. Inoltre c’erano miglioramenti e vantaggi economici e di diritti • Dopo il 2008 le generazioni non hanno più memoria diretta della guerra. Inoltre molte delle regole europee vengono percepite in modo negativo → negli Stati crescono i “sovranisti” → ma questo è destinato a durare? Forse no perché i giovani tendono ad avere una visione europea, “senza confini”. Inoltre ci sono temi, come quello ambientale, che richiedono una risposta globale Bisogna tornare allo spirito del Trattato di Roma e affidare alle istituzioni comunitarie alcune competenze ora nazionali (es. immigrazione) Bisogna però anche limitare quella burocrazia che ha penalizzato le identità nazionali. 16 18 marzo 1962. Gli accordi di Èvian e la fine della guerra d’Algeria IL TRAMONTO DEL COLONIALISMO E LE OMBRE DELLA CIVILTÀ EUROPEA 18 marzo 1962 - accordi di Evian pongono fine a una guerra di 8 anni → la Francia non voleva perdere l’Algeria perché: • Vi vivevano molti coloni francesi (il 10% della popolazione) • Nel Sahara c’erano petrolio e gas • Nel deserto si facevano test nucleari Dal 1961 il terrorismo dell’OAS aveva fatto vittime Il governo francese usava la tortura e fece vittime durante manifestazioni pacifiche La Francia era stata costretta a concedere l’indipendenza alle sue colonie, ma voleva mantenere l’Algeria → ciò appare “contro il corso della Storia” perché in quegli anni è in atto la decolonizzazione (es. GB perde India, Birmania, Malesia… Olanda perde Indonesia… Belgio perde il Congo…) L’Europa perde il controllo → lo dimostra anche la vicenda di Suez → GB/Francia/Israele costretti dall’ONU a ritirarsi - Ormai si sono affermate USA, URSS, Cina - Nell’ONU si forma il gruppo dei paesi “afroasiatici” che, anche con la Conferenza di Bandung (1955), affermano l’autodeterminazione dei popoli e rivolgono un ultimatum alla Francia per l’Algeria Mentre gli Stati afroasiatici attivano forme di “solidarietà regionali”, gli Stati europei restano separati • GB, Italia e Paesi Bassi condannano (ma solo in parte) la politica francese (anche per episodi di brutalità) • Spagna di Franco (messa al bando dall’ONU) appoggia i nazionalisti arabi del Nord Africa. Poi cambia posizione per l’appoggio di Franco a De Gaulle (e così ottiene anche di entrare nell’organizzazione per la cooperazione economica) 17 21 agosto 1968. Invasione di Praga IL SESSANTOTTO DELLE "DUE EUROPE” Nella notte del 21 agosto 1968 → sovietici invadono la Cecoslovacchia per porre fine al governo Dubcek che sta promuovendo riforme Cecoslovacchi rispondono con non-violenza: • Girano i cartelli • Sbandierano bandiere cecoslovacche • Scrivono sulle strade • Cercano di simpatizzare con soldati sovietici • Si riuniscono in comizi permanenti nei paesini • Scioperano bloccando i treni dalla Russia → risposta sovietica con morti, feriti e arresti → finisce la prospettiva di poter riformare il sistema dall’interno Dubcek non voleva portare la Cecoslovacchia fuori dall’orbita sovietica, ma voleva un socialismo “dal volto umano” Es. revoca la legge sulla censura / libertà di espressione e movimento ecc.) → grande entusiasmo di giovani e dissidenti (es. Kundera) → giovani che amano il rock (Praga come “la Woodstock del mondo socialista) e la cultura hippy → scelgono la non violenza (anche memori della vicenda ungherese) Nel 1969 Jan Polach e poi Jan Zajic si danno fuoco in segno di protesta Esempio di Praga viene seguito in: 1. Polonia → manifestazioni x uno spettacolo teatrale bloccato dal governo (che però son represse in modo violento) → soprattutto giovani e intellettuali. Contro alcuni di loro, ebrei, il regime usa l’arma dell’antisemitismo. → 15 mila persone costrette a emigrare Chiesa (molto forte in Polonia) favorevole alle manifestazioni 2. Jugoslavia 1° scontro in occasione di uno spettacolo musicale → interviene la polizia contro giovani universitari. Ai giovani non si uniscono gli operai I giovani scrivono a Tito che farà un intervento in TV con cui rassicura i giovani. Loro si fidano. Poi Tito sospende le libertà e censura le riviste studentesche → grande delusione 20 Contestazioni giovanili in tutto l’Occidente Si contestano: - Gerarchie accademiche - Gerarchie familiari - Guerra del Vietnam Ambigua però la posizione nei confronti di ciò che accade nell’Europa orientale Novità = liberazione della parola → ognuno può partecipare e parlare → principio del “partire da sé”: priorità assegnata a ciascuno. → da qui anche femminismo Differenze tra il ’68 a Ovest e a Est 1. ≠ concezione del Comunismo • Ovest = comunismo “inventato”, ideale, costruzione simbolica • Est = reale. Può essere un nemico (carri armati, gulag…) o una realtà da sottoporre a critica 2. Finire in prigione • Ovest = pochi giorni o ore • Est = torture, condanne, interrogatori 3. Femminismo • Ovest = sì • Est = no Somiglianze: • “Contestare il sistema” • Fiducia nel cambiamento • Inizialmente contestazioni pacifiche • Amore per la musica e per il rock 21 7 dicembre 1970. Brandt inginocchiato nel ghetto di Varsavia LE FERITE E LE MEMORIE DIVISE D’EUROPA Gesto di Brandt (che aveva combattuto il Nazismo nella Resistenza norvegese) pone il problema del rapporto dei tedeschi con la Shoah • Inizialmente si rimuove il ricordo • Visione dei tedeschi come vittime (di Hitler, di bombardamenti alleati, di avanzata dell’Armata Rossa e dell’espulsione di 12 milioni di tedeschi da Cecoslovacchia, Polonia, Ungheria) • Si comincia a prendere coscienza da anni ’60 (con discorsi di ≠ cancellieri) • Nel 2005 sarà inaugurato a Berlino il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa • Posa delle pietre di inciampo In Polonia Nel 1966 l’episcopato polacco diceva a quello tedesco “noi perdoniamo (i crimini del nazismo) e chiediamo perdono (per espulsione dei tedeschi)” Ma solo il 30% dei polacchi è d’accordo Percorso di conciliazione lungo e difficile Cecoslovacchia → si è tentata la conciliazione ma la maggior parte dei cechi era d’accordo con l’espulsione dei tedeschi Italia → tra Italia/Slovenia/Croazia nel 2010 gesto simbolico di conciliazione con concerto diretto da Muti La caduta del muro di Berlino favorirà la conciliazione (ma davvero è così? O è solo apparenza?) → che non ci sia vera volontà di conciliazione si può ricavare dalle contestazioni di Estonia e Lettonia di fronte alle celebrazioni di Mosca nel 2005 per la vittoria sul nazifascismo → i paesi annessi dall’URSS vedevano la fine della 2GM come l’inizio di una nuova oppressione 22 Ungheria → 1989 - “transizione tranquilla” I riformisti pro-gorbachev “democratizzano” il paese Si apre la frontiera con l’Austria (il primo muro a cadere! Fuggi fuggi verso Ovest) DDR → destabilizzata → grandi manifestazioni di piazza → si dimette il capo di Stato → fine del Muro (non è giusto dire che è crollato perché sono le guardie dell’Est a aprire i cancelli il 9 novembre 1989) Cecoslovacchia Nel 1989 i movimenti di rinnovamento alzano la testa → svolta inaspettata: il PC cambia vertice e nasce un governo pluripartitico (“rivoluzione di velluto”) Bulgaria → comunisti cedono il potere Romania → eccezione! → dittatura di Ceausescu finisce nella violenza 25 9 novembre 1989. La caduta del Muro di Berlino L’EUROPA, IL MONDO E LA QUESTIONE TEDESCA 9 novembre 1989 → data spartiacque → affermazione su scala mondiale del neoliberismo → illusione di una nuova epoca con “pace perpetua” (esattamente 200 anni dopo la Rivoluzione francese) In realtà non è così → guerre balcaniche (1992 - assedio di Sarajevo a soli 2 mesi dalla nascita dell’UE) Anzi si accentua la conflittualità tra Occidente e il resto del mondo (guerre, carestie, genocidi, attentati terroristici) → entrano in crisi le democrazie occidentali e soprattutto i partiti (contro cui si schiera spesso la società civile) Putin ha definito la fine dell’URSS “la più grande catastrofe geopolitica del XX secolo” → e in effetti, secondo vari politologi, si sono rotti quegli equilibri che si erano creati pur nella guerra fredda → preoccupava soprattutto la riunificazione tedesca (infatti secondo Kissinger “la Germania è troppo grande per l’Europa e troppo piccola per il mondo” e Andreotti disse “amo tanto la Germania che preferisco averne due”) → preoccupata sia la Francia di Mitterrand (e in seguito con la Le Pen) sia l’Inghilterra della Thatcher → inglesi vedono UE come uno strumento dei tedeschi per controllare l’Europa (e questo ha influito sulla Brexit del 2016) In realtà la Germania nata dopo la caduta del muro è ≠ da quella bismarchiana perché ha fatto i conti con le proprie colpe e ha puntato all’integrazione con l’Europa → tuttavia la Germania ha assunto il ruolo di “custode dei trattati europei e delle regole” e questo non piace a molti → il sempre maggiore allargamento a est, la moneta unica e le differenze tra i popoli portano a una crisi 26 (Introduzione dell’Euro voluta dalla Francia per controllare l’economia della Germania, infatti contraria, e legarla all’Ue. Ma è diventata al contrario vantaggiosa per la Germania e svantaggiosa per i paesi più deboli) 27